L' indicazione in etichetta dei 26 - allergeni: l'opinione del dermatologo Leonardo Celleno - Cosmetica Italia
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Bologna, 2 Aprile 2004 L’ indicazione in etichetta dei 26 allergeni: l’opinione del dermatologo Leonardo Celleno Direttore Centro Ricerche Cosmetologiche Università Cattolica del Sacro Cuore Roma
Esistono più di 2000 ingredienti utilizzati per le composizioni delle fragranze una fragranza può essere composta da 10 a 300 ingredienti • diversi tali ingredienti possono essere ottenuti : per via sintetica per estrazione da fonti naturali
DIRETTIVA 2003/15/CE : MODIFICA ALLA DIRETTIVA 76/768/CEE La VII modifica riporta nei “CONSIDERANDO” quanto segue….. (15) talune sostanze sono state individuate come causa importante di reazioni allergiche da contatto tra i consumatori allergici ai profumi. Al fine di garantire che detti consumatori siano adeguadamente informati è necessario modificare le disposizioni dells direttiva 76/768/CEE per prescrivere che la presenza di tali sostanze sia indicata nell’elenco degli ingredienti. Tale informazione migliorerà la diagnosi delle allergie da contatto per questi consumatori e consentirà loro di evitare l’utilizzo di prodotti cosmetici che non tollerano.
26 sostanze aggiunte nell’ allegato III parte I 1. AMYLCINNAMAL 11.CUMARINA 2. ALCOOL BENZILICO 12.GERANIOLO 3. ALCOOL CINNAMILICO 13.4-(-4-IDROSSI-4- 4. CITRALE METILPENTIL)CICLOES-3- 5. EUGENOLO ENCARBALDEIDE 6. IDROSSICITRONELLALE 14.ALCOLE ANISILICO 7. ISOEUGENOLO 15.CINNAMATO DI BENZILE 8. ALCOLE BETA- PENTILCINNAMILICO 16.FARNESOLO 9. SALICILATO DI BENZILE 17.2-(4-TER- 10.CINNAMALDEIDE BUTILBENZIL)PROPIONALDEIDE 18.LINALOLO 19.BENZOATO DI BENZILE 20.CITRONELLOLO
26 sostanze aggiunte nell’ allegato III parte I 21.ALFA-ESILCINNAMALDEIDE 22.D-LIMONENE 23.OTT-2-INOATO DI METILE 24.3-METIL-4-(2,6,6,- )TRIMETIL-2-CICLOESEN-1- IL)-3-BUTEN-2-ONE 25.ESTATTI DI EVERNIA PRUNASTRI 26.EVERNIA FURFURACEA, ESTRATTO
DIRETTIVA 2003/15/CE : MODIFICA ALLA DIRETTIVA 76/768/CEE Articolo 8, comma 2 Legge 713/86 e successive modifiche Estende l’attuale elenco degli ingredienti, per assicurare che le 26 sostanze identificate da SCCNFP, SCCNFP siano inserite in etichetta con il loro nome INCI, se s la concentrazione supera i seguenti valori: 0,01% nei prodotti rinse-off 0,001% nei prodotti leave-on
DIRETTIVA 2003/15/CE : MODIFICA ALLA DIRETTIVA 76/768/CEE All’articolo 6, paragrafo 1, la lettera g) è sostituita dalla seguente: g) l’elenco degli ingredienti nell’ordine decrescente [……] I composti odoranti e aromatizzanti e le loro materie prime devono essere indicati con i termini “profumo” o “parfum” e “aroma”. Tuttavia, la presenza di sostanze la cui indicazione è prescritta ai sensi della colonna “altre limitazioni e prescrizioni” dell’allegato III figurano nell’elenco indipendentemente dalla funzione che hanno nel prodotto.
