Nidi e Scuole dell'Infanzia - CARTA DEI SERVIZI - Coopselios
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Perché una carta dei servizi Chi siamo La carta dei servizi del settore infanzia è Coopselios è una cooperativa sociale no profit di indirizzata alle famiglie dei bambini che tipo A, in grado di offrire a istituzioni pubbliche frequentano i nostri servizi educativi nella fascia e privati, soluzioni avanzate ai bisogni socio d’età 0-6 anni con l’obiettivo di: assistenziali ed educativi. Nata nel 1985, ›› informare dei servizi offerti; conta oggi 3.000 professionisti che operano ›› comunicare gli impegni assunti; quotidianamente ponendosi come obiettivi ›› essere uno strumento di partecipazione prioritari la qualità e l’affidabilità. Coopselios è e coinvolgimento attraverso un dialogo una cooperativa presente a livello nazionale con costante con gli utenti, per costruire una gestioni nei settori Assistenziale, Educativo e qualità sempre più condivisa. Sanitario, particolarmente attenta alle esigenze dei territori nei quali opera. Coopselios offre La carta dei servizi, attraverso la quale vengono quotidianamente i propri servizi a oltre 7.000 garantiti ed enunciati gli standard di qualità del persone garantendo la certezza di servizi 2 servizio erogato, è volta alla tutela dei diritti flessibili, integrati, di qualità e conformi alle dell’utente, conferendo alla famiglia il potere normative. di controllo sulla qualità dei servizi, nella logica della massima trasparenza e informazione. Fra i servizi offerti: ›› progettazione e gestione di Residenze (Case Residenza, Centri Servizi, Alloggi Protetti, Residenze Sanitarie Assistenziali), Centri Diurni, Servizi Domiciliari, Nuclei specializzati per deficit cognitivi; ›› progettazione e gestione di Asili Nido, Micronidi, Scuole per l’Infanzia, sezioni primavera, asili aziendali e centri bambino; ›› servizi territoriali per minori con o senza disagio psichico o familiare. Coopselios dal 16 settembre 2009 si è inoltre dotata di un codice etico, visionabile sul sito della cooperativa.
La storia La mission Coopselios è la sintesi delle esperienze maturate La persona è al centro della filosofia di a Piacenza, da Coop. S.E. (1982), e a Reggio Coopselios sia nel ruolo di lavoratore sia di Emilia, da Coop Elios (1985). cliente/utente. A Piacenza, Coop. S.E. gestiva i servizi educativi “La cooperativa ha lo scopo di perseguire per utenti portatori di disabilità e centri l’interesse generale della comunità alla educativi per minori (bambini e adolescenti); a promozione umana e all’integrazione sociale Reggio Emilia, la cooperativa Elios ha realizzato dei cittadini attraverso la gestione di servizi il primo nido cooperativo, servizi educativi per socio sanitari ed educativi” (Art. 3 Statuto disabili e per l’infanzia. Sociale). Nel 1995, a seguito di fusione, le due cooperative assumono la denominazione di Nello specifico Coopselios si impegna: Coopselios, sintesi delle esperienze maturate a ›› nella progettazione di soluzioni innovative Piacenza e Reggio Emilia. che sappiano ipotizzare risposte ai nuovi Lo sviluppo di competenze sempre più elevate bisogni delle famiglie e alle possibili 3 e l’offerta di servizi affidabili e di qualità hanno emergenze economiche; portato Coopselios da una dimensione locale a ›› nella promozione di politiche per le pari una presenza diffusa nel nord e nel centro Italia, opportunità e per la pari dignità delle persone assumendo una posizione di leadership nei e in azioni di sensibilizzazione e promozione servizi alla persona. di una cultura della persona e dei servizi; Coopselios è in grado oggi di fornire una ›› nella promozione, anche attraverso gamma diversificata di servizi, seguendo partnership efficaci, di un modello di le più moderne pratiche nel campo della welfare innovativo, fondato sui principi di cura, dell’assistenza e dell’educazione e, sussidiarietà, prevenzione, mutuo-aiuto e contemporaneamente, adeguandosi alle culture integrazione con il pubblico, sostenibilità e alle diverse specificità territoriali. In questo economica. modo Coopselios riesce a coniugare l’attenzione per il territorio, tipica della piccola cooperativa con il respiro della grande impresa, dotata di solide competenze tecniche, di una notevole efficienza organizzativa e di una riconosciuta solidità patrimoniale. Coopselios è aperta anche al dialogo con le realtà internazionali sui temi della ricerca e dell’educazione.
Il Settore Infanzia cooperativa, che rendono possibile il confronto e la crescita professionale degli educatori, la Coopselios, attraverso il Settore Infanzia, è sperimentazione di parametri organizzativi e protagonista di un’esperienza consolidata di qualitativi diversificati. In questo processo di sistema educativo integrato a livello territoriale, progettazioni e relazioni plurime, Coopselios che ha dato vita a una rete di alleanze e costruisce e modifica il proprio approccio sinergie finanziarie e sociali nel segno di una organizzativo, collocando le premesse per lo politica dell’uguaglianza dei diritti educativi, sviluppo del settore. di sostegno alla genitorialità, di cittadinanza democratica. L’équipe di pedagogisti, psicologi, atelieristi, che costituiscono il coordinamento La struttura tecnica del settore tecnico, opera con lo scopo di promuovere e Il Settore Infanzia fa parte dell’Area Educativa, sviluppare con competenza l’attività del Settore che è presidiata da un Direttore Tecnico, per Infanzia. Un coerente progetto educativo, meglio indirizzare e sviluppare le competenze la ricerca pedagogica avanzata, l’apertura specialistiche nei processi “core”, e si avvale 4 al confronto con altre realtà ed esperienze, di uno staff di professionisti definiti Specialisti una visione interdisciplinare della ricerca, di processo. Per l’Area Educativa sono stati hanno permesso, in trent’anni d’esperienza, di individuati 5 processi principali, ognuno accumulare un proprio know-how utilizzabile presidiato da uno specialista di processo: per iniziative autonome o in collaborazione con ›› processo 0-3 anni; altri soggetti. ›› processo 3-6 anni; Attualmente la rete dei servizi che Coopselios ›› processo 6-18 anni; gestisce nel Settore Infanzia si sviluppa a ›› processo relazioni di contesto; Reggio Emilia, città e provincia, Milano, ›› processo creatività e sviluppo dei linguaggi; Piacenza, in Liguria, nel Lazio e nell’Alto ›› processo supporto alla cura e al benessere. Adige e comprende in sé diverse tipologie L’obiettivo è quello di: organizzative: nidi d’infanzia a tempo pieno ›› sviluppare l’innovazione e presidiare al meglio e parziale, micronidi, spazi bambini, centri la qualità dei processi attraverso un team di bambini e genitori, scuole dell’infanzia, nidi lavoro multi specialistico; aziendali, oltre a servizi parziali a integrazione ›› progettare servizi e parametri organizzativi di quelli comunali. Il Settore Infanzia offre e gestionali innovativi, coerenti con le servizi a oltre duemila bambini ogni giorno. normative del settore e con l’evoluzione dei La progettazione e la gestione di questa rete bisogni delle famiglie e dei bambini; di servizi ha permesso di costruire percorsi di ›› realizzare percorsi di formazione permanente formazione e ricerca autonomi, finanziati dalla per gli operatori dei servizi.
