PROGETTO DIDATTICO ANNUALE 2018/2019 - Istituto Comprensivo Valtenesi

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PROGETTO DIDATTICO ANNUALE 2018/2019 - Istituto Comprensivo Valtenesi
Scuola dell’Infanzia di SOIANO d/l

      PROGETTO DIDATTICO ANNUALE
                                       2018/2019

 SENTIRSI BENE CON SE STESSI, CON GLI ALTRI, NELL’AMBIENTE,
PERMETTERE COSI’ VISSUTI DI “BENESSERE FISICO E PSICOLOGICO”,
  E’ IL GRANDE OBIETTIVO DELLA SCUOLA, UN OBIETTIVO CHE SI
CONCRETIZZA NELLA MOLTEPLICITA’ DI SITUAZIONI, ESPERIENZE,
                   GIOCHI, ATTIVITA’ CHE LA SCUOLA PROPONE.
Questa foto di Autore sconosciuto è concesso in licenza da CC BY-NC-ND
FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo” prospettano una scuola dell’infanzia che
miri alla formazione integrale della persona, rappresentano il primo segmento del
percorso scolastico, in un processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi in un
attento confronto con gli altri sistemi scolastici europei. Le Indicazioni infatti
intendono promuovere e consolidare le competenze culturali e basilari tese a
sviluppare progressivamente le competenze chiave: nazionali - europee – mondiali.
La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad
essere”. Per ogni bambino/a, la scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere
lo sviluppo: dell’identità, dell’autonomia, della competenza.

       CONSOLIDARE L’IDENTITA’ significa vivere serenamente tutte le
        dimensioni del proprio io, imparare a stare bene e a sentirsi sicuri
        nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato .Vuol dire
        anche imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica ed
        irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e forme di identità :
        maschio/femmina, figlio/a, alunno/a, compagno, abitante di un territorio,
        appartenente aduna comunità sempre più ampia caratterizzata da valori
        comuni, abitudini, linguaggi, ruoli.

       SVILUPPARE L’AUTONOMIA comporta l’acquisizione della capacità di
        interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi
        contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività
        senza scoraggiarsi; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto;
        esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; partecipare alle
        decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte, i propri
        comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più consapevoli.

       ACQUISIRE LA COMPETENZA significa giocare, muoversi, manipolare,
        imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione
        e l’esercizio al confronto; ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi,
        raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e
        condivise,; essere in grado di descrivere, rappresentare, immaginare,
        ”ripetere” con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi
        diversi; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i
        significati.

       SVILUPPARE IL SENSO DELLA CITTADINANZA che significa scoprire gli
        altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole
        condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione
        del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo
        riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito
        democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto
        uomo-natura
IL SOGGETTO DELL’EDUCAZIONE: IL BAMBINO

 “Spettano alle bambine e ai bambini, in quanto persona, i diritti inalienabili sanciti
anche dalla nostra Costituzione e da dichiarazioni e convenzioni internazionali alla
vita, alla salute, all’educazione, all’istruzione ed al rispetto dell’identità individuale,
etnica, linguistica, culturale e religiosa, sui quali si fonda la promozione di una nuova
qualità della vita intesa come grande finalità educativa del tempo presente. La
personalità infantile va inoltre considerata nel suo essere e nel suo dover essere,
secondo una visione integrale che miri allo sviluppo dell’unità inscindibile di mente e
corpo”
                                                   (Orientamenti 1991)

Tutte le bambine e tutti i bambini, in una consapevole visione di pari opportunità, hanno
diritto di costruire lo sviluppo armonico ed integrale, nel soddisfacimento delle loro
esigenze di ordine “materiale”, alle quali devono rispondere:

 l’attenzione, la cura e la disponibilità da parte dell’adulto;
 la positività e la coerenza delle relazioni;
 la flessibilità e dinamicità delle situazioni:
 l’accesso a più ricche competenze sociali;
 l’acquisizione di competenze e conoscenze;
 la possibilità di esplorazione, di scoperta, di partecipazione e
comunicazione;
 la conquista dell’autonomia;
 il conferimento di significato alle esperienze, inteso come
sistematizzazione dei dati raccolti, attraverso rappresentazioni grafiche,
verbali, simboliche.

“Queste esigenze vanno soddisfatte in un contesto ambientale che favorisca esperienze
e relazioni in un clima di affettività positiva e gioiosità ludica”
                                                       (Orientamenti 1991)

La scuola ha il compito di aiutare gli alunni ad acquisire conoscenze e competenze e di
sviluppare abilità, capacità e potenzialità, nel raggiungimento di elevati livelli culturali
durante l’arco della vita.
La scuola è intesa come luogo di vita, cioè uno spazio dove si instaurano relazioni
significative per la costruzione dell’identità sociale e culturale degli allievi, concependo
il bambino come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con
i pari, gli adulti, se stesso, l’ambiente e la cultura.

