NewsNOVEMBRE 2018 - Cesaro Mac Import
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Sommario L’ultimo discendente di Thor: INVENTHOR TYPE 9 . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Il nuovo raffinatore di casa Doppstadt KIMO Type 16 / Type 20 . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Veritas Malcontenta . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 L’ultima frontiera per la separazione del vetro InvenTHOUR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Il tour europeo per scoprire Inventhor ha fatto tappa in Italia Il più piccolo caricatore di casa Sennebogen: 817 E Green Line . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15 Il nuovo caricatore telescopico SENNEBOGEN 355 E . . . . . . . . . . . . . . . . .19 La nuova gru mobile portuale SENNEBOGEN 9300 E . . . . . . . . . . . . . . . . 22 SENNEBOGEN 855 Hybrid . . . . . . . . . . . . . .24 Tiger DePack 2018 . . . . . . . . . . . . . . . . . .27 La nuova Gamma Prodotti Tiger Depack PAPER PULP SOLUTION . . . . . . . .30 Riduce gli sprechi di polpa di carta STEINERT EddyC MOVE. . . . . . . . . . . . . . . .35 Il sistema mobile per la separazione dei metalli non ferrosi e ferrosi in un unico passaggio Impianto di pulizia del compost . . . . . . . . . . .36 CESARO MAC IMPORT propone il nuovo sistema di pulizia del compost Decreto biometano . . . . . . . . . . . . . . . . . .40 Cesaro Mac Import verso il futuro della digestione anaerobica Asja Foligno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .45 Impianto integrato di Digestione Anaerobica e Compostaggio HERAMBIENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 Impianto di Digestione Anaerobica 100.000 T. Inaugurato il 25 Ottobre Scorso l’impianto ha cominciato a operareil 21 agosto 2018 IFAT da record . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 Boom delle tecnologie ambientali MIAC 2018 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 The Paper Pulp Solution is coming! Punto di forza: l’aggiornamento continuo . . . . . 54 L’automazione “MODULA” per i magazzini Cesaro Mac Import . . . . . . . . .56 Nuovi Spazi, nuove attività. . . . . . . . . . . . . .59
L’ultimo discendente di Thor: INVENTHOR TYPE 9 L’Inventhor Type 9 è la prima macchina di una nuova generazione di trituratori a rotazione lenta Doppstadt. Tutto, dalla guida all’alloggiamento e agli strumenti di cambio rapido è stato progettato con uno sguardo al futuro. La nuova macchina è dotata di caratteristiche che la rendono più prestante, quali le poche interruzioni della produzione nel lavoro accompagnate da una elevata produzione oraria, oppure la possibilità di essere impiegata nella triturazione di varie frazioni e i bassi costi d’esercizio. Una macchina silenziosissima dotata di una robusta struttura. Il nuovo sistema di trasmissione si chiama Vario Direct Drive e permette appunto l’inversione del rullo durante il funzionamento, la regolazione del numero di giri del rullo indipendentemente dai giri del motore Diesel, l’avvio e l’arresto del rullo sotto carico (con la tramoggia piena), compresa l’inversione sotto carico. La manutenzione e la sostituzione dei componenti soggetti ad usura sono quanto mai rapide grazie all’apertura laterale del portellone del pettine, tipico dei trituratori fissi della serie DW di Doppstadt, come il Ceron 306. Il nastro, può essere lungo fino a 12 metri per raggiungere un’altezza di scarico di quasi 7 metri. Una delle più importanti peculiarità di Doppstadt è la riduzione delle emissioni di gas di scarico e di rumore: il tipo INVENTHOR 9 soddisfa i requisiti Euromot Stage IIIA e IV sulle emissioni di scarico e, se aggiornato, soddisferà anche lo Stadio V. Per permettere al cliente di scegliere, sono state mantenute le due versioni: gommata e cingolata. Forte e innovativo: il nome dice tutto. Nella scelta del nome del nuovo trituratore Doppstadt ha fuso il termine “inventore”, che rappresenta l’ingegno, con “Thor” il dio nordico del tuono che ha nel martello la sua arma magica. INVENTHOR TYPE 9 All’IFAT di Maggio è stato presentato un nuovo trituratore Doppstadt distribuito in esclusiva per l’Italia da Cesaro Mac Import. Caratteristiche principali: potenza, alte prestazioni e robustezza. cesaromacimport.com | 5
Dati tecnici INVENTHOR TYPE 9 DIMENSIONI Telaio Semi-rimorchio Peso complessivo (kg) 32000(Versione SA) / 35000 (Versione K) Lunghezza (mm) 16787 Larghezza (mm) 2500 (SA) / 3000 (K) Altezza (mm) 5050 (SA) / 4890 (K) Larghezza di trasporto (mm) 2500 (SA) / 3000 (K) Altezza di trasporto (mm) 3893 (SA) / 3863 (K) Lunghezza di trasporto (mm) 9971 (SA) / 9814 (K) INVENTHOR TYPE 9 Con l’inventhor Type 9 è possibile triturare materiali di diversa pezzatura e tipologia. Dagli ingombranti, al metallo, al legno 6 | THE NEWS 2018
MOTORIZZAZIONE* Tipo Diesel Marca MTU 6R 1300 Livelli di emissione EUROMOT IV / Tier IV finale Potenza (kW / PS) 390 / 530 Carburante Capacità serbatoio (l) 950 Motore Diesel tipo 2 Marca MTU 6R 1300 Livelli di emissione EUROMOT III A Potenza (kW / PS) 390 / 530 NASTRO DI SCARICO Larghezza (mm) 1200 Lunghezza (mm) 8500 Velocità (m/s) 2,0 Altezza (mm) 5050 (SA) / 4890 (K) TRAMOGGIA DI CARICO Altezza di carico (mm) 3307 (Versione SA) / 3095 (Versione K) ROTORE Numero di rotori 1 Lunghezza (mm) 3.000 Diametro (mm) 600 / 800 Velocità di rotazione (min-1) -5 to 32 Numero di denti Taglia S (145), M (125), L (42) o XL (28) cesaromacimport.com | 7
Il nuovo raffinatore di casa Doppstadt KIMO Type 16 / Type 20 Altra novità Doppstadt è KIMO, il nuovo raffinatore a resa elevata, disponibile in due versioni: KIMO Type 16 e KIMO Type 20. KIMO è ideale per tritare rifiuti ad alto potere calorifico. Se posizionato alla fine di una linea di lavorazione dei rifiuti, questa macchina produce un prodotto di dimensioni uniforme con eccellenti proprietà di combustione che possono essere inviate a termovalorizzazione. Nel suo formato più compatto, il KIMO Type 16, è ideale per le attività standard: è in grado di ridurre ad una pezzatura definita rifiuti di packaging o scarti metallici. Nel caso il cliente avesse bisogno di maggiore potenza allora può rivolgersi al KIMO Type 20: con il suo rotore da 2.000 mm e il motore da 315 kW, è in grado di eguagliare i livelli di prestazione soliti nei raffinatori con una lunghezza del rotore di 3.000 mm. Queste macchine sminuzzano film plastici e imballaggi leggeri, tappeti e pneumatici di scarto pre-triturati, e possono anche gestire facilmente rottami di cavi, radiatori per auto o rifiuti RAEE. I blocchi di taglio regolabili garantiscono una qualità di taglio costantemente elevata. KIMO Kimo Type 16 e Kimo Type 20 la nuova soluzione di mulini Doppstadt 8 | THE NEWS 2018
