Misure urgenti per la riduzione della concentrazione degli inquinanti nell'aria ambiente in Regione Liguria - Ambiente in Liguria

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Misure urgenti per la riduzione della concentrazione degli inquinanti nell'aria ambiente in Regione Liguria - Ambiente in Liguria
Misure urgenti per la riduzione della
 concentrazione degli inquinanti nell’aria ambiente
               in Regione Liguria

Il Responsabile del Procedimento
      (Maria Teresa Zannetti)
Misure urgenti per la riduzione della concentrazione degli inquinanti nell'aria ambiente in Regione Liguria - Ambiente in Liguria
A cura di:
Dipartimento Territorio, Ambiente, Infrastrutture e Trasporti
Vice Direzione Generale Ambiente - Settore Ecologia
Dirigente: Cecilia Brescianini
Autori: Patrizia Costi, Maria Teresa Zannetti, Francesco Zero

Il Responsabile del Procedimento                                3
      (Maria Teresa Zannetti)
Misure urgenti per la riduzione della concentrazione degli inquinanti nell'aria ambiente in Regione Liguria - Ambiente in Liguria
Misure urgenti per la riduzione della concentrazione degli inquinanti
                         nell’aria in Regione Liguria

Sommario

   1.       Premessa .................................................................................................................................................6
   2.       Quadro Normativo di riferimento per la pianificazione regionale in materia di qualità dell’aria ...7
   3.       Zonizzazioni della Regione Liguria e classificazione delle zone .......................................................9
   4.       La valutazione della qualità dell’aria ................................................................................................. 14
   5.       Il Piano Regionale di Risanamento e Tutela della Qualità dell’Aria ............................................... 18
   6.       Misure già adottate sul territorio regionale ...................................................................................... 19
         6.1.       Settore dei trasporti .................................................................................................................... 19
            6.1.1.         Trasporto su gomma .......................................................................................................... 19
            6.1.2.         Trasporto pubblico locale .................................................................................................. 21
            6.1.3.         Trasporto su ferro ............................................................................................................... 22
         6.2.       Settore dell’industria .................................................................................................................. 23
         6.3.       Politiche ambientali del settore energetico ............................................................................. 24
         6.4.       Attività marittime ......................................................................................................................... 25
         6.5.       Realizzazione dei PUMS ............................................................................................................. 26
   7.       Attività di monitoraggio e valutazione della qualità dell’aria .......................................................... 27
   8.       Trend delle emissioni e concentrazioni ............................................................................................ 28
   9.       L’emergenza per il crollo del Viadotto Morandi ............................................................................... 30
   10.      Misure aggiuntive per migliorare la qualità dell’aria in Regione Liguria ...................................... 32
         10.1.         Misure di limitazione della circolazione di veicoli a motore e obbligo spegnimento
         motori        .................................................................................................................................................. 35
         10.2.         Misure per i mezzi adibiti al trasporto di persone ............................................................... 38
         10.3.         Misure relative ai cantieri di grandi dimensioni .................................................................. 38
         10.4.         Misure relative ai cantieri di piccole dimensioni ................................................................. 39
         10.5.         Misure relative alle attività portuali ....................................................................................... 39
         10.6.         Misure relative ai PUMS ......................................................................................................... 40

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      (Maria Teresa Zannetti)
Misure urgenti per la riduzione della concentrazione degli inquinanti nell'aria ambiente in Regione Liguria - Ambiente in Liguria
10.7.        Mobilità elettrica e utilizzo di combustibili alternativi ......................................................... 40
   11.      Misure di carattere locale ................................................................................................................... 40
   12.      Misure di carattere nazionale ............................................................................................................ 41
   13.      Monitoraggio dell’andamento delle misure programmate ............................................................. 42
   14.      ALLEGATO 1 – MONITORAGGIO DELLE MISURE DI QUALITA’ DELL’ARIA ............................... 44

