Piano Triennale dell'Offerta Formativa 2019/2022 - Istituto ...
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Istituto Comprensivo Statale “San Giovanni Bosco” Isernia Piano Triennale dell’Offerta Formativa INTRODUZIONE Attraverso questa sezione ,la scuola 2019/2022 illustra la propria proposta formativa, caratterizzando il curricolo rispetto al ciclo scolastico di appartenenza e ai diversi indirizzi di studio. Vengono indicate sia le attività del curricolo obbligatorio, sia le iniziative di amplia- mento e arricchimento proposte anche in aggiunta al normale orario delle attivi- OFFERTA FORMATIVA tà didattiche, facendo riferimento, inol- tre, a quanto è previsto in relazione al La Legge N. 107/2015, dando piena attuazione all’autonomia delle istituzioni Piano Nazionale Scuola Digitale scolastiche e introducendo la predisposizione del Piano triennale dell’Offerta For- (PNSD). Attraverso specifiche sottose- mativa, aumenta la responsabilità di ogni scuola che è chiamata ad assumersi, in zioni, poi, vengono indicati i criteri per piena libertà, il compito di definire: la valutazione del processo formativo di • quali finalità formative devono essere realizzate nel triennio; alunni e studenti e le attività finalizzate • quali contenuti sono adatti a realizzare tali finalità; all'inclusione scolastica. • come si devono organizzare e gestire le esperienze educative; • come si fa a stabilire se le finalità sono state raggiunte. Queste operazioni devono essere effettuate prima di predisporre il curricolo, per- ché consentono di stabilire il quadro di riferimento e i criteri rispetto ai quali ven- gono prese le decisioni curricolari. Certamente nessuna persona di buon senso può dire di conoscere i segreti del SOMMARIO successo scolastico e di poter dominare tutte le variabili che incidono sull’appren- Traguardi attesi in uscita ............. ...2 dimento, ma l’attenta considerazione di ciò che emerge da queste operazioni preli- minari costituisce la base necessaria per predisporre un curricolo idoneo ad ade- Insegnamenti e quadri orari......... ...3 guare il “fare scuola” alle istanze del nostro tempo e a ridurre la carenza di ap- Curricolo di Istituto....................... ...6 prendimento e lo scarto esistente fra le proposte didattiche della scuola e il mon- Iniziative di ampliamento curricolare do dei nostri studenti, con la loro cultura e i loro linguaggi. ........................................................... ..14 Attività previste in relazione al PNSD................................................ ..18 Valutazione degli apprendimenti ..21 Azioni della Scuola per l’Inclusione . ........................................................... ..26
TRAGUARDI ATTESI IN USCITA SCUOLA DELL’INFANZIA Competenze di base attese al termine della Scuola dell’Infanzia in termini di identità, autonomia, competenza, cittadinanza. Il bambino: - riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d'animo propri e altrui; - ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è pro- gressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto; - manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l'ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cam- biamenti; - condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici; - ha sviluppato l'attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali; - coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. SCUOLA PRIMARIA Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le espe- rienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsa- bilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le espe- rienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con respon- sabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le pro- prie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene co- mune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. 2
INSEGNAMENTI E QUADRI ORARI Il nostro Istituto, nell’ambito dei diversi ordini di di opzioni formative, in rispondenza ai bisogni del con- scuola, in esso presenti, offre una variegata possibilità testo locale di operatività e del bacino di utenza. SCUOLA DELL’INFANZIA L’orario scolastico ammonta a quaranta ore settimanali, distribuite su cinque giorni. PLESSO SEZIONI MODELLO ORARIO Dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00 “San Giovanni Bosco” N. 10 sezioni omogenee per età (comprensivo di mensa) Dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00 “San Pietro Celestino” N. 2 sezioni eterogenee per età (comprensivo di mensa) La giornata scolastica è scandita dal susseguirsi regolare sua riconoscibilità riesce a dare sicurezza e stabilità sul dei diversi momenti che la compongono. La scansione piano emotivo-affettivo e a rispondere ai bisogni di tutti i temporale è molto importante per i bambini in quanto la bambini e le bambine. 8.00/9.30 ACCOGLIENZA degli alunni nelle sezioni e giochi liberi negli angoli predisposti. 9.30/12.00 CIRCLE TIME e attività previste dal piano di lavoro annuale 9.30/12.00 Attività educative programmate e attuazione dei PROGETTI EDUCATIVI previsti dal Piano di Ampliamento dell’Offerta Formativa. 12.00/12.30 PREPARATIVI PER IL PRANZO: attività di routine e igiene personale. 12.00/12.30 PRIMA USCITA degli alunni che non usufruiscono del servizio mensa. 12.30/13.30 PRANZO. 13.30/14.00 SECONDA USCITA degli alunni. 14.00/14.45 Ripresa delle ATTIVITÁ DIDATTICHE all’interno delle sezioni. 14.45/15.00 TERZA USCITA degli alunni che fruiscono del servizio trasporti e navetta. 15.30 TERMINE DELLE ATTIVITÁ DIDATTICHE e giochi liberi negli angoli predisposti. 15.30/16.00 QUARTA USCITA di tutti gli alunni. 3
INSEGNAMENTI E QUADRI ORARI SCUOLA PRIMARIA PLESSO CLASSI MODELLO ORARIO N. 16 classi a tempo ordinario 30 ore settimanali “San Giovanni Bosco” N. 9 classi a tempo prolungato 32 ore settimanali “San Pietro Celestino” N. 2 classi a tempo ordinario 30 ore settimanali Strutturazione modelli orari Modello a tempo ordinario 27 ore di curricolo ordinario + 3 Dal lunedì al sabato, dalle ore 8.20 alle ore ore di attività opzionali facoltati- 13.20 ve (laboratori vari), distribuite su 6 giorni Il lunedì e mercoledì (tempo prolungato), Modello a tempo prolungato 30 ore di attività didattica + 2 ore dalle ore 8.20 alle ore 16.30; di mensa, distribuite su 5 giorni il martedì, giovedì e venerdì (attività anti- meridiana), dalle ore 8.20 alle ore 13.20 Impianto curricolare I II III IV V Italiano 6 6 6 6 6 Storia 2 2 2 2 2 Geografia 2 2 2 2 2 Matematica 6 6 6 6 6 Scienze 2 2 2 2 2 Inglese 2 2 2 2 2 Arte 1 1 1 1 1 Tecnologia 1 1 1 1 1 Motoria 1 1 1 1 1 Musica 1 1 1 1 1 * Le attività opzionali si sostanziano di pratiche labora- Cittadinanza 1 1 1 1 1 toriali che afferiscono all’ambito espressivo, motorio, Attività opzionali* 3 3 3 3 3 scientifico e informatico. Religione 2 2 2 2 2 4
