Piano Organizzativo del Lavoro Agile 2 Programmazione del lavoro agile e delle sue modalità di attuazione
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1 Piano Organizzativo del Lavoro Agile 2 Programmazione del lavoro agile e delle sue modalità di attuazione e sviluppo Riferimenti normativi Il lavoro agile nella pubblica amministrazione trova il suo avvio nella Legge 7 agosto 2015, n.124 “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” che con l’art. 14 “Promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche” stabilisce che “le amministrazioni, …, adottano misure organizzative volte a fissare obiettivi an- nuali per l’attuazione del telelavoro e per la sperimentazione, anche al fine di tutelare le cure parentali, di nuove modalità spa- zio-temporali di svolgimento della prestazione lavorativa che permettano, entro tre anni, ad almeno il 10 per cento dei dipenden- ti, ove lo richiedano, di avvalersi di tali modalità, garantendo che i dipendenti che se ne avvalgono non subiscano penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera”. La successiva Legge 22 maggio 2017, n.81, “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favori- re l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” disciplina, al capo II, il lavoro agile, prevedendone l’applicazione anche al pubblico impiego e sottolineando la flessibilità organizzativa, la volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo individuale e l’utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto, rendendo possibile svolgere la presta- zione lavorativa “in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva”. Attraverso la direttiva n. 3/2017, recante le linee guida sul lavoro agile nella P.A., il Dipartimento della Funzione pubblica forni- sce indirizzi per l'attuazione delle predette disposizioni attraverso una fase di sperimentazione. Le linee guida contengono indi- cazioni inerenti l’organizzazione del lavoro e la gestione del personale per promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavo- ro dei dipendenti, favorire il benessere organizzativo e assicurare l’esercizio dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Nei primi mesi del 2020, a causa della situazione connessa all’epidemia da COVID-19, il lavoro da remoto si impone come una delle misure più efficaci per affrontare l’emergenza. Le misure più significative riguardano: - Prima previsione del superamento del regime sperimentale per il lavoro agile nella pubblica amministrazione (Art. 18 c.. 5 del DL 9 del 2 marzo 2020, che modifica l’articolo 14 della Legge n.124/2015) ; - Previsione del lavoro agile come una delle modalità ordinarie di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche ammi- nistrazioni, al fine di limitare la presenza del personale negli uffici per assicurare esclusivamente le attività che si ritengono indif- feribili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro, prescindendo dagli accordi individuali e dagli obblighi informativi di cui alla L. 81/2017 e anche utilizzando strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dall’amministrazione (Art. 87 co 1 e 2 del DL 18 del 17 marzo 2020 e successive modificazioni e integrazioni) - Introduzione del POLA: “Entro il 31 gennaio di ciascun anno, le amministrazioni pubbliche redigono, sentite le organizzazioni sindacali, il Piano organizzativo del lavoro agile (POLA), quale sezione del documento di cui all'articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. Il POLA individua le modalità' attuative del lavoro agile prevedendo, per le attivi- tà' che possono essere svolte in modalità' agile, che almeno il 60 per cento dei dipendenti possa avvalersene, garantendo che gli stessi non subiscano penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità' e della progressione di carriera, e definisce, altre- sì', le misure organizzative, i requisiti tecnologici, i percorsi formativi del personale, anche dirigenziale, e gli strumenti di rilevazio- ne e di verifica