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      (Maria Teresa Zannetti)
1.    Premessa
Il presente documento, elaborato in attuazione del Decreto Legislativo 155/2010 e della
Direttiva Europea 2008/50/CE sulla qualità dell’aria ambiente e del piano regionale di
risanamento e tutela della qualità dell’aria e per i gas serra approvato dal Consiglio regionale
con deliberazione n. 4 del 21 febbraio 2006, individua misure da attivare con urgenza per un
miglioramento della qualità dell’aria ambiente e indirizzi per l’adozione da parte dei Comuni di
limitazioni della circolazione del traffico veicolare.
La sopra richiamata normativa nazionale attribuisce infatti all’attuazione di strumenti di
pianificazione Regionale, il compito di riportare i valori di qualità dell’aria nei limiti entro il più
breve tempo possibile oltre che di perseguire il raggiungimento dei valori obiettivo.
In Liguria il sistema di valutazione della qualità dell’aria ambiente, costituito dalle postazioni
fisse e dalle unità mobili, mostra il superamento dei valori limite e dei valori obiettivo su
diverse aree del territorio regionale. I parametri più critici sono il biossido di azoto (NO 2), per
il quale si registrano diversi superamenti della concentrazione limite media annua, e l’ozono
(O3), per il quale si registrano superamenti dei valori obiettivo e della soglia di informazione
(nel 2016 anche della soglia di allarme). Inoltre per il parametro Benzo(a)pirene (BaP) si
registra il superamento del valore obiettivo nel comune di Cairo Montenotte.
Per gli altri parametri la situazione è migliorata in modo significativo nel corso dell’ultimo
decennio; le concentrazioni in aria di alcuni inquinanti come il monossido di carbonio (CO), il
biossido di zolfo (SO2) e il benzene (C6H6) sono stabilmente inferiori ai limiti in tutte le
stazioni della Regione.
Anche per le polveri sottili (PM10 e PM2,5) la situazione è migliorata in modo significativo. Il
limite medio annuo è da tempo rispettato in tutta la Regione mentre il limite medio
giornaliero, i cui valori a partire dal 2013 sono rientrati nei limiti normativi in tutta la Regione,
è stato superato in una sola postazione di Genova, nel 2015.
Al riguardo si precisa che l’anno 2015 è stato caratterizzato da condizioni climatiche
particolarmente sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti con criticità anche in altre aree
del territorio nazionale e in particolare nel Bacino Padano.
Nello stesso anno, in data 31.12.2015 è stato sottoscritto da parte del MATT, Conferenza
delle Regioni e ANCI il “protocollo di intesa per migliorare la qualità dell’aria, incoraggiare il
passaggio a modi di trasporto pubblico a basse emissioni, disincentivare l’utilizzo del mezzo
privato, abbattere le emissioni, favorire misure intese ad aumentare l’efficienza energetica”
del 30/12/2015.
La Liguria è interessata dalla procedura di infrazione n. 2015/2043 – attuazione della
Direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un aria più pulita in Europa,

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con riferimento ai valori limiti medi annui di NO2 - avviata dalla Commissione europea contro
l’Italia per i superamenti che si sono registrati nel corso degli anni 2010 - 2013 nelle zone in
cui non si applicava la proroga dei termini per il raggiungimento dei limiti. Il parere motivato
(comunicazione C(2017)877 finale del 15/02/2017) riguardava per la Liguria l’agglomerato di
Genova.
La Regione Liguria ha individuato le misure da attivare per il miglioramento della qualità
dell’aria ambiente con particolare riferimento all’obiettivo accelerare il processo di riduzione
delle concentrazioni limite di biossido di azoto e perseguire i valori obiettivo stabiliti dalle
norme per le concentrazioni di ozono di cui il biossido di azoto è precursore. Ci si attende
che le misure selezionate siano efficaci anche con riferimento alle concentrazioni di PM10 e
PM2,5 che allo stato attuale sono inferiori ai limiti normativi ma superano i valori
raccomandati dall’Organizzazione Mondiale per la Salute per la protezione della salute.
Le presenti misure sono aggiuntive rispetto alle misure già adottate a livello nazionale ed
europeo. A livello locale trovano riferimento nel piano regionale di risanamento e tutela della
qualità dell’aria e per i gas serra.
Obiettivo è accelerare il processo di raggiungimento dei limiti, anche a mezzo del sostegno
delle politiche nazionali economiche e legislative e di ulteriori azioni locali, per agire a
salvaguardia della salute pubblica.

2.    Quadro Normativo di riferimento per la pianificazione regionale in
      materia di qualità dell’aria
Il decreto legislativo n. 155/2010 “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità
dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa” entrato in vigore il 1° ottobre 2010 e
modificato con Decreto Legislativo n. 250/2012, è la normativa di riferimento per la
pianificazione regionale e la gestione della qualità dell’aria ambiente.
Il sopra richiamato decreto legislativo 155/2010, che recepisce in un unico testo le Direttive
Europee 2008/50/CE e 2004/107/CE, stabilisce le seguenti finalità:
      •       Individuare obiettivi di qualità dell'aria ambiente volti a evitare, prevenire o ridurre
              effetti nocivi per la salute umana e per l'ambiente nel suo complesso;
      •       Valutare la qualità dell'aria ambiente sulla base di metodi e criteri comuni su tutto
              il territorio nazionale;
      •       Ottenere informazioni sulla qualità dell'aria ambiente come base per individuare
              le misure da adottare per contrastare l'inquinamento e gli effetti nocivi