INSEGNAMENTI E QUADRI ORARI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PLESSO CLASSI MODELLO ORARIO N. 16 classi a Indirizzo ordinario e 2.0 30 ore settimanali, dal lunedì al sabato, dalle ore 8.10 alle ore 13.10 N. 3 classi a Indirizzo musicale 32 ore settimanali, dal lunedì al sabato, dalle ore 8.10 alle ore 13.10 + 2 ore settimanali (in orario pomeri- diano) “Andrea d’Isernia” N. 2 classi a Indirizzo Inglese potenziato 30 ore settimanali, dal lunedì al sabato, dalle ore 8.10 alle ore 13.10 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.10 alle ore 14.10, per la classe con regime a settimana corta) N. 1 classe a Indirizzo Inglese potenziato 32 ore settimanali, il lunedì e il mercoledì, dalle ore con seconda lingua comunitaria 8.10 alle ore 14.10, i rimanenti giorni dalle ore 8.10 alle ore 13.10 Impianti curricolari Disciplina Ore settimanali Disciplina Ore settimanali Italiano 6 Scienze 2 Lettere (Approfondimento) 1 Tecnologia 2 Indirizzo ordinario e 2.0 (Quest’ultimo segue il Storia 2 Arte e immagine 2 medesimo impianto curri- colare dei corsi a indirizzo Geografia 1 Musica 2 ordinario, implementan- Inglese 3 Scienze motorie 2 do, però, in maniera siste- matica percorsi informati Seconda Lingua Comunitaria 2 Religione Cattolica 1 ai principi della didattica (Francese/Spagnolo) digitale). Matematica 4 Disciplina Ore settimanali Disciplina Ore settimanali Italiano 6 Scienze 2 L’Indirizzo musicale Lettere (Approfondimento) 1 Tecnologia 2 offre la possibilità, previo superamento di Storia 2 Arte e immagine 2 una prova attitudinale, Geografia 1 Musica 2 di approfondire lo studio di uno strumen- Inglese 3 Scienze motorie 2 to musicale tra chitar- Seconda Lingua Comunitaria 2 Religione Cattolica 1 ra, flauto, pianoforte e (Francese/Spagnolo) violino. Matematica 4 Strumento musicale 2 Disciplina Ore settima- Disciplina Ore settima- nali nali Indirizzo a Italiano 6 Scienze 2 Inglese potenziato Lettere (Approfondimento) 1 Tecnologia 2 Storia 2 Arte e immagine 2 Geografia 1 Musica 2 Inglese 5 Scienze motorie 2 * solo nella classe a Indirizzo Matematica 4 Religione Cattolica 1 Inglese potenziato con seconda Seconda Lingua Comunitaria 2 lingua comunitaria (Francese) * 5
CURRICOLO DI ISTITUTO RIFERIMENTI GENERALI: INDICAZIONI NAZIONALI E DIDATTICA PER COMPETENZE Dalle Indicazioni per il curricolo 2012: “Nel rispetto e nella una matrice progettuale condivisa ed estesa all’intero primo valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche, le ciclo di istruzione e nell’ambito della quale sono stati definiti Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progetta- gli obiettivi di apprendimento, nella fattispecie di conoscen- zione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la ze, abilità e competenze, nonché gli indicatori per la valuta- comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizza- zione, il tutto nell’ottica della verticalità. re, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, orga- Si tratta, nello specifico, di un lavoro significativo che coniu- nizzazione e valutazione. ga le progettazioni dei tre ordini di scuola - Infanzia, Prima- La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si ria, Secondaria di Primo Grado - riviste alla luce delle Indi- sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Il cazioni Nazionali e della didattica per competenze, in un curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del quadro unitario che pone al centro l'alunno, nel suo sviluppo percorso educativo dai 3 ai 14 anni. Ogni scuola predispone il dai tre ai quattordici anni. curricolo, all’interno del Piano dell’offerta formativa, nel rispetto I curricoli disciplinari, allegati al presente documento, costi- delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli tuiscono, pertanto, il punto di riferimento di ogni insegnan- obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni.” te per la progettazione didattica e la valutazione degli alun- Con l’autonomia scolastica, spetta, dunque, al Collegio dei ni. Particolare attenzione è stata prestata, dunque, come Docenti costruire i curricoli disciplinari d’Istituto, declinan- accennato, alla didattica per competenze, che si fonda sul do, all’interno e in sintonia con il PTOF, il percorso dei presupposto che gli alunni apprendano meglio quando co- campi di esperienza e delle diverse discipline, sulla base struiscono il loro sapere in modo attivo – il cosiddetto sape- dei traguardi e degli obiettivi di apprendimento prescritti re agito - attraverso situazioni che si fondino sull’esperienza a livello nazionale. e che consentano la mobilitazione di risorse cognitive, prati- Il curricolo disciplinare del nostro Istituto è stato, pertanto, che, metacognitive, personali e sociali, nell’ambito di una aggiornato alla luce delle Indicazioni Nazionali del 2012, scuola, quale è la nostra, impegnata a promuovere lo svilup- attraverso un processo di revisione che ha consentito, ap- po di quelle competenze irrinunciabili di cittadinanza, for- punto, al Collegio dei Docenti di dotarsi di un impianto nendo, appunto, gli strumenti per imparare a vivere nella curricolare strutturale, comune e unitario, individuando complessità. 6
CURRICOLO DI ISTITUTO CAMPI DI ESPERIENZA E DISCIPLINE... Sulla base delle nuove Indicazioni Nazionali, pertanto, il Curricolo della Occorre, tuttavia, sottolineare come i diversi campi di esperienza e le Scuola dell’Infanzia si articola in campi di esperienza, mentre quello del discipline debbano essere considerate “chiavi di lettura interpretative”, Primo Ciclo di Istruzione (Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Pri- con una particolare attenzione alle loro interconnessioni, piuttosto che mo Grado) in discipline. La scelta di avvalersi dell’insegnamento della alle loro “divisioni”. Religione Cattolica "ha valore per l'intero ciclo di studi e, comunque, in L’insegnamento, infatti, è affidato a gruppi di docenti corresponsabili tutti i casi in cui sia prevista l'iscrizione d'ufficio, fatto salvo il diritto di dell’unitarietà dei percorsi, oltre che della gestione e del buon andamen- modificare tale scelta per l'anno successivo entro il termine delle iscri- to delle classi loro affidate. zioni esclusivamente su iniziativa degli interessati". Nella Scuola Gli obiettivi formativi diventano, pertanto, gli