CARTA CARTA DEI SERVIZI - Centro Diurno per - Arti e Mestieri sociali

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CARTA CARTA DEI SERVIZI - Centro Diurno per - Arti e Mestieri sociali
Centro Diurno per persone con Disabilità
                               isabilità
                             “Tiraemolla” Paullo

              CARTA DEI SERVIZI

Approvata dal Comune di Paullo, quale Ente Gestore accreditato, in data _16.01.2017
                                                                         16.01.2017____________

    Centro Diurno per persone con Disabilità “Tiraemolla” Paullo - CARTA DEI SERVIZI
CARTA CARTA DEI SERVIZI - Centro Diurno per - Arti e Mestieri sociali
Carta d’identità del C.D.D. di Paullo
Sede                                                        L’elenco aggiornato del personale è disponibile
 Via del Ronco,7 - 20067 Paullo (Mi)                        e consultabile presso la struttura.
                                                            Il cartellino di riconoscimento,
                                                                             riconoscimento in fac - simile, è il
Telefono - E-mail                                           seguente:
  02/90638295
  cdd.paullo@gmail.com

Ente gestore
 Comune di Paullo
 Riferimento: Responsabile ad interim Settore Ser-
 vizi alla Persona Dott. Giovanni Andreassi
 Numero di Telefono 02/ 90626932
 Indirizzo e-mail: segretario@comune.paullo.mi.it

Progettazione e gestione intervento
  Arti & Mestieri Sociali, Cooperativa Sociale a rl       Orari di apertura all’utenza
                                                           Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 16.00
Autorizzazione al funzionamento
 con Del.n°.10 del 26/01/2011 l’ASL Milano 2 ha Calendario di apertura/chiusura
 autorizzato definitivamente il funzionamento del              Il Centro è in funzione per 47 settimane e per 235
 CDD per un numero di 15 posti                                 giorni all’anno.
                                                               Il calendario viene redatto annualmente e pre-
Capacità di accoglienza ed accreditamento                      vede la chiusura in coincidenza con le festività
 con D.G.R. n°.8/2227 la Regione ha accreditato il             nazionali.
 C.D.D. per l’accesso ai finanziamenti a carico del                ▪  1, 6 gennaio
 fondo sanitario, per un totale di 10 posti.                       ▪  Pasqua
 in attuazione della D.G.R. n°1185 del 20/12/2013
 sono stati contrattualizzati in data 18/04/2014 altri             ▪  lunedì dopo Pasqua
 3 posti. Il totale dei posti contrattualizzati è 13.              ▪  1 maggio
                                                                   ▪  2 giugno
Funzioni e finalità                                                ▪  1 Novembre
 Il Centro Diurno per Disabili di Paullo è un Servizio
                                                                   ▪  8 dicembre 25 e 26 dicembre
 Comunale. E’ una struttura diurna ed accoglie
                                                               La chiusura nel periodo di Agosto per tre settima-
 soggetti con disabilità medio gravi. La sua finalità
                                                               ne. Eventuali ponti o chiusure in prossimità di feste
 è quella di contribuire al miglioramento
                                     migliorame     della
                                                               Nazionali per il recupero di giorni di festività na-
 qualità della vita della persona con disabilità in
                                                               zionali coincidenti con giorni feriali.
 età post-scolare, evitando o ritardandone
 l’istituzionalizzazione, anche attraverso il supporto
                                                            Dotazioni
 continuativo, o in fasi critiche al nucleo familiare,
 con l’offerta in regime di accoglienza diurna, di                 ▪  1 Pulmino con capienza 8 posti
 prestazioni relative a attività sociosanitarie ad e-              ▪  1 Automobile con capienza 4 posti
 levato grado di integrazione ,                                    ▪  1 computer per attività cognitive con
    •    attività di riabilitazione,                                  accessori e collegamento ADSL
    •    attività di socio riabilitazione,                         ▪  1 videocamera digitale
    •    attività educative socioassistenziali,                    ▪  1 televisione
    •    attività educative, socio-sanitarie
                                 socio         e riabilita-        ▪  1 videoregistratore
         tive                                                      ▪  1 Impianto stereo
                                                                   ▪  1 cucina attrezzata              per attività
Numero e qualifica operatori a standard                               laboratoriali
      ▪    1 coordinatrice
      ▪    5 educatori professionali                        Servizio Mensa Comunale
      ▪    2 Operatrici Socio-Sanitarie
                                 Sanitarie                  Menù settimanale, con possibilità di diete persona-
                                                            lizzate
      ▪    1 Specialista Motorio
      ▪    1 Specialista Supervisore
      ▪    1 animatore attività laboratoriali
      ▪    Un arteterapista comunale
                               comunal

