PIANO MIRATO DI PREVENZIONE - SPISAL Provincia di Treviso 2016 dott. Roberto Agnesi, dott. Giovanni Moro, dott. Enrico Contessotto - ULSS 2
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PIANO MIRATO DI PREVENZIONE SPISAL Provincia di Treviso 2016 Treviso 23 11 2016 dott. Roberto Agnesi, dott. Giovanni Moro, dott. Enrico Contessotto SPISAL www.ulss.tv.it
Sicurezza e competitività … se si bada per nazione alla sicurezza (.. sfatare un mito ! ) non si lavora … !! Mortali ITALIA
Infortuni mortali in Veneto (esclusi in itinere e stradali in occasione di lavoro) VENETO - Numero casi mortali per fonte informativa 70 61 60 53 53 53 52 48 50 49 44 47 42 41 39 44 40 36 37 35 40 33 38 32 31 29 30 30 26 26 25 24 20 23 16 15 10 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016(T1) Numero casi mortali PREO Veneto non stradali e itinere, inclusi NON INAIL TUTTI I SETTORI Numero casi Mortali INAIL non stradali e Itinere SOLO 'INDUSTRIA E SERVIZI' Numero casi Mortali INAIL non stradali e Itinere
Casi mortali in Veneto 0 20 40 60 80 Classi di Età 01 Agrindustria e pesca 02 Estrazioni minerali 30% 25,1% 25,7% 03 Industria Alimentare 23,5% 25% 04 Industria Tessile 05 Industria Conciaria 20% 06 Industria Legno 07 Industria Carta 15% 12,6% 08 Industria Chimica e Petrolio 10% 6,6% 09 Industria Gomma 10 Ind. Trasf. Non metalliferi 4,4% 5% 1,6% 11 Industria Metalli 0,0% 12 Metalmeccanica 0% 65 13 Industria Elettrica 14 Altre industrie 15 Elettricità Gas Acqua 16 Costruzioni 17 Commercio 18 Trasporti 19 Sanita’ 20 Servizi 21 Agricoltura 22 Conto Stato 23 Attività Marittime 99 Comparto non determinabile 2013 2014 2015 2016 • Anziani, • coltivatori diretti, • Trattore • NON INAIL
Prov. TV mostra dati in coerenza con la sua dimensione produttiva CASI MORTALI [compresi NON INAIL] IN OCCASIONE DI LAVORO (NON STRADALI) (esclusi IN ITINERE, SPORTIVI, COLF, STUDENTI) 2013 2014 2015 2016 Provincia ULSS 2013 2014 2015 2016 Totale Prov Totale Prov Totale Prov Totale Prov Σ 1 3 3 4 1 Belluno 7 4 5 3 19 2 4 1 1 2 3 1 2 2 4 1 2 1 Vicenza 4 8 14 14 40 5 1 1 4 6 6 3 5 6 5 7 3 1 3 Treviso 8 1 4 1 2 8 11 7 3 29 9 4 6 3 1 10 2 3 1 1 12 1 1 3 2 Venezia 3 9 5 7 24 13 5 1 1 14 3 15 2 2 2 6 Padova 16 3 1 2 5 4 4 8 21 17 2 1 18 2 3 7 1 Rovigo 3 8 7 1 19 19 1 5 20 4 3 6 5 Verona 21 1 7 9 10 5 31 22 2 6 4 TOTALE 37 53 52 41 183
Piccole variazioni del numero di eventi mortali NON sono significative di cambiamenti nel livello di sicurezza ! Ruolo del Caso Per ridurre gli infortuni mortali bisogna ridurre la base delle piramide: SITUAZIONI A RISCHIO
Gli indicatori della provincia di Treviso (tutti gli infortuni riconosciuti) Tasso di incidenza standardizzato media 2009-2013
… allora va tutto bene ?? Aumenta la percentuale di infortuni gravi (in tutto il … NO ! Veneto) ! 2015 NON definitivo
Le amputazioni CONSTATAZIONI ALLA BASE DEL PIANO MIRATO: • … ogni anno ci sono costantemente in provincia circa 80 infortuni con amputazioni dell’arto superiore (di dita, parti di dita, mano, braccio, anche uno mortale per successivo dissanguamento); almeno metà sono avvenuti a causa di macchine o parti di macchine e attrezzature. • La maggior parte delle sanzioni in caso di ispezione (senza infortunio) riguarda la mancanza di sicurezza di macchine (Anche quelle con marcatura CE). Manomissione dei sistemi di sicurezza (ripari, interblocchi etc.)
