OGGI È NATO PER VOI UN SALVATORE CHE È CRISTO SIGNORE
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Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 1 “NURSINI” Notiziario dell’Arciconfraternita e della Chiesa dei Santi Benedetto e Scolastica all’Argentina (Roma) per gli oriundi di Cascia, Monteleone, Norcia, Poggiodomo e Preci Anno XXXIX - n. 3 Settembre - Dicembre 2019 «OGGI È NATO PER VOI UN SALVATORE CHE È CRISTO SIGNORE» (Lc 2, 11) I pastori sono i primi ad accogliere il mes- saggio dell’Angelo. Gente semplice, povera e disponibile ai richiami dall’alto. no vogliamo un natale senza Dio? Senza Gesù Bambino? Fare Natale con Dio è facile. Basta aprigli il cuore. BUON NA- Dio viene ancora. Perché non si è stancato TALE. CONFRATI E AMICI LETTORI. dell’uomo. È ancora innamorato di lui e Mons. Vittorio Pignoloni della sua storia personale e sociale. Dio viene ancora. Sarebbe tragico non volerlo CARI AMICI DELLA CHIESINA accogliere. Sarebbe assurdo chiudergli la E DELL’ARCICONFRATERNITA porta. Spalanchiamogli le braccia: vuole dei Ss. Benedetto e Scolastica. Cari FEDELI LETTORI del NOTIZIARIO. entrare nella nostra vita. Dio è la parola e la Siamo alla fase conclusiva del progetto parola si è fatta carne e dialoga con l’uomo. di RESTAURO DEL TETTO Dio è qui, è a Betlemme, è su questa terra del nostro piccolo Oratorio, nostra dove noi viviamo ogni giorno. Dio CHIESA REGIONALE DEI NURSINI. viene ancora: andiamogli incontro, ac- Il costo dell’intervento: € 115.000,00. cogliamolo. Non sono pochi. Le nostre capacità Dio viene in questo Natale di questo anno. non superano € 60.000,00. Nonostante tutte le cattiverie, le ingiustizie, Abbiamo bisogno del Tuo aiuto. le violenze, le imposture. Anche quest’an- Anche se modesto. L’unione fa la forza. Puoi inviare la Tua donazione: n sul seguente IBAN: IT48R0103003283000061280268 intestato a: Arciconfraternita dei Santi Benedetto e Scolastica; n sul conto corrente postale 83761007; n cassetta offerte in Chiesina. Confidiamo sulla Tua generosità. La Redazione
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 2 UN GRAZIE A TUTTI monia coadiuvato da don Victor. In questo giorno solenne, come di consueto, ab- biamo ricordato i nostri confratelli defunti dan- do lettura dei loro nomi e sono stati ricordati i defunti già residenti a Roma e provincia nativi dei comuni di Norcia, Cascia, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo e Preci che sentiamo vici- ni per le comuni origini Nursine. L’affetto e l’esempio che ci hanno lasciato ha portato molti di noi a chiedere l’ingresso nell’ar- ciconfraternita. Dopo la cerimonia ci siamo ritrovati numerosi per un momento conviviale ed è stata una vera O gni anno, la seconda domenica di novem- bre, si festeggia la festa della Chiesina, a motivo della ricorrenza della data di riconosci- gioia constatare il piacere dello stare insieme e il clima di fraternità alimentato durante l’anno con l’impegno di ciascuno a dare il proprio con- mento dell’arciconfraternita che fu eretta da pa- tributo alle attività promosse dall’arciconfrater- pa Paolo V il 9 novembre 1615, ormai 404 anni nita come gli incontri domenicali e quelli pro- orsono. mossi dal Vicariato, l’impegno per Quest’anno la celebrazione è stata l’organizzazione del convegno di particolarmente gioiosa perché so- Norcia e soprattutto l’impegno per no entrati a far parte del nostro so- aiutare nella soluzione del rifacimen- dalizio ben 8 nuovi confratelli. to del tetto. Tutti i confratelli, già novizi e par- Insomma è stata un giornata memora- tecipi in vario modo dell’attività bile che ci ha riempito di gioia e fidu- dell’arciconfraternita, hanno con- cia: con questo spirito veramente fermato la loro volontà di entrare a confraternale e l’aiuto della preghiera far parte del nostro sodalizio ed confidiamo in un anno proficuo che hanno fatto voto solenne di confor- possa vedere un impulso alle iniziati- marsi alla regola dell’arciconfrater- ve spirituali, l’accoglimento di nuovi nita e ai doveri di fede e di carità, confratelli e la soluzione di tutte le intesa nel senso etimologico di problematiche pratiche. amore, propri di un credente che UN GRAZIE A TUTTI voglia rendere testimonianza di pubblica fede dal vostro presidente Eurialo Sbernoli anche con l’impegno nella arciconfraternita. Ogni nuovo confratello ha indossato l’abito confraternale e ha ricevuto dal Presidente copia della vita e della regola di San Benedetto. La partecipazione dei confratelli e dei loro ami- ci e parenti è stata veramente numerosa e piena di affetto. La nostra Chiesina ha potuto contenere a stento i partecipanti alcuni dei quali hanno potuto tro- vare posto solo nella Sacrestia. Ci hanno fatto riflettere e ci hanno commosso le parole di Don Vittorio che ha officiato la ceri- 2
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 3 UN CONFRATELLO E UNA CONSORELLA: LA COMMOSSA CELEBRAZIONE IN RICORDO DI EDMONDO FOGLIETTI E DI ANNA MARIA VERUCCI NELLA CHIESA DI VIA DI TORRE ARGENTINA ncora una volta, così come accade da tanti se- A coli, l’Arciconfraternita dei Santi Benedetto e Scolastica ha rinnovato la propria missione, nel se- gno delle parole vergate il 9 novembre 1615 da Pa- pa Paolo V Borghese nella bolla “Pastoris aeterni”, istitutiva del pio sodalizio “dei Nursini a Roma”. ducia, prima nella storica sede di Piazza del Gesù «Orationem et salutationem», preghiere e suffragi, e, successivamente, presso i nuovi uffici dell’Eur, a «pro animabus defunctorum confratrum et conso- Palazzo Sturzo, per proseguire ancora, nel 1963, a rorum», per le anime dei defunti, confratelli e con- Palazzo Chigi, quando lo stesso Moro assumerà la sorelle, siano recitate e celebrati, così stabilisce carica di Presidente del Consiglio. Una vita che sa- l’antica bolla papale, nella Chiesa arciconfraterna- rà in seguito dedicata