NEL DL SOSTEGNI NIENTE STRALCIO CARTELLE, ALTRE 28 SETTIMANE DI CIG

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NEL DL SOSTEGNI NIENTE STRALCIO CARTELLE, ALTRE 28 SETTIMANE DI CIG
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       NEL DL SOSTEGNI NIENTE STRALCIO
      CARTELLE, ALTRE 28 SETTIMANE DI CIG

ROMA – Atteso per oggi in Consiglio dei ministri il via libera al decreto Sostegni che distribuirà
i 32 miliardi di extradeficit autorizzati dal Parlamento. Previsti indennizzi in tempi rapidi: in
media 3.700 euro ad attività, entro fine aprile.

Nel pacchetto lavoro c’è il rinnovo dell’indennità per gli stagionali, a cui arriveranno 2.400
euro una tantum. Fondi anche a vaccini, scuola e filiere. Il Consiglio dei ministri è previsto alle
16 a Palazzo Chigi.

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Intanto Silvio Berlusconi chiede “un cambio di passo” al governo. “Il principio è che ad ogni
chiusura deve corrispondere un risarcimento immediato, adeguato, basato sulle perdite reali
rispetto ai risultati degli anni precedenti, garantendo il rimborso dei costi fissi delle imprese”,
afferma in un video postato su Facebook, aggiungendo: “A tutti gli italiani che soffrono, noi
dobbiamo garantire un cambio di passo rispetto a quello che è successo nell’ultimo anno.
Abbiamo voluto il governo Draghi proprio per questo, perché era necessario il contributo di
tutti per dare risposte adeguate a una situazione, ad una emergenza straordinaria”.

LA NUOVA BOZZA

Sostegni per le imprese in difficoltà economica e proroga Cassa integrazione, risorse per
l’acquisto di vaccini e farmaci ma anche interventi in favore degli enti territoriali: è composta
da 44 articoli la bozza del decreto sostegni in arrivo sul tavolo del Consiglio dei ministri che
l’Ansa ha potuto visionare. Nel testo non c’è lo “stralcio” delle cartelle, tema ancora aperto
nel confronto di governo, ma solo la possibilità per gli operatori economici in grande
difficoltà, che hanno subito una riduzione del volume d’affari oltre il 30%, di accedere ad una
definizione agevolata delle cartelle.

IMPRESE E LAVORATORI

I contributi a fondo tributo del nuovo decreto Sostegni arriveranno alle imprese e ai titolari di
partita Iva con fatturato fino a 10 milioni e con perdite del 30% nell’ammontare medio
mensile del 2020 rispetto all’anno precedente.

Le imprese potranno scegliere tra bonifico e credito d’imposta: gli aiuti saranno di minimo
1.000 euro per le persone fisiche (2.000 per le persone giuridiche) e massimo 150mila euro.
È quanto prevede la bozza del Decreto. Sono previste 5 fasce di ricavi con percentuali dei
“sostegni” differenziata che dal 60% per le più piccole al 20% per le più grandi.

Primi fondi per alcune filiere più colpite dalla crisi: la nuova bozza del decreto Sostegni inoltre
prevede un fondo da 200 milioni “da destinare al sostegno delle categorie economiche
particolarmente colpite dall’emergenza Covid, incluse le imprese esercenti attività

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commerciali e ristorazione nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e
degli eventi privati”. I fondi saranno distribuiti dalle Regioni. Previsti anche 200 milioni in più
per il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura. 100 milioni andranno a
coprire la cancellazione di fiere e congressi e altri 150 per le fiere internazionali.

Sono 700 i milioni in arrivo per le zone di montagna colpite dalla chiusura degli impianti di
sci. Le risorse confluiranno in un fondo presso il Mef e saranno ripartite in base ad un decreto
del ministero del Turismo (da emanare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del dl sostegni):
per il 70% andranno alle attività dei Comuni montani che nel 2019 abbiamo registrato
presenze turistiche di 3 volte superiori al numero dei residenti e per la parte restante agli
altri Comuni, ai maestri e alle scuole di sci.

Prevista anche la possibilità di rinnovo o proroga dei contratti a tempo determinato senza la
necessità di indicare la causale, per un periodo massimo di dodici mesi e per una sola volta,
viene estesa dal 31 marzo al 31 dicembre 2021. La bozza del decreto mantiene ferma la
durata massima complessiva di 24 mesi.

VACCINI

Stanziati 2,8 miliardi di euro per per i vaccini e i farmaci per la cura del Covid-19, di cui 2,1
miliardi per l’acquisto di vaccini e 700 milioni per l’acquisto di farmaci per la cura di pazienti
Covid. Sono destinati poi 345 milioni a coinvolgere nella campagna vaccinale medici di
medicina generale, specialisti ambulatoriali, pediatri di libera scelta, medici di continuità
assistenziale. Per i Covid Hospital sono previsti 51,6 milioni, per cui si provvede con
scostamento di bilancio. Per “accelerare” la campagna vaccinale in Italia e “assicurare un
servizio rapido e capillare”, non si applicano agli infermieri del Servizio sanitario nazionale,
coinvolti “al di fuori dell’orario di servizio”, le incompatibilità previste dalle norme
sull’esclusività del rapporto di lavoro.

