PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE - COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile
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COMUNE DI CASTENASO Provincia di Bologna Servizio Comunale di Protezione Civile Gennaio 2010 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile INTRODUZIONE Il presente documento comprende la pianificazione dell'attività preparatoria e delle procedure d'intervento in caso di emergenza per protezione civile a livello comunale. Previsione, prevenzione e pianificazione dell'emergenza sono le attività di protezione civile preliminari e fondamentali per una efficace gestione del soccorso, così come descritto nella Legge 225/1992 che ne da le relative definizioni e ne delinea l'ambito d’applicazione e d’utilizzo. Il Decreto Legislativo n. 112 /1998, inoltre, attribuisce ai Comune il compito di predisporre, sulla base degli indirizzi regionali (Legge Regionale dell'Emilia Romagna n. 1 /2005), i piani comunali di emergenza. Il Piano Comunale, dunque, non è un semplice elenco di risorse teoricamente disponibili e di competenze messe su carta ma piuttosto della “simulazione” di un evento complesso. Questo metodo porta all’individuazione dei cosiddetti “scenari di rischio” e alla successiva creazione di modelli di intervento dai quali emergano delle procedure chiare e leggibili sul “chi fa che cosa” cercando di ridurre al minimo le situazioni di stress durante le emergenze. Il Piano in modo semplice e sintetico delinea l’organizzazione comunale preventiva e di intervento per le emergenze di protezione civile ed è importante strumento di consultazione dati. Per le sue finalità il Piano necessita di continuo aggiornamento, sia nella parte normativa che in quella organizzativa. E’ infatti uno strumento di lavoro tarato su una situazione ipotetica verosimile sulla base delle conoscenze scientifiche del momento attuale, aggiornabile e riadeguabile non solo quando cambino nomi e numeri di telefono, ma soprattutto quando si acquisiscono, ad esempio, nuove conoscenze sui rischi del territorio o nuovi sistemi di monitoraggio. Dovrà uniformarsi alle leggi dello Stato e della Regione, eventualmente approvate ed entrate in vigore dopo la sua stesura. Dovrà riportare e indicare anche le esperienze maturate a seguito di esercitazioni e addestramenti, nonché prevedere l’inserimento di ulteriori adesioni di volontariato. A tale fine si programmano aggiornamenti sia per quanto riguarda tutto il personale coinvolto, che per la dinamicità dell’assetto del territorio. La continua verifica del Piano sarà quindi strettamente connessa all’attuazione di periodiche esercitazioni che fondamentalmente mirano ad evidenziare le caratteristiche negative del sistema-soccorso che necessitano aggiustamenti e rimedi. L’efficacia di una pianificazione, infine, si basa su un adeguato sistema di comunicazione con la popolazione. Il Sindaco ha infatti ereditato oggi dal Prefetto le 2
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile competenze in materia di informazione della popolazione su situazioni di pericolo per calamità naturali e conserva quelle in materia di rischio industriale. E’ fondamentale che anche in condizioni di normalità il cittadino conosca le caratteristiche essenziali di base del rischio che insiste sul proprio territorio, le disposizioni del Piano di Emergenza Comunale nell’area in cui risiede e con quale mezzo ed in quale modo verranno diffuse informazioni ed allarmi. Le informazioni in condizioni di emergenza sono essenziali e sintetiche nell’intento di generare nella popolazione comportamenti di autoprotezione e di ridurre il più possibile le situazioni di panico. 3
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile INDICE Parte RESPONSABILITA’, ATTRIBUZIONI E COMPITI A LIVELLO COMUNALE prima − Il quadro legislativo attuale − Doveri e responsabilità del Sindaco Parte STRUTTURA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE seconda − La struttura operativa − Materiali e mezzi − Centro Operativo Comunale (C.O.C.) − Schede di raccolta dati Parte ATTIVITA’ PREPARATORIA terza − Inquadramento del territorio − Gli scenari di rischio − Rischio Esondazioni − Rischio Nevicata eccezionale − Rischio Nubifragio e Tromba d’aria − Rischio Terremoto − Rischio Incidente Industriale − Rischio Incidente stradale, ferroviario, aereo Parte ATTIVITA’ DI EMERGENZA O INTERVENTI OPERATIVI quarta − Interventi Operativi − Procedure di intervento Parte ATTIVITA’ PER IL SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA quinta − Censimento danni − Supporto psicologico − Comunicazione Parte AGGIORNAMENTO E VERIFICA DEL PIANO sesta − Aggiornamento Periodico − Esercitazioni − Informazione alla popolazione Parte − Piano Emergenza Esterno “Baschieri & Pellagri” settima 4
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile PARTE PRIMA RESPONSABILITA’, ATTRIBUZIONI E COMPITI A LIVELLO COMUNALE 5
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile IL QUADRO LEGISLATIVO ATTUALE Legge 24 febbraio 1992 Servizio Nazionale di Protezione Civile (struttura comunale di protezione n.225 civile) Decreto Legislativo 31 “Decreto Bassanini” (funzioni stabilmente assegnate agli Enti Locali in marzo 1998 n.112 materia di Protezione Civile) Decreto Legislativo 18 Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali agosto 2000 n.267 Decreto Legge 7 Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle settembre 2001 n.343 strutture preposte alle attività di protezione civile Decreto Presidente Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle Repubblica 8 febbraio organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile 2001 n.194 Legge 9 novembre 2001 Conversione L.343/2001: disposizioni urgenti per assicurare il n.401 coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile Legge Regionale “Norme in materia di protezione civile e volontariato. 07/02/2005, n. 1 Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile”. 6
