Piano di Miglioramento - A cura della prof.ssa Imma Palmieri - Istituto Comprensivo Leonetti

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Piano di Miglioramento - A cura della prof.ssa Imma Palmieri - Istituto Comprensivo Leonetti
A.S.
2016/2017    Piano di Miglioramento

            A cura della prof.ssa Imma Palmieri
Piano di Miglioramento - A cura della prof.ssa Imma Palmieri - Istituto Comprensivo Leonetti
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2016/2017              Piano di Miglioramento

            Che cos’è il Piano di Miglioramento
            Rapporto tra RAV - PdM - PTOF
            Il PdM dell’IC « P. Leonetti»
            Report PdM IC «P. Leonetti»
            Esiti Autovalutazione IC «Leonetti»
                      A cura della prof.ssa Imma Palmieri
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2016/2017
            Che cos’è il Piano di Miglioramento

Il piano di miglioramento è un
documento (obbligatorio) che pianifica
la realizzazione delle azioni di
miglioramento per il raggiungimento
dei traguardi connessi alle priorità
indicate nel RAV.                             A cura della prof.ssa Imma Palmieri
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 2016/2017
                 Principali riferimenti normativi

                       DPR n.80/2013
              (regolamenta il Sistema Nazionale di Valutazione- SNV)

OBIETTIVO: migliorare la qualità dell’offerta formativa e
degli apprendimenti.
Le     scuole     devono     effettuare
l’autovalutazione     attraverso     la
compilazione del RAV (Rapporto di
Autovalutazione)                                                 A cura della prof.ssa Imma Palmieri
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2016/2017
                Principali riferimenti normativi

            D.M. n.11 del 18 settembre 2014

Priorità strategiche del Sistema Nazionale
di Valutazione per il triennio 2014/2017

                                                   A cura della prof.ssa Imma Palmieri
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 2016/2017
                 Principali riferimenti normativi

         Comma 14 della Legge 107/2015

I PdM devono essere recepiti all’interno del
Piano triennale dell’offerta formativa della
scuola (PTOF).

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 2016/2017                Priorità strategiche della valutazione
                             (D.M. n.11 del 18 settembre 2014)
La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità
dell’offerta formativa e degli apprendimenti ed è
particolarmente indirizzata:
- alla riduzione della dispersione scolastica e dell'insuccesso
scolastico;
- alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei
livelli di apprendimento degli studenti;
- al rafforzamento delle competenze di base degli studenti
rispetto alla situazione di partenza;
- alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con
attenzione all'università e al lavoro.           A cura della prof.ssa Imma Palmieri
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 2016/2017
               Che cosa si intende per miglioramento?

Il miglioramento è un percorso di pianificazione e
sviluppo di azioni che prende le mosse dalle priorità
indicate nel RAV. Tale processo non va considerato in
modo statico, ma in termini dinamici in quanto si
basa sul coinvolgimento di tutta la comunità
scolastica e fa leva sulle modalità organizzative
gestionali e didattiche messe in atto dalla scuola,
utilizzando tutti gli spazi di autonomia a
disposizione.                         A cura della prof.ssa Imma Palmieri
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2016/2017
              Rapporto tra RAV - PdM - PTOF

Se nel RAV la scuola definisce la strategia
complessiva, nel PdM articola gli obiettivi, individua
le risorse materiali, umane ed economiche, descrive
le attività, definisce i risultati attesi. Tuttavia, è nel
PTOF, di cui il PdM è parte integrante e nucleo
progettuale, che si realizza l’identità dell’istituto.

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  2016/2017
                               Che cos’è il RAV
È un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, redatto dalle
istituzioni scolastiche (statali e paritarie) a seguito dell’analisi e della verifica
della qualità del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal
sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e
delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi, da dati provenienti
da altri Enti e istituzioni (Istat, Ministero del Lavoro, Ministero dell’Interno)
oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola.

La gestione del processo di autovalutazione interna è
affidata al dirigente scolastico, attraverso la costituzione
di un’unità di autovalutazione (poi “nucleo di
autovalutazione“ - NIV).                    A cura della prof.ssa Imma Palmieri
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  2016/2017
                        Come è fatto il RAV: le sezioni

L'elaborazione del RAV è un processo che si sviluppa attraverso alcuni
fondamentali passaggi.
• Le prime tre sezioni del Rapporto (parte descrittiva e valutativa),
   riguardano il contesto, gli esiti ed i processi e sono articolate in aree.
• La quarta sezione orienta la riflessione critica sul percorso di
   autovalutazione svolto.
• La quinta sezione (individuazione delle priorità e dei traguardi di
  miglioramento e degli obiettivi di processo) è la logica conclusione del
  processo di autovalutazione in quanto chiede alle scuole di fare delle
  scelte individuando priorità e traguardi da raggiungere attraverso il
  successivo Piano di Miglioramento.                  A cura della prof.ssa Imma Palmieri
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2016/2017
            Come è fatto il RAV: le sezioni

