Multidisciplinari Unità Di Apprendimento IRC per costruire le competenze - Raffaello Digitale

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Multidisciplinari Unità Di Apprendimento IRC per costruire le competenze - Raffaello Digitale
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Stefan ia Fi or uc ci

 PERC      s c i p l i n a r i
   multidi
                                                  le co mpetenze
Unità Di Apprendim
                  ento   IRC   p e r co st ru ire

                                              1 •2 • 3
Multidisciplinari Unità Di Apprendimento IRC per costruire le competenze - Raffaello Digitale
INDICE
      CLASSE 1                                            CLASSE 3
1    Il gioco                                       29   I misteri della luce
2    Nel Regno di Buonsorriso                            e del fuoco
5    Facciamo finta che io sono...                  30   Dal buio alla luce
6    Musica in gioco                                33   Le sorgenti luminose
7    Arte in gioco                                  34   Frate Sole e Sora Luna
8    Matematica in gioco                            35   La creazione del Sole e della Luna
10   Gesù, bambino come me                          36   L’uomo e il fuoco
12      COMPITO DI REALTÀ                           37   Accendere il fuoco
     Il dreidel                                     38   Il mito di Prometeo
                                                    40   La luce elettrica
      CLASSE 2                                      41   Il risparmio energetico
15   Acqua amica                                    42   Le feste della luce nel mondo
16   L’acqua, grande amica                          44   Che colore ha la luce?
17   L’acqua attraverso i cinque sensi              45   Colours in the sky CLIL
18   L’acqua intorno a noi CLIL                     46     COMPITO DI REALTÀ
19   L’acqua è vita                                      Il disco di Newton
20   La questione dell’acqua
21   Gesù è l’acqua viva
22   Al pozzo
24   Il pozzo
25   Suoni e ritmi dell’acqua
26      COMPITO DI REALTÀ
     Il bastone della pioggia

                            CODICE DI ATTIVAZIONE

                       Vedi BAMBINI DI OGGI 1-2-3
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CLASSE 1CLASSE 1

                  IL GIOCO
           Diritto di ogni
             bambino
       Unità di Apprendimento multidisciplinare
  Italiano Leggere, comprendere un testo e raccontarne i contenuti. Memorizzare canti e
filastrocche.
 Cittadinanza e Costituzione Conoscere i concetti di diritto e dovere. Comprendere
l'importanza del rispetto delle regole per una migliore organizzazione e riuscita dei giochi.
  Storia Individuare le relazioni di successione nei fatti di un racconto.
 Scienze Definire e classificare oggetti di diverso tipo.
  Arte e immagine Osservare e leggere le principali caratteristiche di un’opera d’arte.
  Educazione fisica Prendere coscienza di alcune parti del corpo e dei movimenti a esse legati.
  Musica Riconoscere e riprodurre sequenze sonore con mani e piedi associando il significato di
concussione, percussione e sfregamento.
  IRC Conoscere e descrivere come giocavano i bambini ai tempi di Gesù e operare un confronto
con la propria realtà. Sperimentare giochi tipici della cultura ebraica.
 Matematica Riconoscere e denominare alcune semplici figure piane: quadrato, triangolo,
cerchio, rombo. Contare oggetti e confrontare quantità in situazioni di gioco.
  Geografia Esplorare gli spazi della scuola per definire quali giochi si possono fare dentro e fuori.
Rappresentare graficamente percorsi e spostamenti.

                                      Cerca l'icon a e attiva
                                      i mate riali digita li del
                                          M.I. O. BOO K
                                           studente            docente                                   1
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CLASSE 1       IL GIOC O                  L’INSEGNANTE LEGGE PER NOI

            NEL REGNO DI BUONSORRISO
    NEL REGNO DI BUONSORRISO
    C’ERA SEMPRE IL SOLE E
    LA VITA SCORREVA FELICE
    PERCHÉ LE STRADE ERANO
    PIENE DI BAMBINI CHE
    GIOCAVANO E GRIDAVANO,
    I PRATI ERANO COPERTI DI
    FIORI COLORATI, IN CIELO GLI
    UCCELLINI CANTAVANO E LE
    FARFALLE DANZAVANO. TUTTI,
    QUANDO SI INCONTRAVANO,
    SI REGALAVANO CON GIOIA
    UN SALUTO.

                                   UN GIORNO, PERÒ, TORNÒ IL
                                   RE DA UN LUNGO VIAGGIO…
                                   ERA DIVENTATO BURBERO,
                                   URLAVA CON TUTTI, ERA SEMPRE
                                   ARRABBIATO E SOPRATTUTTO,
                                   NON SAPEVA PIÙ SORRIDERE!
                                   ERA DIVENTATO COSÌ CATTIVO
                                   CHE VIETÒ A TUTTI I BAMBINI DI
                                   GIOCARE.
                                   “I BAMBINI DEVONO SOLO
                                   STUDIARE E IMPARARE LE BUONE
                                   MANIERE, GIOCARE NON SERVE A
                                   NIENTE!”.
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IL GIOC O   CLASSE 1
GRIDAVA TUTTO IL GIORNO! COSÌ
A TUTTI I BAMBINI FU PROIBITO
OGNI TIPO DI GIOCO
E PIANO, PIANO LA VITA
DEL PAESE DIVENNE GRIGIA.
IL SOLE NON SPLENDEVA PIÙ,
NELLE STRADE C’ERA UN
GRANDE SILENZIO, I PRATI
ERANO SENZA FIORI, UCCELLINI
E FARFALLE ERANO SCOMPARSI E
TUTTI ERANO DIVENTATI TRISTI.
                                ALLORA LA FATA CLEMENTINA
                                ANDÒ DAL RE E CERCÒ DI FARGLI
                                CAPIRE CHE “GIOCARE È UN
                                DIRITTO DI OGNI BAMBINO”, UNA
                                COSA NECESSARIA PER CRESCERE
                                BENE E IMPARARE A STARE CON
                                GLI ALTRI.
                                CON LA SUA BACCHETTA
                                MAGICA, GLI FECE RICORDARE
                                DI QUANTO ERA FELICE DA
                                BAMBINO QUANDO GIOCAVA
                                CON I SUOI AMICI. IL RE CAPÌ IL
                                SUO ERRORE. DA QUEL GIORNO
                                TUTTI I BAMBINI TORNARONO A
                                GIOCARE LUNGO LE STRADE E
                                LE PERSONE RITROVARONO LA
                                LORO FELICITÀ, TUTTI ERANO
                                CONTENTI DI VIVERE NEL REGNO
                                DI BUONSORRISO.
                                                                  3
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CLASSE 1          IL GIOC O

    1   A QUALE FRUTTO ASSOMIGLIA LA FATA CLEMENTINA?

    2   LA CLEMENTINA, O MANDARINO È…

        UN FRUTTO                UN FIORE                 UN ANIMALE

    DISEGNA DENTRO OGNI RIQUADRO ALMENO TRE ELEMENTI.