Il bambino impara attraverso l’esperienza: è un soggetto attivo che costruisce
        autonomamente le proprie strategie per affrontare la realtà e le
        proprie conoscenze. Questa costruzione della conoscenza non avviene
        in solitudine, ma all’interno di un contesto relazionale significativo.
L’IMPORTANZA DELLA              RELAZIONE
 Vygotskij ci dice come i processi di natura sociale arrivano a formare la coscienza
 stessa dell’individuo, perché nel contesto sociale si vivono situazioni, esperienze, valori
 che saranno poi interiorizzati, rielaborati e restituiti all’ambiente. Quindi qualsiasi
 apprendimento umano è legato ad un fattore fondamentale: la motivazione ad
 apprendere.
 La motivazione ad apprendere è legata al clima generale che circonda il bambino che
 a sua volta è legato alle relazioni interpersonali (insegnante/insegnante,
 insegnante/bambino, bambino/bambino, bambino con se stesso) che si riescono a
 favorire.
 L’apprendimento quindi passa attraverso la relazione, senza relazione non può esserci
 apprendimento.
 Le relazioni tra gli adulti costituiscono lo sfondo sul quale si rendono possibili le
 relazioni tra adulti e bambini e dei bambini fra loro. Le insegnanti sono dei punti di
 riferimento per il bambino e per questo dobbiamo attivare un rapporto accogliente,
 empatico, autentico, assicurando un’accoglienza affettiva che privilegi anche una
 dimensione fisica creando un ambiente ricco di stimoli e di possibilità di relazioni
 comunicative importanti. In questi contesti i bambini assumono sempre maggior
 consapevolezza della propria identità in rapporto con gli altri. Infatti relazionare con
 diversi e scoprire che non esiste una situazione uguale all’altra, aiuta a comprendere
 l’uguaglianza profonda esistente tra gli esseri umani, non solo in riferimento
 all’ambiente sociale e culturale d’appartenenza ma anche verso ambienti e culture
 diverse.
 Ogni incontro educativo è uno scambio simmetrico tra due aspettative diverse: quelle
 di chi insegna e quelle di chi impara. In tutte le relazioni educative c’è un aspetto etico
 e ogni insegnante dovrebbe operare cercando di attuare scelte che rispondono ai
 bisogni del bambino, senza presunzione d’infallibilità, ma consapevolezza del percorso
 che sta proponendo.
                    PROGETTUALITA’ E GRUPPO DOCENTE
 Una delle caratteristiche che qualificano la professionalità degli educatori è
 rappresentata dalla collegialità. Il team degli insegnanti è il luogo privilegiato della
 riflessione professionale, il momento in cui si confrontano i modelli di riferimento
 culturali e pedagogici e dove si progettano gli itinerari educativi.
 Avere capacità progettuali è requisito indispensabile della professionalità docente.
 Tali capacità ci permettono di rispondere ai bisogni e agli interessi della realtà in cui
 si opera, di utilizzare al meglio le risorse e di reperirne di nuove.
 La progettualità va espressa nella collegialità diventando team in seguito ad un
 percorso preciso e costruito:
 Imparando a conoscere, accettare ed interagire con gli stili educativi propri
  d’ogni componente del team;
 Costruendo un “ buon clima” unitario e di condivisione;
 Riconoscendo i diversi ruoli istituzionali e cercando le modalità
  d’integrazione tra le diverse figure (insegnanti di sostegno, di I.R.C.,
  supplenti);
 Usando le capacità di comunicazione assertiva per esprimere e chiarire
  sempre i problemi che emergono;
 Cogliendo l’opportunità di comunicare i propri saperi e le proprie esperienze,
  agendo e proponendosi con competenze personali e differenziate.
Facendo riferimento a quanto espresso nelle Indicazioni per il Curricolo (e già nelle
Indicazioni Nazionali) cambia l’approccio alla progettazione.
La chiave di lettura di tale approccio è costituito dalla personalizzazione, intesa come
originalità di ciascun alunno per offrire ad ognuno di essi l’opportunità di sviluppare
le proprie potenzialità, di promuovere le personali talentuosità e gli ambiti di
eccellenza.
Tutto ciò richiama l’importanza della mediazione didattica, dell’azione educativa
svolta dai docenti per il riconoscimento e la valorizzazione dei potenziali di
apprendimento di ciascuno e di tutti gli alunni e si traduce in un atteggiamento di
continua ricerca e innovazione soprattutto nell’ambito metodologico e didattico.

In quest’ottica si può pensare una progettualità che si articoli partendo dalle
esigenze fondamentali del bambino in:

Accoglienza             Si tratta di offrire sicurezza ai bambini
Relazione               Il bambino impara a conoscere l’altro, a presentarsi all’altro
                        (rispecchiamento, conoscenza, valorizzazione) vivendo relazioni
                        significative in contesti diversi, con modalità diverse.

Appartenenza            La costruzione di un “io” sociale, attraverso:
                            l’identificazione positiva con il gruppo per favorire
                              relazioni significative;
                            l’espressione e l’accettazione delle proprie emozioni;
                            l’assunzione delle regole come codici condivisi.

Affettività             Il riconoscimento delle emozioni in noi stessi e negli altri
                        (rabbia, paura, tristezza, gioia…)
Esplorazione            Il bambino è un piccolo ricercatore, impara per tentativi
                               ed errori, ma può anche iniziare a riflettere, a
                               diventare consapevole. L’esplorazione può essere
                               stimolata da problemi ed essere guidata da prime
                               “ipotesi”.
Autostima               L’immagine di sé si acquista attraverso esperienze e interazioni
                        personali positive. Le attività della scuola dell’infanzia
                        permettono l’espressione dei gusti personali, delle preferenze,
                        forniscono punti di riferimento, non escludono gli errori, ma non
                        li colpevolizzano; sviluppano il senso della competenza,
                        favoriscono l’autovalutazione.
LE FAMIGLIE
Le famiglie, che rappresentano il contesto più influente per lo
sviluppo dei bambini, pur nella loro diversità sono sempre portatrici
di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e condivise nella
scuola, per consentire di creare una rete solida di scambi e di
responsabilità comuni.
Il primo incontro con la scuola e con gli insegnanti, nonché
l’esperienza scolastica dei figli aiutano i genitori a prendere più
chiaramente coscienza della responsabilità educativa che è loro
affidata. Alla scuola dell’infanzia si affacciano genitori che
provengono da altre nazioni e che costruiscono progetti lunghi o brevi
di vita per i loro figli nel nostro paese.
Essi professano religioni diverse, si ispirano spesso a modelli
tradizionali di educazione, di ruoli sociali e di genere appresi nei
paesi di origine ed esprimono il bisogno di rinfrancare la propria
identità in una cultura per loro nuova. La scuola dell’infanzia è per
loro occasione di incontro con altri genitori, per costruire rapporti di
fiducia e nuovi legami di comunità.
Le famiglie dei bambini con disabilità chiedono sostegno alla scuola
per promuovere le risorse dei loro figli, attraverso il riconoscimento
sereno delle differenze e la costruzione di ambienti educativi
accoglienti e inclusivi, in modo che ciascun bambino possa trovare
attenzioni specifiche ai propri bisogni e condividere con gli altri il
proprio percorso di formazione.

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

La scuola dell’infanzia si propone come contesto di relazione, di cura
e di apprendimento.
Promuove una pedagogia attiva e delle relazioni che si manifesta
nella capacità degli insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun
bambino, nella cura dell’ambiente, dei gesti e delle cose e
nell’accompagnamento verso forme di conoscenza sempre più
elaborate e consapevoli. L’apprendimento avviene attraverso
l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura,
gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni, attraverso la
rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e attraverso
attività ludiche.
Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e
combinano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali.
L’ambiente di apprendimento è organizzato dagli insegnanti in modo
che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato: il
bambino con competenze forti, il bambino la cui famiglia viene da
lontano, il bambino con fragilità e difficoltà, il bambino con bisogni
educativi specifici, il bambino con disabilità, poiché tutti devono
saper coniugare il senso dell’incompiutezza con la tensione verso la
propria riuscita.
La vita di relazione è caratterizzata da ritualità e da convivialità
serena per incoraggiare il bambino a ritrovarsi nell’ambiente e ad
averne cura e responsabilità. Le relazioni con gli insegnanti e fra i
bambini sono un importante fattore protettivo e di promozione dello
sviluppo.
La scuola dell’infanzia ha anche queste caratteristiche:
• Lo spazio accogliente e curato, parla dei bambini, del loro valore,
dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e
di socialità, attraverso l’ambiente fisico, la scelta di arredamenti e
oggetti volti a creare una funzionale e invitante disposizione a essere
abitato dagli stessi bambini.
• Il tempo disteso, nel quale è possibile per il bambino giocare,
esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con
sicurezza e nella tranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività
che sperimenta e nelle quali si esercita. In questo modo il bambino
può scoprire e vivere il proprio tempo esistenziale senza
accelerazioni e senza rallentamenti indotti dagli adulti.
•La documentazione, come processo che produce tracce, memoria e
riflessione rende visibili le modalità e i percorsi di formazione e
permette di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e di
gruppo.
•Lo stile educativo, fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla
progettualità elaborata collegialmente, sull’intervento indiretto e
di regia.
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• La partecipazione, come dimensione che permette di stabilire e
sviluppare legami di corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo e la
cooperazione nella costruzione della conoscenza.
La scuola dell’infanzia sperimenta la propria organizzazione, la
formazione dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione in
coerenza con le scelte pedagogiche del nostro Istituto.
ANALISI DELLA REALTA’ E MOTIVAZIONI DEL PROGETTO

