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Quando l’amministrazione (non) fa notizia PA, uffici stampa e cittadini Alessandro Lovari Università degli studi di Cagliari Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali Alessandro.lovari@unica.it Lezione Boldrini gennaio2020
Il “viaggio” della comunicazione della PA • Comunicare la PA è un’attività complessa per motivi che trovano causa e fondamento nelle trasformazioni del nostro sistema amministrativo e di governo, nell’evoluzione del ruolo dei cittadini e nella «relazione complicata» con il sistema dei media (Ducci, 2017; Faccioli, 2000; Mancini, 2003; Materassi, 2017; Rolando, 2014). • La Comunicazione Pubblica ha stentato a trovare un suo riconoscimento fino alla sua «semi-istituzionalizzazione» (Faccioli, 2013, p.22) avvenuta con la legge n.150 del 2000 che ha sancito sulla carta, ma in misura molto minore negli organigrammi e nelle attività delle amministrazioni, la legittimità e l’obbligatorietà delle funzioni di informazione e comunicazione della PA. • «La comunicazione è dappertutto. Ma la comunicazione pubblica stenta ad esistere» Materassi (2017: 9). E’ un viaggio «un viaggio avventuroso» Lezione Boldrini gennaio2020
La nostra percezione della PA in agenda • Prima della legge 150/2000 la PA tendeva ad essere principalmente oggetto passivo della trattazione dei mass media e non interlocutore attivo di comunicazione nell’arena pubblica. • Per lungo tempo i mass media, in particolare la stampa e la televisione, sono stati le principali fonti informative sulla pubblica amministrazione. • La copertura giornalistica era canale privilegiato, se si escludono le esperienze dirette con i pubblici uffici, per conoscere le attività e i servizi della PA. Lezione Boldrini gennaio2020
Una relazione complicata tra PA e media • L’esistenza dell’agire delle amministrazioni nella percezione dell’opinione pubblica dipendeva in maniera rilevante dalla presenza/assenza sugli organi di informazione e dalle conversazioni che si sviluppavano nei diversi reticoli sociali in seguito alla discussione degli stessi temi tra i cittadini (tra opinion sharing e opinion giving, Volli 1985). • Un rapporto dialettico tra PA e mondo dell’informazione che alcuni autori hanno definito di «amore e odio» (Faccioli, 2000; Graber, 1992). • Le amministrazioni hanno bisogno dei media per avere visibilità e raggiungere l’opinione pubblica ma, allo stesso tempo, hanno timore degli organi d’informazione per l’immagine negativa che essi sono in grado di diffondere, per l’adozione di criteri di notiziabilità che privilegiano la copertura di episodi di cattiva amministrazione e disservizio (Boldrini, 2017), seguendo logiche di spettacolarizzazione delle notizie. Lezione Boldrini gennaio2020
Dal “giro della nera” al post: la stampa ‘copre’ la sanità anche grazie ai cittadini Evoluzione dei criteri di notiziabilità Lezione Boldrini gennaio2020
PA tra stereotipi e metafore • Il settore pubblico ancora risente di tematizzazioni troppo spesso ancorate a etichette e stereotipi negativi. • É la centralità degli stereotipi nella nostra conoscenza del mondo (Lippman, 1922). Si tratta di quelle immagini simboliche emotivamente cariche sulle quali viene ancora oggi veicolata (anche) l’idea di pubblica amministrazione. • Secondo Lippman, nella «grande, fiorente e ronzante confusione del mondo esterno trascegliamo quello che la nostra cultura ha già definito per noi, e tendiamo a percepire quello che abbiamo trascelto nella forma che la nostra cultura ha stereotipato per noi» (Lippman, p.63). • Lezione Boldrini gennaio2020
PA e lo stereotipo della burocrazia • Stereotipi e metafore sono modalità potenti per diffondere l’idea di amministrazione nell’opinione pubblica. • Morgan (1990) afferma che quando pensiamo alle organizzazioni lo facciamo in modo metaforico e meccanicistico, e quello che ci viene in mente per le pubbliche amministrazioni è tipizzato nell’immagine della burocrazia. Lezione Boldrini gennaio2020