obiettivi specifici di ap- dell'Infanzia la scelta va proposta anno per anno, mentre nella Scuola prendimento contestualizzati, cioè calati in una classe, in un gruppo Primaria e Secondaria di Primo Grado solo il primo anno. Quindi, dopo concreto di alunni e alunne che hanno, ciascuno, le loro personali capa- aver, eventualmente, optato per il non avvalersi, deve essere presentato cità, che si sviluppano poi, grazie alla professionalità del team docente e il Modello F, che prevede le diverse opzioni alternative all'insegnamen- al carattere educativo delle attività scolastiche, in competenze indivi- to della Religione: attività didattiche e formative; attività individuali o duali. di gruppo, con assistenza di personale docente; non frequenza della L’istituzione scolastica è chiamata, infatti, a implementare la propria scuola nelle ore di insegnamento, appunto, della materia. "La scelta azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione e dell’integra- specifica di attività alternative ha effetto per l'intero anno scolasti- zione delle culture, diventando la scuola di tutti e di ciascuno, dove la co" (C.M. n. 110 del 29 dicembre 2011; C.M. n.101 del 30 dicembre centralità della persona trova il suo pieno significato all’interno di una 2010; C.M. n.4 del 15 gennaio 2010) e deve essere operata da parte comunità educativa, aperta anche alla più estesa dimensione umana e degli interessati, entro i tempi di avvio delle attività didattiche, in at- civile e capace di includere la prospettiva locale, nazionale, europea e tuazione della programmazione di inizio d’anno da parte degli organi mondiale. collegiali. ...VERSO LE COMPETENZE CHIAVE In particolare, l’obiettivo, che tutte le componenti dell’Istituto perseguono, come espressamente indicato nelle Finalità Generali delle Indicazioni per il Curricolo, è la costruzione di una scuola che assuma, come orizzon- te di riferimento, verso cui tendere, il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo e dal Consi- glio dell’Unione Europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006). 7
CURRICOLO DI ISTITUTO Un curricolo per... Nella convinzione che, al cen- tro dell’attenzione vi sia ogni alunno, nella sua interezza, in un processo educativo, nell’am- bito del quale è protagonista, il nostro Istituto, in quanto scuo- la del curricolo, seguendo l’in- dirizzo delle Indicazioni Nazio- nali, punta a: garantire a tutti gli alunni il diritto ad apprendere e il suc- cesso formativo, migliorando l’efficacia del processo di inse- gnamento/apprendimento, attraverso un criterio di “equità” educativa (concetto assimilabile a quello di ugua- glianza delle opportunità for- mative); valorizzare le diversità e pro- Gli aspetti della competenze muovere le potenzialità di tutti e di ciascuno; diventare il luogo del sapere, QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO del saper fare, del saper essere, Oltre alle Indicazioni nazionali, sono costante va, infatti, ridefinisce e completa il tradiziona- del “saper stare al mondo” e del punto di riferimento della pianificazione didat- le approccio all’integrazione scolastica, basato saper stare insieme, attivando tica altri documenti normativi, tra cui preme sulla certificazione della disabilità, estendendo interventi di diversificazione evidenziare, in particolare, i seguenti. In pri- il campo di intervento e di responsabilità di didattica e metodologica, in ma istanza, valgono le “Linee guida per il tutta la comunità educante all’intera area dei relazione allo sviluppo della diritto allo studio degli alunni e degli studenti Bisogni Educativi Speciali (BES): disabilità; personalità dell’alunno e nel con disturbi specifici di apprendimento”, alle- disturbi specifici dell’apprendimento; svantag- rispetto degli stili individuali gate e parte integrante del Decreto Attuativo gio socioeconomico e culturale; interazione di apprendimento. 5669/11 (previsto dalla Legge 170/00), in cui culturale; disturbi del comportamento; eccel- L’insegnante diventa, allora, si evidenzia la necessità di applicare una didat- lenze; etc. un facilitatore delle conoscen- tica individualizzata e personalizzata. In esse, Altrettanto importanti le nuove “Linee guida ze, che predispone il giusto inoltre, viene esplicitato il riferimento agli per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni ambiente di apprendimento, strumenti compensativi e alle misure dispen- stranieri” (C.M. 4233 del 19/02/14) elaborate collaborando insieme con il sative, ossia a tutto quel complesso di stru- dall’Ufficio “Immigrazione, orientamento e team docente e con tutte le menti didattici e tecnologici, che permettono lotta all’abbandono scolastico” della Direzione altre componenti della scuola. di sostituire, o facilitare, la prestazione richie- Generale dello Studente (Miur), In particola- sta nell’abilità coinvolta dal disturbo, nonché a re, il nostro Istituto condivide l’importanza quegli interventi che consentono all’alunno di strategica dell’italiano quale lingua L2 per essere esonerato dallo svolgere alcuni tipi di l’acquisizione degli strumenti utili “per lo prestazione che, a causa del disturbo stesso, studio” e relativi alle diverse discipline e, più risultano particolarmente difficoltosi e non in generale, necessari per il raggiungimento migliorano l’apprendimento. di una piena padronanza della lingua. Infatti, A tali Linee guida si associa la Direttiva Mini- le difficoltà linguistiche che sussistono, anche steriale 27 dicembre 2012, rubricata per i nati in Italia, che, nelle relazioni familiari “Strumenti di intervento per alunni con Biso- e amicali, comunicano in lingue diverse dall’i- gni Educativi Speciali e organizzazione terri- taliano, risultano essere la causa principale toriale per l’inclusione scolastica” e la succes- degli insuccessi scolastici e contribuiscono in siva Circolare Ministeriale n° 8 del 6 marzo forte misura a ritardi che incoraggiano gli 2013, con le quali il nostro ordinamento scola- abbandoni. Si avverte, quindi, sempre di più la stico ha riaffermato e definito, in modo ancor necessità di un orientamento scolastico, parte- più preciso e puntuale, la strategia inclusiva cipato dalle famiglie, attento sia a scongiurare della scuola italiana, finalizzata alla piena gli abbandoni precoci, che a favorire scelte realizzazione e attuazione del “diritto di ap- d’indirizzo libere da condizionamenti sociali, o prendimento per tutti gli alunni e tutte le pregiudizi e coerenti con le effettive capacità e 8 alunne in condizione di difficoltà”. La Diretti- vocazioni di studenti e studentesse.