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dell'inquinamento sulla salute umana e sull'ambiente e per monitorare le
              tendenze a lungo termine, nonché i miglioramenti dovuti alle misure adottate;
      •       Mantenere la qualità dell'aria ambiente, laddove buona, e migliorarla negli altri
              casi;
      •       Garantire al pubblico le informazioni sulla qualità dell'aria ambiente;
      •       Realizzare una migliore cooperazione tra gli Stati dell'Unione europea in materia
              di inquinamento atmosferico.
Il decreto per la valutazione e la gestione della qualità dell’aria ambiente ai fini della
protezione della salute stabilisce i valori di riferimento delle concentrazioni degli inquinanti di
seguito indicati:
      •       I valori limite per biossido di zolfo, biossido di azoto, benzene, monossido di
              carbonio, piombo, PM10;
      •       Le soglie di allarme per biossido di zolfo e biossido di azoto;
      •       Il valore limite, il valore obiettivo, l'obbligo di concentrazione dell'esposizione e
              l'obiettivo nazionale di riduzione dell'esposizione per il PM2,5;
      •       I valori obiettivo per arsenico, cadmio, nichel e benzo(a)pirene.
      •       I valori obiettivo, gli obiettivi a lungo termine, le soglie di allarme e le soglie di
              informazione per l'ozono.
Il decreto attribuisce alle Regioni il compito di:
      •       Zonizzare il territorio regionale per ciascun inquinante e classificare le zone, ai
              fini della valutazione della qualità dell’aria, in base ai criteri stabiliti dal decreto
              stesso e ai livelli di concentrazione in aria registrati da confrontare con i valori di
              soglia (soglie di valutazione inferiore e superiore);
      •       Impostare la valutazione della qualità dell’aria per ciascun inquinante nelle zone
              del territorio regionale secondo un programma di valutazione, tramite stazioni
              fisse, misure indicative, modellistica e tecniche di stima obiettiva, tenuto conto
              della classificazione delle zone
      •       Valutare la qualità dell’aria con riferimento a ciascuna zona e ciascun inquinante
              normato;
      •       Adottare piani e misure dove sono superati i valori di riferimento normativi;
      •       Trasmettere le informazioni per il reporting verso la Commissione europea;

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•       Rendere disponibili le informazioni al pubblico;
La Regione Liguria ha recentemente riordinato le funzioni amministrative in materia di qualità
dell’aria, con la legge regionale n. 12 del 06/06/2017 recante “Norme in materia di qualità
dell’aria e di autorizzazioni ambientali” che, in attuazione a quanto stabilito dal d.lgs
155/2010, ha attribuito alla Regione la competenza della valutazione della qualità dell'aria ed
ha affidato ad ARPAL la gestione e controllo della rete di misura e dei modelli di valutazione

3.    Zonizzazioni della Regione Liguria e classificazione delle zone
Il d.lgs.155/2010 attribuisce alle Regioni il compito di zonizzare il territorio regionale e
classificare le zone individuate con riferimento a ciascun inquinante ai fini della valutazione
della qualità dell’aria ambiente.
La Regione Liguria ha delimitato il territorio regionale secondo 3 differenti zonizzazioni,
adottate con deliberazione di Giunta Regionale n. 44 del 24 gennaio 2014, rappresentate
nelle mappe che seguono (Fig. 1, Fig. 2 e Fig. 3). Le zone sono aree omogenee costituite da
uno o più comuni individuate tenuto conto delle caratteristiche predominanti nel determinare
la qualità dell'aria ambiente (caratteristiche emissive, climatiche, orografiche, geografiche
ecc.).
La Regione Liguria con la sopra richiamata deliberazione di giunta regionale n. 44/2014 ha
inoltre approvato la classificazione delle zone, che sono state valutate confrontando i dati di
monitoraggio del periodo 2005-2009 con le soglie di valutazione e con gli obiettivi a lungo
termine per l’ozono, secondo la procedura stabilite dal d.lgs. 155/2010. Sulla base delle
zonizzazioni e classificazioni approvate è stato impostato il programma di valutazione della
qualità dell’aria. In particolare è stato stabilito per ogni zona ed inquinante in che modo si
intende valutare la qualità dell’aria: tramite siti fissi di misura, misure indicative o modellistica
o tramite una combinazione di queste tecniche.
La Regione Liguria, con deliberazione di Giunta regionale n. 536 del 10 giugno 2016, ha
successivamente aggiornato la classificazione delle zone, sulla base dei dati di monitoraggio
del periodo 2010-2014 (Tab. I, Tab. II e Tab. III).