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile DOVERI E RESPONSABILITÀ DEL SINDACO. La Legge 225/92 assegna al Comune un ruolo da protagonista in tutte le attività di protezione civile (previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza), soprattutto nella fase di gestione dell’emergenza. Il Sindaco che è la massima autorità comunale di protezione civile e di tutela della popolazione, al verificarsi di una situazione di emergenza, acquisite le opportune e dettagliate informazioni sull’evento, assume la direzione dei servizi di soccorso (nel caso di eventi localizzati e limitati all’ambito comunale) e assistenza alla popolazione colpita e provvede all’adozione dei necessari provvedimenti. Il Sindaco oltre a guidare e coordinare la macchina comunale, a dare indirizzi per la pianificazione dell’emergenza e a preservare la cittadinanza dai pericoli, è tenuto a curare puntualmente l’informazione sui rischi e la divulgazione del piano comunale. E' l'autorità responsabile, in emergenza, della gestione dei soccorsi sul territorio di propria giurisdizione, in raccordo col Prefetto, e pertanto ha il diritto/dovere di coordinare l'impiego di tutte le forze intervenute. In condizioni normali (tempo di pace) il Sindaco garantisce le normali attività di prevenzione e previsione utilizzando l’apposita struttura comunale, curando particolarmente l’aspetto della pianificazione e del suo puntuale aggiornamento. In condizioni di emergenza provvede invece: • In qualità di Capo dell’Amministrazione a dirigere e coordinare le prime operazioni di soccorso nonché la preparazione dell’emergenza, a tenere informati la popolazione e gli altri organi istituzionali; ad impegnare ed ordinare le spese per interventi urgenti secondo le procedure di legge, utilizzando se del caso mezzi e maestranze comunali e ogni altra risorsa per l’organizzazione dell’emergenza nell’ambito della normativa amministrativa speciale esistente (ordinanze contingibili ed urgenti, verbali di somma urgenza, deliberazioni in sanatoria, liquidazioni di fatture senza impegno di spesa, ecc.); • In qualità di Ufficiale di Governo provvede ad adottare , se del caso, tutti i provvedimenti di carattere contingibile ed urgente che si rendano necessari per garantire la tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica. Il Sindaco nomina il Responsabile del Servizio Comunale di Protezione Civile che provvede al corretto espletamento delle competenze comunali concependo ed organizzando la protezione civile come un servizio da erogare in via continuativa, destinandovi professionalità e risorse strumentali e finanziarie adeguate. 7
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile PARTE SECONDA STRUTTURA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE 8
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile STRUTTURA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE : E' la struttura operativa disponibile per l'organizzazione dei servizi di protezione civile nell'ambito del comune. Si articola in: 1. Ufficio Comunale di Protezione Civile composto da: Responsabile Comunale di Protezione Civile Istruttore Amministrativo 2. Gruppo coordinatore comunale o unità di crisi così composto: Sindaco Responsabile Servizio Comunale Protezione Civile Assessore Sanità, Servizi Sociali, Casa, Innovazione P.A. Assessore Attività Produttive, Ambiente Assessore Lavori Pubblici ,Edilizia, Sport Responsabile Unità Operativa Pianificazione Territoriale Comandante Stazione Carabinieri di Castenaso Funzionario del Servizio Segreteria Il gruppo coordinatore può essere integrato di volta in volta a discrezione del Sindaco da altri componenti in funzione della natura dell'emergenza in corso. Il rapporto con i mass media è curato direttamente dal Responsabile della Comunicazione incaricato dal Sindaco. Le persone delegate a sostituire il Sindaco e gli altri responsabili di Enti ed Uffici, oltre a fare le veci fisicamente e temporaneamente del titolare, contribuiscono alla esigenza di assicurare la reperibilità nel tempo di un coordinatore dell'Ufficio che rappresentano. 3. Sala operativa Il locale adibito a sala operativa, è presso il Comando di Polizia Municipale di Via Nasica 9 -11. 9
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile Può ospitare fino a circa 25 persone per un periodo prolungato; è dotata di apparati radio, telefoni, fotocopiatrice, personal computers e gruppo di continuità. 4. Uffici Comunali coinvolti In fase di emergenza per protezione civile, si ritiene che, fermo restando il normale orario di lavoro degli uffici comunali (ove possibile), gli uffici maggiormente impegnati nel supporto alle attività di intervento e soccorso a popolazioni e beni siano: Uffici di Polizia Municipale / Protezione Civile; Ufficio Pianificazione Territoriale; Ufficio Relazioni con il Pubblico Uffici Servizi Demografici, Anagrafe e Stato Civile; Uffici Servizi Sociali; Manutentori, Autisti, Operatori Mensa; I relativi Responsabili di Area e di Unità Operative, cureranno l'eventuale turnazione del personale onde assicurare una funzionale presenza negli uffici nell'arco delle 24 ore. 5. Polizia Municipale Il servizio di Polizia Municipale del Comune di Castenaso, ubicato in via Nasica 9-11, ha un organico di 14 persone (Comandante, Vice-comandante, 4 Ispettori, 8 Agenti). Il personale in parola ha l'obbligo, per legge e per fini istituzionali, di partecipare attivamente alle operazioni di soccorso e tutela di persone e cose. In pratica è il primo supporto operativo della struttura comunale di protezione civile a disposizione del Sindaco. In situazioni di emergenza deve assolvere principalmente compiti di: • controllo della rete stradale e viabilità per coadiuvare i movimenti dei mezzi di soccorso; • primo presidio e attività di vigilanza nella zona dove insiste l'emergenza, per evitare ingombro di curiosi e sciacallaggio; • guida sul luogo di soccorsi, tecnici e autorità; 10
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile • adozione della segnaletica stradale di emergenza con l’eventuale ausilio di personale del Servizio Lavori Pubblici e Manutenzione; • collegamento con altre forze dell'ordine; • strumento polivalente a disposizione del Sindaco; 6. Carabinieri I Carabinieri, con sede a Castenaso nella caserma di Via dello Sport 2, pur nella loro indipendenza ed autonomia operativa hanno l'obbligo istituzionale derivante dalle loro norme ordinamentali, di partecipare alle operazioni di soccorso. L'Arma, tra l'altro, ha una storica, benemerita e fattiva tradizione di interventi nelle operazioni di soccorso. Si ritiene che la Polizia Municipale ed i Carabinieri possano essere tra i primi ad intervenire sul posto al verificarsi di emergenze varie e prestare in collaborazione la loro opera per: • salvamento vite umane; • fornire le prime notizie al Sindaco, al gruppo coordinatore e ad altre autorità, circa lo svolgersi degli eventi e le prime necessità per potenziare e ampliare e l'opera di soccorso; • circoscrivere la zona colpita dalle calamità, onde prevenire sosta di curiosi, sciacallaggio, facilitando anche l'intervento dei mezzi di soccorso tenendo sgombre le vie di afflusso e deflusso. 7. Associazioni di Volontariato E’ intenzione coinvolgere costantemente le Associazioni e Gruppi di Volontariato presenti sul territorio nonché indirizzare verso di esse singoli cittadini che desiderino mettere a disposizione particolari caratteristiche professionali. Attualmente hanno manifestato la disponibilità di collaborazione con il Servizio Comunale di Protezione Civile le seguenti Associazioni: 11
