NGN2: la parte Metro NGN2

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NGN2: la parte Metro NGN2
OPM   10-07-2008   9:15   Pagina 3

                                                                NGN2

                                                         NGN2:
                                                    la parte Metro

                          MARIO BIANCHETTI    L’articolo descrive le architetture, i protocolli ed i servizi presenti oggi sulla
                          GIOVANNI PICCIANO   rete OPM (Optical Packet Metro) e quelli previsti nel prossimo futuro.
                            LUCIANO VENUTO    La crescente importanza che i segmenti di rete di accesso, metropolitano
                                              e regionale rivestono nel panorama globale delle telecomunicazioni, in virtù
                                              dei nuovi servizi introdotti e della migrazione su rete a pacchetto di servizi
                                              già trasportati su reti di accesso e metropolitane a circuito, concentra su
                                              questi segmenti di rete una cospicua parte degli effort per l’innovazione e
                                              l’ottimizzazione tecnico-economica delle infrastrutture di rete.

           1. La rete OPM                                                colli di routing OSPF e BGP) oppure MPLS a
                                                                         seconda della configurazione effettuata. I due
               A partire dal 2005 Telecom Italia ha avviato la           livelli di apparati sono denominati livello Metro e
           realizzazione di una rete di aggregazione in tec-             livello Feeder.
           nologia Ethernet e IP allo scopo di ottimizzare la                Gli apparati di livello Metro sono installati nei
           raccolta del crescente numero di apparati distri-             PoP del backbone OPB e sono collegati ad esso
           buiti nelle centrali ed in sede cliente aventi inter-         (Edge router) con collegamenti a 10 Gbit/s. Gli
           faccia di rete Ether net. In particolare è stata              apparati di livello Feeder sono invece installati
           avviata la realizzazione di 30 distinte reti che si           nelle centrali principali della stessa area metropo-
           sviluppano a partire dai PoP (Point of Presence)              litana e regionale ed hanno la funzione di raccolta
           della rete OPB (Optical Packet Backbone) e si                 e aggregazione del traffico dagli apparati cliente
           diffondono a livello metropolitano e regionale rag-           e dalla rete di accesso.
           giungendo le principali centrali presenti nell’area               I collegamenti tra gli apparati del livello Metro
           di competenza.                                                e del livello Feeder sono tutti realizzati con flussi
               L’architettura attuale della rete OPM è struttu-          10 Gigabit Ethernet che garantiscono una quan-
           rata su due livelli di apparati Multilayer Switch             tità di banda adeguata al trasporto dei vari tipi di
           (figura 1) in grado di trattare i flussi di traffico a        servizio che si avvalgono della rete OPM per il
           livello Ethernet (IEEE 802.1), IP (mediante proto-            trasporto tra cliente e PoP della rete di backbone.

                                                                             NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 2 - Agosto 2008   3
OPM   10-07-2008       9:15        Pagina 4

           BIANCHETTI › PICCIANO › VENUTO • NGN2: la parte Metro

                                                                                                                                     L’apparato posto in sede
                                                                                                                                cliente (CPE ADSL) consente l’ac-
                                                                                                    HE                          ceso ai servizi Video, con una con-
                                                                     OPB                            BTV                         nessione al Set Top Box (decodifi-
                                                                   IP/MPLS BB                                                   catore dei segnali video), l’accesso
                       Backbone
                                                                                          IP Edge                               ai servizi di navigazione Internet e
                                                                                                             3G                 ai servizi Voce (VoiP).
                                                                                                             Mobile
                                           VOD                                                               Core                    La connessione tra la suddetta
                                                                                                             Network            CPE ADSL ed il DSLAM Ethernet
                                                                                                                                è attualmente di tipo ATM con
                                                                                         GTWB
                                                                                                                                banda minima in downlink pari a
                                                                                                                                circa 5 Mbit/s.
                        Metro/Regional
                                                                                                 Metro                               I flussi dei canali Broadcast
                                          OPM                                                                                   TV (BTV) sono trasmessi dal cen-
                                         Regional                                                                               tro di distribuzione dei servizi
                                          Area                     xWDM                                                         video broadcast (Head End)
                                                   GbE                                         Feeder                           verso il backbone OPB. I sud-
                                                 GTWA
                                                                                                                                detti flussi vengono quindi distri-
                                                                                                                                buiti attraverso il backbone OPB
                                                                                                                                a tutti gli apparati Metro apparte-
                                            ATM
                                                                                                                                nenti alle 30 MAN OPM presenti
                        UMTS/
                        HSxPA             IMA nxE1
                                                                   xDSL
                                                                                                                                sul territorio nazionale attraverso
                                                                                                                                l’uso di Protocolli IP Multicast.
                                                                                                                                Dagli apparati Metro i flussi BTV
                      Access
                                                                                                     BUSINESS                   vengono quindi distribuiti a tutti
                                                                                Residential
                                                                                                                                g l i a p p a r a t i F e e d e r. C i a s c u n
                                                                                Triple Play                                     Feeder replica poi gli stessi
                                                                                                                                canali verso tutti i DSLAM
                 ATM     =   Asynchronous Transfer Mode                MPLS = MultiProtocol Label Switching
                   BB    =   BackBone                                   OPB = Optical Packet Backbone                           Ethernet ad esso collegati.
                  BTV    =   Broadcast TeleVision                     UMTS = Universal Mobile Telecommunications                     I DSLAM Ethernet sono
                  GbE    =   Gigabit Ethernet                                 System
                 GTW     =   Gateway                                    VOD = Video On Demand                                   quindi in grado di elaborare le
                   HE    =   Head End                                  xDSL = x Digital Subscriber Line                         richieste provenienti dai disposi-
                HSxPA    =   High Speed x Packet Access               xWDM = x Wavelength Division Multiplexing
                  IMA    =   Inverse Multiplexing for ATM                                                                       tivi del cliente ed inviare, attra-
                                                                                                                                verso il collegamento in rame
                                                                                                                                ADSL, un canale BTV per volta
           FIGURA 1› Architettura della rete OPM.                                                                               (nel caso di collegamenti
                                                                                                                                ADSL2+ è eventualmente possi-

                L a re a l i z z a z i o n e d e l l a re t e
            OPM è stata avviata con lo scopo
            iniziale di raccogliere i DSLAM
                                                                                          Head
            (Digital Subscriber Line Access                                               End              Server
            Multiplexer) con interfaccia                                                                    VOD
            Ethernet utilizzati per la fornitura                                                          Server
            dei servizi Triple Play (Voce, Video                                                           VOD
            e High Speed Internet) alla clien-                                                   Switch L2
            tela residenziale, e quello a ten-
                                                                                                                                                                      Sede cliente
            dere di diventare la nuova infra-
                                                                                                          Switch L2
            struttura di raccolta a livello                                                                                                                             TV
            metropolitano e regionale per tutti
                                                                                                                                                        If GbE
            i nuovi servizi a pacchetto con                                                   OPB
            accesso da rete fissa e mobile.                                                                                                                                      STB
                                                                                                                                                                      CPE
                Nei successivi paragrafi sono                                                                                                           DSLAM
                                                                                                                                                                     ADSL
                                                                                                                       L2, L3          L2, L3
            illustrate le modalità con cui la                                                                          Metro           Feeder                                     PC
            rete raccoglie alcuni dei principali
            servizi oggi offerti da Telecom
            Italia.
                                                                                   ADSL = Asymmetric Digital Subscriber Line           IPTV   =   Internet Protocol Television
                                                                                    CPE = Customer Premises Equipment                  OPB    =   Optical Packet Backbone
            1.1 Servizi Triple Play                                               DSLAM = Digital Subscriber Line Access                STB   =   Set Top Box
                                                                                          Multiplexer                                  VOD    =   Video On Demand
                                                                                    GbE = Gigabit Ethernet
                La figura 2 descrive l’architet-
            tura di rete implementata per la
            for nitura dei servizi triple play                            FIGURA 2› Architettura di rete per i servizi Triple Play.
            attraverso la rete OPM.