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Figura 1: zonizzazione del territorio regionale per NO2, PM10, PM2,5, SO2, CO, Benzene (dgr n. 44/2014)

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SO2                   PM10                    CO
                            NO2       NO2                  PM10                 PM2.5                   C6H6
            ZONA                               media                 media                media
                            media     media                media                media                   media
                                               giorna-               giorna-             mobile su
                            oraria   annuale              annuale              annuale                 annuale
                                                liera                 liera               8 ore

             Agglomerato    UAT       UAT       LAT        UAT        UAT      UAT_SA     UAT_SA        UAT
   IT0711
               Genova

   IT0712    Savonese -     UAT       UAT       LAT      UAT-LAT      UAT        UAT          LAT     UAT_LAT
              Bormida

                            UAT-                                                UAT-
   IT0713     Spezzino                UAT       LAT      UAT-LAT      UAT                     LAT    UAT_LAT_SA
                            LAT                                                 LAT

              Costa con
                 alta       UAT-                          UAT-
   IT0714                             UAT       LAT                 UAT_SA     UAT_SA         LAT       UAT
              pressione     LAT                          LAT_SA
              antropica

              Entroterra
              genovese                                    UAT-
   IT0715      con alta     UAT       UAT       LAT                 UAT_SA     UAT_SA         LAT     UAT_LAT
                                                         LAT_SA
              pressione
              antropica

             Entroterra e
              Costa con
   IT0716       bassa       LAT       LAT      LAT_SA      LAT        LAT      LAT_SA         LAT       LAT
              pressione
              antropica

      Tabella I. Classificazione zone per NO2, SO2, PM10, PM2.5, CO, C6H6 (dgr n. 536/2016)

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      (Maria Teresa Zannetti)
Figura 2: zonizzazione del territorio regionale per Ozono e BaP (dgr n. 44 del 24 gennaio 2014)

                                                        Ozono Obiettivo a lungo
                                Zona                        termine per la                B(a)P
                                                        Protezione della salute

                   IT0711       Agglomerato Genova     LTO_U                      LAT

                                 restante territorio
                   IT0717                              LTO_U                      UAT
                                     regionale

                Tabella II Classificazione zone per Ozono e B(a)P (dgr n. 536/2016)

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      (Maria Teresa Zannetti)
Figura 3: zonizzazione del territorio regionale per Pb,As, Cd, Ni (dgr n. 44/2014)

                              Zona                         Arsenico         Cadmio         Nichel   Piombo

         IT0711            Agglomerato Genova                LAT             LAT            LAT      LAT

         IT0718       Savonese - Bormida - Spezzino          LAT             LAT            LAT      LAT

         IT0719         restante territorio regionale      LAT_SA          LAT_SA          LAT_SA   LAT_SA

                         Tabella III. Classificazione zone per metalli (dgr n. 536/2016)

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      (Maria Teresa Zannetti)
4.    La valutazione della qualità dell’aria
Le valutazione della qualità dell’aria è il processo di supporto alla pianificazione in materia di
risanamento e tutela della qualità dell’aria.
La valutazione della qualità dell’aria, cui provvedono Regione e Arpal annualmente, avente
ad oggetto gli inquinanti normati dal decreto, fa riferimento alle zone del territorio regionale
delimitate dalla Regione sulla base dei limiti amministrativi comunali, aventi caratteristiche
omogenee che influiscono sui livelli degli inquinanti in aria ambiente quali carico emissivo,
caratteristiche orografiche, caratteristiche meteo, etc.
In particolare, con riferimento all’anno precedente e sull’intero territorio regionale, per ciascun
inquinante disciplinato dal d.lgs. 155/2010 e con riferimento a ciascuna zona, vengono
valutati una serie di elementi:
      •       se, all’interno della zona, vi sono situazioni di superamento degli obiettivi
              ambientali stabiliti dalla norma ovvero di valori limite / valori obiettivo / soglie di
              allarme e di informazione / obiettivi a lungo termine;
      •       quali sono i periodi, i valori e le cause dei superamenti.
Sulla base delle valutazioni della qualità dell’aria viene determinata la necessità di mettere in
campo misure di risanamento nel caso di superamento dei parametri normativi e,
periodicamente, la necessità di riesaminare la zonizzazione ed i regimi di valutazione.
Al fine di programmare l’adeguamento della rete di monitoraggio e le attività di monitoraggio
e stima della qualità dell’aria, la Regione ha approvato il programma di valutazione con
propria deliberazione di giunta regionale n.1613/2014. Il programma di valutazione sarà
oggetto di alcune modifiche in seguito al processo di riorganizzazione della rete di
monitoraggio di cui alla l.r. 12/2017 ed all'aggiornamento della classificazione delle zone di
cui alla già citata deliberazione di giunta regionale n.536 del 10 giugno 2016.
Nella relazione contenente la valutazione annuale dell’anno 2017, a cui si rimanda per
un’analisi completa dei dati, sono emersi i seguenti superamenti del valore limite annuale per
la protezione della salute umana del parametro NO 2, fissato in 40 µg/m3 dal decreto
legislativo 155/2010:

Il Responsabile del Procedimento                                                               14
      (Maria Teresa Zannetti)
•          nella Zona IT0711 Agglomerato di Genova (C.so Europa, Corso Buenos Aires,
                 Multedo Ronchi, Via Buozzi e Via Pastorino), come dettagliato nella seguente
                 tabella:
                                                              Media         Tendenza rispetto
          Zona                     Nome Stazione
                                                           annuale 2017       all’anno 2016

                      Quarto SE. DI. - Genova (GE)             24

                      C.so Firenze - Genova (GE)                31

                      Parco Acquasola - Genova (GE)            19

                      Multedo - Via Ronchi - Genova (GE)        57
      IT0711
                      Corso Europa - Genova (GE)                49

                      Via Pastorino - Genova (GE)               45

                      Corso Buenos Aires - Genova (GE)          42

                      Via Buozzi - Genova (GE)                  51

                       Valutazione intera Zona

Il Responsabile del Procedimento                                                            15
      (Maria Teresa Zannetti)
•          nella Zona IT0713 Spezzino (Comune di La Spezia San Cipriano Libertà), come
                 dettagliato nella seguente tabella:
                                                                  Media         Tendenza rispetto
          Zona                     Nome Stazione
                                                               annuale 2017       all’anno 2016

                      Scuola Elementare - Bolano (SP)               6

                      San Venerio - La Spezia (SP)                 12

                      Chiodo Amendola - La Spezia (SP)             32

                      San Cipriano Libertà - La Spezia (SP)        44

                      Maggiolina - La Spezia (SP)                  26

      IT0713          Fossamastra - La Spezia (SP)                  26

                      Chiappa - La Spezia (SP)                     11

                      Piazza Saint Bon - La Spezia (SP)             33

                      Le Grazie - Portovenere (SP)                  16

                      Raccordo autostrada - S. Stefano Magra
                                                                    24
                      (SP)

                      Largo Pertini - Sarzana (SP)                  28

                       Valutazione intera Zona

      •          nella Zona IT0715 Entroterra genovese con alta pressione antropica (Comune di
                 Busalla, postazione di Piazza Garibaldi), come dettagliato nella seguente tabella:
                                                                  Media         Tendenza rispetto
          Zona                     Nome Stazione
                                                               annuale 2017       all’anno 2016

                      Piazza Garibaldi - Busalla (GE)              44
      IT0715
                      Sarissola - Busalla (GE)                      29

                       Valutazione intera Zona

Il Responsabile del Procedimento                                                                16
      (Maria Teresa Zannetti)
Legenda tematizzazione colori:
                                      Compreso tra
            Minore della           Soglia di Valutazione        Compresa tra la
                                                                                             Superiore
        Soglia di Valutazione      Inferiore e Soglia di        Soglia Superiore
                                                                                          al Valore Limite
              Inferiore                Valutazione              e il Valore Limite
                                         Superiore

      Le stazioni di tutte le altra zone (IT0712, IT0714, IT0716) rispettano il limite normativo
      fissato per la media annua di biossido di azoto, sebbene in alcuni casi sia superata la
      soglia di valutazione superiore.
      Nella tabella che segue sono dettagliate le criticità riscontrate nella valutazione 2017
      con riferimento ai parametri per la protezione della salute per l’inquinante ozono (O3).
                                                                                                         n. giorni       n. giorni
                                                             n. giorni      n. giorni
                                                                                        Valore media   superamento     superamento
                                                           superamento    superamento
         Zona               Nome Stazione                                                  oraria         Valore          Valore
                                                               soglia        soglia
                                                                                          massima        Obiettivo      Obiettivo a
                                                           Informazione     Allarme
                                                                                                        2015÷2017     lungo termine

                  Quarto SE. DI. - Genova (GE)                  5             0            227             92             65

                  Corso Firenze - Genova (GE)                   0             0            176             94             18
       IT0711
                  Parco Acquasola - Genova (GE)                 2             0            183            117             64

                  Via Ungaretti Pegli - Genova                                0
                                                                5                          198            117             90
                  (GE) (**)

                  Capoluogo - Propata (GE) (**)                 1             0            182             75             95

                  Scuola Elementare - Bolano (SP)               1             0            182             29             40

                  Maggiolina - La Spezia (SP)                   0             0            144             2               4

       IT0717     Chiappa - La Spezia (SP)                      0             0            160             21             26

                  Rio Parasacco - Cengio (SV)                   0             0            153             41             23

                  Mercato Generale - Quiliano (SV)              0             0            180             27             20

                  Varaldo - Savona (SV)                         0             0            171             21             21