alla famiglia e alla fede, con le. E così è avvenuto anche lo scorso 13 ottobre una presenza sempre attiva e vivacissima nell’Ar- 2019, quando l’Arciconfraternita si è riunita per ciconfraternita “dei Nursini a Roma”. pregare e commemorare due persone, scomparse Anche la storia di Edmondo Foglietti rappresenta, recentemente, che hanno segnato in modo parti- in modo significativamente esemplare, la più vasta colarmente significativo molti decenni della vita vicenda storica della comunità dei nursini a Roma. dell’antica associazione pubblica di fedeli. Giovanissimo apprendista, giunge nella Capitale Anna Maria Verucci e Edmondo Foglietti. Una con- per imparare i segreti del mestiere presso le nume- sorella e un confratello, figli della città di Norcia, i rose e rinomate botteghe norcine che, da secoli, quali hanno vissuto una parte importante della pro- animano il centro della città dei Papi. Nella secon- pria vita a Roma, e che tanto hanno donato, di da metà degli anni 1950, Edmondo Foglietti, ormai queste loro vite, all’Arciconfraternita dei Santi Be- espertissimo norcino, apre la propria attività in Via nedetto e Scolastica, simbolo e presenza della lo- delle Fornaci, a due passi dal Vaticano, dove per ro terra d’origine nella Capitale d’Italia. ben quaranta anni rappresenterà un punto di riferi- Nel corso della celebrazione, Mons. Vittorio Pigno- mento imprescindibile, per professionalità, qualità loni, Assistente Ecclesiastico dell’Arciconfraternita e simpatia, nell’ambito del signorile quartiere. Sarà e Rettore della Chiesina di Via di Torre Argentina, questo nursino originario della frazione di San Pel- ha voluto dare la parola ai figli di Anna Maria ed legrino a partecipare attivamente e in prima perso- Edmondo. E, mentre i ricordi di quelle persone, di na, a metà degli anni 1980, alla meritoria fase di ri- quelle storie, si libravano con dolce malinconia nel- nascita dell’Arciconfraternita dei Santi Benedetto e la chiesa gremita, molti erano gli occhi lucidi che si Scolastica, con nel cuore una fede profonda e un potevano notare tra i numerosi ascoltatori, attenti e amore sempre radicatissimo per la propria terra. commossi. Storie della gente di Norcia. Storie di una comuni- Storie di nursini, storie di uomini e donne della Val- tà che ha attraversato secoli e secoli di vicende ro- nerina. Come la storia di Anna Maria Verucci, giun- mane, e che ha preso parte, in tanti modi diversi, ta alla fine degli anni 1950 a Roma, città nel pieno alla vita della Capitale: dalla grande politica alla di un rapido e tumultuoso sviluppo, capace di offri- sempre amatissima norcineria, contribuendo così re importanti opportunità di lavoro. E illustre, infat- a rendere onore al nome della propria meraviglio- ti, sarà il prestigioso personaggio con il quale Anna sa terra d’origine. Una Norcia sempre viva e attiva Maria avrà occasione di collaborare in modo stret- a Roma, tra le strade, i monumenti e i palazzi di to e quotidiano: si tratterà di Aldo Moro, insigne quella che è una delle città più belle e importanti esponente della Democrazia Cristiana, con il qua- del mondo. le si svilupperà un rapporto lavorativo di grande fi- Michele Sanvico 3
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 4 NORCIA INCONTRA LA SUA ARCICONFRATERNITA ROMANA: LA RISCOPERTA DELLA STORICA RELAZIONE TRA LE DUE CITTÀ NEL CONVEGNO NURSINO DEL 4 AGOSTO 2019 S i è tenuto il giorno 4 agosto 2019, a Norcia, presso il Centro di Valorizza- zione sito alle spalle della Castellina, il denza l’importanza fondamentale del ruo- lo che gli oriundi nursini, che vivono a Roma, ma anche in tante altre città del convegno “404 anni di Nursini a Roma - mondo, possono rivestire in questi anni L’Arciconfraternita dei Santi Benedetto e così difficili per la popolazione di Norcia: Scolastica incontra la città di Norcia”, alla aiuto, testimonianza, vicinanza da parte presenza delle autorità locali e di fronte a dei concittadini lontani sono infatti, per la una sala gremita da un pubblico incuriosito città di San Benedetto, aspetti di grande ri- e interessato. lievo, che possono tutti contribuire a pro- muovere una nuova fase di rinascita dopo i grandi terremoti del 2016. Domenico Rossi, Presidente della Pro Loco di Nor- cia, ha voluto invece ricordare come la sua stessa famiglia d’origine si sia stabilita in passato a Roma, e come sia però sempre presente, nell’animo di chi ha dovuto al- lontanarsi da Norcia, un legame indissolu- bile con la propria città. Il Presidente Emerito dell’antica Arcicon- fraternita, Manlio Novelli, intervenendo L’Assistente Ecclesiastico dell’Arciconfra- con evidente commozione, ha ricordato i ternita, Monsignor Vittorio Pignoloni, momenti difficili vissuti dall’antico sodali- aprendo il convegno e salutando con parti- zio alcuni anni fa, quando la mancanza di colare calore Padre Cassian Folsom, un Assistente Ecclesiastico, dopo il ritiro O.S.B., Priore Emerito del Monastero di per motivi di salute di Mons. Luigi Di San Benedetto a Norcia, ha voluto affidare Giannicola, rese incerto il destino della i presenti alla protezione della Vergine Ma- storica istituzione, fino alla nomina, da ria, con una preghiera di benedizione tratta parte del Vicariato di Roma, di Mons. Pi- dagli scritti di Papa San Giovanni Paolo II. gnoloni in qualità di nuovo Assistente Ec- Il Presidente Eurialo Sbernoli, prendendo clesiastico. la parola, ha richiamato la lunga, pluriseco- Anche la Vicepresidente Silvia Novelli ha lare storia dell’Arciconfraternita romana, pronunciato, con emozione, parole intense, espressione della comunità nursina storica- illustrando la propria esperienza di nursina mente attiva in Roma. trasferitasi a Roma per lavoro e per motivi L’Assessore del Comune di Norcia, Nico- di famiglia, e descrivendo la Chiesa dei las Maria Novelli, ha voluto porre in evi- Santi Benedetto e Scolastica, situata in 4