MODELLO TYPE 16 TYPE 20 Installazione Fissa Fissa Peso totale (kg) 23,500 26,000 Motorizzazione Elettrica Elettrica Potenza (kW) 250 315 Diametro rotore (mm) 785 785 Larghezza di carico (mm) 1,630 2,020 Largehzza di lavoro (mm) 1,600 2,000 Dimensioni (L/W/H) (mm) 2,990 x 2,800 x 3,360 2,990 x 3,200 x 3,360 Unità idraulica (kW)11 15 File coltelli 5 5 File coltelli controlama 1 1 Numero di coltelli rotore 40 50 Esempio: capacità di trattamento con materiale CSS, frazione da 300 mm a 35 mm Produzione (t/h) 6– 8 8 – 12 Nr. giri rotore (rpm) 250 250 Kimo Type 16 Kimo Type 20 cesaromacimport.com | 9
Veritas Malcontenta L’ultima frontiera per la separazione del vetro. Inserire un nuovo processo all’interno di un impianto già avviato è complicato. Si tratta di interpretare le esigenze del cliente e di ottimizzare un ciclo produttivo inserendo macchinari nuovi con procedure dedicate. Questo è ciò che è avvenuto presso l’impianto Eco Ricicli di Malcontenta (VE), un impianto che tratta rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Cliente della Cesaro Mac Import già da anni con macchine per la triturazione e la movimentazione dei materiali Ecoricicli aveva l’esigenza di trattare grossi volumi di materiale proveniente dalla selezione del vetro che dopo la prima fase di selezione si presenta con ancora grandi quantità di vetro all’interno ma con grandi quantità di plastiche. Cesaro Mac Import, importatore italiano della Doppstadt ha proposto l’inserimento in impianto di una nuova fase di lavorazione composta da 3 macchine finalizzate a ottenere dalla matrice in ingresso la parte di vetro ancora presente e la frazione plastica pulita pronta per essere compattata. La capacità della Cesaro Mac Import sta proprio in questo: riuscire a captare le esigenze del cliente e trasformarle in un impianto funzionante e dalle grandi potenzialità mettendo a disposizione macchinari di nuova generazione con caratteristiche specifiche. Sono stati inseriti un vaglio SM 518 PLUS a seguire un Windsifter 1600 e a chiudere un HDS-S tutti macchinari Doppsadt. Si tratta di 3 macchinari che in sequenza selezionano il materiale con tre tecniche diverse. La prima è una selezione meccanica, la seconda una selezione ad aria e la terza una selezione ad acqua. Con la prima selezione meccanica si ottiene un materiale fine di vetro pronto per essere avviato a recupero. Con la seconda selezione attraverso l’azione dell’aria del Doppstadt WDS 1600 vengono separate le plastiche leggere che così pulite possno essere direttamente compattate e mandate ad incenerimento. Con la terza fase di pulizia ad acqua si recupera la parte di vetro grossa e pasante e l’ultima frazione di plastica. Un impianto composto da tre macchine che ha visto Cesaro mac import impegnata nella progettazione, nella fornitura, dell’istallazione, nella formazione del personale e nelle successive attività di manutenzione. cesaromacimport.com | 11
InvenTHOUR Il tour europeo per scoprire Inventhor ha fatto tappa in Italia Lo avevamo visto in anteprima alla fiera IFAT di Monaco a Maggio, il nuovo trituratore Doppstadt Inventhor Type 9. Doppstadt gli aveva dedicato lo stand posizionandolo al centro di esso. Ora lo abbiamo visto al lavoro nell’unica tappa italiana dell’Inventhour, l’evento organizzato da Doppstadt che si è svolto in Europa fino a settembre solo in alcuni paesi selezionati. Nella tappa italiana, il distributore esclusivo Cesaro Mac Import, ha organizzato l’evento in un’importante azienda di trattamento rifiuti del Nord Italia. Una giornata impeccabile in cui l’accoglienza della famiglia Cesaro si è dimostrata come sempre impareggiabile nell’ospitare clienti e giornalisti. I venditori Cesaro hanno dapprima presentato le peculiarità della nuova macchina evidenziando le caratteristiche che la rendono più prestante, quali le poche interruzioni della produzione nel lavoro accompagnate da una elevata produzione oraria, oppure la possibilità di essere impiegata nella triturazione di varie frazioni e i bassi costi d’esercizio. Una macchina silenziosissima dotata di una robusta struttura. Una novità di questa serie è la possibilità di avviamento e arresto del rullo durante il funzionamento. Inoltre i tecnici hanno dimostrato in pochi minuti quanto sia rapida la manutenzione e la sostituzione dei componenti soggetti ad usura grazie all’ampio portello. Il nastro, può essere lungo fino lungo 12 metri per raggiungere un’altezza di scarico di quasi 7 metri. Terminata la presentazione, si è passati dalle parole ai fatti. Il trituratore industriale è stato posizionato in pochi minuti nel piazzale dell’azienda di trattamento rifiuti e ha iniziato a tritare inizialmente rifiuti misti, ingombranti e successivamente è stato spostato in un’altra area per la triturazione del legno. Grazie alle nuove pareti verticali della tramoggia, la macchina ha una produzione molto alta. In pochi minuti, Inventhor si è “mangiato” quintali di rifiuti che il caricatore Sennebogen gli riforniva. 12 | THE NEWS 2018
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Il più piccolo caricatore di casa Sennebogen: 817 E Green Line Il caricatore di materiali Sennebogen 817 Serie E è un caricatore compatto ideale per la gestione e il riciclaggio dei rifiuti. Si muove agile nei centri di riciclaggio per le operazioni di smistamento e caricamento grazie ai movimenti sensibili e veloci che lo caratterizzano. Ha un peso operativo di soli 17 t e dimensioni compatte con 2,54 m di larghezza, 4,61 m di lunghezza e 3,20 m di altezza. Il caricatore è ecologico in quanto produce basse emissioni acustiche e di scarico, garantendo al contempo elevate capacità di carico anche quando completamente esteso grazie alla struttura rinforzata del braccio. L’operatore, inoltre, può godere del massimo confort grazie alla nuova cabina multicab che consente un’elevazione fino ad un livello degli occhi confortevole di 5,20 m. I modelli dell’attuale serie E di Sennebogen offrono soluzioni personalizzate per la movimentazione dei materiali, comprese tutte le attività di riciclaggio e smistamento. SENNEBOGEN 817 E Nato per soddisfare le esigenze di movimentazione rifiuti in ambienti ristretti. cesaromacimport.com | 15
Dati tecnici 817 E Peso operativo 17,2 t Max. Sbraccio 9m K8 Max. 3,1 t at 7,5 m K8 ULM Max. 2,8 t at 7,5 m K9 Max. 2,2 t at 9 m K9 ULM Max. 1,9 t at 9 m SENNEBOGEN 817 E Movimenta con precisione materiali di diversa natura e dimensione: dagli scarti di legno, imballaggi ed ingombranti 16 | THE NEWS 2018
IN COMPARAZIONE TIPOLOGIA PESO OPERATIVO MAX. SBRACCIO SENNEBOGEN 817 Mobile 17,2 t 9m SENNEBOGEN 818 Mobile 21,8 t 10 m SENNEBOGEN 821 Mobile 23,9 t 12 m SENNEBOGEN 825 Mobile 28,8 t 12-14 m SENNEBOGEN 830 Mobile 38,5 t 17 m SENNEBOGEN 835 Mobile 44,5 t 18 m SENNEBOGEN 840 Mobile 53 t 20 m SENNEBOGEN 850 Mobile 61 t 21 m SENNEBOGEN 855 Hybrid Mobile 77-110 t 21 m SENNEBOGEN 860 Mobile 79-105 t 23 m SENNEBOGEN 870 Mobile 90 t 20 m SENNEBOGEN 875 Mobile 165 t 27 m SENNEBOGEN 718 Mobile 21,4 t 13 m SENNEBOGEN 723 Mobile 27 t 10,5 m SENNEBOGEN 730 Mobile 34,1 t 11 m SENNEBOGEN 735 Mobile 43 t 11,3 m cesaromacimport.com | 17
