OLIMPIADI DI FILOSOFIA - XXVII EDIZIONE A.S. 2018-2019 VERBALE DELLA SELEZIONE D'ISTITUTO
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OLIMPIADI DI FILOSOFIA – XXVII EDIZIONE A.S. 2018-2019 VERBALE DELLA SELEZIONE D’ISTITUTO (a cura del Referente d’Istituto) 1 Il giorno 2 26 gennaio 2019 presso l’Istituto 3 Liceo classico, artistico e musicale strada dei Cappuccini 2, 11100 Aosta CODICE MECCANOGRAFICO AOPC01000V si è svolta la Selezione d’Istituto delle Olimpiadi di Filosofia –XXVII Edizione, anno scolastico 2018-2019. LA COMMISSIONE DI VALUTAZIONE era composta da 4: prof. Chasseur Lucilla, docente di storia e filosofia prof. Colliard Marie Rose, docente di lettere classiche, con abilitazione all’insegnamento della filosofia prof. Dell’Aquila Maria Elena, docente di lingua e letteratura straniera (per la valutazione dei compiti del canale internazionale) prof. Lucianaz Manuela, docente di materie letterarie e latino con abilitazione all’insegnamento della filosofia prof. Magro Luca, docente di storia e filosofia prof. Mercando Alessandro, docente di pianoforte, laureato in filosofia prof. Réan Elena, docente di storia e filosofia LA PROVA SCRITTA si è svolta sulle seguenti quattro tracce proposte 5: Ambito estetico La musica, andando oltre le idee, è anche del tutto indipendente dal mondo fenomenico, semplicemente lo ignora e potrebbe in certo modo sussistere anche se il mondo non fosse affatto: ciò che non si può dire delle altre arti. La musica è cioè un’oggettivazione e immagine di tutta la volontà, tanto immediata quanto lo è il mondo stesso, anzi quanto lo sono le idee, la cui manifestazione moltiplicata costituisce il mondo delle cose particolari. La musica non è dunque affatto, come le altre arti, immagine delle idee, bensì immagine della volontà stessa, di cui anche le idee sono l’oggettità. Perciò appunto l’azione della musica è tanto più potente e penetrante di quella delle altre arti: queste, infatti, parlano solo dell’ombra, quella invece dell’essenza. 1 Il Referente d’Istituto dopo aver compilato e firmato il presente verbale deve scannerizzare il documento e caricarlo sul portale www.philolympia.org, attraverso il menù “Accedi”, sottomenù “Referente d’Istituto”, utilizzando la password comunicata al momento dell’iscrizione online. 2 Data della selezione. 3 Nome dell’Istituto con luogo della sede e relativo codice meccanografico. 4 Nominativi e qualifica dei commissari. 5 Riportare le quattro tracce proposte.
(Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, Libro 3, Capitolo 52) Ambito etico Lettera a Claude Eatherly, 3 giugno 1959 “Caro signor Eatherly, Lei non conosce chi scrive queste righe. Mentre Lei è noto a noi, ai miei amici e a me. Il modo in cui Lei verrà (o non verrà) a capo della Sua sventura, è seguito da tutti noi (che si viva a New York, a Tokyo o a Vienna) con il cuore in sospeso. E non per curiosità, o perché il Suo caso ci interessi dal punto di vista me- dico o psicologico. Non siamo medici né psicologi. Ma perché ci sforziamo, con ansia e sollecitudine, di venire a capo dei problemi morali che, oggi, si pongono di fronte a tutti noi. La tecnicizzazione dell’esistenza: il fatto che, indirettamente e senza saperlo, come le rotelle di una macchina, possiamo essere inseriti in azioni di cui non prevediamo gli effetti, e che, se ne prevedessimo gli effetti, non potremmo approvare – questo fatto ha trasformato la situazione morale di tutti noi. La tecnica ha fatto sì che si possa diventare «incolpevolmente colpevoli», in un modo che era ancora ignoto al mondo tecnicamente meno avanzato dei nostri padri. Lei capisce il suo rapporto con tutto questo: poiché Lei è uno dei primi che si è invischiato in questa colpa di nuovo tipo, una colpa in cui potrebbe incorrere – oggi o domani – ciascuno di noi. A Lei è capitato ciò che potrebbe capitare domani a noi tutti.” GÜNTHER ANDERS, “L’ultima vittima di Hiroshima, il carteggio con Claude Eatherly, il pilota della bomba atomica” Ambito politico I diritti dell'uomo, come è stato recentemente affermato, costituiscono al giorno d'oggi un nuovo ethos mondiale. Naturalmente occorre non dimenticare che un ethos rappresenta il mondo del dover essere. Il mondo dell'essere ci offre purtroppo uno spettacolo molto diverso. Alla lungimirante consapevolezza circa la centralità di una politica tesa alla sempre migliore formulazione e alla sempre migliore protezione dei diritti dell'uomo corrisponde la loro sistematica violazione in quasi tutti i Paesi del mondo. L'ethos dei diritti dell'uomo splende nelle solenni dichiarazioni che restano quasi sempre e quasi dappertutto lettera morta. La volontà di potenza ha dominato e continua a dominare il corso della storia. L'unica ragione di speranza risiede nel fatto che la storia conosce i tempi lunghi e i tempi brevi. La storia dei diritti dell'uomo - è meglio non farsi illusione - è la storia dei tempi lunghi. Del resto è sempre accaduto che mentre i profeti di sventure annunciano la sciagura che sta per avvenire e invitano a essere vigilanti, i profeti dei tempi felici di solito guardano molto lontano. […] un grande ideale come quello dei diritti dell'uomo rovescia completamente il senso del tempo, perché si proietta nei tempi lunghi, come ogni ideale, il cui