Industria culturale e stereotipi di PA • Un processo pervasivo che tende a reiterarsi anche grazie a prodotti dell’industria culturale che veicolano il tema della burocrazia e dei disservizi pubblici inserendolo nelle storie dei protagonisti di film o serie televisive. • Un clima di opinione che fa sì che, anche se i cittadini sono soddisfatti dei servizi a livello generale, essi tenderanno comunque ad avere un basso livello di fiducia nelle amministrazioni e ad associare a parole come ‘governo’, ‘amministrazione’, ‘burocrazia’ una valenza negativa o di bassa stima (Carroll, 2016). • Questo capitale reputazionale negativo tende così ad autoalimentarsi attraverso le narrazioni dei media. Lezione Boldrini gennaio2020
PA tra stereotipi e metafore https://www.youtube.com/watch?v=Bo-UDwhHBPQ Lezione Boldrini gennaio2020
I fondamentali: il ruolo e la natura dei mass media I mass media non solo più dei semplici canali di trasmissione ma istituzioni sociali con propria identità e logiche che agiscono in un’arena pubblica (Mancini, 2003) dove ciascuna istituzione tende ad affermare il proprio punto di vista per acquisire il dominio del campo simbolico in relazione a tematiche di interesse generale. Da strumenti per veicolare la visione di altri a sistemi che hanno elaborato una propria logica con cui veicolare le interpretazioni del mondo nella sfera pubblica. Media selezionano le notizie sulla base di criteri di notiziabilità e attuano forme di distorsione involontaria e framing. Tendono ad affermare una media culture che influisce sulla costruzione sociale della realtà. I media cambiano pelle con l’avvento della digitalizzazione, convergenza e sviluppo di Internet Lezione Boldrini gennaio2020
Distinzione rispetto agli strumenti COMUNICAZIONE AUTOPRODOTTA Sono le iniziative assunte e gestite direttamente da un ente/organizzazione (pubblica, privata) COMUNICAZIONE ETEROPRODOTTA Insieme dei messaggi costruiti e veicolati da soggetti esterni all’istituzione COMPETIZIONE TRA LE DUE ARENE (sovrapposizioni, ritorni,l’impatto delle tecnologie) Notiziabilita’ Istituzioni/enti media Teorie dell’agenda Rapporto tra le “immagini” Lezione Boldrini gennaio2020
Complessificazione dell’arena pubblica con il web 2.0 Sportelli Stampa Brochure Televisione Campagne Radio Sito media Istituzioni/enti Istituzionale Testate on line Call center Cittadini organizzazioni Canali social ufficiali Blogger, Digital influencer Web 2.0 - social network -blog TANTE IMMAGINI – SINTONIA E DISTONIA – NECESSITA’ DI PROFESSIONISTI Lezione Boldrini gennaio2020
La legge 150 del 2000 Istituzionalizzazione della comunicazione pubblica Lezione Boldrini gennaio2020
LEGGE 150 DEL 2000 DISCIPLINA DELLE ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI • Per la prima volta la comunicazione e’ protagonista della scena normativa. • L’informazione e la comunicazione vengono definitivamente legittimate e riconosciute come costanti dell’azioni di governo nella pubblica amministrazione. • La legge 150 riconosce inoltre la valorizzazione delle competenze necessarie per gestire attività e funzioni di comunicazione e informazione, rafforzando il ruolo della formazione (art 4) come momento fondamentale • Vengono identificate strutture (art 6) atte a realizzare queste funzioni Lezione Boldrini gennaio2020
DEFINIZIONE DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE Legge 150, art. 1 (co. 4°) Nel rispetto delle norme vigenti in tema di segreto di Stato, di segreto d'ufficio, di tutela della riservatezza dei dati personali e in conformità ai comportamenti richiesti dalle carte deontologiche, sono considerate attività di informazione e di comunicazione istituzionale quelle poste in essere in Italia o all'estero dai soggetti di cui al comma 2 e volte a conseguire: a) L'informazione ai mezzi di comunicazione di massa, attraverso stampa, audiovisivi e strumenti telematici; b) La comunicazione esterna rivolta ai cittadini, alle collettività e ad altri enti attraverso ogni modalità tecnica ed organizzativa; c) la comunicazione interna realizzata nell'ambito di ciascun ente. Lezione Boldrini gennaio2020