    3   RIORDINA LA STORIA, COLORA LE SCENE E RACCONTA.

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IL GIOC O    CLASSE 1

        FACCIAMO FINTA CHE IO SONO...
1  LEGGI LA POESIA E CERCA, INSIEME AI COMPAGNI E AL TUO INSEGNANTE,
DI CAPIRNE IL SIGNIFICATO.

PER CRESCERE BENE NON BASTA STUDIARE,
UN BAMBINO DEVE ANCHE GIOCARE!
SPESSO SI GIOCA A FAR DEI GRANDI IL LAVORO
PERCHÉ PENSIAMO CHE SAN TUTTO LORO!
È PROPRIO IMITANDO LE LORO AZIONI
CHE SI IMPARA A ESSERE MENO PASTICCIONI!
FACCIAMO FINTA DI ESSERE LA MAESTRA O IL POMPIERE
IL COMANDANTE, LA BALLERINA E IL CARABINIERE
FACCIAMO FINTA CHE IO ERO... TANTE COSE...
CON QUESTO GIOCO SI IMPARANO LEZIONI PREZIOSE!

2   TI DIVERTI A GIOCARE IMITANDO LA VITA DEI GRANDI? IN QUALI GIOCHI? RACCONTA.

                                                                                   5
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CLASSE 1         IL GIOC O

                         MUSICA IN GIOCO
    OSSERVA COME MANI E PIEDI POSSONO SUONARE.
    OGNI SIMBOLO CORRISPONDE A DUE MOVIMENTI INDICATI.
                                CONCUSSIONE
                                  BATTI UNA
                                 MANO O UN
                                PIEDE CONTRO
                                  L’ALTRA/O.

                                 PERCUSSIONE
                                 BATTI PICCOLI
                                   COLPI CON
                                  ALCUNE DITA
                                 DELLE MANI O
                                 CON UN PIEDE.

                                SFREGAMENTO
                                STROFINA UNA
                                  MANO O UN
                                 PIEDE CONTRO
                                   L’ALTRA/O.
    1 DIVIDETEVI IN DUE GRUPPI E IN SUCCESSIONE CERCATE DI RIPRODURRE I SUONI
    SEGUENDO L’ORDINE PROPOSTO.

            1

            2

6
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IL GIOC O      CLASSE 1

                      ARTE IN GIOCO
I TRE COLORI PRIMARI SONO:
          ROSSO                   AZZURRO                     GIALLO

QUESTI TRE SI SONO MESCOLATI TRA LORO E HANNO FORMATO
NUOVI COLORI: SONO I COLORI SECONDARI.

      +           =       VIOLA             +      =            ARANCIO

                      +           =       VERDE

 1COLORA IL MANDALA USANDO            2 COLORA IL MANDALA USANDO
SOLO I COLORI PRIMARI A TUA           SOLO UN COLORE PRIMARIO E
FANTASIA.                             DUE COLORI SECONDARI.

                                                                          7
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CLASSE 1         IL GIOC O

                   MATEMATICA IN GIOCO
    1  CONTA I PUNTINI NERI DI CIASCUNA COCCINELLA E COLLEGA IL NUMERO,
    RIPASSANDO IL PERCORSO GIUSTO.

8
IL GIOC O   CLASSE 1
2    OMPLETA IL GIOCO DELLA SETTIMANA O CAMPANA CON I NUMERI MANCANTI
    C
    E LEGGI.

             RIPOSO
             6                GIRARE A
        CON DUE PIEDI        PIEDI UNITI

                        5
                 CON UN PIEDE

                 CON UN PIEDE

                                3
        CON DUE PIEDI

                        ´1
                 CON UN PIEDE

OGNI BAMBINO LANCIA IL SASSO SU UNA CASELLA, LO RECUPERA E
TORNA INDIETRO.
                                                                         9
CLASSE 1          IL GIOC O

                 GESÙ, BAMBINO COME ME
     AI TEMPI DI GESÙ, I BAMBINI NON AVEVANO GIOCHI ELETTRONICI,
     MA GIOCHI SEMPLICI, MOLTI DEI QUALI SONO CONOSCIUTI
     ANCORA OGGI.
     1 OSSERVA COME GIOCAVA GESÙ CON I SUOI AMICI E COME GIOCHI TU.
     POI SCRIVI SOTTO OGNI SCENA DI CHE GIOCO SI TRATTA.

                              GIOCHI DA FARE IN CASA
                      GESÙ                                   TU

10
IL GIOC O   CLASSE 1
                       GIOCHI DA FARE ALL’APE RTO
                GESÙ                                       TU

2 QUAL È IL TUO GIOCO PREFERITO IN CASA? E ALL’APERTO?
CONFRONTATI CON I TUOI COMPAGNI.                                           11
NELLA MIA REALTÀ
CLASSE 1             IL GIOC O

                     IL DREIDEL
     IL DREIDEL È UN DADO-TROTTOLA,
     UN GIOCO TRADIZIONALE DEI BAMBINI EBREI.

           COSA TI
                          • U N DREIDEL (VAI ALLA PAGINA SUCCESSIVA)
            SERVE         • 5 SASSOLINI PER OGNI BAMBINO
                          • UN PIATTO PER CONTENERE I SASSOLINI
                          • SI PUÒ GIOCARE IN DUE O IN PIÙ.
                          • O GNI GIOCATORE RICEVE 5 SASSOLINI E DECIDE DI FARE
                             UNA PUNTATA, CIOÈ NE METTE ALCUNI NEL PIATTO.
           COME SI        • A TURNO OGNUNO FA GIRARE IL DREIDEL UNA VOLTA:
            GIOCA            LA LETTERA CHE CAPITERÀ NELLA SUA DIREZIONE,
                             GLI INDICHERÀ COSA FARE.
                          • O GNI VOLTA CHE IL PIATTO È VUOTO, OPPURE È RIMASTO
                             SOLTANTO UN SASSOLINO, OGNI GIOCATORE DOVRÀ
                             PUNTARE DI NUOVO.

     1 IMMAGINA DI GIOCARE CON IL DREIDEL INSIEME AD ALTRI TRE COMPAGNI:
     LUCA, MARTA E FRANCESCO. OGNUNO DI VOI PUNTA 2 SASSOLINI. COMPLETA.

                                 MARTA                                   NEL PIATTO CI
             TU                                     FRANCESCO
                                                                         SONO IN TUTTO
             SASSOLINI             SASSOLINI            SASSOLINI               SASSOLINI
     2   LEGGI CIÒ CHE SUCCEDE E SCOPRI CHI È IL VINCITORE E SCRIVILO.

     FRANCESCO : A LUI ESCE LA LETTERA NUN.
     MARTA : A LEI ESCE LA LETTERA HEI.
     TU : A TE ESCE LA LETTERA GIMEL.