            4         NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 2 - Agosto 2008
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                                                                                                                         BIANCHETTI › PICCIANO › VENUTO • NGN2: la parte Metro

            bile ricevere più canali contemporaneamente                                  nazionale ha indotto l’autorità per le telecomunica-
            grazie ad una maggiore disponibilità di banda                                zioni a richiedere all’operatore principale (“incum-
            sulla tratta in rame).                                                       bent”) la condivisione delle proprie infrastrutture di
                I canali VoD (Video on Demand) sono invece                               rete con altri operatori di telecomunicazione OLO
            trasmessi dai Server VoD presenti in ciascun PoP                             (Other Licensed Operator). In questo contesto è
            OPB. La rete OPM veicola le richieste di ricezione                           stato definito un servizio denominato “Bitstream”,
            di un dato contenuto VoD generate dal Set Top                                la cui finalità è appunto quella di raccogliere il traf-
            Box presente in sede cliente fino ai suddetti server                         fico di clienti dell’OLO, ubicati all’interno di un’area
            che quindi provvedono ad inviare, in modalità uni-                           metropolitana e regionale servita dalla rete di
            cast, un flusso di dati, relativo al contenuto video                         Telecom Italia, e consegnarlo in un unico punto di
            prescelto, dedicato al cliente che ne ha fatto richie-                       presenza (PoP) della rete dell’OLO, nel quale sono
            sta. Anche in questo caso il traffico VoD è trattato                         presenti gli apparati di rete (NAS, videoserver, PE)
            dagli apparati Feeder e Metro a livello IP.                                  necessari allo stesso OLO per offrire i servizi di
                Il traffico relativo a servizi di accesso ad internet                    connettività.
            e voce è invece trattato dagli apparati Metro e                                  Sono state definite due tipologie principali di
            Feeder solo a livello 2 (switching Ethernet). Sono                           servizio bitstream con raccolta e consegna tramite
            infatti configurate alcune VLAN dirette dai DSLAM                            la rete OPM:
            Ethernet agli apparati BRAS (Broadband Remote                                • una modalità che consente la raccolta del
            Authentification Server) che trattano il traffico                                traffico proveniente da apparati di accesso
            cliente a livello IP effettuandone l’autenticazione e                            (tipicamente DSLAM con interfaccia Ethernet)
            consentendone l’accesso al servizio.                                             di proprietà dell’OLO e consegna in un PoP
                                                                                             dell’OLO stesso;
            1.2 Servizi di rete privata virtuale per clientela                           • una seconda modalità che prevede la raccolta
                “business”                                                                   del traffico relativo ai clienti dell’OLO attestati
                                                                                             su un apparato di accesso di Telecom Italia
                La rete OPM è anche utilizzata per la fornitura                              (DSLAM Ethernet) e consegna un PoP dell’OLO
            di servizi a clientela Business, tipicamente servizi                             stesso.
            di accesso alle Reti Private Virtuali (VPN).                                     In figura 3 è illustrata una rappresentazione
                Le VPN posso essere realizzate a livello 2                               schematica del servizio Bitstream, con raccolta
            (Ethernet) o a livello 3 (IP/MPLS).                                          del traffico dei clienti OLO su DSLAM di Telecom
                Nel caso di VPN a livello 2 il servizio è offerto                        Italia, offerto su una generica MAN OPM. I clienti
            definendo su OPM una specifica VLAN su cui                                   dell’OLO sono attestati su un DSLAM Telecom
            instradare il traffico relativo alla VPN del cliente.                        Italia ed il PoP dell’OLO è connesso alla MAN
            Tutte le sedi del cliente facenti parte della VPN                            OPM mediante un apparato, di proprietà e compe-
            sono attestate sulla medesima VLAN. La rete di                               tenza gestionale Telecom Italia, denominato “Kit di
            Telecom Italia non entra nel merito degli indirizzi IP                       consegna” (KdC), installato presso la sede del PoP
            degli apparati cliente il cui piano di indirizzamento                        OLO. I pacchetti generati dai clienti OLO sono
            può essere quindi del tutto autonomo.                                        incapsulati dal DSLAM su VLAN dedicate, univo-
                Nel caso di VPN a livello 3 il servizio è offerto                        che per DSLAM e per OLO, instradate dalla rete
            attraverso l’uso di apparati di livello 3 (router) posti                     OPM verso l’apparato KdC. Il KdC effettua fun-
            nei PoP della rete OPM denominati
            PE (Provider Edge). Ciascuna sede
            cliente facente parte della VPN è
            connessa ad un PE attraverso una
            connessione Ethernet (VLAN), tra
            tutti i PE coinvolti è quindi configu-
                                                                                                             10 GE
            rata una VPN IP/MPLS attraverso il                                                                                                    PoP OLO X
                                                         PoP OLO Y
            backbone OPB che garantisce i                                                                  Nodo Feeder                                         VLAN
            collegamenti tra i PE posti nei vari         VLAN y1
                                                                                                           Cisco 7609                                          x1 x2 x3
            PoP. Gli indirizzamenti IP degli                                        GE                                                  GE
            apparati del cliente possono                     GE                         GE
                                                                                                VLAN y1
                                                                                                                 VLAN x2
                                                                                                                                         VLAN x3       OLO X GE
                                                                 OLO Y            VLAN x1                                      GE
            essere anche in questo caso decisi
            autonomamente dai clienti stessi,
            sebbene le relative subnet devono
            essere annunciate ai PE di                                            clienti clienti                    clienti        clienti
                                                                                  OLO X OLO Y                        OLO X          OLO Y
            Telecom Italia utilizzando il proto-
            collo di tipo BGP.
                                                                                 VLAN x1 VLAN y1                     VLAN x2        VLAN x3
                                                                   GE   =   Gigabit Ethernet
            1.3 Servizi Bitstream                                 OLO   =   Other Licensed Operator
                                                                  PoP   =   Point of Presence
                                                                 VLAN   =   Virtual LAN
               La necessità di creare nel mer-
            cato delle telecomunicazioni un
            regime di concorrenza tra i diversi          FIGURA 3› Servizio Bitstream con raccolta del traffico OLO su DSLAM di Telecom Italia.
            operatori presenti sul territorio

                                                                                              NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 2 - Agosto 2008               5
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           BIANCHETTI › PICCIANO › VENUTO • NGN2: la parte Metro

            zioni di controllo del rispetto dei parametri di traf-                     il rapporto tra overhead e traffico diminuisce
            fico contrattualizzati, attuando le funzionalità di                        fino a circa il 6%, concatenando 10 celle su una
            “policing” in caso di traffico eccedente i valori sta-                     trama Ethernet. Sulla rete OPM si utilizza la fun-
            biliti. Il trasporto su rete OPM è effettuato con                          zionalità di cell concatenation per i PVC ATM
            algoritmi e protocolli di tipo L2 ethernet.                                provenienti dai Nodi B che trasportano traffico
                La connettività punto-punto tra il DSLAM ed il                         per navigazione internet da terminali radiomobili
            KdC rende compatibile questo servizio, analoga-                            UMTS-HSDPA.
            mente al traffico voce ed internet verso i BRAS
            descritto nel par. 1.1, con il trasporto Ethernet over                     1.4.1 Sincronizzazione
            MPLS; su nuove installazioni di DSLAM su MAN
            NGN2 sarà probabilmente in futuro utilizzato que-                             L’apparato Gateway A, oltre a svolgere le fun-
            sto tipo di trasporto.                                                     zioni di mapping e demapping del traffico ATM su e
                                                                                       da trame Ethernet, fornisce ai Nodi B della rete
            1.4 Servizio di backhauling del traffico da rete mobile