CURRICOLO DI ISTITUTO QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Le nuove "Linee guida nazionali per l’orientamento permanen- to fondamentale del percorso di ciascun grado del sistema nazionale te" (Nota n. 4232 del 19/02/14) stabiliscono, invece, entro un quadro di istruzione e formazione; il Decreto Legislativo N. 62, rubricato di norme nazionali ed europee, la funzione dell’orientamento come “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze “strumento a sostegno del processo di scelta e di decisione di ogni nel primo ciclo ed esami di Stato (a norma dell’articolo 1, commi 180 persona”, riconoscendo alla scuola un ruolo centrale e ribadendo la e 181, lettera i)”, un decreto che riordina e coordina, in un unico testo, necessità che tutti i percorsi e livelli scolastici realizzino in rete, ma le disposizioni vigenti in merito all’ammissione alla classe successiva anche autonomamente, attività di orientamento. per gli alunni del primo ciclo di istruzione, agli Esami di Stato con- Significative risultano essere le “Linee guida per la certificazione clusivi del primo e secondo ciclo di istruzione, alle prove INVALSI, delle competenze nel primo ciclo di istruzione” (Nota MIUR Prot. all’attestazione delle competenze nel primo ciclo e, infine, alle com- 2000 del 23 febbraio 2017), che forniscono indicazioni per accompa- missioni di esame; in ultima istanza, il Decreto Legislativo N. 66, gnare le scuole del primo ciclo a effettuare la certificazione delle com- "Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti petenze mediante l’adozione di una scheda nazionale. Si tratta di un con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), che documento di certificazione, che la scuola è tenuta a rilasciare alla aggiorna, riorganizza e razionalizza i provvedimenti vigenti in mate- fine della classe quinta della Scuola Primaria e al termine della classe ria, tenendo conto della nuova prospettiva nazionale e internazionale terza della Scuola Secondaria di Primo Grado e che si riferisce a co- dell’inclusione scolastica, riconosciuta quale identità culturale, educa- noscenze, abilità e competenze, in sintonia con i dispositivi previsti a tiva e progettuale del sistema di istruzione e formazione in Italia. livello di Unione Europea per le "competenze chiave per l'apprendi- Infine, la Legge N. 71 del 29 maggio 2017, recante “Disposizioni a mento permanente" (2006) e per le qualificazioni (EQF,2008), recepi- tutela dei minori per la prevenzione e contrasto del fenomeno del te nell'ordinamento giuridico italiano. cyberbullismo”, si pone l’obiettivo di contrastare il fenomeno del D’obbligo è il rimando ai decreti attuativi della Legge N. 107 del 13 cyberbullismo, in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere luglio 2015 e, in particolare: il Decreto Legislativo N. 60, recante preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei “Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazio- confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime, sia in ne del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno alla crea- quella di responsabili di illeciti, assicurando l'attuazione degli inter- tività (a norma dell’art. 1, commi 180 e 181, lettera g)”, che concorra- venti opportuni, senza distinzione di età, nell'ambito delle istituzioni no a realizzare un sistema coordinato per la progettazione e la pro- scolastiche. mozione della conoscenza delle arti e della loro pratica quale requisi- 9
CURRICOLO DI ISTITUTO LE DIMENSIONI DEL CURRICOLO La Legge N. 107 del 13 luglio 2015, di riferimento e i criteri rispetto ai dando piena attuazione al principio quali vengono prese le decisioni, ap- dell’autonomia e introducendo la pre- punto, curricolari. disposizione del Piano triennale Certamente nessuna persona di buon dell’Offerta Formativa, aumenta la senso può dire di conoscere i segreti responsabilità di ogni istituzione sco- del successo scolastico e di poter do- lastica che è chiamata ad assumersi, in minare tutte le variabili che incidono piena libertà, il compito di definire: sull’apprendimento, ma l’attenta con- • quali finalità formative devono siderazione di ciò che emerge da que- essere realizzate nel triennio; ste operazioni preliminari costituisce la base necessaria per predisporre un • quali contenuti sono adatti a curricolo idoneo: realizzare tali finalità; • come si devono organizzare e • ad adeguare il “fare scuola” alle istanze del nostro tempo; gestire le esperienze educative; • come si fa a stabilire se le finalità • a ridurre la carenza di apprendi- mento e lo scarto esistente fra le sono state raggiunte. proposte didattiche della scuola e Queste operazioni sono effettuate il mondo dei bambini e dei ragaz- prima di predisporre il curricolo, per- zi, con la loro cultura e i loro ché consentono di stabilire il quadro linguaggi. LE FINALITÀ FORMATIVE Le finalità formative vengono da noi come persone in possesso di specifici di fronte alle vicende esistenziali e ai definite in relazione alle istanze psicolo- tratti attitudinali, motivazionali e tempe- grandi problemi dell’attuale condizione giche, epistemologiche e socio-culturali ramentali e a far sperimentare, all’inter- umana; mediante l’orientamento perse- dell’attuale contesto. Le prima di dette no della classe, la collaborazione, la tolle- gue, invece, la scoperta di interessi, di finalità riguarda, indubbiamente, il soste- ranza, la fiducia nelle proprie possibilità, attitudini e di motivazioni, che lo proiet- gno allo sviluppo delle il senso del dovere e della responsabilità tano verso la futura prospettiva scolasti- potenzialità individuali e del consegui- e, soprattutto, il sentimento che ogni co-professionale. mento, per tutti, delle conoscenze, abilità persona conta e va rispettata. Sono finali- Autonomia di fronte al sapere, consape- e competenze cognitive e relazionali, che tà che si incardinano in quel processo volezza dinanzi ai problemi e proiezione attengono al sapere, al saper fare, al sa- formativo unitario, che si dispiega all’in- della personalità in prospettiva scolastico per essere. L’acquisizione di questi stru- terno del nostro Istituto, attraverso i tre -professionale rappresentano l’esito di menti, da conseguire in rapporto alle ordini di scuola in esso presenti e che, una formazione orientativa globalmente potenzialità individuali, è un obiettivo sinteticamente, si realizzano istruendo, promossa e riassumono ciò