12
IL GIOC O         CLASSE 1

      COSTRUISCI                                                                                PIE

                               SHIN
                                                                                                      GA
                                                                                                           RE
      IL DREIDEL

                                                      PUNTA DI NUOVO
• R ITAGLIA LA FIGURA
 INTERA LUNGO I
                                                                                                        A   RE
 TRATTEGGI.                                                                                     P   IEG
• P IEGA I BORDI DEI
 QUADRATI, DEI

                                                      SI VINCE LA METÀ DEL PIATTO
                               HEY
 TRIANGOLI E DELLE
 LINGUETTE.
• I NCOLLA I BORDI CON
 LE LINGUETTE.
• I NSERISCI UNA                                                                                      A   RE
 MATITA DENTRO                                                                                  P   IEG

 AL CERCHIETTO
 TRATTEGGIATO PER FAR
                               GIMEL

                                                      SI VINCE TUTTO IL PIATTO
 GIRARE LA TROTTOLA.

                                                                                                                E
                                                                                                     G   AR
                                                                                                 PIE
                     PIEGARE
                               NUN

                                                 NESSUNO PERDE
                                                 NESSUNO VINCE
        PIEGARE

                     PIEGARE           PIEGARE

                                                                                                                    13
14
CLASSE 2

                         Acqua
                         amica
     Unità di Apprendimento multidisciplinare

 Italiano Leggere e comprendere testi di vario tipo, continui e non continui, individuandone
le informazioni principali e le loro relazioni. Comprendere il significato di parole non note in
base al testo.
 Scienze Riconosce e descrive le principali caratteristiche dell’acqua attraverso i cinque sensi
per esercitarsi nell’osservazione diretta.
 Geografia Riconoscere e denominare i principali elementi naturali relativi all’acqua che
caratterizzano i vari tipi di paesaggio: il fiume, il lago, il mare e lo stagno.
 Inglese Conoscere e ripetere i nomi di elementi naturali relativi all’acqua, con il supporto
di immagini.
 Cittadinanza e Costituzione Acquisire coscienza dell’importanza dell’acqua per la vita.
Riflettere sulle proprie abitudini nell’uso dell’acqua. sviluppare il senso di responsabilità
ambientale, ragionando in modo critico sulle semplici azioni che compiamo
quotidianamente.
 Storia Organizzare le informazioni e le conoscenze in base alle categorie di successione,
contemporaneità, durata, ciclicità, trasformazione.
 Arte e immagine Osservare, descrivere e leggere immagini di diverso tipo. Produrre
creativamente messaggi e forme con l’uso di linguaggi, tecniche e materiali diversi.
 Musica Ascoltare e comprendere i fenomeni sonori prodotti dall’acqua. Riconoscere e
riprodurre, utilizzando la voce, sequenze sonore in relazione ai suoni dell’acqua.
 IRC Riconoscere e mettere in pratica comportamenti e azioni rispettose di sé, dell’ambiente
e degli altri. Conoscere l’ambiente terreno in cui è vissuto Gesù. Riflettere sulla vita e sugli
insegnamenti di Gesù e operare un collegamento con la propria esperienza personale.

                                                                                                   15
CLASSE 2              ACQU A AMIC A

                       L’ACQUA, GRANDE AMICA
     Chiudi gli occhi per un momento e pensa all’acqua...
     1   Disegna ciò che ti è venuto in mente.

     2   Ora rispondi alle domande.

     • Che cosa hai disegnato?

                                                          R I F L ET T I !
     • Qual è, secondo te, il vero colore dell’acqua?   Perché, secondo te,
                                                        l’acqua è un “liquido”
                                                        importante?

16
ACQU A AMIC A     CLASSE 2

    L’ACQUA ATTRAVERSO I CINQUE SENSI
L’acqua è...
 INODORE                 SALATA                 SCROSCIANTE                RUMOROSA
    TICCHETTANTE               LIMPIDA                PROFUMATA                  INSAPORE
               FREDDA               TRASPARENTE                       PUZZOLENTE
    FRIZZANTE            FRESCA                  AZZURRA                 CALDA

1 Metti in relazione le caratteristiche dell’acqua indicate sopra,
con uno dei cinque sensi, scrivendole al posto giusto.

Con il gusto, l’acqua è           Con il tatto, l’acqua è            Con l’olfatto, l’acqua è

                Con la vista, l’acqua è                Con l’udito, l’acqua è

                                                                                                17
CLASSE 2              ACQU A AMIC A

                        L’ACQUA INTORNO A NOI
     In natura l’acqua si trova in paesaggi diversi.
     1   Osserva i diversi paesaggi d’acqua e scrivi per ognuno il nome giusto in inglese.

             lago     LAKE                                              stagno    POND
             fiume      RIVER                                           mare     SEA

     2   Collega ogni animale al suo ambiente.
18
                                                      Listen and read
ACQU A AMIC A   CLASSE 2

                                               L’ACQUA È VITA
                                     Quando eravamo nella pancia della mamma
                                     eravamo immersi in una sacca piena d’acqua in
                                     cui ci siamo sentiti protetti e coccolati. Siamo stati
                                     cullati dall’ondeggiare di questo strano “mare” fino
                                     al giorno della nascita. L’acqua, dunque, è preziosa
                                     perché dove c’è acqua c’è vita.
1   Osserva le immagini e per ognuna rispondi alla domanda:
                  A CHE COSA SERVE L’ACQUA?

2   Riordina le parole e ricostruisci la frase. Tienila sempre a mente!
              SENZA - VITA - ACQUA - ESSERCI - NON PUÒ

                                                                                              19
CLASSE 2            ACQU A AMIC A

          LA QUESTIONE DELL’ACQUA
     Papa Francesco ha scritto una lettera a tutti
     i fedeli del mondo, che si intitola Laudato si’.
     L’argomento principale di questa lettera è
     il rispetto del creato e delle creature.
     Nel primo capitolo parla della questione
     dell’acqua.

                                       In alcuni Paesi del mondo manca l’acqua
                                       a causa della siccità, cioè per l’assenza di
                                       piogge: le piante non crescono, non danno
                                       frutti; così si muore di fame e di sete.

         In alcuni Paesi del mondo non c’è
         acqua corrente nelle case, l’acqua
         viene raccolta dai pozzi ma non
         è potabile, quindi prima di essere
         utilizzata deve essere sempre bollita.

         In altre zone del mondo
         l’acqua è chiamata “Oro blu”              R I F L ET T I !
         ed è causa di guerre fra                In piccoli gruppi, pensate a due azioni
         popolazioni che si contendono           corrette per non sprecare l’acqua.
         l’accesso al mare, a un fiume o         Poi, insieme all’insegnante, scrivete
         a un lago.                              tutte le vostre idee su un cartellone
                                                 e mettetele in pratica!
20
ACQU A AMIC A      CLASSE 2

                                 GESÙ È L’ACQUA VIVA
Gesù si fermò in una città della Samaria chiamata Sicar e, affaticato
per il viaggio, si mise a sedere presso il pozzo. Era circa mezzogiorno.
Ecco che arrivò una donna samaritana con un’anfora per prendere
l’acqua. Gesù le chiese da bere.
Allora la donna rispose:
– Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una
donna samaritana? – sapeva, infatti, che tra samaritani e giudei non
c’era molta simpatia. Gesù le rispose:
– Se tu sapessi chi è colui che ti ha chiesto da bere, tu avresti chiesto
a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva.
– Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi
dunque quest’acqua viva? – replicò la donna.
Gesù le disse:
– Chiunque beve dell’acqua del
pozzo, avrà di nuovo sete; ma chi
berrà dell’acqua che io gli darò,
non avrà più sete per sempre.
Allora la donna replicò:
– Signore, dammi quest’acqua,
perché io non abbia più sete.
La samaritana capì che Gesù era
il Figlio di Dio e subito, lasciata la
brocca, corse in città e parlò alla
gente di Gesù.
dal Vangelo di Giovanni 4,2-15

Per comprendere questa pagina del Vangelo
di Giovanni vai alle pagine successive.

