MONTECCHIO MAGGIORE Lunedì, 07 gennaio 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
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MONTECCHIO MAGGIORE Lunedì, 07 gennaio 2019 Montecchio Maggiore 07/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 14 ROBERTO LUCIANI Giovane picchiato da cinque ubriachi 1 07/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 22 Assalto al Lucky Bar, il drugo a giudizio 3 07/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 22 ANTONELLA FADDA La Stria fa le carte ai politici castellani «Peripoli sindaco» 5 07/01/2019 ilgiornaledivicenza.it ROBERTO LUCIANI Calciatore 18enne del Montecchio pestato a sangue 7
7 gennaio 2019 Pagina 14 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore VIOLENZA A SAN PIO X. Un vicentino di 18 anni nella serata di sabato è stato aggredito e malmenato senza motivo da una banda di sconosciuti Giovane picchiato da cinque ubriachi La vittima, Massimo Caregnato, è una promessa del Montecchio calcio: ieri non ha potuto scendere in campo, aveva il volto ancora tumefatto dai pugni Una brutale aggressione. È quella che ha subito il giovane Massimo Caregnato, 18 anni, sabato notte a San Pio X. Al termine di una normale serata tra amici, stava salendo in auto quando è stato fatto oggetto di pesanti offese e frasi ingiuriose da parte di un gruppo di 5 persone, in evidente stato di ebbrezza. Stupito, il ragazzo ha chiesto spiegazioni, ottenendo per prima risposta un pugno in pieno viso. Di qui l' aggressione, tanto gratuita quanto feroce. Circondato, è stato infatti raggiunto da altri, numerosi colpi prima che l' orda, soddisfatta, continuasse per la sua strada tranquillamente, come se picchiare selvaggiamente uno sconosciuto fosse il loro divertimento del sabato sera. «Non ho avuto modo di rendermi conto di quel che stava accadendo e neppure di abbozzare una reazione di difesa, mi hanno messo in mezzo e colpito con furia. Erano stranieri, scuri di carnagione ma non saprei dire se latino- americani, americani, asiatici o altro. Non ho avuto il tempo di rendermene conto». Spaventato, Caregnato non ha neppure sporto denuncia, «anche per non esporre i miei amici a vendette», preferendo tenersi silenziosamente i segni sul volto. Non ha potuto, però, nasconderli, dal momento che ieri, giunto al "Cosaro" di Montecchio Maggiore per la partita del campionato di Eccellenza, ha dovuto spiegare i lividi al suo allenatore Davide De Forni, che a quel punto, dopo un rapido consulto con il medico sociale, ha deciso di non rischiarlo e di lasciarlo in panchina. Difensore di belle speranze, uno dei "gioielli di famiglia" del sodalizio castellano, che su di lui e su tanti suoi coetanei sta costruendo la propria stagione alla ricerca dei play off, ha così dovuto saltare il match, delicatissimo, contro il Team Santa Lucia Golosine, poi vinto per 2 a 0 dai padroni di casa. «Avendo gli uomini contati - spiega il tecnico montecchiano - mi faceva comodo avere tutti i giocatori efficienti. A parte questo, però, mi sono preoccupato per lui ed anzi gli ho consigliato di sporgere denuncia ai carabinieri». Un passo sul quale il ragazzo starebbe meditando e che potrebbe scoperchiare una realtà delicata. Pare, infatti, che aggressioni di questo tipo o comunque verbali senza un motivo apparente non siano nuove non solo nel popoloso quartiere ad est della città e non solo a danni di maschi. In Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 1
7 gennaio 2019 Pagina 14 Il Giornale Di Vicenza
7 gennaio 2019 Pagina 22 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore SCHIO. Lo scorso settembre il romeno era stato protagonista di un tentativo di rapina con aggressione ai carabinieri Assalto al Lucky Bar, il drugo a giudizio Tra agosto e settembre venne catturato tre volte dai militari Lo scorso metà dicembre è stato condannato a 2 anni di reclusione per il furto di indumenti in un negozio, adesso il romeno Alexiei Garaba, che compirà 22 anni a marzo e che è residente a Schio in via San Giovanni Bosco 5, è stato rinviato a giudizio e sarà processato con il rito abbreviato a metà gennaio per due incursioni notturne avvenute la stessa notte. Difeso dall' avvocato Elena Peron di Montecchio Maggiore, i l r o m e n o d o v r à rispondere della tentata rapina ai danni del bar tabaccheria "Lucky" di via Rovereto, gestito da Claudia Zendri, durante la quale aveva ingaggiato una colluttazione con l' appuntato dei carabinieri di Schio, Stefano Balasso, che lo aveva catturato. Inoltre, quella stessa notte avrebbe compiuto un furto in un' abitazione sempre a Schio, a Poleo, in via Marzarotto, ai danni di Giuseppe Mantovani e si era allontanato con una Fiat Stilo. La folle estate del romeno che sui social si fa chiamare "il drugo", perché si è ispirato al film Arancia Meccanica, è stata costellata da tre arresti. Avrebbe fatto parte di una gang che si muoveva di notte tra Schio e Thiene e avrebbe lasciato il segno più volte. Gli investigatori dell' Arma dei carabinieri del capitano Jacopo Mattone ne sono convinti, perché hanno raccolto sul suo conto numerosi indizi di colpevolezza, a partire dai filmati delle telecamere di servizio che lo avrebbero ripreso. Come ad esempio quando avrebbe sfondato la porta della pizzeria "El panaro" la notte dell' 8 agosto 2018 per rubare pochi spiccioli dal fondo cassa, quattro birre ed una bottiglia di amaro già aperta. Era finito sotto inchiesta dopo che i militari avevano visionato le registrazioni