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 5 prossimità del Pantheon, come luogo espressione della propria terra e della pro- pria gente: una casa familiare, nella quale ritrovare, in una Roma immensa e talvolta difficile, valori, volti, parole e consuetudini tipiche di Norcia e della Valnerina. Con l’intervento della Dott.ssa Caterina Comino si è aperta la fase storico-cultura- le del convegno, alla ricerca delle radici dell’antico rapporto tra Norcia e Roma. L’esperta ricercatrice ha sapientemente collocato la nascita dell’Arciconfraternita, Lo scrittore Michele Sanvico, con una nar- nel 1615, all’interno del contesto storico razione che è riuscita a catturare la divertita dell’epoca, caratterizzato dalla presenza di attenzione del pubblico, ha raccontato la scontri tra fazioni guelfe e ghibelline tra le storica vicenda dei “norcini” a Roma, utiliz- mura della città di San Benedetto, e che vi- zando testimonianze d’epoca e ricordando de il trasferimento a Norcia di alcuni con- alcuni curiosi aneddoti, reperibili nella let- cittadini, membri di influen- teratura dei secoli passati, ti famiglie, che poterono in- concernenti la grande rivali- staurare fortunati percorsi di tà che sussisteva tra le cor- carriera nell’amministrazio- porazioni di nursini e ca- ne pontificia, fino a rag- sciani e quella dei pizzicaro- giungerne i livelli più eleva- li, in perenne lotta per il pre- ti e a desiderare di istituzio- dominio nel lucroso merca- nalizzare la presenza della to della salumeria, arte ap- “Nazione de’ Norcini” a Ro- prezzatissima dai romani. ma con una Confraternita, Con l’ausilio di immagini così come avvenuto anche fotografiche scattate ai no- per altre comunità regionali. La Dott.ssa stri giorni, Sanvico ha voluto segnalare co- Comino ha inoltre voluto donare al conve- me le botteghe dei norcini esistano ancora, gno uno “scoop” scientifico di grande rile- addirittura negli stessi luoghi di un tempo, vanza: nell’analizzare un dipinto che raffi- come Piazza della Rotonda al Pantheon: gura San Benedetto, originariamente con- una tradizione, dunque, viva ancora oggi, e servato presso la Basilica nursina ma mai della quale i nursini devono andare fieri. esposto, e oggi collocato nei locali del Il Prof. Romano Cordella, il massimo nuovo monastero di San Benedetto in esperto della storia del territorio di Norcia Monte, la ricercatrice ha rilevato la presen- e della Valnerina, ha ripercorso le vicende za di due piccole figure, rappresentanti in più antiche di Norcia e del suo rapporto con tutta evidenza i committenti del dipinto Roma, testimoniato da preziose e rarissime stesso: il saio da essi indossato è, con gran- testimonianze epigrafiche. Dalle lastre di de probabilità, quello di due confratelli ap- pietra incise con i caratteri della lingua la- partenenti all’Arciconfraternita dei Santi tina, riemergono infatti i nomi delle “gen- Benedetto e Scolastica, a motivo dello tes” nursine, a partire da quella Vespasia stemma presente sulla spalla, del tutto si- Polla che fu progenitrice di imperatori qua- mile a quello descritto negli antichi Statuti li Vespasiano, Tito e Domiziano. Dopo ave- arciconfraternali. re sottoposto a esame critico una notissima 5
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 6 epigrafe che parrebbe citare il gretaria, Giancarla Masciola, nome della “gens” Anicia, al- Dario Valeri e Maria Rita la quale, secondo la tradizio- Ansuini, con un’impeccabile ne, apparterrebbe San Bene- predisposizione della sala e detto, l’illustre studioso ha ri- l’offerta ai partecipanti di un cordato le figure dell’archia- rinfresco variegato e assai tra pontificio Francesco Fu- gustoso. Tra i presenti, oltre sconi, il cui palazzo ricolmo alle personalità già menzio- di tesori d’arte era situato a nate, occorre segnalare la Piazza Farnese, nel centro di gradita partecipazione del Roma, nonché di ulteriori Sindaco di Monteleone di concittadini di Norcia, uno Spoleto, Marisa Angelini, dei quali operò in Roma, nel dell’ex-Sindaco di Norcia diciottesimo secolo, in qualità Gian Paolo Stefanelli e del di referente, nella città dei Papi, del grande Maresciallo Sbardellati della Stazione dei storico e bibliotecario modenese Ludovico Carabinieri di Norcia. Antonio Muratori. Una giornata, dunque, di grande interesse Con il patrocinio del Comune di Norcia e storico e culturale, che rinsalda un legame inserito nel contesto dell’“Estate Nursina tra la città di Norcia e la sua Arciconfrater- 2019”, l’evento culturale è stato organiz- nita. Uno scambio reciproco, un’occasione zato con il fondamentale supporto della di incontro tra storie ed esperienze. Che sa- Pro Loco di Norcia e con il validissimo e rebbe auspicabile potere replicare anche il determinante contributo dei confratelli e prossimo anno, nel nome dei Santi Bene- consorelle Ugo Ansuini, Tesoriere del- detto e Scolastica. l’Arciconfraternita, Flavia Rotondi, Se- Michele Sanvico VERUCCI ANNA MARIA Roma dove crescono e studiano. Vincenzo viene eletto depu- tato e con Anna Maria si stabiliscono definitivamente a Roma Nata a Norcia il 27 settembre 1942 dove vanno a vivere in via delle Fornaci. ci ha lasciato il 14 settembre 2019 Qui avviene la conoscenza e l’amicizia con Maria ed Edmondo Foglietti . Il destino ha voluto che in poco più di due mesi Anna iglia di Augusto ed Elena Marinuc- F ci vive tutta la fanciullezza a Nor- cia e a 16 anni, dopo l’avviamento Maria ed Edmondo ci abbiano lasciati e sono accomunati nel ricordo nella S. Messa di suffragio del 13 ottobre nella sede dell’Arciconfraternita dei Ss. Benedetto e Scolastica di cui en- professionale viene a Roma per gli trambi facevano parte. esami di dattilografia e stenografia al- (Il ricordo della famiglia) l’istituto Meschini. Poi trova lavoro presso la Democrazia