Il progetto pedagogico del della quotidianità e le esperienze che si realizzano nel servizio, secondo una logica nido e della scuola dell’infanzia organica e coerente. per condividere il significato di IL BAMBINO E’ IL NOSTRO PRIMO VALORE un percorso educativo Al centro del progetto ci sono i bambini e le Il progetto pedagogico dei servizi educativi bambine con i loro diritti, le loro competenze, di Coopselios è una “cornice” che dichiara che sono il primo “valore” da riconoscere e i valori di riferimento, esplicita gli intenti e condividere con gli insegnanti e con le famiglie. gli impegni del gestore, consentendo alle Tutta l’organizzazione del servizio e le scelte famiglie, con una comunicazione trasparente, educative devono ruotare attorno a questo di conoscere l’orientamento del servizio principio in modo coerente e solidale. educativo scelto per il proprio figlio. E’ un punto di riferimento teorico, che viene poi LA FAMIGLIA E’ UN’ALLEATA IRRINUNCIABILE declinato e tradotto in scelte organizzative. Il La famiglia è coinvolta sin dall’ambientamento 5 progetto pedagogico consente alle famiglie di (e cioè dall’inizio dell’esperienza del bambino condividere il significato del percorso educativo e della bambina nel servizio) nel percorso realizzato nel servizio. Dentro la cornice del educativo proposto. Durante tutta la durata progetto pedagogico trovano quindi senso dell’esperienza la famiglia è un alleata l’organizzazione del servizio, le attività irrinunciabile: i percorsi, le esperienze, i proposte, le loro progressi che i bambini vivono vengono scansioni, i ritmi, costantemente comunicati e condivisi con i i tempi genitori attraverso scambi quotidiani, occasioni di incontro, documentazioni. LE DIFFERENZE ARRICCHISCONO LA VITA Le differenze (di genere, di origini culturali, di abilità, territoriali) vanno riconosciute, accolte e valorizzate, consapevoli che rendono il percorso educativo di adulti e bambini più ricco e stimolante.
L’INSEGNANTE E’ UN PARTNER COMPETENTE LE ESPERIENZE QUOTIDIANE COME OCCASIONI DI APPRENDIMENTO La relazione con l’insegnante è uno degli aspetti fondamentali dell’esperienza che il bambino Al nido e alla scuola dell’infanzia tutti i giorni vive nel servizio educativo. L’insegnante avvengono cose interessanti e non solo nelle quindi è un professionista, assunto dopo avere attività strutturate dall’insegnante. In ogni superato un’accurata selezione, che si forma momento, anche il più apparentemente costantemente sul campo per tenere aggiornate semplice (la merenda, il cambio, il pranzo, il le sue competenze e alta la sua motivazione. gioco libero), in ogni luogo ci sono occasioni di scoperta, di socializzazione e di apprendimento GLI SPAZI E I MATERIALI SONO OPPORTUNITA’ per i bambini. La giornata viene organizzata DI SCOPERTA secondo un ritmo che alterna pause e attività, Gli spazi, gli arredi e i materiali favoriscono esperienze che si ripetono e novità stimolanti. e promuovono le scoperte e la qualità delle esperienze che i bambini vivono. Nel COMUNICARE CON TRASPARENZA 6 nostro progetto diamo molta importanza Attraverso la documentazione (documentazione all’organizzazione dello spazio che deve a parete, fotografie, disegni, presentazioni in essere allestito con cura, sensibilità estetica e power point, pubblicazioni, …) le insegnanti attenzione alle caratteristiche richieste dalle rendono visibili i percorsi, i progressi, le diverse età dei bambini. conquiste dei singoli bambini e del gruppo. In questo modo i genitori possono vedere e CRESCERE INSIEME AGLI ALTRI condividere quotidianamente le principali I bambini, sin da piccolissimi, sono attratti e esperienze vissute dai bambini. stimolati dai coetanei; la crescita e lo sviluppo avvengono quindi dentro al gruppo, che può L’ATELIER COME LUOGO DI ESPRESSIONE DELLA CREATIVITA’ DEI BAMBINI essere grande o piccolo. Il grande valore dei servizi educativi sta proprio nell’offrire Nel nostro progetto pedagogico grande occasioni di socializzazione, che diventano importanza viene data all’atelier e alle attività importanti per imparare le regole del vivere espressive, una scelta che aiuta lo sviluppo della in società e il piacere della relazione e creatività e delle tante forme di intelligenza che dell’apprendimento insieme agli altri. Anche gli appartengono a tutti i bambini. adulti si confrontano e lavorano secondo una logica d’équipe e di lavoro di gruppo.
