Piano di Azione Locale Provincia di Campobasso - South-East Europe: sviluppato all'interno del progetto

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Piano di Azione Locale
   Provincia di Campobasso

      sviluppato all’interno del progetto

      South-East Europe:

Integrated Tourism Action Plans
for South-East Europe Excellence
Provincia di Campobasso, Prima edizione Giugno 2014.
                            Edizione finale: Settembre 2014

                Questo documento è stato preparato all’interno del progetto
              INTOURACT-Integrated Tourism Action Plans for SEE Excellence
Cofinanziato dal programma comunitario di cooperazione transnazionale South East Europe

      La Provincia di Campobasso è responsabile del contenuto di questo documento,
                   che non esprime il punto di vista dell’Unione Europea

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Piano di Azione Locale della Provincia di Campobasso

Indice

INTRODUZIONE ..................................................................................................................................... 5
   Il contesto del piano d'azione per lo sviluppo integrato del turismo ............................................ 5
   Vision ................................................................................................................................................ 17
   Temi strategici ................................................................................................................................. 18
   Definizione di Turismo Integrato e Sostenibile............................................................................. 19
   Perché pianificare ............................................................................................................................ 20
ANALISI DEL CONTESTO / SWOT ANALYSIS .................................................................................... 22
   Analisi del contesto.......................................................................................................................... 22
   Analisi SWOT locale......................................................................................................................... 37
STRATEGIA PER IL PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 2014-2020 ................................................. 49
   Linee direttrici, obiettivi, fattori di indirizzo, segmenti turistici ................................................. 51
   Tema 1 – Ambiente: “Respirando una natura incontaminata” .................................................... 52
   Tema 2 - Mobilità: “Nuove strade per muoversi sugli antichi sentieri” ...................................... 53
   Tema 3 - Cultura e Patrimonio Culturale: “Una storia da riscoprire ogni giorno” ..................... 55
   Tema 4 - Innovazione e Competenze Professionali: “Il Molise c’é” ............................................. 56
PIANO D’AZIONE.................................................................................................................................. 59
   Tema 1: Ambiente............................................................................................................................ 59
   Tema 2: Mobilità .............................................................................................................................. 62
   Tema 3: Cultura e Patrimonio Culturale ........................................................................................ 63
   Tema 4: Innovazione e Competenze Professionali ....................................................................... 66

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INTRODUZIONE
Il contesto del piano d'azione per lo sviluppo integrato del turismo
Il presente piano d'azione messo a punto dalla Provincia di Campobasso è parte degli Integrated
Tourism Action Plans for South East Europe Excellence nell'ambito di InTourAct, il progetto
coordinato dalla Provincia di Rimini, che consorzia undici autorità comunali, locali e regionali
provenienti da Italia, Ungheria, Slovenia, Bulgaria, Croazia e Bosnia-Erzegovina. Il progetto mira
alla creazione di un comune processo decisionale partecipativo, attraverso l'individuazione di
principi e indicatori comuni per lo sviluppo integrato e sostenibile del turismo.

I paesi South East Europe (SEE) presentano un grande potenziale economico in termini di
turismo, in virtù del loro patrimonio culturale e naturale. Lo sfruttamento di tale potenziale è in
crescita, ma nella maggior parte dei casi i piani di sviluppo turistico e di gestione riguardano i
centri di grandi/medie dimensioni e hanno una dimensione locale, approfondendo così il divario
tra le zone urbane e rurali e limitando le opportunità di uno sviluppo integrato sull’intera
regione.
Questa situazione impedisce il pieno sviluppo dell'area SEE, uno sviluppo cioè che sappia
mantenere il giusto equilibrio tra capacità di attirare visitatori, sostenibilità sociale e ambientale,
accessibilità e crescita economica.
Il turismo è il settore economico che meglio potrebbe essere il punto di partenza per avviare
questo tipo di pianificazione per tutte le regioni dell'area SEE. Per raggiungere questo obiettivo,
le autorità regionali e locali dei paesi SEE devono ancora sviluppare:
    • un quadro partecipativo che interessi i principali attori pubblici e privati coinvolti nella
        pianificazione e gestione del turismo e dello sviluppo economico;
    • uno strumento metodologico e politico per la pianificazione della gestione integrata delle
        regioni a vocazione turistica;
    • uno strumento comune e concreto per stabilire un collegamento tra gli attori economici e
        per sostenere gli operatori privati.

All'interno di questo quadro di riferimento, il progetto InTourAct, svolto dall'ottobre 2012 al
settembre 2014, mira a:
    • assicurare un approccio integrato nella pianificazione dello sviluppo del turismo in
        termini di sinergie con le politiche relative al turismo;
    • promuovere non solo le destinazioni turistiche centrali, ma anche le aree circostanti,
        puntando al prolungamento della stagione turistica, alla riduzione della concentrazione
        turistica, alla sostenibilità ambientale ed economica e alla valorizzazione;
    • promuovere l'analisi, la pianificazione e la valutazione dello sviluppo turistico per
        ottimizzare le risorse e le conoscenze socio-economico e per aumentare l'attrattività e la
        competitività di modelli e strumenti innovativi.
        Il progetto mira pertanto a redigere piani di azione per il turismo integrato e sostenibile
        per le aree peri-urbane attraverso un approccio partecipativo, contribuendo così allo
        sviluppo economico delle regioni partner;
    • creare un forum transnazionale sullo sviluppo del turismo sostenibile e integrato per le
        aree urbane e rurali.

I partner del progetto InTourAct: sono: Provincia di Rimini (Italia), West-Pannon Regional
Development Company (Ungheria), Lake Balaton Development Coordination Agency (Ungheria),
Provincia di Campobasso (Italia), Comune di Lecce (Italia), Comune di Kavala (Grecia), Business

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Support Centre Ltd., Kranj (Slovenia), Comune di Blagoevgrad (Bulgaria), Città di Dubrovnik
(Croazia), Comune di Glina (Croazia), Sarajevo Region Economic Development Agency SERDA
(Bosnia-Erzegovina).

Alla fine del progetto l'impatto atteso è:
   • creare dei processi decisionali partecipativi, quali tavole rotonde sul modello
        dell’Agenda21, attraverso l'individuazione di principi e indicatori comuni per lo sviluppo
        turistico integrato e sostenibile;
   • sviluppare strumenti innovativi comuni, volti ad aumentare l'accessibilità delle regioni
        SEE e dar vita a una rete ad alta potenzialità di sviluppo;
   • sviluppare sinergie tra le politiche comunitarie, nazionali e regionali e gli strumenti
        finanziari legati al turismo;
   • migliorare l'offerta turistica, aumentando la visibilità delle destinazioni turistiche meno
        note che circondano i principali centri di attrazione turistica;
   • sensibilizzare (sia i turisti che gli attori interessati al settore turistico) sullo sviluppo
        sostenibile integrato, soprattutto considerando gli effetti e le necessità generate dalla crisi
        economica.

