PICC e Midline: Advanced Practice. Panoramica sugli Accessi Vascolari - ASST Fatebenefratelli Sacco

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PICC e Midline: Advanced Practice. Panoramica sugli Accessi Vascolari - ASST Fatebenefratelli Sacco
PICC e Midline:
Advanced Practice.
Panoramica sugli
Accessi Vascolari

         Floriana Potì
       Gianuario Sanna
          Marco Asti
      Maria Cristina Rana
      Simone Lo Vecchio
PICC e Midline: Advanced Practice. Panoramica sugli Accessi Vascolari - ASST Fatebenefratelli Sacco
Dimensioni del problema accesso vascolare…

Nell’immaginario collettivo spesso si associa la condizione di ricovero ospedaliero alla possibilità di ricevere
terapia endovenosa, per la quale è necessario un accesso vascolare.
Effettivamente il 95% circa delle persone ricoverate in ospedale ha un accesso vascolare...
 ma quanti sono realmente necessari?!
                                                   Spese/anno €                    Efficacia
Attualmente il 75% degliCVP accessi vascolari sono cannule  periferiche corte (agocannula)
                                                    519.723.830                       43% …ma è il dispositivo
veramente corretto per il PICC
                          nostro Paziente?!         13.096.989                       100%
                      CVC                       41526.852                         89%
Nel periodo marzo 2019- marzo 2020 in Italia sono
                     PORT                          state utilizzate 42.846.217 di100%
                                                11.588.900                         agocannula (millenium data
report marketing for VAD)

                                      Utilizzati             Spese /anno €               efficacia
                 CVP                 42.846.217               519.723.830                  43%
                PICC                  117.073                  13.096.989                 100%
                 CVC                  403.186                  41.526.852                  89%
                PORT                   11.415                  11.588.900                 100%
                midline                88.073                                              85%
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Dimensioni del problema accesso vascolare…

Il 50% dei CVP rimane è posizionato/ viene lasciato in sede nonostante non sia necessario (INS 2021),

                                                                                      40% richiede sostituzioni e
                                                                                      ripetuti posizionamenti

                                                                                      27% richiede più tentativi di
                                                                                      posizionamento

                                                                                      70% sviluppa complicanze e
                                                                                      di queste il 33% provocano
                                                                                      danni al Pz.
                                                                                      (trombosi, flebiti, stravasi)
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I cateteri vascolari…

                  I cateteri vascolari sono dei dispositivi medici (DM) che consentono di mettere in comunicazione il sistema
                  vascolare con l’ambiente esterno, con lo scopo di somministrare    terapie, eseguire
                                                                                Normativa:               Decreto prelievi
                                                                                                                      Legislativo 24 ematici      o effettuare
                                                                                                                                         febbraio 1997,   n. 46
                                                                            "Attuazione della direttiva 93/42/CEE, concernente i dispositivi medici”
                  monitoraggi emodinamici, etc… e devono essere posizionati pubblicato
                                                                               da personale
                                                                                       nella Gazzettasanitario
                                                                                                     Ufficiale n. 54 deldebitamente           formato!
                                                                                                                         6 marzo 1997 - Supplemento Ordinario n. 49

                  Si distinguono principalmente in:                                •     ART. 1
                  • Cateteri vascolari venosi                                      •
                                                                                         (DEFINIZIONI)
                                                                                         1. Il presente decreto si applica ai dispositivi medici ed ai relativi accessori. Ai fini del presente decreto gli accessori sono considerati
                  • Cateteri vascolari arteriosi                                         dispositivi medici a pieno titolo. Nel presente decreto e nei suoi allegati i dispositivi medici ed i loro accessori vengono indicati con termine
                                                                                         "dispositivi".
                  • Cateteri intraossei                                            •     2. Ai fini del presente decreto s'intende per:
                                                                                         a) dispositivo medico: qualsiasi strumento, apparecchio, impianto, sostanza o altro prodotto, utilizzato da solo o in combinazione, compreso
                                                                                         il software informatico impiegato per il corretto funzionamento, e destinato dal fabbricante ad essere impiegato nell'uomo a scopo di diagnosi
                                                                                         prevenzione, controllo, terapia o attenuazione di una malattia; di diagnosi, controllo, terapia, attenuazione o compensazione di una ferita o di
                                                                                         un handicap; di studio, sostituzione o modifica dell'anatomia o di un processo fisiologico; di intervento sul concepimento, il quale prodotto
                                                                                         non eserciti l'azione principale, nel o sul corpo umano, cui e' destinato, con mezzi farmacologici o immunologici ne' mediante processo
                                                                                         metabolico ma la cui funzione possa essere coadiuvata da tali mezzi;
                                                                                         b) accessorio: prodotto che, pur non essendo un dispositivo, sia destinato in modo specifico dal fabbricante ad essere utilizzato con un
                                                                                         dispositivo per consentirne l'utilizzazione prevista dal fabbricante stesso;
                                                                                         c) dispositivo di diagnosi in vitro: qualsiasi dispositivo composto da un reagente, da un prodotto reattivo, da un insieme, da uno strumento,
                                                                                         da un apparecchio o da un sistema utilizzato da solo o in combinazione, destinato dal fabbricante ad essere impiegato in vitro per l'esame di
                                                                                         campioni provenienti dal corpo umano al fine di fornire informazioni sugli stati fisiologici o sugli stati sanitari o di malattia o anomalia
                                                                                         congenita;
                                                                                         d) dispositivo su misura: qualsiasi dispositivo fabbricato appositamente sulla base della prescrizione scritta di un medico debitamente
                                                                                         qualificato e indicante, sotto la responsabilita' del medesimo, le caratteristiche specifiche di progettazione del dispositivo e destinato ad essere
                                                                                         utilizzato solo per un determinato paziente. La prescrizione puo' essere redatta anche da altra persona la quale vi sia autorizzata in virtu' della
                                                                                         propria qualificazione professionale. I dispositivi fabbricati con metodi di fabbricazione continua od in serie, che devono essere
                                                                                         successivamente adattati, per soddisfare un'esigenza specifica del medico o di un altro utilizzatore professionale, non sono considerati
                                                                                         dispositivi su misura;
                                                                                         e) dispositivi per indagini cliniche: un dispositivo destinato ad essere messo a disposizione di un medico debitamente qualificato per lo
                  Normativa:            Decreto Legislativo 24 febbraio 1997, n. 46      svolgimento di indagini di cui all'allegato X, punto 2.1, in un ambiente clinico umano adeguato. Per l'esecuzione delle indagini cliniche, al
                                                                                         medico debitamente qualificato e' assimilata ogni altra persona, la quale, in base alla propria qualificazione professionale, sia autorizzata a
              "Attuazione della direttiva 93/42/CEE, concernente i dispositivi medici”   svolgere tali indagini;
                  pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del 6 marzo 1997 - Supplemento Ordinario n. 49

si applica ai dispositivi medici ed ai relativi accessori. Ai fini del presente decreto gli accessori sono considerati
 eno titolo. Nel presente decreto e nei suoi allegati i dispositivi medici ed i loro accessori vengono indicati con termine
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Classificazione degli accessi vascolari…

Gli accessi vascolari possono essere classificati secondo la legge 46 del 24/02/97 in:

•   Dispositivi a breve termine: permanenza per meno di 30gg
•   Dispositivi a lungo termine: permanenza per più di 30 gg

                                          …ma convenzionalmente…

•   Dispositivi a breve termine: permanenza per meno di 30gg (CVP, CVC non tunnellizzati)
•   Dispositivi a medio termine: permanenza dai 30 gg ai 6 mesi (PICC, midline, CVC Honh)
•   Dispositivi a lungo termine: permanenza per più di 6 mesi (CVC tunnellizzati, PORT)

…ma il dispositivo di accesso vascolare (VAD) non scade tipo yogurt… tutte le IFU dei dispositivi dicono che
possono rimanere in sede anche oltre in assenza di complicanze.
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Classificazione degli accessi vascolari… in base alla posizione della punta!