PROGETTARE E VERIFICARE sistema, come network, in cui ogni singola Il progetto pedagogico richiede un’attività parte è collegata all’altra in un legame di di progettazione, innovazione, ricerca e reciproca dipendenza, il nido quindi ha un ruolo monitoraggio continuo per evitare facili e un valore molteplici: diventa un importante improvvisazioni e semplificazioni. Queste raccordo tra famiglia e società nel rispetto dei attività sono affidate principalmente al bisogni delle famiglie ma anche nella creazione coordinatore pedagogico del servizio di una cultura dell’infanzia condivisibile e che, attraverso un’azione di direzione e partecipata. Questa visione potenzia il valore coordinamento, in relazione con gli altri tecnici socio-educativo dei servizi per l’infanzia che, del Settore Infanzia, tiene costantemente fuori da una visione puramente custodialistica, verificati e collegati tutti gli aspetti che diventano sostenitori dei bambini, delle loro caratterizzano e qualificano la vita del servizio individualità e contribuiscono a sostenere educativo. Il pedagogista è quindi un punto i processi conoscitivi, affettivi, relazionali di riferimento importante per insegnanti e dei bambini e delle bambine dai tre mesi genitori, a garanzia della qualità del servizio. a tre anni: il primo gradino del sistema 7 educativo pensato in continuità con la scuola dell’infanzia. Il nido inoltre si caratterizza I nidi d’infanzia come centro di elaborazione Il nido, in sintonia con le e promozione di una indicazioni dell’attuale elevata e diffusa cultura legislazione, si connota come sulle tematiche relative un servizio socio educativo, all’infanzia, anche attraverso centrato sulle potenzialità dei il coinvolgimento della bambini e della famiglia e sulla comunità locale, in rapporto valorizzazione delle loro risorse e in continuità con gli altri individuali, come un diritto servizi socio-educativi per i bambini e le bambine, presenti sul territorio. Il nido indipendentemente dalle quindi costruisce “qualità differenze di sesso, di cultura e relazionale” che diventa un dagli svantaggi fisici o sociali, bene per tutta la comunità in in una logica di sostegno alla cui è inserito, anche al fine di famiglia che lavora. In una prevenire eventuali situazioni concezione di società come di svantaggio o disagio sociale.
I servizi erogati nei nidi d’infanzia ›› l’assemblea di inizio anno costituisce invece la prima forma di conoscenza della comunità L’AMBIENTAMENTO che abiterà il nido. Con il termine ambientamento si definisce il È necessario strutturare un percorso di processo attraverso cui il bambino e la famiglia ambientamento che preveda un avvicinamento si avvicinano al servizio e iniziano l’esperienza graduale al servizio, un accompagnamento al nido. E’ un momento delicato in cui sono in mediato dal genitore che sostenga una linea gioco forti valenze emotive e relazionali, per cui di collaborazione e di continuità tra nido e tutto il servizio si organizza per accogliere la casa. Durante la prima settimana di frequenza nuova utenza. Il bambino e la famiglia imparano del bambino viene richiesta la presenza del progressivamente a conoscere gli spazi, gli genitore in sezione e una flessibilità negli orari educatori e i ritmi del nido. di frequenza in modo da consentire al bambino Si preferisce definire questo momento come di vivere serenamente il saluto dai genitori, e di “ambientamento” e non “inserimento”: abituarsi gradualmente ai ritmi del nido. 8 l’inserimento, infatti, fa riferimento all’idea L’ingresso dei bambini al nido durante di una situazione già data, in cui entrare l’ambientamento è organizzato secondo e trovare un adeguamento, senza che il un calendario “scaglionato” condiviso e contesto sia flessibile e mutevole; con il termine ambientamento si intende invece un processo connotato da forte reciprocità, dove il contesto e gli adulti che ne fanno parte si interrogano per predisporre strategie e pensieri per “andare incontro” e accogliere chi entra. L’ingresso del bambino al nido è preceduto da alcuni momenti importanti: ›› il colloquio conoscitivo in cui le insegnanti raccolgono dai genitori le prime informazioni sul vissuto e sulle abitudini del bambino e comunicano le informazioni sul funzionamento e sull’organizzazione del servizio;
concordato con le famiglie, che garantisca IL PRANZO un clima sereno, disponibile all’ascolto. La Il pranzo al nido costituisce un importante presenza di uno dei due genitori in sezione è momento che va a sostenere le autonomie dei fondamentale per i primi giorni (di norma una bambini. A seconda delle diverse necessità settimana). Durante i primi giorni la frequenza e dell’età, il pranzo viene organizzato con dei bambini è prevista per un tempo limitato per modalità differenti: i bambini vengono consentire ai bambini di conoscere gli spazi del accompagnati, nel rispetto dei loro tempi, dal nido e di entrare in relazione con le educatrici. pranzo assistito dall’adulto a una maggiore Il periodo dell’ambientamento comincia autonomia nello stare a tavola insieme agli dall’incontro con le famiglie, dalla conoscenza altri. E’ previsto un menù personalizzato per del nido e dall’incontro tra nido e bambini, i bambini al di sotto dei 12 mesi e una dieta è una esperienza complessa che si evolve equilibrata approvata dall’ASL con variazioni nel corso di tempi differenti a seconda delle stagionali, che comprende uno spuntino singole individualità e che non si esaurisce certo al mattino a base di frutta e una merenda nelle giornate in cui il genitore accompagna pomeridiana. Sono previste varianti per allergie 9 il bambino e può pertanto prevedere o intolleranze certificate e per motivi legati alla modifiche a seconda di necessità particolari. religione. L’ambientamento si considera concluso quando il bambino viene al nido con piacere, non IL CAMBIO COME MOMENTO DI SCAMBIO E piange al momento del saluto e durante la CONDIVISIONE EDUCATIVA E DI CURA TRA ADULTO E BAMBINO giornata e partecipa con curiosità e interesse alle proposte che gli vengono fatte assieme Il momento del cambio al nido coinvolge agli altri bambini. Si concorda con la famiglia, fortemente la corporeità: è una quotidianità in base all’andamento della prima settimana che richiede una certa intimità tra il bambino quando il bambino può fermarsi a dormire, e l’adulto educatore. Il contatto corporeo è il mediando tra le esigenze della famiglia e le primo strumento di comunicazione umana, per i risposte dei bambini; di solito, si richiedono bambini è soprattutto un modo per comunicare almeno 10 giorni, prima di fermarsi per il sonno sensazioni, pensieri e sentimenti. Il bambino del pomeriggio. deve, pertanto, venire protetto, seguito, accudito e curato, rispettando le sue esigenze Questa ipotesi di ambientamento, confermata fisiologiche. Sono previsti di norma due cambi da numerose sperimentazioni, viene modificata giornalieri per ogni bambino e comunque ogni in situazioni di particolare difficoltà della qualvolta il bambino ne presenti la necessità. famiglia o per evidenti disagi del bambino.