                Telecom Italia è stato uno dei primi operatori
            ad utilizzare un’architettura di trasporto del traf-                                                                  RNC
            fico UMTS utilizzando un’infrastruttura di rete                                                                                 STM-1
            Ethernet quale è OPM.                                                                                 Gateway B
                La soluzione adottata, (figura 4), si basa sul
            trasporto di flussi di traffico ATM della rete
            U T R A N - U M T S Te r r e s t r i a l R a d i o A c c e s s                                                                          GBE
            Network - (tra i Nodi B e RNC) mediante due
            apparati denominati “Gateway A” e “Gateway B”
            che effettuano le funzionalità necessarie di inter-                                          METRO
            lavoro tra i protocolli ATM e Ethernet.
                In particolare i suddetti due apparati
            Gateway svolgono la funzione di mappaggio
            delle celle ATM su trame Ethernet, utilizzando                                                                              10 GBE
            pseudowire MPLS (PWE3) per l’incapsulamento
            ATM over Ether net come previsto nel docu-                                                         FEEDER

            mento (IETF RFC4717). La MAN OPM trasporta
            il traffico proveniente dai Gateway, utilizzando                                                           GBE
            esclusivamente protocolli e tecniche di swit-                                                  Gateway A
            ching tipo Ethernet ed è totalmente trasparente
            alla segnalazione utilizzata per instaurare il tun-
            nel MPLS utilizzato per il trasporto degli pseu-                               Nodo B
                                                                                                                 ATM IMA MxE1
                                                                                           HSDPA
            dowire.
                Gli apparati Gateway attualmente installati                                  ATM    =   Asynchronous Transfer Mode
            consentono di mappare una o più celle ATM su                                   HDSPA    =   High Speed Downlink Packet Access
                                                                                             IMA    =   Inverse Multiplexing for ATM
            una trama Ethernet. Il mappaggio di una cella                                    RNC    =   Radio Network Controller
            per trama è particolarmente indicato per tutte le                                STM    =   Synchronous Transfer Mode
            componenti del flusso dati UMTS particolar-
            mente sensibili alle variazioni di latenza, in que-
                                                                                       FIGURA 4› BackHauling UMTS/HSDPA.
            sto caso infatti la cella ATM è incapsulata su
            uno pseudowire, imbustata su una trama
            Ethernet e quindi trasmessa. Questa metodolo-
            gia presenta però lo svantaggio di disottimizzare                          UMTS/HSDPA il clock necessario alla sincronizza-
            l’utilizzo dei mezzi trasmissivi, in quanto per il                         zione della cella. La sincronizzazione di tutte le
            trasporto di una singola cella ATM (53 bytes) si                           celle con un clock affidabile e preciso, di qualità
            trasmettono sui link 86 bytes. Volendo dare una                            conforme agli standard utilizzati per la sincronizza-
            stima numerica approssimativa del rapporto tra                             zione delle reti SDH, è di fondamentale importanza
            overhead e payload, si può dire che questo                                 per la gestione delle comunicazioni radiomobili:
            metodo presenta un rapporto overhead/traffico                              errori sul clock di pochissime parti per milione
            totale pari a circa il 39% 1 . L’utilizzo della funzio-                    impediscono ai terminali di comunicare corretta-
            nalità di cell concatenation consente di mappare                           mente e di portare a termine le procedure di mobi-
            n celle ATM su un'unica trama Ethernet, per cui                            lità tra diverse celle. Ciascun Gateway A è con-
                                                                                       nesso ad una sorgente di clock a 2048 kHz, nor-
            (1)                                                                        malmente si connette l’ingresso di sincronismo
                  In realtà il calcolo effettivo di tale numero varia in funzione      dell’apparato all’uscita del segnale di sincronismo
                  del fatto che l’overhead ATM (5 bytes) sia trasmesso intera-         di un ADM SDH o, meglio, di un SASE di centrale. I
                  mente, parzialmente o non sia trasmesso. Ciò dipende dalla           flussi E1 in uscita dal Gateway A sono quindi gene-
                  trasmissione su uno stesso pseudowire di celle aventi tutte lo       rati localmente sul Gateway A in base al clock pro-
                  stesso identificativo di VP/VC o con stesso VP e diverso VC.         veniente da una rete sincrona e, di conseguenza,

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                                                                                                      BIANCHETTI › PICCIANO › VENUTO • NGN2: la parte Metro

            presentano la qualità richiesta. Come si vedrà nel         determinare lo scarto di pacchetti e quindi la per-
            seguito dell’articolo, i Nodi B con uscite in Gigabit      dita di traffico. Allo scopo di proteggere in questi
            Ethernet, non avendo alcuna connessione E1 da              casi il traffico maggiormente pregiato, è necessa-
            cui prelevare il sincronismo, devono risolvere il pro-     rio che gli apparati siano in grado di classificare il
            blema della sincronizzazione utilizzando soluzioni         traffico, ossia distinguere i vari flussi in base ai
            alternative.                                               servizi trasportati, e decidere di conseguenza a
                                                                       quali di questi dare una maggiore priorità di inoltro
            1.5 Gestione della Quality of Service (QoS)                e per quali procedere con lo scarto in caso di con-
                                                                       gestione di un link. Sulle reti in tecnologia Ethernet
                La rete OPM, come descritto nei precedenti             il traffico è classificato in base al valore dei 3 bit
            paragrafi, trasporta traffico generato da applica-         del campo user priority (IEEE 802.1p), del campo
            zioni tra loro molto diverse, in particolare:              Tag Control Information (IEEE 802.1Q) di seguito
            • navigazione internet (Alice) da DSLAM IP;                definiti con il nome di COS (Class Of Service). Una
            • video diffusivo (multicast) IPTV;                        possibile strategia di classificazione del traffico è
            • video “On Demand” (unicast);                             quella di assegnare ai servizi trasportati valori di
            • traffico da rete UMTS-HSDPA;                             COS (Class Of Service) crescente al crescere del-
            • servizi di connessione dati per clientela SOHO           l’importanza del traffico. Una volta assegnato il
                (Small Office Home Office) con accesso da              relativo COS ai diversi tipi di flussi dati in transito,
                DSLAM IP;                                              è necessario che gli apparati applichino sulle
            • s e rvizi di c onne ssione da ti per cl i en tel a       i n t e r f a c c e d i re t e l e n e c e s s a r i e p o l i t i c h e d i
                Business Corporate con accesso GbE tramite             gestione del traffico.
                terminazione dedicata (TIR);
            • traffico Voce;
            • servizi Wholesale.                                       3. Evoluzione della rete OPM
                Come è possibile immaginare, i servizi elencati
            sono tra loro estremamente diversi per quanto                  La rete OPM è la rete di raccolta ed aggrega-
            riguarda i requisiti fondamentali per il trasporto         zione di Telecom Italia, su cui, in prospettiva, con-
            ossia:                                                     vergeranno tutti i servizi offerti dall’Azienda. Allo
            • ampiezza di banda;                                       scopo quindi di soddisfare i diversi requisiti di tra-
            • variazioni del tempo di latenza tra i vari pac-          sporto legati ai differenti servizi che nel prossimo
                chetti (jitter);                                       futuro saranno offerti alla clientela, la rete OPM
            • perdita media di pacchetti (Packet loss).                subirà un’evoluzione progressiva che ne consen-
                Allo scopo di garantire requisiti di trasporto         tirà di superare gli attuali limiti e potenziare le pro-
            soddisfacenti per i diversi servizi si adottano due        prie caratteristiche di scalabilità, flessibilità e affi-
            principali strategie:                                      dabilità.
            • continuo monitoraggio della quantità di traffico             Nel seguito si evidenziano le maggiori sfide fun-
                che attraversa ciascun link della rete OPM allo        zionali e tecnologiche che OPM dovrà sostenere.
                scopo di effettuare i necessari ampliamenti di
                rete prima che si verifichino condizioni di con-       3.1 I limiti dell’attuale architettura di OPM
                gestione;
            • trattamento differenziato del traffico apparte-               Con il progressivo dispiegamento della nuova
                nente ai diversi servizi con diversi valori di prio-   rete di accesso di Telecom Italia, NGN2, le aree
                rità di forwarding all’interno di tutti gli apparati   metro di OPM, specialmente quelle di Roma e
                della rete OPM.                                        Milano, dovranno raccogliere ed aggregare un gran
                Il monitoraggio continuo del grado di occupa-          numero di accessi in multi tecnologia, dalle solu-
            zione di tutti i collegamenti della rete OPM garanti-      zioni FTTx di NGN2 a quelle dei DSLAM IP. Questi
            sce che le situazioni di congestione in rete si pos-       accessi dovranno essere trasportati selettivamente
            sano verificare con una probabilità estremamente           da OPM verso gli apparati di Edge IP di Telecom
            ridotta. Qualora questa eventualità debba verifi-          Italia stessa, cioè verso gli apparati PE (Provider
            carsi, il trattamento differenziato del traffico assi-     Edge), RA (Router di Accesso), BRAS, … , per i
            cura che i servizi più pregiati non risentano della        propri clienti o verso il dominio di rete degli
            situazione di congestione e che gli apparati prov-         OLO/SP (Other Licensed Operator/Ser vice
            vedano a scartare esclusivamente traffico di più           Provider). Si evidenziano quindi due principali punti
            bassa priorità.                                            di attenzione in merito alle soluzioni di rete e alle
                                                                       funzionalità rese disponibili dalla tecnologia, uno
                                                                       relativo alla QoS e l’altro relativo alla scalabilità dei
            2. Possibili meccanismi di gestione della priorità         servizi punto-punto.
               in reti Ethernet                                             La condivisione di una medesima infrastruttura
                                                                       di rete tra più SP (Service Provider) e tra servizi
               Il monitoraggio della banda impegnata sui link          aventi differenti requisiti di QoS richiede la disponi-
            trasmissivi non è in grado di garantire che in casi        bilità di soluzioni evolute di QoS con elevata selet-
            particolari di aumento improvviso del traffico in          tività e scalabilità. Livelli di selettività crescenti
            uscita ad una data interfaccia di rete non si verifi-      consentono di passare dalla “semplice” differenzia-
            chino situazioni di congestione che potrebbero             zione della priorità di trattamento dei diversi servizi