Il Responsabile del Procedimento                                                                                     17
      (Maria Teresa Zannetti)
5.    Il Piano Regionale di Risanamento e Tutela della Qualità dell’Aria
Il Piano Regionale di Risanamento e Tutela della Qualità dell'Aria e per la riduzione dei gas
serra, approvato con la delibera del consiglio regionale n.4 del 21 febbraio 2006, ha definito
le strategie per raggiungere livelli di qualità dell’aria che non comportino rischi o impatti
negativi significativi per la salute umana e per l’ambiente e, coerentemente con quanto
richiesto dalla norma, per:

             conseguire, per l'intero territorio regionale un miglioramento generalizzato della
              qualità dell’aria e della vita nonché il rispetto dei limiti di qualità dell'aria stabiliti
              dalle normative europee entro i tempi previsti;

             mantenere nel tempo, ovunque, una buona qualità dell'aria ambiente;

             diminuire le concentrazioni in aria degli inquinanti negli ambiti territoriali regionali
              dove si registrano valori di qualità dell'aria prossimi ai limiti;

             prevenire l'aumento dell'inquinamento atmosferico negli ambiti territoriali
              regionali dove i valori di inquinamento sono al di sotto dei limiti;

             concorrere al raggiungimento degli impegni di riduzione delle emissioni dei gas
              serra in sinergia con il Piano energetico ambientale regionale;

             concorrere alla riduzione dei precursori dell'ozono.
     Il conseguimento degli obiettivi strategici è stato affidato alla attuazione di un complesso
di misure e disposizioni nei settori dei trasporti, industria, energia e porti volte a migliorare
costantemente e progressivamente lo stato di qualità dell’aria a differente titolarità: nazionale,
regionale e degli enti locali.
      Le disposizioni attuative del Piano contengono inoltre prescrizioni vincolanti che in
particolare riguardano:

             le azioni specifiche a carico di Regione ed Enti Locali tenuti ad adottare i
              programmi di intervento o documenti di indirizzo per il progressivo miglioramento
              della qualità dell’aria;

             i procedimenti di Autorizzazione Integrata Ambientale e di Valutazione di Impatto
              Ambientale;

             il rapporto del Piano con gli altri strumenti di pianificazione per l’integrazione
              degli obiettivi di qualità dell’aria nella pianificazione e programmazione settoriale;

             le misure di tipo organizzativo ai fini della valutazione e gestione della qualità
              dell’aria.

Il Responsabile del Procedimento                                                                   18
      (Maria Teresa Zannetti)
6.     Misure già adottate sul territorio regionale
Le misure adottate ai diversi livelli istituzionali, europeo, nazionale, regionale e locale sono
mirate alla progressiva riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti, dell'industria,
dell'energia e dei porti.
Di seguito si fornisce un resoconto delle misure più rilevanti che si sono attuate o che sono
ancora in corso in Regione Liguria, che producono effetti sulla qualità dell’aria. La
realizzazione di tali misure, oltre ad avere già permesso il raggiungimento di obiettivi di
miglioramento della qualità dell’aria, permette di prevedere ulteriori riduzioni nei prossimi
anni.
In allegato sono riportate le schede per il monitoraggio delle misure attuate a livello regionale
o locale secondo quanto previsto dal piano regionale di risanamento e tutela della qualità
dell’aria.

6.1.     Settore dei trasporti
Il trasporto su strada è valutato dal piano regionale di qualità dell’aria uno dei settori principali
su cui intervenire per ridurre le emissioni al fine del risanamento della qualità dell’aria per i
parametri biossido di azoto ed ozono.

6.1.1.    Trasporto su gomma
Le vie di comunicazione stradale della Liguria, regione caratterizzata da una conformazione
stretta e allungata, sono rappresentate essenzialmente dall’autostrada e dalla strada statale
Aurelia che corrono lungo la costa, da 3 assi autostradali penetrativi verso nord e da un
reticolo di strade di collegamento tra entroterra e costa.
Le strade urbane sono spesso strette fra le case e frequentemente risultano inadeguate e
insufficienti alla funzione che devono svolgere. Conseguentemente, nei centri urbani si
evidenziano spesso problemi di congestione della viabilità con conseguenti condizioni
sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti.
Oltre ai problemi generati dalla viabilità locale, la Liguria è caratterizzata da volumi elevati di
traffico di attraversamento di mezzi pesanti, sia in direzione est – ovest che in direzione nord
– sud, e da volumi elevati di traffico di mezzi pesanti generati dai porti di Genova, Savona e
Spezia, in particolare nei giorni lavorativi.
A ciò si somma un elevato volume di traffico nei giorni festivi ed estivi, legato all’afflusso di
turisti.