di una progressiva maggiore competenza LE PROPOSTE DIDATTICHE motoria e manipolatoria: al bambino vengono La peculiarità della mente infantile e del proposti incontri che coinvolgono il corpo dinamismo psichico nei primi anni di vita nel suo insieme soprattutto nella dimensione rendono necessarie l’individuazione di “sensomotoria”. strategie specifiche per sviluppare nei Nella sezione è sempre presente un angolo bambini competenze cognitive e abilità “morbido” che consente queste indagini sociali, promuovere percorsi conoscitivi, motorie; si ritiene inoltre importante garantire ampliare, arricchire, estendere il patrimonio la presenza di uno specchio per sostenere le dell’esperienza infantile. prime ricerche sull’identità. La qualità dell’esperienza ludica nel nido è ATTIVITÀ PER BAMBINI DAI DODICI AI connessa a molti fattori di cui i più importanti TRENTASEI MESI sono: la varietà e la continuità delle occasioni ludiche, la dimensione e la stabilità dei gruppi Le attività che proponiamo ai bambini di 10 di gioco, l’atteggiamento degli adulti. questa età devono essere articolate e varie tenendo presente un approccio polisensoriale. L’attività non deve essere il fine dell’educatore, A questo proposito si offrono attività di gioco ma un mezzo attraverso cui compiere con il materiale euristico, esplorazione di ricerche sulle potenzialità e sulle competenze materiali naturali, attività di costruzione dei bambini e offrire loro occasioni di con materiali strutturati e non strutturati. sperimentazione e di accrescimento di Attività interessante sono anche i travasi in cui competenze. si confrontano proprietà e caratteristiche di Le attività che vengono proposte al nido diversi oggetti. accompagnano il naturale sviluppo fisico e Lo sviluppo delle competenze simboliche viene psicologico del bambino e pertanto seguono, sostenuto attraverso giochi di finzione mentre nel rispetto dell’individualità, le sue esigenze e i l’incontro con il libro diventa significativo sia suoi rilanci. attraverso la lettura da parte dell’adulto sia in ATTIVITÀ PER I BAMBINI DAI TRE AI DODICI “autonomia”. Importanti sono inoltre le attività MESI espressive in atelier, nei laboratori o negli spazi predisposti della sezione per valorizzare Nei primi mesi dopo la nascita, il bambino va le emergenti competenze metaforiche e incontro a un importante sviluppo neuronale simboliche dei bambini. che si caratterizza attraverso la manifestazione
Lo sviluppo cognitivo porta il bambino di La scuola dell’infanzia questa età a una maggiore consapevolezza della sua azione sull’ambiente. La sonorità trova La scuola dell’infanzia si connota come un grande interesse da parte dei bambini. servizio socio educativo, come un diritto per i bambini e le bambine, indipendentemente dalle Possono essere proposti giochi e ricerche differenze di sesso, di cultura e dagli svantaggi legate all’identità e alle emozioni, quali i fisici o sociali, centrata sulle potenzialità dei giochi di travestimento, i giochi con il teatrino, bambini e della famiglia e sulla valorizzazione i giochi con il trucco; anche la competenza delle loro risorse individuali. In una visione simbolica e metaforica viene sostenuta da interattiva dello sviluppo, la scuola dell’infanzia proposte in angoli strutturati, quali ad esempio deve promuovere la formazione di una il gioco della casa, il gioco della compravendita, personalità ricca e armoniosa del bambino, il gioco dell’ufficio, il gioco del dottore. favorendo la curiosità verso la realtà che lo È inoltre presente l’angolo delle costruzioni circonda, la motivazione all’apprendere, la che si arricchisce di materiali e di possibilità fiducia nelle proprie competenze, la capacità di che sostengono le ricerche più complesse costruire in maniera collaborativa competenze 11 dei bambini e consentono la realizzazione di e conoscenze nuove e il rispetto delle norme paesaggi costruttivi. sociali.
Gli indirizzi da tenere costantemente presenti socio affettiva morale; la dimensione devono essere: psicomotoria; la dimensione espressiva e la ›› la relazione tra apprendimento e sviluppo dimensione cognitiva. con accenti posti sul soggetto che costruisce Nella consapevolezza della relazione che unisce la conoscenza, ma anche sull’influenza sociale, cultura, scuola e persona, la finalità generale con riferimento al modello costruttivista della scuola è lo sviluppo armonico e integrale piagetiano. E’ una prospettiva che considera della persona. La scuola dell’infanzia ha importante l’interazione tra la mente l’obiettivo di: dell’individuo e le opportunità offerte ›› consolidare l’identità significa vivere dall’ambiente, come elemento fondamentale serenamente tutte le dimensioni del proprio per lo sviluppo del pensiero; io, stare bene, essere rassicurati nella ›› il valore formativo della vita di gruppo molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi nella sezione, grazie al ruolo dell’adulto che sicuri in un ambiente sociale allargato, favorisce contesti e situazioni di ascolto e di imparare a conoscersi e a essere riconosciuti 12 negoziazione; come persona unica e irripetibile. Vuol dire ›› la consapevolezza che l’apprendimento sperimentare diversi ruoli e forme di identità: si articola secondo tre sistemi di quelle di figlio, alunno, compagno, maschio rappresentazione, non necessariamente e o femmina, abitante di un territorio, membro sempre in fase successiva: attivo-motorio, di un gruppo, appartenente a una comunità iconico-immaginativo, simbolico- linguistico; sempre più ampia e plurale, caratterizzata da ›› si considera il bambino nella sua globalità valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli; e lo si pone al centro del processo di ›› sviluppare l’autonomia significa avere fiducia insegnamento - apprendimento, attivando in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione quattro grandi dimensioni: la dimensione
nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter Nel settembre del 2012 sono state emanate le esprimere insoddisfazione e frustrazione indicazioni nazionali per il curricolo della scuola elaborando progressivamente risposte e dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; un quadro di riferimento per la progettazione partecipare alle decisioni esprimendo curricolare affidata alle scuole. Non si tratta opinioni, imparando a operare scelte e ad di programmi nazionali, ma di indicazioni assumere comportamenti e atteggiamenti che delineano il tracciato di un curricolo sempre più consapevoli; verticale coerente a cui noi ci ispiriamo nella ›› acquisire competenze significa giocare, progettazione del POF (Piano dell’Offerta muoversi, manipolare, curiosare, domandare, Formativa). Con le indicazioni, si intendono imparare a riflettere sull’esperienza attraverso fissare gli obiettivi di apprendimento e i relativi l’esplorazione, l’osservazione e il confronto traguardi di sviluppo delle competenze dei tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; bambini per ciascun campo di esperienza, significa ascoltare, e comprendere, narrazioni lasciando autonomia alle singole istituzioni di e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed definire, attraverso la ricerca e l’innovazione, le 13 esperienze e tradurle in tracce personali strategie attraverso cui sostenere lo sviluppo e condivise; essere in grado di descrivere, di determinate competenze. In linea con il rappresentare e immaginare, “ripetere”, con concetto di “intelligenze multiple” di Gardner, simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed con il termine campi di esperienza si intende eventi con linguaggi diversi; indicare i diversi ambiti del fare e dell’agire ›› vivere le prime esperienze di cittadinanza del bambino e quindi la pluralità di forme di significa scoprire l’altro da sé e attribuire intelligenza, i settori specifici e individuabili progressiva importanza agli altri e ai loro di competenza nei quali il bambino conferisce bisogni; rendersi sempre meglio conto della significato alle sue molteplici attività, sviluppa il necessità di stabilire regole condivise; implica suo apprendimento e persegue i suoi traguardi il primo esercizio del dialogo che è fondato formativi, nel concreto di un’esperienza sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al che si svolge entro confini definiti e con il punto di vista e alle diversità di genere, il costante suo attivo coinvolgimento. Ogni primo riconoscimento di diritti e doveri uguali campo di esperienza definisce un insieme per tutti; significa porre le fondamenta di di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi un comportamento eticamente orientato, capaci di evocare, stimolare, accompagnare rispettoso degli altri, dell’ambiente e della apprendimenti progressivamente più sicuri. natura.