Cristiana a Piazza del Gesù al tempo dell’ascesa dell’onorevole Moro ai vertici del par- A Mamma tito e della vita politica nazionale. An- na Maria si sposta con tutto il restante personale alla sede Siamo stati fortunati ad avere una mamma ed una mamma for- dell’Eur essendo diventata troppo angusta la sede storica di te e buona come te! Ti sei privata di tutto per noi. Il tuo primo Piazza del Gesù. pensiero non era mai per te ma per la famiglia e per chi aveva Poi L’onorevole Moro diviene Presidente del Consiglio ed Anna bisogno. Maria viene destinata alla sua segreteria capeggiata da Vin- Ci mancherà la tua ironia, i tuoi semplici modi di fare che sono cenzo Squicciarini con un nuovo spostamento a piazza Colon- stati un esempio per noi e per tante persone che ti hanno volu- na. Anna Maria e Vincenzo si conoscono, s’innamorano e il 28 to bene. Sarà difficile non averti più accanto, ma siamo sicuri settembre 1966 si sposano in S. Pancrazio a Roma. che da lassù ci proteggerai con il tuo grande amore. Sposandosi decide di lasciare il lavoro ed Anna Maria si trasfe- risce a Bari, città d’origine di Vincenzo, che fa il pendolare con Arrivederci mamma, dopo tanta sofferenza, riposa in pace. Roma. Dall’unione nascono Giovanni, Roberta e Nicola che Con tutto l’amore nascono e vengono battezzati a Bari e subito dopo tornano a I tuoi figli 6
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 7 LE COLOMBINE DI S. SCOLASTICA Il racconto di Maria Foglietti e Gabriella Verucci Teglia di colombine pronte per la cottura Q uando morì S. Scolastica, sorella ge- mella di S. Benedetto, il grande Pa- triarca la vide volare in cielo sotto forma di quando facevamo le processioni a Norcia c’era sempre la bambina vestita da S. Sco- lastica che portava la colombina in mano”. colomba. Da questo segno, capì, pur viven- E forse le prime a cominciare la tradizione do lontano, che sua sorella era tornata alla casa del Padre. Ecco come è nata la tradizione di festeggia- RICETTA COLOMBINE re S. Scolastica, il 10 febbraio, regalando, dopo la S. Messa, dei piccoli biscotti a for- La ricetta della pasta è come fusse la ri- cetta del ciambellone ma le colombine ma di colombina, confezionati con un ra- vanno stese col mattarello: metto di mimosa. 1 uovo, 2 chiare, 1 bicchiere dʼacqua, 6 Nella nostra chiesetta di via di Torre Argen- cucchiare de succaru, 1 bustina di lievi- tina, a Roma, la tradizione è mantenuta vi- to, farina q.b. (500 gr). va dalla generosa laboriosità della cara Vanno cotte poco (160° max 30 min.) e consorella Maria che ogni anno ne confe- appena sfornate, ancora un poʼ tenere e ziona ben 150 da regalare a tutti. E Gabriel- belle chiare, ci si mette col dito uno zuc- la, che in passato l’ha spesso aiutata insie- cherino dʼargento per fare lʼocchietto. me ad altre consorelle, ricorda che “pure 7
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 8 Cestini di colombine confezionate con la mimosa furono a Norcia le suore benedettine di S. “Un anno – racconta Maria - stavo al- Antonio, al monastero di Capolaterra, che l’ospedale ma ci siamo sempre aiutate e le oggi purtroppo è inagibile a causa del terre- colombine le fecero le altre. Perché prima moto. si usava fare anche rinfreschi molto, molto “La tradizione a Roma è cominciata così – pesanti, eh! Preparavamo tutto a casa no- ricorda Maria - che per la festa di S. Sco- stra e poi lo portavamo per la festa in chie- lastica con la confraternita invitavamo setta. Nel 1981 con Gabriella, Mafalda, sempre una rappresentanza di Norcia e Giuseppina – quest’ultima da poco scom- quando venivano portavano un cestino parsa - siamo state tra le prime a iscriver- con queste colombine, confezionate dalle ci alla confraternita, dopo che è stata ripri- suore”. stinata”. Con l’allora Rettore don Luigi Di Gianni- L’Arciconfraternita dei SS. Benedetto e cola, ne fecero addirittura richiesta proprio Scolastica all’Argentina, infatti esiste sin alle suore, che continuarono a mandarle per dal 1600 e, tranne brevi interruzioni, è sem- vari anni. “Poi – prosegue Maria - mi ven- pre stata attiva. Oggi è soprattutto occasio- ne l’idea di vedere se si poteva prendere ne di preghiera e condivisione dello spirito, uno stampino e farle noi e pensa che lo semplice, laborioso e rigoroso dei nostri comprai in America, dove vendevano tutti SS. Benedetto e Scolastica. questi stampini.” Parlando di preghiera, le opere sono forse il Negli anni, il comitato nursino di S. Scola- primo modo di pregare. Maria, Gabriella e stica andò pian piano disperso ma ormai a con loro tutti i confratelli e gli amici del- Roma un gruppo di laboriose consorelle si l’Arciconfraternita, si impegnano a mante- era formato e nel frattempo la chiesina, ria- nere viva la tradizione delle colombine co- perta al pubblico nel 1980, ha continuato a me segno di fede verso il Padre Buono e riunire intorno a sé una gioiosa comunità di devozione verso una grande Santa, campio- amici e confratelli legati all’amata terra di nessa di umiltà. S. Benedetto e di S. Scolastica. Simona Ansuini 8