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile • PRO LOCO Castenaso Piazza Bassi 1, Castenaso • SCOUT A.G.E.S.C.I. • SCOUT M.A.S.C.I. Via Baden Powell 5, Villanova di Castenaso • ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI SEZ. CASTENASO • AUSER CASTENASO Via Gramsci 21, Castenaso • PUBBLICA ASSISTENZA CASTENASO Via Amendola 5, Castenaso MATERIALI E MEZZI PER LA PROTEZIONE CIVILE COMUNALE: Si intendono tutti i materiali ed i mezzi di proprietà comunale idonei a fronteggiare le emergenze più frequenti nel territorio nonché i mezzi e i materiali in dotazione ai vari gruppi di volontariato. Allo scopo di ottimizzare le risorse economiche e di fronteggiare le emergenze il Comune può stipulare convenzioni cosiddette “di somma urgenza” con ditte per la pronta fornitura, di mezzi e materiali speciali (es. ruspe, autospurghi, sacchetti di sabbia …) CENTRO OPERATIVO COMUNALE (C.O.C.) Il Sindaco in qualità di autorità comunale di protezione civile al verificarsi dell'emergenza, nell'ambito del territorio comunale, si avvale del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita. E’ praticamente l’organismo esecutivo dell’unità di crisi comunale. La struttura del Centro Operativo Comunale si basa sull’attuazione delle cosiddette funzioni di supporto (metodo Augustus). Si tratta dell’organizzazione generale delle risposte che occorre dare alle diverse esigenze presenti in qualsiasi tipo di evento calamitoso. In caso di emergenze circoscritte vengono attivate solo le funzioni ritenute necessarie. 12
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile FUNZIONI RESPONSABILE TIPOLOGIA E SOGGETTI INTERESSATI “AUGUSTUS” COMUNALI Tecnici comunali e altri professionisti locali TECNICA E DI PIANIFICAZIONE Responsabili reti locali di monitoraggio MATERIALI E MEZZI Risorse dell'Amministrazione Capo Area F1 Aziende private SERVIZI ESSENZIALI Tecnica Aziende erogazione energia elettrica, gas, CENSIMENTO DANNI acqua smaltimento rifiuti Squadre comunali e non di rilevamento ASSISTENZA SOCIALE Responsabili di strutture sanitarie pubbliche Capo Area ASSISTENZA ALLA Volontariato socio-sanitario Servizi alla POPOLAZIONE F2 Persona e Strutture comunali (assistenza e mense) ATTIVITÀ SCOLASTICA Comunicazione Provveditorato agli studi SANITÀ Aziende municipalizzate Comandante coordinamento delle organizzazioni comunali F3 VOLONTARIATO Polizia e locali Municipale Capo Area VERIFICHE DEMOGRAFICHE, Uffici comunali F4 Affari Generali FUNZIONI AMMINISTRATIVE STRUTTURE OPERATIVE LOCALI Polizia municipale Comandante F5 Polizia Forze di polizia locali, VV.FF. VIABILITÀ Municipale Enti gestori telefonici TELECOMUNICAZIONI 13
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile Mediante l’attivazione delle funzioni di supporto si conseguono quattro distinti obiettivi: si individuano i responsabili per ogni funzione ed il loro coordinatore i singoli responsabili mantengono vivo il Piano attraverso il quotidiano aggiornamento dei dati e delle procedure relative alla propria funzione di supporto. In caso di emergenza i singoli responsabili di funzione assumono la veste di operatori specializzati nel proprio ambito. Si struttura la sala operativa a seconda del numero di funzioni di supporto attivate. SCHEDE DI RACCOLTA DATI L'obiettivo Regionale in ambito di Protezione Civile è la creazione di un sistema di raccolta ed aggiornamento dati relativi alla pianificazioni comunali dell'emergenza . In sistema informatico AZIMUT distribuito dalla Provincia di Bologna prevede la compilazione di schede specifiche per la raccolta dei dati necessari. Tali dati confluiscono in un database comunale di protezione civile, ed i dati sensibili sono ad esclusivo uso interno ai fini dell’espletamento delle attività necessarie di protezione civile. Peraltro tutti i dati di interesse pubblico sono interscambiabili per via elettronica con l’Ufficio Provinciale di Protezione Civile e con il Servizio Regionale di Protezione Civile al fine di costituire un quadro regionale aggiornato sulle situazioni di rischio del territorio e sulle aree disponibili per situazioni di emergenza. E’ previsto un aggiornamento periodico di tutte le informazioni a disposizione. Le schede di censimento per le attività di raccolta dati Comunale sono in allegato al presente Piano. 14
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile PARTE TERZA ATTIVITA’ PREPARATORIA 15
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile INQUADRAMENTO DEL TERRITORIO, CARTOGRAFIA Il territorio comunale è posto ad una quota compresa tra 30 e 50 m s.l.m. , confina nella parte nord con i Comuni di Granarolo dell'Emilia e Budrio e nella parte sud con i Comuni di Bologna, San Lazzaro di Savena e Ozzano dell’Emilia. Rientra nella competenza dell'Autorità di Bacino del Reno, in particolare nel bacino del Fiume Idice. Il contesto morfologico è quello della pianura intermedia, in un’area di transizione tra dossi fluviali e aree più depresse, di forma piatta ed allungata secondo il principale asse fluviale e con un gradiente di pendenza molto modesto. Si tratta in generale di terreni che nel primo metro e mezzo di profondità, sono a tessitura limoso sabbiosa o sabbiosa, con discreta permeabilità che favorisce l’alimentazione della falda freatica; l’idrologia superficiale è caratterizzata dalla presenza del Torrente Idice che attraversa il territorio da sud ovest verso nord est. 16