periodica dei risultati conseguiti, anche in termini di miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione am- ministrativa, della digitalizzazione dei processi, nonché' della qualità' dei servizi erogati, anche coinvolgendo i cittadini, sia indivi- dualmente, sia nelle loro forme associative. In caso di mancata adozione del POLA, il lavoro agile si applica almeno al 30 per cen- to dei dipendenti, ove lo richiedano”. (Art.263 comma 4-bis DL 34 del 19 maggio 2020) - Indicazioni per le misure di organizzazione del lavoro pubblico in periodo emergenziale (Decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione del 19/10/2020); - Decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione del 9/12/2020 con cui si approvano le linee guida per il POLA. 1
PARTE 1 LIVELLO DI ATTUAZIONE E SVILUPPO L’Amministrazione descrive in modo sintetico il livello attuale di implementazione e di sviluppo del lavoro agile, anche utilizzando dati numerici. Tale livello costituisce la base di partenza (baseline) per programmarne il miglioramento nel periodo di riferimento del Piano organizzativo Il lavoro agile nel Comune di Vittorio Veneto è stato introdotto con disposizione dirigenziale, prot. n. 11032 del 23.03.2020, a seguito delle misure adottate dal Consiglio dei Ministri per far fronte all’emergenza epidemiologica da COVID-19 che hanno qualificato il lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni. Con deliberazione di Giunta Comunale n. 152 del 17/09/2020 sono state adottate le prime linee di indirizzo per l’organizzazione degli Uffici e dei Servizi al fine di consentire l’introduzione dello smart- working, con immediata decorrenza e fino al 31/12/2020, specificando che tutte le attività sia di carattere “amministrativo-contabile” sia di “carattere tecnico” possono essere svolte in lavoro agile, con esclusione di alcune attività che per loro natura richiedono lo svolgimento in presenza (sportelli aperti al pubblico, attività che richiedono la presenza sul territorio es. vigilanza, attività dell’asilo nido, servizi sociali per la parte in cui è richiesto il contatto con l’utenza, attività particolarmente complesse che richiedono coordinamento tra molteplici figure), garantendo l’applicazione dell’istituto al 50 per cento del personale impiegato nelle attività che possono essere “smartizzabili”. Successivamente ogni dirigente nell’ambito dell’area di propria competenza ha provveduto a dare attuazione a quanto deliberato con l’individuazione delle specifiche attività per ogni servizio che si possono svolgere a distanza e con l’indicazione del personale impiegato in attività lavorativa da svolgersi in presenza e in lavoro agile, a rotazione. Sono state fissati i tempi e le modalità di svolgimento del lavoro agile nonché le modalità di richiesta dello stesso da parte dei dipendenti. I provvedimenti di riferimento sono: - Determinazioni dirigente Settore Affari Generali e Servizi Socio-culturali n. 983 del 18/11/2020 e n. 64 del 27/01/2021; - Determinazioni dirigente Settore Infrastrutture e Gestione del territorio n. 1041 del 02/12/2020 e n. 60 del 28/01/2021; - Determinazioni dirigente Settore Economico e finanziario n. 1026 del 27/11/2020 e n. 67 del 28/01/2021. Totale dipendenti al 31.12.2020: n. 133 (più n. 1 dirigente a tempo indeterminato, n. 1 a tempo determinato e n. 1 in comando presso altro Ente). Dipendenti in smart working: n. 67 Giornate di lavoro in smart working da marzo 2020 a dicembre 2020, divise per settore: SETTORE AFFARI GENERALI E SERVIZI SOCIO-CULTURALI: n. 532 SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO: 19 2 SETTORE INFRASTRUTTURE E GESTIONE DEL TERRITORIO: n. 869
PARTE 2 MODALITA’ ATTUATIVE 3