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Procedure di ammissione e contratto di ingresso
Sono ammessi al C.D.D. i soggetti in condizione di disabilità, secondo il seguente ordine di priori-
tà:
       Residenti nel Comune di Paullo
       Residenti nell’ambito del Distretto Sociale 1 (Mediglia, Paullo, Peschiera Borromeo, Pan-
       tigliate, Tribiano)
       Residenti in Ambiti territoriali provinciali ed extraprovinciali

La richiesta di ammissione al Servizio avviene, di norma, tramite l’Ufficio Servizi Sociali dei Comuni
di residenza degli interessati; alla domanda deve essere allegata una relazione socio-sanitaria e
la documentazione medica relativa alle condizioni di salute del disabile.

L’ammissibilità degli utenti avviene a cura di un’equipe multiprofessionale costituita da: AA.SS.
del Comune gestore, dal Coordinatore responsabile del C.D.D ed eventualmente da altre figure
specialistiche; a questi concorrono, in base alle singole progettualità, le AA.SS del Comune di
provenienza del/della candidato/a, per i casi a loro in carico.

Successivamente l’utente sarà inserito nel C.D.D. per un periodo di osservazione utile alla predi-
sposizione del Progetto Personalizzato condiviso con gli operatori e i famigliari
Entro 30 giorni viene stilato il progetto Individualizzato Provvisorio e le relative pianificazioni delle
azioni. A Scadenza del Primo Progetto viene stilato il Progetto Individualizzato definitivo e le relati-
ve Pianificazioni delle azioni
E’ ammessa la frequenza part-time.

il Comune di Paullo, in qualità di Ente Gestore, predispone apposito Contratto di ingresso al Servi-
zio, che viene sottoscritto:
     • dall’ospite, ovvero dal suo legale rappresentante (in qualità di familiare / Amministratore
        di Sostegno / Tutore),
     • dal Comune di Paullo,
     • dal Comune Inviante,
Con tale contratto vengono definiti e disciplinati i rapporti giuridici ed economici tra le parti.

Lista d’attesa
Qualora le richieste di ammissione al Centro siano superiori all'offerta, viene approntata una lista
d'attesa depositata presso il Comune. Avranno priorità di inserimento i soggetti che hanno otte-
nuto il maggior punteggio in base alla graduatoria predisposta dall’equipe multiprofessionale.

Accesso alla struttura
È garantita previo appuntamento con il coordinatore del Servizio la possibilità di prendere visione
da parte di utenti potenziali e loro familiari, delle modalità di funzionamento del Centro, della
routine quotidiana e dei laboratori educativi ivi condotti.

Procedure di dimissione
Le dimissioni avvengono se si verificano le seguenti condizioni:
              Interruzione del percorso da parte dell’utente e/o della famiglia
              Inserimento presso altra struttura che risponda ad eventuali bisogni sociali, sanitari,
              riabilitativi emersi in seguito ad una nuova valutazione da parte dell’equipe multi-
              professionale e /o della famiglia.

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Progetti socio educativi personalizzati
Per ogni persona ammessa alla fruizione del servizio, il CDD assicura la costruzione di un Progetto
Individualizzato a partire dalla valutazione biopsicosociale dell’utente eseguita attraverso la
Classificazione Internazionale del Funzionamento. Tale progetto deve individuare:
    ✓ bisogni
    ✓ obiettivi socio educativi
    ✓ bisogni sanitari
   ✓   bisogni sociosanitari
   ✓   risultati attesi
   ✓   azioni da compiere
   ✓   soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto
   ✓   risorse necessarie (umane e strumentali)
   ✓    tempi
   ✓    verifiche periodiche.
Per la costruzione del progetto Individualizzato, il CDD adotta una metodologia di lavoro parte-
cipata che coinvolge i seguenti soggetti :
    ✓ persona inserita
    ✓ famiglia di appartenenza
   ✓   operatori del servizio
   ✓   coordinatore del servizio
   ✓   assistente sociale del comune di residenza.

La progettazione, la realizzazione e la verifica del progetto richiedono la condivisione da parte di
tutti i soggetti sopra nominati i quali diventano corresponsabili circa il buon esito degli interventi
attuati.

Il Progetto Individualizzato costruito secondo l’ottica partecipata sopra descritta viene definito
formalmente e trasmesso a tutti i soggetti coinvolti e sottoscritto dall’utente o dalla fami-
glia/caregiver.
Il progetto viene periodicamente rivalutato ed è suscettibile di variazioni in itinere che consento-
no di accogliere nuovi bisogni emergenti espressi dalle persone per cui vengono costruiti.

