NOTA INTEGRATIVA AL DISEGNO DI LEGGE DI BILANCIO
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MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO Ispettorato generale del bilancio NOTA INTEGRATIVA AL DISEGNO DI LEGGE DI BILANCIO per l’anno 2023 e per il triennio 2023 - 2025 (art. 21 della Legge n. 196/2009) MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
QUADRO DI RIFERIMENTO Il presente Quadro di Riferimento illustra il contesto in cui il Ministero della Giustizia è chiamato ad operare tenendo innanzitutto conto che al nuovo Governo spetterà l’individuazione degli atti d’indirizzo per l’anno 2023, da definire in coerenza con quanto indicato nel Documento di Economia e Finanza 2022 e nella nota di aggiornamento al DEF 2022 presentata e approvata nella seduta del Consiglio dei ministri del 28 settembre 2022. Le principali azioni terranno conto delle riforme avviate nel 2022, in attuazione delle linee di intervento contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvato dal Consiglio dell’Unione europea con Decisione del 13 luglio 2021, e degli obiettivi di politiche pubbliche contenuti nei documenti di pianificazione già approvati. Come noto, infatti, le scadenze più importanti inserite nel PNRR, consistono nel completamento della riforma del processo civile e penale e della disciplina in materia di insolvenza, assicurato dall’entrata in vigore di tutti gli atti delegati (M1C1-36). L’impegno di attuare pienamente il PNRR e di concludere i negoziati con la Commissione sui documenti di programmazione della politica di coesione per il periodo 2021-2027 è l’oggetto della seconda delle tre Raccomandazioni (Countryspecific recommendations – CSR) che il Consiglio dell’Unione europea ha rivolto all’Italia nel giugno scorso. La complessa congiuntura a livello geopolitico oltre che economico nonché la recente crisi energetica, richiederà nel 2023 di adottare tutte le iniziative ritenute strategiche per il rilancio del Paese in termini di equità oltre che in termini di efficienza e competitività attuando sul campo le necessarie riforme avviate, monitorandone costantemente l’efficacia e verificando i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi assunti a livello europeo. 1. Analisi strategica del contesto esterno e interno che caratterizza lo svolgimento dei compiti dell’amministrazione 1.1. Contesto esterno Questa Amministrazione è pienamente consapevole dell’apporto richiesto al sistema giustizia in tutte le sue componenti per il miglioramento generale del panorama economico e sociale dell’Italia favorendo la ripresa della domanda interna, l’incremento della produttività e il recupero della propensione ad investire. In tale prospettiva, come accennato, si colloca il quadro di riforme normative definite di sistema che insieme al rafforzamento degli uffici giudiziari e alla digitalizzazione delle procedure, intende intervenire sui tempi della giustizia civile e penale, per restituire nel più breve tempo possibile al Paese una giustizia più vicina ai bisogni dei cittadini ed in grado di garantire maggiore attrattività per gli investitori esteri. Gli obiettivi e le milestone inseriti nel PNRR come riforme trasversali ed articolate si concretano in azioni ed interventi da realizzare tra il 2022 e il 2026 e sono volte ad aumentare la tempestività, l’efficacia e la trasparenza dei servizi svolti e riprendono quanto contenuto già nel CSR 4 (2020): “Migliorare l’efficienza del sistema giudiziario” individuando i seguenti impatti calcolati rispetto al 2019 entro il 2026: a) abbattimento del 90 per cento dell’arretrato civile; b) riduzione del 70 per cento dell’arretrato della giustizia amministrativa; c) riduzione del 40 per cento della durata dei procedimenti civili; d) riduzione del 25 per cento della durata dei procedimenti penali. Nel 2023 occorrerà, quindi, proseguire nell’attuazione delle riforme avviate e dirette alla riduzione dello stock di arretrato e della durata dei processi, alla riforma del quadro normativo in materia di insolvenza e di crisi d’impresa, al rafforzamento degli istituti di rieducazione e
reinserimento della popolazione detenuta e al potenziamento degli interventi in materia di esecuzione penale esterna e di giustizia riparativa. Per tali fini si utilizzeranno le leve della digitalizzazione e del potenziamento del capitale umano, da impiegare in strutture più moderne ed efficienti, attraverso investimenti mirati e concentrando l’azione nell’individuazione e nell’implementazione degli strumenti più adeguati a fornire sostegno ai soggetti interessati e destinatari del servizio giustizia, anche in quanto imprese e consumatori, contribuendo nei settori di propria competenza, a rimuovere i fattori socioeconomici che continuano a limitare i margini di recupero dell’economia nazionale, condizionati da una non completa fiducia nella legalità da parte dei cittadini e da una scarsa attrattività percepita dagli investitori esteri. Per quanto attiene, in particolare, l’abbattimento dell’arretrato e la riduzione del disposition time nei termini convenuti con l’Unione europea, l’attività dell’amministrazione, dovrà essere finalizzata – anche attraverso strumenti di raccordo con il Consiglio Superiore della magistratura e con gli Uffici giudiziari- al raggiungimento di tali obiettivi attraverso l’attuazione delle riforme normative approvate e tanto presso gli uffici centrali quanto presso gli uffici giudiziari, e l’organizzazione del lavoro sarà effettuata monitorando l’impatto degli interventi anche attraverso l’attivazione di processi di ascolto e confronto con gli stakeholders, proseguendo nel conseguimento degli obiettivi intermedi in vista del raggiungimento dei target. Il completamento del quadro giuridico è destinato ad incidere, insieme al potenziamento della digitalizzazione del processo civile e penale e, più in generale, all’impiego delle nuove tecnologie e alla razionalizzazione delle risorse, anche muovendo dall’esperienza fatta nel corso della pandemia con il processo da remoto, per garantire agli utenti esterni la risposta adeguata alla domanda di servizi rivolta all’intero sistema giustizia. In questo contesto si collocano i provvedimenti attuativi, da adottare entro il 21 giugno 2023, della delega conferita al Governo dalla legge n. 71 del 2022 per riformare l'ordinamento giudiziario e che introduce inoltre nuove norme, immediatamente precettive, in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura. Con riferimento alla disciplina dell'accesso in magistratura e con l’obiettivo di reclutare tempestivamente nuovi magistrati, la legge delega prevede principi e criteri direttivi volti ad abbandonare l'attuale modello del concorso di secondo grado, così da ridurre i tempi che intercorrono tra la laurea dell'aspirante magistrato e la sua immissione in ruolo. Questo aspetto della delega è stato anticipato con l'emanazione del decreto-legge n. 144 del 2022 che, all'art. 33, interviene sulla disciplina del concorso in magistratura per consentire l'accesso alle prove ai laureati in giurisprudenza (eliminando contestualmente le disposizioni che richiedevano per l'accesso al concorso il titolo di dottore di ricerca o il diploma della scuola di specializzazione). L’impegno volto al reclutamento del personale di magistratura per coprire le gravi scoperture di organico e, di conseguenza, favorire lo smaltimento dell’ arretrato, è accompagnato dall’adozione di adeguate misure organizzative per il completamento in tempi rapidi del concorso per 500 magistrati ordinari bandito con D.M. 1.12.2021, e dando attuazione alle disposizioni contenute nel D.L. ‘Aiuti ter’ che introduce la possibilità di svolgimento della prova scritta del concorso in magistratura mediante strumenti informatici. Sempre nella direzione del potenziamento delle risorse umane si inserisce, nell’ambito del PNRR, il piano straordinario di assunzioni per rafforzare l’Ufficio del processo, che deve vedere entro il 31 dicembre 2022 la conclusione delle procedure di assunzione ed entrata in servizio di almeno 8.764 dipendenti per l'Ufficio del processo per i tribunali civili e penali (M1C1-34). Il reclutamento è in uno stadio avanzato di completamento.