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Il nuovo caricatore telescopico SENNEBOGEN 355 E Con il Caricatore telescopico completamente rinnovato 355 E SENNEBOGEN ha fissato ancora più in alto gli standard di comfort di guida, controllo e possibilità di applicazioni. La collaudata qualità made in Germany e il design robusto per un funzionamento continuo e dalle alte prestazioni lo rendono ideale nel settore del riciclaggio dei rifiuti. Anche il nuovo caricatore telescopico Sennebogen 355 è dotato della cabina elevabile multicab con tutti i confort per gli operatori. In questo caricatore l’operatore può godere di una visuale a 360 gradi tutt’intorno e raggiunge i 4.25 metri di altezza per una maggiore visibilità che gli permettono di caricare in tutta sicurezza i cassoni degli autocarri. Infatti nessun componente della macchina ostruisce la visuale, un vantaggio imbattibile che consente al conducente di vedere ogni rimorchio o container dal piano di calpestio in modo che il materiale possa essere caricato con maggiore precisione. Oltre a garantire la sicurezza e semplificare il lavoro durante il carico, l’elevata posizione della cabina offre anche vantaggi in termini di comfort. Il parabrezza continuo in un unico pezzo realizzato in vetro stratificato di sicurezza, i grandi finestrini laterali e il pannello in vetro sul tetto si uniscono per offrire una vista perfetta e una sensazione di lusso. Con un peso operativo di 11,5 t, un’altezza massima di sollevamento di 8,5 m e una capacità di 5,5 t, il nuovo 355 E offre non solo soluzioni di applicazione versatili, ma anche la possibilità di montare una vasta gamma di accessori. Dotato di una struttura particolarmente robusta e componenti di alta qualità, il 355 E è progettato per operare in continuo. Tutti i suoi componenti sono ottimizzati per una durata senza compromessi. Una delle sue caratteristiche speciali è il cinematismo a Z della testa del braccio: tipica delle pale gommate aumenta enormemente le coppie di spunto nelle operazioni di scavo, rendendo la macchina ancora più affidabile. SENNEBOGEN 355 E Caricatore telescopico con cabina panoramica per maggiore comfort e sicurezza dell’operatore. cesaromacimport.com | 19
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CARATTERISTICHE PRINCIPALI ROBUSTO IN OGNI DETTAGLIO La massiccia struttura in acciaio e il robusto braccio telescopico soddisfano i massimi requisiti in termini di durata e funzionamento gravoso. Z-KINEMATICS Forza massima di strappo: il sistema Z-Kinematics assicura che le forze vengano indotte nella pala in modo ottimale, come è noto dalla tecnologia delle pale gommate. VISIBILITÀ OTTIMALE Caricamento ottimale grazie alla migliore panoramica nel camion o nel container attraverso la cabina elevabile. MACCHINA MULTIFUNZIONALE PER TUTTE LE STAGIONI Il SENNEBOGEN 355 E è una macchina di molti talenti ed è in grado di utilizzare molti allegati. I sistemi idraulici supplementari e il collegamento elettrico garantiscono sicurezza e potenza sufficiente. AMBIENTE DI LAVORO PIACEVOLE, ANCHE AD ALTE TEMPERATURE. Impianto di climatizzazione di serie per il massimo comfort. PRESTAZIONI DI RAFFREDDAMENTO MASSIME, ANCHE NELLE CONDIZIONI PIÙ AVVERSE SENNEBOGEN 355 E garantisce la tua produttività. Un potente ventilatore reversibile è di serie. Previene in modo affidabile l’intasamento dell’aria dall’intasamento per garantire le massime prestazioni di raffreddamento. DATI TECNICI 355 E Peso Operativo 11,5 t Capacità max di sollevamento 5,5 t Max Estensione 8,5 m cesaromacimport.com | 21
La nuova gru mobile portuale SENNEBOGEN 9300 E All’interno della famiglia Greenline nasce la Gru portuale mobile per navi fino alla classe handysize per la movimentazione di container e merci generiche. La versione con una capacità di carico di 31 t con raggio di lavoro massimo di 40 m è ideale per elevati volumi di carico mentre la versione con capacità di carico di 90 t con raggio di lavoro del braccio di quasi 20 m è ideale per la movimentazione di carichi pesanti e generici È dotata di gancio rotativo da 90 t per azionare efficacemente le pinze SENNEBOGEN 9300 E elettroidrauliche o gli spargitori semi o Attività di movimentazione materiali completamente automatici. in aree portuali È dotata inoltre di un potente azionamento diesel-idraulico o elettroidraulico. Le porte di accesso per l’operatore sono spaziose con un sedile confortevole di alta qualità dotato di sospensioni pneumatiche. È la prima gru portuale al mondo dotata di regolazione della cabina Skylift per un miglior comfort e sicurezza dell’operatore potendo lavorare con un’altezza della cabina ideale con la semplice pressione di un pulsante, arrivando ad un’altezza occhi di 21,2 m. Viene fornita con un carro mobile robusto e facile da manovrare con 14 ruote sterzanti su tutte le ruote. Il baricentro basso viene garantito grazie al bilanciamento del carico mediante il controllo di comunicazione dei set di ruote. Ampia possibilità di manutenzione grazie al motore accessibile e verricello. IN COMPARAZIONE TIPOLOGIA PESO OPERATIVO MAX. SBRACCIO POTENZA MOTORE SENNEBOGEN 9300 Mobile 90 t 615 kW SENNEBOGEN 6130 Mobile 84 t 46,7 m 433 kW SENNEBOGEN 6210 Mobile 125 t 54 m 433 kW 22 | THE NEWS 2018
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SENNEBOGEN 855 Hybrid Il nuovo escavatore per la movimentazione dei materiali Sennebogen 855 E Hybrid si inserisce tra i modelli 850 E e 860 E Hybrid della gamma Sennebogen Green Line, con la particolarità del suo sistema di recupero dell’energia ibrido. Progettato per la movimentazione portuale e di rottami metallici, l’855 E Hybrid è equipaggiato con un motore diesel da 231 kW (livello di emissione 5), con spegnimento automatico del minimo e EcoMode. “È possibile offrire anche una variante Tier 3a con una potenza di 224 kW e un motore elettrico”, aggiunge Sennebogen. Potente e robusta, Il suo braccio da 17 a 21 m consente la movimentazione di carichi pesanti. In linea con il concetto Green Efficiency, il sistema di recupero di energia Green Hybrid per la discesa del braccio non solo fornisce assistenza di potenza, ma fornisce anche un notevole risparmio di carburante fino al 30 percento. A questo non può SENNEBOGEN 855 Hybrid mancare il comfort della nuova cabina Maxcab e Attività di movimentazione materiali altri places, come le prese d’aria ridistribuite, vetri in aree portuali blindati, isolamento acustico ottimizzato e un nuovo joystick. 24 | THE NEWS 2018
DATI TECNICI GREEN LINE 855 HYBRID Peso operativo 77 - 110 t Max. Sbraccio 21 m K17 Max. 10 t at 16,5 m K19 Max. 8,8 t at 18 m K21 Max. 7,7 t at 19,5 m B19 Max. 8,3 t at 18 m B20 Max. 7,2 t at 19,5 m cesaromacimport.com | 25