dalle telecamere di sicurezza che monitorano l' ingresso degli esercizi pubblici di via Mazzini, tra cui la pizzeria di Giovanni De Munari che quand' era stata presa di mira aveva aperto i battenti solo da una settimana. Garaba si sarebbe introdotto nel locale confidando su un complice che aveva fatto da palo. Adesso il romeno, che attualmente è a disposizione della magistratura, rischia molto perché dovrà rispondere anche delle lesioni al carabiniere Balasso, che intervenuto per sventare il furto al "LuckY Bar" aveva dovuto ingaggiare un corpo a corpo. Quella notte del 10 settembre Garaba dopo avere prelevato il telecomando dalla Fiat Stilo di Mantovani, aveva aperto il basculante ed era entrato nell' abitazione impossessandosi di oggetti preziosi e telefonini. Quindi si era allontanato con la macchina verso il centro di Schio, dove c' era stato il seocndo tempo. Nella tabaccheria si era già impossessato di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 3
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7 gennaio 2019 Pagina 22 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore MONTECCHIO MAGGIORE. Duemila in piazza Duomo tra goliardia e falò La Stria fa le carte ai politici castellani «Peripoli sindaco» Il processo alla "Vecia" è un tuffo nel clima elettorale Pronostici sui candidati, ironia sull' uscente Cecchetto «Dopo leòn e cavalo, xe l' ora de un gato in rotatoria» La Stria ha deciso: il prossimo primo cittadino di Montecchio Maggiore s a r à l ' a t t u a l e vicesindaco Gianluca Peripoli di Forza Italia con due "vice premier", come a Roma, Gianfranco Trapula della Lega e Sonia Perenzoni del Movimento 5 Stelle. Una decisione salomonica che metterà tutti d' accordo secondo lo stregonesco tribunale, andato in scena ieri pomeriggio in piazza Duomo. Erano oltre duemila gli spettatori che non sono voluti mancare aieri pomeriggio ll' appuntamento che si ripete da più di trent' anni nella città castellana. Per quest' edizione pareva addirittura che la Befana, interpretata da Graziano Creazzo, potesse scampare al rogo grazie all' intervento di un nuovo personaggio: Peo Da Montesciavi, esperto "de comunicasion e un giusta osi". Ma le accuse sono state talmente pesanti da non darle scampo neppure stavolta, addirittura giudicata con rito abbreviato. LE ACCUSE. È dunque colpa della Vecia se ad ogni opera pubblica "So ogni buso i trova calcossa, longobardi, romani, tombe etrusche con i bottiglioni de vin", se il famoso consiglio delle frazioni non è mai stato realizzato e che quindi gli abitanti di Sant' Urbano "Desso pare che i voja nare con quei de Soviso, quei de la Trinità i narà con le Tese e Valdimolin la xe na republica autonoma" e se a Montecchio "anca la cesa i riduse i preti, de tri in ghi fa uno parché i ga poche vocasion". Secondo l' accusa è sempre colpa della Stria se le rotatorie di Montecchio sembrano un zoo "da na parte ghe mete el leòn, da l' altra ghe xe el cavalo, no ghe staria male anca on gato visto che semo vicentini". VERSO LE COMUNALI. Non sono mancate disquisizioni sui prossimi candidati alla poltrona di sindaco dell' una e dell' altra parte politica. Secondo lo strampalato tribunale in città si stanno organizzando incontri clandestini e riunioni carbonare. "Par primi xe partii i giovani del Pd, Romio, Scalabrin e Cortivo. Ogni sinque ani i se sveja e i se accorze che ghe ze anca Montecio, sinque ani de letargo e deso te vedarè che i ga le solusion par tuto. Speremo che Carretta nol se fasa infenociare". Altro potrebbe essere Mauro Palma. "Lu el dise de no ma sta studiando la situasion e dopo el se lancia", sebbene un candidato certo già Montecchio lo ha da mesi, Ruggero Zigliotto "che nol perde gnanca na sagra par Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 5
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7 gennaio 2019 ilgiornaledivicenza.it Montecchio Maggiore Calciatore 18enne del Montecchio pestato a sangue VICENZA. Una brutale aggressione. È quella che ha subito sabato notte a San Pio X il giovane difensore del Montecchio Massimo Caregnato, 18 anni. Al termine di una normale serata tra amici, stava salendo in auto quando è stato fatto oggetto di pesanti offese da parte di un gruppo di 5 persone, in evidente stato di ebbrezza. Stupito, il ragazzo ha chiesto spiegazioni, ottenendo per prima risposta un pugno in pieno viso. Di qui l' aggressione, tanto gratuita quanto feroce. Circondato, è stato infatti raggiunto da altri, numerosi colpi prima che l' orda, soddisfatta, continuasse per la sua strada tranquillamente, come se picchiare selvaggiamente uno sconosciuto fosse il loro divertimento del sabato sera. «Non ho avuto modo di rendermi conto di quel che stava accadendo, mi hanno messo in mezzo e colpito con furia. Erano stranieri, scuri di carnagione ma non saprei dire se latino- americani, americani, asiatici o altro». Spaventato, Caregnato non ha neppure sporto denuncia, «anche per non esporre i miei amici a vendette», preferendo tenersi silenziosamente i segni sul volto. Non ha potuto, però, nasconderli, dal momento che ieri, giunto al "Cosaro" di Montecchio Maggiore per la partita del campionato di Eccellenza, ha dovuto spiegare i lividi al suo allenatore Davide De Forni, che ha deciso di non rischiarlo e lo ha lasciato in panchina, non prima di avergli consigliato di sporgere denuncia ai carabinieri. ROBERTO LUCIANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
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