MISURE ORGANIZZATIVE I dirigenti hanno adottato le determinazioni di cui sopra con cui è stata effettuata la mappatura delle attività “smartabili” ed è stato individuato il personale che può svolgere l’attività lavorativa in remoto per l’espletamento di dette attività. In particolare sono stati individuati: - i requisiti generali e le modalità del rapporto di lavoro agile - gli strumenti del lavoro agile - la sicurezza sul luogo di lavoro - il monitoraggio. Nell’ambito del Piano delle azioni positive per il triennio 2021/2023, adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 200 del 26/11/2020, è stato previsto che, per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, si continuerà ad adottare tutte le misure necessarie per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID 2019. MISURE TECNOLOGICHE L’Amministrazione ha attivato le soluzioni informatico-digitali per permettere il lavoro da remoto. Sono state rilevate le seguenti criticità: - non tutti i dipendenti hanno la disponibilità di un proprio personal computer per poter lavorare a distanza. E’ stata avviata pertanto una rilevazione dei fabbisogni di strumentazione informatica (pc..) da assegnare ai dipendenti sprovvisti. Con determinazione dirigenziale n. 927 del 4.11.2020 è stato avviato il procedimento per l’acquisto di attrezzature informatiche. Sono stati acquistati n. 20 personal computer ed un adeguato numero di accessori e relativo software di produttività individuale. -difficoltà in alcune parti del territorio comunale e non, di disporre di una linea web che consenta i collegamenti efficienti e senza interruzioni. PERCORSI DI FORMAZIONE - L’Ente ha aderito al progetto regionale KEEP YOUR JOB – BE SMART, che vede partecipare anche altri Enti della provincia di Treviso, finalizzato alla formazione dei dipendenti sull’acquisizione di nuove competenze in materia di lavoro agile. Il progetto è volto a facilitare il cambiamento dello stile manageriale e di leadership con particolare attenzione alla gestione del lavoro organizzato per obiettivi. - Per l’attività di formazione si è fatto ricorso nel 2020 e si farà ricorso a webinar ed altre modalità che non richiedano la presenza contemporanea di un numero considerevole di dipendenti nello stesso locale. - Particolare attenzione sarà rivolta verso i dipendenti neo assunti i quali se da un lato hanno dimostrato di conoscere con un buon grado di preparazione i programmi più comuni, presentano, per ovvie ragioni, la necessità di affrontare ex novo le applicazioni di settore. 4
3 Documenti da allegare ALLEGATO 1 Mappatura delle attività che possono essere svolte in modalità di lavoro agile Si ritiene di rimettere l’individuazione delle attività che possono essere svolte in modalità di lavoro agile ad un atto di organizzazione da adottarsi da parte di ciascun dirigente. Ciò in quanto l’attuale situazione, ancora notevolmente influenzata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, richiede, in materia, il ricorso ad uno strumento organizzativo che sia molto flessibile e di rapida adozione. Parimenti non può dubitarsi che la competenza nell’organizzazione del lavoro all’interno del settore debba essere riconosciuta al dirigente, il quale è l’unico soggetto che conosce quali attività possano essere svolte in modalità agile e quali, al contrario, richiedano la presenza in servizio. ALLEGATO 2 Piano formativo per i dirigenti finalizzato a dotarli di nuove competenze digitali, nonché delle competenze necessarie per una diversa organizzazione del lavoro e per modalità di coordinamento indispensabili ad una gestione efficiente del lavoro agile. Si ritiene necessario acquisire nuovi strumenti a disposizione della dirigenza e dei responsabili del personale per gestire il cambiamento organizzativo derivante dall’introduzione del lavoro agile, per migliorare l’organizzazione dei processi, l’orientamento al risultato, il monitoraggio dei risultati e il coordinamento in regime di smart working. ALLEGATO 3 (in formato elettronico accessibile) Piano formativo per i dipendenti che comprenda l’aggiornamento delle competenze digitali e nuove soft skills per l’auto-organizzazione del lavoro, per la cooperazione a distanza tra colleghi e per le interazioni a distanza anche con l’utenza. Si ritiene necessario acquisire nuovi strumenti a disposizione dei dipendenti che facilitino il cambiamento organizzativo derivante dall’introduzione del lavoro agile e l’acquisizione di competenze nella gestione dei processi orientati al risultato, in un contesto lavorativo in continua evoluzione. 5