I risultati del progetto InTourAct consistono in un aumento:
    • dell'offerta turistica integrata, diversificata e sostenibile a livello locale e SEE;
    • dell’accessibilità e visibilità delle aree turistiche meno sviluppate che circondano le
        principali destinazioni turistiche verso il concetto di regione funzionale;
    • del coinvolgimento stabile degli attori turistici nella pianificazione dello sviluppo
        territoriale;
    • dell’utilizzo degli strumenti informatici per il networking a livello macro-regionale e per il
        collegamento tra l'offerta e la domanda turistica;
    • della valutazione di impatto del turismo sull'ambiente;
    • della stagione turistica e dell'uso di approcci sostenibili nella pianificazione e gestione
        turistica.

I prodotti del progetto sono:
   • 11 piani locali d'azione per il turismo integrato e sostenibile, 1 piano d'azione comune per
       la gestione del turismo integrato e sostenibile nell'area SEE;
   • 1 campagna di marketing per ogni area partner;
   • 44 progetti esecutivi per ampliare la base geografica delle attività turistiche;
   • 11 richieste come destinazione europea d'eccellenza (rete EDEN);
   • partecipazione di 1 rappresentante per ogni paese in occasione della Giornata europea
       del turismo;
   • 11 Forum locali e relativi accordi, 1 Forum Transnazionale SEE per il turismo integrato e
       sostenibile;
   • 1 piattaforma web InTourAct, sviluppata dalla Provincia di Campobasso, per lo scambio di
       conoscenze e informazioni, prenotazioni, sviluppo di offerte comuni e raccolta di blog di
       viaggiatori;
   • 1 Carta SEE per il turismo integrato e sostenibile, che comprenda i principi metodologici e
       gi indicatori per valutare l'impatto del turista;
   • 11 piani d'azione per il turismo integrato e sostenibile, approvati dalle rispettive autorità
       locali e dai partecipanti al forum locale.

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Il turismo è un'attività
                                                                       economica        fondamentale
                                                                       per l’Europa, e contribuisce
                                                                       a generare una notevole
                                                                       crescita e occupazione.
                                                                       In termini di turismo, l’area
                                                                       del Sud-Est Europa (SEE) è
                                                                       molto omogenea: le attività
                                                                       turistiche si concentrano
                                                                       prevalentemente sulla costa
                                                                       e le aree limitrofe, toccando
                                                                       la città principale dell’area
                                                                       interessata e ignorando le
                                                                       zone circostanti, limitando
                                                                       così le opportunità per lo
                                                                       sviluppo integrato della
                                                                       regione.
                                                                       Lo sviluppo e i piani
                                                                       gestionali     del    turismo
                                                                       nell’area SEE si fondano su
                                                                       città di dimensioni medio /
                                                                       grandi, approfondendo così
                                                                       il divario tra le zone urbane
e quelle rurali e limitando lo sviluppo integrato di tali aree. La competitività del settore è in
costante aumento, non solo a livello globale, ma anche a livello regionale, e questo è
particolarmente vero nella regione SEE: la concorrenza tra Slovenia e Croazia, Italia e Grecia,
Grecia e Albania, Romania e Bulgaria, Croazia e Serbia è divenuta sempre più marcata, in
particolare dal 2008 come conseguenza della crisi economica. Vi è quindi il rischio che l'offerta
turistica e lo sviluppo del turismo vengano pianificati sulla base dell'approccio del prezzo più
basso, indebolendo così l'intero settore e andando nel lungo periodo in direzione opposta alla
auspicata coesione territoriale.
Secondo la risoluzione del Parlamento europeo (INI/2010/10/2206) del 27 settembre 2011, “il
turismo ha un carattere trans-settoriale orizzontale", e deve collaborare con altri settori e
politiche correlate, al fine di elaborare un sistema capace di promuoverlo efficacemente. La
comunicazione della Commissione europea COM (2010) 352/3 sul turismo sottolinea che è
indispensabile una sinergia nel settore del turismo in termini di condivisione di conoscenze ed
esperienze nel campo della pianificazione e dello sviluppo economico, come pure nella
valutazione del suo impatto attraverso strumenti e indicatori sviluppati in comune.
A questo proposito, l'adozione di un approccio comune e la definizione di principi comuni sono
considerati essenziali per la progettazione di un'offerta turistica che garantisca una
competitività orientata verso la qualità. Sono necessari piani transnazionali (attraverso lo
sviluppo di linee guida e una riflessione comune che permetta di concordare i principi di base
per un approccio transnazionale) per prevenire una riduzione dei prezzi e sviluppare azioni per
ridurre i costi, utilizzando appropriati indicatori di valutazione, e adottando principi sostenibili
di pianificazione delle attività. Grazie a un accordo transnazionale, i piani comuni di azione per il
turismo integrato e sostenibile possono definire quei principi, attività e indicatori in grado di
sostenere tale competitività orientata alla qualità. Un marchio comune (come l'Ecolabel della
Commissione europea) non può essere sviluppato senza la condivisione di indicatori di
performance e metodologie di valutazione, e questo è particolarmente vero per la regione SEE,

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in cui convivono i vecchi e i nuovi stati membri dell’Unione, i paesi IPA (in fase di pre-accesso
all’Unione) e i paesi ENPI (ancora esterni all’integrazione europea).
Partendo da queste basi, la Provincia di Rimini, insieme con dieci partner della regione SEE, ha
dato vita al progetto InTourAct - Integrated Tourism Action Plans for Excellence South East
Europe. Il progetto è realizzato nell'ambito del programma di cooperazione transnazionale
dell'Unione europea per l'Europa sudorientale, le cui attività hanno lo scopo di promuovere e
sostenere quanto è stato descritto in precedenza. Il progetto è nato dalle esperienze sviluppate
dalla Provincia di Rimini all'interno della rete Agenda21, in particolare dall’analisi dei risultati
dell’incontro sul turismo sostenibile svoltosi nel 2011, nonché dai risultati del progetto
Custodes, finanziato nell'ambito del programma comunitario Central Europe.

