Picco dell'auto o semplici scossoni lungo il percorso?
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PATH > PORTFOLIO ALLOCATION TRENDS & HIGHLIGHTS Picco dell’auto o semplici scossoni lungo il percorso? SOLUTIONS & MULTI-ASSET | GLOBAL BALANCED RISK CONTROL | APPROFONDIMENTI MACRO | SETTEMBRE 2019 L’industria automobilistica, fondamentale AUTORE per l’economia globale, sta registrando una flessione senza precedenti: immatricolazioni, domanda e produzione globali sono tutte ANDREW HARMSTONE in frenata. Il declino della domanda di Managing Director autovetture sembrerebbe essere duraturo e slegato dai dazi commerciali. Piuttosto, Andrew Harmstone è Lead Portfolio Manager per la strategia Global Balanced Risk Control sembrano avere un ruolo rilevante (GBaR). Approdato in Morgan Stanley nel l’inasprimento degli standard sulle emissioni 2008, vanta oltre 30 anni di esperienza nel settore degli investimenti. e gli incentivi pubblici tesi a incoraggiare lo spostamento sui veicoli elettrici. Le implicazioni economiche dovrebbero seguire un andamento a U, con un crollo rilevante seguito da una crescita trainata dagli investimenti. Auto: fondamentali per l’industria manifatturiera e per l’occupazione Con ogni probabilità, un rallentamento del settore avrebbe importanti ricadute sull’economia globale. Le automobili sono una componente fondamentale del settore manifatturiero in diversi paesi (Figura 1). Nel 2017, il settore globale ha impiegato direttamente circa otto milioni di persone, cifra superata di 4,3 volte (Stati Uniti) e di 6,2 volte (Giappone) dagli occupati “indiretti” (ad esempio, tramite l’indotto delle componenti auto).1 Inoltre, il numero degli occupati indiretti non tiene conto degli effetti di secondo ordine, come ad esempio i benefici per le città costruite nei pressi degli stabilimenti produttivi. 1 Le fonti dei dati sull’occupazione nel settore auto per i vari paesi e regioni sono le seguenti: USA – Bureau of Labor Statistics, UE – European Automobile Manufacturers Association, Giappone – Japan Automobile Manufacturers Association.
APPROFONDIMENTI MACRO FIGURA 1 Un’industria globale Produzione mondiale di veicoli, quota di mercato 2018 30% 20% 10% 0% Cina Europa Stati Giappone India Germania Messico Corea Brasile Spagna Francia Regno Repubblica Slovacchia Polonia Ungheria Uniti del Sud Unito Ceca Fonte: OICA, Datastream, dati al 31 dicembre 2018 Europea è il secondo produttore di (Figura 3). Sia la domanda interna che In flessione: domanda auto per dimensioni, e al suo interno la le esportazioni sono in affanno, e il globale di auto Germania è la nazione produttrice più trend non sembra essere legato a una grande e più esposta. recessione né alla guerra commerciale. La Cina, che rappresenta circa il 30% Nel 2018 la produzione globale di In Cina, ad esempio, il 90% della della domanda globale di autovetture, autovetture ha rispecchiato il declino produzione di auto avviene entro i ha registrato una contrazione delle nelle immatricolazioni, diminuendo confini nazionali.4 immatricolazioni di oltre il 4% su base annua nel 2018, la prima flessione dagli del 3,2% – la prima contrazione dalla In alcuni Paesi, soprattutto Stati Uniti anni ’90.2 Da gennaio a giugno 2019, crisi finanziaria del 2008.3 Ciò risulta e in misura inferiore Cina e India, le immatricolazioni sono ulteriormente particolarmente impressionante in Cina questo trend può essere in parte spiegato calate perdendo il 12,9% su base annua e in Germania, dove la produzione dalla preferenza per vetture di grandi (Figura 2). Si tratta di un dato molto è in calata del 15% su base annua significativo, specie considerando che nessuno degli shock della crescita affrontati dalla Cina nell’ultimo FIGURA 2 decennio è sfociato in una contrazione Attenzione: forte diminuzione