Un’altra classificazione degli accessi vascolari è data in base a dove termina la punta del catetere vascolare:

•   Catetere venoso periferico: la punta termina in qualsiasi altra vena (PIVCs, PIVCl, midline)

•   Catetere venoso centrale: la punta termina nel terzo distale della vena cava o in giunzione cavo atriale (CVC
    non tunnellizzati, PICC, PORT, PICC port, CVC tunnellizzati, Honh, Broviach, Hickman)

Per ogni dispositivo di accesso vascolare è doveroso sapere le indicazioni di impianto: la compatibilità con i
farmaci da infondere, la necessità di prelievi frequenti, l’utilizzo intra o extraospedaliero, uso continuativo o
discontinuo.
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Classificazione degli accessi vascolari… in base alla posizione della punta!

Più ci sia avvicina al distretto centrale più aumenta la
portata delle vene espressa in ml/min.
Fattore da considerare nella scelta in considerazione
della velocità di somministrazione dei farmaci.

                                  portata (ml/min)
        vv. ascella                   300-700
        vv. braccio                    70-100
     vv. avambraccio                   30-40

                                 misura Ø (mm)             portata (ml/min)
         v. anonima                    20                         800
            v. cava                  20-30                       2000

                                portata (ml/min)
      vv. avambraccio                30-40
         vv. braccio                 70-100
         vv. ascella                300-700
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b. (5–14 days): Insert a midline catheter in hospi-          C. Select the smallest-gauge PIVC that will accommodate
           talized adult patients when all the above ele-              the prescribed therapy and patient need.22,35 (IV)
           ments indicate peripherally compatible therapy.             1. Use a 20- to 24-gauge PIVC for most infusion thera-
           A long PIVC may remain appropriate if patient’s                pies. Peripheral catheters larger than 20-gauge are
           vasculature, patient’s preference, and local                   more likely to cause phlebitis.29,36-38 (IV)
           health care outcomes support this practice.                 2. Use a 22- to 26-gauge catheter for neonates, pediatric
           More high-quality clinical trials are needed to                patients, older adults, and patients with limited venous
           confirm the safety and efficacy of midline cathe-              options to minimize insertion-related trauma.29,36,39-41 (III)
           ter use in neonates and infants.                            3. Balance the increased risk of infiltration against reducing
       c. (>15 days): Consider insertion of a central vas-                venous trauma when choosing a 22-gauge short PIVC in
           cular access device (CVAD). For single, peripher-              adult patients. In a prospective observational trial, the
    Periferici vs Centrali!
           ally compatible therapies, midline catheters or                risk of infiltration increased when a 22-gauge short PIVC
           long PIVCs may remain appropriate depending                    was inserted compared to a 20-gauge short PIVC.37,42 (IV)
           on patient’s vasculature, patient preference, and           4. Consider a large-gauge PIVC for adult and pediatric
           documented outcome data for the health care                    patients when rapid fluid replacement is required,
  Punta in qualsiasi vena
           organization. More high-quality clinical trials are            such as with trauma patients, or a fenestrated cathe-             Punta in giunzione cavo atriale:
           needed to confirm the appropriate use and                      ter for a contrast-based radiographic study.35,43-46 (IV)
           duration of these catheters.1,2,7 (A/P)                     5. Use a 20- to 24-gauge PIVC based on vein size for

   • Prelievi ematici
B. Do not insert a PIVC or midline catheter as a central
   line-associated bloodstream infection (CLABSI) preven-
                                                                          blood transfusion. A large-gauge PIVC is recom-
                                                                          mended when rapid transfusion is required (see                    •    Consentono la massima diluizione
   tion strategy. (Committee Consensus)                                   Standard 64, Blood Administration).35,43-45 (IV)
   • Terapia farmacologica a Ph
C. Use a patient’s port, unless contraindicated (eg, existing          6. Use steel-winged devices only for single-dose admin-                   dei farmaci per la portata del torrente
         compreso tra 5 e 9
   complication) as the preferred IV route in preference to
   insertion of an additional VAD. (Committee Consensus)
                                                                          istration. Do not leave the device in situ.36,47-49 (IV)
                                                                                                                                                 ematico.
                                                                 III. Long Peripheral Intravenous Catheters
   •     Terapia           con      osmolarità
II. Short Peripheral Intravenous Catheters
                                                           sotto A.i Choose a long peripheral intravenous catheter (long                    •   Prelievi ematici frequenti
                                                                     PIVC) as follows:
         900mOsm/l
A. Consider    establishing criteria(glucosio
                                     for short peripheral10%
                                                          intra- e 1. When all aspects of a short PIVC are met, but the                     •   Terapia farmacologi a Ph acido  9 5. Number of infusion therapies (single vs multiple)                       subcutan
    cate that as many as 50% of short PIVCs are in situ with            nology is recommended.           1,2,28,29,47
                                                                                                             (III)                                         6. Anticipated duration of therapy (as a guide see below):                 veins (ly
   •no orders
         Terapie           endoteliolesive*
                for infusion         8-12
                             therapy. (III)                          2. Evaluate depth of vessel when choosing a long PIVC to               •   Terapia con osmolarità
                                                                                                                                                              a. (15 days): Consider insertion of a central vas-             venous t
          PIVC until a CVAD can be safely inserted. Insert CVAD               sion-making on appropriate type and number of                                               cular access device (CVAD). For single, peripher-           adult pat
          as soon as possible and within 24 to 48 hours.24-26 (I)             therapies. One small retrospective cohort study                                             ally compatible therapies, midline catheters or             risk of inf
   4. Use a restricted dextrose and protein concentration                     and 1 ovine randomized controlled trial (RCT)                                               long PIVCs may remain appropriate depending                 was inser
      (≤10% and/or 5%, respectively) if it is medically                       report increased failure when multiple therapies,                                           on patient’s vasculature, patient preference, and        4. Consider
      necessary to administer parenteral nutrition (PN)                       infused through dual lumen catheters and infu-                                              documented outcome data for the health care                 patients
      through a peripheral device (see Standard 63,                           sions of extreme pH and osmolarity, respective-                                             organization. More high-quality clinical trials are         such as w
      Parenteral Nutrition).13,27 (II)                                        ly, were used.59,60 (IV)                                                                    needed to confirm the appropriate use and                   ter for a
                                                                                                                                                                          duration of these catheters.1,2,7 (A/P)                  5. Use a 20
VOLUME 44   |   NUMBER 1S    |   JANUARY/FEBRUARY 2021                                      journalofinfusionnursing.com              S75
                                                                                                                                                               B. Do not insert a PIVC or midline catheter as a central               blood tr
                                                                                                                                                                  line-associated bloodstream infection (CLABSI) preven-              mended
                Copyright © 2021 Infusion Nurses Society. Unauthorized reproduction of this article is prohibited.                                                tion strategy. (Committee Consensus)                                Standard
                                                                                                                                                               C. Use a patient’s port, unless contraindicated (eg, existing       6. Use stee
                                                                                                                                                                  complication) as the preferred IV route in preference to            istration
                                                                                                                                                                  insertion of an additional VAD. (Committee Consensus)
                                                                                                                                                                                                                                III. Long Per
                                                                                                                                                                                                                                A. Choose a l
                                                                                                                                                               II. Short Peripheral Intravenous Catheters
                                                                                                                                                                                                                                   PIVC) as foll
                                                                                                                                                               A. Consider establishing criteria for short peripheral intra-       1. When a
PICC e Midline: Advanced Practice. Panoramica sugli Accessi Vascolari - ASST Fatebenefratelli Sacco
Periferici vs Centrali: terapie endoteliolesive!

Si classificano in base alla reazione tissutale che danno in caso di stravaso fuori
vena in:

•   non lesive: in caso di stravaso non danno reazioni ai tessuti circostanti
•   irritanti: in caso di stravaso producono irritazione e infiammazione per
    rilascio di istamina senza danneggiare i tessuti adiacenti (es. carboplatino, taxani)
• vescicanti: in caso di stravaso provocano danno tissutale diffuso fino alla
    necrosi. (es antracicline)
Utilizzare antidoti locali e impacchi caldo /freddo a seconda del tipo di farmaco
e reazione prodotta.

Recall Injury: a volte dopo uno stravaso di farmaco vescicante, se il tessuto
danneggiato non viene rimosso, anche a distanza di tempo a una nuova
somministrazione dello stesso farmaco si possono manifestare i segni di una
riattivazione infiammatoria del danno locale.