PARTE 3 SOGGETTI, PROCESSI E STRUMENTI DEL LAVORO AGILE L’Amministrazione descrive in modo sintetico, per ognuno dei soggetti coinvolti, il ruolo, le strutture, i processi, gli strumenti funzionali all’organizzazione e al monitoraggio del lavoro agile, così come risulta dagli atti organizzativi adottati, avendo cura di evidenziare (ad esempio, tramite matrici e/o mappe concettuali, ecc) le interazioni tra i soggetti DIRIGENTI – ruolo di regia, propulsivo, di promozione, di coordinamento circa questa nuova misura di svolgimento della prestazione lavorativa. Si occupano della mappatura della attività, dell’avvio con l’adozione di misure organizzative idonee, di monitoraggio, di auditing rispetto alla criticità emerse. Si occupano dell’introduzione di idonei obiettivi e indicatori per misurare le prestazioni rese in tale modalità. Per l’applicazione delle direttive emanate e il monitoraggio ci si avvarrà della collaborazione del Servizio Organizzazione e Gestione Risorse Umane. Comitati unici di garanzia (CUG): seguendo le indicazioni della Direttiva n. 2/2019 che ne ha ulteriormente chiarito compiti e funzioni, le amministrazioni devono valorizzare il ruolo dei CUG anche nell’attuazione del lavoro agile nell’ottica di politiche di conciliazione dei tempi di lavoro e vita privata funzionali al miglioramento del benessere organizzativo. Con il rinnovo del C.U.G. previsto per il mese di giugno 2021 si provvederà a coinvolgere lo stesso affinché promuova le azioni più idonee volte a garantire la pari opportunità tra uomini e donne nell’attivazione di questa innovativa modalità di lavoro. Organismi indipendenti d i valutazione (OIV): in riferimento al ruolo degli OIV la definizione degli indicatori che l’amministrazione utilizza per programmare, misurare, valutare e rendicontare la performance è un’attività di importanza cruciale e ciò può essere ancora più rilevante quando si deve implementare il lavoro agile, superando il paradigma del controllo sulla prestazione in favore della valutazione dei risultati. Così come per gli indicatori definiti nel Piano della performance, anche per quanto riguarda il POLA, il ruolo dell’OIV è fondamentale non solo ai fini della valutazione della performance organizzativa, ma anche per verificare che la definizione degli indicatori sia il risultato di un confronto tra i decisori apicali e tutti i soggetti coinvolti nel processo e per fornire indicazioni sull’adeguatezza metodologica degli indicatori stessi. 6
La collaborazione dell’ODV sarà richiesta per la definizione di obiettivi e gli indicatori di valutazione dei risultati relativamente alle attività “smartizzabili”. Responsabili della Transizione al Digitale (RTD): In questo ambito è da considerare anche la Circolare n. 3/2018 che contiene indicazioni relative al ruolo dei RTD che integrano le disposizioni riportate all’art. 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). La centralità del RTD è evidenziata anche nel Piano triennale per l’informatica per la PA 2020-2022 che affida alla rete dei RTD il compito di definire un maturity model per il lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni. Tale modello individua i cambiamenti organizzativi e gli adeguamenti tecnologici necessari. L’Ente sta provvedendo all’adozione del Piano Triennale dell’Informatica, anni 2021-2022-2023. 7