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 9 EDMONDO FOGLIETTI San Pellegrino di Norcia, 13 marzo 1927 Roma, 10 luglio 2019 A soli quindici anni, seguendo il desti- no comune a molti ragazzi della zona, era arrivato a Roma per cercare lavoro come apprendista nelle norcinerie della capitale. Nel decennio successivo alla fine della guerra aveva lavorato come commesso in diverse salsamenterie del centro della città, guadagnandosi, per la sua affidabilità e le sue doti di ordine e pulizia, la stima dei proprietari, dei clienti nonché l’amicizia di molti colle- ghi. Nel 1956, dopo un lungo fidanza- mento, alimentato da un amore sincero e profondo, in grado di resistere alle di- stanze e ai lunghi periodi di separazio- ne al quale era costretto, aveva sposato la sua compaesana, Anna Maria Leon- cilli, dalla quale avrà due figli: Vittorio, nato nel 1957 e Pietro, nato nel 1963. La coppia si era subito trasferita a Ro- L o scorso 10 luglio si è spento nella sua casa di Roma, il nostro confra- tello Edmondo Foglietti, aveva 92 anni ma e pochi mesi dopo, insieme all’ami- co Domenico Ranucci, confratello scomparso nel 2012, aveva avviato una e da diversi anni era costretto a letto da propria attività commerciale: un nego- una infermità che lo aveva molto inde- zio di alimentari e salumeria in Via del- bolito nel fisico ma che lo aveva lascia- le Fornaci. L’attività resterà aperta inin- to invece lucido nella mente e nello spi- terrottamente per tutti i successivi qua- rito. ranta anni, rappresenterà il fulcro di Edmondo (Ademondo all’anagrafe, per tutta l’esistenza di Edmondo, Anna un banale errore di registrazione) era Maria e Domenico e sarà in grado di nato nel 1927 a San Pellegrino di Nor- garantire alle rispettive famiglie un re- cia, da una modesta famiglia contadina. lativo grado di benessere e di tranquil- 9
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 10 lità sebbene raggiunto spesso al costo tutta la famiglia, riesce a ristrutturare la di importanti sacrifici personali. Grazie vecchia casa paterna di San Pellegrino alla attività commerciale, condotta dove, negli anni successivi, trascorrerà sempre con onestà e modestia, ed ad in compagnia della moglie, dei nipoti e uno stile di vita sobrio ma garbato, Ed- accanto ai parenti e agli amici della mondo si guadagnerà il rispetto e la piazzetta Santa Maria, dei sereni perio- simpatia di molti abitanti del quartiere. di estivi, dedicandosi a piccoli lavori di Nei primi anni ottanta, grazie alla ami- manutenzione o in campagna. cizia e al coinvolgimento di Don Luigi Nella estate del 2016, nella sua casa Di Giannicola, e insieme a sua moglie di Roma, è costretto purtroppo ad as- Anna Maria, Edmondo iniziò a colla- sistere alle lunghe dirette TV che rac- borare con entusiasmo al progetto di ri- contano nei dettagli la distruzione nascita della chiesa regionale dei Nur- che ha colpito Amatrice e le zone li- sini e della Venerabile Confraternita. mitrofe, Norcia compresa. Alcune La piccola chiesa all’Argentina diven- immagini arrivano direttamente dalla terà, per Edmondo, il centro della sua sua amata San Pellegrino che nel suc- vita spirituale e alle attività della Con- cessivo catastrofico sisma di fine Ot- fraternita dedicherà con piacere e parte- tobre subisce dei danni gravissimi cipazione molto del suo tempo libero che costringono tutta la piccola co- domenicale. munità di abitanti a delle condizioni Nel 1986 Edmondo subisce un grave di vita precaria severissime. La bella infortunio sul lavoro, una caduta acci- casa paterna risulta gravemente dan- dentale gli procura un grave trauma neggiata ed è dichiarata inagibile. Per cranico e un lungo ricovero in ospeda- gli anziani coniugi Foglietti è un du- le. L’esperienza gli lascerà qualche pic- rissimo colpo psicologico dal quale cola conseguenza sul piano fisico ma Edmondo non si riprenderà ma che soprattutto contribuirà ad accentuare la anzi contribuirà ad accentuare il de- sua indole, socievole e genuina ma clino fisico già inziato nei mesi pre- sempre caratterizzata da una forma cedenti e causato da alcuni problemi gentile di riservatezza e di distanza. cardiaci e ossei. Nel 1997 i soci Foglietti & Ranucci, Edmondo si è spento con serenità e raggiunti i 70 anni di età, cessano la lo- senza sofferenza, nella vicinanza della ro attività commerciale e si decidono moglie Anna Maria, che lo ha amore- finalmente a godere dei frutti di una vi- volmente assistito nella sua infermità, ta di lavoro. Edmondo coltiva qualche della famiglia e del Signore al quale piccola passione: la Arciconfraternita, continuava a rivolgersi con Fede salda la lettura, qualche viaggio, la sua ama- e Speranza. ta A.S. Roma, collabora su base volon- Edmondo Foglietti riposa nel cimitero taria alla amministrazione del condo- della sua San Pellegrino. minio nel quale vive ma soprattutto, realizzando quello che era un sogno di Pietro Foglietti 10
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 11 MONASTERO BENEDETTINO DI S. ANTONIO A NORCIA I l monastero benedettino femminile è si- tuato nella parte alta di Norcia e sorge a ridosso delle mura castellane. La Comunità esiste dal 1406 come attestato da un docu- mento che ne autorizza la forma di vita. Attualmente comprende due strutture: il monastero Benedettino con annessa chiesa di S. Antonio ab. e il monastero vecchio delle Clarisse con la chiesa dedicata a S. Maria della Pace di cui rimane solo la fac- ciata con la scritta: “Pacem concede Ma- ria”. Con la confisca dei beni da parte dello stato, le Clarisse si trasferirono al centro della città dove sono rimaste fino al recente hanno dovuto lasciare le rovine del loro terremoto. Le Benedettine poterono rimane- monastero e della chiesa ed hanno trovato re perché gestivano una scuola e il Comune ospitalità presso le Consorelle a Trevi. perorò la loro causa perché potesse rimane- Sono tornate a Norcia il 10 febbraio 2019; re questo servizio alla popolazione. per vivere in un container posizionato nel- Le monache, come chiede S. Benedetto, l’orto dell’ex-monastero di S. Pace. All’in- devono vivere del lavoro delle loro mani. terno dello stesso container hanno allestito Nel corso degli anni hanno esercitato vari una cappellina aperta anche agli esterni. tipi di attività: ricamo, maglieria, alleva- Il 4 ottobre quando il Santo Padre venne in mento castori, gestione di un collegio per visita alle zone terremotate (Amatrice e S. una dozzina di studentesse, coltivazione or- Pellegrino di Norcia) le Monache avvisate to, allevamento polli, conigli ecc. Con il dall’Arcivescovo Renato Boccardo si mise- cambiare dei tempi