Il quadro istituzionale
La legge quadro 135/2001 e la successiva Riforma del Titolo V della Costituzione hanno
attribuito alle Regioni in maniera esclusiva la competenza in materia turistica, rendendo
centrale il rapporto Stato-Regioni nell’ambito delle scelte generali d’organizzazione e di
promozione turistica.
Il sistema che ne è derivato ha determinato un’architettura della governance turistica
caratterizzata da un coordinamento centrale che, pur se formalizzato mediante diversi soggetti
istituzionali (la Conferenza Permanente Stato-Regioni, il Coordinamento degli Assessori
Regionali al turismo con l’ANCI e l’UPI, il Comitato di Orientamento alle politiche turistiche, i
diversi Dicasteri – da quello per le Infrastrutture e i Trasporti a quello per i Beni Culturali e il
Turismo, solo per citarne qualcuno) risulta debole nell’indirizzare una strategia di sviluppo
complessiva.
Come conseguenza, fino ad oggi, sono irrisolte diverse problematiche che richiedono un
coordinamento quali: gli standard delle strutture ricettive, i requisiti delle professionalità, la
brand image nazionale, la dimensione minima della promozione internazionale e lo sviluppo di
particolari prodotti turistici.
In particolare, a differenza dei principali competitors europei, l’Italia presenta una
frammentazione dell’organizzazione e della promozione turistica con evidenti ricadute sulla
competitività internazionale. I principali ambiti problematici oggetto di interventi, sia nazionali
che regionali, del Legislatore Turistico italiano possono essere sintetizzati nei seguenti tre punti:
    • l’architettura dell’organizzazione turistica regionale, nel senso della definizione dei
        rapporti tra lo Stato e i diversi enti autonomi territoriali;
    • l’imprenditorialità, sia mediante la disciplina delle imprese turistiche sia in riferimento al
        rapporto che sussiste tra governance territoriale e le funzioni e responsabilità
        imprenditoriali attribuite ai sistemi turistici locali;
    • le professionalità che, in linea con l’evoluzione della domanda e dell’offerta
        internazionale, consentono di supportare lo sviluppo del settore.

La riforma del Titolo V della Costituzione ha determinato una profonda innovazione
nell’impostazione del rapporto tra i diversi livelli istituzionali. In particolare, alle Regioni sono
state delegate le seguenti funzioni:
   • la partecipazione, in varie forme, alla definizione della politica e della programmazione
       dello sviluppo turistico nazionale, sia in riferimento alle attività promozionali sia in
       merito alla definizione di principi, criteri e standard di armonizzazione dell’offerta
       turistica;

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•   la definizione della politica e della programmazione dello sviluppo turistico regionale, nel
       rispetto delle autonomie locali e delle norme comunitarie, favorendo l’integrazione tra lo
       sviluppo turistico e lo sviluppo territoriale;
   •   la definizione dell’assetto dell’organizzazione turistica e delle funzioni e responsabilità
       attribuite ai vari Enti;
   •   la definizione della disciplina relativa alle imprese e professioni turistiche;
   •   la definizione delle modalità di accesso, per i soggetti pubblici e per i soggetti privati, ai
       finanziamenti di diversa natura;
   •   la definizione delle attività promozionali e dei soggetti che, a vario titolo, sono preposti al
       loro svolgimento;
   •   lo svolgimento di funzioni amministrative e di vigilanza su enti ed organismi turistici.

Politiche per il turismo: Italia
Dal 21 ottobre 2013 l’Ufficio per le politiche del Turismo è passato dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Sebbene una maggiore
attenzione sia stata data al turismo, la mancanza di integrazione tra politiche per il turismo e la
strategia di sviluppo economico complessiva nazionale rimane un problema.
Poiché, come abbiamo visto, il turismo non è di competenza esclusiva dello Stato, le Regioni
italiane devono svolgere un ruolo decisivo in una serie di attività turistiche fondamentali, tra cui
sviluppo dei prodotti e il marketing. Appare necessario lo sviluppo di una strategia nazionale
integrata e a lungo termine, da mettere a punto in collaborazione con tutti i soggetti interessati
del settore pubblico e privato. Una strategia simile contribuirebbe a ottimizzare l’uso delle
risorse, come Fondi europei e investimenti pubblici ed esteri, e consentirebbe un coerente e
coordinato sviluppo turistico dell’Italia e delle sue regioni.
Lo sviluppo di una strategia turistica nazionale integrata e a lungo termine, da realizzarsi con la
collaborazione di tutti i soggetti coinvolti del settore pubblico e privato, sarebbe la chiave per
uno sviluppo coerente e coordinato del turismo italiano e delle sue regioni. Una simile strategia,
da concordare preferibilmente a livello governativo, darebbe all’Italia una strada da seguire e un
piano d’azione preciso, con mete e obiettivi chiari, e consentirebbe di porre le problematiche di
competitività e sostenibilità al centro delle politiche turistiche italiane. Tutto ciò permetterebbe
anche di sostenere lo sviluppo del turismo nel Mezzogiorno.

Sulla base della normativa vigente, le regioni italiane hanno facoltà di svolgere un ruolo primario
in tutta una serie di ambiti turistici fondamentali, tra i quali:
    • programmazione e sviluppo di attività turistiche a livello regionale e locale;
    • promozione di attività di marketing strategico;
    • gestione dei Fondi strutturali europei;
    • gestione di attività legate alle strutture turistiche regionali;
    • gestione di attività legate a imprese e professionisti del settore turistico.

L’autonomia legislativa regionale, non accompagnata da una reale funzione di coordinamento a
livello centrale, ha portato alla definizione di uno scenario turistico italiano notevolmente
variegato sotto il profilo di forme e modelli di organizzazione territoriale del turismo,
definizione e disciplina delle imprese e delle professioni turistiche, organismi e modalità di
vigilanza e organizzazione delle attività promozionali.
Laddove i Paesi competitor dell’Italia sono caratterizzati da modelli di organizzazione turistica
di tipo gerarchico, che consentono di conciliare la dimensione locale con quella nazionale

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mediante numerose e differenziate forme di coordinamento dei percorsi di sviluppo locale e
globale, il sistema turistico italiano si presenta a macchia di leopardo, con una differenziazione
dei diversi contesti regionali - sotto il profilo organizzativo, strategico e promozionale - che ne
condiziona la capacità competitiva in ambito internazionale e nazionale.
Emerge, quindi, la necessità di forme più strutturate di coordinamento, che consentano lo
sviluppo di un’immagine unitaria del sistema turistico italiano e, al contempo, la definizione di
percorsi di sviluppo locale per meglio competere in ambito internazionale.
La presenza di forme organizzative evolute di coordinamento dei processi di marketing turistico
e territoriale, quali le Destination Management Company (DMO), come dimostrano numerosi
casi di successo internazionale, rappresenta un fattore critico di successo nei processi di
promozione e commercializzazione internazionale delle diverse tipologie di destinazioni
turistiche. In funzione della presenza di Agenzie Regionali, preposte al coordinamento del
marketing turistico e territoriale, lo scenario italiano può essere suddiviso in due macro gruppi
di Regioni. Il primo gruppo è costituito dalle Regioni che hanno istituito un ente strumentale con
funzioni di meta-management del complessivo processo di marketing turistico regionale. Il
secondo gruppo, che comprende il Molise, costituito dalle rimanenti Regioni, non presenta un
organismo di coordinamento delle attività di marketing e di promozione turistica che sono
ancora svolte dagli Assessorati al Turismo. Sussistono, infatti, ancora Regioni con la presenza di
Enti Provinciali del Turismo, tra cui il Molise e di Aziende di Cura e Soggiorno del Turismo
accanto a Regioni che prevedono la presenza di Agenzie di Promozione Turistica (APT).
In Emilia Romagna, invece, riscontriamo il modello delle Unioni di Prodotto, fondate su temi
legati a quattro tipologie di prodotti turistici: Costa Adriatica, Appennino Verde, Città d’Arte e
Terme.
Le funzioni attribuite alle Province in materia di Sistemi Turistici Locali, nelle regioni che
prevedono questo modello organizzativo, sono ancora limitate e in ogni caso le indicazioni del
Legislatore appaiono spesso generali e non specifiche. In alcuni casi, come in Molise, la
normativa non dà alcuna indicazione sul ruolo delle Province, e non si prevede nessuna funzione
ad esse attribuita.
Per quanto riguarda le funzioni delegate alle Province in materia di turismo in generale, gli
ambiti di intervento previsti dalla normativa vigente nelle varie regioni possono essere
classificati in:
   • Promozione: Attività di comunicazione e promozione, commercializzazione, gestione di
        enti locali di promozione, ecc.
   • Accoglienza al turista: Istituzione e/o gestione di uffici di accoglienza turistica, standard
        di qualità dei servizi turistici, ecc.
   • Professioni turistiche: Esami di abilitazione, tenuta albi provinciali, vigilanza e controllo
        dei requisiti, ecc.
   • Autorizzazione, monitoraggio e controllo delle attività delle imprese turistiche:
        Classificazione strutture ricettive e/o stabilimenti balneari, autorizzazioni per le agenzie
        di viaggio, pubblicazione tariffe, ecc.
   • Erogazione di servizi e contributi alle imprese turistiche: Concessioni di contributi alle
        imprese, consulenza specialistica agli operatori privati, ecc.
   • Dati turistici: Rilevazione e/o trasferimento di dati turistici, ecc.
   • Creazione di reti/sistemi: Partecipazione a Sistemi Turistici Locali o strutture assimilabili,
        come Distretti Turistici o Sistemi Turistici, costituzione di consorzi turistici, ecc.
   • Altro: Attività di formazione, albo Pro loco, assegnazione di marchi regionali, ecc..