                                                                            NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 2 - Agosto 2008              7
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           BIANCHETTI › PICCIANO › VENUTO • NGN2: la parte Metro

            (voce, video e dati) alla selettività
            per SP fino alla gestione selettiva
            della QoS tra le differenti classi o
                                                                                                                                   HE
            tra i flussi dei clienti del SP stesso.                                                      OPB                      BTV
                                                                                                      IP/MPLS BB
            Livelli di maggiore selettività sulla
                                                                                                                       IP Edge
            QoS richiedono un’adeguata sca-
            labilità delle funzionalità di tratta-                                 VOD
                                                                                                                                    3G/4G Mobile
                                                             Backbone
            mento differenziato del traffico                                                                                        Core Network
            (marking, scheduling, policing,
            shaping). Senza spingersi a livelli                                                                           GTWB
                                                            Metro/Regional      OPM
            troppo specialistici, sono richiesti
                                                                          Regional Area                                        Enhanced
            meccanismi per differenziare il                                                               DWDM
                                                                                                                              Delivery Kit
            traffico trasportato in rete e per-                               Basic
                                                                                                   10GbE
                                                                           Delivery Kit
            metterne un diverso trattamento in                OLO b                                                                        OLO a
                                                                                      GbE
            termini prestazionali, adeguato alle                                           CWDM
            differenti esigenze di connettività
                                                                      Bth                     GbE
            richieste dai servizi finali.                                            GbE
                 Passando ai requisiti di scalabi-                           GTWA                                           NGN2 Access
            lità per i servizi unicast (punto-                                             FTTE/               GPON
                                                                               ATM        FTTCab                                 FTTB/FTTCab
            punto), la numerosità degli accessi               UMTS/         IMA nxE1
                                                               HSxPA                                              FTTH
            NGN2 e le articolate situazioni di                                              xDSL
                                                                                                                                      VDSL2
            raccolta a livello di Edge IP per gli            Access                                    BUSINESS
            OLO possono portare rapidamente                                                 Residential
            in crisi il “budget” di VLAN-ID                                                 Triple Play                     Residential
                                                                                                                            Triple Play
            gestibili a livello di area metro
            (circa 4000 VLAN ID configurabili              ATM = Asynchronous Transfer Mode                HSxPA = High Speed x Packet Access
            come dallo standard IEEE 802.1Q).              BTV = Broadcast TeleVision                       MPLS = MultiProtocol Label Switching
                                                        CWDM = Coarse Wavelength Division Multiplexer NGN2 = Next Generation Network 2
            Anche soluzioni di tipo Stacked             DWDM = Dense Wavelength Division Multiplexer         OLO = Other Licensed Operator
            VLAN previste dallo standard IEEE             FTTB = Fiber To The Building                       OPB = Optical Packet Backbone
                                                       FTTCab = Fiber To The Cabinet                         OPM = Optical Packet Metro
            802.1ad (QinQ) non risolvono il               FTTE = Fiber To The Enclosure                     VDSL = Very high bit-rate Digital Subscriber
            problema. La soluzione adottata                GbE  = Gigabit Ethernet                                 Line
                                                         GPON = Gigabit Passive Optical Networks             VOD = Video On Demand
            da Telecom Italia per i servizi di              HE = Head End                                   UMTS = Universal Mobile Telecommunications
            connettività punto-punto prevede                                                                       System

            l’incapsulamento delle trame
            Ethernet in MPLS (EoMPLS, frutto
                                                      FIGURA 5› Architettura di rete OPM2.
            degli standard IETF dei gruppi di
            lavoro Pseudo-wire Emulation
            Edge-to-Edge, PWE3).
                 Il ricorso ad EoMPLS e quindi, in estrema sin-                   3.2.1 La scelta del modello di servizio
            tesi, alle funzionalità di MPLS, oltre che risolvere
            la criticità sulla scalabilità del numero della VLAN,                       Uno degli snodi decisionali più importanti per
            potrà abilitare, in futuro, altre interessanti funzio-                l’ingegnerizzazione di OPM2 è stato quello della
            nalità proprie della suite di protocolli MPLS quali il                scelta del modello di servizio.
            Fast ReRouting (FRR), per ridurre i tempi di ripri-                         Telecom Italia ha optato per un modello di ser-
            stino in caso di guasto, ed il Traffic Engineering                    vizio multilayer su tecnologie mature e supportate
            (TE) per ripartire in maniera controllata il traffico                 dai principali costruttori. Il modello di servizio pre-
            tra i link.                                                           vederà l’adozione di soluzioni:
                                                                                  • EoMPLS2 per servizi punto-punto;
            3.2 OPM2                                                              • L2 o VPLS per servizi any-to-any;
                                                                                  • IP per servizi Video.
            I limiti della rete OPM evidenziati nel paragrafo pre-                      La scelta non è stata banale, in quanto molto
            cedente saranno superati grazie ad un’evoluzione                      vincolante in termini di flessibilità tecnologie, costi,
            strutturale e funzionale della rete di raccolta ed                    capacità di aggregazione e trasporto di tutti i ser-
            aggregazione metropolitana. Il primo passo è stato                    vizi offerti da Telecom Italia.
            quello di definire il modello di servizio e le soluzioni                    Nel modello di servizio adottato da Telecom
            di rete per le varie classi di servizi veicolati sull’e-              Italia, l’elemento più importante è l’adozione di
            voluzione di OPM, convenzionalmente nota come                         MPLS. L’introduzione di MPLS, infatti, vincolerà la
            OPM2 (figura 5). Tale evoluzione si caratterizza, da                  futura evoluzione di OPM2 verso questa suite di
            un punto di vista strutturale, per una maggiore                       protocolli. Maturità e supporto di MPLS, sia a
            capillarità di copertura geografica e, da un punto di                 livello di costruttori che di standard, giustificano
            vista funzionale, principalmente dall’introduzione di
            soluzioni EoMPLS, una gestione semplificata degli                       (2)
            identificativi VLAN e dall’attivazione di soluzioni di                      Sui vantaggi portati dall’evoluzione di EoMPLS (scalabilità
            QoS evolute.                                                                VLAN_ID, FRR, TE guasti) si veda il par. 3.4).