Legge 150/2000 – I Pubblici 4. …e volte a conseguire: a) l’informazione AI MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA, attraverso stampa, audiovisivi e strumenti telematici; b) la comunicazione esterna rivolta AI CITTADINI, ALLE COLLETTIVITÀ E AD ALTRI ENTI attraverso ogni modalità tecnica ed organizzativa; c) la COMUNICAZIONE INTERNA realizzata nell’ambito di ciascun ente. Lezione Boldrini gennaio2020
I comunicatori… illustrano Legge 150 – GLI SCOPI 5. LE ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E DI COMUNICAZIONE SONO, IN PARTICOLARE, FINALIZZATE A: a) ILLUSTRARE E FAVORIRE LA CONOSCENZA delle disposizioni normative, al fine di facilitarne l’applicazione; b) ILLUSTRARE LE ATTIVITÀ DELLE ISTITUZIONI e il loro funzionamento; c) FAVORIRE L’ACCESSO AI SERVIZI pubblici, promuovendone la conoscenza; d) PROMUOVERE CONOSCENZE allargate e approfondite su TEMI DI RILEVANTE INTERESSE pubblico e sociale; e) favorire PROCESSI INTERNI DI SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE e di modernizzazione degli apparati nonché la conoscenza dell’avvio e del percorso dei procedimenti amministrativi; f) PROMUOVERE L’IMMAGINE DELLE AMMINISTRAZIONI, nonché quella dell’Italia, in Europa e nel mondo, conferendo conoscenza e visibilità ad eventi d’importanza locale, regionale, nazionale ed internazionale. ILLUSTRARE v.tr.AU 1 corredare di illustrazioni, spec. un testo stampato: i. un libro per bambini 2 estens., chiarire spiegando, commentando: i. un testo con delle note; esporre nei dettagli: i. una teoria scientifica, i. un pianoBoldrini Lezione di leggegennaio2020 3 BU rendere illustre, onorare
FORME E STRUMENTI Art.2 Le attività di informazione e comunicazione si esplicano anche attraverso la pubblicità, le distribuzioni e le vendite promozionali, le affissioni, l’organizzazione di manifestazioni e partecipazione a rassegne specialistiche, fiere e congressi. Si legittima la progettazione e l’uso Sono attuate con ogni mezzo di di mix di trasmissione idoneo a assicurare comunicazione evoluti la necessaria diffusione dei messaggi anche attraverso la e integrati strumentazione grafico- editoriale, le strutture informatiche, gli sportelli …. Lezione Boldrini gennaio2020
Legge 150 del 2000: le strutture UFFICIO URP STAMPA PORTAVOCE • Dpr 2001 sui titoli di accesso • Direttiva Frattini del febbraio 2012 – il coordinamento delle strutture Lezione Boldrini gennaio2020
STRUTTURE DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE Legge 150, Art. 6 (co. 1°) … le attività di INFORMAZIONE si realizzano attraverso il PORTAVOCE e l'UFFICIO STAMPA e quelle di COMUNICAZIONE attraverso L'UFFICIO PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO, nonchè attraverso analoghe strutture quali gli sportelli per il cittadino, gli sportelli unici della pubblica amministrazione, gli sportelli polifunzionali e gli sportelli per le imprese. Lezione Boldrini gennaio2020
IL PORTAVOCE Legge 150, art. 7 (facoltativo) (co. 1) (Funzione) L'organo di vertice dell'amministrazione pubblica può essere coadiuvato da un PORTAVOCE, Anche Esterno All‘Amministrazione, Con Compiti Di Diretta Collaborazione Ai Fini Dei Rapporti Di Carattere Politico- istituzionale Con Gli Organi Di Informazione. (Limiti all’attività del portavoce) Il portavoce, incaricato dal medesimo organo, non può, per tutta la durata del relativo incarico, esercitare attività nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche. (co. 2) (Compenso) Al portavoce è attribuita una indennità determinata dall'organo di vertice nei limiti delle risorse disponibili appositamente iscritte in bilancio da ciascuna amministrazione per le medesime finalità. Lezione Boldrini gennaio2020