La situazione attuale fa registrare una forte disomogeneità in quanto a grado di decentramento
regionale. Se alcune Regioni hanno interpretato e applicato con decisione il principio di

                                                                                                 10
sussidiarietà, attribuendo numerose funzioni alle Province, altre Regioni ancora oggi
riconoscono alle Province un ruolo marginale nel contesto dell’Organizzazione Turistica
Regionale. Tra questi due estremi si distribuiscono altre Regioni, che riconoscono alle Province
un numero variabile di funzioni, più o meno contenuto.

Politiche per il turismo: Europa
L’Europa è la prima destinazione turistica mondiale. Affinché l’Europa possa mantenere questo
primato, la Commissione Europea incoraggia un nuovo quadro di azioni coordinate all’interno
dell’Unione europea (UE) nell’ottica di accrescere la competitività e la capacità di crescita
sostenibile del turismo europeo.
In linea con le priorità dell’Unione europea stabilite nella strategia “Europa 2020” e affinché
l’Europa possa mantenere il primato di principale destinazione turistica mondiale, la
Commissione propone un nuovo quadro di azioni coordinate in materia di turismo a livello di UE
al fine di rafforzare la competitività e la capacità di crescita sostenibile del turismo europeo.
Il turismo rappresenta la terza maggiore attività socioeconomica dell’UE e, secondo le stime,
genera più del 10% del PIL dell’UE, fornendo circa il 12% dell’occupazione totale. Il turismo è
quindi un settore importante sia per i cittadini che per le imprese dell’UE, in quanto produce
un effetto positivo sulla crescita economica e sull’occupazione dell’UE.
Il trattato di Lisbona ha riconosciuto l’importanza del turismo conferendo all’UE la facoltà
di sostenere, coordinare e completare l’azione dei paesi dell’UE in questo settore. La definizione
e la precisazione delle competenze dell’UE consente di delineare un quadro d’azione coerente.
Come sancito dal trattato di Lisbona, le azioni specifiche dell’UE nel settore turistico dovrebbero
mirare a:
    • incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese in tale
        settore;
    • favorire la cooperazione tra i paesi dell’UE, in particolare attraverso lo scambio delle
        buone pratiche.

Il turismo europeo ha sperimentato una situazione economica difficile a causa della crisi
economica e finanziaria del 2008, che ha avuto un impatto non trascurabile sulla domanda di
prestazioni turistiche. La situazione è stata aggravata dall’interruzione del traffico aereo dovuta
alla presenza di nuvole di ceneri vulcaniche in seguito all’eruzione del vulcano Ejyafjöll nel 2010,
che ha determinato un elevato numero di arrivi di turisti annullati e considerevoli perdite per le
compagnie aeree, il settore alberghiero e le altre attività connesse al turismo.

In linea con la strategia economica “Europa 2020”, le azioni a favore del turismo a livello di UE
possono essere riunite attorno ai quattro assi seguenti:
   • Stimolare la competitività del settore turistico in Europa. A tal fine occorre:
       • sviluppare l’innovazione nel turismo, ad esempio facilitando l’adattamento del settore
           e delle sue imprese all’evoluzione del mercato delle nuove tecnologie
           dell’informazione, della comunicazione e dell’innovazione;
       • migliorare le competenze professionali nel settore, attraverso la promozione delle
           opportunità offerte dai vari programmi dell’UE, come Leonardo o il Programma
           quadro per la competitività e l’innovazione con i suoi capitoli “Erasmus per giovani
           imprenditori” e “e-Skills per l’innovazione”;
       • cercare di ovviare alla stagionalità della domanda, ad esempio facilitando un
           meccanismo di scambi turistici volontari tra i paesi dell’UE, soprattutto durante la