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Tiger DePack 2018 La nuova Gamma Prodotti La manifestazione per eccellenza in Europa per il settore dei rifiuti, IFAT quest’anno ha portato novità radicali in casa Cesaro Mac Import. Infatti la Tiger Hs640 è diventata un Brand assestante Tiger Depack con una linea di prodotti completa e altrettanti campi di impiego. Tiger è stata, fino allo scorso anno, un singolo macchinario estremamente performante utilizzato principalmente nel depackaging e nella ottimizzazione del ciclo dei rifiuti organici negli impianti di produzione di biogas. In 10 anni di produzione, le esigenze di mercato si sono ampliate e la Cesaro Mac Import ha deciso di modificare l’approccio creando un nuovo brand Tiger Depack (da depackaging, che è la principale applicazione di questo macchinario). All’interno di questo nuovo brand è stata progettata la nuova gamma prodotti che ora conta 3 macchinari con caratteristiche differenti: La Tiger HS 10 che fino al 2017 si chiamava Hs 640 che è il macchinario da cui è partito tutto e che ora conta più di 80 esemplari in tutto il mondo. La Tiger HS 20 nata per far fronte a capacità di trattamento maggiori e dimensioni di poco superiori alla Tiger HS10. La Tiger HS5: la cui caratteristica principale è la dimensione molto contenuta per volumi di produzione limitati. Sviluppo dell’ultimo anno presentato a IFAT e successivamente in Italia al MIAC (Fiera internazionale per l’industria cartaria) è la Tiger HS 20 PPS (paper pulp solution). Questo modello è un HS 20 modificato, sviluppato specificatamente per l’applicazione in cartiera. L’obbiettivo per i prossimi anni è di creare ulteriori prodotti nel brand Tiger Depack perché i settori nell’ambito del trattamento ambientale sono in continua evoluzione con necessità che diventano sempre più specifiche e che necessitano di macchinari dedicati. Attualmente i campi di applicazione delle macchine Tiger Depack si suddividono in 3 settori. Il settore principale è quello da cui è iniziata l’esperienza della Tiger: il depackaging (deconfezionamento), cioè l’esigenza di recuperare l’imballaggio e il contenuto in matrici ben definite e riutilizzabili, come ad esempio gli imballaggi di cibi scaduti. In questo caso il vantaggio per il cliente è di ottenere due matrici entrambe utilizzabili: l’organico e la confezione, entrambi inseribili in cicli di valorizzazione dedicati e pertanto senza la produzione di rifiuto. Il secondo settore di applicazione è il recovery (recupero del rifiuto) di prodotti in processi di smaltimento. Tiger Depack trova impiego negli impianti di trattamento del Rifiuto Organico (FORSU) in cui è presente una grande quantità di plastiche (principalmente sacchetti di plastica). Questi impianti, grazie a Tiger Depack, riescono a recuperare gran parte dell’organico e a pulire le plastiche che altrimenti andrebbero smaltite con un costo sempre più elevato per l’azienda. Dall’esperienza maturata in impianto, abbiamo rilevato che da un peso del 27% di plastiche inviate a smaltimento con l’utilizzo di Tiger Depack si manda allo smaltimento solo il 7%. Inoltre l’organico ricavato può essere reinserito nel ciclo di produzione di biogas e compost. Tiger Depack HS 10 UNIT Installazione francese per il trattamento di alimenti scaduti da Supermercati cesaromacimport.com | 27
APPLICAZIONE: DEPACKAGING forsu e scaduti APPLICAZIONE: RECOVERY scarti di trattamento rifiuti APPLICAZIONE: PRODUCTION scarti di produzione 28 | THE NEWS 2018
Il terzo settore di impiego è il production. In queste applicazioni trova utilizzo il modello più piccolo in quanto questo viene inserito nelle catene di produzione già operative. Infatti le produzioni industriali generano scarti per controlli di qualità: ad esempio etichette storte sugli imballaggi, test a campione su partite di prodotto. Inserendo Tiger Depack, all’interno del processo produttivo, si riesce a suddividere il prodotto recuperando lo scarto di lavorazione permettendo di evitare la produzione di rifiuti alla fonte. La macchina è gia attiva in impianti che producono pet food, aziende che producono gelati o aziende che producono detersivi. Sempre nell’ambito della “Production” è stata creata la Tiger Depack PPS impiegata per il trattamento del pulper di cartiera che non è un prodotto ma è una scarto di trattamento del processo delle cartiere. Anche in questo caso l’inserimento della Tiger Depack ha consentito una diminuzione considerevole del rifiuto inviato a smaltimento. La tecnologia della Tiger Depack è brevettata e si distingue rispetto alle principali tecnologie concorrenti perché è stata studiata anche per l’inserimento in impianti di produzione già avviati. La tecnologia è stata ideata perché nel mercato non era presente un sistema performante in questo settore capace di rispondere alle esigenze specifiche con un’unica macchina. Tiger Depack è dotata di un sistema che è in grado di ottenere due matrici in uscita con due flussi di buona qualità entrambi utilizzabili. Ulteriore elemento che contraddistingue tutta la linea Tiger Depack è la compattezza, con Il modello medio che occupa 20 metri quadri, cioè 7 metri per 2,5. Uno spazio estremamente contenuto che garantisce di poter essere facilmente inserita in linee di processo esistenti senza la necessità di predisporre strutture di pertinenza. Si tratta di un macchinario All In One in tutte le sue versioni semplice ed intuitiva nell’utilizzo. L’alimentazione elettrica fa si che possa lavorare sia all’interno di un impianto sia all’aperto. La macchina è user friendly perché ha un sistema intuitivo che lavora sia in maniera manuale che automatica e grazie alle applicazioni tecnologiche del software di cui è dotata, è possibile gestire in modo preciso e continuo i parametri principali della macchina, come la velocità di caricamento e i quantitativi di liquidi aggiunti al processo. Un efficiente e preciso sistema integrato di rilevatori permette ai sistemi Tiger di autoregolarsi ottimizzando i consumi e riducendo lo sforzo dei motori. Un ampio pannello touchscreen aiuta a monitorare in tempo reale consumi e sforzi di ciascun motore così come la percentuale di liquidi aggiunti al processo. Quando la macchina è inserita in impianti di trattamento in cui la Tiger è uno step di un processo complesso, la macchina interagisce con i sistemi di gestione esterni con estrema facilità. Un sistema efficiente di Post Vendita e di Service garantisce ai clienti Tiger Depack di essere seguiti in tutto il mondo con sistemi di diagnostica da remoto e attività di service programmate in funzione della tipologia di materiale trattato. Il brand Tiger Depack rappresenta tutta l’esperienza e l’affidabilità Cesaro Mac Import nel settore dei Rifiuti e degli Impianti. cesaromacimport.com | 29
