MILANO - I Viaggi di Maurizio Levi

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MILANO - I Viaggi di Maurizio Levi
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                                 MILANO
                          Cena al ristorante Samarkand
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          Un viaggio di sapori, profumi e colori sulle vie della Seta

La sezione “Fotogrammi” si arricchisce con alcuni itinerari inconsueti fatti di gusto e
sensazioni. La nostra voglia di incontrarci, chiacchierare, stare insieme, ma più di tutto
raccontarci dei viaggi passati e allo stesso tempo sognare mete nuove, è davvero tanta.
In attesa di poter riprendere a viaggiare nelle zone dell’Asia Centrale e limitrofe, vi
proponiamo degli appuntamenti mensili in cui avremo modo di conoscerci o ritrovarci e
trascorrere insieme una piacevole serata tra racconti e assaggi di specialità culinarie dei
Paesi che andremo ad esplorare. Al ristorante Samarkand di Milano si respira
un’autentica atmosfera orientale che ci potrà condurre attraverso i sensi in un bellissimo
viaggio di sapori, esperienze e condivisione in queste zone da noi tanto amate. Il filo
conduttore dell’esperienza culinaria e culturale offerta dal ristorante è rappresentata dal
viaggio di Marco Polo. Grazie a un menu ricco e innovativo si può intraprendere un
viaggio nella storia attraverso la degustazione dei piatti tipici di alcuni luoghi
attraversati da Marco Polo. Le nostre cene si svolgeranno in una sala a noi riservata,
dove potremo garantire il distanziamento, con menù diversi dedicati il più possibile al
tema delle nostre serate, in compagnia dei nostri accompagnatori che ci racconteranno,
tra una portata e l’altra, aneddoti ed esperienze di viaggio.
MILANO - I Viaggi di Maurizio Levi
1° appuntamento, 23 settembre / Iran
Uno dei soci che gestisce il ristorante è nato in Afghanistan ma cresciuto in Iran. Non
potevano che iniziare da questa tappa! L’Iran vanta una storia antichissima e una civiltà
millenaria: si sono succedute continuamente civiltà diverse, lasciando ciascuna
importanti testimonianze di inestimabile valore, un patrimonio artistico e culturale
sorprendente. Ma i ricordi più preziosi che ogni viaggiatore avrà sicuramente nel suo
album dei ricordi, dopo un viaggio in Iran, sono i sorrisi di fanciulle con i loro veli
coloratissimi, donne in chador nero, giovani, anziani e ayatollah felici di farsi
fotografare. Il popolo iraniano è estremamente ospitale e capiterà spesso di ricevere un
invito ad unirsi per un tè al parco durante i loro picnic o ad una cena preparata con cura
e orgoglio in casa! La cucina iraniana viene considerata essa stessa una parte
fondamentale del concetto di “ospitalità”. Non a caso, in tutte le case, quando si cucina,
si calcolano sempre un paio di porzioni in più per gli ospiti.
I piatti persiani sono una perfetta simbiosi tra tradizione e cultura, composti di carne
(prevalentemente) o pesce, accompagnati da riso (celo) e verdure. Si tratta spesso di
stufati di carne conditi con frutta secca, spezie ed erbe aromatiche o di carni grigliate,
anche all'aperto, attività in cui gli iraniani sono molto appassionati. Ci sono poi minestre,
antipasti, e molti tipi diversi di dolci, dato che la pasticceria iraniana è una delle più
variegate. La cucina fa largo uso di spezie, di zafferano, di pistacchi, di sformati, torte
salate e di frutta, molto diffusa quella essiccata. La caratteristica più curiosa della filosofia
gastronomica iraniana, radicata nella tradizione, riguarda il concetto di “alimento caldo”
e “alimento freddo”, anche se il nome è fuorviante perché non ha nulla a che vedere con
la temperatura. Si classificano gli ingredienti in caldi e freddi a seconda del contenuto
calorico e di come un certo cibo "interagisce con il Ph del sangue".

                                                Dante Bartoli
                                                Milanese d’origine, nel 1999 si laurea in
                                                Archeologia con un dottorato sulla
                                                ceramica della Magna Grecia. Spinto dalla
                                                passione per il mondo antico approfondisce
                                                i suoi studi all’estero, specializzandosi in
                                                archeologia subacquea negli Stati Uniti.
                                                Attivo per anni sul campo, ha effettuato e
                                                condotto campagne di ricerca sui relitti
                                                romani, nel Mediterraneo, in Italia, Grecia e
                                                Turchia. L’innata curiosità e vocazione per
                                                la cultura in tutte le sue forme sono alla
                                                base dei numerosi viaggi accompagnati
                                                come Tour Leader Archeologo, il primo
                                                proprio in Iran. Sempre entusiasta di
                                                condividere con i gruppi il suo ricco
                                                bagaglio conoscitivo, sarà questa una
                                                piacevole occasione per raccontarvi di
                                                questo magnifico Paese.
MILANO - I Viaggi di Maurizio Levi
2° appuntamento, 21 ottobre / Kazakhstan
Nono paese al mondo per estensione, una delle ultime frontiere del turismo, per lungo
tempo considerato poco più di un grande spazio vuoto al centro dell’Asia. Eppure per più
di 2000 anni i deserti e le steppe fra il Mar Caspio e la Cina sono stati attraversati da
popoli nomadi e da mercanti in viaggio sulla Via della Seta. Recentemente il paese è
balzato agli onori della cronaca perché ha ospitato l’Esposizione internazionale Expo. In
Kazakhstan i viaggiatori sono ancora una rarità e all’ospite straniero viene riservata
un’accoglienza eccezionale!
La cultura gastronomica del Kazakhstan è uno dei principali indicatori delle radici nomadi
dei kazaki. Il piatto nazionale è il beshbarmak, cucinato con pezzettini di carne di
montone, manzo e a volte anche cavallo, fatta cuocere a lungo insieme alle cipolle e
servita in una grande scodella su un letto di quadratini di pasta. Il brodo della carne si
beve a parte. In tutto il paese si trovano anche gli onnipresenti piatti tipici dell’Asia
centrale, come shashlyk (spiedini di carne), laghman (tagliolini lunghi e spessi), manty
(ravioli al vapore), plov (riso pilaf) e samosa (torta salata con vari tipi di ripieno). Alcuni
di questi sapori li potremo ritrovare nel menu della nostra serata.