La bozza precisa che la deroga si applica “esclusivamente per lo svolgimento dell’attività
vaccinale”. Inoltre la somministrazione dei vaccini, sperimentale per il 2021, avverrà con
farmacisti appositamente formati. Lo prevede la bozza del dl che destina complessivamente

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a vaccini e cure anti-Covid oltre 4,5 miliardi: 2,1 miliardi per l’acquisto di dosi, 700 milioni per
i farmaci, 1,4 miliardi per i compiti del Commissario (stoccaggio, logistica, campagne di
informazione), 345 milioni per il coinvolgere più medici possibile, 50 milioni come
remunerazione aggiuntiva delle farmacie. Altre voci, come le agevolazioni per la
riconversione industriale alla produzione di vaccini, non sono ancora quotate.

CARTELLE ESATTORIALI

Si tratta ancora sulla cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali, a poche ore dal Consiglio
dei ministri. A quanto si apprende da diverse fonti di governo, un accordo sul testo non
sarebbe ancora stato raggiunto ed è probabile a questo punto che la mediazione finale venga
siglata solo in Cdm. Tra le ipotesi di queste ore ci sarebbe la fissazione di un tetto per la
cancellazione a 5000 euro, come inizialmente previsto, ma con un limite di reddito fino a
30mila euro. Ma diverse fonti di maggioranza spiegano che sul punto manca ancora un
accordo. Le altre ipotesi da ieri in campo sono abbassare a 3000 euro il tetto per le singole
cartelle o ridurre l’arco temporale della sanatoria, che farebbe riferimento non agli anni
2000-2015 ma agli anni 2000-2010.

BLOCCO DEI LICENZIAMENTI E CIG

Previsto il blocco dei licenziamenti individuali e collettivi, che viene prorogato fino a tutto
giugno. Poi fino alla fine di ottobre è previsto un ulteriore divieto ai licenziamenti per le
aziende che usufruiscono del trattamento della cassa integrazione Covid. Vengono riproposte
le eccezioni previste dall’ultima legge di bilancio, ad esempio nel caso di un’azienda che
cessa definitivamente la propria attività.

Le aziende che hanno la cassa integrazione ordinaria potranno chiedere 13 settimane tra il
primo aprile e il 30 giugno 2021 con causale Covid senza contributo addizionale. Saranno
invece concesse al massimo 28 settimane tra il primo aprile e il 31 dicembre 2021 per quei
lavoratori che non sono tutelati da ammortizzatori ordinari ma hanno l’assegno di solidarietà
o la cassa in deroga. Anche in questo caso non è chiesto un contributo addizionale.

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SCUOLA

Alla scuola saranno destinati 150 milioni per il 2021. Risorse che, in base alla bozza,
serviranno per acquistare prodotti per l’igiene ma anche per l’assistenza pedagogica e
psicologica degli studenti e degli insegnanti. I fondi dovranno essere utilizzati anche per
l’inclusione degli alunni disabili e per servizi medico-sanitari per supportare le scuole: dai test
diagnostici facoltativi al contact tracing. Il decreto dispone l’assenza “giustificata” del
personale scolastico docente, amministrativo, tecnico e ausiliario per la somministrazione del
vaccino.

L’assenza non determina alcuna decurtazione dello stipendio. Oltre ai 150 milioni per gli
aspetti più sanitari, il decreto sostegni stanzia per la scuola altrettanti 150 milioni per
“potenziare l’offerta formativa extracurriculare, il recupero delle competenze di base, il
consolidamento delle discipline, la promozione di attività per il recupero della socialità, della
proattività e della vita di gruppo delle studentesse e degli studenti anche nel periodo che
intercorre tra la fine delle lezioni dell’anno scolastico 2020-2021 e l’inizio di quelle dell’anno
scolastico 2021-2022”.

ENTI LOCALI

Il dl Sostegni porta risorse agli enti locali: la nuova bozza prevede infatti un incremento di un
miliardo di euro il fondo 2021 per gli enti locali (che arriva a 1,5 miliardi, 1,35 per i Comuni e
150 per Città metropolitane e Province) e di 260 milioni per quello di Regioni e Province
autonome. In una bozza del primo marzo l’incremento era di 1,6 miliardi. Sono confermati
800 milioni di euro per il Trasporto pubblico locale e 250 milioni per il 2021 per il ristoro
parziale dei Comuni per le minori entrate per la mancata riscossione dell’imposta di
soggiorno o del contributo di sbarco. Previsto inoltre un miliardo di euro per rimborsare le
spese sanitarie sostenute da Regioni e Province autonome per fronteggiare il Covid nel 2020:
è questa la dotazione del fondo nello stato di previsione del Mef istituito dal decreto, sempre
secondo la nuova bozza, nella quale si precisa che il Dipartimento della protezione civile e il
Commissario per l’emergenza hanno richiesto alle Regioni la rendicontazione delle spese
sostenute per farmaci, kit, tamponi, ventilatori e altre apparecchiature, e Dpi. La

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disposizione, chiarisce la relazione tecnica, non ha effetti in termini di indebitamento tecnico.

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