della domanda delle vendite. È possibile che a Immatricolazioni di autovetture, periodi mobili di 12 mesi a/a (%) contribuire sia stata una combinazione di fattori ciclici e strutturali, e non ci 20% aspettiamo una ripresa pronunciata 15% delle vendite nei prossimi 6-12 mesi. Visto l’indebolimento della crescita 10% economica cinese, l’elevata incertezza 5% e il rallentamento occupazionale, non 0% sorprende che siano sempre meno -5% -4.0% i consumatori pronti ad acquistare un’auto nuova. L’UE, che conta circa -10% 14 milioni di occupati nel settore -15% -12.9% automobilistico,1 ha registrato un 07/12 07/13 07/14 07/15 07/16 07/17 07/18 07/19 calo analogo. Dopo la Cina, l’Unione Europa (UE 27) Cina Stati Uniti Fonte: Bloomberg, dati al 30 luglio 2019 2 International Organization for Vehicle 3 International Organization for Vehicle Association of Automobile Manufacturers, Manufacturers, OICA, Datastream, dati al 31 Manufacturers (OICA). all’indirizzo www.export.gov/article?id=China- dicembre 2018. 4 Dati 2018, calcoli basati sui dati forniti dalle Automotive- Components-Market. seguenti fonti: Global Trade Atlas, Ministry of Industry and Information Technology, China 2 MORGAN STANLEY INVESTMENT MANAGEMENT | SOLUTIONS & MULTI-ASSET
PICCO DELL’AUTO O SEMPLICI SCOSSONI LUNGO IL PERCORSO? dimensioni come SUV e veicoli leggeri, FIGURA 3 che non vengono inseriti nei dati sulle Anche la produzione di automobili è in diminuzione vendite globali di auto. Considerando anche queste due tipologie di veicoli, 80% i dati risultano meno allarmanti ma denotano comunque una decelerazione 60% complessiva del settore. 40% Non a caso, la flessione delle vendite 20% non riguarda i veicoli elettrici a batteria, 0% che sono invece in crescita (seppur partendo da una base estremamente -20% Calo della produzione del 15% ridotta). Il Giappone è riuscito a in Germania e Cina -40% muoversi in controtendenza rispetto 09/07 09/08 09/09 09/10 09/11 09/12 09/13 09/14 09/15 09/16 09/17 09/18 07/19 al calo della produzione (Figura 3), essendo tra i Paesi più interessati alle Germania Cina Giappone vetture ibride e ad efficienza energetica. Fonte: Verband der Automobilindustrie, Japan Auto Dealers/Manufacturers Association/Haver I freni: norme globali sulle Analytics, CAAM emissioni Gran parte di questo declino FIGURA 4 globale sembra guidata dal continuo La Cina è al primo posto sia nella produzione che nelle vendite di inasprimento delle politiche governative veicoli elettrici in materia di motori a combustione Produzione e vendite di veicoli elettrici nelle cinque principali regioni produttrici di veicoli interna (ICE). In diverse regioni, elettrici nel 2017 (in migliaia) le norme sulle emissioni sono state irrigidite al punto da rendere di 800 fatto inevitabile la vendita di vetture Cina : 50% Produzione di veicoli elettrici elettriche. I produttori sono giunti al punto in cui non è più possibile migliorare ulteriormente il risparmio 600 di carburante né ridurre il peso delle vetture. Pertanto, l’unica soluzione è Europa : 21% passare ai veicoli elettrici. 400 Giappone : 8% L’UE, ad esempio, si è impegnata Stati Uniti : 17% a ridurre le emissioni di CO2 delle Corea del Sud : 3% autovetture da 130g/km a 95g/km 200 entro il 2030. Se le emissioni medie 0 100 200 300 400 500 600 700 della flotta di una casa automobilistica Vendite di veicoli elettrici superano questo target annuale, per ogni auto immatricolata viene Fonte: Nic Lutsey, Mikhail Grant, Sandra Wapplehorst, Huan Zhou. “Power Play: How Governments Are Spurring the Electric Vehicle Industry.” International Council on Clean Transportation, maggio comminata una multa di € 95 per g/km 2018, https://theicct.org/sites/default/files/ publications/EV_Government_WhitePaper_20180514. di emissioni eccedenti.5 Persino le