DIRETTIVA 2003/15/CE : MODIFICA ALLA DIRETTIVA 76/768/CEE Articolo 8, comma 2 Legge 713/86 e successive modifiche La presenza nel cosmetico delle sostanze in concentrazioni superiori a quelle segnalate, devono essere indicate in etichetta indipendentemente dalla funzione e dall’origine (ad es.: addizionata come tale o come componente di estratti vegetali, oli essenziali, fragranze, aromi)
Inchiesta epidemiologica multicentrica GIRDCA (1984-1998) in 62762 soggetti sulle dermatiti da contatto: principali rilievi sulla eziologia della dermatite da contatto da cosmetici
DAC NELLA POPOLAZIONE GENERALE CIRCA 3% DAC EXTRAPROFESSIONALI 51.4%* DAC EXTRAPROFESSIONALI DA COSMETICI *Inchiesta epidemiologica multicentrica GIRDCA (1984-1998) in 62762 soggetti
Componenti di cosmetici causa di DAC nel quindicennio in percentuale rispetto al totale dei casi di DAC ALTRO COLORANTI PROFUMI 6,8% 10,2% CONSERVANTI ECCIPIENTI 4,9% 6,1% PROFUMI ECCIPIENTI CONSERVANTI COLORANTI SCHERMANTI ALTRO
DISTRIBUZIONE DEI CASI DI DAC EXTRAPROFESSIONALI DA COSMETICI SUL TOTALE DI DAC EXTRAPROFESSIONALI 40 30 % 20 10 0 84 86 88 90 92 94 96 98 19 19 19 19 19 19 19 19 ANNI
Distribuzione delle DAC EXTRAPROF da cosmetici sul totale delle DC 35 31,2 30 29,2 25 20,1 20 15 10 5 0 1984-1988 1989-1993 1994-1998
Distribuzione dei casi di DAC extraprofessionale da cosmetici nel quindicennio 1984-98, sostanze responsabili: profumi - eccipienti 20 15 % 10 5 0 84 86 88 90 92 94 96 98 19 19 19 19 19 19 19 19 ANNI
30 25,7 25 20 15 13,2 10 7,2 5 3,8 3,1 1,9 2,3 0 m. ia ix a de i x m n m l i n ei m i a l ofo e ni n o al d mi e nd c o ab i l a m o fu en i l par lc ol for pr p-f a
Le 26 sostanze si trovano solo nei cosmetici?
………………..per esempio Eugenolo contenuto nell’olio di garofano e nel basilico Soprattutto nelle foglie giovani i basilico, è contenuto il metil-eugenolo cancerogeno. Tale composto viene trasformato dalla stessa pianta in eugenolo.
Geraniolo/ citronellolo sono ampiamente diffusi in natura (geranio, rosa bulgara), il geraniolo in particolare è presente in alcune uve, insieme ad altri alcoli terpenici (linalolo, nerolo) e contribuisce a determinare l’aroma fruttato di alcuni vini
Cumarina contenuta nel meliloto, è contenuta in integratori per la sua attività sul microcircolo Alcool anisilico è utilizzato nelle gelatine e nei budini. È contenuto nel miele e nei pomodori Alcool benzilico presente in diverse specie di frutta e verdure, è utilizzato in prodotti alimentari è usato come aromatizzante nei tabacchi
Benzoato di benzile/ cinnamato di benzile contenuto nel Balsamo del Perù, un’ oleoresina che si ricava dalla pianta di Myroxylon Pereira originaria del Centro America, molto usato in passato come cicatrizzante e antiparassitario. Ancora usato in alcuni farmaci topici
BALSAMO DEL PERU’ è costituito da: 56-66% di olii aromatici (cinnameina) 28% di • resine la porzione liquida è una miscela di benzil benzoato, benzil cinnamato. La resina è costituita da alcool (perù- resinotannolo) combinato con acido cinnamico e acido benzoico. Contiene un alcool (peruviolo) e tracce di vanillina e acido cinnamico libero
PATCH TEST O TEST EPICUTANEO Metodica elettiva per la diagnosi della DAC Unico test affidabile che permette di individuare le sostanze responsabili della sensibilizzazione da contatto Viene eseguito con una serie “standard” di apteni