Flare reaction: danno da stravaso tipico della recall injury che si manifesta con
un arrossamento lineare lungo il decorso della vena.                                            ISTRUZIONE OPERATIVA AZIENDALE
                                                                                                                                                IDF_ASST_SITRA_26

                                                                                                                                               Rev. 00 del 21.12.2020

                                                                                               POSIZIONAMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VENOSO        Pag.   1 / 13
                                                                                                        PERIFERICO TIPO AGOCANNULA

                                                                                                 POSIZIONAMENTO E GESTIONE
                                                                                               DEL CATETERE VENOSO PERIFERICO
                                                                                                      TIPO AGOCANNULA

                                                                                  REDAZIONE                     Verifica                         Approvazione

                                                                                                      Dott.ssa D. Zimermann

                                                                                                   Ref. Qualità e Ricerca SITRA
                                                                                                                                               Dott. ssa C. Meroni
                                                                                              Firma
PICC e Midline: Advanced Practice. Panoramica sugli Accessi Vascolari - ASST Fatebenefratelli Sacco
organization. More high-quality clinical trials are             such
                                                                                                                                                                             needed to confirm the appropriate use and                       ter fo
                                                                                                                                                                             duration of these catheters.1,2,7 (A/P)                      5. Use a
                                                                                                                                                                  B. Do not insert a PIVC or midline catheter as a central                   blood
                                                                                                                                                                     line-associated bloodstream infection (CLABSI) preven-                  mend
                                                                                                                                                                     tion strategy. (Committee Consensus)                                    Stand
                                                                                                                                                                  C. Use a patient’s port, unless contraindicated (eg, existing           6. Use s
                                                                                                                                                                     complication) as the preferred IV route in preference to                istrat
 ce. Br    Practice Recommendations                                                                                                                                  insertion of an additional VAD. (Committee Consensus)
 9.S22
                                                                                                                                                                                                                                       III. Long P
 cision    I. PIVCs: Short PIVCs, Long PIVCs, and Midline
 ports                                                                                                                                                                                                                                 A. Choose
              Catheters                                                                                                                                           II. Short Peripheral Intravenous Catheters
-1446.
                       Accessi venosi periferici: il CVP o meglio PIVCs!!
           A. All PIVCs, all populations:                                                                                                                         A. Consider establishing criteria for short peripheral intra-
                                                                                                                                                                                                                                          PIVC) as
                                                                                                                                                                                                                                          1. When
  AM,         1. Use the venous site most likely to last the full length                                                                                             venous catheter (short PIVC) insertion to reduce the                    vesse
nteral            of the prescribed therapy.1-5 (IV)                                                                                                                 insertion of catheters that are idle. Recent studies indi-              naked
enous         2. Discuss the preference for VAD site selection with                                                                                                  cate that as many as 50% of short PIVCs are in situ with
nistra-                                                                                                                                                                                                                                      nolog
                  the patient and/or caregiver, including recommen-                                                                                                  no orders for infusion therapy.8-12 (III)                            2. Evalu
1002/
                  dations to use sites on the nondominant side.2-7 (IV)
power
                      • Posizione della punta: in prossimità exit site
              3. Use vascular visualization technologies to identify and
                                                                                                                                                                  B. Choose a short PIVC as follows:
                                                                                                                                                                     1. Evaluate the infusate characteristics in conjunction
                                                                                                                                                                                                                                             ensur
                                                                                                                                                                                                                                          3. Choo
                  select the most appropriate vein for midline catheter
 gnetic
 J Infus              • Tecnica di inserzione: diretta
                  insertion (refer to Standard 22, Vascular Visualization).
                                                                                                                                                                         with limited duration of infusion therapy and avail-
                                                                                                                                                                         ability of peripheral vascular access sites.1,2,13,14 (I)
                                                                                                                                                                                                                                             to co
301           4. Use caution with the following sites due to increased                                                                                                                                                                 IV. Midline
  injec-              • Vena incannulata :
                  risk of nerve damage:           vene superficiali                                                                                                  2. Use vascular visualization technology (eg, near infra-
                                                                                                                                                                         red, ultrasound) to increase success for patients             A. Choose a
effica-
                  a. Cephalic vein at the radial wrist with potential
16-22.
                      • Sito d’emergenza :         avambraccio
                      injury to the superficial radial nerve.
                                                                                                                                                                         with difficult intravenous access (DIVA). See Standard
                                                                                                                                                                         22, Vascular Visualization.2,15-20 (I)
                                                                                                                                                                                                                                          1. Asses
                                                                                                                                                                                                                                             of in
                  b. Volar (inner) aspect of the wrist with potential
 k PE.
 on via               • Materiale:
                      injury to the median nerve.  teflon                                                                                                            3. Avoid use for continuous infusion of medication
                                                                                                                                                                         with irritant or vesicant properties.1-3,13,21-23 (I)
                                                                                                                                                                                                                                             veins
                                                                                                                                                                                                                                             a. V
                  c. At/above the antecubital fossa with potential
                      Sono disponibili in varie misure espresse in Gauge, più grosso il calibro più sarà la
hy. Eur                                                                                                                                                                  a. For time-critical infusions of lifesaving therapies,                 p
2                     injury to the median and anterior interosseous                                                                                                         such as vasopressors, begin the infusion through a                  M
eld G,                nerve and the lateral and medial antebrachial                                                                                                          PIVC until a CVAD can be safely inserted. Insert CVAD               si
use in                portata!
                      nerves (refer to Standard 48, Nerve Injury).                                                                                                           as soon as possible and within 24 to 48 hours.24-26 (I)             th
 ):650-
              5. Avoid PIVC insertion in areas  Velocità
                                                   of:         infusionali in relazione        al calibro della cannula                                              4. Use a restricted dextrose and protein concentration                      an
wah E,            a. Flexion.                                                                                                                                            (≤10% and/or 5%, respectively) if it is medically                       re
 s and            b. Pain on Øpalpation.
                                G        Ø mm           Cod colore            Flusso ml/ min      min per infondere 500 ml – 250ml                                       necessary to administer parenteral nutrition (PN)                       in
 1058-            c. Compromised skin and sites distal to these                                                                                                          through a peripheral device (see Standard 63,                           si
                      areas,26   G as areas
                              such      0,6 mm             Violetto
                                             with open wounds.                   13 ml/min                    40’ - 20’                                                  Parenteral Nutrition).13,27 (II)                                        ly
sk fac-           d. Extremities with an infection.
ology.                      24 G 0,7 mm
                  e. Planned procedures.
                                                            Giallo               24 ml/min                  20’ 30” - 10’
                                                                                                                                                                  VOLUME 44    |   NUMBER 1S    |   JANUARY/FEBRUARY 2021
                  f. Veins 22thatGare compromised
                                        0,9 mm         (eg,Azzurro
                                                             previous can-       36 ml/min                     14’ -7’
diatric
                      nulation, bruised, reddened/streaked, infiltrat-                                                                Utilizzate per terapia anche        intermittente in
                                                                                                                                                             Copyright © 2021 Infusion Nurses Society. Unauthorized reprodu
 ediatr                     20   G      1,1  mm              Rosa
                      ed, sclerosed, corded, or engorged).5,8-19 (IV)
                                                                                 60 ml/min                   8’ 30” - 4’
7
 elu N.       6. Do not use 18visible
                                 G veins1,3 mmof the chest,Verde
                                                              breast, abdo-     105 ml/min                        5’                  solo ambito ospedaliero
 s Clin           men, or other locations on the trunk of the body as
 002                        16evidence
                  there is no    G 1,7       mm their safe
                                         supporting         Grigiooutcomes.     200 ml/min                      2’ 30”
Better            These veins
 ):574-
                            14 are
                                 G visible
                                        2,1 due
                                             mmto pathological
                                                         Arancione    reasons   330 ml/min                      1’ 30”
                  that might prevent safe infusion. (Committee
                  Consensus)
              7. Do not use veins of the lower extremities (with the                                                                                                                                 IDF_ASST_SITRA_26
                  exception of neonates and infants), unless needed                                                                      ISTRUZIONE OPERATIVA AZIENDALE
                                                                                                                                                                                                    Rev. 00 del 21.12.2020
                  for an emergent insertion, due to risk of tissue dam-
                  age, thrombophlebitis, and ulceration; remove as                                                                                                                                         Pag.   1 / 13
                                                                                                                                        POSIZIONAMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VENOSO
elect-            soon as possible.9,10,20-24 (IV)                                                                                               PERIFERICO TIPO AGOCANNULA
 pre-      B. PIVC access site selection
              1. Adult patients
uring             a. Short PIVC: Insert PIVC via a forearm vessel to                                                                      POSIZIONAMENTO E GESTIONE
                      prolong the dwell time, increase the likelihood                                                                   DEL CATETERE VENOSO PERIFERICO
 tient                of the PIVC lasting the full length of the pre-                                                                          TIPO AGOCANNULA
  age,                scribed therapy, decrease pain during dwell
histo-                time, promote self-care, and prevent accidental
 t site               removal and occlusions. Choose veins found on                                                       REDAZIONE                      Verifica                                       Approvazione
 g for                the dorsal and ventral surfaces of the upper
                                                                                                                                               Dott.ssa D. Zimermann
                      extremities, including the metacarpal, cephalic,
 rtion                basilic, and median veins.1,2,8-13,21-23,25-33 (IV)
long PIVCs may remain appropriate depending                     was inserted compared to a 20-gauge short PIVC.37,42 (IV)
                                                                   on patient’s vasculature, patient preference, and            4. Consider a large-gauge PIVC for adult and pediatric
                                                                   documented outcome data for the health care                     patients when rapid fluid replacement is required,
                                                                   organization. More high-quality clinical trials are             such as with trauma patients, or a fenestrated cathe-
                                                                   needed to confirm the appropriate use and                       ter for a contrast-based radiographic study.35,43-46 (IV)
                                                                   duration of these catheters.1,2,7 (A/P)                      5. Use a 20- to 24-gauge PIVC based on vein size for
                                                        B. Do not insert a PIVC or midline catheter as a central                   blood transfusion. A large-gauge PIVC is recom-
                                                           line-associated bloodstream infection (CLABSI) preven-                  mended when rapid transfusion is required (see
                                                           tion strategy. (Committee Consensus)                                    Standard 64, Blood Administration).35,43-45 (IV)
                                                        C. Use a patient’s port, unless contraindicated (eg, existing           6. Use steel-winged devices only for single-dose admin-
                                                           complication) as the preferred IV route in preference to                istration. Do not leave the device in situ.36,47-49 (IV)
                                                           insertion of an additional VAD. (Committee Consensus)
                                                                                                                             III. Long Peripheral Intravenous Catheters
  Accessi venosi periferici: PIVCl o minimidline!!      II. Short Peripheral Intravenous Catheters
                                                                                                                             A. Choose a long peripheral intravenous catheter (long
                                                                                                                                PIVC) as follows:
                                                        A. Consider establishing criteria for short peripheral intra-           1. When all aspects of a short PIVC are met, but the
                                                           venous catheter (short PIVC) insertion to reduce the                    vessel is difficult to palpate or visualize with the
                                                           insertion of catheters that are idle. Recent studies indi-              naked eye; ultrasound guidance/near infrared tech-
                                                           cate that as many as 50% of short PIVCs are in situ with                nology is recommended.1,2,28,29,47 (III)
                                                           no orders for infusion therapy.8-12 (III)                            2. Evaluate depth of vessel when choosing a long PIVC to
 •   Posizione della punta:   non supera il cavo ascellare
                                                        B. Choose a short PIVC as follows:
                                                           1. Evaluate the infusate characteristics in conjunction
                                                                                                                                   ensure two-thirds of catheter lies within vein.28-32 (I)
                                                                                                                                3. Choose the smallest-gauge PIVC based on vein size
 •   Tecnica di inserzione:   ecoguidata con tecnica di seldinger diretta /blind
                                                               with limited duration of infusion therapy and avail-
                                                               ability of peripheral vascular access sites.1,2,13,14 (I)
                                                                                                                                   to complete therapy.27,29,43 (IV)