            8         NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 2 - Agosto 2008
OPM   14-07-2008    8:31     Pagina 9

                                                                                                                         BIANCHETTI › PICCIANO › VENUTO • NGN2: la parte Metro

            questo orientamento che capitalizza anche la note-                         Feeder minimizza l’impatto sull’utenza di un ipo-
            vole esperienza acquisita in Telecom Italia sul                            tetico guasto di apparato: concentrare sui Feeder
            backbone OPB, dove sono state pionieristicamente                           l’incremento di accessi attesi in ambito NGN2,
            introdotte diverse soluzioni basate su MPLS, per il                        porterebbe a situazioni potenzialmente perico-
            trasporto della voce sul backbone IP (MPLS-TE e                            lose, come numero di clienti impattati, in caso di
            FRR link protection).                                                      guasto di nodo, evento poco probabile seppur
                Le alternative all’adozione di tecniche MPLS                           non impossibile.
            maggiormente previste dagli operatori nel resto del                            Ultimo vantaggio conseguito con l’introduzione
            mondo e quindi analizzate anche da Telecom Italia                          dei Remote-Feeder è quello di una maggiore spe-
            sono state:                                                                cializzazione delle macchine: i Feeder possono
            • Stacked VLAN (QinQ): prevede l’utilizzo di una                           essere prevalentemente dedicati a funzioni di
                doppia etichetta di identificazione delle VLAN.                        transito verso l’Edge IP, mentre sui Remote-
                Questa tecnica ha il vantaggio di superare il                          Feeder, aventi il ruolo di aggregazione dell’ac-
                limite di circa 4000 VLAN configurabili per cia-                       cesso, possono essere concentrate le funziona-
                scun apparato della rete, lasciando la gestione                        lità, e relative schede, di aggregazione e gestione
                del traffico governata da protocolli semplici                          selettiva dei servizi.
                tipici delle reti Ethernet;
            • T-MPLS: è un derivato dell’MPLS, non usa le                              3.4 Vantaggi offerti dall’utilizzo di EoMPLS
                funzionalità di livello 3 IP, eliminando tutti gli
                elementi di rete necessari al trasporto del traf-                          EoMPLS è una soluzione di incapsulamento di
                fico IP di segnalazione e migliorando i processi                       trame di livello 2, in particolare Ethernet, su un
                di OAM;                                                                circuito virtuale (Virtual Circuit, VC), altrimenti
            • PBB/PBB-TE: è un sottoinsieme della racco-                               detto PseudoWire (PW), gestito dal piano di con-
                mandazione IEEE Provider Backbone Bridging                             trollo MPLS, come mostra la figura 7. Quando una
                (802.1ah) Trasforma le reti Ethernet, per propria                      trama Ethernet arriva all’interfaccia logica origine
                natura connectionless, in reti di trasporto                            dello PW viene incapsulata e trasportata all’in-
                Ethernet connection oriented , creando delle                           terno dello PW fino all’interfaccia logica destina-
                connessioni Ethernet virtuali punto-punto, di                          zione o di terminazione dello PW. La soluzione è
                backbone.                                                              u n a p a r t i c o l a re i s t a n z a d e l l o s t a n d a rd I E T F
                                                                                       Pseudo Wire Emulation Edge-to-edge (PWE3,
            3.3 Ampliamento della copertura tramite R-Feeder                           RFC 4448: Ethernet over MPLS).

                L’ i n c r e m e n t o d e l n u m e r o d e g l i
            accessi attesi in ambito NGN2 detterà                                           PE/RA                                       BB-NAS
                                                                                           Business
            l’evoluzione architetturale delle reti                                                                                     Residential
            OPM con la relativa espansione verso
            la periferia della rete d’accesso.
            Saranno remotizzate ulteriormente le
            funzioni di concentrazione del traffico,                                                                GE                       GE
            con l’aggiunta di un ulteriore livello di
            L2/L3 switching collegato al livello                                                      Metro                            Metro
            Feeder attuale; ciò si tradurrà in una
                                                                                                  10 GE
            maggior capillarità di OPM tale da
            accrescer ne la copertura geografica
            per mezzo di apparati più vicini ai                                        Feeder                                                      Feeder
            clienti.
                L a soluzione sc e lta pre ve derà di                                      GE                                                GE
            aggregare il traffico locale raccolto in una
            determinata centrale tramite un apparato
                                                                                 Mini-Feeder
            di concentrazione remota (Remote-
            Feeder) installato nella stessa centrale e
            collegato al Feeder di riferimento. Tale
            soluzione risulterà globalmente più van-                                                          CPE
                                                                                                                                CPE
            taggiosa di quella con trasporto tramite                                                                                              Mini-DSLAM
            rete SDH o WDM del traffico, proveniente                           CPE                    Residential
            dalle varie sorgenti presenti nell’area di                    Business                    customers ADSL2+
                                                                          customers ADSL2+                                                CPE
            raccolta della centrale, direttamente al
            Feeder di riferimento.                                                BB   =   BroadBand
                                                                                 CPE   =   Customer Premises Equipment
                Come mostrato in figura 6 i Remote-                            DSLAM   =   Digital Subscriber Line Access Multiplexer
                                                                                  GE   =   GigabitEthernet
            Feeder saranno attestati in doppio allo                              NAS   =   Network Access Server
            strato gerarchico superiore.
                Oltre a garantire la migliore soluzione
            economica per accrescere la capillarità                  FIGURA 6› Introduzione dei R-Feeder.
            di OPM, l’inserimento dei Remote-

                                                                                             NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 2 - Agosto 2008                9
OPM   10-07-2008       9:15        Pagina 10

           BIANCHETTI › PICCIANO › VENUTO • NGN2: la parte Metro

                                                                                                                    • introdurre funzionalità di Traffic
                                                                                                                    Engineering (MPLS-TE) per distri-
                                                                                                                    buire in maniera controllata il traf-
                                    VLAN           PW              MPLS-LSP                                         fico tra i link;
                                                                                                                    • migliorare le possibilità di dia-
                                                                                                                    gnosi dei guasti e supervisione
                                                                                                                    (segnalazioni sullo stato degli
                                                                                                                    pseudowire).
                                         MPLS LSP                               MPLS LSP

                                              PW                                    PW                              3.5 Evoluzione delle funzionalità
                   802.1q                  802.1q                                802.1q          802.1q                 di QoS

                     ETH                ETH        ETH                        ETH        ETH          ETH      È attualmente allo studio l’op-
                                                                                                          portunità di far evolvere le funziona-
                                                                                                          lità di gestione della qualità del ser-
                                                   10 GbE
                                                                                                          vizio utilizzate nelle MAN OPM
                               GE                                              GE                         attraverso meccanismi di QoS
                                                                                                          gerarchica (Hierarchical QoS, H-
                                                  LSP-MPLS
                                                                                                          QoS). Questi meccanismi possono
                                                     PW
                                                                                                          essere implementati utilizzando HW
                                                                                                          di nuova generazione in grado di
                                                    VLAN                                                  garantire un significativo incremento
                                                                                                          del numero di code disponibili sulle
                   GbE = Gigabit Ethernet              VLAN = Virtual LAN
                                                                                                          porte di uscita degli apparati, anche
                    PW = PseudoWire                      ETH = Ethernet                                   diverse migliaia, e funzionalità di
                   LSP = Label Switched Path           MPLS = MultiProtocol Label Switching
                                                                                                          accodamento gestite in HW.
                                                                                                               Un possibile miglioramento della
           FIGURA 7› Pila protocollare di EoMPLS.                                                         gestione della QoS può essere
                                                                                                          offerto dall’introduzione di ulteriori
                                                                                                          livelli di scheduling in corrispondenza
                                                                                                          delle interfacce di uscita degli appa-
               Uno PW Ethernet è quindi lo strumento per il                         rati, e quindi di meccanismi noti con il termine “QoS
           trasporto di trame Ethernet/802.3 su una rete                            gerarchica” (figura 8 nel caso di soli 2 livelli di schedu-
           MPLS. Lo PW consente ai Service Provider di emu-                         ling). Ad esempio con questi meccanismi le trame pos-
           lare l’offerta di servizi Ethernet, tipicamente di tipo                  sono essere classificate (e quindi accodate) non più
           pto-pto, su una rete MPLS.                                               esclusivamente in base al valore di COS, bensì anche
               La principale ed immediata giustificazione del-                      in base ad altri parametri, per esempio il VLAN ID. Nel
           l’introduzione di EoMPLS sta proprio nella possibi-                      caso descritto in figura 8 sono presenti, in corrispon-
           lità di superare i limiti di scalabilità in termini di                   denza all’interfaccia di uscita, due livelli di scheduling:
           numero di VLAN gestibili in ogni istanza di OPM.                         il livello superiore (child) potrebbe ad esempio consen-
           Una stima della penetrazione dei servizi raccolti da                     tire di differenziare il trattamento dei flussi con diverso
           OPM nel prossimo futuro porta a ipotizzare un                            valore di COS nell’ambito della stessa VLAN, mentre il
           numero di VLAN ID necessari nell’ordine delle                            livello inferiore (parent) potrebbe poi differenziare il trat-
           decine di migliaia, sicuramente non gestibili, utiliz-                   tamento del traffico appartenente alle diverse VLAN.
           zando protocolli basati esclusivamente su swit-
           ching Ethernet IEEE 802.1Q (limite di circa 4000
           VLAN ID). La tecnologia PW offre tipicamente solu-
           zioni in grado di gestire decine di migliaia di PW
           per scheda e, dato che il mapping VLAN-PW è 1 a
           1, si riesce a gestire un equivalente numero di
           VLAN ID per scheda. Un ulteriore margine in ter-
                                                                                               W2,1

           mini di scalabilità è dato dalla funzionalità di “VLAN
                                                                                                            W2,2