Tiger Depack PAPER PULP SOLUTION Riduce gli sprechi di polpa di carta Per la prima volta al MIAC 2018 la 25ª Esposizione Internazionale dell’Industria della Carta, l’azienda italiana Cesaro Mac Import ha presentato la sua nuova macchina creata per ottimizzare il ciclo del Pulper da Cartiera. La carta riciclata è materia prima fondamentale per la rigenerazione di nuova carta. In Europa e nel mondo, i tassi di utilizzo sono molto alti grazie alle milioni di tonnellate rese disponibili attraverso la raccolta differenziata dei rifiuti. Nel processo di produzione della nuova carta, la materia prima secondaria viene disciolta in acqua per separare gli inchiostri e altri componenti (ad esempio le plastiche) dalla polpa di carta, questi fino ad oggi sono stati successivamente gestiti come rifiuti (PULPER) con altissimi costi di smaltimento e con perdite economiche rilevanti di materia prima ancora aggregata al rifiuto Pulper. La presenza di percentuali di cellulosa in quantità più o meno rilevanti all’interno del rifiuto Pulper ha spesso reso molto complicato lo smaltimento dello stesso in discarica o in incenerimento; ridurne il volume tramite presse ne ha ridotto il peso ma non ha risolto la presenza di materiale organico che tra l’altro è fonte di un utile per la cartiera. Per risolvere questo problema, Cesaro Mac Import, proprietaria del marchio Tiger Depack, ha sviluppato la “Tiger Depack – Paper Pulp Solution” un macchinario che sfruttando un sistema brevettato di separazione centrifuga riesce a ridurre la quantità di materiale di scarto e a recuperare la totalità della pasta di carta ancora presente nel pulper. Tiger Depack è una tecnologia nata per la separazione degli imballaggi dal contenuto al fine di ottenere matrici riutilizzabili nei cicli produttivi primari nell’ottica di una sempre maggiore attenzione dei cicli produttivi e delle industrie a integrare al loro interno matrici secondarie e a produrre sempre meno rifiuti e scarti. Tiger Depack è una macchina estremamente flessibile che con il suo sistema di separazione brevettato a centrifuga riesce ad essere utilizzato in diversi campi: dall’industria per l’ottimizzazione degli scarti di produzione, alla gestione dei rifiuti organici da raccolta differenziata per la separazione delle materie plastiche dall’organico, alla gestione dei rifiuti da ciclo produttivo come il pulper al fine di ridurne la quantità recuperando materia prima. Il sistema Tiger Depack PPS è stata pensato ed adattato alla produzione della carta con risultati assolutamente rilevanti. Fino al 95% di p La macchina è stata progettata e brevettata per essere utilizzata in cartiere di medie dimensioni che utilizzano principalmente nella loro produzione carta riciclata quindi con alte produzioni di rifiuto Pulper da gestire. 30 | THE NEWS 2018
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Le caratteristiche del rifiuto Pulper possono variare a seconda della tipologia di carta prodotta e dalla qualità e tipologia del materiale secondario in ingresso. Tali variabili si possono avere: nella percentuale e nelle caratteristiche delle materie plastiche e nella quantità e qualità di matrice organica ancora presente. Le caratteristiche del Rifiuto vengono valutate dalla Cesaro Mac Import al fine di adattare la produttività oraria di Tiger Depack PPS e la qualità delle matrici in uscita. La Tiger Depack PPS è in grado di recuperare fino al 70 % in peso del materiale riutilizzabile composto da acqua e POLPA DI CARTA, inoltre Tiger Depack riduce al solo 30% del peso in ingresso il materiale da indirizzare a discarica. All’interno di un ciclo produttivo di una cartiera di medie dimensioni l’utilizzo della Tiger Depack PPS consente quindi di ridurre drasticamente i costi di smaltimento e di recuperare materia prima il tutto con un unico macchinario. Pensata per essere inserita in impianti già funzionati Tiger Depack si integra perfettamente anche con i sistemi esistenti di sicurezza. È un macchinario all in one e grazie alle ridotte dimensioni (solo 21metri quadri di superficie occupati) non necessita di predisposizioni specifiche prima di essere installato ma solo gli allacci di acqua e energia elettrica. Può essere inserito sia in ambienti interni che esterni, la macchina è progettata per funzionare sia in ciclo manuale che in automatico con produttività H24. La macchina può essere alimentata tramite sistemi automatici di carroponti o tramite pale gommate, è dotata dei più sofisticati sistemi di sicurezza e di controllo anche da remoto. Cesaro Mac Import il produttore ed esportatore in tutto il mondo di Tiger Depack segue tutte le attività di post vendita garantendo l’assistenza e un efficace sistema di tagliandi programmati world wide. La “Tiger Depack - Paper Pulp Solution” grazie i bassissimi costi di gestione e alla capacita lavorativa 24/24 è uno strumento efficiente ed efficace da inserire all’interno del ciclo produttivo della carta infatti con l’utilizzo della Tiger HS 20 PPS la moderna cartiera potrà concretamente vantare un ciclo produttivo all’avanguardia, attento alla corretta gestione delle risorse preziose come l’acqua e la cellulosa con un ritorno dell’investimento brevissimo, diminuendo drasticamente la propria dipendenza da impianti di smaltimento rifiuti avendo un ulteriore ritorno in termini di recupero della materia prima. CARTIERA SANTA GIUSTINA (BL) Impianto di produzione carta da carta riciclata 32 | THE NEWS 2018
FRAZIONE CELLULOSA FRAZIONE SECCA PULPER cesaromacimport.com | 33
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STEINERT EddyC MOVE Il sistema mobile per la separazione dei metalli non ferrosi e ferrosi in un unico passaggio STEINERT è leader mondiale nella produzione di sistemi per la separazione di metalli ferrosi e non ferrosi e grazie al proprio “know how” ha sviluppato un sistema mobile per la separazione della frazione ferrosa e non ferrosa. Lo STEINERT EddyC MOVE combina separatori di comprovata funzionalità con la mobilità e flessibilità di un sistema mobile. La maggior parte dei materiali frantumati e vagliati contengono metalli ferrosi quali chiodi e bulloni e metalli non ferrosi (alluminio, rame, ottone, ecc…) Per mezzo dello Steinert EddyC Move questi materiali possono facilmente essere recuperati durante il lavoro. La combinazione della flessibilità adattabile a luoghi differenti, e l’autonomia da fonti energetiche permette di avere un sistema autosufficiente. Le caratteristiche principali: • Versione mobile montata su scarrabile o carro gommato. • Separatore metalli non ferrosi con sistema a poli eccentrici. • Separazione del metallo ferroso grazie agli STEINERT UMP • Generatore integrato • Lavorazione materiale sino a 300 mm • Nastri di scarico materiale richiudibili idraulicamente. STEINERT EddyC MOVE Separazione in un unico passaggio dei metalli non ferrosi (NF) e ferrosi (Fe) in mobilità cesaromacimport.com | 35