                                              A cura della prof.ssa Imma Palmieri
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 2016/2017
                              Parole chiave
PRIORITA’: obiettivi generali che la scuola si prefigge
di realizzare nel lungo periodo;
TRAGUARDI DI LUNGO PERIODO: risultati attesi in
relazione alle priorità strategiche;
OBIETTIVI DI PROCESSO: definizione operativa delle
attività su cui si intende agire concretamente per
raggiungere le priorità strategiche individuate. Sono
obiettivi da raggiungere nel breve periodo (un anno
scolastico).                           A cura della prof.ssa Imma Palmieri
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2016/2017   Il RAV dell’IC « P. Leonetti»

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2016/2017
                  Rapporto tra PTOF PdM RAV

            RAV          PDM                      PTOF

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2016/2017
                          Il PTOF

Il PTOF è il documento fondamentale della scuola:
• riflette le esigenze della realtà scolastica locale
• individua il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno,
    individua il fabbisogno dei posti per il potenziamento
    dell’offerta formativa,
• individua il fabbisogno dei posti ATA, il fabbisogno di
    materiali, infrastrutture e attrezzature
• ha durata triennale anziché annuale e prevede azioni
    coerenti con il Piano Nazionale per la Scuola digitale.
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  2016/2017
                             Piano di Miglioramento

La responsabilità della gestione del processo di miglioramento è affidata al
Dirigente Scolastico (DS), che si avvarrà delle indicazioni del Nucleo Interno di
Valutazione costituito per la fase di autovalutazione e per la compilazione del RAV,
eventualmente integrato o modificato.
Il DS e il nucleo di valutazione dovranno:
•favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, anche
promuovendo momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità
operative dell’intero processo di miglioramento
•valorizzare le risorse interne, individuando e responsabilizzando le competenze
professionali più utili in relazione ai contenuti delle azioni previste nel PdM
•incoraggiare la riflessione dell’intera comunità scolastica attraverso una progettazione
delle azioni che introduca nuovi approcci al miglioramento scolastico, basati sulla
condivisione di percorsi di innovazione
•promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di
miglioramento, prevenendo un approccio di chiusura autoreferenziale.
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                                   Piano di Miglioramento
                            In sintesi
Le azioni pianificate nel PdM scaturiscono dagli esiti del RAV in
relazioni agli obiettivi di processo e alle priorità strategiche
individuate.
Il PdM viene redatto sul modello che l’INDIRE ha messo a
disposizione delle scuole.
                                             INDIRE
              Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa
                                            COMPITI
• Sostegno ai processi di miglioramento e innovazione educativa.
• Formazione in servizio del personale della scuola e di documentazione e ricerca
  didattica.                                               A cura della prof.ssa Imma Palmieri
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            Principi ispiratori del PdM

             TRASPARENZA
Il piano deve essere comunicato al
contesto interno della scuola (sito
internet, riunioni, collegio) e agli
stakeholder     esterni     (portatori
d‘interesse)                              A cura della prof.ssa Imma Palmieri
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                 Principi ispiratori del PdM

            IMMEDIATA INTELLIGIBILITA’
Il piano non deve essere lungo o
dispersivo, ma pratico e chiaro in
modo da poter essere comprensibile a
tutti gli stakeholder
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2016/2017
                 Principi ispiratori del PdM

            VELOCITA’ E VERIFICABILITA’
Il piano deve corrispondere alla realtà
dell’organizzazione e per ogni
indicatore di valutazione deve essere
definita la fonte di provenienza
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            Principi ispiratori del PdM

            PARTECIPAZIONE
La partecipazione della dirigenza e del
personale nelle scelte del piano e la
condivisione di questo con gli
stakeholder sono fondamentali per la
sua efficacia                             A cura della prof.ssa Imma Palmieri
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                   Piano di Miglioramento

            COERENZA INTERNA ED ESTERNA
Il piano deve essere coerente con il
contesto di riferimento e con la realtà
delle         risorse       disponibili
nell’organizzazione
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              Principi ispiratori del PdM

            ORIZZONTE TEMPORALE
Devono essere ben definiti i tempi
previsti per il raggiungimento degli
obiettivi (a breve e lungo termine)
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 2016/2017
                    PdM

L’attuazione del PdM
viene inoltre articolata
seguendo una logica del
ciclo del miglioramento
continuo    (“Ciclo   di
Deming”)
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                                  PdM

• Pianificazione (Plan) con la definizione di obiettivi
  chiari e condivisi
• Realizzazione (Do) delle attività pianificate
• Monitoraggio delle attività e valutazione (Check)
  dei risultati ottenuti in relazione agli obiettivi
  previsti
• Conferma o revisione (Act) delle azioni secondo
  quanto emerso, in cui si riconsidera ed,
  eventualmente, si rimodula l’intervento        fatto.
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            Piano di Miglioramento

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                   Piano di Miglioramento

            Grazie per l’attenzione!!

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