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile Il clima dell’area è quello tipico della pianura padana con notevoli escursioni tra le temperature invernali e quelle estive ed alti valori di umidità relativa. Il regime pluviometrico è caratterizzato da valori di piovosità di circa 700 mm/anno (dati stazione Colunga -San Lazzaro S. 1961-81), tipici di un regime sublitoraneo adriatico con un massimo in novembre (96,9 mm) ed un minimo principale nel mese di febbraio (39,9 mm.) Per quanto riguarda il vento sulla base dei dati della stazione di rilevamento di Settefonti – Ozzano dell’Emilia (1985-94), si registra che nell’area prevalgono nettamente i venti provenienti da ovest e sud-ovest ed in misura minore da est, mentre sono poco frequenti gli apporti dai quadranti nord e sud. I dati di base, statistici ed identificativi del territorio comunale (vedi cartografia 1), al fine di fornire l’inquadramento del tessuto sociale: superficie, popolazione, suddivisione in aree ed aspetti significativi del territorio sono così riassunti: Superficie del territorio: Kmq 35.73 MASCHI FEMMINE POPOLAZIONE RESIDENTE TOTALE 14166 6812 7354 (dati aggiornati a Settembre 2009) Popolazione fino a 14 anni 1809 915 894 Popolazione fra i 15 e i 38 anni 3351 1659 1692 Popolazione fra i 39 e i 63 anni 5427 2630 2797 Popolazione da 64 anni in poi 3579 1608 1971 Nella cartografia del territorio allegata (cartografia 2) si evidenziano le aree attrezzate o di emergenza per protezione civile, ovvero i luoghi individuati sul territorio in cui vengono svolte le attività di soccorso durante un emergenza. In particolare nel territorio sono individuate aree di attesa (luoghi “sicuri” in cui la popolazione si raccoglie in occasione di evacuazioni preventive o successive all’evento 17
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile calamitoso e aree di accoglienza o ricovero (aree o strutture in cui la popolazione può essere accolta per periodi più o meno lunghi e dove fare eventualmente affluire materiali, mezzi e personale di soccorso. Vengono anche stabilite preventivamente località dove indicare piazzole di emergenza per atterraggio e decollo di elicotteri di soccorso. Sulla carta di sintesi sono riportati i risultati dell’analisi di pericolosità delle varie tipologie di rischio: sono ubicate tutte le infrastrutture esposte, totalmente o marginalmente, agli effetti di possibili fenomeni calamitosi ed in particolare edifici strategici o particolarmente vulnerabili, le reti di servizi, le aree di attesa e di accoglienza della popolazione e quant’altro risulti necessario per interventi di emergenza. GLI SCENARI DI RISCHIO Lo scenario è la rappresentazione dei fenomeni che possono interessare un determinato territorio provocandovi danni a persone e/o cose e costituisce la base per elaborare un piano di emergenza; è una descrizione verbale sintetica, evidenziata quando possibile nella cartografia esplicativa. Prevedere un rischio vuol dire individuare dove, quando, quanto, come esso si verificherà: cioè vuol dire individuare l'area, il momento, l'ampiezza e le modalità con le quali si svilupperà. In relazione all’attuale situazione socio-territoriale del Comune di Castenaso sono state individuate le seguenti tipologie di rischio e relativi scenari: 18
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile RISCHIO IDROGEOLOGICO Scenario esondazioni Scenario nevicata eccezionale Scenario nubifragio/tromba d’aria RISCHIO SISMICO Scenario terremoto RISCHIO INDUSTRIALE Scenario incidente in attività industriale con esplosioni Scenario incidente in attività industriale con sostanze nocive RISCHIO ANTROPICO Scenario grave incidente stradale, ferroviario, aereo PIANO DI EMERGENZA SPECIALE Stabilimento Baschieri & Pellagri 19
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile SCENARI DI RISCHIO: ESONDAZIONI Dall’analisi della Carta delle aree esondate per gli anni 1945-2003, elaborata dall’Ufficio Protezione Civile della Provincia di Bologna, risulta che l’area in oggetto non è stata interessata da significativi fenomeni esondativi. Tuttavia la possibilità di forti e continue piogge nella pianura o nella zona appenninica, anche in relazione alle variazioni climatiche in atto, rende lo scenario esondazioni il più probabile fra quelli considerati nel territorio comunale. L’unico corso d’acqua rilevante è comunque il Torrente Idice che attraversa il territorio da sud-ovest verso nord-est passando per il capoluogo. In caso di piena tutta l’area limitrofa al corso dell’Idice è a rischio esondazione. Le altre aree maggiormente soggette ad allagamenti in quanto depresse rispetto a corsi d’acqua e fossi sono (cartografia 3): A - l’area golenale del Torrente Idice nei pressi dei Laghetti di Madonna di Castenaso B - la zona fra Via Sentiero Idice e la Chiesa di san Giovanni Battista (ex fondo Benfenati) C - a nord della frazione Fiesso lungo la via Pedagna Destra prima della passerella sull’Idice D - l’intersezione via Marano -Via della Pieve E - la Via Felicori dall’incrocio con via Marano a quello con Via Marana F - Via Marciapesce da Via Ciottitrentadue al podere Canova G - un tratto di Via Bagnarese H - un tratto di Via Marana I - l’intersezione Via Marana – Via della Pieve L - l’intersezione Via Marana – Via Veduro M - Via Cà Belfiore tratto Casalunga Golf Club (parte nord) 20
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile SCENARI DI RISCHIO: NEVICATA ECCEZIONALE Negli ultimi dieci anni le precipitazioni nevose a Castenaso sono state piuttosto esigue anche se talvolta connesse ad episodi di freddo intenso e ghiaccio. Nei mesi invernali più freddi sono comunque localmente possibili precipitazioni nevose abbondanti (> 20 cm) e talvolta eccezionali per il nostro territorio di pianura (> 30 cm). Il sistema comunale di gestione delle emergenze neve garantisce comunque l’allertamento e lo sgombero strade durante la stagione invernale. In caso di nevicata copiosa e/o perduranti condizioni di gelo possono sorgere ulteriori problemi di viabilità e di sicurezza che necessitano di un particolare piano di allertamento e soccorso. Gli effetti di tali fenomeni estremi sul territorio possono essere così riassunti: Difficoltà della circolazione stradale con autoveicoli bloccati e interruzioni sulla rete viaria Interruzione di linee elettriche e telefoniche Problemi sull’erogazione di acqua e gas Crollo di tetti e coperture per sovraccarico Isolamento di abitazioni Interruzione di alcune attività produttive SCENARI DI RISCHIO: NUBIFRAGIO e TROMBA D’ARIA Nel periodo maggio – ottobre è sempre possibile che in occasione di situazioni meteorologiche instabili possano verificarsi violenti temporali e talvolta trombe d’aria. In particolare nei territori di pianura in condizioni di elevata umidità e calore al suolo un nubifragio con formazione di trombe d’aria può essere devastante per le strutture che incontra nel suo spostamento e pericoloso per persone ed animali esposti; si tratta di fenomeni intensi di durata breve che sprigionano la massima energia in aree circoscritte. Le strutture instabili, i beni e le merci collocati nei seminterrati sono sicuramente i più esposti al rischio danneggiamento quando rete di scolo e rete fognaria non riescono più a smaltire le acque meteoriche. 21