SERIE STANDARD GIRDCA (gennaio '97) tiuram mix etilendiamina potassio bicromato resina epossidica balsamo del Perù formaldeide fenilisop-PFD MBT kathon CG neomicina solfato PFD base resina p-t-BFF lanolina alcoli nichel colofonia disperso giallo 3 profumi mix disperso blu 124 parabeni mix benzocaina
INGREDIENTI CONTENUTI NEL PROFUMO MIX AMIL CINNAMALE ALCOOL CINNAMICO ALDEIDE CINNAMICA • EUGENOLO GERANIOLO IDROSSICITRONELLALE ISOEUGENOLO OAK MOSS SORBITAN SESQUIOLEATO (AGGIUNTO COME EMULSIONANTE)
Fotodermatosi
Fotodermatosi Reazioni fotochimiche cutanee indotte e/o aggravate da fotosensibilizzanti esogeni o endogeni Fotossiche Fotoallergiche
FOTOSENSIBILIZZANTE+RADIAZIONI ASSORBIMENTO DI ENERGIA ECCITAZIONE DELLA MOLECOLA FOTOSENSIBILIZZANTE FOTOTOSSICITA’- FOTOALLERGIA:FORMAZIONE DI TRASFERIMENTO DI ENERGIA RADICALE LIBERO E OSSIDAZIONE FORMAZIONE DI FORMAZIONE DI RADICALE LIBERO E NUOVO APTENE PEROSSIDI-SVILUPPO DI CALORE COMBINAZIONE DELL’APTENE CON LE PROTEINE ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE CELLULARI DEL SENSIBILIZZAZIONE PER VIA CITOPLASMA NUCLEARE IMMUNOCOMPETENTE INTEGRAZIONE TRA FOTOANTIGENE CELLULE IMMUNOCOMPETENTI DANNO CELLULARE
FOTOPATCH TEST Metodica utilizzata principalmente per investigare i pazienti affetti da eruzione eczematosa di natura fotoallergica sulle aree esposte. Vennero introdotti nella pratica diagnostica dermatologica intorno agli anni '70 , ma furono standardizzati per la prima volta nel 1982 dal Gruppo di Ricerca di Fotodermatosi Scandinavo (SPDRG), successivamente modificati dal Fotopatch Test Group, costituito dall'unione di diversi centri dermatologici tedeschi, austriaci e svizzeri.
FOTOPATCH TEST Tale metodica richiede l'impiego di una serie di sostanze chimiche (fotoapteni) e di una sorgente di UVA. L'apparecchiatura irradiativa può essere costituita da un banco di lampade tubolari a vapori di mercurio con emissione di UVA o da lampade a bulbo metallo-alogene filtrate per l'UVB.
SERIE DI FOTOAPTENI STANDARD 1.Vaselina C.T 2. Acido p-Aminobenzoico 1,00% 3. Isoamil p-Dimetilaminobenzoato 5,00% 4. Gliceril 1 p-Aaminobenzoato 5,00% 5. Benzofenone 5,00% 6. Diossibenzone 2,00% 7. Sulisobenzone 5,00% 8. 2 Etossil p-Metossicinnamato 1,00% 9. Fenticlor 1,00% 10. Clorexidina diacetato 0,50%
SERIE DI FOTOAPTENI STANDARD 11. Clorexidina digluconato 0,50% 12. Triclosan 2,00% 13. Diclorofene 1,00% 14. Esaclorofene 1,00% 15. Tetraclorosacilanilide 0,10% 16. Tribromosacilanilide 1,00% 17. Triclorocarbanilide 1,00% 18. Bithiniol 1,00% 19. Profumi mix 20. Muschio Ambretta sintetico 5,00%
SERIE DI FOTOAPTENI STANDARD 21. 6-Metil Cumarina 1,00% 22. Olio di Bergamotto 2,00% 23. Olio di Sandalo 2,00% 24. Clorpromazina 1,00% 25. Prometazina cloridrato 1,00% 26. Trimeprazina 1,00% 27. Difenidramina cloridrato 2,00% 28.Sulfamidici mix 29. Tiourea 0,10% 30. Dietiltiourea 1,00%
CONCLUSIONI • Le fragranze contenute nei prodotti rappresentano la principale sorgente delle reazioni allergiche provocate e quindi la presenza in etichetta delle sostanze individuate dalle SCCNFP permetterà a chi già allergico ai componenti più comuni delle profumazioni, di evitare potenziali effetti indesiderati dall’uso cosmetico.
• Questo rappresenterà un utile strumento per il dermatologo non solo per gli accertamenti diagnostici necessari per i propri pazienti ma anche per monitorizzare in maniera più attenta l’origine delle sensibilizzazioni cutanee causate da sostanze proprie ma non esclusive del prodotto cosmetico.
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