Quali sono i campi di esperienza IMMAGINI, SUONI E COLORI Il bambino esprime pensieri ed emozioni con IL SÉ E L’ALTRO immaginazione e creatività: l’arte orienta Il bambino prende coscienza della propria questa propensione, educando al piacere identità, interagisce e si rapporta con gli altri, del bello e al sentire estetico. L’esplorazione scopre le diversità culturali, religiose, etniche, dei materiali a disposizione consente di apprende le regole, sia convenzionali sia morali, vivere le prime esperienze artistiche, che e il funzionamento del vivere sociale, ma anche sono in grado di stimolare la creatività e la capacità di gestire i conflitti e quindi di contagiare altri apprendimenti. I linguaggi negoziare, costruendo legami di amicizia. a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, IL CORPO E IL MOVIMENTO la manipolazione dei materiali, le esperienze Il bambino prende consapevolezza del grafico-pittoriche, i mass-media, vanno scoperti proprio corpo come strumento di conoscenza ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso 14 e del movimento come primo fattore di del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e apprendimento, consolidando la propria della realtà. identità e autonomia. I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino ascolta storie, dialoga con adulti e compagni, chiede spiegazioni, si confronta, progetta, condivide esperienze, gioca con le parole ed esplora la lingua scritta. LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino esplora la realtà e riflette sulle espe- rienze rappresentandole e riorganizzandole; fa ricerche sugli oggetti e sui fenomeni naturali, elaborando la prima organizzazione fisica del mondo esterno; costruisce le prime competenze sul contare e sui concetti geometrici.
I servizi erogati nelle scuole Se al nido è prevista una complessità che tiene conto di tempi di frequenza del bambino più per l’infanzia dilatati e di tempi di presenza del genitore più L’AMBIENTAMENTO lunghi e in sintonia con le esigenze di bambini più piccoli, la scuola dell’infanzia costruisce Il passaggio e quindi l’ambientamento alla questo percorso avvalendosi delle capacità e scuola dell’infanzia rappresenta per i bambini delle risorse consolidate dai bambini. un’importante tappa nel percorso di crescita, sia per coloro che provengono dall’esperienza I bambini di tre anni sono più autonomi, sono del nido sia per coloro che affrontano per la in grado di dare senso e significato fin da subito prima volta un contesto educativo differente da a ciò che avviene, comunicano e stabiliscono quello famigliare. nuove relazioni, forti di un linguaggio verbale più sviluppato. Il bambino che entra alla scuola dell’infanzia ha raggiunto autonomie e capacità che gli Generalmente l’ambientamento alla scuola consentono di porsi in relazione con lo spazio, dell’infanzia viene progettato in forma differente a seconda della provenienza dei 15 con i coetanei e gli adulti avvalendosi di linguaggi comunicativi plurimi e competenze bambini: per i bambini che non sono mai stati motorie più alte. scolarizzati sono previsti tempi e strategie diverse da quelle dei bambini che hanno La scuola dell’infanzia, dunque, sta dentro frequentato il nido o servizi integrativi al nido. a un processo evolutivo in cui il significato della crescita e del “essere più grande” fa da Di solito durante la prima settimana viene sfondo al progetto educativo dei primi giorni di ambientato il gruppo dei bambini già ambientamento. scolarizzati e i genitori si fermano per circa mezz’ora nei primi giorni; i bambini si fermano La scuola e la famiglia devono accompagnare da subito per il pranzo, però non è previsto il il bambino verso questo cambiamento sonno fino alla settimana successiva. sostenendolo nell’idea che questo passaggio non è un semplice trasferimento da un luogo I bambini non scolarizzati entrano la seconda all’altro ma è un segnale della sua crescita, delle settimana e il genitore può fermarsi per conquiste che ha maturato. più tempo tenendo conto dei tempi e delle esigenze del singolo bambino; il sonno con Ecco perché il periodo di ambientamento alla gradualità si prevede di solito a partire dalla scuola dell’infanzia richiede strategie e tempi terza settimana di frequenza. differenti da quelli del nido.