I recenti studi psicopedagogici hanno chiamato con forza scuola e famiglia al confronto
ed al dialogo rispetto al come il bambino arrivi ad avere una chiara idea di sé e del proprio
valore, centrando l’attenzione sul concetto di autostima. Si concorda che una buona
autostima è particolarmente importante nei bambini perché è in età infantile che si
gettano le basi delle percezioni che si avranno di sé nel corso della vita.
Il fatto di essere in grado di auto-valutarsi positivamente fa sviluppare nel bambino
competenze (a livello socio-emozionale) che lo aiuteranno nel graduale processo di
crescita, evitando intoppi e cadute.
La prassi educativa della nostra scuola vuole essere attenta ai sentimenti dei bambini
riguardo a se stessi e a sé persona in relazione ad altre persone, nella convinzione che
ogni uomo/donna già dall’infanzia ha le potenzialità atte al conseguimento della
pienezza di sé.
La nostra attenzione si declina concretamente in una serie di interventi educativi
(strutturati o meno) volti alla costituzione di un ambiente accogliente, comprensivo e
stimolante, nel quale il bambino viva esperienze e relazioni gratificanti, rifletta sui
diversi modi di percepirsi e valutarsi nelle situazioni che esperisce, imparando che tutte
le esperienze concorrono alla formazione della sua personalità.
Imparando a riflettere sulle proprie esperienze e, con esse, a comprendere meglio se
stessi, si diviene “promotori più efficaci della propria crescita” (K.Rogers) alimentando
anche lo sviluppo di quella che H.Gardner definisce “intelligenza personale” nelle sue
dimensioni: intrapersonale e interpersonale. Secondo l’autore “la capacità di conoscere
se stessi e di conoscere gli altri è una parte altrettanto inalienabile della condizione
umana quanto lo è la capacità di conoscere oggetti e suoni ….” (H. Gardner - Formae
Mentis).
Con queste premesse il nostro progetto si articolerà, nel corso dell’anno, partendo
dall’esperienza del SE’, per passare alla conoscenza dell’ALTRO e scoprire, quindi, la
bellezza dello STARE INSIEME.
SENTIRSI BENE CON SE STESSI, CON GLI ALTRI, NELL’AMBIENTE, PERMETTERE
COSI’ VISSUTI DI “BENESSERE FISICO E PSICOLOGICO”, E’ IL GRANDE
OBIETTIVO DELLA SCUOLA, UN OBIETTIVO CHE SI CONCRETIZZA NELLA
MOLTEPLICITA’ DI SITUAZIONI, ESPERIENZE, GIOCHI, ATTIVITA’ CHE LA SCUOLA
PROPONE.

La nostra scuola prevede inoltre, per quest’anno, una molteplicità di attività:
    esperienze di svago e divertimento (benessere psico-fisico attraverso balli, danze
      e giochi corporei);
    esperienze di relax all’interno della scuola (es:ascolto di musiche rilassanti…);
    esperienze di relax a contatto con la natura (attività piacevoli svolte nel giardino
      della scuola, passeggiata in riva al lago, esplorazione di sentieri di un parco
      naturale, contatto e conoscenza di alcuni animali, contatto con l’elemento acqua,
      giochi all’aperto e pic-nic condiviso con gli amici…);
    esperienze volte a sensibilizzare i bambini ad un corretto stile di vita;
    esperienze che aiutano a conoscere sempre meglio il proprio corpo e i propri stati
      d’animo (particolare attenzione sarà dedicata alle EMOZIONI);
Motivazioni del progetto di plesso:

Il progetto di quest’anno si avvarrà sarà centrato sul GIOCO in tutte le sue
declinazioni.
Questo progetto è nato successivamente ad una verifica di una osservazione
effettuata lo scorso anno scolastico che ha mostrato la poca conoscenza dei
giochi tradizionali e la scarsa capacità sia di organizzarsi nel gioco con gli
altri, sia di “mettersi in gioco”da parte della maggior parte dei bambini.
Noi Insegnanti riteniamo che attraverso il gioco il bambino possa esprimere
la propria pluridimensionalità e possa dare spazio a fantasia e intuizione. Il
gioco può, altresì, favorire l’autonomia e l’iniziativa del bambino, permettere
la socializzazione e la comunicazione, rendere consapevole dell’importanza
delle regole e stimolare l’attenzione all’altro e la capacità di collaborazione.
Infatti :” In ogni gioco, in ogni attività ludica del bambino e dell’adulto, c’è
una costante presenza di tre caratteristiche: l’esercizio, il simbolo, la
regola… E’ lo stretto intreccio fra questi tre elementi che fa del gioco
un’attività fondamentale indispensabile per acquisire il bagaglio necessario
ad un consapevole adattamento al mondo in cui siamo chiamati a vivere…
Il gioco permette l’esplorazione di diverse alternative, permette di
correggere l’errore e di ricominciare da capo, permette l’invenzione di
nuove regole e la verifica delle loro conseguenze, permette di provare
esperienze irrealizzabili, il tutto senza incorrere in gravi rischi.” (B. Munari
e D. Fabbri).
Inoltre attraverso il gioco il bambino può controllare la propria aggressività
organizzandola in funzione sociale e può, inoltre, controllare una realtà
frustrante poiché il gioco assolve anche alla funzione di superamento della
sofferenza.
La scuola rappresenta uno spazio ideale per fornire ai bambini e alle
bambine occasioni e percorsi di educazione all’espressività e alla relazione
comunicativa, in quanto da sempre luogo d’incontro, di socializzazione e di
scambio culturale e sociale.
E’ a scuola che i bambini apprendono la ricchezza del confronto e
dell’apertura all’altro da sé.
SPAZI E TEMPI
Nella progettazione è di fondamentale importanza l’organizzazione di spazi e tempi
(curricolo implicito) in relazione ai bisogni e alle dimensioni di sviluppo di bambini e
bambine e ai percorsi didattico-educativi previsti.

