Piano formazione professionale 2019-2020
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Piano formazione professionale 2019-2020 Sommario: 1. Obiettivi, pag. 1; Risultanze del questionario, pag. 1; Caratteristiche del programma di formazione, pag. 4; Programma 2019, pag. 5; Possibili linee di sviluppo per il 2020, pag. 7. Obiettivi I principali obiettivi che il piano si pone sono i seguenti: 1. definizione di un programma di formazione e aggiornamento dei bibliotecari che contem- peri, per quanto possibile, le esigenze di una preparazione di base con quelle di un appro- fondimento selettivo, come evidenziato nelle caratteristiche dei corsi più avanti specificate; 2. attenta valutazione dei bisogni formativi e delle indicazioni delle biblioteche e dei bibliote- cari della Fondazione, sia in relazione alle risultanze del questionario distribuito (cui si accen- nerà nel paragrafo successivo), sia ad altre che dovessero successivamente emergere; 3. monitoraggio del gradimento delle iniziative intraprese e della ricaduta sui servizi e sul lavoro dei bibliotecari; 4. agevolazione e consolidamento di un ruolo attivo del Comitato di indirizzo nella programma- zione e organizzazione delle iniziative formative; 5. crescita della consapevolezza che lo scopo finale della formazione è quello di un migliora- mento dei servizi e di una maggiore partecipazione alla vita intellettuale e organizzativa delle biblioteche, evitando la sensazione di isolamento o la presunzione di autarchia che qualche volte le caratterizza. Risultanze del questionario sulla formazione I risultati del questionario sulla formazione, distribuito a fine 2018, sono analizzati in una separata presentazione (all.1). Qui vengono riportate e commentate solo alcune slide sui contenuti della for- mazione, perché significative per il programma e la scelta degli argomenti dei corsi. Il questionario ha ottenuto 59 risposte, quindi è da ritenersi ampiamente rappresentativo. Come risulta dalla sottostante figura 1, i nuclei tematici che hanno raccolto il maggiore interesse sono stati quelli relativi alla lettura (137,5% delle risposte – erano possibili risposte multiple), quelli relativi al mondo digitale (127,5%), quelli relativi alla promozione e comunicazione (102,5%); e quelli al blocco reference-informazione. Molto significativo anche il piazzamento di due singoli ar- gomenti: quello delle trasformazioni della biblioteca (2° posto) e quello degli adolescenti (3°). 1
Figura 1. Classifica degli argomenti suggeriti Molto interessante è anche analizzare alcuni scostamenti relativi al sesso (Figura 2), all’età (Figura 3) e alla condizione lavorativa (Figura 4). Figura 2 - I primi cinque argomenti proposti in base al sesso dei rispondenti Come si vede la componente femminile dei bibliotecari rispondenti (che è largamente predomi- nante: 72,9%) ha posto in testa alla classifica, tra gli argomenti preferiti di formazione, le trasforma- zioni della biblioteca e la promozione della lettura, seguiti dagli adolescenti, dalla comunicazione e promozione della biblioteca e dalla biblioteca ragazzi. Nella classifica maschile scompaiono dalle prime posizioni l’argomento delle trasformazioni della biblioteca e quello della biblioteca ragazzi, mentre fanno il loro ingresso il reference (in prima posizione a parimerito con la promozione della 2
lettura) e la catalogazione. Figura 3 - I primi cinque argomenti proposti in base all'età dei rispondenti Per quanto riguarda l’età (Figura 3), i bibliotecari seniores (>50) mettono in prima posizione, come la componente femminile, le trasformazioni della biblioteca; come quella maschile, fanno spazio al reference (al terzo posto); ma la lettura è al quinto (sembrerebbe quindi esserci un’indicazione di maggior centralità della biblioteca in quanto tale nel programma di formazione, anche se l’accento posto sulle trasformazioni evidentemente comprende anche la mutazione della lettura). La Figura 4, invece, rappresenta le preferenze diversificate a seconda della posizione lavorativa: bi- bliotecari “di cooperativa”1 (il 51% dei rispondenti, un valore molto alto, legato anche alla frammen- tazione in molti piccoli comuni) e bibliotecari “comunali”. Tra i primi tornano al 1° posto la lettura e gli adolescenti, come per la componente junior, e compare la digitalizzazione (sono gli unici ad averla nelle prime cinque posizioni). I secondi si caratterizzano pe la priorità assegnata a trasforma- zioni della biblioteca e reference. Figura 4 - I primi cinque argomenti proposti in base alla posizione lavorativa dei rispondenti 1 In realtà, stando al testo del questionario, non si tratta esattamente e necessariamente di bibliotecari di cooperativa, ma di “bibliotecari che lavorano in biblioteche in cui sono presenti bibliotecari dipendenti da una cooperativa”. Il nu- mero consistente comunque testimonia di una forte presenza di lavoro esternalizzato. 3