che un ragaz- irrinunciabile per lo sviluppo psico-fisico educando e orientando l’alunno. Attra- zo di quattordici anni dovrebbe sapere e integrale, per la comprensione dei rap- verso l’istruzione, infatti, questi prosegue saper fare per iniziare ad affrontare le porti sociali, per l’elementare interpreta- l’acquisizione di conoscenze, di abilità situazioni della vita. zione scientifica della vita e del mondo, cognitive e pratiche, di competenze che Tutte le attività disciplinari e pluridisci- per l’inclusione nel contesto sociale e per lo rendono culturalmente alfabetizzato e plinari, pertanto, che vengono poste in la costruzione di un progetto di vita, autonomo di fronte al sapere; tramite essere all’interno della nostra scuola, saldamente ancorato ai valori della de- l’educazione, egli porta, invece, avanti sono progettate come segmenti funziona- mocrazia, della pace, della tolleranza e l’appropriazione di valori, di modelli, di li al conseguimento di queste finalità del rispetto. In seconda istanza, occorre regole del vivere e del convivere, di sensi formative. aiutare gli alunni a conoscere se stessi, e significati, che lo rendono consapevole 10
CURRICOLO DI ISTITUTO I CONTENUTI Nella predisposizione del curricolo, dopo zione, alla simbolizzazione e alle costruzioni nisce in relazione all’alunno, alla ricorrenza l’individuazione dei fini, nessuna scelta risulta concettuali all’interno della mente. Esse con- nelle situazioni educative, alla qualità delle essere più importante di quella concernente la sentono, infatti, di mettere in stretto rapporto questioni che investe. selezione dei contenuti, che costituiscono il il pensiero e l’azione e offrono strumenti In ultima istanza, funzionale è il riferimento materiale e la fonte per istruire, educare e adatti per percepire, interpretare e collegare all’adeguatezza, per cui ciò che viene selezio- orientare l’utenza. tra loro fatti e fenomeni naturali. Permettono, nato deve essere apprendibile e adatto alle Detta selezione, tuttavia, suscita principal- inoltre, di sviluppare la capacità di critica e di capacità ricettive degli alunni. mente tre problematiche: giudizio, la consapevolezza che occorre per La concreta utilizzazione dei contenuti pone • l’analisi dei contenuti, in vista della pre- motivare le proprie affermazioni, l’attitudine anche il problema del rapporto fra ciò che parazione di esperienze didattico- ad ascoltare, comprendere e valorizzare argo- attiene al soggetto (condizioni, esigenze, educative corrette e calibrate; mentazioni e punti di vista diversi dai propri. grado di sviluppo) e ciò che afferisce alle re- • l’individuazione dei criteri, per selezio- L’interazione combinata dei processi, delle gole procedurali, rigorose e coerenti, con cui i attività e dei metodi, presenti nei diversi con- contenuti delle diverse aree disciplinari si nare i contenuti; tenuti disciplinari, costituiscono, quindi, il costituiscono e che, assunte dal soggetto, • la gestione del rapporto fra l’istanza materiale privilegiato, di cui avvalersi per diventano criteri ordinatori e regolatori delle logica dei contenuti e quella psicologica realizzare il processo formativo. sue attività. Per non sottomettere il soggetto del soggetto che apprende. In virtù degli isomorfismi esistenti tra fatti alla logica delle discipline, secondo un inse- Innanzitutto, l’analisi dei contenuti viene da psichici e contenuti culturali, le strutture gnamento autoritario e selettivo e, sul ver- noi effettuata tenendo presente la specificità e concettuali e sintattiche di questi ultimi di- sante opposto, per non psicologizzare le disci- il linguaggio delle singole discipline. ventano modalità di percepire, pensare, ope- pline, al punto tale da far loro perdere le pro- Le discipline dell’area linguistico-artistico- rare, strumenti di interazione con la realtà, prie connotazioni, è necessario individuare il espressiva hanno una comune matrice antro- estrinsecazione di operatività, versatilità giusto equilibrio fra la priorità logica, di ciò pologica, derivante dall’esigenza dell’uomo di creativa, capacità di volere, pensare, agire da che si deve far apprendere e la situazione comunicare e di esplicare le proprie facoltà. parte del soggetto. psicologica del soggetto che apprende. Con i linguaggi verbali, iconici, sonori e cor- Naturalmente, l’utilizzazione dei contenuti Per quanto concerne la priorità logica, i do- porei, infatti, si elabora e trasmette quel pa- pone il problema della loro selezione. Per centi del nostro Istituto operano nel rispetto trimonio di contenuti e di valori estetici, cul- sollevare dal piano dell’improvvisazione le dell’ordine logico delle proposizioni, qualora turali, religiosi, etici e civili identitari della decisioni curricolari circa il “che cosa inse- si tratti di apprendere delle teorie scientifiche, società di appartenenza. Utilizzando gli speci- gnare”, la nostra scuola fa riferimento a quat- o l’ordine dei fatti e degli argomenti nel caso fici codici linguistici, per veicolare messaggi tro criteri base. della conoscenza in generale. Per conoscere ed esperienze, i contenuti di questa area abili- In primis, viene adottato il parametro della certi fatti, o argomenti, bisogna, infatti, cono- tano, pertanto, a recepire e a esprimere l’al- significatività, per cui risultano essere signifi- scerne altri perché, contrariamente, non se ne trui e la propria esperienza. cativi tutti quei contenuti che contribuiscono coglierebbe il senso. Le discipline dell’area storico-geografica sono all’acquisizione di idee e concetti, mediante i Per quanto riguarda, invece, la situazione costituite, invece, da contenuti catalogati, quali si generalizza l’esperienza e che contri- psicologica, l’attenzione è appuntata sui prin- classificati e organizzati, che riguardano, buiscono allo sviluppo delle capacità e dei cipi generali che regolano lo sviluppo e il precipuamente, avvenimenti e realtà nello processi mentali, con cui si organizzano le livello in cui l’alunno si trova. Vengono, per- spazio e nel tempo. Detti contenuti abilitano conoscenze. In altri termini, sono significativi tanto, tenute presenti sia le condizioni ester- all’individuazione di fatti e fenomeni, sia nella i contenuti che, nel quadro complessivo delle ne, quali il tipo di conoscenze da utilizzare, la realtà, che nei testi e, avendo come oggetto lo discipline, hanno maggiore importanza per la comunicazione, i mezzi didattici, sia