flotte pdf. Le vendite di veicoli elettrici in Europa nel 2017 sono stimate aggregando i dati sulle vendite in di veicoli con motori a combustione Germania, Francia, Regno Unito, Norvegia e Paesi Bassi. Le dimensioni dei cerchi sono proporzionali alla percentuale della produzione mondiale di veicoli elettrici. interna più efficienti non riusciranno a conformarsi ai nuovi standard senza una penetrazione del 30-40% di vetture elettriche a zero emissioni nelle vendite di auto nuove.6 Alcuni Paesi si sono spinti al punto di prevedere obiettivi pari al 100% di vetture a zero emissioni.7 La Norvegia 5 Commissione europea. Accesso: 27 settembre 6 Morgan Stanley Research. tutti l’obiettivo di vietare le vendite di vetture a 2019. https: //ec.europa.eu/clima/policies/ 7 Global EV Outlook 2019. Danimarca, Islanda, combustione interna o di arrivare a vendere solo transport/vehicles/cars_en Irlanda, Israele, Paesi Bassi e Slovenia perseguono vetture a emissioni zero. SOLUTIONS & MULTI-ASSET | MORGAN STANLEY INVESTMENT MANAGEMENT 3
APPROFONDIMENTI MACRO è stata la più determinata in tal senso, FIGURA 5 avendo deciso di vietare la vendita di Crescita costante vetture a combustione interna entro Vendite di veicoli elettrici come percentuale delle vendite complessive di autovetture in Cina. il 2025, e altri sei Paesi8 dovrebbero seguirne l’esempio entro il 2030. 20% Undici nazioni hanno aderito alla campagna EV30@30,9 che si prefigge di raggiungere una quota di mercato 15% complessiva del 30% di vetture elettriche entro il 2030.10 10% Di conseguenza, tutte le grandi case automobilistiche hanno preso impegni 5% ben precisi nel campo delle vetture elettriche. Tuttavia, gli esorbitanti costi 0% iniziali hanno danneggiato il settore. Un 2015 2016 2017 2018 2019E 2020E 2021E 2022E 2023E 2024E 2025E altro fattore che frena lo spostamento sui veicoli elettrici sono i margini di Fonte: CAAM, Morgan Stanley Research (stime). Le previsioni e le stime si basano sulle condizioni di mercato attuali, sono soggette a modifiche e potrebbero non realizzarsi. profitto, pari a circa la metà di quelli delle auto a benzina. In pole position: le politiche cinesi il peggio sia probabilmente passato, per Più a lungo termine, ci aspettiamo che per l’industria automobilistica quest’anno non prevediamo una ripresa. la domanda acquisti slancio. Trend Il passaggio alla produzione di auto dirompenti come il car sharing hanno Intanto, altre parti della Cina si reso il possesso di un’automobile elettriche è stato uno degli obiettivi preparano ad adottare i nuovi standard relativamente meno importante, strategici dichiarati della Cina sin a luglio 2020. Le vendite dovrebbero ma non hanno ancora sconvolto le dal 2009 (nonché segno della sua cominciare a risollevarsi gradualmente, prassi comuni sul tema del possesso lungimiranza). Il Paese, inoltre, è il ma ci vorranno anni perché di automobili. Negli Stati Uniti, ad maggior produttore e consumatore di consumatori e produttori si conformino esempio, la Generazione Z desidera veicoli elettrici al mondo (Figura 4). alle nuove norme in materia di emissioni ancora possedere un’auto. La Germania A luglio, sei città e nove province – (Figura 5). potrebbe essere un’eccezione: sebbene rappresentanti il 60% delle vendite di i tedeschi di età compresa tra i 17 e i Bloccati nel mezzo: il dilemma dei auto cinesi – sono passate dalla fase 5 25 anni siano diminuiti del 7,5% tra il consumatori alla fase 6 delle norme sulle emissioni 2007 e il 2018, il numero di patenti è con un anno di anticipo.11 Tale mossa Un significativo interesse dei sceso di circa il 26%.12 è stata motivata dall’esigenza di consumatori nei confronti delle vetture La strada verso una lenta conformarsi al desiderio del governo elettriche si è sviluppato lentamente. inversione a U