avvento, come ho detto all'inizio, non può essere oggetto di alcuna previsione, ma soltanto di un presagio. Ciò che oggi si può dire è che la razionalità non abita più qui: qui sta la vera distinzione tra moderno e post-moderno. Come è lontano il tempo in cui Hegel insegnava ai suoi scolari di Berlino che la ragione governa il mondo! Oggi possiamo soltanto fare una scommessa. Che la storia conduca al regno dei diritti dell'uomo anziché al regno del "Grande Fratello" può essere oggetto soltanto di una scommessa, cioè di un impegno. È vero che altro è scommettere, altro è vincere. Ma è anche vero che chi scommette, lo fa perché ha fiducia di vincere: anche il gioco d'azzardo si affida al caso, ma ha speranza che il caso gli dia ragione. Certo, non basta la fiducia per vincere. Ma se non si ha la minima fiducia, la partita è già persa sin dall'inizio, prima di cominciare. Se poi mi si chiede che cosa occorre per aver fiducia, riprenderei le parole di Kant che ho citato all'inizio e che mi sembrano molto sagge: "giusti concetti", "una grande esperienza", e soprattutto "buona volontà". [Testo di Norberto, Bobbio: Trascrizione di parte della Conferenza tenuta il 14 giugno 1991 presso l'Accademia Nazionale dei Lincei] Ambito teoretico Siamo come soldati in un campo di battaglia, consapevoli di quanto accade intorno a noi quel tanto che basta per decidere che cosa fare, ma senza una visione generale di quello che sta succedendo. Noi afferriamo i concetti di uso comune per quel che ci servono nei contesti quotidiani, includendo tra questi - se siamo degli scienziati - i laboratori; ma non siamo in grado di apprendere la loro collocazione complessiva nella nostra concezione della realtà. La filosofia cerca di metterci in grado di avere una visione chiara e di dominarla: non di sapere di più, ma di comprendere più profondamente ciò che già sappiamo. Nella misura in cui fa questo è parte nella ricerca della verità. Senza questa comprensione, noi possiamo scegliere tra l'astensione completa dalla riflessione e il tuffarci nella perplessità e nell'incertezza: un'incertezza dalla quale desideriamo liberarci. Il filosofo cerca questa liberazione, per sé e per tutti coloro che può convincere con i suoi argomenti volti a interpretare i nostri concetti e il linguaggio in cui li esprimiamo. In termini di risultati incontestabili, la filosofia accumula ben poco. Comunque progredisce. […] I filosofi cercano le soluzioni dei loro problemi attraversando sentieri tortuosi. […] Filosofi diversi prendono diversi sentieri per risolvere lo stesso problema: il fatto che, a un certo punto, due filosofi procedano in direzioni divergenti non dimostra però che un ulteriore tratto lungo il sentiero non li guiderà verso la stessa soluzione. Per quanto grande possa essere il loro disaccordo, le loro intuizioni gradualmente contribuiranno alla soluzione dei problemi con i quali si stanno cimentando: come il cielo si illumina lentamente prima dell'alba, così la comprensione che essi cercano si propagherà gradualmente molto prima che una formulazione netta e universalmente accettata sia possibile. La filosofia fa progressi, e i suoi progressi sono una conquista per tutti.
Poiché fa progressi, e poiché i suoi progressi sono il frutto di sforzi collettivi, non è diversa da ogni altra ricerca della verità. Una vita dedicata alla filosofia ha senso anche se contribuisce al progresso filosofico in una misura molto bassa. [Michael Dummet, Analitici e continentali. Il pensiero fa progressi, in Il Sole 24 ore, 27 luglio 1997] PER LA SEZIONE A IN LINGUA ITALIANA Numero di studenti partecipanti 14 Numero Maschi 6 Numero Femmine 8 La Commissione di valutazione ha steso la seguente graduatoria a seguito del punteggio riportato dai candidati secondo lo schema di tabella qui riprodotto: Num. Punteggio Cognome Nome Classe Indirizzo di studi Traccia 1 10 Grosa Martino III A classico bilingue Estetica 2 10 Colacioppo Francesca II A classico bilingue Teoretica 3 9 Frison Nicolò III B classico ordinario Politica 4 8,75 De Luca Sofia III A classico bilingue Teoretica 5 8,5 Chatel Mathieu II A classico ordinario Etica 6 8,5 Michaud Arianna II A classico ordinario Estetica 7 7,5 Campolo Samuele III A classico bilingue Etica 8 5.5 Perego Pietro III B classico ordinario Estetica 9 5 Ferrucci Matilde III A classico ordinario Teoretica 10 5 Lin Bin 5A musicale Estetica 11 5 Tavano Aurora 4B musicale Estetica 12 5 Coco Sofia 4B musicale Estetica 13 5 Macello Giulia III A classico bilingue Estetica 14 5 Nicolini Anna II A classico bilingue Politica Alla Selezione regionale parteciperanno, pertanto, i seguenti due studenti 6: Cognome e Nome Grosa Martino Liceo classico bilingue III A Cognome e Nome Colacioppo Francesca Liceo classico bilingue II A PER LA SEZIONE B IN LINGUA STRANIERA Numero di studenti partecipanti 5 Numero Maschi 2 Numero Femmine 3 La Commissione di valutazione ha steso la seguente graduatoria a seguito del punteggio riportato dai candidati secondo lo schema di tabella qui riprodotto: 6 Il Referente d’Istituto deve obbligatoriamente contattare il referente USR per la gara regionale e comunicare numero di telefono e email dei due vincitori.
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