                                                           2. Use vascular visualization technology (eg, near infra-         IV. Midline Catheters
 •   Vena incannulata :       basilica e brachiali, o avambraccio
                                                               red, ultrasound) to increase success for patients
                                                               with difficult intravenous access (DIVA). See Standard
                                                                                                                             A. Choose a midline catheter as follows:
                                                                                                                                1. Assess infusate characteristics and planned duration
 •   Sito d’emergenza:        terzo medio del braccio / avambraccio
                                                               22, Vascular Visualization.2,15-20 (I)
                                                           3. Avoid use for continuous infusion of medication
                                                                                                                                   of infusion therapy for tolerability by peripheral
                                                                                                                                   veins.1,2,35,49-58 (I)

 •   Materiale:               poliuretano anche power injectable
                                                               with irritant or vesicant properties.1-3,13,21-23 (I)
                                                               a. For time-critical infusions of lifesaving therapies,
                                                                                                                                   a. Variation in the category and number of thera-
                                                                                                                                       pies infused through midline catheters exists.
                                                                   such as vasopressors, begin the infusion through a                  More studies are needed to guide clinical deci-
                                                                   PIVC until a CVAD can be safely inserted. Insert CVAD               sion-making on appropriate type and number of
                                                                   as soon as possible and within 24 to 48 hours.24-26 (I)             therapies. One small retrospective cohort study
                                                           4. Use a restricted dextrose and protein concentration                      and 1 ovine randomized controlled trial (RCT)
                                                               (≤10% and/or 5%, respectively) if it is medically                       report increased failure when multiple therapies,
                                                               necessary to administer parenteral nutrition (PN)                       infused through dual lumen catheters and infu-
si trovano in commercio in versione di impianto con tecnica    through a peripheral device (see Standard 63,
                                                               Parenteral Nutrition).13,27 (II)
                                                                                                                                       sions of extreme pH and osmolarity, respective-
                                                                                                                                       ly, were used.59,60 (IV)
Seldinger diretta o monoblocco «all in one». Non tutti iVOLUME 44    |   NUMBER 1S    |   JANUARY/FEBRUARY 2021                                    journalofinfusionnursing.com         S75

dispositivi possono essere utilizzati in ambiente                        Copyright © 2021 Infusion Nurses Society. Unauthorized reproduction of this article is prohibited.

extraospedaliero.
Hanno le stesse indicazioni dei midline ma essendo più corti
possono essere impiantati anche in chi ha vene profonde di
calibro che si restringono, tortuose, o trombotiche a monte
garantendo però una maggiore stabilità della PIVCs…
Accessi venosi periferici: il midline!

•   Posizione della punta :   tratto toracico della vena ascellare o succlavia
•   Tecnica di inserzione :    Eco guidata con kit di micro introduzione
•   Vena incannulata:         Basilica e brachiali
•   Sito d’emergenza:         terzo medio del braccio
•   Materiale:                poliuretani di 3^ gen. o siliconi

Dispositivo a media durata, consente prelievi ripetuti e somministrazione di terapia continuativa e intermittente compatibile
con vena periferica anche in ambiente extraospedaliero.
La punta si colloca nel tratto toracico della vena succlavia
Accessi venosi centrali: il PICC (Peripherally Inserted Central Catheters)!

•   Posizione della punta :   Giunzione cavo atriale
•   Tecnica di inserzione :    Eco guidata con kit di micro introduzione
•   Vena incannulata:         Basilica e brachiali
•   Sito d’emergenza:         terzo medio del braccio
•   Materiali:                 poliuretani di 3^ gen. o siliconi

Nonostante l’inserzione in vena periferica è un CVC a tutti gli effetti, in quanto la punta si colloca in giunzione
cavo atriale.
Dispositivo a media durata, consente prelievi ripetuti e monitoraggio emodinamico venoso. Consente la
somministrazione di tutti i tipi di terapia, anche endoteliolesiva, sia continuativa che intermittente anche in
ambiente extraospedaliero.

Il PICC non è un presidio d’urgenza… ma può
essere urgente!!
Accessi venosi centrali: il PICC (Peripherally Inserted Central Catheters)!