                                                                                                 11
bassa stagione e per alcuni gruppi chiave della società, nonché incoraggiando lo
           sviluppo di un meccanismo volontario di scambio di informazioni online per un
           migliore coordinamento delle vacanze scolastiche tra i paesi dell’UE;
       • promuovere una diversificazione dell’offerta turistica in particolare promuovendo e
           dedicando maggiore attenzione al patrimonio comune dell’Europa e integrando nelle
           strategie turistiche il patrimonio «naturale»;
       • contribuire a un miglior coordinamento delle attività di ricerca sul turismo e
           consolidare i dati socioeconomici sul turismo a livello europeo.
   •   Promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile, responsabile e di qualità. A tal fine
       occorre:
       • sviluppare un sistema di indicatori per la gestione sostenibile delle destinazioni, che
           potrebbe contribuire a creare un marchio per promuovere destinazioni turistiche
           sostenibili;
       • organizzare campagne di sensibilizzazione per i turisti europei sulle destinazioni,
           comprendenti informazioni sulle modalità di trasporto e sui rapporti con la
           popolazione locale;
       • sviluppare un marchio europeo per il turismo di qualità, basato sulle esperienze
           nazionali esistenti, inteso ad aumentare la sicurezza e la fiducia dei consumatori;
       • facilitare l’identificazione dei rischi legati ai cambiamenti climatici per proteggere
           l’industria turistica europea da investimenti in perdita ed esplorare le possibilità di
           sviluppo di offerte turistiche alternative;
       • proporre una carta del turismo sostenibile e responsabile;
       • proporre una strategia per un turismo costiero e marino sostenibile;
       • stabilire o rafforzare la cooperazione tra l’UE, i principali paesi emergenti e i paesi del
           Mediterraneo per la promozione di modelli di sviluppo turistico sostenibile e
           responsabile e lo scambio di pratiche ottimali.
   •   Consolidare l'immagine e la visibilità dell'Europa come insieme di destinazioni sostenibili
       e di qualità. A tal fine occorre:
       • sostenere la creazione di una «marca europea», in stretta collaborazione con i paesi
           dell’UE, che possa completare gli sforzi promozionali nazionali e permettere alle
           destinazioni europee di distinguersi meglio dalle altre destinazioni internazionali;
       • promuovere l’Europa come una destinazione turistica sostenibile e di
           qualità attraverso il sito web «visiteurope.com» e in occasione di grandi eventi
           internazionali o nelle fiere e nei saloni turistici più importanti;
       • rafforzare la partecipazione dell’UE nelle sedi internazionali.
   •   Massimizzare il potenziale delle politiche e degli strumenti finanziari dell'UE per lo
       sviluppo del turismo. A tal fine occorre:
       • migliorare l’integrazione e il coordinamento del turismo nelle altre politiche dell’UE,
           come la politica dei trasporti, della concorrenza, del mercato interno, della fiscalità,
           della tutela dei consumatori, dell’ambiente, dell’occupazione e formazione, dello
           sviluppo regionale e rurale, politiche, queste, che hanno tutte ripercussioni dirette o
           indirette sul turismo;
       • promuovere e mobilitare strumenti e programmi comunitari di sostegno al turismo,
           come il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo europeo agricolo per lo
           sviluppo rurale e il Fondo europeo per la pesca.

Di conseguenza, le possibilità per lo Stato di intervenire su questioni di competenza delle
autorità regionali appaiono limitate. L’intervento dello Stato, quindi, si concentra generalmente

                                                                                                 12
sulle questioni turistiche di rilevanza nazionale. Il coordinamento tra Stato e regioni è
particolarmente importante per la promozione dell’Italia all’estero; le regioni hanno bisogno di
sfruttare al meglio le opportunità di capitalizzazione offerte della fama internazionale del
marchio “Italia”.

Meccanismi di consultazione
Il piano d'azione della Provincia di Campobasso è stato sviluppato con il supporto di numerosi
attori locali, che sono stati coinvolti attivamente nel progetto attraverso la loro partecipazione ai
Forum locali. Secondo la strategia comune definita dai partner del progetto, la Provincia di
Campobasso ha organizzato sette forum locali focalizzati allo sviluppo del turismo integrato e
sostenibile. I partecipanti ai forum locali provengono dal settore turistico, da organismi
educativi e culturali, e da istituzioni pubbliche. Essi rappresentano i principali attori economici
nelle politiche settoriali coinvolte nella pianificazione dello sviluppo urbano, e l’obiettivo è stato
quello di raccogliere il loro contributo per le definizione di un approccio integrato del turismo, in
pratica coinvolgendo tutte le parti interessate allo sviluppo strategico del turismo della regione.
La discussione all'interno dei Forum locali ha toccato quattro principali aree tematiche:
“Ambiente", ”Mobilità", ”Cultura e patrimonio", e “Innovazione e competenze professionali".
Alcuni rappresentanti regionali sono stati anche invitati a partecipare ai forum transnazionali di
InTourAct, e alla creazione di un gruppo transnazionale a sostegno dell'individuazione della
metodologia e dei principi per lo sviluppo, l'attuazione e la valutazione del turismo integrato.
Tutti i partecipanti hanno sostenuto attivamente il processo di capitalizzazione delle conoscenze
esistenti e le esperienze di tutti i partner del progetto, riconoscendolo come uno strumento di
opportunità per la creazione di una rete, e la gestione della conoscenza nel settore del turismo a
livello transnazionale.
Le informazioni raccolte sono state la base per l'attuazione di un'analisi SWOT per lo sviluppo
turistico della provincia di Campobasso. È importante sottolineare come la Provincia di
Campobasso abbia condotto ben sette Forum locali, un numero superiore ai quattro previsti dal
progetto originale, proprio con l’obiettivo di garantire un maggior coinvolgimento degli attori,
attraverso una distribuzione geografica capillare dell’intero territorio provinciale. L'elenco dei
soggetti partecipanti ai forum locali organizzati dalla Provincia di Campobasso è presentato nel
seguente elenco:
   Alessandra Cafiero       Ipseoa
   Alessandra Capocefalo    Esperto
   Alessandro Gammieri      Esperto
   Alessandro Petrocelli    ITC Boccardi
   Alissia Ianzano          ITC Boccardi
   Amelia Onza              Confcommercio
   Angelo Presenza          Ass. Turismo Termoli
   Anna De Sanctis          Comune di Campodipietra
   Anna Palmieri            ITC Boccardi
   Anna Testa               Agriturismo Masseria Testa Ciruglio
   Antonello Filippi        Associazione Artes
   Antonello Nardelli       Associazione Culturale”D. Del Galdo”, Pro Loco S. Giuliano di Puglia
   Antonio Ialenti          Associazione Cross
   Antonio Sabatino         Pro Loco Giovani Cercesi
   Antonio Spina            Ass. Culturale Click
   Antonio Valiante         Comune di Jelsi
   Antonio Venditti         Associazione Cross
   Benedetta Morone         ITC Boccardi
   Beniamonio Coronese      Circolo Vela

                                                                                                   13
Bruno Mottillo           Ecomuseo Itinerari Frentani
Carla de Francesco       Università del Molise
Carla Mastrantuono       Esperto
Carmencita Mastroianni   Associazione Cross
Claudio Niro             Associazione Falco
Corrado Zara             Comune di San Felice del Molise
Crescenzo Gasbarro       Anteas S. Martino
Cretella Sirone          Fare Verde onlus
Daniela Adducchio        Geoprogress
Domenico D’Arienzo       Termoli Medievale
Domenico Santorelli      Comune di Trivento
Domitilla D’Amico        Esperto
Donato d’Alessandro      Associazione Pro Crociati e Trinitari
Elisabetta Tutolo        ITC Boccardi
Emmanuel Minardi         Associazione Cuorenonmente
Erik Ferrante            Molise Tour Bike
Ettorina Tribe           Alberghiero
Evelina D’Alessandro     Libera Professionista
Filomena Zeuli           Comune di Sepino
Fiorenzo Corina          Comune Campomarino
Francesca Civico         Pro Loco Treventum
Francesca Izzi           Geaco
Francesca Pasquale       ITC Boccardi
Francesco Iannotta       Università del Molise
Francesco Rosati         Pro Loco Santa Croce
Francesco Vitale         Associazione Incas
Franco Antenucci         Comune di Roccavivara
Franco Federico          Pro Loco Angioina
Frine Bravi              ITC Boccardi
Fusco Sara               Progetto Europeo”LifeMaestrale”
Gabriele Maglieri        Comune di Riccia
Gabriella Zaccardi       ITC Boccardi
Genoveffa Cardinelli     Comune di Campo Marino
Giovanni De Micheli      Associazione Cuorenonmente
Giulia Persich           ITC Boccardi
Giuseppe Barrucco        Feste rievocative
Giuseppe Di Felice       Geoprogress
Giuseppe Gigli           Esperto
Giuseppe Rosa            Agriturismo La Ginestra
Giuseppe Santoianni      Associazione Cross
Giuseppe Santoro         Associazione Pro Crociati e Trinitari
Giuseppe Scarano         Ristorante Lu Carratino
Giuseppe Zio             Fondazione San Leo
Giuseppina De Castro     Associazione Libera Professionista
Giuseppina Occhionero    Associazione Turismo Campomarano
Giusi De Castro          WWF
Greta di Gregorio        ITC Boccardi
Guido Amatucci           Comoltur
Ida Piermatteo           ITC Boccardi
Ilaria Centorame         ITC Boccardi
Isabella Di Florio       Comune di San Biase
Isabella Muccilli        Archeologo
Katia Lucchese           Esperto
Laura di Bernardo        ITC Boccardi
Laura Pozzuto            Forum Giovani
Lino Cirveci             Associazione Culturale S. Amando
Loredana Marcantonio     Associazione Excursio
Loredana Seccia          ITC Boccardi
Lucia Di Camillo         Comune di Colletorto
Luciano Calignano        Proloco Termoli