È significativo che, a parte il caso di “juniores” e bibliotecari di cooperativa, gli argomenti in prima e seconda posizione cambino sempre. In sostanza i sottogruppi più polarizzati sembrano essere quelli delle “bibliotecarie seniores dipendenti dal Comune” (20,3%) e quello dei “bibliotecari giovani di cooperativa” (11,8%) che, soprattutto sul terreno dei contenuti formativi, danno risposte abba- stanza divergenti (Figura 5). Donne, senio- Uomini, più gio- vani, dipendenti res, dipendenti cooperativa comunali Figura 5 - I due sottogruppi più polarizzati Le differenziazioni, pur all’interno di un contesto unitario, che sono emerse nelle opinioni e nelle tendenze dei bibliotecari, sono utili sia per la formulazione dei programmi di aggiornamento e for- mazione, sia per la analisi della professione bibliotecaria, in quanto rappresentative di tendenze esistenti in diverse situazioni e oggettivamente fondate. Caratteristiche del programma di formazione 1. Il programma di formazione avrà un’articolazione biennale (anche per permettere il raggiun- gimento del primo obiettivo indicato a pag.1, cioè la compresenza e complementarietà di formazione di base e approfondimento2). L’articolazione biennale infatti permette di alter- nare incontri di tipo diverso e argomenti diversi, inserendo anche in quelli di maggior appro- fondimento, momenti laboratoriali e parti interattive. Inoltre rende maggiormente percepi- bile la linea di continuità e l’ipotesi formativa che si intende seguire. Non è sempre vero, infatti, che l’aggiornamento di base e quello approfondito interessano persone diverse: spesso un momento di riorganizzazione concettuale delle “basi” è utile e necessario a tutti, è il requisito necessario dell’approfondimento, e questo serve anche per aprire nuovi oriz- zonti interpretativi che permettono di ricollocare le conoscenze di base. 2. Il programma può prevedere tre tipi di incontro: uno “lungo”, articolato in tre ore mattutine e due pomeridiane, e uno “breve”, di mezza giornata (tendenzialmente il mercoledì mattina); e uno “in modalità presentazione” (di libri, di eventi, di progetti, aventi attinenza col tema della formazione e aperti a tutti). La prima modalità sarà dedicata agli argomenti più corposi, che non possono essere suddivisi in più giornate (anche per esigenze dei relatori); la seconda a delle più veloci ma succose incursioni su argomenti più circoscritti del programma; la terza a occasioni particolari e di richiamo. 3. Quando possibile le lezioni frontali avranno un appuntamento successivo di tipo telematico e interattivo, attraverso una diretta fb o una chat o una seduta su skype ecc. (indicati sul programma come VERIFICA SKYPE), per porre ulteriori domande al relatore, discutere e 2 Questa è una delle esigenze risultanti dal questionario, analizzata alla slide n. 11 dell’allegato: se è vero, infatti, che l’80% si è pronunciato per “un buon livello di approfondimento”, nella domanda precedente il 52,5% ha dichiarato di preferire una caratterizzazione “composita”. 4
informarlo sugli sviluppi e sulle ricadute applicative di quanto appreso, svolgere eventuali piccoli esercizi commissionati. Alcune lezioni potranno svolgersi totalmente in modalità e- learning, quando sia stato predisposto il sw e le attrezzature necessarie (si veda il documento interno di RICCARDO CARPI, Analisi e comparazione di alcune piattaforme di e-learning Progetto Formazione Fondazione Per Leggere). 4. Andrà valutata anche la possibilità di affidare alcuni incontri formativi del tipo “breve” (per esempio prima di quelli più impegnativi previsti con relatori esterni: questi nel programma vengono provvisoriamente indicati come IL PUNTO SU e si svolgeranno tramite una skype di circa 1h) a dei bibliotecari interni alla Fondazione, sempre allo scopo di colmare il gap tra formazione di base e di approfondimento. 