Sono presenti in commercio in varie misure dai 2 Fr ai 6 Fr e in versione da monolume a trilume. Si possono
trovare dispositivi a punta aperta o con valvole distali antireflusso in silicone o poliuretano.
Alcuni sono dispositivi definiti power injectable ossia che resistono a pressione di infusioni elevate sopra i 300
psi (MdC radiologico)

In questo P.O. sono utilizzati tutti presidi in poliuretano di 3^ generazione (biocompatibile e basso rischio trombogenico) a
punta aperta mono e bilume, tutti power injectable.

Quindi perché optare per un PICC rispetto a un «CVC classico»:
• Maggior permanenza in vena
• Maggior comfort del PZ che non è sempre attaccato a una
  flebo e non ha «qualcosa che tira sul collo»
• Sito di inserzione in zona più pulita (barba, sudore, Pz con
  tracheotomia, scialorrea)
• Ridotto rischio di infezione e trombosi
Accessi venosi centrali: il PICC (Peripherally Inserted Central Catheters)!

 In base alla presenza di valvole antireflusso si distinguono in:

 • PICC punta aperta: non hanno valvole antireflusso, per evitare
   occlusioni da reflusso ematico necessitano di connettori NFC
   applicati a parte.

 • PICC Groshong: a punta chiusa hanno un taglio al laser
   lateralmente che li mantiene chiusi e a pressione neutra
   internamente, in fase di infusione o aspirazione il taglio si apre
   all’interno o all’esterno e consente di aspirare o infondere.
   Disponibili solo in silicone, non power inj.

 • PICC con valvola prossimale: hanno una valvola a molla nella
   parte prossimale del raccordo esterno, il cono della siringa apre
   la valvola per infondere o aspirare, non necessita di NFC se non
   per riduzione delle contaminazioni del raccordo
Accessi venosi centrali: controindicazioni all’impianto del PICC!

Esistono dei casi in cui l’impianto di PICC non è indicato o sconsigliato:

•   Mancato consenso del Pz. Fondamentalmente univa vera controindicazione assoluta

• Svuotamento linfonodale ascellare/ cervicale, per alterazioni cicatriziali dell’anatomia (impianto sull’arto
    controlaterale)
• Plegia o paresi degli arti, immobilità aumenta stasi venosa con elevato rischio trombotico (utilizzare l’arto
  controlaterale)… e se tetraparesi?!
• Necessità di un accesso venoso con più di tre lumi
• Insufficienza renale cronica (gradi 3b-4-5), preservare patrimonio vascolare del braccio in caso di
  confezionamento di una FAV
• Instabilità emodinamica/ accesso in urgenza, il PICC non è un presidio di urgenza
• Trombosi venosa, non impiantare cateteri su vene trombizzate
    (se possibile utilizzare arto controlaterale)
• Pz settico: utilizzare preferibilmente cateteri medicati (antimicrobici e non ioni di Ag)
• Pz portatore di PM o ICD, non è una controindicazione assoluta all’impianto, per
  evitare «troppo spessore» nella vena del Pz se possibile utilizzare la vena controlaterale

• Calibro venoso inadeguato,… viste le nuove tecniche non è più una controindicazione
Accessi venosi centrali: EpiCutaneo Cavali… il catetere impostore!

Per anni (a volte ancora oggi) sono stati erroneamente confusi con «PICC nel
neonato», contribuendo a inficiare i dati di numerosi studi.

Sono cateteri centrali a inserzione periferica che si inseriscono mediante
cannulazione diretta delle vene superficiali visibili/palpabili o tramite
tecnologia NIR (near Infra-Red)
                                     Ecografia e ecocardiografia sono sempre più importanti anche in questo tipo
                                     di accessi, sia per impianto che per tip location.
                                     Secondo le più recenti evidenze trovano indicazione per infusioni sopra i
                                     15gg.
                                     A causa del lume piccolo (tra 1 e 2,7 Fr) non sono indicati per prelievi, alti
                                     flussi e monitoraggio emodinamico.
                                     Si utilizzano quindi in neonati stabili con necessità di idratazione o NPT.

                                     In caso di necessità superiori o di fallimento di impianto valutare CICC o
                                     FICC

                                     Tecnologia e materiali di ultima generazione (poliuretani di 3^gen), nonostante
                                     spesso diffamati, li rendono ottimi device a basso rischio trombotico.
a. Total complications associated with arm ports were       6. Consi
                                                                                                       not significantly different between arm- and chest-           stasis
                                                                                                       placed implanted ports in patients with cancer                times
                                                                                                       based upon a meta-analysis; another study found               incide
                                                                                                       that placement of an implanted port in the arm vs             with c
                                                                                                       placement in the chest was associated with a sig-             for po
                                                                                                       nificant increase in symptomatic, radiologically         7. Proph
                                                                                                       confirmed upper extremity DVT in patients with                is not
                                                                                                       breast cancer.23,24 (II)                                      a. Lo
                                                                                                 4. Consider the risks of non-PICC CVADs.                                ci
Accessi venosi centrali: il CICC (Central Inserted Central Catheters)!                              a. CVADs placed via the subclavian sites are                         fo
                                                                                                       associated with a lower risk of symptomatic,                      LM
                                                                                                       ultrasound-confirmed CA-DVT than jugular or                       ris
                                                                                                       femoral sites in adult patients in ICUs.25 (III)                  bu
• Posizione della punta : Giunzione cavo atriale                                                    b. The subclavian and internal jugular routes were
                                                                                                       similar in risks, including thrombosis, stenosis,             b. H
                                                                                                                                                                         m

• Tecnica
    /      di inserzione : ecoguidata con tecnica di seldinger diretta / blind                         and infection, for long-term catheterization in
                                                                                                       patients with cancer; for short-term catheteriza-
                                                                                                                                                                         in
                                                                                                                                                                         an
(sconsigliata)                                                                                         tion, the subclavian route is preferred over the                  up
                                                                                                       femoral route as the risk of thrombotic complica-                 CA
• Vena incannulata:         giugulare interna, succlavia, anonima                                      tions was lower; the subclavian route should be       D. Monitor
• Sito d’emergenza:         regione cervico toracica                                                   avoided in patients with chronic kidney disease          quences
                                                                                                       (CKD) due to increased risk of stenosis.26-28 (III)      clinically
• Materiale:                polietilene o poliuretani di 1^ gen                                  5. Consider risk for CA-DVT with midline catheters.            symptom
                                                                                                    a. Midline catheters are associated with a significant      obstructi
Sono i «classici CVC», hanno una durata inferiore ai 30gg, consentono prelievi,                        risk for CA-DVT, as well as superficial venous           are not li
monitoraggio emodinamico venoso e tutti i tipi di terapie ma solo continuative e                       thrombophlebitis; the average time from catheter         ity, shou
                                                                                                       insertion to CA-DVT diagnosis was 8.84 days and          veins of t
in ambiente intraospedaliero.                                                                          10.00 days; the odds of CA-DVT were increased            1. Meas
                                                                                                       with double-lumen catheters and with increasing               PICC o
La vicinanza ai polmoni e arterie rendono queste cannulazioni ad alto rischio di                       catheter gauge size from 4 Fr to 5 Fr.29,30 (IV)              for fu
complicanze se non effettuate ecoguidate.
                                                                             S162 Copyright © 2021 Infusion Nurses Society
I materiali di vecchia generazione e di basso costo li rendono a elevato rischio          Copyright © 2021 Infusion Nurses Society. Unauthorized reprodu
trombotico e di sviluppare infezioni.
Accessi venosi centrali: il FICC (Femorally Inserted Central Catheters)!