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile SCENARI DI RISCHIO: TERREMOTO Il Servizio Sismico Nazionale pur non potendo prevedere quando e dove accadrà un terremoto fornisce studi dettagliati sulla sismicità del territorio nell’intento di ridurre il rischio sismico. Per rischio sismico si intende una stima del danno atteso a seguito di un evento sismico: può essere espresso in termini di vittime, costo economico, danno alle costruzioni. La previsione si fonda principalmente su calcoli statistici e fornisce la carta del rischio terremoti in Italia. Ai sensi della recente riclassificazione sismica (O.P.C.M. 3274/03) il territorio del comune di Castenaso è stato classificato in 3° categoria in quanto suscettibile di terremoti fino al 7° della scala M.C.S. L’area di studio non sembra comunque essere generatrice di sismi ed il Catalogo dei Forti Terremoti, dall’inizio del secolo, riporta per la zona, 2 eventi, rispettivamente nel 1909 con epicentro nel ferrarese e nel 1914 con epicentro in Garfagnana, la cui intensità risentita non è mai stata superiore al 5° della scala M.C.S.; a questi eventi può essere aggiunto anche il sisma del 14 settembre 2003 con epicentro a Monghidoro con una intensità pari al 4°-5° della scala M.C.S, anch’esso risentito a Castenaso. 22
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile SCENARI DI RISCHIO: INCIDENTE INDUSTRIALE: ESPLOSIONI ED INCENDI SENZA NUBE Alcune aree del territorio, a conoscenza del Servizio Comunale di Tutela Ambientale, in cui si potrebbe manifestare la possibilità di esplosioni ed incendi senza sviluppo di nubi particolarmente preoccupanti dal punto di vista della salute sono individuate nei pressi dei seguenti stabilimenti (cartografia 4): MONDIALGAS - Via Galilei n. 6/8 Lo Stabilimento distribuisce e tiene in stoccaggio gas propano liquido per la ricarica di bombole e inoltre sono presenti in quantitativi molto limitati anche cherosene ed acetilene. L'area particolarmente delicata per lo sviluppo di incidenti è da ritenersi quella di carico/scarico del GPL. Un'esplosione avrebbe pesanti conseguenze sull'abitato circostante, sia per l'onda di sovrapressione generata, sia per l'onda di calore e la propagazione dell'incendio ai fabbricati abitativi e produttivi adiacenti. In caso di perdite e problemi relativi a piccoli incidenti ogni intervento dovrà essere svolto a motori spenti e senza utilizzare alcun dispositivo che possa innescare scintille (es. TELEFONI CELLULARI): tutti i mezzi di soccorso devono rimanere al di fuori dell’area di impianto. L’acqua per spegnere incendi va usata con getto frazionato per disperdere eventuali nubi di gas. 23
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile SCENARI DI RISCHIO: INCIDENTE INDUSTRIALE: ESPLOSIONI ED INCENDI CON SVILUPPO DI NUBE IRRITANTE / NOCIVA / TOSSICA Alcune aree del territorio, a conoscenza del Servizio Comunale di Tutela Ambientale, in cui si potrebbe manifestare la possibilità di esplosioni ed incendi con sviluppo di nubi preoccupanti dal punto di vista della salute sono sono individuate nei pressi dei seguenti stabilimenti (cartografia 4): SAICA - Via Isonzo n. 8 Lo Stabilimento SAICA effettua commercio di combustibili quali gasolio per riscaldamento ed autotrazione. Il pericolo è associato alla infiammabilità del gasolio, soprattutto durante le operazioni di carico/scarico delle cisterne tramite autobotti. L'incendio potrebbe avere pesanti ricadute sul tessuto urbano che circonda lo Stabilimento, sia dal punto di vista dell'onda di calore e delle propagazione dell'incendio ad altri stabilimenti ed abitazioni, sia da quello del rilascio di densa nube irritante. ECO.SER. - Via Pederzana n. 8 Nello Stabilimento si esercita la gestione di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi sotto forma di stoccaggio provvisorio. Gli aspetti maggiormente problematici riguardano l'estrema eterogeneità dei rifiuti eventualmente presenti entro lo Stabilimento e l'impossibilità di conoscerne in tempo reale e l'esatta composizione. L'incendio è la tipologia incidentale maggiormente pericolosa in quanto una eventuale nube avrebbe composizione difficilmente individuabile dal punto di vista chimico e dal punto di vista della propria aggressività sulla salute dei cittadini residenti e dei lavoratori della zona artigianale. Anche le conseguenze di un eventuale e successivo versamento di reflui in fognatura conseguente all'incendio potrebbe portare a contaminazione del refluo condotto all'impianto di depurazione di Corticella. E’ indispensabile l’intervento di ARPA e il controllo di eventuali versamenti in fognatura. 24
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile ASCA - Via Matteotti n. 33/2 Nello Stabilimento si sottopongono a surgelazione alimenti che vengono successivamente distribuiti alla grande ristorazione. L'elemento di pericolosità è costituito dalla Ammoniaca (2.300 kg) che può costituire motivo di intossicazione ed irritazione in qualunque forma entri in contatto con le mucose. Un rilascio conseguente ad una esplosione o ad un incendio può disperdere nelle immediate vicinanze una nube irritante nei confronti di residenti e lavoratori della Zona Artigianale. Tuttavia la maggior parte dell’ammoniaca è presente solo nel circuito chiuso del grande impianto frigorifero che presenta diversi livelli di sicurezza per la limitazione di eventuali aree incidentate. Si può intervenire con acqua in caso di incendio. INDUSTRIA CHIMICA FINE – Via Matteotti n.13 L’attività dell’azienda si concentra prevalentemente nel commercio all’ingrosso di prodotti ausiliari di chimica fine per l’industria conciaria e tessile. I principali prodotti sono ammorbidenti, detergenti, oleanti, antischiuma, concianti e coloranti. Il 50% circa dei prodotti movimentati non subisce trasformazione alcuna, il 30% circa viene ottenuto per formulazione o per miscela di prodotti finiti, il restante 20% circa viene ottenuto per reazione chimica di solfatazione per detergenti ed ammorbidenti liquidi in soluzione acquosa. I possibili incendi sono da spegnere sempre con acqua. LABORATORI OMEOPATICI LINDA'S SRL - Via G. Galilei 2/4 L’azienda produce medicinali omeopatici, prodotti cosmetici ed erboristici secondo i seguenti processi: deposito materiali in magazzino, produzione soluzioni ad uso orale, produzione soluzioni ad uso esterno, produzione di compresse, produzione di triturazioni, produzione di preparazioni semisolide, produzione di sciroppi, confezionamento, spedizione, operazioni accessorie di lavaggio e pulizia, operazioni di controllo in laboratorio chimico e biologico, operazioni di manutenzione. Si segnalano come sostanze pericolose presenti il deposito in quantitativo massimo di l 500 di alcool etilico. Un eventuale incendio rappresenta motivo di preoccupazione vista la vicinanza all’impianto MONDIALGAS (vedi sopra). N.B.: le precedenti considerazioni sugli INCIDENTI INDUSTRIALI derivano da conoscenze acquisite grazie alla collaborazione delle aziende stesse, e da conoscenze legate alla pratica del territorio e dalla analisi di alcuni procedimenti autorizzativi riguardanti legislazione ambientale in corso presso il Servizio Comunale di Tutela Ambientale. 25