Relazioni con le famiglie
I familiari degli utenti sono parte integrante del processo di costruzione dei Progetti Individualiz-
zati e dei momenti di verifica e valutazione.
Vi dovranno essere, dunque, durante l’anno, momenti congiunti di monitoraggio, verifica e valu-
tazione sull’andamento delle singole situazioni, ed incontri periodici di restituzione alle famiglie,
avendo come riferimento un approccio globale ed unitario nella gestione dei progetti persona-
lizzati.

A tal fine sono previsti almeno una volta all’anno :
              un incontro individualizzato con l’equipe di riferimento
              un’assemblea annuale dei familiari degli utenti per un momento consultivo e di con-
              fronto in merito alle programmazioni educative e di restituzione dei risultati emersi
              dai questionari di soddisfazione degli ospiti e delle famiglie
Gli operatori del CDD sono riconoscibili a chiunque per qualsiasi motivo pervenga al Centro at-
traverso apposito cartellino con foto di riconoscimento e segnalazione del nome e cognome
dell’operatore facilmente leggibili.

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Accesso e copia della documentazione sociosanitaria
Fermi i principi stabiliti dal D.Lgs 196/03 "Codice in materia di protezione dei dati personali", può
essere richiesto, da parte dei familiari dell’ospite e/o dagli aventi diritto, l’accesso e/o la copia
dei documenti presenti nel FASAS, tramite richiesta scritta al Coordinatore del Servizio. La richiesta
verrà soddisfatta gratuitamente entro massimo 7 giorni lavorativi.

Sistema di finanziamento complessivo del servizio
Il Servizio,i cui oneri complessivi sono indicati nel successivo paragrafo, è finanziato attraverso i
seguenti canali:
            Finanziamenti regionali
            Finanziamento comunale
            Quota a carico dei comuni utenti
            Quota a carico degli utenti
La quota di finanziamento di competenza del Comune è determinata come quota residua a dif-
ferenza, detraendo dagli oneri complessivi di gestione, indicati nel Preventivo di gestione annua-
le, i finanziamenti regionali.
Le modalità di partecipazione alla spesa di frequenza del C.D.D. da parte degli utenti è de-
mandata al Comune di Residenza del soggetto frequentante

Tariffe
Le rette di frequenza - al netto dei contributi regionali - vengono stabilite e recuperate diretta-
mente dal comune di Paullo.

               CENTRO DIURNO PER PERSONE CON DISABILITA' (C.D.D.)

                             DESCRIZIONE                                             Tariffe 2016

                    RETTA UNICA DI FREQUENZA                                   RETTA UNICA MENSILE
                                                                             (per 12 mesi, con riserva di
                                                                              conguaglio in caso di ec-
                                                                              cedenza dei costi sui rica-
                        (escluso costo mensa)                                            vi)

                        OSPITI NON RESIDENTI                                           € 1˙ 045,00

                           OSPITI RESIDENTI
(si precisa che la retta di frequenza è comprensiva di eventuale servi-
                              zio di trasporto)
                                                                                       € 1˙ 045,00

Le suddette tariffe sono assoggettate al regime I.V.A. e sono esenti ex art. 10 punto 27-ter D.P.R. 633/72

  Centro Diurno per persone con Disabilità “Tiraemolla” Paullo - CARTA DEI SERVIZI
                                                                                                  5
Rilascio delle dichiarazioni fiscali
Il Comune di Paullo e gli altri enti invianti provvedono, ove previste, all'incasso delle rette di com-
partecipazione alla spesa e al rilascio annuale alle famiglie delle relative certificazioni ai fini fiscali
e alla comunicazione telematica alla Agenzia delle Entrate delle informazioni necessarie per
precompilazione della dichiarazione dei redditi.

Prestazioni comprese nella retta
La retta di frequenza rivalutabile annualmente comprende i costi relativi a:
- prestazioni di assistenza socio-riabilitativa ed educativa definite nell'elaborazione del P.A.I.
dell'ospite;
- trasporti all’interno del territorio per lo svolgimento delle attività programmatiche;
- eventuale trasporto da/per il Centro degli ospiti residenti.

Dalla retta di frequenza è escluso il costo della mensa e il costo delle esperienze residenziali, che
vengono concordate annualmente tra Servizio, nella persona della Coordinatrice, e famiglie.