In via di attuazione risulta anche la procedura per l’inserimento, per il prossimo triennio, di 5.410 unità di personale non dirigenziale specializzato a supporto degli Uffici del processo, quale ulteriore misura funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel settore penitenziario e minorile ed in particolare in quello dell’esecuzione penale esterna saranno promossi specifici interventi di potenziamento, attraverso l’implementazione delle risorse e l’adozione di moderni e funzionali modelli organizzativi, diretti a dare una risposta più puntuale alle esigenze di certezza della pena e alla richiesta di un più efficace processo trattamentale. Si fa riferimento in particolare al completamento delle procedure assunzionali previste dal D.L. 36/2022, convertito con modificazioni dalla L. 29 giugno 2022, n.79, per il potenziamento degli Uffici di esecuzione penale esterna (UEPE) attraverso l’assunzione di personale dirigenziale e non da assegnare a tali uffici. Come evidenziato, per perseguire gli obiettivi indicati, si ritiene necessario perseverare negli sforzi compiuti in termini di processi di innovazione tecnologica e nella semplificazione degli strumenti di accesso ai servizi on line offerti da questa amministrazione, anche attraverso l’attuazione nel corso dell’anno 2023, dei provvedimenti normativi già approvati e l’adozione dei provvedimenti attuativi derivati. Come previsto nelle c.d. riforme orizzontali contenute nella Missione n. 1 (digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura) del PNRR o di contesto sarà determinante potenziare le infrastrutture digitali con la revisione e diffusione dei sistemi telematici di gestione delle attività e di trasmissione di atti e provvedimenti, al fine di innalzare il livello dei servizi garantiti ai cittadini, ai professionisti e alle imprese attraverso le piattaforme telematiche, nonché per un generale miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori della giustizia. La sinergica attuazione di tali interventi consentirà di aggredire con efficacia la criticità legate all’eccessiva durata dei processi civili e penali, migliorare la percezione della qualità della giustizia e contrastare i fenomeni corruttivi con efficienza e tempestività per raggiungere un livello più elevato di soddisfacimento delle esigenze di legalità rappresentate dai cittadini. Tale riferimento costituisce elemento fondamentale nella programmazione finanziaria del Ministero della Giustizia che proprio secondo quanto previsto dall’articolo 110 della Costituzione garantisce l’organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla Giustizia. 1.2. Contesto interno Nella seconda metà del 2022 si è data attuazione al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 aprile 2022, n. 54, che ha previsto l’istituzione del Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l'analisi statistica e le politiche di coesione nonché, nell'ambito delle direzioni generali del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, della Direzione generale del personale, delle risorse e per l'attuazione dei compiti del giudice minorile del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, ai sensi di quanto disposto dall'articolo 35, comma 4-bis, del decreto legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233. Nel nuovo Dipartimento sono concentrati compiti e funzioni collegati in particolare alla gestione dei processi e delle risorse connessi alle tecnologie dell'informazione, della comunicazione e della innovazione; alla raccolta, organizzazione, analisi ed elaborazione statistica dei dati relativi a tutti i servizi connessi all'amministrazione della giustizia. Mediante un’azione dettata da criteri di completezza, affidabilità, trasparenza e pubblicità sarà possibile il monitoraggio dell'efficienza del servizio giustizia con particolare riferimento alle nuove iscrizioni, alle pendenze e ai tempi di definizione dei procedimenti negli uffici giudiziari coordinamento della programmazione delle attività della politica regionale, nazionale e comunitaria e di coesione.
Anche l’intervento nell’ambito dell’amministrazione penitenziaria risponde a criteri di efficientamento organizzativo e di adeguamento delle strutture alle esigenze determinate dal mutato assetto normativo e della necessità di riassegnare di conseguenza compiti e funzioni. Si tratta di risorse finalizzate in particolare alla costruzione e al miglioramento di padiglioni e spazi per strutture penitenziarie per adulti e minori. Le innovazioni descritte si inseriscono all’interno delle risposte ad una delle sfide più ambiziose che l’Amministrazione della giustizia vuole raccogliere quali “aumentare la resilienza del sistema penitenziario e colmare la mancanza di spazi funzionali essenziali per rendere l’attività riabilitativa efficiente ed efficace”, prevedendo tra i risultati da conseguire la creazione di un circolo virtuoso che metta i detenuti al centro dell’offerta di esecuzione della pena con modalità alternative da adottarsi in maniera diretta e bypassando la struttura carceraria secondo la rinnovata visione rieducativa, riabilitativa e risocializzante della pena. In tale contesto si evidenzia la necessità di dare attuazione agli interventi finanziati dal decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito con modificazioni dalla legge 1° luglio 2021, n. 101, recante «Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti» finalizzati alla realizzazione di nuovi e più moderni spazi detentivi per adulti e minori. Tra le misure relative al profilo organizzativo interno al Ministero della giustizia, si evidenzia l’attuazione di quanto stabilito dagli artt. 7 e 8 del decreto-legge 31 maggio 2021, n.77, con l’individuazione di una Unità speciale di missione PNRR cui attribuire il coordinamento delle attività di gestione, di monitoraggio, di rendicontazione e di controllo degli interventi a titolarità di questa amministrazione. Tale struttura rappresenta il punto di contatto con il Servizio centrale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’espletamento degli adempimenti previsti dal Regolamento (UE) 2021/241 ed in particolare per la presentazione alla Commissione Europea delle richieste di pagamento, vigilando affinché siano adottati criteri di selezione delle azioni coerenti con le regole e gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ed emanando le linee guida per assicurare la correttezza delle procedure di attuazione e rendicontazione, la regolarità della spesa ed il conseguimento degli obiettivi intermedi e finali. Nel panorama delle riforme in atto trovano collocazione due distinti Comitati tecnico scientifici per il monitoraggio sull'efficienza della giustizia penale e della giustizia civile con funzioni e compiti di consulenza e supporto per il monitoraggio sull'efficienza della giustizia penale e la valutazione periodica del raggiungimento degli obiettivi di accelerazione e semplificazione del procedimento civile e dell’effettiva funzionalità degli istituti finalizzati all’alleggerimento dei carichi giudiziari. 1.3. Obiettivi e indirizzi generali di interesse dell’amministrazione Questa Amministrazione nel triennio 2023/2025 sarà chiamata a proseguire le linee di azione e a introdurre quelle ritenute prioritarie dal nuovo governo politico per rispondere alle sfide che il sistema giustizia nel suo insieme vuole raccogliere. Per quanto attiene il settore strettamente giudiziario il filo conduttore degli interventi di riforma è rappresentato dall’efficienza del processo e della giustizia civile e penale, in vista della piena attuazione dei principi costituzionali, convenzionali e dell’U.E. nonché del raggiungimento degli obiettivi del P.N.R.R..