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile SCENARI DI RISCHIO: GRAVE INCIDENTE STRADALE, FERROVIARIO, AEREO Castenaso capoluogo e la frazione Villanova sono ubicate lungo la S.P. 253 “San Vitale”, la principale arteria di viabilità del territorio. Su tale direttrice si registrano intensi flussi di traffico in provenienza dalle aree Budrio/Molinella e Medicina/Lugo/Ravenna verso Bologna e viceversa. Il territorio comunale è poi attraversato da un tratto della linea ferroviaria suburbana Bologna – Portomaggiore. Si prospettano le seguenti ipotesi di gravi incidenti: incidente stradale con interruzione della viabilità sulla S.P. 253 o incidente stradale/ferroviario con interruzione della linea ferroviaria incidente stradale con fuoriuscita di sostanze chimiche tossiche o nocive pericolose per l’ambiente circostante incidente aereo con collisione su area abitata o zona industriale 26
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile PARTE QUARTA ATTIVITA’ DI EMERGENZA INTERVENTI OPERATIVI 27
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile INTERVENTI OPERATIVI I primi soccorsi alla popolazione colpita da un evento calamitoso sono diretti e coordinati dal Sindaco dandone immediata comunicazione al Prefetto e al Presidente della Giunta Regionale ed avvalendosi delle procedure del Piano Comunale. Attualmente sul territorio comunale è attivo il Progetto PRONTA DISPONIBILITA' atto a garantire 24 ore al giorno e per tutto l'anno un controllo costante, nonché a reperire in tempi brevi un numero adeguato di personale per far fronte a situazioni critiche. Qualora l’evento calamitoso non possa essere fronteggiato con mezzi e risorse a disposizione del Comune, il Sindaco chiede l’intervento di altre forze e strutture al Prefetto, che adotta i provvedimenti di competenza, coordinando gli interventi con quelli del Sindaco. Il compito primo del Sindaco, quale autorità locale di Protezione Civile, è quello di valutare la gravità dell'avvenimento e la sua portata. E' un compito di primaria importanza perché, nel caso in cui l'avvenimento sia di modeste proporzioni e possa essere risolto con i mezzi localmente disponibili, è inutile e dannoso allarmare la catena della Protezione Civile Nazionale. La segnalazione del Sindaco dovrà, per quanto possibile, riportare le indicazioni precise circa luogo, natura ed entità dell'evento calamitoso e contenere informazioni utili (ad esempio natura delle lesioni alle persone) per l'effettuazione dei primi soccorsi. Ogni emergenza o accadimento ha storia e caratteristiche particolari, quindi pur non potendo rigidamente codificare le procedure di gestione degli interventi si adottano i seguenti schemi organizzativi: 28
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile ESONDAZIONI Fiume Idice e canali di scolo EFFETTI SUL TERRITORIO PREAVVISI DI MALTEMPO Allagamenti di terreni Bollettini meteo Regione e Prefettura Allagamenti aree fabbricate Erosione sponde Interruzione viabilità pubblica o privata ALLERTAMENTO COMUNALE Interruzione servizi pubblici Verifiche sul territorio Monitoraggio piena RICHIESTE DI INTERVENTI STRUTTURE DI SOCCORSO Richieste per allagamenti e Comune situazioni di difficoltà Vigili del fuoco Forze di Polizia Volontariato CENTRO OPERATIVO COMUNALE Coordinamento operazioni INTERVENTI Controllo e segnalazione viabilità sicura Controllo e pronto intervento idraulico Evacuazioni preventive o di soccorso Ricerca ulteriori mezzi ed attrezzature Verifica diretta di casi sociali 29
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile NEVICATA ECCEZIONALE EFFETTI SUL TERRITORIO PREAVVISI DI MALTEMPO Interruzioni di viabilità Bollettini meteo Regione e Prefettura Circolazione pericolosa per ghiaccio Isolamento case sparse Crollo tetti e coperture Interruzione servizi ALLERTAMENTO COMUNALE pubblici Verifiche sul territorio Monitoraggio meteo RICHIESTE DI INTERVENTI STRUTTURE DI SOCCORSO Richieste per situazioni di difficoltà Comune e incidenti Vigili del fuoco Forze di Polizia Volontariato CENTRO OPERATIVO COMUNALE Coordinamento operazioni INTERVENTI Intervento massimo del servizio antineve comunale su strade principali e nodi stradali Assistenza alle persone in difficoltà Transennamento zone pericolose Ricerca mezzi ed attrezzature supplementari Verifica diretta di casi sociali 30
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile NUBIFRAGIO e TROMBA D’ARIA EFFETTI SUL TERRITORIO PREAVVISI DI MALTEMPO Riempimento e tracimazione Bollettini meteo Regione e Prefettura dei canali di scolo Intasamento di fognature Interruzione viabilità pubblica e privata Allagamenti urbani e accumuli di fango e detriti ALLERTAMENTO COMUNALE Coperture divelte, alberi sradicati Verifiche sul territorio STRUTTURE DI SOCCORSO Comune RICHIESTE DI INTERVENTI Vigili del fuoco Forze di Polizia Richieste per situazioni di difficoltà e Volontariato segnalazione danni CENTRO OPERATIVO COMUNALE Coordinamento operazioni INTERVENTI Verifica situazione e segnalazione viabilità alternativa Raccolta richieste di soccorso Ricerca mezzi ed attrezzature supplementari verifica e censimento danni 31
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile TERREMOTO fino al VII grado Scala Mercalli EFFETTI SUL TERRITORIO Caduta calcinacci Lesioni alle strutture Interruzioni viabilità Persone ferite ALLERTAMENTO COMUNALE Situazioni di panico, attacchi Segnalazione immediata cardiaci Interruzione di servizi pubblici Mass media STRUTTURE DI SOCCORSO RICHIESTE DI INTERVENTI Comune Richieste specifiche di intervento Vigili del fuoco Forze di Polizia Soccorso sanitario Volontariato CENTRO OPERATIVO COMUNALE Coordinamento operazioni con Prefettura INTERVENTI Verifica viabilità e segnalazioni Ripristino servizi essenziali Verifiche tecniche e transennamenti Assistenza sanitaria e sociale Ricerca mezzi ed attrezzature idonei Fornitura assistenza e generi vari a persone evacuate 32