Avvertenza: i valori esposti nella presente Carta dei Servizî non hanno effetto nei
rapporti fra l’utente e l’Amministrazione comunale diversa dal Comune di Paullo
che abbia formalmente preso in carico l’utente richiedendo l’inserimento all’ente
titolare della gestione.
Costo servizio di ristorazione

      DESCRIZIONE                                                                            Tariffe anno
                                                                                              2016/17
                                                                                                  Euro

Tariffa ordinaria                                                                   2,06 euro

PRESTAZIONI AGEVOLATE

ai fini dell’accesso al sistema di agevolazioni, i genitori devono presentare apposita istanza ed almeno uno dei
due deve essere residente nel Comune di Paullo insieme al minore di cui chiede l’iscrizione. A corredo della
suddetta istanza deve essere allegata l’attestazione ISEE in corso di validità.
La tariffa agevolata si otterrà applicando la relativa percentuale di abbattimento sull'importo della tariffa ordina-
ria in vigore per l'a.s. 2016/17.

1 - Esenzione totale (100%) del costo pasto per famiglie con indicatore economico ISEE fino a Euro
6.246,89.

2 - Riduzione pari al 70% del costo pasto per famiglie con indicatore economico ISEE da Euro
6.246,90 a Euro 8.197,50

3 - Riduzione pari al 50% del costo pasto per famiglie con indicatore economico ISEE da Euro
8.197,51 a Euro 10.695,96

4 - Riduzione pari al 30% del costo pasto per famiglie con indicatore economico ISEE da Euro
10.695,97 a Euro 14.695,96

Per poter beneficiare dell'agevolazione fin dal primo giorno di scuola, gli interessati dovranno presentare entro
il termine del 30 settembre apposita istanza. Le richieste di agevolazione presentate oltre tale termine avranno
validità a decorrere dal mese successivo a quello della presentazione dell’istanza.

Il servizio riscossione è esternalizzato, ossia l'utenza corrisponde direttamente alla ditta aggiudicataria del
servizio ristorazione i costi derivanti dall'applicazione delle tariffe.

  Centro Diurno per persone con Disabilità “Tiraemolla” Paullo - CARTA DEI SERVIZI
                                                                                                            6
L’attestazione ISEE ha validità per tutta la durata dell’anno scolastico in corso.

Procedure per la gestione dei reclami
Gli utenti e/o i loro tutori possono inoltrare reclami tramite l’apposito modulo, debitamente com-
pilato. Tale modulo potrà essere inoltrato:
         tramite raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzato a “ Comune di Paullo - Ufficio
         Servizi alla persona - c.a del Responsabile Settore Servizi alla Persona, A.S. Paola Diciaula,
         Via Del Ronco 5, 20067 Paullo (Mi).
         Inviando un Fax al n° 02/90638202, specificando all’attenzione del Responsabile Settore
         Servizi alla Persona.
         A mano esclusivamente al coordinatore del servizio presso la sede del CDD. In
         quest’ultimo caso il coordinatore è tenuto ad informare tempestivamente la Responsabi-
         le del Settore Servizi alla Persona, dell’avvenuto reclamo.

Reclami per via telefonica potranno essere accolti in via eccezionale, e comunque dovrà segui-
re una successiva comunicazione scritta, contattando il coordinatore del servizio presso il CDD
dalle ore 9.00 alle ore 16.00 dal Lunedì al Venerdì .
Il referente ultimo per la gestione dei reclami è individuato nella Responsabile Settore Servizi alla
Persona Dott. Giovanni Andreassi.
All’atto dell’avvenuta ammissione il Servizio, nella persona del coordinatore del CDD, è tenuto
espressamente a comunicare le modalità di inoltro dei reclami all’utente o a chi ne è tutore,
consegnando copia dell’apposito modulo.
Il servizio si impegna a rispondere per iscritto al reclamo, di norma entro 30gg dall’arrivo della
comunicazione. Nel caso di urgenze, la risposta può essere comunicata in prima istanza telefoni-
camente nel più breve tempo possibile, a cui seguirà comunicazione scritta sempre entro i tem-
pi sopraccitati.
Ogni operatore è sensibilizzato a segnalare al coordinatore del CDD, e questo alla Responsabile
del Settore, i disagi e le problematiche espresse dagli utenti e a sviluppare strategie anche
d’equipe per farvi fronte.