                                       LO SPAZIO:

        l’organizzazione degli spazi all'interno e all'esterno della scuola.
“Lo spazio accogliente, caldo, curato, orientato dal gusto, espressione della pedagogia
            e delle scelte educative di ciascuna scuola. E’ uno spazio che parla dei
            bambini e del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di
            espressione, di intimità e di socialità, attraverso l’ambiente fisico, la scelta
            di arredamenti e oggetti volti a creare una funzionale e invitante
            disposizione a essere abitato dagli stessi bambini”.                      (dalle
            INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007)
E' evidente quanto lo spazio sia un elemento fondamentale insieme al tempo per
            definire il progetto educativo che si vuole realizzare.
I recenti studi condotti dalle neuroscienze e dalle scienze sociali sostengono che a
seconda dell'ambiente in cui viviamo il nostro cervello si forma e si sviluppa in modo
diverso. Ed è nei primi sei anni di vita che le nostre capacità cognitive e percettive
prendono forma stimolando singoli e differenti percorsi di crescita. Per questo motivo
l'ambiente scuola dove i bambini passano molte ore non può essere considerato un
elemento di sfondo accessorio e secondario ad una serie di attività, ma soggetto
protagonista e fondante del progetto pedagogico.
La sezione è l'ambiente nel quale i bambini si muovono, costruiscono, manipolano e
trasformano oggetti, nello stesso tempo è un luogo in cui provano una gamma infinita
di sentimenti ed emozioni.
In sostanza i bimbi attivano lo sviluppo di processi mentali spaziali solo dopo averne
fatto esperienza attraverso il movimento e l'esplorazione attiva. Occorre quindi pensare
alla sezione come luogo in cui i bambini e gli adulti condividono esperienze comuni e
personali; lo spazio andrà differenziato e organizzato per rispettare le diverse esigenze
dei bambini come quelle di:
                           MUOVERSI
                          STARE BENE
              STABILIRE RELAZIONI SODDISFACENTI
   VIVERE SENTIMENTI DI TRISTEZZA, FELICITA’, NOIA, PROTEZIONE
   MANIPOLARE, ESPLORARE, SPERIMENTARE, SCOPRIRE E CAPIRE.
Per fare ciò è necessario organizzare la sezione come un insieme di angoli-laboratori
ricchi di materiali e di oggetti che i bambini identificano immediatamente per le
caratteristiche peculiari che assume ogni angolo. I bambini hanno bisogno di riferimenti
conosciuti attraverso arredi e oggetti per dare loro il senso della permanenza e della
continuità, nello stesso tempo l'attenzione degli insegnanti è quella di tener conto dei
suggerimenti che provengono da un attività in corso, oppure dalla crescita dei bambini,
per arricchire e cambiare l'organizzazione di un angolo.
E' importante sottolineare che nulla deve essere lasciato alla casualità,
all'improvvisazione ma che tutto è predisposto con attenzione nella precisa
consapevolezza che l'esperienza dei bambini deve avvenire in spazi capaci di restituire
senso a quello che fanno nella scuola e connotarla in modo peculiare.
Per quanto detto è necessario che l’ ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI sia definita in
modo da soddisfare i bisogni dei bambini, favorendo vari tipi di gioco ed esperienze.
Generalmente la sezione è organizzata con i seguenti angoli:
- lo spazio casetta per favorire il gioco di ruolo, la relazione, il “far finta di…” (affettività
e sperimentazione di ruoli conosciuti)
- l’angolo per i giochi strutturati: puzzle, tombole, incastri…
- lo spazio per le attività espressivo-manipolativo-costruttive
- l’angolo delle costruzioni (dotato di un tappeto)
- l’angolo del tappeto sul quale incontrarsi, esprimersi e scambiarsi opinioni (circle-
time/giochi di gruppo/canzoni), fare il rilassamento e attività di routine
- l’angolo dei libri per un primo approccio alla lettura.
In ogni sezione c’è un posto riservato al gioco con i burattini e nella sezione rossa è
strutturato un laboratorio scientifico utilizzato, soprattutto, durante le attività di
intersezione.
Questa strutturazione delle sezioni può essere modificata nel corso dell’anno scolastico
in base alle necessità/bisogni dei bambini e in relazione al progetto annuale.
Nel SALONE sono presenti macrocostruzioni in gommapiuma (parallelepipedi che
consentono grandi costruzioni), materiale psicomotorio vario, una macrostruttura in
plastica (scivolo e tunnel), palloni, cuscini… ovvero materiali che favoriscono il gioco
motorio.
Il salone è uno spazio dove condividere con i compagni esperienze differenziate (attività
libere e guidate, feste, ritrovo per cantare insieme, per “drammatizzare”, scambiare
“idee”…).
Il GIARDINO è uno spazio esterno importante, i bambini hanno la possibilità di correre,
nascondersi, organizzare giochi di squadra, ma hanno anche l’opportunità di fare
esperienze con la terra e con elementi naturali. In giardino sono presenti due
sabbionaie, una macrostruttura in legno, un labirinto. Il giardino permette di fare varie
esperienze, in prevalenza di carattere scientifico.

                                          IL TEMPO:

 “Il tempo disteso, nel quale è possibile per il bambino giocare, esplorare, dialogare,
osservare, capire, crescere con sicurezza nella tranquillità, sentirsi padroni di sé e delle
attività che sperimenta e nelle quali si esercita. In questo modo il bambino può scoprire
e vivere il proprio tempo esistenziale senza accelerazioni e senza rallentamenti indotti
dagli adulti”.       (dalle INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007)

Il Tempo è da considerarsi una vera e propria risorsa educativa ed è essenziale
organizzare il tempo scolastico in modo vario e flessibile affinché i bambini possano
avere momenti di sezione, momenti di gruppo omogeneo, momenti autogestiti, tutto ciò
nel rispetto dei tempi individuali di apprendimento, tenendo presente che ogni momento
della giornata ha un proprio valore e significato.
Il tempo, infatti, è un aspetto pregnante della crescita infantile ed il succedersi degli
eventi nella vita quotidiana nella scuola dell’infanzia, il ritmo e le scansioni di tale
successione, il loro andamento (routinario o meno), la dimensione collettiva del suo
verificarsi e le negoziazioni che essa impone per far fronte alle esigenze individuali,
contribuiscono, in maniera non indifferente, a connotare il clima sociale del gruppo
sezione e del gruppo scuola.
LA GIORNATA SCOLASTICA

  ORARIO                              ATTIVITA’

 7,45 – 9,00                         INGRESSO

9,00 – 10,30              ATTIVITA’ DI SEZIONE – ROUTINE
                          (presenze, calendario, spuntino..)