Il Consiglio dei ministri in data 28 settembre 2022 ha approvato in via definitiva i decreti legislativi recanti norme sul processo penale, sul processo civile e sull’ufficio del processo in attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134 (cd riforma penale) e della legge 26 novembre 2021 (cd riforma civile). Gli interventi attuativi della legge delega attraversano l’intero processo penale, nelle sue diverse fasi e variabili: dalle indagini preliminari, al dibattimento, ai riti alternativi, al processo in absentia, ai giudizi di impugnazione, fino all’esecuzione penale. Un primo gruppo di interventi mira a realizzare la transizione digitale e telematica del processo penale, attraverso significative innovazioni in tema di formazione, deposito, notificazione e comunicazione degli atti e in materia di registrazioni audiovisive e partecipazione a distanza ad alcuni atti del procedimento o all’udienza. La digitalizzazione della giustizia penale e lo sviluppo del processo penale telematico rappresentano aspetti cruciali, valorizzati dal decreto delegato anche e proprio per ridurre i tempi dei processi, in linea con gli obiettivi del P.N.R.R. Una seconda area di intervento attiene alla fase delle indagini, rispetto alla quale le modifiche attuative della delega perseguono due obiettivi: ridurre i tempi delle indagini incidendo sui termini di durata e introducendo rimedi giurisdizionali alla eventuale stasi del procedimento, determinata dall’inerzia del p.m.; filtrare maggiormente i procedimenti meritevoli di essere portati all’attenzione del giudice, esercitando l’azione penale. La stessa logica propulsiva e selettiva informa le modifiche riguardanti l’udienza preliminare, il giudizio di primo grado e le impugnazioni, ove gli interventi sono stati calibrati avendo sempre attenzione alla salvaguardia dei diritti delle parti e delle garanzie del giusto processo (in tal senso, ad esempio, si muove la radicale rivisitazione del processo in absentia, ma anche le importanti novità rappresentate dalla introduzione della udienza “filtro” nel procedimento mediante citazione diretta e dal regime delle contestazioni suppletive) e alle esigenze di efficienza ed efficacia dell’accertamento processuale (cui concorrono, tra le altre, le misure di incentivazione all’accesso ai procedimenti speciali, le regole per la riassunzione della prova nel caso di mutamento del giudice, le forme semplificate di trattazione “cartolare” delle impugnazioni, fatta sempre salva la possibilità per le parti di ottenere la trattazione in pubblica udienza o in camera di consiglio partecipata). Gli interventi sul sistema sanzionatorio rispondono a una duplice, concorrente finalità: a) diversificare e rendere più effettive e tempestive le pene (riforma delle pene sostitutive delle pene detentive brevi – semilibertà, detenzione domiciliare, lavoro di pubblica utilità e pena pecuniaria sostitutiva – applicate dal giudice di cognizione all’esito di un’udienza ispirata al modello del sentencing anglosassone e immediatamente esecutive dopo il giudicato); riforma delle pene pecuniarie principali (multa e ammenda), con introduzione di un nuovo sistema di esecuzione, riscossione e conversione in caso di mancato pagamento, in linea con i modelli maggiormente diffusi in Europa; b) incentivare la definizione anticipata del procedimento attraverso i riti alternativi (estensione dell’area del decreto penale di condanna e patteggiamento di pene sostitutive), la sospensione con messa alla prova, l’archiviazione o il non luogo a procedere per particolare tenuità del fatto, la remissione della querela, l’estinzione del reato (e delle contravvenzioni in particolare) a seguito di condotte riparatorie, ripristinatorie e risarcitorie. Ancora, gli interventi sul sistema sanzionatorio, sinergici con quelli relativi al processo, consentono di: ridurre le impugnazioni (inappellabilità delle sentenze di condanna alla pena sostitutiva del lavoro di pubblica utilità); rendere più efficiente il procedimento penale nella fase dell’esecuzione (riduzione delle misure alternative alla detenzione per i condannati in stato di libertà, in favore di pene sostitutive applicate dal giudice di cognizione, con conseguente riduzione del numero e della patologica situazione dei c.d. liberi sospesi, cioè dei condannati a pena detentiva
che attendono talora per anni, in stato di libertà, la decisione sull’istanza di concessione di una misura alternativa alla detenzione); incrementare i tassi di esecuzione e riscossione delle pene pecuniarie, oggi a livelli estremamente bassi e non più accettabili. L’idea guida che ha ispirato le modifiche al sistema sanzionatorio, nei limiti consentiti dalla legge delega, è in definitiva che un processo che sfocia in un’esecuzione penale inefficiente non è un processo efficiente, come gli obiettivi della legge delega e del P.N.R.R. impongono. Gli interventi in tema di giustizia riparativa, infine, disciplinano per la prima volta nel nostro ordinamento, in modo organico, una realtà che si sta facendo sempre più strada a livello internazionale e che si affianca, senza sostituirsi, al processo e all’esecuzione penale. In linea con la Direttiva in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato (2012/29/UE) – e con la Dichiarazione di Venezia adottata dalla Conferenza dei Ministri della Giustizia del Consiglio d’Europa il 13 dicembre 2021, durante il semestre di Presidenza italiana – la giustizia riparativa viene infatti definita nel decreto legislativo come ogni programma che consente alla vittima, alla