Procedure di coordinamento e supervisione degli operatori
La Coordinatrice della struttura della struttura è Manuela Fedeli, laureata in Scienze
dell’Educazione vecchio ordinamento.
Le riunioni di coordinamento vengono convocate dal Coordinatore: in questo ambito si stila la
programmazione settimanale delle attività, rivolte sia agli utenti che al lavoro di rete; inoltre si ve-
rificano e si valutano l’andamento dei progetti individualizzati con le micro equipe costituite
dall’educatore di riferimento e dagli operatori sociali che seguono il caso.
La cadenza delle riunioni è settimanale con una durata di due ore, e comunque in misura suffi-
ciente a garantire l’operatività e la qualità del servizio. Tale orario è parte integrante del monte
ore complessivo sul progetto.
Viene garantita inoltre all’equipe una supervisione con cadenza mensile, la conduzione di tale
supervisione è di norma condotta da uno psico-pedagogista salvo differente indicazione; per al-
cune situazioni ad elevata problematicità può essere valutata l’opportunità di una seduta con-
giunta alla quale possono partecipare gli operatori sociali dei comuni.

Procedure interne di monitoraggio e valutazione della qua-
lità del servizio
Modalità e standard di riferimento
I Servizi Sociali del Comune di Paullo, in accordo con la Cooperativa Libera Compagnia di Arti &
Mestieri Sociali, individuano i seguenti criteri di valutazione ed autovalutazione della qualità dei

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servizi, rispetto ai quali in sede tecnica ed amministrativa appronta le necessarie ricadute opera-
tive per il continuo miglioramento dell’efficacia ed efficienza della propria azione:

Azioni di monitoraggio/valutazione indicatori di qualità (indicati in grassetto)
   Area della valutazione quantitativa
    1) Monitoraggio frequenza turn over operatori
    2) Monitoraggio sulla presenza e frequenza dei reclami
    3) Monitoraggio dei tempi di risposta ai reclami
    4) Monitoraggio presenza e frequenza delle riunioni d’equipe
    5) Monitoraggio presenza e frequenza della supervisione
   Area della valutazione qualitativa
    6) Valutazione del grado di soddisfazione dell’utenza
    7) Valutazione delle modalità e della qualità della selezione del personale
    8) Monitoraggio e valutazione della qualità della formazione continua degli operatori
    9) Monitoraggio aggiornamento cartelle utenti , programmazione annuale e settima-
       nale
    10) Monitoraggio amministrativo sul rispetto delle norme contrattuali
    11) Monitoraggio sulla distribuzione del questionario sul grado di soddisfazione
       dell’utenza
    12) Verifiche       periodiche di micro-equipe con soggetti esterni al servizio
       sull’andamento dei progetti individualizzati (operatori dei servizi sociali ed altri ope-
       ratori della rete)
    13) Verifiche di progetto almeno tre volte l’anno con Responsabile di Servizio

Il Progetto Diversabilità
Il CDD è un servizio rivolto alle persone con disabilità che si colloca dentro la rete dei servizi re-
gionali e dentro il quadro normativo di risorse a disposizione delle persone con disabilità previsto
dalla legge 104/92.
Il CDD quindi dentro la normativa vigente, a partire dalla 104/92, come unità di offerta a disposi-
zione delle persone con disabilità per superare quelle barriere ambientali (stigma sociale, atteg-
giamenti della cittadinanza, sistemi e politiche) e fisiche (funzioni e strutture corporee) che si
frappongono alla piena integrazione sociale della persona con disabilità. La finalità prima di
questo servizio diventa, quindi, l’integrazione sociale, o, meglio, l’inclusione sociale della persona
con disabilità; pensiamo, quindi, al CDD come ad un servizio sociosanitario che sia improntato a
tutelare la persona dai rischi dell’isolamento sociale nei territori e a supportarne la promozione
dei diritti di cittadinanza attiva.
Lo sforzo progettuale nasce sotto il segno di un’impronta fortemente connotata dal punto di vi-
sta bio-psico-sociale, attraverso la declinazione dell'approccio sistemico secondo una prospetti-
va ecologica che pone il CDD come un nodo fondamentale di un intervento di rete sulla disabili-
tà che ha come suo naturale e necessario riferimento la ricchezza del territorio. Pensiamo quindi
ad un CDD come un luogo innanzitutto piacevole, ma anche e soprattutto come un servizio utile
per gli uomini e le donne, e per le loro famiglie, che ne usufruiscono. Un luogo di crescita, che si
interroga quotidianamente sulla qualità dell’intervento educativo ma anche che interroga il terri-
torio e la comunità in merito al tema dei diversamente abili, andando a costruire un vero e pro-
prio progetto H; una struttura che sia:

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Pienamente inserita innanzi tutto nel contesto cittadino per l’integrazione dell’intervento edu-
   cativo con l’ambiente delle relazioni sociali della persona con disabilità e per la costituzione di
   progetti pilota sulle problematiche della disabilità

   Protetta, ma aperta alle esperienze esterne, con una caratterizzazione dell’intervento educati-
   vo di stampo neuro cognitivista

   Volta ad una ricerca di alto livello sul superamento delle barriere architettoniche, attraverso la
   promozione di sperimentazioni cittadine, ed un intrecciato rapporto di collaborazione con le
   strutture sanitarie del territorio che si occupano di disabilità

   Aperta in modo attivo alle contaminazioni con tutte le strutture del territorio che a vario titolo si
   occupano di educazione e formazione all’autonomia (scuole, centri giovani, centri anziani,
   ecc.).

   Orientata verso esperienze di concretizzazione delle abilità raggiunte, non necessariamente
   attraverso terapie occupazionali, ma anche attraverso “terapie” di tipo più creativo (parteci-
   pazione ad Atelier, piuttosto che a manifestazioni sportive per disabili, o a fiere culturali ga-
   stronomiche ecc.) che abbiano la caratteristica essenziale della brevità, dell’alternanza e non
   si sostituiscano all’impianto educativo formativo di ogni individuo.

   Capace d’ interrogarsi e di favorire l’attenzione e la riflessione delle famiglie sull’“oltre noi”, o-
   rientando l’Amministrazione verso l’attivazione o l’inserimento in progetti che garantiscano la
   permanenza della persona con disabilità nel proprio territorio di provenienza

   Propulsiva verso la realizzazione di un sistema integrato di fonti informative sulla disabilità , i
   servizi per le soluzioni tecniche, tecnologiche e organizzative (collegamenti con le università,
   centro di bioingegneria, ecc.)

Passato, presente, futuro: la diversabilità oggi
Durante questi anni il CDD di Paullo si è ripetutamente trasformato, nel tentativo di avvicinarsi
sempre di più ad un’idea di servizio che coincidesse con la nostra scelta di campo per la diffu-
sione di una cultura della disabilità concepita come cultura della diversità, piuttosto che della
fragilità.
Per questo, abbiamo più volte espresso, con i diversi interlocutori incontrati in questi anni, la ne-
cessità di mettere in primo piano il lavoro sulla socio-morfo-genesi delle persone adulte con disa-
bilità, compiendo, nell’affrancamento dal concetto di disabilità come patologia, quel primo
passaggio verso una cultura dei diritti e del rispetto della vita delle persone con disabilità che ri-
teniamo valore imprescindibile. Promuovere una cultura dei diritti per noi significa, innanzitutto,
restituire dignità, promuovere autonomia individuale, facilitare libertà di scelta, sposare un ap-
proccio che si basi sulla capacità dei cittadini colpiti da discriminazioni di renderle evidenti, che
garantisca l'espressione delle potenzialità dell'individuo, che consenta l'effettiva partecipazione
e la reale inclusione sociale dei soggetti. Un approccio che, per quanto ampiamente sostenuto
e promosso, anche dell’OMS, rischia sistematicamente di franare di fronte a dispositivi normativi
pensati per ampliare le “possibilità” d’integrazione della persona con disabilità, che per come
sono congegnati spesso determinano, invece, prassi di lavoro ascrivibili a culture della disabilità
che affondano le loro radici nell’idea della “riparazione” del danno, del “recupero” della “nor-
malità”, senza interrogarsi sui significati, sui sensi e sui valori delle diversità espresse o esprimibili.
Ecco perché crediamo sia invece necessario operare al fine di una diffusa promozione della di-
versità, che per noi significa, in primo luogo, accompagnare le persone con disabilità in un per-
corso che porti alla consapevolezza di se stessi, e del proprio ruolo di cittadini.

Le attività ed i laboratori
La giornata tipo del CDD è strutturata attraverso momenti di accoglienza degli utenti,attività
strutturate,laboratori specialistici e tirocini educativi. Il pranzo e la pausa digestiva rappresentano

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il momento di rottura della routine quotidiana garantendo un adeguato momento di riposo e di
libera aggregazione degli utenti sotto la sorveglianza educativa degli operatori. Schematica-
mente la giornata è così suddivisa:

          09.00 – 9.30           Accoglienza

                                 Momento di gruppo di avvio della giornata / Prenotazione Pa-
          09.30 – 10.00
                                 sti

                                 Attività del giorno (laboratorio, Ippoterapia, Piscina, Marcia,
          10.00 – 12.30          uscita)
                                 2 gruppi