centrale di combattere lo smog. La L’insieme di incentivi e tasse sta allontanando gli acquirenti dalle auto Mentre il settore automobilistico riduzione dei tempi di adeguamento tradizionali, ma i veicoli elettrici non si avventura in questo tracciato alle norme ha colto i fornitori auto sono ancora alternative pienamente destabilizzante, è probabile che le completamente alla sprovvista. A percorribili. I prezzi non sono ancora implicazioni economiche seguiranno maggio 2019, solo il 21% delle vetture competitivi e l’offerta e la varietà sono una traiettoria a U: la brusca discesa circolanti in Cina rispondevano agli alquanto limitate. Mentre la gamma imboccata negli ultimi 18 mesi sfocerà standard della fase 6, e i consumatori di vetture elettriche va ampliandosi in un percorso di crescita ascendente. hanno cominciato a tenersi alla larga dalle auto di fase 5 per paura di velocemente, le stazioni di ricarica sono A nostro avviso, gli investimenti vedere azzerato il valore di rivendita. I poche e i tempi di ricarica problematici necessari in infrastrutture e impianti di cambiamenti dirompenti che ne sono per le lunghe percorrenze. Visto il grado produzione finiranno con l’alimentare conseguiti hanno contribuito al calo di incertezza che grava su acquisti così una notevole espansione economica. della domanda di auto cinese. Sebbene importanti, i consumatori preferiscono Secondo le stime, l’investimento rimandare la scelta. 8 Danimarca, Islanda, Irlanda, Israele, Paesi Bassi of new emission rules.” Reuters, 1° luglio 2019, 12 Motor Transport Authority tedesca. e Slovenia. https://uk.reuters.com/article/uk-china-autos- 13 McKinsey & Company. McKinsey Center for 9 Canada, Cina, Finlandia, Francia, India, insight/behind-the-plunge-in-china-auto-sales- Future Mobility. “Charging ahead: electric-vehicle Giappone, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia chaotic-implementation-of-new-emission-rules- infrastructure demand”. Ottobre 2018. e Regno Unito. idUKKCN1TW38N. Le città sono Tianjin, Shanghai, Hangzhou, Nanjing, Chengdu e Chongqing; le 14 European Automobile Manufacturers Association 10 Global EV Outlook 2019. province Hebei, Shandong, Shanxi, Shaanxi, Henan, (ACEA), comunicato stampa del 5 aprile 2019. “Car 11 Sun, Yilei e Shirouzu, Norihiko. “Behind the Anhui, Hainan, Guangdong e Sichuan. CO2 emissions up: auto makers urge investment plunge in China auto sales: chaotic implementation in charging infrastructure to boost electric cars”. 4 MORGAN STANLEY INVESTMENT MANAGEMENT | SOLUTIONS & MULTI-ASSET
PICCO DELL’AUTO O SEMPLICI SCOSSONI LUNGO IL PERCORSO? cumulativo richiesto per soddisfare passaggio all’elettrico, e il governo è economica. Se a ciò si somma il freno il fabbisogno in termini di stazioni perfettamente consapevole del rischio aggiuntivo azionato dalla Brexit, è di ricarica nei tre maggiori mercati di un rallentamento. Tuttavia, le difficile ipotizzare per l’Europa una automobilistici – USA, UE e Cina – eventuali misure di stimolo fiscale che ripresa generalizzata delle vendite e si aggira sui 50 miliardi di dollari.13 la Germania deciderà di varare saranno della produzione nel breve termine. Nell’UE, ad esempio, sono solo probabilmente reattive più che proattive, 150.000 i punti di ricarica pubblici a causa degli impedimenti politici ed • STATI UNITI: non sono ancora per le auto elettriche. Entro il 2030 economici. Di fatto, le prospettive per la stati annunciati piani concreti se ne renderanno necessari almeno crescita dovranno segnare un ulteriore per il settore automobilistico, 2,8 milioni.14 Questo si traduce in un peggioramento prima che i legislatori anche se le probabilità in tal senso incremento di 20 volte nell’arco dei intervengano, visti i notevoli ostacoli aumentano con l’avvicinarsi delle prossimi 12 