persona indicata come autore dell’offesa e ad altri soggetti appartenenti alla comunità di partecipare liberamente, in modo consensuale, attivo e volontario, alla risoluzione delle questioni derivanti dal reato, con l’aiuto di un terzo imparziale, adeguatamente formato, denominato mediatore. La giustizia riparativa concorre all’efficienza della giustizia penale in vario modo: agevola la riparazione dell’offesa e la tutela dei beni offesi dal reato; incentiva la remissione della querela; facilita il percorso di reinserimento sociale del condannato; riduce i tassi di recidiva e il rischio di reiterazione del reato nei rapporti interpersonali, rappresentando un utile e innovativo strumento per le politiche di prevenzione della criminalità. Per quanto attiene il settore civile l’intervento di riforma è inserito nel decreto delegato approvato il 28 settembre 2022 in attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, che reca la delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata. La riforma risulta organizzata secondo i seguenti principali contenuti: valorizzazione delle forme di giustizia complementare tramite potenziamento della mediazione anche con incentivi fiscali, estensione della negoziazione assistita, alle controversie di lavoro, potenziamento dell’arbitrato, semplificazione del procedimento civile, per il quale la causa deve giungere alla prima udienza già definita nelle domande, eccezioni e prove e della fase decisoria, e tra l’altro con una stabilizzazione delle innovazioni telematiche introdotte durante l’emergenza sanitaria pandemica. Vengono aumentati i casi di competenza del giudice di pace, e si riducono i casi in cui il tribunale opera in composizione collegiale, si introduce l’istituto del rinvio pregiudiziale in Cassazione che consiste nella possibilità per il giudice di merito, quando deve decidere una questione di diritto nuova, di difficile interpretazione e suscettibile di reiterazione, sulla quale ha preventivamente provocato il contraddittorio tra le parti, di sottoporre direttamente la questione alla Corte di cassazione per la risoluzione del quesito posto. Particolarmente rilevante in termini di efficientamento delle procedure e semplificazione dei processi è l’istituzione del procedimento unitario in materia di persone, minorenni e famiglie (con alcune specifiche eccezioni), introducendo maggiori tutele processuali a difesa di minori e donne vittime di violenza, prevedendo un immediato coordinamento tra autorità giudiziarie civili e penali e con le forze dell’ordine. Per questo viene introdotto il Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie, tale da evitare la moltiplicazione delle controversie e introdurre, anche per il giudizio minorile regole uniformi, organiche e coerenti per una più salda garanzie dei diritti delle parti. Per quanto attiene infine il decreto delegato in tema di Ufficio del processo, che si inserisce in uno degli obiettivi del PNRR come detto, prevede una compiuta e sistematica regolamentazione
di tale strumento organizzativo, che è posto a sostegno degli uffici giurisdizionali sia penali che civili, estendendolo alla Corte di cassazione e alla Procura generale presso la Corte di cassazione, nonché agli uffici di merito del settore penale. Nella visione complessiva del provvedimento, l’estensione e il potenziamento dell’Ufficio per il processo incrementano l’efficacia del lavoro degli uffici giudiziari e dell’amministrazione nel suo complesso e contribuiscono a rendere effettive le riforme di carattere processuale, tramite misure organizzative idonee ad abbattere il carico e l’arretrato giudiziario, in linea con gli obiettivi del PNRR. Si ritiene che le misure di potenziamento delle risorse umane, tanto del personale amministrativo che di magistratura, accanto all’incisiva azione complessiva di informatizzazione del processo civile e del processo penale, tesa al miglioramento dell’organizzazione dei servizi di cancelleria e delle attività giudiziarie, consentiranno di realizzare una più efficace e funzionale allocazione delle risorse e di raggiungere una maggiore trasparenza delle informazioni relative alle cause e alle sentenze per l’avvocatura e i cittadini. Analogamente anche in ambito penitenziario e minorile si concentrerà l’azione di questo Ministero per un ottimale impiego delle risorse disponibili e previste nel PNRR per garantire strutture edilizie efficienti e moderne, e portare a compimento le misure di completamento e potenziamento degli organici. Si ritiene, infatti, importante proseguire nella valorizzazione del ruolo del Corpo di Polizia Penitenziaria rappresenta un fattore indispensabile per la piena funzionalità degli istituti non solo nei termini di mantenimento dell’ordine all’interno delle strutture, ma anche per quanto riguarda l’attività di osservazione del detenuto nel suo percorso rieducativo Priorità politiche dell’amministrazione espresse nell’Atto di indirizzo Come indicato in precedenti occasioni questa Amministrazione non ha provveduto all’individuazione delle priorità politiche per il 2023 nell’ottica dell’auto determinazione dei limiti nell’azione di governo del Ministro in carica, cui consegue che la redazione dell’Atto di indirizzo venga lasciato al proprio successore, fermo restando l’assolvimento degli ordinari adempimenti, compresa la redazione del presente documento che è stato elaborato facendo riferimento ai macro obiettivi afferenti alle diverse articolazioni ministeriali assunti in base alla legislazione vigente e agli impegni presi in sede europea.