                                 Igiene personale, lavaggio mani, cambi, controlli sanitari
          12.30 - 13.00
                                 Allestimento Pranzo

          13.00 – 13.30          Pranzo

                                 Sparecchio, pulizie tavola
          13.30 – 14.00
                                 Igiene personale, lavaggio mani, cambi, controlli sanitari

          14.00 – 14.30          Momento Caffè

                                 Relax
          14.30 – 15.00          Compilazione diari personali
                                 Telefonate utenti

          15.00 – 15.30          Preparazione Uscita

          15.30 – 16.00          Uscita

Le attività che attualmente sono condotte nel CDD sono di vario tipo e tutte finalizzate a costitui-
re un ambito privilegiato per la persona nell’acquisizione di nuove competenze nonché
nell’arricchimento e nella manipolazione finalizzata di quelle preesistenti

Per quanto riguarda le attività in linea con la normativa regionale elenchiamo possibili tipologie
di attività divise per tipologia e così riassumibili. L’attività educativo - riabilitativa - assistenziale
comprende infatti numerose aree di sviluppo delle capacità, abilità, competenze e per ognuna
di esse, in relazione alle caratteristiche del singolo ospite, ci si propone di perseguire vari obiettivi:
        1. AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE/SOCIALE
Autonomia personale: sviluppo, mantenimento delle abilità raggiunte e potenziamento delle
competenze nelle azioni di cura della propria persona (assistenza e sostegno nell’alimentazione,
nell’abbigliamento, nell’igiene personale e nella deambulazione).
Autonomia sociale: sviluppo e/o consolidamento del rapporto individuale con l’ambiente (aver
cura delle proprie cose, aiuto nei lavori domestici e all’uso del denaro, ecc…)
        2. AREA MOTORIA
Potenziamento e mantenimento funzionale delle abilità motorie (attività fisica, piscina, ….) e abi-
lità espressive (laboratori di pittura, manipolazione, ecc)
        3. AREA COGNITIVA
Potenziamento e mantenimento delle abilità cognitive e neuropsicologiche: attenzione, concen-
trazione, memoria (attività di mantenimento culturale, giornalino, lab. informatico, esplorazione e
conoscenza dell’ambiente…)
        4. AREA COMUNICATIVA/ESPRESSIVA
Ampliamento e potenziamento delle capacità di comunicazione verbali e non, anche attraver-
so tecniche ed ausili (fabulazione, animazione musicale e teatrale, arteterapia, burattini…)
        5. AREA EMOTIVO-AFFETTIVA-RELAZIONALE
Miglioramento e potenziamento delle capacità di gestione e controllo delle proprie emozioni,
per una migliore interazione con gli altri, anche sul territorio.

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Il CDD si impegna inoltre nei seguenti ambiti:
          1. Sostegno dei familiari e orientamento alla rete dei servizi. L’azione costante e continua
di sostegno ai familiari e di orientamento supportato alla rete dei servizi come occasione per vei-
colare pratiche di cittadinanza attiva. Il lavoro con le famiglie si concretizza a partire dalla con-
divisione del PI nel cercare di sostenere pratiche educative che non risultino in contraddizione
con gli obiettivi definiti. Gli operatori del centro hanno contatti periodici con le famiglie e le in-
contrano regolarmente per rendere coerenti gli atteggiamenti educativi praticati nel centro con
quelli proposti
          2. Tirocini educativi ed esperienziali
    L’attività territoriale è propria dell’ambito professionale dell’educatore. Tale attività viene
    condotta a piccoli gruppi o individualmente con lo scopo di favorire l’autonomia individuale
    dei ragazzi ed il suo utilizzo in contesti sociali differenziati, in modo socialmente accettabile.
    Scopo di questa attività è anche quello di modificare la percezione comune della persona di-
    sabile e del suo ruolo nella società.
    Tutto ciò si concretizza attraverso la frequentazione di biblioteche, parchi, musei, negozi, ecc.,
    ma anche attraverso la strutturazione di gite a tema o di semplici e piacevoli pic-nic.
          3. Vacanze
    Gli adulti che frequentano il CDD hanno diritto di poter partecipare a occasioni di vacanza
    che non siano necessariamente concomitanti con le vacanze della famiglia di origine.
    Per questo motivo il nostro CDD organizza soggiorni estivi in località turistiche scelte di anno in
    anno.

Le attività previste per ogni ospite della struttura vengono stabilite in sede di Progettazione sulla
base dei bisogni e le azioni specifiche individuati.