                                                                                                                   W2,1

                                                                                                                                     W1,1

                                                                                                                                              W1,2
                                                                                                                              W2,2

           Local significance”, che consente l’utilizzo del
           medesimo identificativo di VLAN su porte differenti                                                                          CHILD LEVEL
           della stessa scheda.
               Oltre al superamento dei limiti di scalabilità, l’in-                                          W2
           troduzione di EoMPLS, potrà consentire a Telecom                                              W1
           Italia, in futuro, di capitalizzare le funzionalità                                                       Wk PARENT LEVEL
           offerte dalla suite di protocolli MPLS per:                                      Wx,y = queue Weight
           • introdurre funzionalità di FRR per ridurre i tempi
               di recovery a seguito di guasto. Dalle protezioni
               assicurate dalla famiglia di protocolli STP
               (ordine di secondi), con l’introduzione delle tec-                   FIGURA 8› QoS gerarchica.
               nologie di FRR si tende ai 50 ms;

            10         NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 2 - Agosto 2008
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                                                                                                                     BIANCHETTI › PICCIANO › VENUTO • NGN2: la parte Metro

                 I nuovi apparati oggi disponibili sul mercato                             Per poter separare le componenti di traffico dati
            consentono di definire diversi livelli di scheduling                       è necessario installare presso la sede del nodo B
            (fino a 5 o oltre) e quindi di effettuare potenzial-                       un apparato, denominato Minigateway A che
            mente una classificazione molto fine dei flussi fino                       separa i PVC dati e li incapsula in MPLS, facendo
            all’ipotetica gestione differenziata dei singoli flussi                    transitare le relative connessioni su collegamenti
            cliente. Chiaramente maggiore è la granularità di                          ADSL2+ attestati su un DSLAM IP e terminati sul
            differenziazione dei flussi, maggiore risulta la com-                      gateway B. I PVC che trasportano il resto del traf-
            plessità gestionale della rete e dei servizi.                              fico sono instradati dal Minigateway A verso un
                                                                                       Gateway A su collegamenti ATM-IMA-E1 nella
                                                                                       modalità “tradizionale”.
            4. Backhauling UMTS: evoluzione                                                Il trasporto dati su ADSL2+ consente di aumen-
                                                                                       tare la banda in downlink sul singolo doppino in
               La diffusione dei servizi HSDPA (High Speed                             rame fino a 20 Mbit/s e fino ad 1 Mbit/s in uplink.
            Downlinik Packet Access) e HSUPA (High Speed                               L’utilizzo dell’ADSL2+ si adatta bene ad un tipo di
            Uplink Packet Access) richiede la necessità di                             trasmissione dati prevalentemente asimmetrico
            garantire una sempre maggiore banda ai clienti                             come la navigazione Internet e consente di sfrut-
            connessi alla rete 3G tramite terminali di accesso                         tare in maniera molto efficiente la capacità di tra-
            mobili. Analogamente, reti mobili di 4 a genera-                           sporto del portante in rame. Come visibile in figura
            zione punteranno sempre più sull’offerta di una                            9, inoltre, le tratte ADSL2+ sono ridondate ed il
            crescente disponibilità banda. Sarà pertanto                               protocollo di segnalazione RSVP, utilizzato per la
            necessario incrementare significativamente la                              segnalazione dei tunnel MPLS tra il Minigateway A
            banda dei collegamenti di raccolta (backhauling)                           ed il Gateway B, consente di reinstradare i flussi
            dei siti radiomobili verso la rete Core, prevedendo                        dati in caso di guasto su uno dei due link. Questa
            soluzioni architetturali diverse da quelle adottate                        soluzione consente, quindi, di incrementare la
            attualmente.                                                               banda a disposizione del nodo B fino a 35-40
               Le possibili alternative attualmente allo studio                        Mbit/s in downlink, sacrificando però la banda in
            prevedono collegamenti di raccolta dei siti radio-                         uplink (max 2 Mbit/s) e quindi i servizi di tipo
            mobili realizzati mediante:                                                HSUPA. Il pregio principale di questa soluzione
            • collegamenti in fibra ottica;                                            consiste nella sua economicità in quanto non
            • c o lle ga m e nti c he sfrutta no l a tecn o l o g i a                  richiede, nella maggior parte dei casi, installazione
               ADSL2+;                                                                 di nuovi portanti in rame o fibra ottica fino al sito
            • collegamenti che sfruttano la tecnologia VDSL2                           radiomobile.
               o GPON.
                                                                                       4.2 Backhauling in dei Nodi B in fibra ottica
            4.1 Trasporto dati su linee ADSL2+
                                                                                               I costruttori di reti radiomobili stanno mettendo
                Una prima, parziale, evoluzione del modello di                             a punto soluzioni di trasporto delle informazioni tra
            trasporto UMTS-HSDPA attualmente in uso in                                     Nodi B e RNC non più basate su ATM. I limiti di
            Telecom Italia consiste nella separazione logica e                             scalabilità delle reti ATM, le difficoltà di operare
            fisica dei PVC ATM, che trasportano i dati relativi                            incrementi di banda su reti di accesso in rame e la
            alla navigazione Internet da terminale (tipicamente                            necessità di utilizzare apparati Gateway di interla-
            traffico HSDPA) dal resto dei PVC, che trasportano                             voro tra il mondo ATM e quello IP/Ethernet hanno
            la voce. Una esemplificazione di questo modello è                              indotto gli operatori ed i costruttori di apparati a
            presente in figura 9.                                                          rendere disponibili apparati di rete radiomobile,
                                                                                                                      Nodi B e RNC, dotati di
                                                                                                                      interfacce Ethernet e proto-
                     Traffico HSDPA                                                                                   colli IP per il trasporto del
                      eventualmente
              anche HSUPA/A-DCH* Mode                                                METRO                            traffico. I vantaggi introdotti
                                                  DSLAM
                                    F m                                      10 GE
                                                                                                                      sono rappresentati dalla
                         Mini                                 G
                 NxE1 GTW A                ADSL                                             GE  GTW                   disponibilità di interfacce in
                  IMA                      copper                                                                     grado di gestire collega-
                                                                  Metro/Feeder
                                 2xE                GTW                                               STM-1           menti con banda decisa-
                                  1
                                       copper                                                               RNC       mente più elevata (teorica-
               Traffico voce,          SHDSL                    GE                                                    mente fino a 100 Mbit/s), la
               videochiamata, dati R99,                                      10 GE
               segnalazione, O&M, eventualmente                                                                       semplificazione delle reti
               HSUPA/A-DCH su architettura tradizionale                                                               grazie all’eliminazione dei
                 A-DCH = Associated Dedicated CHannel              HSUPA = High Speed Uplink Packet Access            protocolli ATM e quindi dei
                  ADSL = Asymmetric Digital Subscriber Line           IMA = Inverse Multiplexing for ATM              relativi apparati, migliore
                DSLAM = Digital Subscriber Line Access                RNC = Radio Network Controller
                         Multiplexer                               SHDSL = Symmetrical Highspeed DSL                  affidabilità delle tratte in
                    GE = Gigabit Ethernet                             STM = Synchronous Transfer Mode                 accesso dai Nodi B alla rete
                   GTW = GateWay
                                                                                                                      dovuta alle caratteristiche
                                                                                                                      qualitative delle trasmissioni
           FIGURA 9› Trasporto su ADSL del traffico dati.                                                             ottiche. L’introduzione delle
                                                                                                                      reti UMTS “Full IP” obbliga

                                                                                           NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 2 - Agosto 2008             11
OPM   10-07-2008       9:15        Pagina 12