• Posizione della punta :   Vena cava inferiore
• Tecnica di inserzione :   ecoguidata con tecnica di seldinger diretta / blind
  (sconsigliata)
• Vena incannulata:         femorale comune, femorale superficiale
• Sito d’emergenza:         zona inguinale
• Materiale:                polietilene o poliuretani di 1^ gen

Nonostante la punta non si collochi in vena cava superiore è considerato un
CVC in quanto il flusso in vena cava e il calibro della vena consentono una
diluizione massima del farmaco.
Trova le stesse caratteristiche dei CICC, ma non è adatto per monitoraggio
emodinamico venoso (no PVC e no EGA venosa per SvO2) se punta
sottodiaframmatica
Essendo la zona inguinale una zona sporca è considerato ad alto rischio
infettivo, ma la sua cannulazione rapida e facile lo rendono un valido
presidio d’urgenza!
Accessi venosi centrali: CVC tunnellizzati (Hickman, Broviac)

I CVC tunnellizzati hanno un decorso sottocute che riduce il rischio di infezione catetere relata e ne consente un
maggior ancoraggio riducendo il rischio di dislocazione.
Escluso il PICC la tunnellizzazione è l’unica maniera per consentire a un CVC di essere utilizzato in ambito
extraospedaliero, sono presidi a medio/ lunga durata.
Sono solitamente costruiti in silicone o poliuretani
                                                                Cateteri esterni tunnellizzati a
Accessi venosi centrali: CVC da emodialisi                              lungo termine
CVC di grosso calibro a due o tre vie che consento flussi maggiori per effettuare dialisi, per garantire un maggior
flusso di aspirazione la loro punta termina in atrio dx.
Possono essere a breve termine o tunnellizzati a lungo termine.
84. Malbezin S, Gauss T, Smith I, et al. A review of 5434 percutaneous                  102. Avanzini S, Mameli L, Disma N, et al. Brachiocephalic vein for per-
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 Accessi venosi centrali: sistemi totalmente impiantabili- PORT
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                         89. Barone G, Pittiruti M, Ancora G, Vento G, Tota F, D’Andrea V.
                             Centrally inserted central catheters in preterm neonates with weight
                                                                                                                      Surgery. 2017;162(2):437-444. doi:10.1016/j.surg.2017.02.020
                                                                                                                 107. Gouda ZE, Emara MM, Elbarbary HS, Koura MAA, Elarbagy AR. Studying
                                                                                                                      alternative approaches for placement of cuffed hemodialysis catheters
                             below 1500 g by ultrasound-guided access to the brachio-cephalic                 in hemodialysis patients with bilateral internal jugular vein occlusion.
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 Sono dispositivi a lunga durata che vengono messi in sala operatoria, la loro peculiarità è di essere
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                                                                                                                      for invasive monitoring: Indications, insertion techniques, and inter-
                                                                                                                      pretation. UpToDate.com. Updated August 18, 2020. https://www.
                                                                                                                      uptodate.com/contents/intra-arterial-catheterization-for-invasive-

 completamente sottocutanei, vi si accede tramite puntura di un setto perforabile con apposito ago non carottante.
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                                                                                                                      monitoring-indications-insertion-techniques-and-interpretation
                                                                                                                 109. Crumlet H, Johnson A. Arterial catheter insertion (perform). In:
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 Sono adatti ad uso extraospedaliero, per terapie intermittenti di lunga durata, consentono i prelievi ma non il
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                                                                                                                 111. O’Horo JC, Maki DG, Krupp AE, Safdar N. Arterial catheters as
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 Molto utilizzati in ambito oncologico su terapie di lunga durata ma bassa frequenza (1tp ogni 3 sett).
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                         94. Yıldırım İ, Tütüncü AÇ, Bademler S, Özgür İ, Demiray M, Karanlık H.
                               Does the real-time ultrasound guidance provide safer venipuncture in
                                                                                                                      meta-analysis. Crit Care Med. 2014;42(6):1334-1339. doi:10.1097/
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 La rimozione avviene sempre per via chirurgica. 28. IMPLANTED VASCULAR ACCESS PORTS
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                                                                                                                 Standard
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                          96. Davidson J, Paul A, Patel S, Davenport M, Ade-Ajayi N. Central                     coring safety needles designed for power injection are used
                               vein preservation in critical venous access. Eur J Pediatr Surg.                  with power-injection equipment for radiologic imaging in
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                          97. Katsoulas T, Kapritsou M, Alexandrou E, et al. Peripherally inserted cen-          28.2 Skin antisepsis is performed prior to each access of a port.
                               tral catheter ports: a vascular access specialist’s systematic approach.          28.3 A sterile dressing is maintained over the access site if
                               J Vasc Nurs. 2019;37(2):113-116. doi:10.1016/j.jvn.2019.03.001
                                                                                                                 the port remains accessed.
                          98. Lee KA, Ramaswamy RS. Intravascular access devices from an interventional
                               radiology perspective: indications, implantation techniques, and optimizing
                               patency. Transfusion. 2018;58 (Suppl 1):549-557. doi:10.1111/trf.14501            Practice Recommendations
                          99. Sun X, Xu J, Xia R, et al. Efficacy and safety of ultrasound-guided totally        A. Assess patient needs and preferences related to pain
                               implantable venous access ports via the right innominate vein in adult               management during port access (refer to Standard 32,
                               patients with cancer: single-centre experience and protocol. Eur J                   Pain Management for Venipuncture and Vascular Access
                               Surg Oncol. 2019;45(2):275-278. doi:10.1016/j.ejso.2018.07.048
                                                                                                                    Procedures).
                         100. Sun X, Bai X, Shen J, Yu Z, Zhuang Z, Jin Y. Comparison between ultra-
                               sound-guided TIVAD via the right innominate vein and the right inter-             B. Use a patient’s port, unless contraindicated (eg, existing
                               nal jugular vein approach. BMC Surg. 2019;19(1):189. doi:10.1186/                    complication with the device) as the preferred IV route in
                               s12893-019-0651-0                                                                    preference to insertion of an additional VAD (refer to

                         S86       Copyright © 2021 Infusion Nurses Society                                                                                    Journal of Infusion Nursing

Fino a poco tempo fa si raccomandava per malati in fase acuta di
                                               Copyright © 2021 Infusion Nurses Society. Unauthorized reproduction of this article is prohibited.

impiantare un secondo accesso vascolare in presenza di un PORT per
preservarlo, dal 2021 le linee guida INS consentono il suo utilizzo anche
in queste situazioni.
Indica
 DIVA: Difficult Intra Vascular Access                                       • Pz. Obesi;
                                                                             • Pz. Tossicodipenden
 Persona che alla valutazione visiva e palpatoria appare avere difficoltà a reperire accessi vascolari… mettere o
 peggio dover rimettere più volte un VAD risulterebbe difficile

                                                                             • Scarso patrimonio ve
                                                                             • Depauperamento pa

Approccio ecoguidato- consulenza Vascular Access Team…
meglio trovare un dispositivo che non si «perde»
DIVA: Difficult Intra Vascular Access

Approccio ecoguidato alla puntura vascolare….

                   Ecografia degli accessi vascolari:

                   L’ecografia consente la visualizzazione e lo studio del patrimonio vascolare del Pz oltre
                   che a scopo diagnostico anche durante il reperimento di accessi vascolari sia arteriosi che
                                                                             Indicazioni alla puntura
                   venosi; sia per punture estemporanee (prelievi, EGA) che per la canulazione del vaso (CVP, cat.
                   Arteriosi, CVC, etc) riducendo il rischio di errore e punture ripetute, riducendo l’insorgenza di

                                                                                   ecoguidata
                   complicanze, migliorando il comfort del Pz e la soddisfazione dell’operatore.
                   Non prevede costi ne tempi aggiuntivi (solo il tempo di accensione dell’ecografo) ed è utilizzabile
                   in urgenza.                                            • Pz. Obesi;
                   Trova indicazione in:                                  • Pz. Tossicodipendenti;
                   • Pz obesi
                   • Tossicodipendenti                                    • Scarso patrimonio venoso superficiale apprezzabile;
                   • Scarso o deturpato patrimonio venoso (Pz DIVA•Difficult Depauperamento
                                                                                  IntraVenous Access) patrimonio venoso
                   • Puntura arteriosa
                   • «Sempre?!?!»
PICC vs midline…

                                  Uso a cui sono destinati:

                   Tipologia di                  Prelievi ripetuti   Necessità di
                   farmaci da                    e tipologia di      monitoraggio
                   infondere                     prelievo            emodinamico
endovenosa
 PICC vs midline…
pH, OSMOLARITÀ E RISCHIO DI FLEBITE IN CASO DI INFUSIONE PER VIA PERIFERICA
                                                                                                                               Antibiotici sicuri per via periferica
Farmaco                          Diluizione                  pH               mOsmol/L   Flebite