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Una piccola comunità
Il CDD non è una sommatoria di interventi più o meno mirati,il CDD è soprattutto una piccola
comunità diurna all’interno della quale la giornata viene scandita da momenti conviviali quali
l’accoglienza mattutina, e la relativa merenda di mezza mattina, la pausa pranzo, con la coda
di chiacchierate su ciò che è stato fatto ma anche sulle cose personali e familiari di ognuno di
noi.
Il Centro è, un po’, come si diceva prima, il campo base con gente che va e gente che viene
(non tutti evidentemente partecipano a tutti i momenti ), con una dimensione di familiarità e di
giovialità garantita dal numero massimo complessivo dei ragazzi presenti.
Una sorta di dispositivo per la tutela della fragilità di persone che necessitano di un supporto con-
tinuo e integrato per la loro inclusione sociale come cittadini con diritti e doveri.

Progetti individualizzati integrati
Il CDD non è una sommatoria di interventi più convivialità e familiarità, ma offre la possibilità di
realizzazione del progetto di ogni persona che lo frequenta.
Un progetto individualizzato non è cosa che si possa fare da soli, soprattutto quando i ragazzi di
cui ci si occupa sono adulti, con famiglie provate dagli anni e a volte in condizioni sociali difficili.
Il CDD quindi integra, nella propria progettazione, i servizi sociali costituendo un’equipe integrata
di lavoro per aggirare i limiti spesso presenti nell’agire educativo e solitario.
L’attenzione è anche rivolta a tutte quelle realtà del territorio che forniscono servizi e prestazioni
per la disabilità, AIAS, scuole, ANFFASS, per costituire di volta in volta sulla base delle necessità
emergenti piccole equipe multidisciplinari che progettano e attuano interventi di alta specialità.

Circolazione, comunicazione e condivisione delle esperienze
Da ultimo grande importanza è attribuita alla partecipazione e allo scambio fecondo delle espe-
rienze educative con altri centri della zona cosi come di province o regioni diverse.
Per noi tutto ciò è possibile attraverso due differenti livelli: quello reale, dei contatti delle visite e
della partecipazione a iniziative culturali e/o di festa organizzate da centri prevalentemente ubi-
cati nella nostra regione e quello virtuale delle connessioni in rete del nostro servizio attraverso la
partecipazione a forum e/o, scambio di e-mail etc..

L’appartenenza: la scelta del territorio come ambito di con-
fronto e crescita
L’appartenenza è il far parte di qualche cosa in modo indissolubile e questo CDD vuole appar-
tenere a questo territorio in modo indissolubile, crescendo e facendolo crescere insieme.
Il territorio entro cui viviamo e lavoriamo è l’ambito di confronto e di crescita scelto e rivendicato
come priorità fondamentale.
Ciò vuol dire promuovere, sostenere e partecipare, a tutte quelle iniziative che ci permettono di
rilanciare sul territorio le problematiche della disabilità: seminari, convegni, manifestazioni di ca-
rattere culturale e/o sportivo, facilitando e incentivando momenti di riflessione e rielaborazione
delle esperienze maturate in questi anni sul nostro territorio.
Un CDD che quindi vive il proprio territorio facendosi carico, per la parte che gli compete, della
crescita culturale sociale ed economica, legata all’impegno nel settore della disabilità .

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Trasporto utenti
Ogni assistito deve essere prelevato sotto la propria dimora, secondo gli orari stabiliti dal gestore
del trasporto stesso (salvo specifici casi) ed essere trasportato al Centro Diurno tracciando per-
corsi il più possibile diretti e viaggiando in pulmino provvisto mediamente di n. 7 posti compreso il
conducente e di adeguato programma di manutenzione, con il supporto dell’accompagnatore.
E’ a discrezione della famiglia fare richiesta per usufruire del trasporto; infatti gli utenti possono es-
sere accompagnati dai genitori.
Il trasporto è garantito solo per i residenti nel comune.

Come arrivare al servizio
In auto:
da Milano prendendo la Tangenziale uscita 3 verso Paullo e
immettendosi sulla SS415 fino all’uscita in Via Alessandro Man-
zoni a Paullo e girando per Via Alcide de Gasperi in direzione
di Via del Ronco.
da Melegnano o da Melzo prendendo la SP39, Strada Provin-
ciale Cerca ed entrando in Paullo in Via Milano in direzione
di Via Alessandro Manzoni e svoltando in via del Ronco
Con i mezzi da San Donato Milanese prendendo l’autobus K525 direzione Crema

Allegati

• Modulo Reclami
• Customer Ospiti
• Scheda di accesso

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