           BIANCHETTI › PICCIANO › VENUTO • NGN2: la parte Metro

           gli operatori a riprogettare interamente le
           reti di backhauling, ridefinire i modelli di
           servizio e le architetture di rete. Telecom                   NodeB
           Italia ha da tempo avviato un progetto
                                                                                             Remote
           pilota di rete UMTS Full IP.L’architettura                   GE                   Feeder                           METRO
           della rete di backhauling è rappresentata
                                                                                                                         10 GE
           in figura 10.                                             Fibra nuda         GE                                           GE
                                                                                                        10GE
               A diffe re nza de lla soluzion e di
           backhauling di Nodi B in tecnologia ATM                                      Sede SGU       10GE
                                                                                                                 OPM
                                                                                                                                        RNC
           non sono presenti flussi PDH E1 dai quali
           il nodo B possa prelevare il clock a 2048                                                                                 GE
                                                                      GE = Gigabit Ethernet                             10 GE
           Khz necessario per sincronizzare il                      OPM = Optical Packet Metro
                                                                    RNC = Radio Network Controller
           segnale radio. Possono essere ipotizzate                 SGU = Stadio di Gruppo Urbano
           le seguenti soluzioni:
           • si porta comunque un flusso E1 in
               rame al nodo B con l’unico scopo di
                                                             FIGURA 10› BackHauling Nodi B con interfaccia ottica.
               trasportare il segnale di sincronismo.
               Questa soluzione, pur essendo effi-
               cace, obbliga il mantenimento della
               tratta E1 in doppino, dei modem SHDSL e di                      presente nel cabinet e i modem VDSL2 installati
               tutta l’operatività necessaria alla loro realizza-              presso i Nodi B.
               zione e manutenzione, di conseguenza non è
               ritenuta la migliore;
           • il segnale di sincronismo potrebbe essere rica-                   5. Cenni sulle funzionalità di Video Admission
               vato da sistemi radio tipo GPS. Questa solu-                       Control
               zione pur essendo tecnicamente fattibile è di
               difficile realizzazione pratica ed aggiunge l’ope-                  Uno dei dilemmi ricorrenti nella fase di proget-
               ratività ed i rischi di malfunzionamento della                  tazione della rete è rappresentato dalla defini-
               parte delegata al recupero del segnale GPS;                     zione dell’opportuno dimensionamento dei singoli
           • il clock dei Nodi B è agganciato a quello                         collegamenti tra apparati della rete OPM, suffi-
               dell’RNC a sua volta connesso ad un segnale di                  ciente a salvaguardare la rete da fenomeni di con-
               riferimento. La sincronizzazione dei clock dei                  gestione. Le soluzioni che si possono adottare in
               Nodi B avviene mediante segnalazione in banda                   questi casi vanno dal sovradimensionamento
               sui link Ethernet tramite l’uso di protocolli pro-              della capacità dei link rispetto al traffico di picco
               prietari o standard. Quest’ultima rappresenta cer-              stimato (garantendo opportuni margini), all’intro-
               tamente la soluzione più conveniente dal punto di               duzione in rete di meccanismi di controllo degli
               vista tecnico in quanto non richiede l’installazione            accessi ai servizi. Nel caso di trasporto su OPM
               e la manutenzione di apparati accessori.                        prevalentemente di servizi voce o dati (internet e
                                                                               servizi business) la gestione di una congestione di
           4.3 Backhauling dei Nodi B con soluzioni VDSL2                      qualche link può facilmente essere risolta attra-
                al Cabinet                                                     verso i meccanismi di accodamento differenziato
                                                                               del traffico (in base alla priorità). Nel caso in cui il
               La soluzione con il trasporto da nodo B a rete                  traffico relativo ai servizi video dovesse invece
           OPM, effettuato con l’architettura descritta in figura              diventare preponderante nella rete OPM, i mecca-
           11, è concettualmente analoga a quella con nodo B                   nismi di accodamento differenziato (eventual-
           connesso direttamente in GbE al Feeder.
           In questo caso il nodo B genera traffico
           su un interfaccia Ethernet elettrica invece
           che su un’interfaccia ottica. L’interfaccia
           Ethernet è attestata su un modem VDSL2
           ed il traffico trasportato in rame fino                    NodeB
                                                                      Eth                             Remote
           all’ONU connesso al Feeder mediante                                 Cabinet con
           collegamento GbE. Un vantaggio di que-                              ONU VDSL2              Feeder                        METRO
                                                                         VDSL2
           sta soluzione è rappresentato dalla con-                      copper               GE
                                                                                                                              10 GE
                                                                                                                                         GE
           centrazione di più Nodi B su una stessa                                                                10 GE
                                                                                        Sede SL
           porta GbE del Feeder, consentendo un                                                               10 GE      OPM
                                                                   GE = Gigabit Ethernet                                                    RNC
           migliore sfruttamento della banda. Un                  ONU = Optical Network Unit
                                                                                                     Sede SGU
           ulteriore vantaggio è rappresentato dalla              OPM = Optical Packet Metro                                             GE
                                                                  RNC = Radio Network Controller
           possibilità di utilizzare per la connessione           SGU = Stadio di Gruppo Urbano
                                                                                                                              10 GE

           all’ONU parte della rete di accesso in                VDSL = Very high bit-rate Digital Subscriber Line
           rame, evitando di realizzare i lavori neces-
           sari per collegare in fibra ottica i Nodi B.
           La soluzione ha come svantaggio la                FIGURA 11› BackHauling Nodi B soluzione VDSL2 al Cabinet.
           necessità di installare e mantenere l’ONU

            12         NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 2 - Agosto 2008
OPM   10-07-2008   9:15    Pagina 13

                                                                                                      BIANCHETTI › PICCIANO › VENUTO • NGN2: la parte Metro

            mente anche di tipo gerarchico) potrebbero non               della rete. Una possibile soluzione prevede il
            risultare sufficienti.                                       ricorso al protocollo di segnalazione RSVP, che
                Nei casi in cui si dovessero verificare conge-           consente di:
            stioni dovute all’eccessiva richiesta di servizi video,      • verificare la disponibilità di risorse di banda
            sarebbe indispensabile ricorrere a meccanismi                    lungo i percorsi della rete OPM dalle piat-
            selettivi di scarto di traffico relativi ai singoli flussi       taforme di servizi video erogatrici degli stream
            video richiesti dai clienti, ossia decidere di inter-            sino ai nodi di attestazione dei ricevitori dei
            rompere il servizio a pochi clienti, salvaguardando              flussi (tipicamente Feeder e Remote-Feeder,
            la qualità del servizio per la maggior parte di essi.            attualmente con esclusione dei DSLAM IP, OLT);
            In alternativa si potrebbe ricorrere a meccanismi in         • “prenotare” le risorse con opportune riserva-
            grado di prevenire la richiesta eccessiva di banda               zioni di banda secondo le richieste contenute
            per servizi video, realizzando funzionalità di con-              nelle sessioni RSVP.
            trollo degli accessi a tali servizi.                             In tal modo, ogni richiesta di admission control
                Risulta quindi importante per gli operatori di           per un dato flusso video è identificata da una
            rete studiare la possibilità di introdurre funzionalità      segnalazione RSVP veicolata lungo il medesimo
            di Video Admission Control (VAC) che, sulla base             percorso dei flussi dati.
            dello stato di occupazione delle risorse di rete,                Anche nella modalità On-Path occorre comun-
            regolino l’accettazione di ogni nuova richiesta di           que mantenere un legame con le piattaforme appli-
            canali video. In caso di indisponibilità di banda, la        cative di erogazione del servizio e ciò può essere
            richiesta di fruizione del nuovo canale non è soddi-         ottenuto attraverso opportuni meccanismi di inter-
            sfatta; la funzionalità di VAC evita così che la con-        faccia fra le piattaforme IPTV, sistemi centralizzati
            gestione che si instaurerebbe, tentando di soddi-            di AC e le funzioni RSVP in rete.
            sfare anche la richiesta di servizio video aggiun-
            tivo, generi una perdita di pacchetti che potrebbe           5.2 Admission Control Off-Path
            degradare la qualità di servizio percepita da un ele-
            vato numero di clienti.                                          Nelle soluzioni VAC “Off-Path”, la verifica della
                Telecom Italia segue da tempo la standardizza-           disponibilità di risorse di rete e l’accettazione della
            zione e gli sviluppi di soluzioni di Video Admission         nuova richiesta sono demandate ad un piano di
            Control che al momento appaiono più promettenti.             controllo centralizzato, gestito secondo il modello
                È possibile distinguere tra:                             TISPAN dalla funzione RACS, altresì responsabile
            • Scenario Push, nel quale il VAC si basa su una             del Policy Management (PM). Il RACS, con un
                richiesta esplicita del livello applicativo alla         opportuno dialogo con gli elementi di rete, costrui-
                piattaforma di controllo;                                sce e mantiene aggiornato un modello di rete
            • Scenario Pull, nel quale il VAC si basa sulla              descrivente topologia e stato di occupazione delle
                segnalazione di rete, che è intercettata dai nodi        risorse, e utilizza questo database per verificare la
                di rete e convogliata sulla piattaforma di con-          disponibilità di risorse all’arrivo di richieste specifi-
                trollo.                                                  che provenienti dalla funzione applicativa.
               In entrambi gli scenari, inoltre, il meccanismo di            Quando soluzioni di VAC saranno mature in ter-
               VAC può essere classificato come:                         mini di standardizzazione ed implementazione tec-
            • On-Path, se il piano di controllo è distribuito sui        nologica e funzionali ai servizi offerti, l’operatore di
                nodi di rete coinvolti nel passaggio dei flussi          rete, attraverso esse, potrà garantirsi una maggiore
                dati;                                                    efficienza rete a parità di qualità percepita dai
            • Off-Path, se il piano di controllo è centralizzato         clienti.
                ed è basato sulle informazioni topologiche rac-
                colte in rete. Tale soluzione, dunque, si basa su
                una modellizzazione della rete, che deve risul-          6. Conclusioni
                tare accurata, anche in termini di adattamento e
                reazione ai guasti.                                          In questo articolo sono state descritte architet-
                Le fasi logiche del controllo, indipendentemente         ture, protocolli e servizi disponibili sulla rete
               dalla famiglia di soluzioni che lo implementa, sono:      Optical Packet Metro e le relative evoluzioni previ-
            • verifica della disponibilità di risorse di rete, pos-      ste per lo scenario NGN2. Le sfide che NGN2 pone
                sibilmente e2e, per l’accettazione di una nuova          ad OPM, relativamente alla scalabilità della rete ed
                richiesta video (accesso ad un canale broadcast          alla capacità di gestire selettivamente i servizi
                TV o ad un VoD);                                         offerti, saranno adeguatamente governate con l’a-
            • accettazione o meno della nuova richiesta in               dozione di un modello di servizio multilayer e con
                funzione dell’esito del passo precedente;                l’introduzione di funzionalità evolute di QoS.
            • segnalazione all’utenza del motivo dell’even-
                tuale rifiuto (opzionale).