NOTE INTEGRATIVE DLB 2023 - 2025 Piano degli obiettivi per programma MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Missione: 1 - Giustizia (006) Programma: 1.1 - Amministrazione penitenziaria (006.001) Coordinamento tecnico operativo, direzione e amministrazione del personale penitenziario e dei collaboratori esterni; Assistenza ai detenuti per il reinserimento nel mondo del lavoro; Trattamento penitenziario detenuti e internati; Politiche di ordine e di sicurezza per i detenuti negli istituti penitenziari; Funzionamento e sicurezza istituti penitenziari; Realizzazione di nuove infrastrutture, potenziamento e ristrutturazione nell'ambito dell'edilizia carceraria. DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA stanziamento DLB OBIETTIVI CON AZIONI CORRELATE competenza (CP) e cassa (CS) 2023 2024 2025 1 1 Assicurazione e rafforzamento dell'ordine e della sicurezza degli istituti penitenziari e durante le traduzioni 3 - Servizi tecnici e logistici connessi alla custodia delle persone CP 2.123.135.244 2.174.631.656 2.192.190.300 detenute CS 2.123.135.244 2.174.631.656 2.192.190.300 di cui: stima della quota dell'azione: 1 - Spese di personale per il CP 201.163.314 200.978.155 198.613.603 programma (personale amministrativo e magistrati) 201.163.314 200.978.155 198.613.603 CS di cui: stima della quota dell'azione: 2 - Spese di personale per il CP 1.617.455.579 1.683.344.753 1.723.153.349 programma (polizia penitenziaria) 1.617.455.579 1.683.344.753 1.723.153.349 CS 2 2 Progettazione, ristrutturazione e razionalizzazione delle infrastrutture e degli impianti degli istituti penitenziari 5 - Realizzazione di nuove infrastrutture, potenziamento e CP 225.181.665 188.687.196 153.830.394 ristrutturazione nell'ambito dell'edilizia carceraria CS 225.181.665 188.687.196 153.830.394 di cui: stima della quota dell'azione: 1 - Spese di personale per il CP 256.553 256.318 253.301 programma (personale amministrativo e magistrati) 256.553 256.318 253.301 CS di cui: stima della quota dell'azione: 2 - Spese di personale per il CP 2.062.818 2.146.850 2.197.619 programma (polizia penitenziaria) 2.062.818 2.146.850 2.197.619 CS 3 3 Miglioramento delle condizioni di detenzione 4 - Accoglienza, trattamento penitenziario e politiche di CP 371.525.551 369.849.713 359.808.090 reinserimento delle persone sottoposte a misure giudiziarie CS 371.525.551 369.849.713 359.808.090 di cui: stima della quota dell'azione: 1 - Spese di personale per il CP 6.619.071 6.612.979 6.535.175 programma (personale amministrativo e magistrati) 6.619.071 6.612.979 6.535.175 CS di cui: stima della quota dell'azione: 2 - Spese di personale per il CP 53.220.704 55.388.720 56.698.580 programma (polizia penitenziaria) 53.220.704 55.388.720 56.698.580 CS 4 4 Valorizzazione delle risorse umane, reclutamento, formazione ed efficienza gestionale 6 - Supporto per l'erogazione dei servizi penitenziari CP 407.428.756 416.716.929 424.610.692 CS 407.428.756 416.716.929 424.610.692 di cui: stima della quota dell'azione: 1 - Spese di personale per il CP 42.408.234 42.369.201 41.870.717 programma (personale amministrativo e magistrati) 42.408.234 42.369.201 41.870.717 CS di cui: stima della quota dell'azione: 2 - Spese di personale per il CP 340.983.812 354.874.234 363.266.481 programma (polizia penitenziaria) 340.983.812 354.874.234 363.266.481 CS 7 - Gestione e assistenza del personale del programma CP 187.210.140 187.799.042 190.706.447 Amministrazione penitenziaria CS 187.210.140 187.799.042 190.706.447 di cui: stima della quota dell'azione: 1 - Spese di personale per il CP 6.105.965 6.100.346 6.028.574 programma (personale amministrativo e magistrati) 6.105.965 6.100.346 6.028.574 CS di cui: stima della quota dell'azione: 2 - Spese di personale per il CP 49.095.068 51.095.019 52.303.340 programma (polizia penitenziaria) 49.095.068 51.095.019 52.303.340 CS Totale del Programma (*) CP 3.314.481.356 3.337.684.536 3.321.145.923 CS 3.314.481.356 3.337.684.536 3.321.145.923 CP 10.869.364.495 10.853.294.047 10.630.662.416 Totale della Missione (*) CS 10.883.564.495 10.853.294.047 10.630.662.416 * Gli importi esposti nelle stampe sono arrotondati all'euro. La somma algebrica dei dettagli analitici potrebbe non coincidere con i totali sintetici esposti
Totale del Ministero (*) CP 11.051.022.743 11.035.969.345 10.813.917.365 CS 11.065.222.743 11.035.969.345 10.813.917.365
NOTE INTEGRATIVE DLB 2023 - 2025 Scheda indicatori per obiettivo MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Missione: 1 - Giustizia (006) Programma: 1.1 - Amministrazione penitenziaria (006.001) DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA OBIETTIVO 1 - Assicurazione e rafforzamento dell'ordine e della sicurezza degli istituti penitenziari e durante le traduzioni L'ordine e la disciplina negli istituti penitenziari garantiscono la sicurezza che costituisce la condizione per la realizzazione delle finalita' del trattamento dei detenuti e degli internati. La valorizzazione del ruolo del Corpo di polizia penitenziaria, rappresenta un fattore indispensabile per la piena funzionalita' degli istituti non solo nei termini di mantenimento dell'ordine all'interno delle strutture, ma anche per quanto riguarda l'attivita' di osservazione del detenuto nel suo percorso educativo. Al fine di realizzare i livelli di sicurezza degli Istituti penitenziari verranno implementati i sistemi di sorveglianza e controllo anche attraverso un ammodernamento tecnologico degli apparati, con specifico riferimento alla videosorveglianza. Azioni Correlate: 3 - Servizi tecnici e logistici connessi alla custodia delle persone detenute INDICATORE 2023 2024 2025 2 - Traduzioni effettuate nell'arco dell'anno LB 2022 - 2024
NOTE INTEGRATIVE DLB 2023 - 2025 Scheda indicatori per obiettivo MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Missione: 1 - Giustizia (006) Programma: 1.1 - Amministrazione penitenziaria (006.001) DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA ...segue 1 - Assicurazione e rafforzamento dell'ordine e della sicurezza degli istituti penitenziari e durante le traduzioni INDICATORE 2023 2024 2025 3 - Evasione dagli istituti penitenziari LB 2022 - 2024 =0 =0 - DLB 2023 - 2025 =0 =0 =0 Descrizione: Fra gli eventi critici, il numero delle evasioni dagli istituti penitenziari, aldilà della specificità dei singoli episodi, costituisce sintomo rivelatore della salute del sistema di sicurezza penitenziaria. L'eventuale accrescimento degli eventi, segnala quindi l'esigenza di interventi di revisione e rafforzamento dei presidi umani e tecnico-organizzativi idonei a contrastare i fattori di rischio. Tipologia: Indicatore di risultato (output) Unità di misura: N.assoluto Metodo di calcolo: Il numero assoluto delle evasioni dagli istituti penitenziari è tratto dalle rilevazioni del servizio statistico penitenziario ed è valutabile rispetto ad un obiettivo di riduzione rispetto ai corrispondenti dati degli anni precedenti, con eventuale ponderazione sulla consistenza della popolazione ristretta nel tempo Fonte del dato: Ministero della Giustizia - Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria - Ufficio di statistica- INDICATORE 2023 2024 2025 5 - Eventi critici degli Istituti penitenziari LB 2022 - 2024