e delle esigenze si sono ro in viaggio per S. Pellegrino e dovettero orientate verso l’ ospitalità e la gestione di parcheggiare lontano dal paese per cui pro- una fattoria: per avere prodotti genuini e seguirono a piedi verso il centro. Lungo il freschi da offrire agli ospiti. cammino incontrarono la macchina che Attualmente, prima del terremoto, le attivi- portava il Santo Padre, egli fece fermare la tà erano: ospitalità, legatoria, apicoltura e macchina, aprì lo sportello, si intrattenne coltivazione degli orti. con loro qualche minuto, le benedisse e Agli inizi degli anni cinquanta le monache chiese “Pregare per me”. erano più di venti; ora la Comunità conta I danni del Monastero e della chiesa, come otto monache: la più giovane ha quaranta già detto, sono notevoli; per non parlare anni e la “giovanissima” ottantatrè della totale rovina dell’ex monastero di S. Dal 1951 al 1993 Abbadessa è stata la Ma- Pace. Ma la fede e la speranza di ripristina- dre Placida Palombi; attualmente è la Ma- re il tutto sono sempre vive. dre Caterina Corona. Dopo il terremoto del 2016 le Monache Ugo Ansuini 11
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 12 1119 – 2019 - I PRIMI 900 ANNI DELLA «CHARTA CARITATIS»: strumento fondativo dei monaci Cistercensi della famiglia Benedettina e modello di riferimento della «Magna Charta» I l 23 dicembre 1119 il pontefice Calisto II – “Vescovo della Chiesa cattolica” – approva il documento predisposto da santo Stefano Har- bazia di Clairvaux] che porta la famiglia dei “monaci bianchi” ad avere una importante diffu- sione in Europa. ding [nato nel 1050 a Sherborne nel Regno Uni- to e morto il 28 marzo 1134 a Saint-Nicolas-les- Charta Caritatis Cîteaux in Francia; terzo Abate di Cîteaux] ven- Questo importante documento venne chiamato tuno anni dopo la fondazione dell’Abbazia-ma- “Carta di Carit”, poiché i padri fondatori dei Ci- dre di Cîteaux (in lingua latina “Cistercium”). stercensi, nello statuto, fanno riferimento sol- tanto a cose attinenti lo spirito e cioè alla salvez- I “Cistercensi” è l’Ordine monasti- za delle anime, al bene ed alla cari- co (o meglio una Congregazione tà, rifiutando ogni tipo di esazione della famiglia Benedettina) le cui e di aspetto “materiale”. I monaci di origini sono legate alla fondazione Cîteaux non sono interessati ad ar- del novum monasterium sorto a Cî- ricchirsi alle spese della povertà dei teaux in Borgogna nel 1098 per ini- confratelli; a loro interessa solo di ziativa di Roberto di Molesme, in- potersi occupare totalmente della sieme ad Alberico e Stefano Har- salute delle anime dei confratelli. ding, nell’ordine i primi tre abati. Stefano di Harding, alla luce del- La nascente comunità si proponeva l’esperienza maturata nei primi di trovare un nuovo punto di equi- due decenni di vita dell’Ordine ci- librio tra gli elementi della vita monastica: litur- stercense e la creazione di ben tredici Abbazie gia, lectio divina (lettura spirituale, meditazio- (comprese le due milanesi di Chiaravalle e ne, preghiera individuale) e lavoro. Staccandosi Morimondo), era presumibilmente preoccupa- dalla più grande famiglia monastica benedettina to per il possibile insorgere di dissidi o di in- (i Cluniacensi) che faceva capo alla grande Ab- comprensioni tra gli abati, i monasteri ed i ve- bazia di Cluny, i “monaci bianchi” si ponevano scovi. A tal riguardo, la Charta si prefiggeva il alla riscoperta della vita povera ed austera per compito di definire regole comportamentali tornare alla rigorosa fedeltà alla Regola Bene- tra le abbazie-madri e le abbazie-figlie; la lo- dettina, soprattutto per quanto riguardava l’invi- gica che ha guidato la redazione del documen- to a sostenersi con il lavoro delle proprie mani to è molto innovativa perché si concentra es- [RB, XLVIII]. senzialmente su questioni spirituali e su indi- Secondo i fondatori di questa nuova famiglia, rizzi che orientano l’azione quotidiana alla cu- infatti, i “monaci neri” (i Cluniacensi) avevano ra delle anime. sempre di più privilegiato la preghiera (ora) e lo Sembra doveroso ricordare – alla luce del gran- studio (lege) a svantaggio del lavoro manuale de dibattito sul mancato riconoscimento sia del- (labora); che avevano scelto di lasciare ai com- le radici cristiane dell’Europa e sia del ruolo ponenti laici delle abbazie e dei monasteri. svolto da San Benedetto da Norcia e dei suoi Il personaggio più importante e noto dell’Ordi- monaci – che questa Charta precede di circa un ne Cistercense rimane san Benedetto da Chiara- secolo la più famosa Magna Charta Libertatum valle [1090-1153; fondatore ed Abate della Ab- (“la Grande Carta delle Libertà”: la Costituzione 12
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 13 inglese ancora vigente) accettata il 15 giugno glia quando visita l’abbazia-madre. 1215 dal re Giovanni d’Inghilterra – sopranno- VII. Il capitolo generale degli abati a minato anche “senza terra” – nei pressi di Win- Cîteaux. dsor e redatta dal cardinale Stephen Langton, Ar- VIII. Statuto tra coloro che sono usciti da civescovo di Canterbury (che, dal 1207 al 1212, Cîteaux e quelli che essi hanno fondato; si era rifugiato presso l’Abbazia Cistercense di tutti partecipino al capitolo generale e le Pontigny in Francia, durante il suo esilio). pene inflitte agli assenti. La Charta Caritatis, è un documento molto IX. Gli abati che trasgrediranno la Regola o importante per l’ordine cistercense; dopo esse- l’Ordine. re stata approvata da papa Callisto II [1060- X. Quale sia la legge tra le abbazie non uni- 1124] venne riconfermata da papa Lucio III te da legami di fondazione. [1097-1185] anche lui monaco dell’Ordine ci- XI. Morte ed elezione degli abati. stercense. Nel secolo XII si aggiungeranno an- - Il privilegio del Papa Callisto II. che le “Consuetudini” ed infine, nei secoli XIII e XIV i “Libelli definitionum”, che costi- Capitolo primo tuiscono una sorta di note esplicative agli sta- Inizio della carta di Carità. L’abbazia madre tuti dell’Ordine. non imponga alla abbazia-figlia nessuna tassa La Charta Caritatis introduce aspetti gestionali sui beni materiali. estremamente evoluti al sistema delle abazie che Poiché noi tutti ci riconosciamo servi, benché diventano una rete interconnessa che oggi chia- inutili, di un unico vero Re, Signore e Maestro, meremmo “organizzazione a rete”; in particola- non imponiamo alcuna tassa né sui beni mate- re merita di essere evidenziato che viene intro- riali né sulle cose temporali ai nostri abati e mo- dotto il concetto di “parlamento” e di democra- naci confratelli che Dio, nella sua bontà, zia rappresentativa delle abbazie che continua- vorrà riunire in diversi monasteri sotto una stes- vano a mantenere l’autonomia gestionale che sa disciplina regolare per mezzo di noi che sia- aveva riconosciuto loro la Regola di san Bene- mo i più indegni degli uomini. Desiderosi infat- detto. Soprattutto, l’Ordine Cistercense non ti di giovare a loro e a tutti i figli della santa avrebbe mai dovuto vessare economicamente le Chiesa, non vogliamo né aggravarli con le im- singole abazie e, non avrebbe dovuto sottrarre poste, né diminuire le loro risorse, cosicché ar- loro risorse vitali. ricchendoci a spese della loro povertà, noi ci rendiamo colpevoli del vizio dell’avarizia che, L’articolato della Charta Caritatis secondo l’Apostolo [san Paolo], è una vera ido- La Charta Caritatis ha undici capitoli ed latria. Vogliamo però, in virtù della carità, riser- una nota finale denominata “elo- varci la cura delle loro anime, af- gio/privilegio di papa Callisto finché, quando cominciassero a II”; i titoli dei capitoli sono se- deviare, Dio non voglia, anche guenti: solo di poco dalla primitiva riso- I. Inizio della carta di Cari- luzione e dall’osservanza della tà. L’abbazia-madre non santa Regola, possano, con la no- imponga alla abbazia-fi- stra sollecitudine, ritornare alla glia nessuna tassa sui be- rettitudine di vita. ni materiali. II. La Regola [di san Bene- Capitolo secondo detto] deve essere inter- La Regola deve essere interpreta- pretata ed osservata da tutti allo stesso ta ed osservata da tutti allo stesso modo modo. Ora noi vogliamo e comandiamo loro di osser- III. Tutti abbiano gli stessi libri liturgici e le vare in tutto la Regola di San Benedetto come è stesse consuetudini. osservata nel Nuovo Monastero. Essi non muti- IV. Statuto generale tra gli abati. no il senso nella lettura della santa Regola, ma V. L’abbazia-madre visiti ogni anno l’ab- come la interpretarono e l’osservarono i nostri bazia-figlia. predecessori, cioè i santi padri, monaci del Nuo- VI. Quale riverenza deve usare l’abbazia-fi- vo Monastero, ed oggi noi la interpretiamo e la 13
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 14 osserviamo, così essi pure la interpretino e l’os- Capitolo sesto servino. Quale riverenza deve usare l’abbazia-figlia quando visita l’abbazia-madre Capitolo terzo Allorché qualche abate del nostro Ordine venis- Tutti abbiano gli stessi libri liturgici e le stesse se al Nuovo Monastero gli siano resi gli onori consuetudini dovuti. Occupi lo stallo dell’abate, qualora que- Dal momento che noi accogliamo nel nostro sti fosse assente, riceva gli ospiti e mangi con monastero tutti i loro monaci e loro, allo stesso loro. Se invece è presente, non faccia nulla di modo, accolgono i nostri nei loro cenobi, ci quanto detto, ma mangi nel refettorio comune. sembra perciò opportuno, anzi è nostra volontà Il priore del luogo abbia cura degli affari del che le consuetudini, il canto e tutti i libri neces- monastero. sari alle ore canoniche diurne e notturne e alla Messa siano conformi a quelli del Nuovo Mo- Capitolo settimo nastero, affinché nel nostro modo di agire non ci Il capitolo generale degli abati a Cîteaux sia discordanza alcuna, ma viviamo nella stessa Tutti gli abati di questi monasteri una volta al- carità, con la stessa Regola e con le medesime l’anno, nel giorno che avranno concordemente consuetudini. stabilito, si recheranno al Nuovo Monastero. Qui tratteranno della salute delle loro anime e Capitolo quarto delle loro comunità. Daranno disposizioni circa Statuto generale tra gli abati l’osservanza della santa Regola o (le consuetu- Quando poi l’abate del Nuovo Monastero verrà dini) dell’Ordine, nel caso che ci fosse qualcosa a far visita a qualcuno di questi monasteri, da correggere o da aggiungere, e ristabiliranno l’abate del luogo, in segno di sudditanza al mo- tra loro la pace e la carità fraterna. Se ci fosse nastero di Cîteaux che ne è la madre, gli cederà qualche abate poco zelante nell’osservanza del- il posto in tutto. L’abate del Nuovo Monastero la Regola o troppo intento agli affari secolari o (Cîteaux) al suo arrivo prenderà il posto del- fosse trovato vizioso in qualche cosa, qui in ca- l’abate visitato e lo conserverà fin quando reste- pitolo sia ripreso caritatevolmente. Colui che è rà ospite. Durante la sua permanenza non man- stato richiamato chieda perdono e compia la pe- gerà con gli Ospiti, ma nel refettorio con i mo- nitenza che gli sarà ingiunta. Questa riprensione naci per mantenere la disciplina, a meno che sia fatta esclusivamente dagli abati. Se poi, per l’abate del luogo non fosse assente. Tutti gli caso, qualche abbazia fosse venuta a trovarsi in abati del nostro Ordine, che visiteranno una ab- estrema povertà, l’abate di quel luogo faccia bazia da loro fondata, faranno altrettanto. presente il caso a tutto il capitolo. Allora cia- Nel caso che si incontrassero più abati e l’abate scun abate, acceso dalla più grande carità, si af- del luogo fosse assente, il primo di loro (in or- fretti a risollevare l’indigenza di quella abbazia dine di fondazione) mangi