Impianto di pulizia del compost CESARO MAC IMPORT propone il nuovo sistema di pulizia del compost Gli operatori degli impianti di compostaggio si Grazie al nuovo separatore aeraulico di trovano difronte ad un dilemma: da un lato i DOPPSTADT ed ai selettori ottici UniSort di loro clienti chiedono compost di qualità sempre Steinert, Cesaro offre un sistema integrato per maggiore; dall’altro il rifiuto organico contiene la rimozione della frazione ferrosa e plastica quantità di contaminanti sempre crescenti. contenuta nel sovvallo di compost. Dal 1°Giugno 2018 secondo la classificazione Le frazioni di compost suddivise (10 – 40 mm della qualità per il compost RAL-G2-251, sono e > 40 mm), vengono poi selezionate per la permessi solo 15 cm2 di contaminanti per ogni separazione della plastiche pesanti, incluse la litro di compost fresco. plastiche nere. Per agevolare gli operatori del settore Cesaro Mac Import grazie alle macchine e ai sistemi L’utilizzo del selettore Steinert UniSort permette importati riesce ad proporre una soluzione la separazione della frazione non organica dalla completa per la separazione delle frazioni frazione organica. contaminanti contenute nel compost. 36 | THE NEWS 2018
COMPOST Materiale prima della lavorazione con Steinert UME cesaromacimport.com | 37
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Decreto biometano Cesaro Mac Import verso il futuro della digestione anaerobica 1. Il mercato italiano della gestione dei rifiuti si Compostaggio in biotunnel, questa fase consente sta orientando verso la costruzione di impianti di ottenere Compost di qualità che è un prodotto che forniscono soluzioni per la produzione primario per le agricolture del territorio. Al di nuovi prodotti dai rifiuti. Quali soluzioni di termine del trattamento in impianti Integrati impianti integrati fornisce Cesaro Mac Import? della Casaro Mac import quindi si ottengono due Cesaro Mac Import negli ultimi 10 anni ha prodotti primari il compost e il Biometano con un sviluppato e realizzato numerosi impianti bassissimo scarto di plastiche che sarà inviato integrati di Biodigestione anaerobica e a discarica e che dipende dalla qualità della Compostaggio. Questo processo unisce 2 raccolta differenziata. tecnologie quella della Digestione Anaerobica La capacità di creare prodotti di valore da un e del Compostaggio entrambe da lungo tempo rifiuto si integra perfettamente nelle nuove applicate nel mondo del trattamento dei rifiuti. direttive sulla gestione ambientale. L’unione di questi due sistemi in un unico ciclo Questa tipologia di impianti inoltre ha un ha determinato l’ottimizzazione delle matrici bassissimo impatto ambientale sia dal punto di in uscita facendole diventare dei veri prodotti vista estetico e paesaggistico che soprattutto primari. Negli ultimi anni la qualità del rifiuto dal punto di vista delle manifestazioni organico in Italia è aumentata notevolmente odorigene in quanto sono tenute sotto controllo grazie a politiche di raccolta differenziata gestendo i processi totalmente in aree chiuse sempre più stringenti e questo ha determinato la e sottoponendo l’aria interna agli ambienti di possibilità di realizzare impianti con percentuali lavoro ad una adeguato sistema di filtraggio con di rifiuto da mandare in discarica sempre più biofiltro. bassi. La caratteristica principale degli impianti 2. È stato da poco approvato il Decreto sul Integrati progettati dalla Cesaro Maci Import è la biometano. Quali opportunità si aprono per il completa autosufficienza energetica degli stessi, mercato secondo il vostro punto di vista? il bassissimo impatto ambientale e l’elevata capacità produttiva. In un impianto integrato I Decreto sul Biomentano si inserisce nelle la matrice in ingresso proviene dalla frazione politiche di valorizzazione dei rifiuti e come organica della raccolta differenziata del territorio è stato per le politiche di incentivo per la che miscelata con una parte di rifiuto verde viene produzione elettrica da fonti rinnovabili, questo inserita all’interno di un digestore anaerobico Decreto consentirà di valorizzare ciò che già iniziando così la prima fase di trattamento cioè la da tempo si era evidenziato. La gestione del fermentazione anaerobica del rifiuto producendo rifiuto urbano diffferenziato per quanto riguarda biogas. Tale prodotto viene impiegato in quota principalmente la frazione organica, rappresenta parte per gli autoconsumi all’interno dello stesso non solo una problematica logistica e di processo impianto opportunamente trasformato in energia in capo alle amministrazioni ma può diventare elettrica e calore mentre la parte eccedente viene risorsa per le stesse. In tale contesto anche trasformata in biometano utile per il trasporto impianti integrati di biodigestione anaerobica veicolare. e compostaggio già avviati stanno inserendo Al termine della prima fase del processo stazioni di upgrading del Biogas al fine di anaerobico il materiale digestato, estratto produrre Biometano. Infatti, come accennato dai fermentatori, inizia la seconda fase di prima, la maggiore qualità del rifiuto in entrata 40 | THE NEWS 2018
comporta che la produzione di biometano che aiutano l’Italia nella lotta ai cambiamenti sia maggiore e soprattiutto pssa essere climatici? immaggazinata ed utilizzata solo quando è La nostra azienda negli anni si è specializzata veramente necessario a differenza di quanto sulle tecnologie che consentono il recupero e accaduto fino ad oggi con la trasformazione del la valorizzazione dei rifiuti raccolto in modo biogas in energia elettrica che normalmente non differenziato, siano essi rifiuto organici che viene accumulata ma utilizzata istantaneamente. secchi come materie plastiche, carta, cartone, La possibilità che questo decreto da, cioè, ferro, allumino, ecc.. di produrre un carburante ecologico come Riteniamo che il recupero delle risorse sia il Biometano fa sì che gli impianti possano la strada a cui tendere e su questa strada completare il ciclo di valorizzazione. Cesaro ha sviluppato e commercializza diverse tecnologie quali ad esempio i sistemi di digestione anaerobica a secco e di compostaggio 3. Il decreto biometano è importante perché accelerato in biocelle per il recupero di energia permette all’Italia e all’Unione Europea di dai rifiuti e la produzione di compost per raggiungere gli obiettivi 2020 in materia di l’impiego in agricoltura biologica; sistemi di clima ed energia. Quali sono le tecnologie upgrading del biogas per la sua trasformazione che voi sviluppate o che commercializzate in biometano impiegabile per l’auto trazione, cesaromacimport.com | 41