anni. costituzionali all’emissione di debito presidenziali 2020. oltre gli attuali vincoli imposti dalla Le ripercussioni sul fronte • GIAPPONE: leader nel settore costituzione e dagli impegni presi dal dell’occupazione meritano un delle vetture ibride e ad efficienza governo. Ciò detto, la Germania non discorso a parte. La produzione di energetica, il settore dell’auto deve necessariamente indebitarsi per veicoli elettrici è tendenzialmente nipponico va incontro alle minori approvare misure di stimolo: il suo automatizzata e richiede un numero sfide nel breve termine. avanzo di bilancio a dicembre 2018 significativamente inferiore di operai. ammontava all’1,7% del PIL. Meglio non saltare a bordo, per Inoltre, le competenze richieste alla il momento catena di montaggio delle vetture con Una mappa regionale motori a combustione interna non sono Il settore automobilistico sta Guardando alle varie aree geografiche, prontamente trasferibili alla produzione attraversando una fase di cambiamento intravediamo le seguenti sfide nel di auto elettriche. È probabile che dirompente. Malgrado gli ostacoli breve termine. le case automobilistiche troveranno lungo il cammino, i paesi che puntano il modo di adattarsi, ma saranno le • CINA: grazie ai primi tentativi ad azzerare le emissioni entro il 2025 società di minori dimensioni e chi tesi a far ripartire l’industria avranno bisogno di ingenti investimenti lavora nella filiera produttiva dei veicoli automobilistica, la Cina potrebbe in in tempi relativamente brevi, e ciò a combustione interna ad accusare il parte stabilizzarsi, ma non abbastanza dovrebbe avere un effetto di stimolo. Ci colpo, considerando che i veicoli elettrici da registrare una ripresa significativa aspettiamo che questi investimenti, e i richiedono meno componenti. Più a nel breve termine. loro effetti, partano nel giro dei prossimi lungo termine, la crescita economica due anni. Il viaggio fino al rettilineo produrrà anche posti di lavoro, ma • EUROPA: le sorti dell’Europa sono ascendente della “U” è ancora fuori l’entità di tale espansione occupazionale legate a doppio filo a quelle della dalla portata di un’unica ricarica della è incerta. Germania, ma nonostante un batteria. Nell’immediato, e fino a che i avanzo di bilancio e i timori per la prezzi non scenderanno ulteriormente, Vista la sua dipendenza dalle crescita, i tedeschi non sembrano invitiamo ad essere cauti nella scelta di vetture a combustione interna, la intenzionati a intervenire salvo un investire nel settore automobilistico. Germania appare più esposta al ulteriore deterioramento dell’attività SOLUTIONS & MULTI-ASSET | MORGAN STANLEY INVESTMENT MANAGEMENT 5
APPROFONDIMENTI MACRO Considerazioni sui rischi Non vi è alcuna garanzia che l’obiettivo d’investimento della strategia venga raggiunto. I portafogli sono esposti al rischio di mercato, ovvero alla possibilità che il valore di mercato dei titoli detenuti dal portafoglio diminuisca e che il valore delle azioni del portafoglio sia conseguentemente inferiore all’importo pagato dall’investitore per acquistarle. Di conseguenza, l’investimento in questo portafoglio può comportare una perdita per l’investitore. Inoltre, la strategia può essere esposta ad alcuni rischi aggiuntivi. Esiste il rischio che, in base alle effettive condizioni di mercato, la metodologia e le ipotesi di asset allocation elaborate dal Consulente per i portafogli sottostanti si rivelino errate e che il portafoglio non raggiunga il suo obiettivo d’investimento. I corsi azionari tendono inoltre a essere volatili e la possibilità di subire perdite è significativa. Gli investimenti del portafoglio in certificati legati alle materie prime comportano rischi notevoli, ivi compreso il rischio di un sensibile deprezzamento del capitale investito. In aggiunta