                                                                                  21
CLASSE 2          ACQU A AMIC A

                                   AL POZZO
     Al tempo di Gesù, per procurarsi l’acqua, tutte le donne andavano
     al pozzo al mattino presto perché durante il giorno faceva troppo
     caldo. Una volta che il secchio era pieno, bisognava usare una
     grande forza per tirarlo su: un’operazione faticosa.

     Il pozzo era anche un luogo di incontro
     per scambiare quattro chiacchiere.
     La samaritana non era ben vista dagli
     abitanti del paese, perché aveva avuto
     molti mariti. Per questo va al pozzo in
     un’ora insolita, l’ora più calda del giorno,
     forse proprio per non farsi vedere da
     nessuno. Secondo la mentalità del tempo,
     un uomo non poteva fermarsi a parlare per
     strada con una donna, soprattutto se era
     come la samaritana.
22
ACQU A AMIC A    CLASSE 2
I Vangeli raccontano che Gesù invece, poiché vuole bene a tutti,
non si fa problemi e parla in pubblico con questa donna a cui vuole
far conoscere l’amore di Dio.

         Ecco qual è l’insegnamento del Signore: come l’acqua è
         indispensabile per la vita e la salute del corpo, così Gesù è
         indispensabile per la vita e la salute del cuore di ogni uomo.
         Gesù invita tutti a bere quest’acqua, cioè ad accogliere il
         dono del suo amore.

1   Segna con un X la risposta giusta.

• Perché Gesù si ferma al pozzo di Sicar?
    Era stanco di stare con la gente.
    Scappava dai suoi amici.
    Aveva camminato molto.
• Perché la samaritana aveva scelto proprio quell’ora per andare al pozzo?
    Non voleva farsi vedere da nessuno.
    Voleva conoscere Gesù.
    Aveva paura degli altri.
• Che cosa chiede Gesù alla samaritana?
    Da bere.             Da mangiare.       Un posto per dormire.
• Perché Gesù le rivolge la parola?       • Perché Gesù si definisce “acqua viva”?
    Perché ha sete.                         Perché è Lui che ha creato l’acqua.
    P
     erché vuole far conoscere             P
                                             erché è importante come l’acqua.
    alla donna l’amore di Dio.              P
                                             erché il suo amore per il cuore
    P
     erché desidera chiacchierare          dell’uomo è importante come
    con qualcuno.                           l’acqua per il corpo.
                                                                                     23
CLASSE 2              ACQU A AMIC A

                                           IL POZZO

     1   Conta i mattoni del pozzo e, usando la tecnica del collage, colorane:

                                                           quattro con tessere di carta
            tre con tessere di car ta
                                  tre con tessere di carta

24
ACQU A AMIC A   CLASSE 2

                SUONI E RITMI DELL’ACQUA
Osserva le immagini, i simboli e i suoni corrispondenti.

                                                                     plin

                                                                 splash

                                                                    ciak

                                                                  sccch
1   Prova a riprodurre i suoni seguendo l’ordine proposto.

                                                                                   25
NELLA MIA REALTÀ
CLASSE 2             ACQU A AMIC A

                    IL BASTONE DELLA PIOGGIA
     Il 22 marzo di ogni anno è la Giornata mondiale dell’acqua.
     In questo giorno tutti sono chiamati a festeggiare l’acqua,
     simbolo di vita.
     Immagina che nella tua scuola si organizzi la festa dell’acqua:
     ogni bambino dovrà costruire il suo bastone della pioggia.

          COSA TI        Colla, forbici, nastro adesivo colorato, cartoncino, colori,
           SERVE         pietrisco, pasta per minestra, lenticchie...

                         • C olora il rettangolo alla pagina seguente: ti servirà per
                           costruire il bastone.
                         • R itaglia il rettangolo lungo la linea tratteggiata. Poi arrotolalo
                           e incolla dove indicato in modo da ottenere un cilindro.
                           Lascia asciugare la colla.
        COME SI
      COSTRUISCE         • R itaglia dal cartoncino due tondi grandi come l’estremità del
                           cilindro, da usare come tappi. Per ora chiudi una sola estremità
                           del tubo con il tondo, fissandolo bene con del nastro adesivo
                           colorato.
                         • Inserisci all’interno il pietrisco, la pasta per minestra, le
                           lenticchie e/o i fagioli. Poi chiudi incollando l’altro cerchio di
                           cartoncino in cima al bastone.
                           Muovi il bastone e sentirai riprodotto il rumore dell’acqua.

      1 Ascolta insieme ai tuoi compagni l’insegnante che legge alcuni versi della poesia L’onda di
     D’Annunzio e discutete insieme sul significato delle varie parole riferite ai suoni dell’acqua.

     2   Dividetevi in cinque gruppi. Ogni gruppo
     sceglie una delle parole evidenziate nella poesia       Sciacqua, sciaborda,
     e inventa con i bastoni della pioggia una musica        scroscia, schiocca, schianta,
     che imiti il suono dell’acqua espresso dalla            romba, ride, canta,
     parola. L’insegnante leggerà di nuovo i versi,
     accompagnata dall’”orchestra dei bastoni della          accorda, discorda.
     pioggia”.

26
ACQU A AMIC A   CLASSE 2

                             COLLA
PIEGARE

                                     27
28
CLASSE 3

               I misteri
              della luce
             e del fuoco
       Unità di Apprendimento multidisciplinare

 Italiano Leggere e comprendere testi di vario tipo, continui e non continui, individuandone le
informazioni principali e le loro relazioni. Imparare a ricavare informazioni sul significato di vocaboli
nuovi dal contesto. Esporre con parole proprie testi letti o ascoltati.
 Scienze Porsi domande esplicite e individuare problemi significativi da indagare a partire
dalla propria esperienza. Comprendere alcuni effetti del calore, anche solare. Conoscere alcune
fonti di energia. Esplorare fenomeni naturali con un approccio scientifico: dall’osservazione, alla
formulazione di ipotesi, alla verifica.
 Educazione ambientale Sviluppare il senso di responsabilità ambientale, ragionando in modo
critico sulle semplici azioni che compiamo quotidianamente.
 Storia Utilizzare in modo corretto gli indicatori temporali. Saper distinguere un mito dal racconto
storico. Riconoscere l’importanza della scoperta del fuoco nell’evoluzione dell’uomo.
 Arte e immagine Osservare, descrivere e leggere immagini di diverso tipo. Conoscere la tecnica
del mosaico.
 IRC Comprendere il valore simbolico della luce nelle religioni e conoscere le feste a esso
collegate. Riconoscere e mettere in pratica comportamenti e azioni rispettose di sé, dell’ambiente
e degli altri. Conoscere la figura di San Francesco e il suo insegnamento nei confronti del rapporto
uomo-Creato.
 Inglese Conoscere e ripetere i nomi dei colori, con il supporto di immagini.