10,30 – 11,45   ATTIVITA’ DI INTERSEZIONE (lunedì/mercoledì o martedì)
                                   I.R.C. ( giovedì)
                 ATTIVITA’ DI SEZIONE (martedì o mercoledì e venerdì)
11,45 – 12,00                 PREPARAZIONE AL PRANZO
                                  Igiene personale

12,00 – 12,45                         PRANZO

12,45– 13,15    GIOCO LIBERO IN SALONE – IN GIARDINO – IN SEZIONE

13,15 – 13,30                 USO DEI SERVIZI IGIENICI

13,30 – 14,15                 RILASSAMENTO - RIPOSO

14,15 – 15,30          ATTIVITA’ DI SEZIONE (secondo progetto)

15,30 – 15,45                        MERENDA

15,45 – 16,00                          USCITA
LA METODOLOGIA

La metodologia riconosce come suo connotato essenziale il gioco, proposto in tutta la
sua ricchezza e complessità sul piano operativo, manuale, esplorativo, interattivo,
motorio e cognitivo.
Grande importanza assume il “gioco simbolico” o “di finzione”, proprio perché
rappresenta la forma ludica privilegiata, come è stato affermato da Piaget e da
Vygotskij che ne hanno studiato le forti implicazioni nello sviluppo cognitivo ed affettivo-
relazionale dei bambini. Per Vygotskij il gioco simbolico è il mezzo privilegiato che il
bambino possiede per dare un senso e un significato alla realtà. Per di più il gioco
simbolico offre opportunità di grande ricchezza linguistica.
Ma anche altre forme di gioco si collegano ai “saperi”, alle attività cognitive, alle
“dimensioni di sviluppo” dei bambini: lo sviluppo di processi cognitivi di natura
matematica prendono spunto dalle attività basate essenzialmente sul gioco;
l’esplorazione e la ricerca nella realtà naturale e sociale, scaturisce dal gioco; le attività
grafico-pittoriche, sonoro-musicali, drammatico-teatrali trovano il loro fondamento nel
gioco.
Altro elemento caratterizzante la metodologia della scuola dell’infanzia è offerto
dall’esplorazione e dalla ricerca. Viene accolta e stimolata la curiosità.
Si tratta allora di favorire il piacere che i bambini provano nel cimentarsi con le cose e
con gli altri, nel confrontare situazioni, nel porre problemi, nel formulare ipotesi di
soluzione o congetture di spiegazione. L’”errore” viene inteso come risorsa per la ricerca
di nuove soluzioni.
La mediazione/regia didattica riguarda le strategie e strumentazioni che le insegnanti
utilizzano per “orientare, sostenere e guidare proceduralmente lo sviluppo e
l’apprendimento del bambino”.(orientam.’90).
La mediazione persegue due ordini di obiettivi:
- la conquista e l’uso di specifici procedimenti diretti alla comprensione attiva del mondo
- l’interiorizzazione di sentimenti di sicurezza ed autostima.
PRESENTAZIONE DELLE MODALITA’ PROGETTUALI

Nella progettazione educativo-didattica, oltre a quanto definito dalle indicazioni
nazionali, abbiamo voluto fare nostro quanto detto da J. Delors (rapporto Unesco),
secondo il quale la scuola deve trasmettere il desiderio, il piacere dell'apprendimento,
la capacità di imparare ad imparare, la curiosità intellettuale.
Delors definisce ciò che la scuola deve insegnare (quattro pilastri dell’educazione)

  VIVERE INSIEME – CONOSCERE – FARE – ESSERE
quest'anno scolastico le Insegnanti hanno deciso di riprendere la progettazione per
“situazioni”, ossia la strutturazione di un percorso didattico proposto dalle Insegnanti,
integrato dagli stimoli inviati dai bambini in base ai loro reali interessi.

Che cos'è la situazione? E' uno spazio relazionale e cognitivo che viene proposto dalle
insegnanti sulla base delle osservazioni. E' una possibilità che viene offerta ai bambini
per interagire con elementi della realtà, al fine di facilitare, sostenere e auto-organizzare
la propria conoscenza.

La situazione nasce da una “perturbazione” introdotta dalle insegnanti che può essere
costituita da stimoli di vario genere: un racconto, un materiale, un personaggio, un
gioco,... e si sviluppa non secondo percorsi predeterminati, bensì in base alla continua
interpretazione delle osservazioni, degli interessi e dei bisogni dei bambini, che
indicheranno via via le possibili direzioni di sviluppo.

Come si procede:
    arriva una “proposta-stimolo”
    si analizza, si formulano ipotesi, si fanno proposte
    si lavora sulle proposte emerse tenendo in considerazione il coinvolgimento
     emotivo e l'espressività
    si verificano l'interesse dei bambini, la validità delle proposte didattiche, le
     competenze raggiunte.

La lettura della realtà scolastica è fondamentale per individuare interessi, bisogni e
motivazioni dei bambini. A tale scopo è necessario nel primo periodo dell’anno
scolastico effettuare l' OSSERVAZIONE dei BAMBINI
 per verificare in particolare:
                  • come si muove il bambino
                  • come vive il distacco e la scuola
                  • la relazione bambino /adulto         e bambino/bambino
                  • come utilizza il materiale, lo spazio, i tempi…
Successivamente l'insegnante valuterà sempre la risposta dei bambini per
definire/ridefinire il percorso progettato.
In questo modo, l’azione educativa condivisa si costruisce man mano tenendo sempre
presenti la collegialità dei docenti e gli interessi dei bambini.
VALUTAZIONE E DOCUMENTAZIONE FORMATIVA SCOLASTICA

        La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come riscontro
        degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare
        con flessibilità sul progetto educativo. Gli obiettivi son stati predisposti, in
        relazione alla situazione di partenza, in acquisizioni, conoscenze, comportamenti
        che gli alunni devono assumere. Al termine delle diverse attività si verificherà se
        tali obiettivi sono stati raggiunti. Si verificherà il raggiungimento degli obiettivi di
        apprendimento e finali del percorso di apprendimento per la rilevazione dei
        traguardi per lo sviluppo della competenza.
        Il processo di valutazione mirerà a:
             evidenziare le mete anche minime raggiunte
             valorizzare le risorse del bambino indicando le modalità per sviluppare le
               sue potenzialità ed aiutandolo a motivarsi, a costruirsi un concetto positivo
               di sé
             individuare e comprendere i processi mentali che il bambino ha sviluppato,
               le difficoltà incontrate, per migliorare la sua competenza e la sua identità
I criteri della valutazione saranno:
    o Progressi nell’apprendimento in termini di “sapere, saper fare e saper essere”
        rispetto ai livelli di partenza
    o Impegno, interesse e partecipazione alla vita scolastica
    o Crescita globale della personalità dell’alunno
    o Manifestazioni positive e non, espresse dai bambini nell’ambito delle attività
        curricolari svolte
    o Capacità di rappresentare e spiegare eventi e di formulare previsioni e ipotesi.
Si documenteranno i percorsi per:
mantenere le tracce del percorso educativo svolto – per non smarrire            il senso delle
cose fatte e poter ripensare a quanto fatto con spirito critico – per fare conoscere agli
altri quello che si è fatto – per fornire una memoria teorica e pratica, che permetta una
costante circolarità tra i momenti di programmazione e di verifica.
Particolare spazio ed importanza ha la documentazione, sia riferita al progetto che al
percorso di ogni bambino/a.
Ogni bambino/a raccoglierà, inoltre, materiale significativo del percorso annuale che
documenta, oltre a ciò che fa, anche la sua evoluzione/maturazione nel corso del
triennio.
Si utilizzerà la macchina fotografica e la videocamera per fare fotografie e video filmati
di momenti significativi della vita scolastica.
IL NOSTRO CURRICOLO
       CAMPI DI ESPERIENZA E I TRAGUARDI DI COMPETENZA

Il curricolo nella scuola dell'infanzia è organizzato in cinque campi di
esperienza che servono a guidare la crescita e lo sviluppo del bambino.
1. Il sé e l’altro
2. Corpo e movimento
3. Immagini, suoni e colori
4. I discorsi e le parole
5. La conoscenza del mondo

1. IL SE’ E L’ALTRO
Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole
delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed
esprimerli in modo adeguato, ascolta gli altri e dà spiegazioni del
proprio comportamento e del proprio punto di vista; dialoga, discute
e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo
costruttivo e creativo con gli altri bambini; comprende chi è fonte di
autorità e di responsabilità; sa seguire regole di comportamento e
assumersi responsabilità.