ai rischi inerenti alle materie prime, tali investimenti sono esposti a rischi specifici, quali il rischio di perdita di capitale e interessi, l’assenza di un mercato secondario e il rischio di livelli superiori di volatilità, che non interessano i tradizionali titoli azionari e di debito. Le oscillazioni dei cambi potrebbero annullare i guadagni generati dagli investimenti o accentuare le perdite. I titoli obbligazionari sono soggetti alla capacità dell’emittente di rimborsare puntualmente capitale e interessi (rischio di credito), alle variazioni dei tassi d’interesse (rischio di tasso d’interesse), al merito di credito dell’emittente e alle condizioni generali di liquidità del mercato (rischio di mercato). In un contesto di aumento dei tassi d’interesse, le quotazioni obbligazionarie possono muoversi al ribasso. Di norma, le valutazioni dei titoli azionari oscillano anche in risposta a eventi specifici in seno a una determinata società. Gli investimenti nei mercati esteri comportano rischi specifici, quali rischi di cambio, politici, economici e di mercato. I titoli delle società a bassa capitalizzazione comportano rischi particolari, come l’esiguità delle linee di prodotto, dei mercati e delle risorse finanziarie, e possono registrare una maggiore volatilità di mercato rispetto a quelli di società più consolidate di dimensioni maggiori. I rischi associati agli investimenti nei mercati emergenti sono maggiori di quelli associati agli investimenti nei mercati sviluppati esteri. Le azioni degli exchange traded fund (ETF) comportano molti dei rischi associati agli investimenti diretti in azioni ordinarie o obbligazioni e il loro valore di mercato oscilla al variare del valore dell’indice sottostante. Investendo in ETF e in altri Fondi d’investimento, il portafoglio assorbe sia le proprie spese che quelle degli ETF e dei Fondi d’investimento nei quali investe. La domanda e l’offerta di ETF e di Fondi d’investimento potrebbero non essere correlate a quelle dei titoli sottostanti. Gli strumenti derivati possono essere illiquidi, amplificare in misura più che proporzionale le perdite e avere un impatto negativo potenzialmente rilevante sulla performance del portafoglio. L’uso della leva finanziaria può accentuare la volatilità del Portafoglio. La diversificazione non protegge dalle perdite in un particolare mercato, tuttavia permette di distribuire il rischio tra le varie classi di attività. 6 MORGAN STANLEY INVESTMENT MANAGEMENT | SOLUTIONS & MULTI-ASSET
PICCO DELL’AUTO O SEMPLICI SCOSSONI LUNGO IL PERCORSO? DEFINIZIONI Investment Management Limited (Representative Office, Unit Precinct 3-7th Il Prodotto interno lordo (PIL) è il valore monetario di tutte le merci Floor-Unit 701 and 702, Level 7, Gate Precinct Building 3, Dubai International finite e di tutti i servizi prodotti all’interno dei confini di un Paese in un Financial Centre, Dubai, 506501, Emirati Arabi Uniti. Telefono: +97 (0)14 dato lasso di tempo. Comprende tutti i consumi pubblici e privati, la spesa 709 7158). Germania – Morgan Stanley Investment Management Limited pubblica, gli investimenti e le esportazioni nette. Niederlassung Deutschland, Grosse Gallusstrasse 18, 60312, Francoforte sul Meno, Germania (Gattung: Zweigniederlassung (FDI) gem. § 53b KWG). INFORMATIVE LEGALI Italia –Morgan Stanley Investment Management Limited, Milan Branch Le opinioni espresse sono quelle dell’autore alla data di pubblicazione, (Sede Secondaria di Milano) è una filiale di Morgan Stanley Investment possono variare in qualsiasi momento a causa di cambiamenti delle Management Limited, una società registrata nel Regno Unito, autorizzata e condizioni economiche o di mercato e potrebbero non realizzarsi. Inoltre, regolamentata dalla Financial Conduct Authority (FCA), con sede legale a 25 le