                                                                 14
Luciano Mancinella         Anteas Filo d’oro
Lukasz Kyskowski           ITC Boccardi
M. Luciana Martino         Comitato Festa del Grano S. Anna
Marco Caldoro              Associazione Culturale Moliart
Marco Valiante             Villaggio Turistico Ciocca
Margherita Di Carlo        Travel & Book
Maria Amato                ITC Boccardi
Maria Antonia Bove         Italia Nostra
Maria Concetta Foschini    ITC Boccardi
Maria Grazia Tagliaferri   Associazione Rodolfo De Moulins
Maria Teresa Santella      Ristorante Tipico 47 SM
Mario Fratino              Associazione Culturale S. Amando
Mario La Guardia           Esperto
Massimo Di Nonno           Fotografo
Maurizio Sentilli          Attore
Michela Ricciardi          Associazione Culturale Click
Michele Barbiaro           Pro Loco Jelsi
Michele Fratino            Comune di Jelsi
Michele Fuscoletti         Esperto
Nella Rescigno             Associazione Muse
Nicola Cordone             Associazione Create
Nicola Frenza              Osservatorio Molisano sulla Legalità
Nicola Magri               Next
Nicola Sgobbo              Comoltur
Nicoletta Radatta          Ecomuseo Itinerari Frentani
Nicolina Eremita           Comune di Colletorto
Paolo Manuele              Comune di Civitacampomarano
Pasquale Sardella          Le casette al colle
Pasquale Valiante          Comune di Jelsi
Pierluigi Fierro           Polisportiva Pegasos
Piero Tozzi                Comune di Casacalenda
Pierpaolo Miserere         Comune di S. Angelo Molisano
Pinelli Antonella          Forum Giovani
Renato Di Soccio           WWF Molise
Rita Pistilli              Prov. Campobasso
Roberta Croce              ITC Boccardi
Roberto Germanese          Matese per l’occupazione
Roberto Molinaro           Mr Show
Rosamaria Di Iorio         Associazione Culturale Click
Rosanna Carosella          Esperto
Rossano Pazzagli           Università Molise
Sabina Mascia              Associazione Molise Incanto
Sabrina Di Cristoforo      King Communication
Salvatore D’Amico          Comune di Jelsi
Salvatore Santone          Antica Maschera Il diavolo
Sandro Carosella           Esperto
Santangelo                 Comitato feste rievocative
Silvia Santorelli          Associazione Muse, Archeoclub Trivento
Stefania Aiello            Associazione Multiverso
Stefano Corona             ITC Boccardi
Stefano Ramundo            Comune Campobasso
Teresa Di Ricco            IPSEOA Matese
Tiziana Martinelli         Associazione Molise Incanto
Valeria Mastropietra       ITC Boccardi
Valerio Santoro            ITC Boccardi
Vanessa Pardisi            ITC Boccardi
Vincenzo D’Apote           ITC Boccardi
Vincenzo Fratianni         Comune Ferrazzano
Virgilio Mirra             Associazione Pro Crociati e Trinitari

                                                                    15
Il Piano di Azione e la Programmazione 2014-2020 della Regione Molise
Alla luce dei temi individuati dalla Regione Molise come prioritari per il periodo 2014-2020, al
fine di rispondere alle sfide fissate dalla Commissione europea e dal Governo italiano, il presente
piano d'azione intende quindi contribuire ai seguenti temi:
   4. Innalzare gli indici di notorietà e vendibilità del territorio e delle sue specializzazioni
   7. Salvaguardare e gestire in maniera efficiente le risorse naturali – acque, rifiuti, energia
         (sismico e idrogeologico)
   9. Incrementare e migliorare l’occupazione, ridurre la disoccupazione giovanile, ridurre la
         disoccupazione femminile
   10. Migliorare la qualità del capitale umano e riorientarne la specializzazione

Mappa delle relazioni territoriali e degli attori coinvolti
                                          La Provincia di Campobasso si estende su una
                                          superficie di 2.909 km², con una popolazione totale di
                                          circa 230.000 abitanti, e comprende 84 comuni, tra cui
                                          Campobasso,
                                          capoluogo della
                                          regione.
                                          A nord-est confina
                                          con il Mare
                                          Adriatico, a nord
                                          con l'Abruzzo, con
                                          la Puglia a sud-est,
                                          con la Campania a
                                          sud, e con la
                                          Provincia di Isernia
                                          a ovest.

                                                                                                16
Vision
Il turismo contribuisce al sistema economico in diversi modi: i visitatori portano denaro al
territorio attraverso la spesa per trasporti, attrazioni visitate, vitto e alloggio. Il denaro speso per
beni e servizi, sia d’importazione che prodotti localmente, porta anche denaro nell'economia
locale contribuendo a salari, profitti e tasse. Sono numerosi i settori interessati dal turismo,
come evidenziato nel diagramma seguente, ripreso da VisitBritain:

L’obiettivo economico del presente piano d’azione è di aumentare la quota della Provincia di
Campobasso sul mercato dei flussi turistici grazie all’offerta di destinazioni di alta qualità,
proteggere le eccellenze e le buone pratiche esistenti in loco e facilitare un miglior raccordo tra
le aspettative del visitatore e l'esperienza turistica che gli viene offerta.
La Provincia di Campobasso promuove lo sviluppo del turismo come strumento per dare
benefici sia alle imprese locali del settore, che in generale all'economia locale, all'occupazione, e
all’intera comunità. Comprendere i meccanismi del turismo è importante al fine di individuare le
cause che generano il successo di una politica rispetto a un’altra, e acquisire la capacità di
analizzare gli effetti positivi e negativi in modo da aiutare il settore a migliorarsi continuamente.
Il presente rapporto intende contribuire a questa visione.
Le strategie turistiche che si prefiggono unicamente di portare del denaro in una particolare
area, tendono in genere a non considerare l'impatto delle ricchezze che lasciano quel territorio a
causa delle attività turistiche. L'economia locale vede entrare infatti delle risorse finanziarie
attraverso la spesa generata dal turismo, i benefici da lui indotti all’economia sociale, e quanto
viene direttamente guadagnato dai residenti e dalle imprese locali. Tuttavia è anche