NOTE INTEGRATIVE DLB 2023 - 2025 Scheda indicatori per obiettivo MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Missione: 1 - Giustizia (006) Programma: 1.1 - Amministrazione penitenziaria (006.001) DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA OBIETTIVO 2 - Progettazione, ristrutturazione e razionalizzazione delle infrastrutture e degli impianti degli istituti penitenziari La razionalizzazione delle infrastrutture e la revisione gestionale dell'edilizia penitenziaria sara' mirata all'adeguamento ed alla riqualificazione degli istituti esistenti, con l'obiettivo di assicurare la tutela della salute, della sicurezza e delle migliori condizioni di vita negli ambienti detentivi. Dovra' essere garantita maggiore economicita' ed efficienza delle strutture e degli impianti, con specifico riferimento ad obiettivi di controllo e riduzione della spesa per i consumi energetici. Il completamento delle opere e degli interventi per l'aumento della capacita` ricettiva sara` finalizzato alla differenziazione dei regimi di sicurezza e trattamentali degli istituti penitenziari ad agevolare l'esecuzione delle pene in prossimita' del territorio di origine delle persone ristrette. Azioni Correlate: 5 - Realizzazione di nuove infrastrutture, potenziamento e ristrutturazione nell'ambito dell'edilizia carceraria INDICATORE 2023 2024 2025 2 - Capienza regolamentare in numero di LB 2022 - 2024 = 52.500 = 53.000 - presenza giornaliera nella totalità degli DLB 2023 - 2025 > 51.500 > 52.000 > 52.500 istituti Descrizione: L'Amministrazione penitenziaria ed il Ministero delle infrastrutture sono impegnate al completamento della costruzione di nuovi padiglioni che amplino la ricettivita` degli istituti penitenziari gia` esistenti. Con la consegna dei manufatti e la loro concreta messa a disposizione per l'uso detentivo, si potra` realizzare un aumento della capienza nella totalita` degli istituti penitenziari tale da ridurre il fenomeno del sovraffollamento, che torna a manifestarsi nonostante le intervenute riforme in materia di custodia cautelare in carcere ed ampliamento del ricorso alle misure alternative alla detenzione. Tipologia: Indicatore di risultato (output) Unità di misura: n. assoluto Metodo di calcolo: La capienza regolamentare degli istituti penitenziari viene aggiornata dal servizio statistico penitenziario ed è pubblicata mensilmente sul sito istituzionale del Ministero della giustizia. La serie storica evidenzia l'aumento della capacità ricettiva degli istituti penitenziari della Repubblica. Fonte del dato: Ministero della giustizia - dipartimento dell'amministrazione penitenziaria- Ufficio di statistica Valore di riferimento Valore effettivamente osservato nel 2° semestre dell'anno 2021 = 51.300 continua...
NOTE INTEGRATIVE DLB 2023 - 2025 Scheda indicatori per obiettivo MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Missione: 1 - Giustizia (006) Programma: 1.1 - Amministrazione penitenziaria (006.001) DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA ...segue 2 - Progettazione, ristrutturazione e razionalizzazione delle infrastrutture e degli impianti degli istituti penitenziari INDICATORE 2023 2024 2025 3 - Realizzazione di ambienti attrezzati per LB 2022 - 2024 = 17.000 = 18.000 - le attività in comune DLB 2023 - 2025 > 17.000 > 18.000 > 19.000 Descrizione: Oltre all'aumento dei posti disponibili nelle camere destinate al pernottamento, si procedera' ad aumentare il livello di adeguatezza/vivibilita` degli ambienti lavorativi, mediante la realizzazione negli istituti penitenziari di ambienti attrezzati per lo svolgimento delle attivita' in comune della popolazione ristretta, quali refettori, laboratori artigianali, spazi per le attivita` ricreative, culturali e sportive. Il significativo aumento delle risorse finanziarie per la manutenzione straordinaria e per la ristrutturazione degli immobili potra' consentire di accelerare ed implementare i programmi per l'adeguamento degli ambienti della detenzione alla concreta offerta di interventi utili al trattamento penitenziario. Il perfezionamento dei progetti esecutivi e le maggiori risorse finanziarie disponibili potranno, quindi, consentire di realizzare un target piu` elevato rispetto a quello dell'anno 2018. Tipologia: Indicatore di realizzazione fisica Unità di misura: mq Metodo di calcolo: Il valore dell'indicatore e` espresso dalla superfice in metri quadrati degli ambienti attrezzati realizzati per lo svolgimento delle attivita` in comune della popolazione ristretta.Il valore dell'indicatore e` stato rivisto alla luce del trend storico di riferimento. Fonte del dato: Ministero della Giustizia - Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria- Direzione generale del personale e delle risorse Valore di riferimento Valore effettivamente osservato nel 2° semestre dell'anno 2021 = 23.648 INDICATORE 2023 2024 2025 5 - Indice di affollamento degli istituti LB 2022 - 2024 = 1% = 1% - penitenziari DLB 2023 - 2025
NOTE INTEGRATIVE DLB 2023 - 2025 Scheda indicatori per obiettivo MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Missione: 1 - Giustizia (006) Programma: 1.1 - Amministrazione penitenziaria (006.001) DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA ...segue 2 - Progettazione, ristrutturazione e razionalizzazione delle infrastrutture e degli impianti degli istituti penitenziari INDICATORE 2023 2024 2025 6 - Percentuale di realizzazione dei nuovi LB 2022 - 2024 >= 16% >= 48% - padiglioni finanziati dal fondo DLB 2023 - 2025 >= 16% >= 48% >= 60% complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Descrizione: Realizzazione di 8 nuovi padiglioni negli istituti penitenziari per aumentare la capienza regolamentare, ad opera del Ministero delle infrastrutture e mobilita` sostenibili, attraverso le risorse del fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, assegnate al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. Tipologia: Indicatore di realizzazione finanziaria Unità di misura: Percentuale Metodo di calcolo: Percentuale delle risorse che vengono assegnate al Ministero delle Infrastrutture sul totale degli stanziamenti dei capitoli corrispondenti. Fonte del dato: Direzione Generale del Personale e delle Risorse OBIETTIVO 3 - Miglioramento delle condizioni di detenzione L'obiettivo primario di assicurare condizioni di vita detentiva adeguate al pieno rispetto della dignita` umana puo` essere realizzato soprattutto attraverso l'incremento dell'offerta lavorativa e di attivita` di istruzione, di formazione professionale, culturali, ricreative e sportive, tali da consentire, da un lato di alleviare, il disagio conseguente alla lunga permanenza nelle camere detentive, e dall'altro l'individuazione di opzioni trattamentali che facilitino il consapevole reinserimento nel contesto sociale, tali da garantire esigenze di sicurezza e flessione del tasso di recidiva. Azioni Correlate: 4 - Accoglienza, trattamento penitenziario e politiche di reinserimento delle persone sottoposte a misure giudiziarie continua...