Questa ipotesi di ambientamento, confermata stagionali, che comprende uno spuntino da numerose sperimentazioni, viene modificata al mattino a base di frutta e una merenda in situazioni di particolare difficoltà della pomeridiana. Sono previste varianti per allergie famiglia o per evidenti disagi del bambino. o intolleranze certificate e per motivi legati alla religione. IL PRANZO Il pranzo alla scuola dell’infanzia costituisce IL MOMENTO DEL BAGNO COME MOMENTO un importante momento che va a sostenere DI SCAMBIO E CONDIVISIONE EDUCATIVA E DI le autonomie dei bambini; i bambini vengono CURA TRA ADULTO E BAMBINO accompagnati, nel rispetto dei loro tempi, in Il momento del bagno alla scuola dell’infanzia una sempre maggiore autonomia nello stare a è un momento di relazione e di scambio con tavola insieme agli altri. E’ prevista una dieta i coetanei dove il ruolo dell’adulto è quello di equilibrata approvata dall’ASL con variazioni sostenere le crescenti autonomie dei bambini. I bambini vengono accompagnati in bagno o 16 invitati ad andare autonomamente in bagno diverse volte nella giornata e ogni qualvolta se ne presenti il bisogno. LE PROPOSTE DIDATTICHE La qualità dell’esperienza ludica nella scuola dell’infanzia è connessa a molti fattori di cui i più importanti sono: la varietà e la continuità delle occasioni ludiche, la dimensione e la stabilità dei gruppi di gioco, l’atteggiamento degli adulti. Prendendo a riferimento i diversi campi di esperienza previsti dalle indicazioni nazionali, l’adulto è invitato a creare un contesto “ricco”, in cui le curiosità, le teorie e le ricerche dei bambini possano sentirsi legittimate e ascoltate, un contesto in cui i bambini si sentano a proprio agio, motivati e stimati nei loro percorsi esistenziali e conoscitivi.
Le attività che andremo a proporre dovranno Le azioni diventano più attente, più minuziose essere articolate e varie tenendo presente e creano oggetti e metafore di oggetti che che un approccio polisensoriale ci permette rappresentano le nuove scoperte del mondo un’attenzione alla completezza della fisico quali la tridimensionalità e la verticalità dimensione in cui il bambino vive, dimensione che affascina molto l’immaginario e che viene in cui tutti i sensi e i significati hanno la stessa ricercata in contesti costruttivi: l’angolo della importanza. Questa ricchezza e varietà di costruttività si arricchisce di materiali e di proposte farà sì che il bambino possa scegliere possibilità che attivano le ricerche dei bambini. in base ai propri interessi e curiosità. Le attività espressive diventano un canale Fatte queste premesse si possono individuare privilegiato di espressione per i bambini. alcuni ambiti di ricerca da indagare con i bam- ATTIVITÀ PER I BAMBINI DI QUATTRO ANNI bini delle tre fasce di età della scuola dell’infan- zia; queste proposte andranno poi a relazionarsi Per i bambini di quattro anni diventa sempre più con altre che emergeranno dagli stessi bambini importante rafforzare e connotare la propria in base ai loro interessi e curiosità. identità e l’appartenenza al gruppo sezione; si 17 rafforzano le amicizie dell’anno precedente ma ATTIVITÀ PER I BAMBINI DI TRE ANNI allo stesso tempo ne nascono di nuove. Il bambino di questa età può fare riferimento L’assemblea del mattino rimane sempre un a un bagaglio di esperienze che comincia a contesto essenziale per rafforzare l’identità prendere corpo in una memoria sempre più del gruppo mentre le attività a piccolo gruppo, strutturata e articolata. Le attività diventano dove il singolo riesce meglio a far emergere complesse, in quanto comprendono una le sue potenzialità, favoriscono anche una gamma più vasta di competenze e di significati. maggiore consapevolezza rispetto alle proprie competenze. Le attività che prima avevano una valenza pret- tamente individuale, cominciano a venire con- La costruttività diventa sempre più luogo divise con gli amici. Il momento dell’assemblea di ricerca e di prove, consentita anche dalla del mattino, per esempio, permette un conso- presenza di materiali particolari a disposizione lidamento e il riconoscimento con il gruppo dei dei bambini. pari. Il libro sviluppa la capacità narrativa dei L’ascolto musicale può essere promosso bambini, la possibilità di creare storie personali attraverso ascolto quotidiano di diverse ma condivisibili. La competenza simbolica e tipologie di musica e attraverso una prima metaforica va incentivata attraverso attività nei conoscenza ed esplorazione di alcuni strumenti diversi spazi simbolici dentro e fuori la sezione. musicali.
I codici comunicativi diventano sempre più cercando di sollecitare riflessioni e domande importanti per questi bambini: allestire in molteplici. sezione uno spazio messaggeria può portare i L’assemblea del mattino può diventare un ap- bambini a fare una riflessione sulle modalità di puntamento quotidiano per questo confronto, comunicazione attraverso i messaggi sia grafici ma anche per la lettura: l’incontro con il libro che scritti. Oltre al linguaggio verbale e scritto diventa un momento di ascolto, di discussione, anche i “codici matematici” devono essere scambi di idee, un momento di riflessione. presenti in sezione. I codici comunicativi diventano sempre più Sempre presenti i linguaggi espressivi e le importanti per questi bambini, il realizzare molteplici attività e proposte che si possono messaggi per gli amici può diventare una fare offrendo una vasta gamma di materiali testimonianza del loro bisogno e della loro grafici e plastici (creta, fil di ferro, carta, colore, capacità di comunicare sul piano affettivo incontri con la luce, …), mettendoli in relazione le proprie percezioni emotive e il proprio anche con i progetti. immaginario; i messaggi, inoltre, possono 18 diventare autonome sperimentazioni e approcci ATTIVITÀ PER I BAMBINI DI CINQUE ANNI nei confronti del codice alfabetico. Parlando di Nei bambini di questa età è forte il senso di comunicazione non può mancare il computer, appartenenza al gruppo: sono bambini che che sostiene la possibilità di realizzare semplici osano, fanno e si fanno delle domande, si messaggi multimediali, dopo aver fatto una pongono interrogativi ai quali cercano di dare piccola indagine per capire quali sono le loro e di darsi delle risposte dentro una dimensione conoscenze su questo strumento. collettiva. Sono ancora alla ricerca di un equilibrio tra il proprio punto di vista e quello Nella quotidianità o all’interno di progetti dell’altro, cercano strategie che consentano loro specifici vanno sostenuti anche i codici di stare dentro a regole, ruoli e responsabilità condivisi dal gruppo. L’essere parte di un gruppo e il viversi come parte di una storia, si può esplicitare in maniera forte da una lettura collettiva (fatta dai bambini stessi) delle passioni di ciascuno, per scegliere insieme un progetto condiviso per l’anno scolastico. L’insegnante deve saper porsi nei loro confronti con un atteggiamento “problematico”