                                                                                                     17
indispensabile considerare quanto denaro lascia quell’area: questo fattore viene definito come
“perdita” e tiene conto di quanto viene speso al di fuori dell'economia locale. Per esempio, parte
del denaro viene speso per tasse, forniture di energia, gestione dei rifiuti, oppure per beni e
servizi che acquistiamo da altre parti (cioè al di fuori della regione). Sono tre i principali tipi di
perdite che devono essere considerati nel settore del turismo:
   • perdita esterna - causata dalla spesa turistica al di fuori dell’area che stiamo analizzando;
   • perdita interna - causata dalla importazione di merci prodotte esternamente, come pure
       dall'importazione di manodopera e capitali esterni. Questo tipo di perdite sono legate alla
       domanda per beni e servizi prodotti al di fuori della nostra area di riferimento;
   • perdita invisibile - causata dalla degradazione delle caratteristiche ambientali e socio-
       culturali della destinazione turistica, che portano a un peggioramento della qualità della
       vita per le comunità locali, nonché a un progressivo calo del valore della destinazione sul
       mercato turistico.

È quindi importante che i benefici del turismo tengono sempre conto anche di tali perdite.
Il Wise Growth Action Plan sviluppato nel Regno Unito utilizza il termine di”crescita saggia”,
piuttosto che il termine “turismo sostenibile” per collegare le giuste richieste di crescita con i
principi della sostenibilità. La crescita saggia viene definita come: inclusiva, coinvolgente,
salutare, attenta, specifica per il territorio, divertente e accattivante, sostenibile, efficiente. Nel
resto di questo documento, continueremo comunque a usare la parola “sostenibilità" anche in
questo senso.
Approcci integrati al turismo che agevolino i partenariati transnazionali tendono a essere
considerati come un elemento di successo, così come il marketing mirato che individua segmenti
specifici come l’enogastronomia, il turismo termale/wellness e il turismo verde. Il ruolo della
segmentazione per la comprensione del mercato è un elemento di enorme importanza.
Marketing e competitività sono le aree chiave su cui costruire i piani di sviluppo, pur
considerando l’importante ruolo dei trasporti per il raggiungimento degli obiettivi di politica del
turismo. Strategie di promozione culturali sono state messe in pratica in numero sempre
maggiore: tra i diversi approcci per sostenere il turismo viene spesso indicato lo sviluppo di
partenariati pubblico-privato, la maggiore concorrenza sul mercato, la riduzione dei sussidi a
fondo perduto, la riduzione della regolamentazione burocratica e la rottura dei monopoli. È
importante sottolineare che il successo di una politica per il turismo non deve basarsi più sul
sostegno finanziato con fondi pubblici.
Un altro elemento di vantaggio competitivo viene dallo sviluppo di relazioni tra diverse filiere
del turismo per esempio la costruzione di legami più stretti tra i produttori di cibo locale e
l'industria dell'ospitalità, in particolare nelle zone rurali. La riqualificazione del settore
dell'ospitalità è sempre stata indicata come un elemento di forza del settore turistico.

Temi strategici
Come precedentemente ricordato, questo piano d'azione è stato strutturato secondo i quattro
temi che sono stati considerati come elementi chiave dai partner InTourAct per la definizione di
una strategia comune:
   • Ambiente: la sostenibilità ambientale deve essere analizzata nel contesto delle risorse e
       dell'offerta turistica, con particolare attenzione alle principali attrazioni naturali che
       possono essere promosse con l'ausilio di strumenti per il turismo sostenibile;
   • Mobilità: lo sviluppo del piano d'azione deve analizzare la disponibilità e l'accessibilità
       per passeggeri che usano diverse tipologie di veicoli (aerei, ferrovie, viabilità delle strade,
       mezzi pubblici e privati di trasporto, ecc.);

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•   Cultura e patrimonio culturale: comprende sia le risorse culturali materiali e immateriali
       (canti popolari, racconti, ecc.), con particolare enfasi alle specifiche risorse culturali
       trasmesse di generazione in generazione;
   •   Innovazione e competenze professionali: questo elemento è stato incluso per esaminare
       tutti gli aspetti legati alle competenze necessarie per garantire un adeguato sviluppo del
       settore del turismo.

Definizione di Turismo Integrato e Sostenibile
Secondo l’Environment Program delle Nazioni Unite, la definizione standard di “integrazione" è
il processo necessario per unire componenti separate, sotto forma di un insieme funzionale,
attraverso il coordinamento degli interventi. La pianificazione è quindi uno strumento
importante per l'integrazione. Essa implica un approccio globale e integrato che riconosca come
tutti i settori di sviluppo, le strutture di supporto e i servizi siano interdipendenti tra loro, e in
stretta connessione con l'ambiente naturale e la società. Adottare un approccio di gestione
integrato impedisce sviluppi incoerenti e incompatibili e produce quindi una serie di vantaggi.
Un approccio integrato applicato allo sviluppo del turismo può aumentare i benefici ambientali,
economici e sociali, e permettere l'individuazione e la risoluzione di eventuali conflitti per l'uso
delle risorse naturali. Secondo Jones e Haven-Tang (2005), “il turismo integrato è direttamente
legato alle strutture economiche, sociali, culturali, naturali e umane delle località in cui si svolge. In
termini pratici, si tratta di un turismo che ha chiaramente definito le connessioni con le risorse
locali, le attività, i prodotti, le altre industrie di produzione e di servizi, e si baso su una comunità
locale partecipativa. Il turismo integrato implica, ma anche richiede, un’attenzione alle reti, alle
relazioni e ai partenariati.”

Pianificare il turismo integrato è soprattutto una questione di buona gestione. Per essere efficace
e contribuire alla gestione complessiva del benessere di una destinazione, lo sviluppo del
turismo deve essere:
   • coordinato con le altre attività e strategie politiche;
   • sostenuto e promosso dal governo locale;
   • considerato come una buona opportunità di investimento;
   • condotto da un’industria turistica informata e ben preparata.