NOTE INTEGRATIVE DLB 2023 - 2025 Scheda indicatori per obiettivo MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Missione: 1 - Giustizia (006) Programma: 1.1 - Amministrazione penitenziaria (006.001) DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA ...segue 3 - Miglioramento delle condizioni di detenzione INDICATORE 2023 2024 2025 1 - Lavoro alle dipendenze LB 2022 - 2024 >= 35% = 36% - dell'Amministrazione penitenziaria DLB 2023 - 2025 >= 31% > 32% > 33% Descrizione: Amministrazione penitenziaria è impegnata ad incrementare offerta di occupazione lavorativa per la popolazione detenuta, non solo attraverso i consueti lavori domestici per i servizi di pulizia, il confezionamento dei pasti e la manutenzione ordinaria degli istituti penitenziari, ma promuovendo nuove attività e produzioni in gestione diretta a carattere industriale, artigianale ed agricolo. A tal fine, sono stati sviluppati progetti e stipulati accordi con importanti aziende nazionali che possono fornire maestranze per la formazione professionale dei lavoratori detenuti e, quindi, per l'avvio di attività di produzione di elevata qualità. Importanti investimenti sono previsti per il potenziamento delle colonie agricole e per le connesse produzioni agro-alimentari e zootecniche. L'obiettivo si collega alla finalità del programma di costruzione di un nuovo modello detentivo che trova nel lavoro l'elemento qualificante dell'azione rieducativa. Tipologia: Indicatore di risultato (output) Unità di misura: Percentuale Metodo di calcolo: La percentuale di persone detenute lavoranti alle dipendenze dirette dell'Amministrazione penitenziaria, rispetto alla popolazione detenuta presente al 31 dicembre costituisce l'indicatore del grado di raggiungimento dell'obiettivo del miglioramento delle condizioni della detenzione attraverso l'incremento dell'offerta lavorativa, con eventuale ponderazione sulla consistenza della popolazione ristretta nel tempo Fonte del dato: Ministero della Giustizia- Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria- Ufficio di statistica - Valore di riferimento Valore effettivamente osservato nel 2° semestre dell'anno 2021 = 30,94% INDICATORE 2023 2024 2025 2 - Lavoro alle dipendenze di imprese LB 2022 - 2024 >= 7% = 8% - private e cooperative DLB 2023 - 2025 > 4% > 5% > 6% Descrizione: L'offerta occupazionale da parte di imprese private o di cooperative costituisce una risorsa importante per migliorare le opportunità di positivo reinserimento dei condannati nella società libera, offrendo professionalità concretamente spendibili sul mercato del lavoro. L'Amministrazione penitenziaria persegue, pertanto, il coinvolgimento di imprese private e di cooperative sociali per la realizzazione di attività produttive o di servizi, sia all'interno degli istituti, sia in regime di lavoro all'esterno per i detenuti meritevoli di tale beneficio. L'obiettivo si collega alla finalità del programma di costruzione di un nuovo modello detentivo che trova nel lavoro l'elemento qualificante dell'azione rieducativa. Tipologia: Indicatore di risultato (output) Unità di misura: Percentuale Metodo di calcolo: La percentuale di persone detenute lavoranti alle dipendenze di imprese private o di cooperative rispetto alla popolazione detenuta presente al 31 dicembre, costituisce l'indicatore del grado di raggiungimento dell'obiettivo di incremento dell'offerta lavorativa, con eventuale ponderazione sulla consistenza della popolazione ristretta nel tempo. Fonte del dato: Ministero della giustizia - Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria- Ufficio di statistica Valore di riferimento Valore effettivamente osservato nel 2° semestre dell'anno 2021 = 4,25% continua...
NOTE INTEGRATIVE DLB 2023 - 2025 Scheda indicatori per obiettivo MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Missione: 1 - Giustizia (006) Programma: 1.1 - Amministrazione penitenziaria (006.001) DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA ...segue 3 - Miglioramento delle condizioni di detenzione INDICATORE 2023 2024 2025 3 - Frequenza di corsi di alfabetizzazione ed LB 2022 - 2024 >= 34% = 35% - istruzione scolastica DLB 2023 - 2025 > 28% > 31% > 33% Descrizione: Il protocollo d'intesa fra i Ministri della Giustizia e della Istruzione, sottoscritto il 23 maggio 2016, prevede azioni coordinate e progettualita` condivise con l'obiettivo di incrementare l'offerta scolastica rivolta alla popolazione detenuta. L'istruzione costituisce elemento essenziale del trattamento rieducativo e concorre a favorire il reinserimento sociale di una vasta area di persone detenute per le quali le condizioni di svantaggio sociale sono state spesso aggravate dal precoce abbandono scolastico. Inoltre, i corsi di alfabetizzazione ed apprendimento della lingua italiana per gli stranieri detenuti possono concorrere a positive politiche di integrazione e concorrere al contrasto al preoccupante fenomeno della radicalizzazione violenta di matrice jihadista. Infine, corsi di studio piu` avanzato, fino al livello universitario, favoriscono la responsabile revisione degli atteggiamenti personali che sono stati alla base della esperienza criminale di molte persone condannate Tipologia: Indicatore di risultato (output) Unità di misura: Percentuale Metodo di calcolo: La percentuale di persone detenute che frequentano corsi di alfabetizzazione ed istruzione scolastica rispetto alla popolazione detenuta presente alla fine del mese di giugno (mese che segna il temine dell'anno scolastico) costituisce l'indicatore del grado di raggiungimento dell'obiettivo di incremento dell'offerta di istruzione, con eventuale ponderazione sulla consistenza della popolazione ristretta nel tempo. Fonte del dato: Ministero della giustizia - Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria - ufficio di statistica Valore di riferimento Valore effettivamente osservato nell'anno 2021 = 28% INDICATORE 2023 2024 2025 4 - Frequenza di corsi di formazione LB 2022 - 2024 = 7% = 8% - professionale DLB 2023 - 2025 > 5% > 6% > 7% Descrizione: Col fondamentale apporto delle Regioni, a cui è attribuita la competenza generale in tema di formazione professionale, l'Amministrazione penitenziaria organizza corsi mirati al raggiungimento di professionalità spendibili sul mercato del lavoro, quale obiettivo collegato alle più generali finalità del trattamento rieducativo e delle politiche di reinserimento sociale. L'utile impiego del tempo della pena nella frequenza di corsi di formazione professionale, concorre al complessivo miglioramento delle condizioni della detenzione, offrendo una esperienza proiettata al positivo ritorno nella società libera. Tipologia: Indicatore di risultato (output) Unità di misura: Percentuale Metodo di calcolo: La percentuale di persone detenute che frequentano corsi di formazione professionale rispetto alla popolazione detenuta presente al 31 dicembre, costituisce l'indicatore del grado di raggiungimento dell'obiettivo di incremento dell'offerta formativa, con eventuale ponderazione sulla consistenza della popolazione ristretta nel tempo. Fonte del dato: Ministero della giustizia - Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria - Ufficio di statistica Valore di riferimento Valore effettivamente osservato nel 2° semestre dell'anno 2021 = 4,09%