                                                                                                            29
CLASSE 3             I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O

                           DAL BUIO ALLA LUCE
     Quando la Terra era appena nata, molto tempo fa, era sempre buio nel mondo
     degli Inuit. E gli Inuit avevano molta paura del buio, perché non si accorgevano
     dell’arrivo di Nanuk, l’orso bianco, che li assaliva silenzioso prima che potessero
     accorgersi del suo arrivo.
     Un giorno volò sul mondo degli Inuit un vecchio Corvo che, fermandosi per
     riposare, si stupì di quella notte continua, e tanto per passare il tempo, raccontò
     loro che in altri luoghi vi erano molte giornate luminose. Fu così che gli Inuit
     chiesero al vecchio Corvo di andare a prendere per loro la luce...

     L’uccello volò per giorni e giorni fino a che,
     oramai al limite delle forze, proprio nel momento
     in cui stava per decidere di tornare indietro
     scorse, lontano sull’orizzonte, un fievole bagliore.
     Era la Luce!
     Esausto, si fermò a riposare vicino a un ruscello,
     dove una bambina, vestita con un mantello di
     pelliccia bianco, aveva attinto acqua. Il Corvo,
     che era abile nei travestimenti, mutò allora
     il proprio aspetto in quello di un granello di
     polvere e andò a nascondersi fra le setole del
     mantello. La bambina, senza accorgersene,
     rientrò a casa portandosi il granello con sé.

30
I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O       CLASSE 3
A casa, il Corvo, sempre sotto l’aspetto di un granello di polvere, volò
nell’orecchio del bambino che giocava con delle statuine di osso e iniziò
a fargli il solletico. Il bambino iniziò a piangere.
– Perché piangi? – gli chiese il nonno.
– Digli che vuoi giocare con una Palla di Luce – gli bisbigliò il Corvo in un orecchio.
– Perché voglio giocare con una Palla di Luce – piagnucolò il nipote.
Il nonno allora andò a pendere la scatola dove teneva le Palle di Luce, ne prese una,
piccola, la legò con uno spago, e la diede al nipote affinché vi giocasse.
Come il bambino rimase solo, il granello di polvere si tramutò di nuovo in Corvo,
estrasse i suoi artigli e tagliò lo spago che legava la Palla di Luce. La prese e la portò
agli Inuit. Quando fu sopra il villaggio, lasciò cadere a terra la Palla di Luce, che si
infranse in mille piccoli pezzi, e liberò la Luce che racchiudeva.
La Luce affrontò la Notte, combatté con lei,
la vinse e la scacciò. Sulla terra degli Inuit
venne il Giorno! Ora gli Inuit potevano
vedere lontano.
Ringraziarono il Corvo, ma lui era rattristito
per non essere riuscito a portare una Palla
di Luce più grande.
– Ho potuto portare solo una piccola Palla
di Luce, si scusò, così potrete avere luce
solo per metà dell’anno...
Ma gli Inuit, che sanno accontentarsi, risposero:
– Ma noi siamo felici. A noi basta avere luce
per metà dell’anno, prima era buio tutto l’anno!
da confinidelmondo.blogspot.it

                                                                                             31
CLASSE 3              I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O

     1   Collega lo stato d’animo degli Inuit alla condizione corrispondente.

                                                   BUIO

                                                   LUCE

     2   Rispondi.
     Tu come ti senti...
                ... quando sei al buio?                              ... quando sei alla luce?

     3  Colora di giallo le parole che, secondo te, si collegano alla luce e di nero quelle che
     leghi al buio.

     4  Dividetevi in piccoli gruppi e confrontatevi sulle emozioni che provate al buio e quelle
     alla luce. A turno, ciascuno di voi racconti una propria esperienza di buio e una di luce.

32
I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O         CLASSE 3

                   LE SORGENTI LUMINOSE
La luce che illumina le nostre vite può essere di due tipi:
                     NATURALE            ARTIFICIALE
La prima fonte di luce naturale necessaria per vivere è il sole che:

       ILLUMINA                                                       FA CRESCERE

                    RISCALDA
                                                              ILLUMINA LA LUNA

                                            Le stelle dell’universo sono altre sorgenti
                                            luminose naturali: infatti sono corpi celesti
                                            che brillano di luce propria.

                                                                                            33
CLASSE 3              I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O

                      FRATE SOLE E SORA LUNA
     San Francesco d’Assisi, un uomo che per amore di Dio ha abbandonato le sue
     ricchezze e si è fatto povero, ha scritto una bellissima preghiera di lode a Dio:
                                  il Cantico di Frate Sole.
     In questo scritto ringrazia Dio per aver creato i diversi elementi della natura,
     che chiama “fratelli e sorelle”.

     1  Leggi la preghiera di Francesco e sottolinea
     con tre colori diversi le caratteristiche del sole,
     delle stelle e del fuoco.

          Laudato sii, mio Signore,
          con tutte le tue creature
          specialmente fratello Sole
          che dà luce al giorno
          ed è bello e raggiante.
          Laudato sii mio Signore,
          per sorella Luna e le Stelle,
          in cielo le hai create
          chiare, preziose e belle.
          Laudato sii mio Signore,
          per fratello Fuoco,
          con il quale ci illumini la notte,
          esso è bello, giocondo robusto e forte.

     2   Rispondi alle domande, poi confrontati con i tuoi compagni.

     • Secondo te, perché San Francesco chiama gli elementi della natura fratelli e sorelle?

     • Quali sentimenti prova San Francesco nei confronti della natura?

     • Che cosa ci vuole insegnare il Santo con questa preghiera?

34
I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O         CLASSE 3

LA CREAZIONE DEL SOLE E DELLA LUNA
Nel duomo di Monreale in Sicilia ci sono dei mosaici che raffigurano i giorni della
Creazione. Il mosaico è una tecnica pittorica in cui l’opera si ottiene grazie all’utilizzo
di frammenti, chiamati tessere, di vari materiali, come pietre, vetro o conchiglie.

                                                             Nel Libro della Genesi, il primo
                                                             libro della Bibbia, si dice che
                                                             il sole, la luna e le stelle sono
                                                             state create al quarto giorno.