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sistemi di selezione automatica e recupero di rendono i suoi impianti all’avanguardia e sempre materie prime e seconde dai flussi differenziati di meglio integrati nel territorio. Così anche per rifiuti secchi. quanto riguarda la sostenibilità tali impianti si A tale scopo Cesaro collabora con aziende che inserisco nelle prescrizioni di legge in materia nei loro settori sono leader nel mercato come potendo vantare una completa autonomia “Doppstadt”, “Steinet”, “Hitachi INOVA” , oltre energetica. L’impianto infatti è in grado a sviluppare delle tecnlogie proprie come i autosostenersi dal punto di vista energetico sistemi di compostaggio “Girasole” e sistemi grazie alla produzione di biogas e attraverso il di trattamento delle matrici organiche come il sistema di riutilizzo dei percolati non necessita di biosepartore “TIGER”. utilizzare acque aggiuntive. 4. Ad oggi state completando diversi impianti in tutta Italia. Quali anticipazioni possiamo dare 6. Un esempio di impianto già attivo è il ai lettori? biodigestore di Faedo che è perfettamente Ad oggi sono in fase di completamento avanzato integrato nel territorio e ben tollerato dalla diversi impianti in Italia. popolazione. Anche gli altri impianti cui state Il principale in termini di volumi raggiunti che lavorando fanno propri gli stessi principi? andrà a trattare è quello di proprietà della società Hera spa che si trova a Sant’Agata Bolognese e conterà ben 4 digestori Anaerobici I principi di integrazione con il territorio fanno con una capacita annua di trattamento di parte integrante della filosofia Cesaro Mac 100.000 T di frazione organica proveniente dalla Import nella costruzione degli impianti per raccolta differenziata. la gestione dei rifiuti. Tali principi vanno ben Ulteriore Impianto in fase di avvio si trova oltre l’ottemperanza dei dettami legislativi che in provincia di Perugia di proprietà di ASJA peraltro in Italia sono sempre più stringenti. Ambiente spa che conta di diventare un esempio Il concetto di Integrazione supera il principio di impianto inserito in un territorio molto legislativo che si basa sulle emissioni o sulle particolare come già l’impianto di Trento - Faedo caratteristiche del processo. Ottemperate tali di proprietà della società Bioenergia. incombenze l’impianto deve entrare a far parte di una comunità che ne senta non solo i benefici 5. Questi impianti hanno un basso impatto in termini di gestione dei rifiuti ma anche nella ambientale e sono sostenibili? effettiva integrazione del territorio dal punto Come gli impianti già costruiti negli ultimi anni di vista estetico. Poter vantare un impianto gli attuali impianti in costruzione rispettano che oltre non emettere emissioni odorigene è le più ferree prescrizioni in materia di impatto anche ben integrato nel territorio è vanto per le ambientale ed emissioni. Inoltre come nei popolazioni. Rispettare le prescrizioni de minimis precedenti Impianti di Faedo, Novi Ligure e è d’obbligo, ma per la Cesaro Mac import come è Terni la Cesaro Mac Import è precorritrice di stato dimostrato nell’impianto di Faedo, questo molte soluzioni ancora non obbligatorie ma che non è sufficiente. IMPIANTO SICULA COMPOST Impianto di compostaggio cesaromacimport.com | 43
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Asja Foligno Impianto integrato di Digestione Anaerobica e Compostaggio Uno degli ultimi impianti realizzati da Cesaro Mac Import è quello di Foligno Biometano. Quando è stato inaugurato e quali sono i partner con cui avete lavorato? Cesaro Mac Import ha ottenuto l’incarico per la realizzazione dell’impianto di Foligio dalla società Piemontese Asja spa, promotore dell’iniziativa attraverso un Project Financing, che ha indetto una procedura di selezione alla quale la Cesaro Mac Import ha partecipato con un progetto innovativo, forte della sua esperienza nella realizzazione degli impianti integrati e nella fornitura dei macchinari necessari. L’impianto è stato inaugurato secondo programma il 31 maggio 2018 dopo 9 mesi di lavorazione. Partner e fornitori di eccellenza anche in questo impianto sono i digestori Hitachi Zosen Inova e i macchinari per il trattamento del rifiuto della perfettamente nel territorio circondante e che ne Doppstadt. Inoltre nella fase di pretrattamento diventa un elemento di eccellenza. è stata inserita una Tiger Depack HS 10 UNIT I territori ad alta vocazione turistica e agricolo/ macchinario brevettato dalla Cesaro Mac Import ambientale sono attenti ad integrare sempre per la pulizia dei sovvalli. di più i due aspetti. Riuscire a rendere un impianto di grandi dimensioni parte integrante di un territorio, accettato e apprezzato dalla È un impianto integrato che si integra nel popolazione residente e invisibile per la territorio? popolazione turistica. Come tutti gli impianti realizzati fino ad oggi dalla Cesaro Mac Import anche l’impianto di Foligno è stato progettato e realizzato per Quante quantità di rifiuto è in grado di integrarsi nel territorio e per diventarne un trattare? È stato pensato per rendere la elemento sinergico. L’impianto è inserito in un Regione Umbria autosufficiente? ambiente naturale da un certo punto di vista L’impianto è stato autorizzato a trattare 40.000 simile a quello di Faedo - TN, nel senso che anche tonnellate anno di rifiuto organico e 13.500 in questo caso è circondato da culture agricole e tonnellate di rifiuto verde. I rifiuti avranno da un ambiente naturale votato al turismo. provenienza territoriale attraverso il sistema di In un territorio del genere un impianto con gestione dei rifiuti differenziati. Il rifiuto raccolto queste caratteristiche ha una valenza doppia, sul territorio verrà conferito giornalmente da un lato quella per cui è nato, cioè risolvere all’impianto rendendo il territorio di Foligno e il problema annoso della gestione del rifiuto dell’Umbria autonomo per quanto riguarda la organico sul territorio in maniera efficiente gestione dei rifiuti organici. Riducendo così per ed efficace e dall’altra di ritorno di visibilità i comuni i costi di trasporto ad impianti distanti dello stesso come struttura che si integra potendo garantire un efficiente rimozione cesaromacimport.com | 45