Si parte da lontano … • Precedenti progetti e piani regionali di comparto (manualistica pubblicata in collaborazione con Enti Bilaterali) • Coordinamento provinciale TV con il coinvolgimento della Provincia • Sistemi di Gestione della Sicurezza • UNI INAIL – Lavoro Sicuro
Convergenza di intenti … dal punto di vista SPISAL • In passato irregolarità in 1 su 3 controlli fino ad alcuni anni fa; più recentemente 1 controllo con irregolarità su 4 eseguiti ciò pone un quesito su efficacia e efficienza della vigilanza ? • Cambia il contesto epidemiologico e il livello tecnologico nelle aziende • Cambia la tipologia di infortunio (…. ma in modo non uniforme) • Dare risposta all’esigenza prospettata da Unindustria con il progetto “Imprese e Pubblica Amministrazione” che mira sviluppare nuove modalità di rapporto tra gli Enti Pubblici e le aziende e soprattutto da dare «chiarezza» alla aziende che vogliono «essere in regola».
Le difficoltà .. Per le aziende • COMPLESSITA’ intrinseca nelle questioni di sicurezza • Norme che richiedono interpretazione tecnico discrezionale (… e quindi difformità di comportamenti fra intra e inter servizi) • In caso di violazione, le norme penali e sulla depenalizzazione non facilitano l’interlocuzione fra «vigilante e vigilato» quando il controllo è già in atto.
I punti di vista sulla sicurezza INTERESSE COMUNE (risolvere le questioni a monte del controllo)
L’attività di controllo ATTIVITA’ 2015 ULSS 7 ULSS 8 ULSS 9 PROV TV Aziende controllate 593 701 1.128 2.422 Cantieri controllati 168 241 438 847 % controlli irregolari 19% 42% 35% (media regionale = 24,1) Gli SPISAL hanno il mandato istituzionale di effettuare controlli nelle aziende per verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. L’evidenza di molti infortuni gravi alle mani (nella provincia di TV circa 80 infortuni all’anno con amputazioni parziali o totali di falangi o di dita prima dell’avvio di questa iniziativa) ha indotto la scelta di intervenire in tutto il settore manifatturiero sulla sicurezza delle macchine nell’ambito degli obiettivi, ma con metodologia nuova, «a monte del controllo». Collaborazione ail fini dell’assistenza e della promozione !!
Le fasi di sviluppo già attuate: • Gli SPISAL hanno prodotto materiale tecnico a supporto dell’autovalutazione da parte delle aziende. NON cambiano le modalità con cui viene fatto il controllo ma esplicitato cosa e come si controlla (TRASPARENZA non burocratica) già in TUTTE le aziende. (pubblicato nel sito INTERNET). • Il contenuto dei materiali è stato discusso con gli esperti delle parti coinvolte per raggiungere il massimo livello possibile di condivisione (prima del controllo) sull’applicazione della normativa specifica. • Effettuazione di incontri per la presentazione del materiale alle aziende. • La pubblicazione nel sito INTERNET della ULSS 9 (in collaborazione con il coordinamento provinciale). • Costituzione di un tavolo tecnico per la valutazione delle criticità evidenziate dalle aziende in fase di esecuzione degli interventi di messa a norma e la condivisione di soluzioni adottate. • Pubblicazione delle soluzioni approvate nel sito INTERNET • Promozione dell’adozione dei sistemi di gestione della sicurezza.
Incontri provinciali AZIONE SUI CONSULENTI DELLE AZIENDE (moltiplicatori di effetto) FORNITURA DI MATERIALI TECNICI ALLE AZIENDE
ATTIVITA’ IN CORSO • Dal secondo semestre 2016 Inizio dei controlli SPISAL nelle aziende che possono essere di due livelli: – I Livello dedicato principalmente alla verifica tecnica sulle attrezzature – II Livello (per le aziende che hanno adottato volontariamente SGS e ne hanno fatto richiesta) dedicato a verificare l’efficace attuazione del sistema con la metodica dell’audit (questo tipo di attività sarà prevista anche dai nuovi LEA in corso di emanazione). Ha lo scopo di cercare di garantire il mantenimento nel tempo del livello di sicurezza già raggiunto.
Interessa tutte le aziende … Nel 2016 saranno completati i controlli sulle prime 100 aziende. Successivamente sarà ripresa la campagna informativa per estendere l’intervento a tutte le aziende della provincia, con l’intento di raggiungere mediante l’azione di informazione e promozione tutte quelle operanti nel territorio provinciale.
Grazie per l’attenzione! www.ulss.tv.it
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