opinioni non saranno aggiornate né altrimenti riviste per riflettere Cabot Square, Canary Wharf, Londra E14 4QA. Morgan Stanley Investment informazioni resesi disponibili in seguito, circostanze esistenti o modifiche Management Limited Milan Branch (Sede Secondaria di Milano) con sede in verificatesi dopo la data di pubblicazione. Le opinioni espresse non Palazzo Serbelloni, Corso Venezia 16, 20121 Milano, Italia, registrata in Italia riflettono i giudizi di tutti i gestori di portafoglio di Morgan Stanley con codice fiscale e P. IVA 08829360968. Paesi Bassi – Morgan Stanley Investment Management (MSIM) né le opinioni dell’azienda nel suo Investment Management, Rembrandt Tower, 11th Floor Amstelplein 1 complesso e potrebbero non trovare riscontro in tutte le strategie e in 1096HA, Paesi Bassi. Telefono: 31 2-0462-1300. Morgan Stanley Investment tutti i prodotti offerti dalla Società. Management è una filiale di Morgan Stanley Investment Management Le previsioni e/o stime fornite sono soggette a variazioni e potrebbero non Limited. Morgan Stanley Investment Management Limited è autorizzata e realizzarsi. Le informazioni concernenti i rendimenti attesi e le prospettive regolamentata dalla Financial Conduct Authority nel Regno Unito. Svizzera di mercato si basano sulla ricerca, sull’analisi e sulle opinioni degli autori. – Morgan Stanley & Co. International plc, London, Zurich Branch, autorizzata Tali conclusioni sono di natura speculativa, potrebbero non realizzarsi e regolamentata dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari e non intendono prevedere la performance futura di alcun prodotto (FINMA). Iscritta al Registro di commercio di Zurigo CHE-115.415.770. Sede specifico di Morgan Stanley Investment Management. legale: Beethovenstrasse 33, 8002 Zurigo, Svizzera. Telefono: +41(0) 44 Ove non diversamente indicato, le opinioni e i giudizi espressi sono quelli 588 1000. Fax: +41(0)44 588 1074. del team di Gestione del portafoglio, sono basati sui dati disponibili Stati Uniti – alla data di redazione e non in date future e non saranno aggiornati I conti a gestione separata potrebbero non essere adatti a tutti gli né altrimenti rivisti per riflettere informazioni resesi disponibili in un investitori. Nei conti separati gestiti in base alla strategia illustrata momento successivo, circostanze esistenti o modifiche che si verifichino sono inseriti diversi valori mobiliari; essi potrebbero non replicare la successivamente alla data di pubblicazione. performance di un indice. Si prega di valutare attentamente gli obiettivi Alcune delle informazioni ivi contenute si basano sui dati ottenuti da fonti d’investimento, i rischi e gli oneri della strategia prima di effettuare terze considerate affidabili. Ciò nonostante, non abbiamo verificato tali investimenti. È richiesto un livello patrimoniale minimo. Il modulo ADV, informazioni e non rilasciamo dichiarazione alcuna circa la loro correttezza Parte 2, contiene informazioni importanti sul gestore degli investimenti. o completezza. Prima di investire si consiglia di valutare attentamente gli obiettivi Il presente documento è da intendersi come una comunicazione generale d’investimento, i rischi, le commissioni e le spese dei comparti. 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Prima di investire, si distribuzione è effettuata nel rispetto delle condizioni specificate dalla raccomanda agli investitori di esaminare attentamente i documenti Section 305 dell’SFA – o (iii) altri soggetti, in conformità e nel rispetto d’offerta relativi al prodotto. Vi sono importanti differenze nel modo in delle condizioni di qualsiasi altra disposizione applicabile emanata dall’SFA. cui la strategia viene realizzata nei singoli veicoli d’investimento. Il presente materiale non è stato esaminato dalla Monetary Authority of DISTRIBUZIONE Singapore. Australia – La presente pubblicazione è diffusa in Australia Il presente documento è destinato e sarà distribuito solo ai soggetti da Morgan Stanley Investment Management (Australia) Pty Limited residenti nelle giurisdizioni in cui la sua distribuzione o disponibilità ACN: 122040037, AFSL No. 314182, che si assume la responsabilità dei non sia vietata dalle leggi e normative vigenti. relativi contenuti. 