PARTE 4 PROGRAMMA DI SVILUPPO DEL LAVORO AGILE Le linee guida sul Piano Organizzativo del Lavoro Agile lasciano all’Amministrazione la scelta sulla progressività e sulla gradualità dello sviluppo del lavoro agile, definendo i livelli attesi degli indicatori scelti per misurare le condizioni abilitanti, lo stato di implementazione, i contributi alla performance organizzativa e, infine, gli impatti attesi. Il report si sviluppa in tre fasi: fase di avvio, fase di sviluppo intermedio, fase di sviluppo avanzato. Nell’arco di un triennio, l’Amministrazione deve giungere ad una fase di sviluppo avanzato in cui devono essere monitorate tutte le dimensioni indicate. Nella definizione degli obiettivi e degli indicatori di programmazione organizzativa del lavoro agile, l’Amministrazione fa riferimento alle modalità attuative descritte sinteticamente nella parte 2. 8
DIMENSIONI OBIETTIVI INDICATORI STATO FASE DI FASE DI FASE DI FONTE 2020 AVVIO SVILUPPO SVILUPPO (baseli INTERMEDIO AVANZATO ne) Target 2021 Target Target 2022 2023 SALUTE ORGANIZZATIVA Sistema di programmazione per obiettivi Presente (SI/NO) SI SI SI Benessere organizzativo Da valutare alcuni processi organizzativi 50% 80% 100% Coordinamento organizzativo del lavoro agile SI/NO SI SI SI Ampliamento del sistema digitale di gestione degli atti Da implementare 80% 90% 100% amministrativi dell’Ente, in modo tale da consentire la completa lavorazione da remoto Monitoraggio del lavoro agile Da implementare 50% 80% 100% SALUTE PROFESSIONALE Competenze organizzative % di lavoratori che lavorano per obiettivi e/o 100% 100% 100% progetti e/o per processi CONDIZIONI Competenze digitali % lavoratori agili che utilizzano tecnologie digitali a 100% 100% 100% ABILITANTI DEL LAVORO AGILE disposizione SALUTE DIGITALE n. PC per lavoro agile numero p.c. acquistati 20 da definire da definire n. monitor per lavoro agile numero monitor acquistati 10 da definire da definire % lavoratori agili dotati di dispositivi dell’Ente 12% da definire da definire SALUTE ECONOMICO-FINANZIARIA Risorse finanziarie previste per l’acquisto di hardware e Previsione spesa € 15.000,00 € 15.000,00 € 15.000,00 infrastrutture digitali % applicativi consultabili in lavoro agile 100% 100% 100% % banche dati consultabili in lavoro agile 100% 100% 100% Sistema connessione da remoto Anydesk e Anydesk e Anydesk e VPN VPN VPN NOTE 1
DIMENSIONI OBIETTIVI INDICATORI STATO FASE DI FASE DI FASE DI FONTE 2020 AVVIO SVILUPPO SVILUPPO (baseline) Target INTERMEDIO AVANZATO 2021 Target Target 2022 2023 QUANTITA’ INDICATORI QUANTITATIVI Percentuale di lavoratori agili 60% 65% 65% effettivi sul totale di lavoratori agili potenziali (totale dei dipendenti che svolgono attività potenzialmente eseguibile in modalità agile) Percentuali di giornate di lavoro 17% 25% 25% ATTUAZIONE agile sul totale delle giornate LAVORO AGILE lavorative (potenzialmente eseguibili in modalità agile) QUALITA’ INDICATORI QUALITATIVI Percentuale di dirigenti 60% 70% 80% soddisfatti del lavoro agile dei propri collaboratori Percentuale di dipendenti in 90% 95% 95% lavoro agile soddisfatti NOTE 2
DIMENSIONI OBIETTIVI INDICATORI STATO FASE DI FASE DI FASE DI FONTE 2020 AVVIO SVILUPPO SVILUPPO (baseline) Target INTERMEDIO AVANZATO 2021 Target Target 2022 2023 ECONOMICITÀ Riflesso economico Riduzione buoni pasto -5% -6% -7% EFFICIENZA Economica Riduzione ore straordinarie dei lavoratori in modalità -8% -10% -15% PERFORMA agile NCE Temporale Rispetto dei tempi di lavorazione previsti nelle 70% 70% 75% ORGANIZZA procedure della qualità per le pratiche ordinarie TIVE elaborate in modalità agile EFFICACIA Quantitativa Copertura delle richieste pervenute on line 85% 90% 95% Qualitativa Tempi di erogazione del servizio in linea con quelli 75% 80% 85% richiesti per il lavoro in presenza NOTE 3
DIMENSIONI OBIETTIVI INDICATORI STATO FASE DI FASE DI FASE DI FONTE 2020 AVVIO SVILUPPO SVILUPPO (baseline) Target INTERMEDIO AVANZATO 2021 Target Target 2022 2023 IMPATTO SOCIALE Riduzione tempi spostamenti casa-lavoro -3% -5% Riduzione utenti agli sportelli -10% -15% IMPATTO AMBIENTALE Riduzione chilometri percorsi casa/lavoro -3% -5% IMPATTI Riduzione consumo carta per stampe -5% -7% IMPATTO ECONOMICO Riduzione costi per percorso casa/lavoro -5% -7% IMPATTI INTERNI Decremento domande di lavoro part-time -1% -2% NOTE 4
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