                                               Matteo Crespi
                                               Scopre l’amore per il viaggio dopo un
                                               interrail in Europa a 19 anni e da quel
                                               momento quella “malattia” (così la chiama
                                               lui) non lo lascia più. La sua passione per la
                                               lettura, l’approfondimento, le curiosità ed il
                                               racconto dei luoghi visitati sono
                                               coinvolgenti.
                                               Adora Terzani e fa sue molte citazioni del
                                               grande giornalista/scrittore. Una fra tutte?
                                               “Ogni posto è una miniera. Basta
                                               lasciarcisi andare, darsi tempo, stare seduti
                                               in una casa da tè ad osservare la gente che
                                               passa, mettersi in un angolo del mercato,
                                               andare a farsi i capelli e poi seguire il
                                               bandolo di una matassa che può
                                               cominciare con una parola, con un
                                               incontro, con l’amico di un amico di una
                                               persona che si è appena incontrata e il
                                               posto più scialbo, più insignificante della
                                               terra diventa uno specchio del mondo, una
                                               finestra sulla vita, un teatro di umanità
                                               dinanzi al quale ci si potrebbe fermare
                                               senza più il bisogno di andare altrove. La
                                               miniera è esattamente là dove si è: basta
                                               scavare.”
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3° appuntamento, 25 novembre / Turkmenistan
Sconosciuto e misterioso, il Turmenistan è un Paese ricco di bellezze naturali, spazi
incontaminati da esplorare, siti archeologici di grande interesse storico, eppure quando
ne sentiamo parlare è perlopiù per la lunga dittatura e i giacimenti di gas naturali di cui
è ricco. Non siamo abituati a sentire dell’ammirazione e orgoglio nazionale che ha
questo Paese per i suoi cavalli, la razza più antica al mondo, dell’accoglienza curiosa e
genuina delle persone che si incontrano, anche se raramente, perché il 90% del territorio
nazionale è coperto dall’esteso deserto del Karakum; raramente viene nominato quando
si ripercorrono le antiche vie della Seta, anche se fu un tappa importante per gli scambi
commerciali tra Asia ed Europa.
La cucina del Turkmenistan ricorda quella del Medio Oriente e quella del mediterraneo
nell’uso del riso e dei condimenti saporiti, delle verdure, dei legumi e delle carni alla
griglia. Sorprendentemente per un paese che è per la maggior parte deserto incoltivabile,
alcuni dei più interessanti piatti turkmeni sono vegetariani. Nei mercati sono comuni
paste alle verdure e frittelle di farina di granturco. Latte, yogurt, zuppa con fagioli,
oppure con farina di grano e zucca, o riso, possono costituire un pasto. I Turkmeni
preparano anche un saporito plov (riso pilaf) senza carne (come invece è servito in
Uzbekistan) con frutta secca.

                                             Giancarlo Meoni
                                             Inizia a viaggiare negli anni ‘80 e subito
                                             capisce che questa è la sua strada. Con una
                                             Laurea di Economia in tasca e il pallino per
                                             mete esotiche, accompagna gruppi in giro
                                             per il mondo per oltre quindici anni. Nel
                                             2001 incontra Maurizio Levi e così vive e
                                             lavora per sei anni in Sudan in qualità di
                                             guida. Nel 2007 si stabilisce a Milano, sede
                                             del Tour Operator, alternando l’attività di
                                             accompagnamento         a      quella     di
                                             programmazione viaggi. Dal 2010 ha
                                             introdotto nella programmazione diverse
                                             proposte di viaggi in Asia Centrale,
                                             diventando esperti nella zona e pionieri di
                                             alcuni itinerari tra Kazakhstan e
                                             Turkmenistan.
Altre informazioni:
Indirizzo – Ristorante Samarkand, via Maffeo Pantaleoni, 10 - 20158 Milano (vicino
alla fermata del passante Lancetti – 10 minuti a piedi dalla fermata della linea gialla
Maciachini).
Orario – la serata inizia alle 19.30, ingresso a partire dalle ore 19.00
Prenotazioni – necessaria la prenotazione, da formalizzare entro dieci giorni
dall’evento. I posti sono limitati. Inoltrare tutte le richieste a segreteria@viaggilevi.com
Varie – specificare in fase di prenotazione eventuali intolleranze e/o allergie gravi.
Possibilità di pasto vegetariano.
Cancellazione – in caso di cancellazione entro 7gg, l’importo non sarà rimborsabile.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE                                                      € 37

Date:
1) mercoledì 23 settembre 2020 // Iran
2) mercoledì 21 ottobre 2020 // Kazakhstan
3) mercoledì 25 novembre 2020 // Turkmenistan

Milano, 07.08.2020 n.1

                                 Organizzazione tecnica:
                             I Viaggi di Maurizio Levi
                       Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia)
                   Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
            E-Mail: info@viaggilevi.com – Web site: www.viaggilevi.com
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