Traguardi     per    lo                   OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
sviluppo          delle              ABILITA’         CONOSCENZE/ESPERIENZE
competenze           al
termine della scuola
dell’Infanzia
Sviluppa      il     senso  Consolidare l’autostima e la    Assegnazione di incarichi di
dell’identità    personale,   fiducia in se stessi.           responsabilità in relazione a
percepisce    le    proprie  Essere consapevoli delle        momenti di routine,situazioni
esigenze ed i propri          proprie esigenze e dei          nuove ed impreviste,attività di
sentimenti.                   propri sentimenti.              tutoraggio,gestione         dei
                                                              materiali.

Sa di avere una storia  Confrontare ed esprimere le         Realizzazione di doni per la
personale                e   proprie emozioni ed i propri     valorizzazione di feste legate
familiare,conosce       le   sentimenti.                      alla tradizione locale e alle
tradizioni          della                                     diverse culture.
famiglia,della comunità e  Conoscere l’ambiente             Condivisione di momenti di
le mette a confronto con     culturale e le tradizioni.       festa con i compagni e di
altre.                                                        apertura alle famiglie.
                            Percepire l’appartenenza        Ascolto di racconti, testi,
                             alla propria comunità.           fiabe,filastrocche,canti,ninne
                                                              nanne          relativi      alla
                                                              propria/altrui     comunità     e
                                                              cultura di appartenenza.
Riflette,                 si
confronta,discute con gli  Interagire positivamente         Conversazioni e dialoghi che,
adulti e con i compagni,     con bambini ed adulti.           attraverso il ricordo e il
comincia a riconoscere la                                     racconto di episodi significativi,
reciprocità di attenzione  Comprendere i bisogni e le        valorizzino la ricchezza dei
tra che parla e che ascolta. intenzioni degli altri.          vissuti personali e della
                                                              famiglia di appartenenza.
 Decentrare il proprio punto       Momenti di conversazione per
Pone domande sui temi            di vista.                          conoscere le diverse culture
esistenziali e religiosi,sulle                                      presenti    nel        territorio
diversità culturali,su ciò  Assumere atteggiamenti di              supportate   dall’utilizzo     di
che è bene o male,sulla          tolleranza,amicizia,solidarie      immagini e materiale.
giustizia e ha raggiunto         tà e fratellanza.
una prima consapevolezza
dei propri diritti e doveri,  Valorizzare la
delle regole del vivere          collaborazione.
insieme.
                                Rispettare le regole di civile
Si orienta nelle prime           convivenza concordate.
generalizzazioni            di
passato, presente, futuro e  Gestire incarichi e
si muove con crescente           assumersi responsabilità
sicurezza e autonomia            nei giochi e nelle attività.
negli spazi che gli sono
familiari.                      Rispettare le norme di
Saper partecipare ad una         comportamento necessarie          Giochi di gruppo per la
conversazione                    nei vari ambienti scolastici.      condivisione e il rispetto di
rispettandone le regole.                                            regole.
                            Partecipare a giochi ed               Attività di gruppo per stimolare
                             attività di gruppo                     la       disponibilità      alla
Mettere in atto le prime     rispettando indicazioni e              collaborazione.
regole,   rispettando  gli   regole                                La funzione della regola e della
esseri umani, la natura e
                                                                   legge nei diversi ambienti di
gli animali.                Accettare e rispettare gli            vita quotidiana.
                                altri e i “diversi da sé”

2.IL CORPO E IL MOVIMENTO
Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi
e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo; prova piacere nel
movimento e in diverse forme di attività, sa coordinarsi in altri giochi
individuali e di gruppo; controlla la forza del corpo, esercita le
potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed
espressive del corpo, ne conosce le diverse parti e lo rappresenta.
Traguardi         per     lo                   OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
sviluppo               delle           ABILITA’             CONOSCENZE/ESPERIENZE
competenze al termine
della                scuola
dell’Infanzia
Il bambino vive pienamente       Scoprire, conoscere ed  Giochi motori di esplorazione
la propria corporeità, ne         usare il proprio corpo per         dello spazio ambiente
percepisce    il   potenziale     star bene con se stessi e  Giochi cooperativi e giochi di
comunicativo ed espressivo,       con gli altri                 fiducia per incoraggiare la
matura condotte che gli          Gestire in autonomia la       conoscenza reciproca
consentono      una    buona      propria persona e aver  Esplorazione dello spazio per
autonomia nella gestione          cura       degli    oggetti   orientarsi all’interno di spazi
della giornata a scuola.          personali                     ampi e circoscritti
                                 Rispettare l’ambiente ed i  Attività     di     routine  per
                                  materiali comuni              consolidare l’autonomia
                                                               Giochi       finalizzati   alla
                                                                coordinazione dei movimenti in
Riconosce i segnali e i ritmi    Progettare     ed      attuare        situazioni       grosso-motorie:
del    proprio  corpo,     le     strategie      motorie       in       percorsi, giochi di squadra,
differenze sessuali e di          situazioni diverse                    giochi della tradizione
sviluppo e adotta pratiche       Comprendere e seguire nei            Esperienze            percettivo-
corrette di cura di sé, di        contesti ludici e motori le           sensoriali attraverso gesti,
igiene     e    di      sana      indicazioni date attraverso           azioni,giochi     ritmici     con
alimentazione.                    la voce, il suoni, i simboli, i       accompagnamento sonoro
                                  gesti…                               Esperienze di psicomotricità
Prova piacere nel movimento      Controllare gli schemi                acquaticità
e    sperimenta       schemi      motori        di         base:       Osservazione della propria
posturali e motori,li applica     arrampicarsi,         saltare,        immagine allo specchio e in
nei giochi individuali e di       scivolare, rotolare, stare in         fotografia
gruppo.                           equilibrio                           Osservazione dei compagni
                                 Affinare la coordinazione             valorizzando il gesto e l’azione
Controlla l’esecuzione del        oculo-manuale
gesto, valuta il rischio,
                                                                     Rappresentazioni   grafiche e
                                 Riconoscere le dinamiche              completamento dello schema
interagisce con gli altri nei     di    causa-effetto       nella       corporeo
giochi di movimento, nella        gestione del corpo e del
danza, nella comunicazione        movimento
espressiva.                      Rappresentare in modo
                                  completo la figura umana
                                  in situazioni statiche e di
                                  movimento.