le condi- studio delle società umane, nella loro evolu- comprensione del mondo e di se stessi, per zioni interne al soggetto, come i prerequisiti, zione nello spazio e nel tempo, permettono al l’uso che possono farne gli studenti, per la l’attenzione, la motivazione, la disposizione docente di costruire percorsi rivolti a cono- capacità di promuovere il rispetto dei valori e ad apprendere secondo i diversi stili cognitivi. scere il presente e le sue problematiche. della dignità, di cui la persona è portatrice. Le decisioni curriculari concernenti la sele- Le discipline incluse nell’area matematico- Segue la potenzialità, collegata agli effetti zione dei contenuti ha, quindi, luogo all’inter- scientifico-tecnologica sono costituite, poi, da sortiti dai contenuti disciplinari e interdisci- no di questo quadro. contenuti finalizzati a organizzare la realtà plinari, ai fini della crescita stessa dell’alunno. sulla base di categorie che abilitano all’astra- Non meno rilevante è l’interesse, che si defi- 11
CURRICOLO DI ISTITUTO LE ESPERIENZE EDUCATIVE La progettazione delle esperienze educative si realizza predisponendo diffusivi, perché costituiscono la base per ulteriori apprendimenti e percorsi di apprendimento funzionali, completi, sufficienti, diffusivi, per il rafforzamento delle abilità e delle competenze che intendono collegati: promuovere; funzionali, perché rappresentano un segmento rispetto all’obiettivo collegati, perché la costruzione attiva di conoscenze e lo sviluppo di formativo globale; abilità e competenze richiedono molto tempo, per cui bisogna con- completi, perché prevedono il ricorso a tutti i percorsi della cono- nettere le sequenze in modo che si integrino e si rafforzino vicende- scenza (induttivo, deduttivo, misto) e a tutte le categorie metodologi- volmente, prospettando relazioni verticali e orizzontali. che dell’insegnamento-apprendimento (conoscenza, operatività, crea- Ciò che viene appreso prima deve collegarsi con ciò che viene appreso tività); poi, ciò che viene appreso in un contesto deve costituire la base per sufficienti, perché forniscono un quadro completo rispetto a un de- ulteriori apprendimenti anche in altri contesti. terminato problema; IL CONTROLLO E IL MONITORAGGIO Per sapere come procedono le cose nell’attività educativa, esiste un conseguito verso il raggiungimento degli obiettivi rappresenta il solo modo veramente efficace: valutare e riflettere sui risultati con- criterio generale con cui valutare l’apprendimento e lo sviluppo seguiti e sui processi posti in essere. La valutazione è connessa con della personalità. gli obiettivi e ha la funzione di: I risultati conseguiti nell’acquisizione di conoscenze e di specifiche • riassumere il progresso compiuto dall’alunno nell’acquisizione metodologie disciplinari, nello sviluppo di abilità e di competenze di conoscenze e nel potenziamento delle abilità e delle compe- vanno oggettivamente accertati attraverso verifiche scritte, orali e tenze in un determinato arco di tempo; grafiche. Le modificazioni della personalità scolastica (autonomia, • descrivere lo strutturarsi di attitudini, interessi e motivazioni; motivazione verso il sapere e verso la scuola, consapevolezza degli impegni, qualità della partecipazione, rispetto delle regole, compor- • accertare l’assunzione di valori, norme, modelli proposti dai tamento) devono essere oggetto di osservazioni sistematiche defini- contenuti utilizzati. te attraverso appositi descrittori. Il progresso 12
CURRICOLO DI ISTITUTO L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO In molti passaggi delle Indicazioni Nazionali mere atteggiamenti intenzionali di accoglien- Altrettanto funzionale risulta essere la di- del 2012, che, come visto, rappresentano il za, ascolto e sostegno emotivo, ma costruire, mensione della problematizzazione, della principale quadro di riferimento, entro cui quotidianamente, percorsi educativi per in- sperimentazione e della ricerca. Un appren- prende forma il curricolo del nostro Istituto, staurare, all’interno della classe, un clima dimento è significativo e duraturo se parte si insiste sul concetto di “ambiente di appren- positivo, in modo che ogni alunno si senta dall’esperienza e da problemi reali sentiti dimento”, di “gestione della classe”, di “cura sostenuto, riconosciuto e valorizzato. come tali dagli alunni. Si tratta di porre i educativa”, di coinvolgimento degli allievi Non meno significativa, risulta, poi essere la nostri studenti di fronte a situazioni proble- nella relazione educativa. ritualità e strutturazione attenta di spazi e matiche, offrendo loro strumenti adeguati di A tal riguardo, occorre sottolineare come tempi, sulla base di una intenzionalità didat- analisi, che tengano conto sia dello sviluppo l’ambiente di apprendimento, oggi, non coin- tica volta a promuovere e sollecitare la sicu- psicologico, sia degli organizzatori cognitivi cida più, come nella concezione tradizionale, rezza di sé e la conquista dell’autonomia. La propri di ciascuna disciplina. Una scelta me- con lo spazio fisico dell’aula, fatto di banchi, vita scolastica ha bisogno, infatti, di precise todologica di questo tipo sollecita, infatti, in sedie, cattedra, lavagna, etc. e, all’interno del ritualità, non in senso formale e fine a se stes- loro l’interesse, la motivazione e la curiosità, quale, c’è un soggetto che trasmette cono- se, ma come strutturazione di un ambiente rende più durature le informazioni e i concetti scenze e altri che le immagazzinano, giacché, che dia agli alunni sicurezza, stabilità e senso appresi, gratifica e migliora la comprensione. come rilevato, il vero apprendimento è quello di appartenenza, così che tutte le attività Tutte le scelte metodologiche, menzionate che l’alunno si costruisce. Pertanto, non è più hanno bisogno di una precisa strutturazione sinora, trovano la loro realizzazione in una possibile fermarsi sulla considerazione del di spazi e tempi per stimolare nei bambini e didattica di tipo laboratoriale, vale a dire mero spazio fisico dell’aula, dal momento che ragazzi l’apprendimento e la vita di relazione. in una modalità di lavoro attivo, cooperativo, occorre prendere in considerazione tutti gli Non si ha, però, conoscenza senza relazione. individualizzato e di gruppo, in cui gli alunni altri fattori che intervengono in un processo Di qui l’importanza della collaborazione e possano” imparare facendo”. La didattica di apprendimento: l’insegnante, il gruppo interazione fra pari, attraverso la promozio- laboratoriale, utilizzata nelle diverse classi classe, gli strumenti, le relazioni interperso- ne del lavoro cooperativo e di gruppo, alla della nostra scuola, è un contesto di operati- nali e affettive, uno spazio accogliente, caldo, luce dell’assunto per cui è la pluralità delle vità fisica e mentale in riferimento, non solo a curato, uno stile educativo improntato all’a- relazioni che costruisce la conoscenza. L’inte- un luogo, ma a una situazione didattica, in cui scolto, alla cooperazione, alla fiducia. razione diretta con i pari, in gruppi cooperati- la concretezza delle attività proposte implica Le scelte culturali, educative e didattiche, vi e/o di peer tutoring è fondamentale per un apprendimento attivo e motivante. poste a fondamento della nostra mission e del costruire abilità e competenze, non solo disci- Parallelamente, occorre stimolare i bambini e nostro progetto formativo, intendono, come plinari, ma anche sociali, dal momento che le i ragazzi ad acquisire la consapevolezza dei già esplicitato, guidare gli alunni nella co- conoscenze scoperte e costruite insieme sono processi di apprendimento messi in atto e, nel struzione del proprio sapere, tenendo conto quelle che durano di più, perché frutto di un contempo, indurre gli insegnanti ad assumere non solo della sfera cognitiva, ma anche di lavoro più stimolante. atteggiamenti di ricerca e riflessione sul pro- quella emotiva e relazionale, in modo da valo- Tutti i percorsi programmati, inoltre, parto- prio operato, attraverso i canali propri della rizzare le diverse intelligenze e stili di ap- no dalle esperienze e conoscenze pregresse didattica metacognitiva. È, infatti, necessa- prendimento, utilizzando specifiche strategie. degli alunni, al fine di superarle e arricchirle. rio, fin dai primi anni di scuola, far sviluppare Il primo tra gli approcci promossi nell’ambito Gli alunni, infatti, sono impegnati a scuola a nei bambini la capacità di riflettere e di usare della nostra istituzione è rappresentato dalla confrontare quotidianamente le proprie con- una serie di dimensioni metacognitive riguar- cosiddetta relazione di aiuto-inclusione, vinzioni di partenza con i nuovi dati maturati do al loro modo di pensare e agire. Bisogna informata all’assunzione di un atteggiamento nel corso dell’esperienza scolastica ed extra- stimolarli a conoscere, sviluppare e controlla- intenzionale dell’insegnante volto all’acco- scolastica; i modelli di partenza vengono, re le loro operazioni e potenzialità mentali, in glienza, all’ascolto e al sostegno emotivo. cioè, continuamente affinati, per giungere a un’ottica continua di “imparare a imparare”. Una buona relazione tra insegnanti e alunni modelli sempre più evoluti. Questo significa Con questa scelta pedagogica si intende an- è, infatti, fondamentale per stabilire quei le- che i nostri discenti non rappresentano mai che promuovere negli insegnanti atteggia- gami di gruppo che fanno, di un sterile elenco una tabula rasa, ma possiedono conoscenze, menti di ricerca e riflessione sul proprio ope- burocratico, una comunità sociale ed educan- esperienze, teorie ingenue, competenze, etc. rare, valutando la corrispondenza tra il pro- te. Porre attenzione a tutto ciò che attiene che gli insegnanti devono valorizzare e utiliz- gettato e l’agito, non solo a livello disciplina- alla dimensione affettiva, emotiva e relaziona- zare per far sì che l’ apprendimento sia davve- re, o cognitivo, ma anche emotivo e relazio- le significa, per noi insegnanti, non solo assu- ro significativo. nale. 13
INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE I progetti vengono predisposti collegialmente dagli insegnanti, dai 3 ai 14 anni – di promuovere iniziative e percorsi didattici di nell’ambito dell’autonomia didattica, allo scopo di arricchire, arricchimento del curricolo relativi ad ambiti progettuali fonda- ampliare e personalizzare l’offerta formativa, sulla base degli mentali e comuni ai diversi ordini di scuola che potremmo defini- obiettivi, indicati nel PTOF, nonché delle caratteristiche psicolo- re come macro-aree di progettazione. giche, epistemologiche e socio-culturali dell’utenza e del contesto All’interno di tali macro-aree si sviluppano i progetti di Istituto, di riferimento. Essi, infatti, rappresentano il risultato di scelte coordinati dalle figure strumentali e/o dai referenti di progetto e ponderate, che tengono in considerazione le caratteristiche e le alla realizzazione dei quali collaborano tutti gli ordini di scuola, esigenze specifiche delle classi, o dei plessi, le risorse interne ed attraverso iniziative didattiche programmate, secondo i criteri esterne e la eventuale ricaduta delle diverse attività in termini della interdisciplinarietà e della verticalizzazione dei curricoli. educativi e didattici. Alla loro realizzazione, poi, collaborano enti Dell’offerta formativa dell'Istituto si sottolineano, quali elementi e associazioni esterni alla scuola, nell’ottica, come già sottolinea- di qualità, le caratteristiche e le dimensioni del suo potenziamen- to, di una stretta collaborazione con il territorio, del quale ven- to, con una articolazione e completezza progettuale veramente gono valorizzate le diverse opportunità formative, di cui esso è significativa, orientata al benessere dello studente e al successo depositario e promotore. formativo dell’alunno. In particolare, l'Istituto ha scelto - per una verticalità integrale 14 14
INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE Macro-area di progettazione Descrizione degli interventi Area linguistica – Valorizzazione e potenzia- In linea con le priorità indicate nel RAV, si intendono incrementare i percorsi di recu- mento delle competenze linguistiche in ita- pero/potenziamento disciplinare, che mirano a ridurre la dispersione e l’insuccesso liano scolastico, attraverso il recupero degli apprendimenti e, nel contempo, a valorizzare le eccellenze, per il conseguimento di un più alto livello di conoscenze, abilità e com- petenze. Le attività interessano tutti gli alunni, con interventi che comportano la ridefinizione delle modalità e prassi didattiche e organizzative, che, nell’ottica della flessibilità, perseguono la finalità prioritaria di contribuire al successo formativo di ogni nostro alunno, percorrendo più binari, sia quello del recupero/potenziamento delle abilità specifiche linguistiche di base, sia quello del miglioramento delle capacità metacogni- tive, in particolare, di quelle afferenti alle dimensioni del problem solving e del meto- do di studio. Appartengono a questa macro-area le attività di sportello recupero/consolidamento delle abilità linguistiche di base, così come la partecipazione a concorsi nazionali e a tutte quelle attività atte il riconoscimento e alla valorizzazione dei talenti individuali. Attività/progetti di ampliamento/arricchimento dell’offerta formativa Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado “Dall’emergenza alla promozione della quali- “Dall’emergenza alla promozione della qualità” (Progetto PON– Competenze di base) tà” (Progetto PON– Competenze di base) Progetto “Libriamoci” Macro-area di progettazione Descrizione degli interventi Area scientifica – Potenziamento delle com- In linea con le priorità indicate nel RAV, si intendono incrementare i percorsi di recu- petenze matematico- logico-scientifiche pero/potenziamento disciplinare, che mirano a ridurre la dispersione e l’insuccesso scolastico, attraverso il recupero degli apprendimenti e, nel contempo, a valorizzare le eccellenze, per il conseguimento di un più alto livello di conoscenze, abilità e compe- tenze. Le attività interessano tutti gli alunni, con interventi che comportano la ridefinizione delle modalità e prassi didattiche e organizzative, che, nell’ottica della flessibilità, perseguono la finalità prioritaria di contribuire al successo formativo di ogni nostro alunno, percorrendo più binari, sia quello del recupero/potenziamento delle abilità specifiche matematico-logico-scientifiche di base, sia quello del miglioramento delle capacità metacognitive, in particolare, di quelle afferenti alle dimensioni del problem solving e del metodo di studio. Appartengono a questa macro-area le attività di recupero/potenziamento delle abilità di base logico-matematiche, così come la partecipazione a concorsi nazionali e tutte quelle attività atte il riconoscimento e alla valorizzazione dei talenti individuali. Attività/progetti di ampliamento/arricchimento dell’offerta formativa Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado “Dall’emergenza alla promozione della quali- “Giochi di autunno”; tà” (Progetto PON– Competenze di base) “Dall’emergenza alla promozione della qualità”(Progetto PON—Competenze di base) “Vibot, The Robot” “Laboratorio di coding” 15
INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE Macro-area di progettazione Descrizione degli interventi Area linguistica – Valorizzazione e poten- La formazione del cittadino europeo passa attraverso l'acquisizione di almeno due lingue ziamento delle competenze linguistiche in comunitarie e, in particolare, dell'inglese. Le finalità educative e didattiche perseguite inglese e nelle altre lingue europee riguardano: l’educazione alla scoperta di altre culture e al rispetto dei loro valori; lo svi- luppo delle competenze linguistiche utili per allargare gli orizzonti culturali e sociali degli alunni, al fine di una maggiore sensibilizzazione alla dimensione europea ed inter- nazionale; lo sviluppo della competenza comunicativa, con particolare riguardo alle abili- tà audio-orali, funzionali alla comunicazione essenziale; l’arricchimento allo sviluppo cognitivo, mediante la proposta di ulteriori e nuovi strumenti di organizzazione delle conoscenze. Il potenziamento delle competenze nelle lingue straniere è facilitato dall’uti- lizzo dei docenti dell’organico del potenziamento, sia per attivare esperienze di CLIL, sia per promuovere attività laboratoriali, anche extra-curricolari, finalizzate ad ampliare il numero di alunni che sostengono l’esame per il conseguimento della certificazione Trini- ty. Attività/progetti di ampliamento/arricchimento dell’offerta formativa Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado “Happy English Level 1—2—3” “Dall’emergenza alla promozione della “Trinity College”; qualità” (Progetto PON– Competenze di Progetto E-twinning” base) “Dall’emergenza alla promozione della quali- “The story of a seagull and the cat who taught her tà” (Progetto PON– Competenze di base) to fly” “The story of a seagull and the cat who taught her to fly” “Inglese con Cambridge University” “Moi aussi, je parle francais” Macro-area di progettazione Descrizione degli interventi Area artistica – Potenziamento delle com- Attraverso il D.lgs. n. 60/17 si torna a garantire la cultura umanistica, come requisito petenze nella pratica e cultura musicali, fondamentale del curricolo, per tutti gli studenti di ogni ordine e grado della nostra teatrali, artistiche scuola, da svilupparsi nella conoscenza e nella pratica delle arti, in tutte le loro espres- sioni, insieme al sapere, appunto, propriamente artistico e alla creatività. In particolare, la promozione dell’apprendimento della cultura umanistica si estrinseca nell’inserimento, nel PTOF, di attività teoriche, pratiche e laboratoriali, di studio, approfondimento e scambio in tutti i diversi campi dell’espressione artistica, attività che realizzano l’offerta formativa del nostro Istituto, sia nell’ambito di singoli progetti, che come percorsi curri- culari. Attività/progetti di ampliamento/arricchimento dell’offerta formativa Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado “Giochiamo in scena” “Teatrando, giocando, imparando” “Libeara-mente tra teatro e movimento” “Dall’emergenza alla promozione della quali- “Educare con l’arte” “Progetto PON—Potenziamento dell’educazione al tà” (Progetto PON– Competenze di base) patrimonio culturale” Macro-area di progettazione Descrizione degli interventi Area tecnico-operativa – Potenziamento Obiettivo della scuola è quello di far nascere “il tarlo” della curiosità, lo stupore della delle attività laboratoriali e tecnico- conoscenza, la voglia di coniugare il sapere con la fantasia, la creatività, l’ingegno, la operative pluralità delle applicazioni delle proprie capacità, abilità e competenze e, a tal fine, risul- tano essere funzionali tutte quelle attività di ordine eminentemente laboratoriale, che, proprio in virtù della loro strutturazione, favoriscono, nei nostri alunni, un apprendi- mento di tipo attivo. Attività/progetti di ampliamento/arricchimento dell’offerta formativa Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado “Laboratorio creativo multisensoriale” “Archeologia, che divertimento!” 16
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