                                               Dio disse: – Ci siano luci nel cielo, per
                                               distinguere il giorno dalla notte; servano
                                               da segni per le stagioni, per i giorni e per gli
                                               anni e servano da luci per illuminare la terra.
                                               E così avvenne: Dio fece la luce maggiore
                                               per regolare il giorno e la luce minore per
                                               regolare la notte, e le stelle...
                                               E Dio vide che era cosa buona.
                                               E fu sera e fu mattina: quarto giorno.
Creazione del sole e della luna
(particolare, Duomo di Monreale)

 1   Leggi, osserva il mosaico e rispondi alle domande.
• Quale azione sta compiendo Dio con la mano alzata?
     Crea. 		               Dipinge.        Accarezza.		        Modella.
• Con quale colore è stato raffigurato il sole?
• Secondo te, perché è stato scelto proprio quel colore per il sole?

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CLASSE 3              I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O

                            L’UOMO E IL FUOCO
     Il fuoco è così vitale, potente e misterioso da
     essere stato considerato dall’uomo un elemento da
     desiderare e temere allo stesso tempo.
     Noi non sappiamo con certezza quando e come
     avvenne la scoperta del fuoco; secondo la maggior
     parte degli studiosi, molto probabilmente, avvenne
     per caso: un incendio causato da un fulmine.
     Dalle ricostruzioni preistoriche sembra che, all’inizio,
     l’Homo erectus non sapeva accenderlo, ma
     avendone intuito l’utilità, se ne serviva ogni volta che
     trovava qualcosa che già bruciava (ad esempio un
     albero colpito dal fulmine).
     Per questi primi ominidi, il fuoco divenne un
     elemento essenziale per proteggersi dagli animali
     feroci, per riscaldarsi, illuminare la notte e iniziare
     a cuocere i cibi. Esso, nel tempo, permise di costruire
     migliori utensili e armi per la caccia e consentì un
     rapido accelerarsi dell’evoluzione, anche sotto il
     profilo culturale e sociale.
     All’incirca 9.000 anni fa, il fuoco permise la lavorazione
     dell’oro e dell’argento, metalli che si trovano in natura
     sotto forma di pepite. Più tardi consentì l’invenzione
     del bronzo ottenuto dalla fusione di due minerali, il
     rame e lo stagno, e la lavorazione del ferro.

      1   Rispondi sul quaderno alle domande.

     • Il fuoco migliorò le condizioni di salute degli ominidi,
        perché, secondo te?
     • Una conseguenza dell’uso del fuoco è stato il suo
       valore aggregativo, perché?
     • Quali oggetti poteva ottenere l’uomo primitivo con        R I F L ET T I !
       la lavorazione dei metalli?                                 Il fuoco oggi viene usato
                                                                   con le stesse finalità?
36
I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O   CLASSE 3

                        ACCENDERE IL FUOCO
È difficile definire il momento in cui gli uomini
primitivi scoprirono anche come accendere
il fuoco, ma è certo che questo cambiò per
sempre la loro vita: da quel momento poterono
servirsene ogni volta che volevano.
Oggi per noi accendere il fuoco è una cosa
abbastanza semplice, ci possiamo servire di un
fiammifero o di un accendino e con un piccolo
gesto si accende subito la fiamma. Per l’uomo
primitivo questa azione era tutt’altro che facile.
Nella preistoria l’uomo, per accendere il fuoco,
poteva usare due modalità:
• la frizione di legna, cioè sfregando fra loro due pezzi di legno
   che si riscaldavano per attrito fino a incendiarsi. Anche noi oggi
   ci sfreghiamo forte le mani fra loro quando vogliamo riscaldarle!
• la percussione, cioè battendo uno contro l’altro un minerale
   con delle pietre molto dure, dette “pietre focaie”, come selce,
   diaspro e quarzite. Con questo movimento si ottenevano delle
   scintille che poi incendiavano rametti o foglie secche.

 1   O
      sserva le immagini e scrivi sotto ciascuna di quale modalità si tratta.

                                                                                       37
CLASSE 3                 I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O

                             IL MITO DI PROMETEO
              Il fuoco, molto utile, ma anche pericoloso (basta pensare alla potenza
              devastatrice di un incendio) con i suoi aspetti positivi e negativi è stato
              usato come simbolo per rappresentare sia il bene che il male. Secondo la
              mitologia greca gli uomini non conoscevano il fuoco finché Prometeo non
              lo donò loro.
              Prometeo era un titano (un gigante) che spinto dal suo grande amore per
              gli uomini, volendo migliorare le loro misere sorti, decise di rubare il fuoco
              agli dei, contro il volere del grande Zeus. Così un giorno chiese a Dionisio,
              dio del vino, un po’ della sua bevanda e fece visita a Efesto, dio del fuoco.
              Entrato nelle profondità del vulcano dove Efesto abitava, cominciò ad
              elogiarlo per le stupende opere che era in grado di fare con il fuoco poi lo
              invitò a brindare. Quando Efesto fu completamente ubriaco si addormentò
              e Prometeo riuscì a rubare una scintilla di fuoco che portò agli uomini.
              L’uomo, grazie al fuoco, fece rapidi
              progressi: imparò a modellare vasi e
              ciotole, a costruire case con mattoni
              di argilla cotta e a fabbricare armi di
              metallo per la caccia. Ma una notte Zeus,
              guardando sulla Terra, vide del fumo e
              capì ciò che aveva fatto Prometeo. Lo
              mandò a chiamare e gli comunicò la
              sua terribile punizione: il titano avrebbe
              passato il resto della sua vita incatenato
              a una roccia deserta delle montagne
              dell’est, dove, ogni giorno, un’aquila
              si sarebbe nutrita del suo fegato, che
              ogni notte si rigenerava. Passarono più
              di trentamila anni prima che Prometeo
              fosse liberato dal potente Eracle.
     1   I ndividua i tre momenti del mito, colorando
         a lato del testo come indicato:
         di      l’inizio
         di      lo svolgimento
         di      la conclusione
38
I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O      CLASSE 3
2   Il
     mito non è una favola, non è una leggenda, non è una fiaba.
    Colora le definizioni rispettando i colori della tipologia corrispondente.

 È un racconto fantastico                                       È un racconto fantastico che
 inventato per spiegare il                                      ha sempre un lieto fine, con
 perché cose, piante e animali                                  personaggi fantastici e azioni
 hanno certe caratteristiche.                                   straordinarie.

                                  È un racconto fantastico che
                                  vuole dare un insegnamento
                                  e ha quasi sempre come
                                  protagonisti animali parlanti.

3   Allora
         che cos’è un mito?

4   Segna
        con una X la risposta giusta.

• Nel mito, perché Prometeo vuole dare il fuoco agli uomini?
   Vuole indispettire gli dei.
   Vuole migliorare le misere condizione degli uomini.
   Glielo ordina Efesto.
   Spera di incendiare la Terra.

• Nel mito, cosa fecero gli uomini con il dono ricevuto da Prometeo?
   Lo rifiutarono.
   Lo usarono solo per creare i vasi.
   Si bruciarono.
   Lo utilizzarono in molte attività ottenendo molti progressi.

• Tra i seguenti mestieri quali hanno bisogno del fuoco?
    Il fornaio e il fabbro.           Il fornaio e l’infermiere.
    Il vigile del fuoco.              L’autista.