3. IMMAGINI, SUONI E COLORI
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta e Inventa storie e si
esprime attraverso il disegno, la pittura e diverse attività
manipolative e diverse forme di rappresentazione e
drammatizzazione. Sperimenta e combina materiali e strumenti,
elementi musicali e tecnologie per fruire delle diverse forme
artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.

Traguardi     per    lo                      OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
sviluppo          delle                 ABILITA’          CONOSCENZE/ESPERIENZE
competenze           al
termine della scuola
dell’Infanzia
Il bambino inventa storie e  Esplorare e fruire delle               Partecipazione a spettacoli
sa esprimerle attraverso        diverse forme di arte e               teatrali,                musicali,
la drammatizzazione, il         spettacolo                            cinematografici
disegno,la pittura ed altre  Esprimersi e comunicare                Giochi simbolici, liberi e guidati
attività manipolative.          attraverso    il   corpo,   il       Giochi       con       maschere,
                                movimento,la                          travestimenti
                                drammatizzazione                     Costruzione e utilizzazione di
Utilizza      materiali     e  Ricostruire    le   fasi  più         burattini e marionette
strumenti,tecniche              significative per comunicare         Drammatizzazioni, narrazioni
espressive e creative.          quanto realizzato                    Esperienze     espressive      con
                               Percepire alcuni parametri            l’utilizzo  di    materiale     di
Segue con curiosità e           del suono                             recupero e non
piacere spettacoli di vario  Sperimentare e combinare               Esperienze di laboratorio di
tipo (teatrali, musicali..)     elementi musicali di base,            educazione al suono e alla
producendo             semplici     musica             (esplorazione
Sviluppa interesse per       sequenze sonoro-musicali            dell’ambiente sonoro naturale e
l’ascolto della musica e  Utilizzare       corpo,    voce,      non, uso del suono, della voce,
per la fruizione di opere    oggetti/strumenti          per      di piccoli strumenti musicali,
d’arte.                      imitare, riprodurre, inventare      giochi e canti in gruppo,
                             suoni,rumori, melodie anche         sonorizzazione di fiabe, attività
Scopre il paesaggio sonoro   con il canto, da soli o in          ritmico musicali in forma libera
attraverso     attività di   gruppo                              e guidata, associazione di
percezione e produzione  Affinare le proprie abilità            suoni a movimenti, andature,
musicale utilizzando voce,   ritmiche    muovendosi      su      semplici coreografie, uso della
corpo, oggetti.              suoni e musica                      notazione musicale informale)
                            Stabilire corrispondenze tra
                             suoni e simboli grafici

                                                               Visita a mostre
il    bambino    sviluppa  Esprimersi       attraverso    il  Osservazione di immagini e di
interesse per la fruizione   linguaggio grafico-pittorico e     opere d’arte
di opere d’arte              altre attività manipolative:  Rappresentazione              grafico-
                             disegnare,                         pittorica del proprio vissuto e
                           dipingere, modellare, dare           della realtà circostante.
                           forma           e          colore
                           all’esperienza,individualmente
                           e in gruppo, con una varietà
                           creativa di tecniche, strumenti
                           e materiali
                             Scegliere, individualmente e
                              in gruppo, materiali e
                              strumenti in relazione al
                              progetto da realizzare.

                                                                Costruire oggetti con materiali
Il    bambino      comunica    Prevedere lo svolgimento e il    diversi
utilizzando           varie     risultato di semplici processi  Conoscere       le     principali
possibilità di linguaggio.      o procedure in contesti          caratteristiche di oggetti di uso
                                conosciuti        e       non,   comune
Utilizza    materiali    e      relativamente a oggetti e  Eseguire giochi al computer con
strumenti,        tecniche      strumenti       esplorati    e   programmi didattici
espressive e creative.          inesplorati
                               Utilizzare semplici materiali
Esplora le potenzialità         digitali per l’apprendimento
offerte dalla tecnologia.      Usare oggetti, strumenti e
                                materiali coerentemente con
                                le rispettive funzioni e i
                                principi di sicurezza dati
                               Usare semplici software
                                didattici

4. I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e
arricchisce e precisa il proprio lessico, sviluppa fiducia e motivazione
nell’esprimere e comunicare agli altri le emozioni, domande,
ragionamenti e pensieri; è consapevole della propria lingua materna,
racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di
storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa un linguaggio
adeguato per progettare le attività e per definirne le regole.
Traguardi        per      lo                 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
sviluppo              delle           ABILITA’            CONOSCENZE/ESPERIENZE
competenze al termine
della               scuola
dell’Infanzia
Sviluppare la padronanza  Utilizzare la lingua in tutte               Giochi liberi e guidati
dell’uso della lingua italiana      le sue funzioni e nelle            Giochi d’imitazione
e arricchire il proprio lessico.    forme      necessarie      per     Giochi di associazione fra
                                    esprimersi e comunicare             parole e movimento
Sviluppare         fiducia      e  Strutturare      in      modo      Filastrocche, conte
motivazione per l’esprimere         corretto ed articolato una         Comunicazione verbale durante
e il comunicare agli altri          frase                               lo svolgimento di attività
attraverso      il    linguaggio  Comunicare, condividere              grafico-costruttive       e    di
verbale emozioni, domande           esperienze         personali,       manipolazione
e pensieri.                         emozioni,      pensieri       e    Conversazioni a tema libero
                                    comportamenti                       inerenti esperienze e vissuto
Ascoltare e comprendere la  Intervenire              in      una       personale,      impressioni    ed
lettura di storie, raccontare,      conversazione a tema                emozioni
inventare narrazioni.              Raccontare una storia,             Ascolto attivo di narrazioni e
                                    individuarne gli elementi           racconti
Dialogare,             discutere,   essenziali                         Esperienze di ascolto di testi
chiedere      spiegazioni       e  Rielaborare              fatti-     poetici e brevi storie in rima
spiegare.                           situazioni-testi                   Letture di immagini, vignette e
                                   Dialogare, discutere nel            storie       (decodifica       ed
Usare il linguaggio per             gruppo                              interpretazione)
progettare le attività e per
                                   Distinguere il disegno             Uso di libri, frequentazione
definire le regole.                 dalla scrittura                     della biblioteca locale
                                   Scoprire le funzioni del           Approccio  al codice scritto
Essere consapevoli della
                                    codice scritto                     attraverso      un       percorso
propria lingua materna.
                                   Interessarsi     al     codice     motivante di letto scrittura
                                    scritto e produrre scritture
Confrontare lingue diverse,
                                    spontanee
riconoscere, apprezzare e
sperimentare la pluralità          Cogliere     la      struttura
linguistica.                        fonetica delle parole
                                   Trovare        rime         ed
Formulare       ipotesi     sulla   assonanze
lingua scritta e sperimentare  Potenziare          le      abilità
le     prime        forme      di   linguistiche       attraverso
comunicazione attraverso la         l’utilizzo    pratico,       in
scrittura, anche utilizzando        situazioni   ludiche,    della
tecnologie.                         lingua inglese

Riflettere sulla lingua

5. LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e
valuta quantità; colloca correttamente nello spazio se stesso,
oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di
indicazioni verbali; si orienta nel tempo della vita; coglie le
trasformazioni naturali; è curioso, esplorativo, pone domande,
discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni e utilizza un
linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.