Aciclovir                        5 mg/mL in SF               10,5-11,6        316        Sì                       •   Amoxicillina                                •   Linezolid
Amfotericina B                   0,1 mg/mL in SG5%           5,7              256        Sì                       •   Amoxicillina-ac.clavulanico                 •   Metronidazolo
Amfotericina B                   0,2-0,8 mg/mL in SG5%       5,0-6,0          280        Sì                       •   Aztreonam                                   •   Penicillina
Amfotericina B                   1-2 mg/mL in SG5%           5,0-6,0          280        Sì                       •   Cefamandolo, cefepime, cefmetazolo,         •   Piperacillina
                                                                                                                      cefoperazone, cefotaxime, cefotetan,        •   Piperacillina-tazobactam
Amikacina                        5 mg/mL in SF               3,5-5,5          349                                     cefoxitina, ceftadizima, ceftizoxima,
 minofillina                     5 mg/mL in SF               8,6-9            327                                     ceftriazone, cefuroxima                     •   Rifampicina
Amiodarone                       2 mg/mL in SG5%             4,1                         Sì                       •   Clindamicina                                •   Teicoplanina
Ampicillina                      100 mL SF                   9(8-10)          328-372    Sì                       •   Cloramfenicolo                              •   Ticarcillina
Ampicillina/Sulbactam            100 mL SF                   9(8-10)          400        Sì
                                                                                                                  •   Daptomicina                                 •   Ticarcillina-ac.clavulanico
                                                                                                                  •   Fluconazolo                                 •   Tigeciclina
Amrinone                         2,5 mg/mL in SF             3,2-4            300        Sì
                                                                                                                                                                  •   Tobramicina
Azitromicina 500 mg              2 mg/mL in SF               6,4-6,8          280        Sì
Aztreonam                        100 mL SF                   6(4,5-7,5)       315-352
Bleomicina                       3 unità/mL                  4,5-6            300
Carboplatino
Carmustina
                                 0,2-2 mg/mL in SG5%
                                 250-500 mL SG5%
                                                             5,0-7,0
                                                             5,6-6
                                                                              250                             Antibiotici che richiedono preferibilmente
Caspofungina                     0,28-0,35 mg/mL in SF       6,6                         Sì                                 una via centrale
Cefamandolo 1 g                  10 mL SD                    6-8,5            466
Cefamandolo 1 g                  100 mL SF                   7(6-8,5)         314
Cefazolina 1-2 g                 10 mL SD                    4,5-7            293
                                                                                                         •   Amfotericina                                     •   Gentamicina
Cefazolina 1-2 g                 100 mL SF                   4,5-7            317-351
                                                                                                         •   Amikacina                                        •   Imipenem
                                                                                               (segue)   •   Ampicillina                                      •   Itraconazolo
È buona norma conoscere le caratteristiche dei principali                                                •   Azitromicina                                     •   Levofloxacina
                                                     203                                                 •   Ciprofloxacina                                   •   Meropenen
farmaci in uso nelle proprie U.O. ma in caso di dubbio                                                   •   Claritromicina                                   •   Moxifloxacina
esistono specifiche tabelle.                                                                             •   Cotrimoxazolo                                    •   Nafcillina
                                                                                                         •   Eritromicina                                     •   Oxacillina
Ma se il dubbio persiste… contatta il servizio di                                                        •   Ertapenem                                        •   Tobramicina
Farmacia!!                                                                                               •   Gatifloxacina                                    •   Vancomicina
Scelta dell’accesso vascolare….

Quindi come si sceglie l’accesso vascolare più idoneo?
• Metodo reattivo: si utilizza l’accesso vascolare meno invasivo e di minor costo e si sostituisce a ogni
  variazione del Pz. Questo approccio presenta il limite di considerare i CVC e i presidi a medio termine una
  seconda scelta in caso di patrimonio vascolare ormai deturpato.
• Metodo proattivo: si valuta alla presa in carico del malato la durata prevista di terapia, il tipo di terapia, la
  necessità di prelievi… posizionare un solo device che accompagnerà la persona per tutto il suo percorso… un
  solo buco!! Obbiettivo: preservare il patrimonio venoso..!!

                           In pratica valutazione multidisciplinare (Medico-
                           Infermiere- Paziente) e multifattoriale che prende in
                           considerazione il luogo di utilizzo, la durata prevista
                           e il tipo di terapia, le necessità di utilizzo, lo stato del
                           suo patrimonio venoso e non ultimo le preferenze
                           dell’assistito!
Scelta dell’accesso vascolare….

INS 2021 al punto 26.5 «la salute e la conservazione delle vene sono prioritarie nel programmare l’accesso
vascolare»
Per la prima volta su delle linee guida internazionali compare
l’indicazione a scegliere un metodo proattivo per la scelta di
un accesso vascolare.

Un solo buco per ottimizzare terapie e prelievi…
minore probabilità di incidenza di danni legate alla
venipuntura e di possibilità di insuccesso e una qualità
maggiore percepita da parte della persona dell’assistenza
infermieristica.
Adulto - Emergenza
Scelta dell’accesso vascolare….

               Esistono vari algoritmi di scelta del VAD                                     Non DIVA                           cannula periferica corta ‘standard’
               adeguato….
               Il più utilizzato è il DAV expert pubblicato
                                                                                             DIVA
               nel 2018
                                                                                                        accesso periferico ecoguidato                               Cannula periferica corta
                                                                                                                                                                    Mini-midline

                                    Adulto- Elezione
                                  Uso intraospedaliero
                                                                                                                                                                    CICC non tunnellizzato
                                                                                                        accesso centrale ecoguidato            Adulto- Elezione     FICC non tunnellizzato
 Sufficiente accesso periferico                                                                                                              Uso extraospedaliero

                          Non-DIVA             cannula periferica corta ‘standard’                         3-4 sett.:   midline
           2-7 giorni     Non-DIVA           cannula periferica corta a lunga permanenza                              Necessità accesso centrale
                          DIVA               accesso periferico ecoguidato (mini-midline)
                                                                                                                                Vene braccio disponibili :  PICC non cuffiato, tunnellizzato o no
                                                                                                                                Vene braccio indisponibili: CICC non cuffiato, tunnellizzato
            >7 giorni     accesso periferico ecoguidato (mini-midline)
                                                                                                                                Ostruzione vena cava sup.: FICC non cuffiato, tunnellizzato
 Necessità accesso centrale                                                                               >4-6 mesi

                                                                                                             Uso frequente      Vene braccio disponibili : PICC cuffiato opp. tunnellizzato con SAS
           Vene braccio disponibili (zona verde)               PICC non tunnellizzato
                                                                                                                                Vene braccio indisponibili: CICC cuffiato opp. tunnellizzato con SAS
           Vene braccio disponibili (zona gialla)              PICC tunnellizzato                                               Ostruzione vena cava sup.: FICC cuffiato opp. tunnellizzato con SAS
           Vene braccio indisponibili
              - Vena ascellare agibile              CICC sottoclaveare
              - Vena ascellare inagibile            CICC sopraclaveare, tunnellizzato o no                   Uso infrequente Vene braccio disponibili : PICC- port
           Ostruzione vena cava superiore            FICC tunnellizzato                                                      Vene braccio indisponibili: port toracico
                                                                                                                             Ostruzione vena cava sup.: port femorale oppure
                                                                                                                                                         FICC cuffiato opp. tunnellizzato con SAS
senza la necessità di dover sottoporre la persona a frequenti venipunture (se non
                                                              insorgono complicanze come infezioni correlate al catetere). Al tal proposito sono stati
                                                              elaborati degli algoritmi che illustrano la scelta più adatta del dispositivo(16). Ne è un
                                                              esempio la figura sottostante

    Scelta dell’accesso vascolare….