Secondo l'Organizzazione Mondiale del Turismo, il turismo sostenibile porta a una gestione delle
risorse tale da garantire che le esigenze economiche, sociali ed estetiche possono essere
soddisfatte mantenendo l'integrità culturale, i processi ecologici, la diversità biologica e i sistemi
di supporto essenziali. Inoltre il turismo sostenibile è capace di soddisfare le esigenze attuali dei
turisti e delle regioni ospitanti, allo stesso tempo proteggendo e valorizzando nuove opportunità
per il futuro.
Il turismo sostenibile è un “ethos", cioè una disciplina per tutti i tipi di turismo, non un prodotto
turistico in sé, ed è parte integrante di tutti gli aspetti dello sviluppo e gestione del turismo.
L'obiettivo del turismo sostenibile è mantenere i vantaggi economici e sociali dello sviluppo
turistico, e al contempo ridurre gli effetti indesiderati sull'ambiente naturale, storico, culturale e
sociale, bilanciando le esigenze dei turisti con le esigenze della destinazione turistica di cui ci
occupiamo.
Il turismo sostenibile è anche definito come quel “turismo che rispetta sia la popolazione locale
che il viaggiatore, il patrimonio culturale e l'ambiente" (UNESCO). Esso mira a fornire alle
persone una vacanza emozionante ed educativa che sia anche di beneficio per la popolazione del
paese visitato. Tutte le attività turistiche di qualsiasi tipo - vacanze, viaggi d'affari, conferenze,

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viaggi avventura ed ecoturismo – devono essere sostenibili. L’UNESCO elenca una serie di
politiche e regolamenti che il governo e gli operatori turistici dovrebbero adottare per un
approccio sostenibile nel settore del turismo. Più precisamente:
   • i comitati che pianificano i progetti di sviluppo turistico devono includere rappresentanti
       delle comunità locali;
   • i progetti di sviluppo turistico devono essere compatibili con le esigenze e le pratiche
       delle comunità locali;
   • la pianificazione deve garantire uno sviluppo turistico sull’intero territorio regionale,
       evitando una concentrazione eccessiva in alcune zone a scapito di altre;
   • i buoni terreni agricoli devono essere protetti ed esclusi dalle attività turistiche;
   • agli hotel dovrebbe essere richiesto di installare impianti di trattamento degli scarichi;
   • analisi di protezione ambientale devono essere condotte durante il processo di
       approvazione del piano di sviluppo;
   • i livelli minimi di occupazione e di uso di prodotti locali devono essere salvaguardati;
   • i livelli salariali minimi approvati dai sindacati devono essere rispettati;
   • alle aziende del settore turistico deve essere richiesto un tributo per finanziare la
       formazione e lo sviluppo delle tradizionali abilità artigianali e artistiche;
   • vanno definiti dei codici di comportamento per gli operatori, da esporre presso punti di
       informazione e principali servizi turistici.

Perché pianificare
Lo sviluppo del turismo sostenibile richiede un processo di pianificazione e gestione che sia in
grado di riunire una serie di diversi problemi in un insieme di principi. Per sua stessa natura, la
pianificazione ha diverse dimensioni che vanno raccordate tra di loro, in modo che un efficace
piano strategico per la gestione di una destinazione turistica sia un elemento essenziale per
garantire un successo duraturo della destinazione, nel rispetto dell’ambiente. La pianificazione
non sarà molto probabilmente in grado di offrire soluzioni a tutte le problematiche che la
destinazione turistica deve affrontare, tuttavia l'assenza di pianificazione si tradurrà
sicuramente in un aumento nel numero dei problemi.
Il processo di pianificazione ci aiuta inoltre a garantire la coerenza con le strategie generali della
destinazione turistica, permettendoci di identificare i punti chiave e le azioni di promozione e di
marketing da intraprendere. Inoltre, la pianificazione ci aiuta a definire le responsabilità e le
attività dei diversi attori nell'attuazione delle strategie e delle azioni, a stabilire obiettivi chiari e
comprensibili per tutti, e progettare le misure atte a realizzare la strategia che abbiamo definito.
I piani di azione funzionano anche come strumenti efficaci per riqualificare il turismo nei tempi
di crisi economica, aiutandoci a ridefinire le azioni che devono essere intraprese al fine di
mantenere la posizione di una destinazione turistica e anche accrescerla investendo nei punti di
forza e realizzando le opportunità non ancora espresse compiutamente.

Questo documento vuole essere uno strumento di supporto per stabilire gli orientamenti
generali per l'organizzazione delle attività turistiche sotto diversi aspetti e in diverse aree
fondamentali:
   • identificazione e valutazione del potenziale turistico come base per definire le possibili
      direzioni di sviluppo del settore;
   • stato attuale e prospettive di sviluppo delle infrastrutture turistiche, come materiale di
      base necessario per lo sviluppo del turismo sostenibile;
   • stato attuale e sviluppo previsto di leggi e normative di sostegno allo sviluppo del turismo
      sostenibile;

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•   analisi finanziaria ed economica della destinazione turistica, da usare come indicatore dei
       benefici reali e dei risultati conseguiti nello sviluppo del territorio;
   •   impatto delle attività turistiche sull'ambiente, come condizione necessaria per la
       conservazione delle principali attrazioni turistiche naturali, e la riduzione degli effetti che
       i turisti e l'industria del turismo hanno sull’ambiente.

L’analisi condotta nell’ambito del progetto InTourAct ha evidenziato quanto sia al momento
difficile reperire informazioni specifiche sul settore turistico nella Provincia di Campobasso e
nella Regione Molise in generale. I dati raccolti fanno generalmente riferimento a macroanalisi,
ma difficilmente si trovano informazioni relative all’impatto del settore turistico nella vita
quotidiana (consumo di risorse idriche, di energia, ecc.). Si è quindi evidenziata la necessità di
pianificare un’azione futura in tal senso, con lo scopo di avviare un’attenta riflessione che possa
guidare le scelte in materie di turismo integrato e sostenibile. Il grande interesse e consenso che
è stato rilevato attraverso l’organizzazione dei Forum locali nella Provincia di Campobasso è
altresì la dimostrazione di quanto tale esigenza sia particolarmente sentita, e ha permesso di
misurare quanto gli operatori locali siamo pronti a contribuire alla sua realizzazione.

Quadro metodologico
Lo sviluppo di un piano d'azione per il turismo sostenibile nella Provincia di Campobasso si basa
sull'analisi delle discussioni svolte all’interno dei sette Forum locali organizzati nell'ambito del
progetto InTourAct, e della seguente analisi SWOT. L’organizzazione dei Forum è stato un
indubbio successo dal punto di vista metodologico, in quanto ha permesso di coinvolgere tutti gli
attori locali interessati a contribuire alla definizione del piano, grazie all’attenta capacità di
ascolto delle singole istanze che i Forum hanno permesso di sviluppare.
Una prima bozza è stata preparata nel giugno 2014, in modo da ricevere commenti sia dagli
stakeholder che hanno attivamente partecipato alle suddette attività, che dalle altre istituzioni
locali e regionali interessate alla sua applicazione. Sulla base degli ulteriori suggerimenti e
osservazioni pervenute, la versione finale del piano d'azione è prevista per l’agosto 2014, in
modo da essere presentata ufficialmente in una conferenza rivolta a proporre le nuove strategie
nel settore turismo per la Regione Molise.

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