Ufficio per le Relazioni con il Pubblico (Urp) LEGGE 150, ART. 8 (obbligatorio) (co. 1) L'attività dell'UFFICIO PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO è indirizzata ai cittadini singoli e associati (co. 2) (i compiti) a) garantire l'esercizio dei diritti di informazione, di accesso e di partecipazione di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni; b) agevolare l'utilizzazione dei servizi offerti ai cittadini, anche attraverso l'illustrazione delle disposizioni normative e amministrative, e l'informazione sulle strutture e sui compiti delle amministrazioni medesime; c) promuovere l'adozione di sistemi di interconnessione telematica e coordinare le reti civiche; d) attuare, mediante l'ascolto dei cittadini e la comunicazione interna, i processi di verifica della qualità dei servizi e di gradimento degli stessi da parte degli utenti; e) garantire la reciproca informazione fra l'ufficio per le relazioni con il pubblico e le altre strutture operanti nell'amministrazione, nonchè fra gli uffici per le relazioni con il pubblico delle varie amministrazioni. Lezione Boldrini gennaio2020
UFFICIO STAMPA LEGGE 150, ART. 9 (FACOLTATIVO) (CO. 1) Le amministrazioni pubbliche […] possono dotarsi, anche in forma associata, di un UFFICIO STAMPA, la cui attività è in via prioritaria indirizzata ai mezzi di informazione di massa. (CO. 2) (composizione dell’ufficio) Gli uffici stampa sono costituiti da personale iscritto all'albo nazionale dei giornalisti. Tale dotazione di personale è costituita da dipendenti delle amministrazioni pubbliche anche in posizione di comando o fuori ruolo, o da personale estraneo alla pubblica amministrazione in possesso dei titoli individuati Lezione Boldrini gennaio2020
UFFICIO STAMPA Legge 150, art. 9 (facoltativo) (CO. 3) (coordinamento) L'ufficio stampa è diretto da un coordinatore, che assume la qualifica di CAPO UFFICIO STAMPA, il quale, sulla base delle direttive impartite dall'organo di vertice dell'amministrazione, cura i collegamenti con gli organi di informazione, assicurando il massimo grado di trasparenza, chiarezza e tempestività delle comunicazioni da fornire nelle materie di interesse dell'amministrazione. (CO. 4) (limiti) I coordinatori e i componenti dell'ufficio stampa non possono esercitare, per tutta la durata dei relativi incarichi, attività professionali nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche Lezione Boldrini gennaio2020
QUALIFICA DI GIORNALISTA La legge 150 prevede che possano far parte degli Uffici Stampa della P.A. solo gli iscritti all’albo nazionale dei giornalisti Sono giornalisti coloro che sono iscritti all’albo dei giornalisti istituito con la Legge 69 del 1963. I GIORNALISTI si qualificano in : 1. PROFESSIONISTI (“Sono professionisti coloro che esercitano in modo esclusivo e continuativo la professione di giornalista” – L. 63/69, art. 1) 2. PUBBLICISTI (“Sono pubblicisti coloro che svolgono attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercitano altre professioni o impieghi – L. 63/69, art. 1) Quale ruolo e competenze avrà il giornalista pubblico (riforma del contratto del pubblico impiego 17/18)? Lezione Boldrini gennaio2020
Tavolo per l’aggiornamento norma e professioni “Le amministrazioni non potranno trasformarsi davvero in una casa di vetro se non si rilancia e si riconosce il lavoro dei professionisti e delle nuove figure della comunicazione pubblica. La rivoluzione tecnologica, internet, i social media, le piattaforme di messaggistica: si tratta di strumenti che rendono centrale la partecipazione del cittadino, tema chiave del mio mandato, e che impongono una riforma profonda della legge su informazione e comunicazione della PA, vecchia addirittura di Tavolo con DIE, Ordine dei giornalisti, Fnsi, Ferpi, le università, 20 anni”. PaSocial, Agcom, Gus e Aicpi. Lezione Boldrini gennaio2020