Questi algoritmi assemblati e semplificati, adattati
alle realtà ospedaliere (presidi presenti e figure
professionali formate in impianto e gestione a disposizione
nelle aziende) aiutano il personale coinvolto a
scegliere il giusto accesso vascolare specifico per
quel Pz.
                                                                                            immagine tratta da Pittiruti M, Capozzoli G.
                                                                       Manuale pratico dell’accesso venoso. Antonio Delfino Editore, editor. 2016. 450 p.(30)

                                                                                                             11
Bambino - Emergenza

Scelta dell’accesso vascolare…. bambino!                                                   Non DIVA                        cannula periferica corta ‘standard’

Esistono algoritmi di scelta anche per il Pz pediatrico                                    DIVA
o neonatale sia in urgenza che elezione o intra ed
                                                                                                                                                        Cannula periferica corta
extraospedaliero.                                                                                     accesso periferico ecoguidato
                                                                                                                                                        Mini-midline

                                   Bambino- Elezione                                                                                                    CICC non tunnellizzato
                                                                                                      accesso centrale ecoguidato
                                                                                                                                                        FICC non tunnellizzato
                                  Uso intraospedaliero

 Sufficiente accesso periferico                                                                       accesso intraosseo
                                                                                                                                         Bambino - Elezione
                          Non-DIVA            cannula periferica corta ‘standard’                                                       Uso extraospedaliero
             < 48 ore     DIVA          accesso periferico ecoguidato (mini-midline)
                                                                                                  7 giorni     accesso periferico ecoguidato (mini-midline)                                       Necessità accesso centrale

  Necessità accesso centrale                                                                                               Vene braccio disponibili : PICC non cuffiato, tunnellizzato o no
                                                                                                                           Vene braccio indisponibili: CICC non cuffiato, tunnellizzato

                                                                                                  >4-6 mesi
           Vene braccio disponibili (zona verde)               PICC non tunnellizzato
           Vene braccio disponibili (zona gialla)              PICC tunnellizzato
           Vene braccio indisponibili             CICC tunnellizzato o no
                                                                                                                   CVC tunnellizzato con SAS (PICC, CICC o FICC)
                                                                                                                   CVC tunnellizzato cuffiato (PICC, CICC o FICC)
                                                                                                                   Port toracico o brachiale
Scelta dell’accesso vascolare…. l’utilizzo off-lable o utilizzo atipico!!

Per impiego “off-label” si intende l’utilizzo di un dispositivo medico (DM) per una destinazione d’uso diversa da
quella per la quale il dispositivo ha ricevuto il marchio CE (legge 93/42/CEE).
L’utilizzo atipico di un DM si ha quando questo viene utilizzato rispettando la
marchiatura CE pur non essendo specificatamente descritto quell’utilizzo sulle
IFU.
«Non c’è scritto che si può usare così, ma non c’è scritto che non si deve usare
così»
(es. off lable: non posso mettere un catetere venoso in arteria a meno che non sia l’unico presidio
disponibile e devo assolutamente incannulare un’arteria
 es. atipico: posso se necessario tunnellizzare un PICC non cuffiato, facendo comunque riferimento
alle evidenze scientifiche)

La destinazione d’uso autorizzata è quella riportata nel foglio illustrativo o nel
manuale d’uso di un DM. La decisione da parte dell’utilizzatore di operare
secondo utilizzi off lable o atipici gli fa assumere la piena responsabilità per
eventuali conseguenze sul piano della sicurezza e delle prestazioni.

•   …utilizzo improprio di DM (non posso utilizzare un prodotto se pericoloso o non sicuro)
•   …ma se le IFU vanno contro le linee guida?!
Accesso vascolare nel Pz COVID….

   Considerazioni sull’utilizzo dei dispositivi per accesso vascolare nel
   paziente con COVID-19 (e alcune raccomandazioni pratiche)
   5 aprile 2020

Tutte le società scientifiche che si occupano di accessi vascolari hanno pubblicato documenti sull’accesso
   A cura di Mauro Pittiruti, Fulvio Pinelli, Maria Giuseppina Annetta, Sergio Bertoglio, Daniele G.Biasucci,

vascolare nel Pz COVID+.
   Roberto Biffi, Simona Biondi, Fabrizio Brescia, Massimo Buononato, Giuseppe Capozzoli, Paolo Cotogni,
   Elisa Deganello, Laura Dolcetti, Daniele Elisei, Stefano Elli, Davide Giustivi, Emanuele Iacobone, Antonio
   LaGreca, Massimo Lamperti, Giada Maspero, Giancarlo Scoppettuolo, Davide Vailati, Daniele Vezzali

Tutti concordano che non esiste l’accesso perfetto, ma dovendo fare quasi tutti terapia antibiotica multipla, per
una durata                superiore ai 15gg sarebbe auspicabile un presidio centrale, a media/ lunga durata possibilmente
          L’emergenza sanitaria legata alla pandemia COVID-19 ha comportato una serie di

multilume…
  drammatiche modifiche nella routine della nostra pratica clinica, imponendo la revisione di molti
  processi decisionali, la riorganizzazione delle unità di cura, nonché la riformulazione di protocolli e
  procedure. A questo proposito, nell’ambito della pratica dell’accesso venoso - indispensabile per il
Intrattamento
    degenze              e ICU nel Pz tracheostomizzato, pronato o con fasce ascellari fermacasco CPAP il PICC mostra tutti
               appropriato dei pazienti COVID-19 - è stato necessario riesaminare i criteri di scelta, di
  inserzione e di mantenimento dei diversi dispositivi attualmente presenti nei nostri ospedali.
          In queste pagine un gruppo di esperti del GAVeCeLT (Gruppo Accessi Venosi Centrali a
i suoi        pregi;
  Lungo Termine)     ha cercatoaltro        accesso
                                 di puntualizzare  alcuni aspettimolto            «comdo»
                                                                 importanti riguardanti   l’accesso
  vascolare nel paziente COVID-19, sulla base della loro attuale esperienza nel trattamento di questi
                                                                                                         nelle degenze è il FICC in femorale superficiale a metà coscia;
scomodo              però        nel Pz           prono.
  pazienti, identificando quelle strategie che tengano conto simultaneamente della necessità di
  proteggere l’operatore,   di assicurare l’efficacia della manovra, di ridurre il rischio di complicanze
   per il paziente, e di evitare uno spreco di risorse. Tali considerazioni e raccomandazioni non sono
   state ancora pubblicate né sottoposte a un processo di revisione: riflettono le opinioni e le
   esperienze degli autori e sono state redatte al fine di fornire uno strumento potenzialmente utile a
   tutti i colleghi che devono trattare pazienti COVID-19 critici o non critici.
Resta parte importante la scoagulazione del malato con LMWH a
             Sulla falsariga di un editoriale sul tema in corso di pubblicazione su Journal of Vascular
   Access (1), l’argomento è stato affrontato prendendo in considerazione quattro punti fondamentali.

dosaggio profilattico o terapeutico, oltre che per terapia COVID per                                                                                    COVID-19:
      1) Scelta dell’accesso venoso periferico
evitare          la trombosi catetere correlata da permanenza del VAD in
      I pazienti con sospetta o confermata diagnosi di COVID-19 - ma che non richiedono ricovero in                            L’IMPIANTO DEL DISPOSITIVO VASCOLARE
vene      diidratazione
                 Pz ae terapie
                           scarsa          mobilità
  Terapia Intensiva - possono essere trattati partendo con un accesso venoso periferico, che verrà
  usato per                       di supporto, utilizzando questo accesso – però - solo per infondere
  farmaci e soluzioni compatibili con la via venosa periferica (liste dei farmaci compatibili e                                                    PIÙ APPROPRIATO
   incompatibili con la infusione endovenosa per via periferica sono facilmente disponibili su internet)
   (2). Questi pazienti hanno inoltre bisogno di prelievi ematici ripetuti.                                                                                                                        APRILE 2020
       Attualmente esistono tre dispositivi di accesso venoso periferico: cannule periferiche corte
   (15 cm) (3).
                                                                                                                A CURA DI:
   In pazienti di questo tipo sono consigliabili i cateteri Midline – specialmente se power injectable e
   in poliuretano. Questi dispositivi hanno numerosi vantaggi: (a) grazie alla loro lunga durata,
                                                                                                                Marco Enrico Grazioli, Carla Rigo, Francesco Ursino, Pietro Zerla, Giuseppe Caravella, Alessandra
   riducono il numero di manovre di posizionamento di accesso venoso periferico (con ovvii benefici             Galetto, Stefano Maiandi, Rosario Caruso, Aula Federico, Emanuele Delfino, Chiara Dentone,
                                                                                                                Massimiliano A. Reginaldi, Marco Messina, Baudolino Mussa, Matteo Bassetti, Stefano Paglia

                                                                                                                In considerazione delle indicazioni standard già confermate dalle numerose pubblicazioni
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