            5.1 Admission Control On-Path

                Nelle soluzioni VAC “On-Path”, l’acquisizione               mario.bianchetti@telecomitalia.it
            dello stato di impegno delle risorse di rete e il con-          giovanni.picciano@telecomitalia.it
            trollo delle stesse è demandato totalmente ai nodi              luciano.venuto@telecomitalia.it

                                                                           NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 2 - Agosto 2008             13
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           BIANCHETTI › PICCIANO › VENUTO • NGN2: la parte Metro

           — ACRONIMI

            AdC                  Area di Centrale                                        STM             Synchronous Transfer Mode
            ADSL                 Asymmetric Digital Subscriber Line                      TE              Traffic Engineering
            ATM                  Asynchronous Transfer Mode                              UMTS            Universal Mobile Telecommunications System
            BRAS                 BroadBand Remote Access Server                          UTRAN           UMTS Terrestrial Radio Access
            BTV                  Broadcast Television                                    VAC             Video Admission Control
            CoS                  Class of Service                                        VDSL            Very high bit-rate Digital Subscriber Line
            CoQ                  Class of Quality                                        VLAN            Virtual LAN
            CPE                  Customer Premises Equipment                             VLAN-ID         VLAN Identifier
            CWDM                 Coarse Wavelength Division Multiplexer                  VPLS            Virtual Private LAN Service
            DSLAM                Digital Subscriber Line Access Multiplexer              VPN             Virtual Private Network
            DWDM                 Dense Wavelength Division Multiplexer                   VOD             Video On Demand
            EoMPLS               Ethernet over MPLS                                      WDM             Wavelength Division Multiplexing
            FTTB                 Fiber To The Building
            FTTCab               Fiber To The Cabinet
            FTTE                 Fiber To The Enclosure
            FRR                  Fast Re Routing
            GPON                 Gigabit Passive Optical Networks
            HSDPA                High Speed Downlink Packet Access
            HSUPA                High Speed Uplink Packet Access
            IETF                 Internet Engineering Task Force
                                                                                                                M a r i o B i a n c h e t t i si è laureato in
            IMA                  Inverse Multiplexing for ATM                                              Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di
            LAN                  Local Area Network                                                        Torino nel 1989. Nello stesso anno è entrato
                                                                                                           in Azienda dove si è inizialmente occupato di
            LSP                  Label Switched Path                                                       aspetti di progettazione e dimensionamento
            MAN                  Metropolitan Area Network                                                 reti con particolare riguardo verso la tematica
            MPLS                 MultiProtocol Label Switching                                             di Network Traffic Management. Ha
                                                                                                           partecipato alle attività di standardizzazione
            MPLS-TE              MPLS Traffic Engineering                                                  internazionale sulla tematica NTM,
            NAS                  Network Access Server                                                     coordinando Study Group ITU e lavori in
                                                                                        ambito NMGD (Network Management Development Group). Dal
            NGN2:                Next Generation Network 2                              2005 è responsabile del progetto di Innovazione della rete OPM
            OLT                  Optical Line Termination                               di Telecom Italia.
            OLO                  Other Licensed Operator
            ONU                  Optical Network Unit
            OPB                  Optical Packet Backbone                                                         G i o v a n n i P i c c i a n o si è laureato in
            OPM                  Optical Packet Metro                                                      Ingegneria Elettronica presso l’Università La
            NP                   Network Provider                                                          Sapienza di Roma, dove ha inizialmente
                                                                                                           lavorato partecipando a progetti di ricerca per
            PBB                  Provider Backbone Bridge                                                  la progettazione delle prime reti radiomobili di
            PBB-TE               PBB-Traffic Engineering                                                   terza generazione. Dal 1996 opera nell’area
                                                                                                           Network della Direzione Generale di Telecom
            PBT                  Provider Backbone Transport                                               Italia dove fino al 2002 ha curato le attività di
            PE                   Provider Edge                                                             industrializzazione dei sistemi di gestione per
            PSTN                 Public Switched Telephone Network                                         le reti di trasporto (SDH e WDM) e
                                                                                        successivamente ha coordinato le attività di industrializzazione
            PW                   Pseudo Wire                                            degli apparati per reti metropolitane e regionali in tecnologia
            PWE3                 PW Emulation Edge-to-Edge                              xWDM, Ethernet, IP e MPLS. Dal 2006 è responsabile della
                                                                                        funzione Wireline Access Engineering con il compito di assicurare
            PIM-SSM              Protocol Independent Multicast-Source Specific         le attività di ingegnerizzazione della rete di accesso e di
                                 Multicast                                              aggregazione metro-regionale di Telecom Italia.
            QoE                  Quality of Experience
            QoS                  Quality of Service
            RA                   Router d’Accesso                                                                 L u c i a n o V e n u t o si è laureato in
            RACS                 Resource and Admission Control System                                       ingegneria elettonica presso l’università degli
                                                                                                             studi di Pisa nel 1998. Dopo una prima
            RFI                  Request For Information                                                     esperienza         lavorativa      presso     ST
            RNC                  Radio Network Controller                                                    Microelettronics quale ingegnere addetto alla
                                                                                                             linea di produzione di transistor bipolari e MOS
            RSVP                 Resource reSerVation Protocol                                               di potenza, è stato assunto in Telecom Italia
            SHDSL                Symmetrical Highspeed DSL                                                   direzione rete Sud 2 nel cui ambito ha
                                                                                                             ricoperto il ruolo di responsabile del gruppo
            SLA                  Service Level Agreement                                                     System Administrator. Dal 2001 lavora presso i
            SNMP                 Simple Network Management Protocol                     settori di ingegneria di rete dove si è occupato di
            SP                   Service Provider                                       industrializzazione di apparati SDH. Dal 2006 è inserito nel gruppo
                                                                                        di industrializzazione delle reti e servizi relativi alle reti OPM.
                                                                                        Attualmente sta seguendo i progetti di evoluzione di OPM in ottica
                                                                                        NGN2 e di “backhauling” della rete UMTS con accesso “Full IP”.

            14         NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 2 - Agosto 2008
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