con gli ospiti. Fa ec- con i beni concessi da Dio a ciascuno, secondo cezione una sola cosa: sarà l’abate del luogo, le proprie risorse. anche alla presenza dell’abate Maggiore, ad am- mettere i suoi novizi alla professione dopo il pe- Capitolo ottavo riodo di prova. Inoltre l’abate del Nuovo Mona- Statuto tra coloro che sono usciti da Cîteaux e stero si guardi bene di non intromettersi nel re- quelli che essi hanno fondato; tutti partecipino al golare e disporre dei beni di quel monastero che capitolo generale e le pene inflitte agli assenti verrà visitato, contro la volontà dell’abate del Quando poi, grazie a Dio, una delle nostre abba- luogo e dei monaci. (…) zie avrà preso un tale sviluppo e potrà permet- tersi una nuova fondazione, i monaci della sud- Capitolo quinto detta abbazia osserveranno tra di loro la stessa L’abbazia-madre visiti ogni anno l’abbazia- costituzione che noi osserviamo tra di noi. Vo- figlia gliamo tuttavia e riteniamo per noi che tutti gli Una volta all’anno l’abate dell’abbazia-madre abati da tutte le parti vengano al Nuovo Mona- visiti tutti i monasteri da lui fondati. Se egli vi- stero il giorno stabilito concordemente e qui si siterà più frequentemente i fratelli, questi se ne attengano in tutto alle direttive dell’abate di rallegrino maggiormente. Cîteaux e al capitolo nel riprendere le manche- 14
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 15 volezze e nello stabilire l’osservanza della santa loro abate inviino, come abbiamo detto sopra, Regola e dell’Ordine. Non ci sia però il capito- tre o più messaggeri, se lo desiderano, agli altri lo annuale tra loro e quelle abbazie che avranno abati e riuniscano, entro quindici giorni, quanti fondato. (…) più abati potranno e con il loro consenso si eleg- geranno il pastore che Dio avrà voluto. Nel frat- tempo, l’abate di La Ferté, come abbiamo detto sopra per altra circostanza, tenga in tutto il po- sto dell’abate defunto fino a quando non ne sarà eletto un altro che, con l’aiuto di Dio, prenderà in consegna il monastero e il governo dello stes- so luogo. (…) Il privilegio del Papa Callisto Vescovo, servo dei servi di Dio, ai ca- rissimi figli in Cristo, al venerabile abate Stefa- no e ai suoi monaci, salute e apostolica benedi- zione. (…) Perciò, figli carissimi in Cristo, noi accondi- scendiamo alla vostra richiesta con tutta carità e ci felicitiamo con affetto paterno del vostro spi- rito religioso, confermando con il sigillo della S. Stefano di Harding, abate nostra autorità l’opera che voi avete intrapreso. Inoltre, con il consenso e la decisione comune Capitolo nono degli abati, dei monaci dei vostri monasteri e dei Gli abati che trasgrediranno la Regola o l’Or- vescovi nelle cui diocesi si trovano questi mona- dine steri, noi abbiamo stabilito alcuni regolamenti Qualora si venisse a sapere che qualche abate riguardanti l’osservanza della Regola di san Be- disprezza la Regola o il nostro Ordine, oppure nedetto e qualche altro punto che era necessario che acconsente ai vizi dei fratelli a lui affidati, determinare nell’interesse dell’Ordine e del mo- l’abate del Nuovo Monastero provveda – perso- nastero di Cîteaux. E voi avete richiesto che, per nalmente o per mezzo del priore della propria la concordia del vostro monastero e per la sicu- abbazia oppure per lettera – ad ammonire fino a rezza dell’osservanza religiosa, fossero confer- quattro volte quella stessa persona affinché si mati dalla Sede Apostolica. (…) emendi. (…) Infine proibiamo a chiunque di ospitare i vostri fratelli conversi o professi. Capitolo decimo Io Callisto II, Vescovo della Chiesa cattolica, ho Quale sia la legge tra le abbazie non unite da confermato il 23 dicembre 1119. legami di fondazione Il fascino, la preveggenza e la lungimiranza del Questa sarà la legge tra le abbazie non unite da testo di questa Charta lasciano ammutoliti e legami di fondazione. Ogni abate, in tutti i luo- suggerirebbero una infinità di riflessioni, con- ghi del suo monastero dia la precedenza al suo siderazioni ed in particolare delle analisi com- fratello abate che gli farà visita, affinché si parative su come viene declinata la solidarietà adempia la parola: prevenitevi a vicenda nel ed il rispetto delle autonomie in Europa. rendervi onore. Se giungessero due o più abati, il più anziano in Sergio BINI ordine di fondazione occuperà il posto più rag- guardevole. (…) In qualsiasi luogo si raduneran- no, si salutino scambievolmente con un inchino. ___________________ Nota: Capitolo undicesimo il testo qui riportato della Charta Caritatis è la tradu- Morte ed elezione degli abati zione in lingua italiana dal testo latino curata da Padre I fratelli del Nuovo Monastero, alla morte del Goffredo Viti dell’Ordine Cistercense. 15
Imp. Nursini Settembre-Dicembre 2019_- 12/12/19 16:22 Pagina 16 S S . Benedet t o e S col ast i ca al l ’A rgent i na, via Torre Argentina, 71 - Roma S S . Messe: feri al i ore 18, 00; fest i v e ore 11, 00 CHIESA REGIONALE AMICI, CONFRATELLI E CONSORELLE, CONFIDIAMO NEL VOSTRO AIUTO PER RIPARARE IL TETTO DELLA NOSTRA CHIESINA. Il nostro conto corrente postale: n. 83761007 Intestato a: SS. Benedetto e Scolastica all’Argentina, Chiesa Regionale dei NURSINI, Vicolo Sinibaldi, 1 00186 Roma (Utilizzare bollettino CC vuoto) Il nostro sito web: www.nursini.org Quadrimestrale - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB Roma www.nursini.org Amministrazione, Direzione e Redazione: Arc. dei SS. Benedetto e Scolastica Vicolo Sinibaldi, 1 - 00186 Roma - Tel. 3291469191 (17,30 - 18,45) e-mail: redazione@nursini.org Autorizzazione del Tribunale di Roma n.00562/94 Direttore Responsabile: Vittorio Pignoloni FINITO DI STAMPARE 16 DICEMBRE 2019 - per i tipi della Tipografia V. Calenne - Via C. Tornabuoni, 25 - 00166 Roma
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