matematici, si può allestire un piccolo spazio Ulteriori servizi erogati nei con metri, numeri di diversi tipologie, bilance, … dove i bambini anche autonomamente possono nidi e nelle scuole dell’infanzia sperimentare il concetto di numero, o anche ATELIERISTA E ATELIER interessi scientifici più ampi e differenti. Anche Nelle strutture educative è previsto uno spazio nella costruttività può trovare spazio l’interesse di laboratorio/studio utilizzato da bambini e dei bambini di confrontarsi con i concetti di adulti con lo scopo di valorizzare l’educazione misura, altezza, classificazione e seriazione. espressiva e la curiosità verso risorse e Importanti sono gli incontri ordinari e interessi nuovi. L’atelier è un luogo di ricerca straordinari con i linguaggi grafici espressivi: della genesi del segno e delle forme, delle le conoscenze e le consapevolezze, fatte contaminazioni e delle interferenze dei vari proprie dai bambini nel corso dei due anni che linguaggi, sempre più attento ai processi di hanno frequentato la scuola, relativi a grafica e apprendimento dei bambini. colore, consentono ai bambini di sperimentare È prevista la presenza o la consulenza di e realizzare “tecniche proprie” che possono un atelierista, una figura specializzata in 19 diventare patrimonio personale ma anche un arti espressive che sostiene il lavoro delle “saper fare” prestato ad altri. insegnanti con proposte legate ai progetti Per tutte e tre le fasce d’età un elemento educativi. importante è la presenza di un forte rapporto tra la scuola e il giardino, che deve diventare LE OCCASIONI DI PARTECIPAZIONE PER LE un prolungamento della stessa scuola attraverso FAMIGLIE proposte di: Il rapporto con le famiglie è un elemento costitu- ›› giochi liberi, giochi di gruppo per rafforzare tivo del progetto educativo e il nido e la scuola l’identità del gruppo; non possono progredire e crescere senza la ›› atelier all’aperto; partecipazione e la collaborazione dei genitori. ›› ricerche polisensoriali: per esempio, osservare La scuola e il nido sono essenzialmente un luo- il trascorrere delle stagioni attraverso i diversi go di “beni relazionali” fondato su una stretta e colori, i cambiamenti climatici, i “profumi” che costante comunicazione tra famiglie, bambini, caratterizzano ogni stagione. educatori. Le competenze genitoriali non sono La scuola deve sapersi aprire anche un patrimonio genetico acquisito ma una consa- all’esterno, è importante che sia vissuta come pevolezza che evolve e corrisponde alla crescita risorsa sul territorio e che allo stesso tempo fisica e psicologica del bambino: l’essere genitori possa utilizzare le risorse del territorio. è un processo in continuo divenire che la scuola e il nido possono accompagnare e sostenere.
Negli ultimi anni emerge sempre di più un nuovo IL P.E.I PER I BAMBINI PORTATORI significato della partecipazione, più legato al DI DIRITTI SPECIALI bisogno delle famiglie di creare occasioni di in- Di fronte a condizioni problematiche contro e condivisione, non solo assembleari, ma (alcune ben definite perché causate da più consoni ai bisogni soggettivi delle singole sindromi organiche, altre più sfumate, come famiglie. i disturbi dell’apprendimento o i problemi di Il progetto di gestione sociale della scuola comportamento), gli educatori e gli insegnanti dell’infanzia e del nido farà riferimento in di sostegno si trovano nella necessità di linea generale alle indicazioni contenute nei elaborare forme di didattica individualizzata, a regolamenti comunali redatti per i servizi integrazione dei percorsi progettuali realizzati educativi, pur garantendo flessibilità e momenti con l’intero gruppo sezione. Noi riteniamo di incontro diversificati, a piccolo e grande importante, pur in una logica di progetto gruppo, per rispondere alle attese e ai bisogni inclusivo, promuovere quelle che sono le di tutte le famiglie. potenzialità del soggetto nel modo più idoneo, 20 I momenti di incontro proposti sono: al fine di sviluppare quelle autonomie che gli ›› gli incontri di sezione, in cui vengono permetteranno una gestione della propria vita condivise con le famiglie la storia e le il più indipendente e consapevole possibile, dinamiche del gruppo sezione, le linee e ciò presuppone, quindi, una progettualità progettuali, le attività didattiche svolte; costituita da strategie mirate e strumenti. Ciò ›› il comitato di gestione, organo significa costruire obiettivi, attività didattiche rappresentativo e propulsore della e atteggiamenti educativi “su misura” per la partecipazione alla vita del nido, è costituito singola e specifica peculiarità del soggetto, da rappresentanti dei genitori, dal personale ponendo particolare attenzione anche ai suoi educativo e ausiliario e dal pedagogista; punti di forza, dai quali si potrà partire per ›› incontri tematici di approfondimento su temi impostare il lavoro. di interesse comune; Il Piano Educativo Individualizzato rappresenta ›› serate lavorative e laboratori con i genitori; lo strumento per eccellenza a garanzia della ›› momenti di festa in occasioni particolari, qualità del lavoro educativo svolto nei servizi come ad esempio il Natale e la fine dell’anno educativi in presenza di bambini/e con bisogni scolastico; educativi speciali, base di una integrazione ›› consulenza individuale con il pedagogista in scolastica efficace. Il PEI è il documento che caso di necessità; descrive annualmente gli interventi integrati ed ›› uscite con i bambini a grande gruppo. equilibrati tra di loro, predisposti per l’alunno
con bisogni educativi speciali, in un determinato Standard di qualità periodo di tempo, ai fini della realizzazione al Coopselios ha ottenuto la Certificazione diritto all’educazione e all’istruzione. del proprio Sistema Qualità relativamente Stabiliti i livelli di partenza dell’allievo (diagnosi al Settore Educativo secondo le norme funzionale) e i prevedibili livelli di sviluppo che internazionali UNI EN ISO 9001:2008, per il bambino può raggiungere (profilo dinamico la “Progettazione e l’erogazione di Servizi funzionale) vengono progettati e implementati Educativi nelle Strutture per la Prima gli interventi. Infanzia”, che stabilisce standard di riferimento Il PEI è un documento flessibile, dinamico e minimi per le diverse aree di attività. provvisorio che deve contenere: Il certificato di qualità ottenuto da Coopselios ›› storia e conoscenza del bambino; è valido e riconosciuto a livello internazionale. ›› finalità e obiettivi correlati all’apprendimento, comunicazione, relazione e socializzazione; ›› progettualità a breve, medio e lungo termine; ›› definizione di interventi e materiali, strategie, 21 spazi, tempi e organizzazione delle risorse; ›› criteri, metodi e tempi di valutazioni, verifica e riprogettazione; ›› le modalità del lavoro di rete. Il Piano Educativo Individualizzato offre la possibilità a insegnanti ed educatori di mantenere traccia della propria progettazione, di monitorare quanto viene realizzato, di agire in continuità, ma soprattutto è lo strumento che testimonia l’effettiva presa in carico del bambino/a da parte del servizio educativo in accordo con la famiglia e i servizi socio - sanitari. Il P.E.I. può sostenere e promuovere quindi una progettazione di qualità per insegnanti ed educatori, e l’implementazione di attività educativo - didattiche efficaci.