Comunicazione pubblica alla sfida dei social media Lezione Boldrini gennaio2020
Come cambia la comunicazione pubblica: il quadro normativo • La comunicazione è una funzione strategica per la PA di pari dignità con le altre (L.150/2000) che ha avuto fasi di grande sviluppo e momenti di stallo. • Negli ultimi anni si è sviluppato un articolato flusso di comunicazione pubblica digitale (Lovari & Piredda 2017) che ha trovato terreno fertile grazie alla “domesticazione” delle ICT nel settore pubblico, favorita da un ricco corpus normativo a livello italiano che ha recepito le indicazioni a livello di Unione Europea, attraverso specifici progetti per favorire la digitalizzazione, la trasparenza e la partecipazione • Resistenza degli apparati e mancanza di sanzione Lezione Boldrini gennaio2020
Come cambia la comunicazione pubblica: consumi e strumenti • Lo sviluppo della comunicazione pubblica digitale è stata spinta anche dal crescente peso di internet nei consumi mediali degli italiani (Censis, 2019). • L’interfaccia comunicativa e relazionale con l’utenza si è arricchita su schermi e superfici digitali diverse (Lovari, 2013). • Questo flusso si è integrato e interconnesso con le tradizionali modalità di fare comunicazione pubblica, seguendo un approccio multicanale (off &online). Lezione Boldrini gennaio2020
Verso nuovi (e vecchi) modelli e opportunità Da un modello generalmente top down della comunicazione pubblica si sperimentano forme e pratiche di comunicazione pubblica relazionale e conversazionale per coinvolgere i cittadini e i pubblici della PA (Ducci, 2007; Lovari, 2010, 2013; Papini, 2014) . Si parla di comunicazione pubblica 2.0, come upgrade non solo tecnologico SOCIAL MEDIA SONO STRUMENTO ABILITANTE Lezione Boldrini gennaio2020
La comunicazione pubblica in età pre social Lezione Boldrini gennaio2020
La comunicazione pubblica digitale Lovari, Piredda 2017 Lezione Boldrini gennaio2020
03/02/20 Comunicazione Pubblica - Lovari 34
Mix della comunicazione pubblica social • I social media stanno innovando il modo di fare comunicazione pubblica digitale. • Molti di questi usi sono progettati secondo una strategia e con metodo, altri invece mettono in luce improvvisazioni e sperimentazioni 2.0 solamente nella scelta dello strumento. Si afferma così la retorica dell’innovazione tecnologica (social) (Lovari, 2013, 2016, Ducci 2017; Faccioli 2016). • Nello spazio dei flussi di comunicazione pubblica della PA sui social si vanno a inserire le conversazioni dei cittadini che grazie alle piattaforme 2.0 sono stati abilitati a diventare emittenti di messaggio di pubblica utilità. Lezione Boldrini gennaio2020
Lezione Boldrini gennaio2020
Tra contenitori e contenuti Il problema strategico è selezionare i giusti contenuti da diffondere attraverso i canali a disposizione della Pubblica Amministrazione. Il rischio è quello di avere “contenitori” di informazioni innovativi ma nessun contenuto adeguato o utile per l’utenza. Usare i contenitori innovativi come vecchi contenitori con le stesse logiche Lezione Boldrini gennaio2020
Strumenti e tecniche dell’Ufficio Stampa I prodotti dell’Ufficio Stampa Ufficio Stampa 2.0 • Accredito stampa Deve utilizzare gli strumenti social (Facebook, Facebook Messanger, Twitter, Telegram, WhatsApp • Comunicato Stampa nella relazione con il sistema dei media ) Es. Testi transmediali e collaborativi • Cartella Stampa - Conferenza stampa in live streaming • House Organ - Estensione dei pubblici • Rassegna Stampa - Social Media Monitoring • Newsletter e • Notiziario Web • Notiziario Radio-Televisivo «deve sapere posizionare nelle sfere pubbliche plurali i propri contenuti, esprimendo il punto di • Conferenza Stampa vista dell’organizzazione, in modo da evitare facili distorsioni informative, [..] aprendosi a forme di ascolto per ottimizzare i propri messaggi» (Ducci, 2017, p.115). Lezione Boldrini gennaio2020 8
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