5. La documentazione degli incontri verrà particolarmente curata attraverso la registrazione audio e/o video degli incontri, la diffusione delle relazioni, slide e bibliografia, e infine, se fattibile, con la redazione di una sorta di manualetto in formato elettronico. Programma di massima 2019: Possibile titolo e filo conduttore: La biblioteca cambia. E i bibliotecari? Gli incontri vogliono affrontare, da diversi punti di vista, il tema del cambiamento della biblioteca, che impatta con tutti i suoi principali servizi e con la stessa forma mentis del bibliotecario/a. Le quattro principali linee di cambiamento che verranno trasversalmente o specificatamente appro- fondite nel corso sono: a) la concezione e la mission del servizio; b) il rapporto con l’utenza; c) la mutazione della lettura; d) la tecnologia. Si riporta qui il programma del corso, discusso e approvato durante la riunione del Comitato di indi- rizzo del 16-1-2019, allo stato attuale di organizzazione Mercoledì xx-xx ore 11.00-12.00 IL PUNTO SU il lavoro di Chiara Faggiolani con Francesca Maserati 1. Mercoledì 27 marzo 2019. 10.00 – 13.00 e 14.00-16.00 Chiara Faggiolani, La ricerca qualitativa in biblioteca. I dati della lettura Mercoledì xx-xx ore 11.00-12.00 VERIFICA SKYPE sull’incontro con C. Faggiolani 2. Martedì 16 aprile 10.00 – 13.00 e 14.00-16.00 Laura Testoni, Nuove prospettive per il servizio di reference e di readers’ advisory Mercoledì xx-xx ore 11.00-12.00 VERIFICA SKYPE sull’incontro con L. Testoni Mercoledì xx-xx ore 11.00-12.00 5
IL PUNTO SU il lavoro di Maurizio Vivarelli con … 3. Mercoledì 15 maggio 10.00 – 13.00 14.00-16.00 Maurizio Vivarelli, Quale spazio per le collezioni nel XXI secolo. Principi, modelli, procedure di applicazione per le collezioni fisiche e digitali Mercoledì xx-xx ore 11.00-12.00 VERIFICA SKYPE sull’incontro con M. Vivarelli 4. Lunedì 3 giugno 10.00 – 13.00 14.00-16.00 Maria Stella Rasetti, La biblioteca accogliente. Comunicazione e innovazione nei servizi bi- bliotecari Mercoledì xx-xx ore 10.00-11.00 VERIFICA SKYPE sull’incontro con Maria Stella Rasetti 5. Mercoledì di ottobre 10.00 – 13.00 Luca Ferrieri, La biblioteca che verrà. Tendenze, controtendenze, ipotesi 6. Mercoledì di novembre 10.00 – 13.00 Nicoletta Lissoni, Gruppi di lettura, spazi e servizi per adolescenti in biblioteca Mercoledì xx-xx ore 11.00-12.00 IL PUNTO SU il lavoro di Gino Roncaglia con … 7. Mercoledì di dicembre 10.00 – 13.00 14.00-16.00 Gino Roncaglia, La lettura digitale Mercoledì xx-xx ore 10.00-11.00 VERIFICA SKYPE sull’incontro con Gino Roncaglia 6
Possibili linee di sviluppo per il 2020 Nel 2020 il ciclo di formazione potrà scegliere queste strade: a) Una rivisitazione dei temi toccati nel 2019 con aggiornamenti, incursioni in profondità e correzioni di tiro. Vantaggi: visto che i temi sono corposi e che la loro trattazione non potrà essere esaurita nel solo incontro del 2019, specie se del tipo breve, si tornerà sui quelli che necessitano di ulteriore sviluppo, per arrivare a una più ampia panoramica delle problematiche di interesse. Rischi: possibile effetto negativo della ripetizione, con esito scoraggiante (più che altro di tipo psicologico) su partecipazione e entusiasmo. b) Una caratterizzazione monotematica, scegliendo un tema direttamente intrecciato ai ser- vizi o ai nuovi servizi di Fondazione, con un forte taglio applicativo. Come ad es.: la lettura (in tutte le sue implicazioni), le collezioni, i gruppi di lettura, il readers’ advisory ecc. Vantaggi: si potrà acquisire una formazione approfondita e specialistica sull’argomento scelto, mettendo in pratica quanto appreso e introducendo reali ed evidenti cambiamenti nell’organizzazione e gestione dei servizi delle biblioteche. Rischi: sfilacciamento nel tempo, esaurimento dell’interesse, divisione tra gruppi interessati e competenti e gruppi che non vengono toccati dalle dinamiche di cambiamento. c) Un mix tra le due ipotesi. Vantaggi: si potrebbero evitare i rischi delle prime due. Rischi: potrebbero anche mancare i vantaggi di entrambe. Dopo un’analisi delle varie possibilità, e dopo valutazione del Comitato di indirizzo, si propende per l’ipotesi b, scegliendo come tema di approfondimento quello della lettura in tutte le sue implica- zioni. In caso di novità, di fattori imprevisti, di ragionevoli cambiamenti di indirizzo, o della valuta- zione delle iniziative formative già intraprese, la decisione potrà essere rivista nella seconda metà del 2019. A cura di LUCA FERRIERI All. 1 Questionario piano di formazione 2019-2020. Risultanze 7
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