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile INCIDENTE IN ATTIVITA’ INDUSTRIALE con o senza nube tossica EFFETTI SUL TERRITORIO Effetti solo interni allo stabilimento Effetti anche esterni allo stabilimento ALLERTAMENTO COMUNALE Sviluppo nube tossica/irritante Fuoriuscita sostanze nocive Segnalazione immediata (telefono – radio – staffetta) Morti e feriti Mass media Proiezione di oggetti Onda d’urto STRUTTURE DI SOCCORSO RICHIESTE DI INTERVENTI Comune Vigili del fuoco Richieste specifiche di intervento Forze di Polizia Soccorso sanitario Volontariato CENTRO OPERATIVO COMUNALE Contatti con autorità dei COMUNI CONFINANTI (eventuale) Coordinamento operazioni INTERVENTI Segnalazione viabilità alternativa Evacuazione e isolamento zona Ricerca mezzi ed attrezzature Monitoraggio situazione nel tempo Interventi sulle eventuali vie di propagazione (fossi, fognature,…) 33
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile GRAVE INCIDENTE STRADALE, FERROVIARIO, AEREO EFFETTI SUL TERRITORIO Interruzione viabilità fuoriuscita di sostanze nocive ALLERTAMENTO formazione di nube tossica COMUNALE danni a strutture Segnalazione immediata morti, feriti, persone che accusano disturbi STRUTTURE DI SOCCORSO RICHIESTE DI INTERVENTI Comune Vigili del fuoco Richieste di pronto soccorso Forze di Polizia Soccorso sanitario Volontariato CENTRO OPERATIVO COMUNALE Riconoscimento eventuali sostanze nocive Coordinamento operazioni INTERVENTI Segnalazione viabilità alternativa Evacuazione e isolamento zona Ricerca mezzi ed attrezzature Monitoraggio situazione nel tempo 34
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile PARTE QUINTA ATTIVITA’ PER IL SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA 35
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile CENSIMENTO DANNI Il Sindaco dispone, tramite il personale dell'Unità Operativa Pianificazione Territoriale e altri professionisti inseriti nella struttura Comunale di Protezione Civile, per l'accertamento dei danni e la conseguente comunicazione al Prefetto e alla Provincia / Regione per l'istruttoria ai fini dell'eventuale richiesta dello stato di calamità. Il rilevamento, la valutazione e la comunicazione dei danni, dovrà avvenire tramite la compilazione di apposite schede. Se i danni sono ingenti si avviano le procedure dei verbali di “somma urgenza” per affrontare subito le spese necessarie. SUPPORTO PSICOLOGICO E’ necessario dare un immediato supporto psicologico alla popolazione colpita dall’evento, inclusi i soccorritori chiamati all’emergenza. Il supporto dovrebbe essere realizzato anche per il lungo periodo, in relazione comunque alla natura e alle dimensioni del disastro e alle circostanze locali COMUNICAZIONE La comunicazione in una situazione di crisi richiede una serie di accorgimenti e di attenzioni particolari. L’Amministrazione anche in condizioni di difficoltà deve comunicare per affermare che si esiste, che si è operato e si è pronti a nuovi interventi, che il rapporto di fiducia e di delega deve continuare a sussistere. Un autorevole responsabile della comunicazione provvede alla comunicazione interna (tra le strutture operative del soccorso) ed esterna (da trasferire alla popolazione). In particolare per la comunicazione esterna è fondamentale la sinergia tra autorità, esperti tecnici e mass media. In emergenza l’obiettivo primario della comunicazione è l’efficacia = venire capiti e venire ricordati. 36
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile ALLERTAMENTO DEGLI ORGANI PREPOSTI ALLA PROTEZIONE CIVILE Come procedura comune a tutte le emergenze ed in contemporaneità con la segnalazione al Prefetto, il Sindaco dovrà: 1. convocare il Gruppo Coordinatore Comunale che si riunirà nella località già predisposta e attrezzata; 2. disporre, ove la situazione lo consigli, che la popolazione sia direttamente informata dello stato di emergenza. Ciò presuppone che la popolazione conosca tali procedure di allarme. Il Gruppo Coordinatore Comunale dovrà stabilire ed organizzare i possibili interventi immediati, risolvendo direttamente i problemi di minore entità. Ove si trovi a dover affrontare situazioni che travalichino le sue possibilità dovrà: 1. chiedere l'intervento dell'organizzazione di soccorso a livello intercomunale; 2. informare la Prefettura che provvederà, se del caso, agli interventi di maggiore ampiezza. STATI DI ALLARME E' stabilita una graduazione negli stati di allarme e le relative misure da adottare. PREALLARME costituisce la fase tecnica, nella quale viene attivato il flusso informativo tra i soggetti del Centro Operativo Comunale coinvolti . In tale fase vengono scambiate tutte le notizie relative a ciò che può accadere in relazione al verificarsi di determinate condizioni; ALLARME fase di allarme operativo nella quale è necessario: − informare la popolazione 37
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile − riunire il Gruppo Coordinatore Comunale − mettere in funzione i collegamenti di emergenza − informare tutti coloro che debbono mettere a disposizione mezzi, materiali e personale (imprese o singoli cittadini) chiedendo di approntare quanto di loro competenza − riunire presso il Gruppo Coordinatore Comunale i mezzi, materiali e personale già allertati EMERGENZA fase di intervento nella quale occorre costituire le unità di soccorso ed orientarle su: − zone di intervento − itinerari da seguire − tipo di intervento Inoltre quando necessario si procede ad attivare le zone attrezzate, a dare inizio alle operazioni di soccorso e ad avviare l'evacuazione della popolazione. 38
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile PARTE SESTA AGGIORNAMENTO E VERIFICA DEL PIANO 39