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Per i destinatari di marketing (a) non è stata predisposta in conformità a requisiti di legge che non siano investitori professionali, il presente documento viene fornito tesi a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e in relazione alle attività di Morgan Stanley Investment Management (Japan) (b) non è soggetta ad alcun divieto di negoziazione prima della diffusione Co., Ltd. (“MSIMJ”) concernenti i mandati di gestione discrezionale degli della ricerca in materia di investimenti. investimenti (“IMA”) e i mandati di consulenza di investimento (“IAA”) e MSIM non ha autorizzato gli intermediari finanziari a utilizzare e distribuire non costituisce una raccomandazione o sollecitazione di transazioni od il presente documento, a meno che tale utilizzo e distribuzione avvengano offerte relative a uno strumento finanziario specifico. In base ai mandati in conformità alle leggi e normative vigenti. MSIM Ireland non può essere discrezionali di gestione degli investimenti, il cliente stabilisce le politiche ritenuta responsabile e declina ogni responsabilità in merito all’utilizzo di gestione di base in anticipo e incarica MSIMJ di prendere tutte le proprio o improprio del presente documento da parte degli intermediari decisioni di investimento sulla base di un’analisi del valore e di altri fattori finanziari. Per i soggetti incaricati del collocamento dei comparti di inerenti ai titoli e MSIMJ accetta tale incarico. Il cliente delega a MSIMJ Morgan Stanley Investment Funds, non tutti i comparti e non tutte le i poteri necessari per effettuare gli investimenti. MSIMJ esercita tali azioni dei comparti potrebbero essere disponibili per la distribuzione. poteri delegati sulla base delle decisioni d’investimento prese da MSIMJ e il cliente non impartisce istruzioni individuali. Tutti gli utili e le perdite Si invita a consultare il contratto di collocamento per ulteriori dettagli degli investimenti spettano ai clienti; il capitale iniziale non è garantito. in merito prima di inoltrare informazioni sui comparti ai propri clienti. Si raccomanda di valutare gli obiettivi d’investimento e le tipologie di Il presente documento non può essere riprodotto, copiato o trasmesso, rischio prima di effettuare un investimento. La commissione applicabile integralmente o in parte, e i suoi contenuti non possono essere divulgati ai mandati di gestione discrezionali o di consulenza d’investimento si a terzi, senza l’esplicito consenso scritto di MSIM. basa sul valore degli attivi in questione moltiplicato per una determinata Tutte le informazioni di cui al presente documento sono informazioni aliquota (il limite massimo è il 2,16% annuo inclusivo d’imposta), calcolata proprietarie tutelate dalla legge sul diritto d’autore. proporzionalmente alla durata del periodo contrattuale. Alcune strategie sono soggette a una commissione condizionata (contingency fee) in Morgan Stanley Investment Management è la divisione di asset management aggiunta a quella sopra menzionata. Potrebbero essere applicati altri di Morgan Stanley. oneri indiretti, come ad esempio le commissioni di intermediazione per Il presente documento potrebbe essere stato tradotto in altre lingue. l’acquisto di titoli inglobati in altri strumenti. 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