                                                                                                 39
CLASSE 3              I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O

                              LA LUCE ELETTRICA
     Nel corso dei secoli l’uomo ha imparato a trasformare moteplici fonti di energia
     della natura (il sole, l’acqua, il fuoco...), per ottenere luci e calore da far usare a tutti.

                      A volte, però, il modo in cui l’uomo trasforma le
                      fonti d’energia è dannoso per l’ambiente e per la
                      salute delle persone.
                      Ad esempio la corrente elettrica, che accende una
                      lampadina, viene prodotta nelle centrali termiche,
                      bruciando carbone, gas o nafta: una parte di questa
                      combustione si disperde nell’aria e la inquina.

40
I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O   CLASSE 3

                 IL RISPARMIO ENERGETICO
Anche noi nelle piccole azioni di ogni giorno possiamo far tesoro
dell’energia e mettere in atto comportamenti che aiutano a risparmiarla.
1   C
     ollega i diversi comportamenti ai disegni che li rappresentano.

                                                                  NON LASCIARE
                                                              IL COMPUTER ACCESO

                                                                 SPEGNERE LA TV
                                                                 COMPLETAMENTE

                                                        SPEGNERE LA LUCE QUANDO
                                                          SI ESCE DALLA STANZA

                                                                                     41
CLASSE 3             I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O

           LE FESTE DELLA LUCE NEL MONDO
     In tanti Paesi del mondo si celebrano le feste legate al simbolo della luce.
     Queste rappresentano il desiderio dell’uomo di abbandonare le tenebre spesso
     associate alla paura e al male per incamminarsi verso la luce che simboleggia il bene
     e l’infinito.

     ITALIA
     Oggi in molte città italiane è nata l’iniziativa
     di celebrare la Festa della Luce il 31 ottobre in
     contrapposizione a Halloween, festa del “buio e
     delle tenebre”, tipica della tradizione anglosassone
     ma molto diffusa anche in Italia, soprattutto per il
     “gioco” trick- or- treat: dolcetto o scherzetto?
     Dato che questa usanza non appartiene alla
     cultura italiana, si sta cercando di riscoprire e
     recuperare il valore di alcune tradizioni cattoliche.
     Per questo il 31 ottobre si festeggia la luce, per
     prepararsi al 1° Novembre, Festa di tutti i Santi, i
     quali con la loro vita hanno rappresentato dei veri
     esempi da imitare, delle “luci” da seguire.

                                                  DIWALI
                                                  La festa di Diwali, chiamata anche
                                                  Dipavali, è una delle più importanti
                                                  feste indiane: si festeggia nel mese
                                                  di ottobre o novembre. Simboleggia
                                                  la vittoria del bene sul male ed è
                                                  chiamata “festa delle luci”: durante i
                                                  festeggiamenti, infatti, si usa accendere
                                                  delle candele o lampade tradizionali
                                                  chiamate “diya”.

42
I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O        CLASSE 3

HANUKKAH
Hanukkah o Chanukah è una festa
ebraica che cade tra novembre e
dicembre. I festeggiamenti durano otto
giorni, ogni giorno viene accesa una
candela dalla Menorah, un candelabro
con nove candele. Otto di queste
rappresentano le notti di Chanukah,
mentre l’ultima, spesso la più alta,
è chiamata “serva” perché usata per
accendere le altre.

                                                    SANKTA LUCIA – SVEZIA
                                                    Il 13 dicembre, in Svezia, è molto
                                                    sentita la festa di Santa Lucia, il cui
                                                    nome significa “portatrice di luce”.
                                                    Migliaia di bambine si vestono con
                                                    una tunica bianca per partecipare a
                                                    delle processioni; in mano tengono
                                                    una candela accesa e in testa
                                                    portano una corona di candele
                                                    elettriche accese. Durante questa
                                                    sfilata, mentre si cantano canzoni
                                                    tradizionali natalizie, vengono
                                                    offerti biscotti allo zenzero, in
                                                    memoria di questa giovane santa
                                                    che sfamava i poveri.

 1 Anche a Siracusa, in Sicilia, è molto venerata Santa Lucia.
Fai una ricerca su quali tradizioni sono legate a questa festa.

                                                                                              43
CLASSE 3            I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O

                    CHE COLORE HA LA LUCE?
     A occhio nudo la luce del Sole ci può sembrare senza
     colore, per questo è detta “luce bianca”. In realtà essa è
     formata da molti colori.
     Il colore nasce dalla luce. Il rapporto tra luce e colore
     venne scoperto dal famoso scienziato inglese Isaac
     Newton nel 1666. All’età di ventitrè anni rimase affascinato
     dal passaggio di un raggio di luce attraverso un prisma
     di vetro. Notò che il prisma non solo deviava la luce ma
     la scomponeva in un insieme di colori. Si trattava degli
     stessi colori dell’arcobaleno. Questo fenomeno si chiama rifrazione, detta anche
     scomposizione.
     L’arcobaleno, infatti, è un fenomeno di scomposizione della luce: questa, passando
     attraverso le goccioline d’acqua sospese nell’aria viene rifranta (scomposta) e forma
     nell’aria i sette colori: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto.

          Luce solare

          Goccia di pioggia

          Colori dell’arcobaleno

44
I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O          CLASSE 3

                      COLOURS IN THE SKY

      1   C
           ompleta il cruciverba con i nomi dei colori in inglese. Poi inserisci le vocali
          delle caselle colorate al posto giusto nella parola e scoprirai il nome inglese
          dell’arcobaleno.

                                                                           I
                                                                       N
                                                                       D
                                                                           I
                                                                       G
                 R_ _NB_ W                                             O

2 Ora che conosci i colori giusti dell’arcobaleno anche in inglese, usali per
completare il disegno.
                                                                                              45
                                                       Listen and repeat
NELLA MIA REALTÀ
CLASSE 3         I MISTE RI DELLA LUCE E DEL FUOC O

                       IL DISCO DI NEWTON
 Immagina di essere il giovane Isaac Newton che ha appena scoperto il fenomeno
 della rifrazione della luce.
 Tutto allegro vai a cercare gli amici per spiegargli la tua scoperta. Non riuscendo
 a farti capire, decidi di fare un esperimento al contrario: non dalla luce ai colori,
 ma dai colori alla luce, in un processo di ricomposizione.
 Così costruisci un disco e lo colori con le sette tonalità dell’arcobaleno.
                      • U tilizza il modello a fianco, dopo averlo colorato ritaglialo
       COME SI          e incollalo su un cartoncino.
     COSTRUISCE       • F ora il centro del cerchio con un punteruolo, inserisci nel
                        foro una matita e falla girare più forte che puoi, scoprirai
                        che i colori si fondono diventando un unico colore: quale?
                      • Per finire spiega per iscritto l’esperimento.

                                                               Il mio
                                                           esperimento!