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile Il presente Piano deve essere periodicamente verificato ed aggiornato dal personale preposto mediante l’aggiornamento periodico e l’attuazione di eventuali esercitazioni : AGGIORNAMENTO PERIODICO L’aggiornamento periodico del Piano è necessario per consentire di gestire l’emergenza nel modo migliore. Poiché la pianificazione di emergenza risente fortemente della dinamicità del territorio, del sistema sociale e del sistema politico-organizzativo occorre tenere costantemente verificare: − evoluzione dell'assetto del territorio; − evoluzione delle tecnologie scientifiche per il monitoraggio e per lo studio degli scenari di massimo evento atteso; − risorse disponibili per l'emergenza ESERCITAZIONI Le esercitazioni sono il mezzo fondamentale per tenere aggiornate sia le conoscenze del territorio, che l'adeguatezza delle risorse (uomini e mezzi). Hanno come scopo la verifica del modello di intervento cioè della capacità di risposta di tutte le strutture operative nelle condizioni più estreme e diversificate, così come previsto dal Piano. E’ compito del Servizio Comunale di Protezione Civile indire ed organizzare esercitazioni pratiche con la partecipazione anche delle organizzazioni di volontariato. 40
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile Cronologia eventi, aggiornamenti ed esercitazioni del Piano Deliberazione Consiglio adozione Regolamento per la disciplina del Servizio Comunale di Comunale n. 92 del Protezione Civile 20/12/2001 28/07/2002 Esplosione nella polveriera Baschieri & Pellagri Deliberazione Giunta Comunale n. 238 del adozione Piano Comunale di Protezione Civile 12/12/2002 Attivazione Piano Comunale di Protezione Civile per disinnesco 13/11/2003 ordigno bellico via del Frullo Attivazione Piano Comunale di Protezione Civile per disinnesco 30-31/03/2004 ordigni bellici via del Frullo Deliberazione Giunta Revisione ordinaria e straordinaria Piano Comunale Civile con Comunale n. 248 del 13/12/2005 inserimento del Piano di emergenza esterno azienda Baschieri & Pellagri” “Forno Rosso” Esercitazione Intercomunale di Protezione Civile 26-27-28/10/2007 (Castenaso – S.Lazzaro di Savena – Ozzano Emilia) Anno 2009/2010 Revisione ordinaria Piano Comunale Protezione Civile INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE L'efficacia del Piano è proporzionale alla conoscenza dello stesso da parte della popolazione. L'informazione alla popolazione si prefigge di creare nel cittadino uno stretto rapporto tra conoscenza (informazione scientifica dell'evento), coscienza ( presa d'atto di una convivenza con una situazione di possibile rischio) e autodifesa (adozione di comportamenti corretti in situazioni estreme). Tale informazione avviene attraverso incontri divulgativi pubblici, realizzazione di sintetiche pubblicazioni per tutte le famiglie di Castenaso, utilizzo del sito internet comunale, attività di comunicazione espletata dall’ufficio relazioni con il pubblico. 41
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile PARTE SETTIMA PIANO EMERGENZA ESTERNO “BASCHIERI & PELLAGRI” coordinato da Prefettura di Bologna RICHIESTA DI SOCCORSO RICHIESTA DI SOCCORSO DA CITTADINI DAL GESTORE CARABINIERI POLIZIA 112 113 VIGILI DEL FUOCO 115 SOCCORSO SANITARIO 118 ARPA PREFETTURA SINDACO PRESIDENZA ORGANI DI CONSIGLIO INFORMAZIONE MINISTRI Schema funzionale delle comunicazioni 42
COMUNE DI CASTENASO Servizio Comunale di Protezione Civile DESCRIZIONE DI INQUADRAMENTO Lo stabilimento denominato BASCHIERI & PELLAGRI S.p.A. svolge attività di produzione e stoccaggio prodotti esplosivi da sparo I° e IV° categoria di cui al TULPS, sito in via del Frullo 26 in località Marano di Castenaso. Ai sensi dell’Art. 20 del D.Lgs. 334/99 e delle “linee guida per la pianificazione dell’emergenza esterna di stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante” approvate con D.P.C.M. 25 febbraio 2005 e pubblicate sulla G.U. 62 del 16 marzo 2005, è stato redatto e coordinato dall’Ufficio territoriale del Governo di Bologna, un PIANO DI EMERGENZA ESTERNO con l’obiettivo di pianificare preventivamente un’emergenza causata da un eventuale incidente con ricadute verso l’area esterna. La competenza per la gestione di detta emergenza è del Prefetto di Bologna ed il documento originale ed integrale è disponibile presso l'Ufficio Comunale di Protezione Civile Il piano è redatto ai sensi dell’Art. 20 del D.Lgs. 334/99 e delle “linee guida per la pianificazione dell’emergenza esterna di stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante” approvate con D.P.C.M. 25 febbraio 2005 e pubblicate sulla G.U. 62 del 16 marzo 2005, e si pone l’obiettivo di pianificare preventivamente un’emergenza causata da un eventuale incidente con ricadute verso l’area esterna. Lo stabilimento B.& P. S.P.A è delimitato dalle seguenti strade comunali: a sud da via Bargello, a est da via Cà dell’Orbo e a nord da via del Frullo. I centri abitati più vicini sono situati a distanze comprese fra 1500 e 2000 m; Castenaso è distante oltre 1,5 km verso est e Marano di Castenaso dista a nord poco meno di un km, mentre case sparse o aggregate in piccoli gruppi sono presenti anche a distanze inferiori. A circa 480 m a sud del sito sorge la zona artigianale di Ca’ dell’Orbo costituita da numerose attività produttive; verso sud-ovest a 680 m di distanza, vi è lo scalo ferroviario di Bologna San Donato e lungo via del Frullo, 780 m ad ovest, è ubicato il termovalorizzatore di Bologna. SCENARI INCIDENTALI In conformità alla relazione conclusiva d’istruttoria per l’attività industriale della ditta Baschieri & Pellagri S.p.A. ed alla conseguente delibera del CTR, emessa in data 12 dicembre 2004, si prende atto che le aree interessate da un evento incidentale si estendono anche all’esterno dello stabilimento. La ditta Baschieri & Pellagri in seguito all’esplosione avvenuta nel luglio 2002 dando seguito anche alle prescrizioni del CTR ha provveduto ad attuare misure di prevenzione e protezione atte a ridurre l’entità del rischio. Le predette “linee guida” individuano tre zone di pianificazione: Prima zona – zona di sicuro impatto E’ una zona generalmente limitata alle immediate adiacenze dello stabilimento ed è caratterizzata da effetti sanitari comportanti una elevata probabilità di letalità anche per le persone mediamente sane. Seconda zona – zona di danno E’ una zona, esterna rispetto la prima, caratterizzata da possibili danni, anche gravi ed irreversibili, per persone mediamente sane che non adottano le corrette misure di protezione e da possibili danni anche letali per persone maggiormente vulnerabili (neonati, bambini, malati, anziani, ecc.). Terza zona – zona di attenzione E’ caratterizzata dal possibile verificarsi di danni, generalmente non gravi e reversibili, a soggetti particolarmente vulnerabili, o comunque da reazioni fisiologiche che possono determinare situazioni tali da richiedere provvedimenti anche di ordine pubblico, nella valutazione delle autorità locali. 43
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