Il Responsabile del Procedimento                                                               19
      (Maria Teresa Zannetti)
Nonostante le misure adottate a livello europeo, nazionale e locale al fine di ridurre la
pressione dovuta al traffico su strada, questo rimane la principale fonte di inquinamento
atmosferico, con particolare riferimento alle concentrazioni di biossido di azoto che, spesso,
superano i valori limite nelle stazioni di monitoraggio in cui la sorgente principale è il traffico
veicolare.
Il Comune di Genova presenta le criticità maggiori della regione sia in termini di congestione
del traffico sia in termini di superamento dei limiti di qualità dell’aria.
Per fare fronte ai problemi di mobilità, il Comune di Genova ha approvato il piano urbano
della mobilità 2010, che è stato successivamente aggiornato nel 2012. Tra le azioni
individuate nel piano urbano della mobilità del Comune di Genova, che mirano alla
diminuzione del traffico privato su gomma si richiamano:
       l’approvazione del Piano Operativo di Dettaglio per la realizzazione di poli di
        interscambio genovesi e la realizzazione di alcuni di essi;
       la realizzazione di zone a traffico limitato e parcheggi a pagamento;
       l’attivazione del un servizio di car sharing;
       l’attivazione del servizio di bike sharing ed altre azioni per incentivare la mobilità dolce,
        sebbene l’utilizzo della bicicletta a Genova è rimasto molto basso
       la partecipazione al “programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa –
        scuola e casa – lavoro” finalizzato a incentivare un cambiamento nei modi di trasporto,
        finanziato dalla legge n. 221 del 28/12/2015;
       la realizzazione dell’ascensore di collegamento di Villa Scassi;
       alcune azioni per incentivare la mobilità elettrica.
Per quanto riguarda la mobilità elettrica, si deve aggiungere che il Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato il piano nazionale per le infrastrutture per la
ricarica dei veicoli elettrici (L. n. 134 del 7 agosto 2012) e istituito un apposito finanziamento.
Attraverso questo finanziamento, la Regione Liguria ha realizzato il Progetto “mobilità
sostenibile Genova Savona”, che ha portato alla sottoscrizione di un protocollo di intesa per
la realizzazione delle infrastrutture di ricarica.
Al fine inoltre di incentivare l’uso di veicoli elettrici, la Regione Liguria ha previsto l’esenzione
dal pagamento del bollo.
Sul territorio della Regione Liguria sono ad oggi vigenti le ordinanze di limitazione di veicoli
più inquinanti nel Comune di Genova e nel Comune di Rapallo.
Nel territorio del Comune di Genova vige l’ordinanza sindacale n. 440 in data 28.12.2006
recante “Limitazione della circolazione nell’ambito del territorio comunale per alcune tipologie
di autoveicoli al fine di prevenire e ridurre l’inquinamento atmosferico, a tutela della salute
pubblica”

Il Responsabile del Procedimento                                                               20
      (Maria Teresa Zannetti)
Tale ordinanza, che è stata emanata per fare fronte ai superamenti registrati in quegli anni
nel territorio del Comune di Genova, limita la circolazione come di seguito indicato:
    “a partire dall’01.01.2007, il divieto della circolazione, nella zona individuata dalla
    precedente ordinanza n. 338 del 7 novembre 2001 (omissis) a tutti gli autoveicoli
    immatricolati prima del 01.01.1993, ad accensione sia spontanea che comandata, non
    omologati ai sensi della Direttiva 91/441/CE, nella fascia oraria dalle ore 8.00 alle ore
    19.00 di tutti i giorni feriali dal lunedì al venerdì”.
L’ordinanza individua inoltre per alcune strade il divieto di accesso ad autotreni, autoarticolati
e autosnodati dalle 17:00 alle 20:000 nei giorni feriali.
Nel territorio del Comune di Rapallo sono state emanate successive ordinanze per far fronte
al superamento del limite di benzene che si era registrato negli anni precedenti che limitano
la circolazione (ordinanza n.2 del 30/01/2015) come di seguito indicato:
    “Divieto temporaneo di transito nelle strade elencate dalle ore 7.00 alle ore 19.00 nei
    giorni feriali dal lunedì al venerdì ai veicoli M1 destinati al trasporto di persone aventi al
    massimo 9 posti, compreso il conducente, alimentati a benzina metano e GPL con
    omologazioni precedenti all’Euro 2 e ai veicoli N1 destinati al trasporto merci aventi
    massa massima non superiore a 3,5 tonnellate utilizzati per il trasporto e la distribuzione
    merci e per l’esercizio di attività commerciali, artigianali, industriali agricole e di servizio
    alimentati a benzina, metano o GPL con omologazione precedente a Euro 2.
    Divieto di circolazione dinamica, negli stessi orari, di ciclomotori e motocicli a 2 e 3 ruote
    con motore termico a due tempi non conformi alla norma Euro 2”.