del rifiuto organico che è quello che più ha caratteristiche impattanti sulla popolazione. Come si compone l’impianto? L’impianto integra due processi distinti di trattamento integrandoli: una prima fase di digestione Anaerobica con tecnologia a Secco e una seconda fase di Compostaggio. L’impianto è composto da diverse aree che rappresentano le diverse fasi del processo. La prima area è il pretrattamento: in questa fase il rifiuto raccolto nell’area di Foligno viene conferito all’impianto all’interno di una fossa. Qui la criticità della gestione degli odori del rifiuto organico viene abbattuta attraverso un sistema di porte a chiusura ermetica e un sistema forzato di filtraggio delle arie. In questa fase il rifiuto organico e quello verde vengono triturati e vagliati per rimuovere le impurità (principalmente plastiche). In quest’ area sono stati inseriti macchinari Doppstatd e una Tiger Depack HS 10 UNIT. La gestione dell’area di pretrattamento è totalmente automatizzata e controllata da remoto attraverso un sistema software di gestione e controllo. temperatura e umidità controllata grazie alle aie La seconda fase è quella di Digestione areate e all’innaffiamento. Anaerobica in cui il materiale triturato e vagliato Al termine del processo di compostaggio il viene avviato a due Digestori Anaerobici ognuno materiale viene estratto dai tunnel e avviato alla dalla capacità di 20.000 t/a. Il materiale resta fase finale in aia di maturazione. all’interno dei digestori circa 21 giorni. Durante In questa fase del processo il materiale il processo anaerobico vengono prodotti circa compostato viene ulteriormente vagliato e 6.000.000 Nmc/a di biogas che successivamente posizionato in aie di maturazione. verranno trasformati in energia elettrica tramite Al termine della maturazione che dura all’incirca un motore e in biometano grazie alla stazione di 45 giorni il compost dopo le analisi finali è ugrading. pronto per essere sparso nei campi come Al termine del processo anaerobico di stabilizzante e fertilizzante. trattamento del rifiuto organico il digestato in Il ciclo da rifiuto organico a compost di qualità e uscita dai digestori viene inserito nel secondo biometano dura 80 giorni. processo aerobico nel quale il materiale viene miscelato con del materiale verde triturato al fine Riguardo alla linea di produzione del compost, di strutturarlo e permetterne il compostaggio. possiamo descrivere quali macchine sono Il materiale miscelato composto da digestato, utilizzate e a quali trattamenti è sottoposto il rifiuto verde triturato e sovvalli di ricircolo rifiuto? viene introdotto nelle celle di compostaggio Il Per prima cosa l’obbiettivo finale è non avere Girasole. Tali celle vengono riempite del materiale più un Rifiuto ma un PRODOTTO. Infatti il miscelato e chiuse per 14 giorni durante i quali sistema di attuato per trattare il rifiuto organico il processo di compostaggio avviene in un area a consente di ottenere un composto privo di 46 | THE NEWS 2018
materie plastiche e elementi che lo farebbero valorizzazione del rifiuto i due sistemi di ricadere nella tipologia di rifiuto, al contrario il digestione Anaerobica e compostaggio vengono compost ottenuto dai sistemi integrati Cesaro integrati con il processo di upgrading che Mac import è un importante prodotto per consente di trasformare il biogas ottenuto nel l’agricoltura con caratteristiche di fertilizzante e processo di digestione anaerobica in bio metano di stabilizzante. Utilizzato già con efficacia nelle cioè un combustibile utilizzabile direttamente per campagne Trentine dove è entrato a far parte la trazione degli autoveicoli. Tale processo è un delle buone pratiche agricole dei coltivatori tassello fondamentale che consente di chiudere il trentini sia nella gestione dei vigneti che dei trattamento ottenendo 2 prodotti fondamentali il frutteti. Il compost ottenuto a Foligno sarà un compost e il biomentano. prodotto di qualità con caratteristiche di grande valore per il comparto agricolo circostante. Un esempio perfetto di economia circolare che I macchinari utilizzati per la produzione del punta a risolvere una problematica importane compost successivamente alla fase di digestione come la gestione dei rifiuti organici prodotti da anaerobica sono: un miscelatore Doppstadt DM un territorio all’interno del territorio stesso senza 215 E tramogge Doppstadt, Vaglio Doppstadt la necessità di costosi trasferimenti. SM 518 F, 8 biocelle Il Girasole, sistema di biofiltrazione con scrubber. Quali sono le destinazioni del biometano prodotto? La sezione che si occupa della produzione Il biometano attenuto sarà utilizzato per la del biometano è il fiore all’occhiello di questo trazione diretta degli autoveicoli. impianto. Ce ne può parlare? Nell’ottica di completare il processo di cesaromacimport.com | 47
HERAMBIENTE Impianto di Digestione Anaerobica 100.000 T. Inaugurato il 25 Ottobre Scorso l’impianto ha cominciato a operareil 21 agosto 2018. CAPACITÀ DI TRATTAMENTO Il quantitativo massimo di rifiuti organici ammissibile all’impianto è 135.000 ton/anno così ripartite 100.000 ton/anno rifiuto proveniente da scarti alimentari (CER 20 01 08) 35.000 ton/anno scarti verdi e potature (CER 20 01 02 e 20 01 38) TIPOLOGIA DI RIFIUTI TRATTATI L’impianto tratta le seguenti tipologie di rifiuti organici: Rifiuti organici ad alta putrescibilità rifiuto proveniente da scarti alimentari Rifiuti organici a bassa putrescibilità principalmente scarti verdi e potature L’Impianto con tecnologia Hitachi Zosen Inova attua Il processo di digestione anaerobica che avviene in quattro reattori cilindrici dotati di un asse agitatore orizzontale per la movimentazione del substrato a trattamento ed alimentati da un sistema automatizzato con funzionamento in continuo. La tecnologia è basata su un processo di degradazione anaerobica monostadio di tipo “dry” (tenore di sostanza secca compreso tra il 22 ed il 24%), con funzionamento continuo, operante in regime termofilo (temperatura media nell’intorno di 55°C). In questo tipo di processo le fasi anaerobiche di degradazione biologica della biomassa e di produzione del biogas (idrolisi e acidificazione, acetogenesi e metanogenesi) avvengono tutte all’interno dello stesso fermentatore. Le reazioni biologiche che hanno luogo nei digestori avvengono ad opera di batteri estremamente sensibili alle variazioni di temperatura; pertanto i digestori sono dotati di un sistema di riscaldamento finalizzato al mantenimento della temperatura ottimale per l’attività batterica. L’energia termica necessaria viene fornita prioritariamente recuperando i cascami termici del gruppo di recupero energetico del biogas prodotto dall’adiacente discarica. L’intero processo di digestione anaerobica viene gestito da un sistema di supervisione che permette di monitorare tutti i parametri di processo. Tale sistema permette inoltre di analizzare in continuo le caratteristiche chimiche del biogas prodotto. Il biogas che si produce dal processo di digestione anaerobica viene convogliato verso la sezione di produzione di biometano mentre il digestato viene trattato al fine d’ottenere il compost di qualità. Un impianto realizzato dalla Cesaro Mac Import che ne ha seguito tutte le fasi dalla progettazione alla realizzazione all’aviamento. 48 | THE NEWS 2018
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