NOTE INTEGRATIVE DLB 2023 - 2025 Scheda indicatori per obiettivo MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Missione: 1 - Giustizia (006) Programma: 1.1 - Amministrazione penitenziaria (006.001) DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA OBIETTIVO 4 - Valorizzazione delle risorse umane, reclutamento, formazione ed efficienza gestionale La riduzione degli assetti organizzativi dell'Amministrazione centrale e decentrata prevista dal D.P.C.M. 15 giugno 2015, n. 84 richiede interventi di riprogettazione e di ridefinizione delle responsabilita' della gestione richiesta alla dirigenza penitenziaria rispetto agli obiettivi assegnati. Occorre, intervenire in maniera incisiva per il miglioramento della qualita' della vita del personale di Polizia penitenziaria rendendo idonei e vivibili gli ambienti lavorativi anche implementando gli strumenti di supporto psicologico. E' indispensabile, nel contempo, valorizzare le professionalita' interne dell'Amministrazione penitenziaria; a tal fine e` essenziale riqualificare le funzioni, intensificare le iniziative di formazione specializzata e ridistribuire le dotazioni organiche della Polizia penitenziaria e delle professionalita' giuridico-pedagogiche. Azioni Correlate: 6 - Supporto per l'erogazione dei servizi penitenziari 7 - Gestione e assistenza del personale del programma Amministrazione penitenziaria INDICATORE 2023 2024 2025 1 - Grado di soddisfazione dei frequentatori LB 2022 - 2024 = 90% = 98% - dei corsi di formazione ed aggiornamento DLB 2023 - 2025 > 90% > 93% > 95% Descrizione: Il grado di soddisfazione del personale che frequenta i corsi di formazione e di aggiornamento organizzati dall'Amministrazione penitenziaria, anche per il personale dei servizi della Giustizia minorile e di comunità, esprime, fra l'altro, il livello di adesione degli operatori alle linee di intervento proposte con le politiche di settore, costituisce riscontro alla domanda di valorizzazione delle diverse professionalità e rende trasparente l'affidabilità e conseguentemente la sostenibilità del benessere organizzativo che l'amministrazione persegue. La rilevazione sistematica del grado di soddisfazione del personale al termine dei corsi, consente di adeguare l'offerta formativa, di conoscere e approfondire le problematiche che si incontrano nello svolgimento dei compiti di istituto e, quindi, di sviluppare ulteriori analisi finalizzate alla migliore erogazione dei servizi penitenziari. Tipologia: Indicatore di risultato (output) Unità di misura: Percentuale Metodo di calcolo: L'indicatore è espresso in termini percentuali dai giudizi positivi rispetto alla totalità dei giudizi espressi nelle rilevazioni operate al termine dei corsi di formazione ed aggiornamento del personale Fonte del dato: Ministero della giustizia - Sistema informativo dell'Amministrazione penitenziaria (SIGP) Valore di riferimento Valore effettivamente osservato nel 2° semestre 2021 = 98% continua...
NOTE INTEGRATIVE DLB 2023 - 2025 Scheda indicatori per obiettivo MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Missione: 1 - Giustizia (006) Programma: 1.1 - Amministrazione penitenziaria (006.001) DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA ...segue 4 - Valorizzazione delle risorse umane, reclutamento, formazione ed efficienza gestionale INDICATORE 2023 2024 2025 2 - Adeguamento delle dotazioni organiche LB 2022 - 2024 15% > 14% > 13% Descrizione: All'esito del processo di revisione dei circuiti penitenziari, sotto il profilo della sicurezza e dei regimi di trattamento praticato, e` stata avviata la procedura di rideterminazione delle dotazioni organiche degli uffici, degli istituti e dei servizi, sia per quanto attiene al personale appartenente al Corpo di polizia penitenziaria, sia per quanto attiene alle diverse professionalita` giuridico-pedagogiche, amministrative e tecniche. L'indicatore e` collegato all'attuazione del programma di adeguamento funzionale delle strutture penitenziarie in ragione della prevalenza dei livelli di sicurezza interna, ovvero dell'offerta di programmi di trattamento avanzati e professionalmente qualificati. Alla copertura delle nuove dotazioni organiche si dovra` pervenire attraverso l'assunzione del personale a copertura del turn-over e del reclutamento straordinario di nuovi agenti di polizia penitenziaria, ovvero attivando eventuali processi di mobilita` volontaria o d'ufficio. Tipologia: Indicatore di risultato (output) Unità di misura: Percentuale Metodo di calcolo: L`indicatore di risultato, propedeutico al progetto di efficientamento della sicurezza degli istituti e dell`offerta di servizi, e` espresso in termini percentuali sulla totalita` delle sedi degli istituti penitenziari, nonche` degli uffici centrali e decentrati che dispongono di contingenti di personale che presentino uno scostamento superiore al livello fisiologico (+/- 5 per cento) rispetto alla dotazione organica assegnata. Fonte del dato: Ministero della giustizia- Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria- Sistema informativo del personale dell'A.P. - (SIGP) Valore di riferimento Valore effettivamente raggiunto nel 2° semestre dell'anno 2021 = 13,54% INDICATORE 2023 2024 2025 3 - Innalzamento dei livelli di economicità LB 2022 - 2024 >= 20% >= 20% - per l'acquisto di beni e servizi DLB 2023 - 2025 >= 8% >= 10% >= 10% Descrizione: Le politiche di riduzione della spesa pubblica richiedono la razionalizzazione degli acquisti per i consumi intermedi e per gli investimenti fissi lordi e la revisione delle procedure negoziali, anche attraverso la riduzione dei centri di spesa ed il piu` ampio ricorso alle convenzioni quadro e alle centrali uniche di committenza della CONSIP S.p.A., nonche` al mercato elettronico delle pubbliche amministrazioni. Particolare impegno sara` posto per la rinegoziazione ed il contenimento delle tariffe e dei prezzi per le forniture energetiche ed idriche, anche attraverso l'adesione a forniture termiche alternative, quali la co- generazione. Ulteriori risparmi potranno essere realizzati attraverso la revisione del ciclo dei rifiuti, con la raccolta differenziata e il recupero dei composti e dei materiali riciclabili, che consenta la revisione delle tasse comunali applicate agli immobili penitenziari. Tipologia: Indicatore di risultato (output) Unità di misura: Percentuale Metodo di calcolo: L'indicatore di risultato e` espresso in termini percentuali della riduzione di spesa, rispetto a quella dell'anno 2017, per la categoria economica 2 (consumi intermedi) e 21 (investimenti fissi lordi) quale esito dell'efficientamento dell'Amministrazione penitenziaria. Fonte del dato: Ministero della giustizia - Conto consuntivo Valore di riferimento Valore effettivamente raggiunto nell'anno 2021 = 6%
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