QUALITÀ DEL PROGETTO PEDAGOGICO Le scritture progettuali vengono messe Il Direttore Tecnico, con la collaborazione a disposizione delle famiglie, o di chi dei coordinatori pedagogici, ogni anno, interessato in appositi spazi. prima dell’inizio dell’anno scolastico, ha la PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE DELLE responsabilità di elaborare e approvare una FAMIGLIE scansione del progetto educativo che definisce i modi, i tempi, gli strumenti, gli ambiti di ricerca La promozione della partecipazione delle attraverso cui si sviluppa e si verifica nell’anno famiglie, in base agli indicatori ISO dichiarati, scolastico il lavoro degli educatori. prevede l’organizzazione di: ›› 3 incontri di sezione all’anno; Viene prevista cioè una pianificazione annuale, ›› almeno 1 laboratorio con le famiglie; suddivisa in piani operativi trimestrali e ›› 2 feste (di solito in occasione del Natale e settimanali delle attività progettuali, che della fine dell’anno scolastico). prevedono tre momenti trimestrali di verifica e una rendicontazione giornaliera delle proposte La realizzazione di questi adempimenti nei 22 fatte ai bambini attraverso la costruzione tempi e nelle modalità adeguate viene garantita di relazioni scritte e/o la compilazione di dal coordinatore pedagogico di ogni struttura strumenti di progettazione, costantemente attraverso una verifica trimestrale. monitorati dal coordinatore.
DOCUMENTAZIONE PULIZIA DEGLI AMBIENTI In base agli indicatori ISO, la procedura prevede Per assicurare ambienti puliti vengono la realizzazione di due documentazioni annuali effettuati controlli periodici e vengono che rendano visibile la documentazione assicurati 3 sopralluoghi di controllo nel corso progettuale realizzata; una pubblicazione dell’anno scolastico da parte del coordinatore all’anno, che può essere realizzata in diverse pedagogico. Per valutare in modo più accurato forme (pubblicazione cartacea, video, diario il lavoro svolto sono state predisposte apposite individuale, etc), viene consegnata ai genitori check list. dalle insegnanti entro la fine dell’anno scolastico per rendicontare il percorso e le I FORNITORI esperienze che i bambini hanno vissuto nel Le strutture per la prima infanzia richiedono una servizio. Inoltre, prevede la realizzazione di una grande attenzione nella scelta dei prodotti e dei documentazione quotidiana delle attività svolte materiali, sulla base della qualità dei prodotti nella giornata. È compito del coordinatore stessi e dei tempi di consegna. Nel rispetto pedagogico verificarne la realizzazione. dei bambini e delle persone che lavorano 23 al nido o alla scuola è necessario scegliere FORMAZIONE DEL PERSONALE fornitori che lavorino nel rispetto dei tempi Vengono previste almeno 50 ore di formazione e dei bisogni del servizio; è prevista un’alta e autoformazione all’anno per ogni educatore, qualità e sicurezza dei prodotti e dei materiali. di cui almeno 20 di formazione con esperti. Coopselios, in ottemperanza alla normativa UNI È compito del coordinatore pedagogico EN ISO 9001:2008, garantisce la valutazione predisporre momenti di formazione adeguati preliminare e la valutazione periodica (annuale) alle necessità ed effettuare il controllo della di tutti i fornitori delle strutture per la prima partecipazione degli operatori. infanzia, compreso un accurato controllo dei materiali in arrivo.
Meccanismi di tutela e di verifica I dati relativi ai questionari vengono elaborati annualmente e vengono analizzati in sede di PROCEDURE DI RECLAMO riesame del sistema qualità. Coopselios ha attivato meccanismi atti ALTRI MECCANISMI DI TUTELA ad assicurare la disponibilità di dati utili a misurare il livello di soddisfazione dei clienti (i Coopselios ha attivato meccanismi atti genitori dei bambini frequentanti le strutture ad assicurare che la progettazione dei educative). In tutte le strutture educative è servizi erogati sia idonea a conseguire il possibile per gli utenti sporgere reclami in soddisfacimento degli standard qualitativi forma scritta (attraverso gli appositi moduli definiti dal committente. Attraverso una presenti in uno spazio facilmente accessibile pianificazione annuale del progetto educativo e ai genitori) o in forma verbale esprimendolo al organizzativo Coopselios garantisce: coordinatore della struttura. ›› modalità di programmazione e di verifica degli interventi degli educatori con una I dati relativi agli eventuali reclami vengono 24 elaborati annualmente e vengono analizzati in pianificazione delle fasi di sviluppo dell’iter progettuale che prevedono verifiche sede di riesame del sistema qualità. strutturate trimestrali; INDAGINI DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI ›› l’attuazione di momenti finalizzati alla (COMMITTENZA, GENITORI, PERSONALE) costruzione di processi di “autovalutazione”; Ogni anno viene somministrato un questionario, ›› la pianificazione di momenti periodici di di solito attraverso indagine telefonica, a tutte verifica da parte della Direzione Tecnica le famiglie dei bambini iscritti al servizio. attraverso la compilazione di check list; Questo serve a rilevare il gradimento rispetto ad ›› la pianificazione di momenti di verifica aspetti specifici del servizio erogato, e a fornire attraverso la realizzazione di audit interni suggerimenti per migliorare il servizio stesso. che prevedono la valutazione del rispetto delle norme stabilite, che determinano La stessa procedura viene applicata anche per specifiche responsabilità e modalità operative gli operatori del nido: viene infatti proposto un (procedure, istruzioni, protocolli…) da parte questionario, in forma anonima, che rileva la dell’ufficio di auditing aziendale; soddisfazione degli operatori nello svolgimento ›› il Consiglio di Gestione formato da una del proprio lavoro e rileva le principali aree di rappresentanza di genitori oltre che di problematicità. insegnanti e dal coordinatore pedagogico
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