46
I MIST ERI DELL A LUCE E DEL FUOC O    CLASSE 3

                                 rosso
                  ne
              c io
          n
      a

                                                             vio
    ar

                                                              lett
                                                                  o
giallo

                                                             in daco
         e

            rd
          ve                  urro
                                         a zz

                                                                       47
Il M.I.O. BOOK è Multimediale, Interattivo, Open

                                                                                                                 IL DONO DELLO SPIRITO
                                                È possibile aumentare la dimensione del testo e                  I Vangeli raccontano che
                                                                                                                                            Gesù risorto
                                                modificare il font (tra cui leggimi © Sinnos editrice,           appare più volte ai disce
                                                                                                                                        che
                                                                                                                                            poli per
                                                                                                                                            era  accaduto.
                                                                                                                  aiutarli a capire ciò
                                                appositamente studiato per i DSA) trasformandolo                  Egli promette che avreb
                                                                                                                                           be mandato
                                                                                                                                              Santo .
                                                in MAIUSCOLO.                                                     loro il dono dello Spirito
                                                                                                                                                 re gli
                                                                                                                  Il giorno di Pentecoste, ment
                                                                                                                                             tragici
                                                                                                                  Apostoli, impauriti per i
                                                                                                                                                  riuniti
                                                                                                                   avvenimenti accaduti, erano
                                                                                                                   nel  cenac olo
                                                                                                                                                 disce nde
                                                Si può attivare la traduzione in altre lingue di                   con Maria, lo Spirito Santo
                                                                                                                                                 li rende
                                                                                                                   fra di loro come fuoco, che
                                                tutto il testo o di alcune parti. Questo strumento è               forti e coraggiosi, capac
                                                                                                                                             i di parlare
                                                                                                                    altre lingue
                                                particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo.         per annunciare a tutte le
                                                                                                                                               genti che
                                                                                                                    Gesù Risorto è il Salvatore.

                                                                                                                                                             Ogni testo è stato letto,
                                                                                                                                                             in tutte le sue parti, da
                                                                                                                                                             speaker professionisti.
   È ricco di contenuti digitali:                                                                                                                            Alcune parti sono
   raccolte di immagini, file                                                                                                                                facilitate, cioè sono
   audio e video, percorsi                                                                                                                                   audioletture lente e
   interattivi e interdisciplinari,                                                                                                                          scandite.
   esercitazioni e giochi.
   Inoltre per l’insegnante
   la guida al testo; percorsi
   multidisciplinari per la
                                                                                                                                                             È possibile aggiungere
   LIM, esercizi interattivi,
                                                                                                                                                             dei collegamenti a
   approfondimenti, schede
                                                                                                                                                             risorse multimediali
   in PDF
                                                                                                                                                             esterne al libro
                                                                                                                                                             (documenti, immagini,
                                                                                                                                                             video, audio, web link).

   Permette un’interazione                       È «aperto» perché personalizzabile e integrabile con:
   continua tra utente e                         • l’inserimento di appunti e segnalibri;
   dispositivo, attraverso una ricca             • la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video;
   strumentazione per la scrittura               • la possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali).
   e per la consultazione.                       Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe.
                                                 Sviluppa le competenze digitali con questi strumenti:

Coordinamento: Emilia Agostini                                                            Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a
Redazione: Francesca Bolognini                                                            disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
                                                                                          Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti
Grafica e impaginazione: Alessia Polenti
                                                                                          di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e
Illustrazioni: Alessandra Maggioni                                                        memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore.
Copertina: Alessia Polenti                                                                Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari
Coordinamento M.I.O. BOOK: Paolo Giuliani                                                 Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari
                                                                                          opportunità e del rispetto delle differenze.
Redazione multimedia: Sara Ortenzi
Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani
Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, iStock
Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello                                                                                      © 2018

                                                                                          Raffaello Libri S.p.A.
                                                                                          Via dell’Industria, 21
                                                                                          60037 - Monte San Vito (AN)
                                                                                          www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it                         SISTEMA DI GESTIONE
                                                                                                                                                                       CERTIFICATO

                                                                                          Ristampa:
                                                                                          5 4 3 2 1 0          		                 2023 2022 2021 2020 2019 2018
3
                   06 ri i
                           2-
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                        95
                                                                                                                                                                                      Classi 1a, 2 e 3
                                                                                                                                                                                                      a
                                                                                                                                                                                                                                                              E inoltre...
                                                                                                                                                                                                  a
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                                       ­ RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941).
       Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
       Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi

                                                                                                                                                   • Accoglienza                     Il volume IRC con eserciziario        • La Bibbia da colorare
                                                                                                                                                   • Attività ludico-operative       • Pagine operative                   • I lavoretti
                                                                                                                                                                                        alla fine di ogni Unità
                                                                                                                                                                                      • Compiti di realtà
                                                                                                                                                                                      • Didattica inclusiva

                                                                                                                                                                                        Classi 4a e 5
                                                                                                                                                                                                     a

                                                                                                                                                                                                                                                          Percorsi multidisciplinari
       copia di SAGGIO-CAMPIONE G

                                                                                                                                                                                                                                                          per Unità Di Apprendimento
                                                                                                                                                                                                                                                          che permettono di inserire
                                                                                                                                                                                                                                                          l’IRC all’interno di un sapere
                                                                                                                                                                                                                                                          unitario approfondendo
                                                                                                                                                                                                                                                          tematiche disciplinari e CLIL
                                                                                                                                                                                                                                                          e attivando le competenze
                                                                                                                                                                                                                                                          con i compiti di realtà.

                                                                                                                                                   Il volume IRC con eserciziario     • La vita di Gesù nell’arte        • Il Vangelo di Marco
                                                                                                                                                   • Pagine operative                • Attività di Arte e immagine      • Attività di comprensione
                                                                                                                                                     alla fine di ogni Unità          • I lavoretti                      • Versione integrale audio
                                                                                                                                                   • Compiti di realtà
                                                                                                                                                   • Didattica inclusiva

                                                                                                                                                    Per l’insegnante e la classe
                                                                                                                                                   Guida al testo con:            I poster di 1a-2a-3a                 I poster di 4a-5a
                                                                                                                                                                                                                                                      il M.I.O. BOOK docente
                                                                                                                                                   • programmazione               • Nasce il Redentore                 • I miracoli di Gesù
                                                                                                                                                   • schede operative             • Passione, morte e resurrezione     • L’anno liturgico             il M.I.O. BOOK studente
                                                                                                                                                   • suggerimenti operativi       • La Palestina al tempo di Gesù      • L’arte racconta la vita
                                                                                                                                                   • approfondimenti              • Il popolo eletto                   di Gesù                        CD audio in formato MP3

                                                                                                                                                    • Puoi usufruire dei testi su DVD senza connessione internet
                                                                                                                                                    • La registrazione è facoltativa
                                                                                                                                                    • Dal portale www.raffaellodigitale.it puoi accedere ai testi
                                                                                                                                                     on-line e archiviarli su penna USB

                      www.raffaellodigitale.it
                      www.grupporaffaello.it                                                                                                                                                                                                                    Prezzo ministeriale
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