Traguardi     per     lo                          OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
sviluppo           delle                    ABILITA’         CONOSCENZE/ESPERIENZE
competenze al termine
della            scuola
dell’Infanzia
Il bambino gioca in modo  Muoversi nello spazio con                  Giochi motori di esplorazione
costruttivo e creativo con gli    consapevolezza            in           dello spazio ambiente
altri,    sa    argomentare,      riferimento ai concetti               Giochi     in     gruppo    della
confrontarsi, sostenere le        topologici                             tradizione e non
proprie ragioni con adulti e  Progettare       e    costruire          Giochi imitativi
bambini.                          semplici percorsi motori              Percorsi di differenti livelli di
                                 Eseguire percorsi motori in            difficoltà, con materiali di
Pone domande su temi              base a consegne verbali e              arredamento e piccoli attrezzi
esistenziali e religiosi, sulle   non
diversità culturali, su ciò che                                         Verbalizzazione del percorso e
                                 Rappresentare sé , gli altri           rappresentazione grafica
è bene o male, sulla giustizia
                                  e gli oggetti nello spazio-           Esperienze motorie, lettura
e ha raggiunto una prima
                                  foglio,      verbalizzando             d’immagini       ed    esecuzioni
consapevolezza dei propri
                                  quanto prodotto                        grafiche in relazione ai concetti
diritti e doveri delle regole
del vivere insieme.                                                      topologici
                                                                        Sequenze temporali
Individua le posizioni di
oggetti e di persone nello
spazio.
                                 Discriminare , ordinare,  Attività ludiche con materiale
Il bambino raggruppa e              raggruppare in base a                strutturato e non
ordina oggetti e materiali          criteri dati (forma, colore,
                                                                        Attività di raggruppamento,
secondo criteri diversi.            dimensione)
                                                                         seriazione, alternanze ritmiche
                                   Contare oggetti, immagini,           in base ai criteri di forma,
Identifica alcune proprietà         persone                              colore, dimensione
dei materiali.                     Numerare, misurare                  Giochi     di    corrispondenza
                                   Aggiungere,          togliere,       biunivoca.     Giochi    cantati,
Confronta e valuta quantità         valutare le quantità                 filastrocche , conte, poesie che
                                   Stabilire relazioni logiche,         facilitano l’apprendimento del
Utilizza     simboli      per       causali,             spaziali,       codice e della sequenza
registrare    materiali     e       temporali       tra     cose,        numerica
quantità.                           persone, fenomeni                   Osservazione ed esplorazione
                                   Scoprire,        riconoscere,        dell’ambiente per individuare e
Esegue misurazioni usando           operare con semplici forme           decodificare il significato di
strumenti alla sua portata.         geometriche                          segni e simboli, attraverso
                                   Riconoscere e riprodurre             giochi          motori         e
Ha familiarità sia con le
                                    numeri ed altri simboli              rappresentazioni grafiche
strategie del contare e
                                    convenzionali                       Registrazione della frequenza
dell’operare con i numeri sia
con quelle necessarie per          Utilizzare semplici forme            di eventi (presenze, incarichi,
eseguire        le      prime       di registrazione dei dati            tempo atmosferico)
misurazioni di lunghezza ,
pesi, e altre quantità.
 Osservare con curiosità ed
Il bambino osserva con             interesse                         Esplorazione e osservazione
attenzione il suo corpo, gli       contesti/elementi naturali,        dell’ambiente naturale e non
organismi viventi e i loro         materiali,         situazioni,    Raccolta di materiali e dati
ambienti,     i   fenomeni         usando       i    sensi   per     Attività    di      registrazione
naturali, accorgendosi dei         ricavare informazioni e            periodica
loro cambiamenti                   conoscenze                        Giochi e manipolazione di
                                  Relazionare su cose e              oggetti e materiali
                                   fenomeni
                                  Osservare sulla base di
                                   criteri o ipotesi
Osserva       ed     esplora      Porre domande, formulare
attraverso i sensi                 ipotesi su fatti e fenomeni
                                   naturali e non
                                  Rielaborare informazioni e
                                   registrarle
                                  Scoprire e verbalizzare
Si accosta con rispetto alla       caratteristiche peculiari,
natura ed all’ambiente             analogie e differenze di
                                   elementi       dell’ambiente
                                   naturale e umano
                                  Individuare
                                   manifestazioni stagionali;
                                   riconoscerne i passaggi,
                                   verbalizzarli e riprodurli
                                   graficamente

A corollario del processo di progettazione sono previsti in quest’anno scolastico i
seguenti PROGETTI (che saranno allegati al progetto)

Progetto   “ACCOGLIENZA-INSERIMENTO” (educazione socio-affettiva);
Progetto   “CONTINUITA’ con la Scuola Primaria” (per bambini di 5 anni);
Progetto   “LEGGI CON ME” (in collaborazione con la biblioteca di Soiano);
Progetto   “MUSICA”, con l’esperto Massimiliano (per bambini di4 e 5 anni).

                                     USCITE DIDATTICHE

Da definirsi in base al progetto.
RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA

Dalle INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 “La scuola perseguirà costantemente
l’obiettivo di COSTRUIRE UN’ALLEANZA EDUCATIVA CON I GENITORI. Non si tratta
di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano
i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. La
scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti
forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo
di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali”.
A livello di Circolo è stato definito il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’, con
il quale si stabiliscono modalità da condividere nel rapporto scuola-famiglia.

La scuola e la famiglia non sono due entità educative contrapposte, anche se hanno
compiti educativi specifici: è solo dalla loro alleanza che i bambini possono trovare una
guida sicura, un orientamento. In prima istanza occorre confrontarsi su quali riteniamo
essere i valori di fondo che regolano la vita sociale e civile e sui quali vogliamo far
convergere i nostri contenuti. Pur nelle differenze di ciascuno ci pare di poter individuare
alcuni aspetti su cui tutte le famiglie sicuramente concordano, qualunque sia il credo
politico o religioso: primo fra tutti il RISPETTO delle persone, dell’ambiente, del luogo
dove viviamo, della natura, degli animali, delle cose pubbliche e di quelle private.

Per poter costruire l’auspicata alleanza educativa è fondamentale far sì che tra
insegnanti e genitori si instaurino relazioni positive basate sulla fiducia reciproca. Per
favorire la conoscenza reciproca, base per l’instaurarsi di relazioni positive, si
effettuano:
   -   colloqui durante l’anno
   - scheda di presentazione dei bambini “Vi presento mio figlio” compilata dalla
       famiglia
   - assemblee di inizio anno e metà anno
   - disponibilità da parte delle insegnanti ad altri incontri se richiesti dai genitori.
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