6.1.2.   Trasporto pubblico locale
Alla Regione Liguria compete la pianificazione e la gestione del sistema di trasporto pubblico
locale (TPL), che riguarda il trasporto su ferro (ferrovie) e su gomma (autobus e taxi), gli
impianti a fune (funivie, filovie e ascensori) e il trasporto marittimo (navebus).
Il sistema di trasporto pubblico regionale riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo di una
mobilità sostenibile. Obiettivo delle politiche regionali è quello di rendere il sistema del
trasporto pubblico più efficiente, appetibile e competitivo affinché diventi un’alternativa di
qualità all’utilizzo dei mezzi privati su strada attraverso una migliore accessibilità,
intermodalità, integrazione degli orari e qualità del servizio.
La Regione Liguria interviene sul livello di qualità del servizio di trasporto ferroviario
attraverso la gestione del contratto di servizio e attraverso gli investimenti per il rinnovo dei
treni e del materiale rotabile.
La realizzazione di reti tramviarie lungo gli assi forti del TPL ed i futuri sviluppi del servizio
metropolitano di Genova, che nel 2012 è stato prolungato da Certosa sino a Brignole,

Il Responsabile del Procedimento                                                              21
      (Maria Teresa Zannetti)
consentendo l’interscambio con il servizio ferroviario, rivestono un ruolo importante per il
miglioramento del trasporto pubblico urbano.
Per quanto riguarda il rinnovo dei mezzi su strada per il TPL, dopo un considerevole
rallentamento dovuto al ridimensionamento delle risorse statali che ha determinato anche un
calo nella qualità del servizio erogato, è stato recentemente riavviato un importante
riammodernamento della flotta regionale di autobus, che ha portato all’acquisto di veicoli di
nuova generazione della più recente classe emissiva o a emissioni nulle. Una prima fase di
acquisti, alla realizzazione della quale sono stati destinati 21.551.461 Euro, si è conclusa nel
2017 con la messa in funzione di 115 nuovi autobus. Nel 2017 è stata avviata una seconda
fase di acquisto che prevede l’assegnazione di 31.348.895 Euro con il concorso di risorse
regionali, statali e comunitarie per l’acquisto di ulteriori 137 autobus.
Per favorire l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, nonché per contribuire al contenimento
delle emissioni inquinanti derivanti dall’uso del mezzo privato, la Regione Liguria ha stipulato
con le aziende di trasporto pubblico locale una convenzione per l’acquisto a costo ridotto
dell’abbonamento annuale per i propri dipendenti.
Ai fini di una graduale riconversione verso autobus elettrici, è stata avviata una
sperimentazione presso il Comune di Genova per valutare l’utilizzo di mezzi elettrici in una
realtà con orografia ripida e lunghe distanze nelle aree urbane; inoltre saranno a breve
coperte da nuovi bus elettrici percorrenze in altre realtà urbane della Liguria, caratterizzate
da forti flussi turistici (Rapallo – Portofino).

6.1.3.   Trasporto su ferro
Il trasporto ferroviario ha un particolare valore strategico in quanto collega le diverse aree
urbane della regione, coinvolgendo una rilevante percentuale di spostamenti urbani ed
extraurbani e svolgendo una funzione di trasporto locale, che coesiste col trasporto
interregionale di lunga percorrenza e col trasporto merci.
La qualità e il livello del servizio ferroviario ligure sono tuttavia influenzate dalla vetustà delle
linee, dalla presenza di tratti a binario unico, dalla presenza di curve e tunnel, che derivano
dalla morfologia del territorio. Inoltre il traffico ferroviario converge nel nodo di Genova
causando congestione.
Il miglioramento della qualità del servizio di trasporto ferroviario regionale tramite il contratto
di servizio con Trenitalia e l’ammodernamento e potenziamento del parco rotabile sono
azioni messe in atto dalla Regione.

Il Responsabile del Procedimento                                                               22
      (Maria Teresa Zannetti)
In questo quadro riveste un importante ruolo la realizzazione di nuove infrastrutture
ferroviarie atte a superare le criticità esistenti, a migliorare la fruibilità del servizio di trasporto
pubblico locale ferroviario e a servire il traffico merci da e per i porti.
Attualmente sono in corso investimenti sul nodo ferroviario di Genova, sia per
decongestionare la città dal traffico su strada in uscita dal porto sia per lo sviluppo del
Servizio Ferroviario Urbano.
Altri investimenti sono finalizzati alla realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, inserito tra i
progetti prioritari della rete Europea di trasporto Ten – T. L’opera, prevista quale
collegamento dei porti liguri con il nord Italia e l’area padana, dovrebbe consentire di
spostare una quota del traffico commerciale da gomma a ferro, contribuendo ad aumentare
la capacità di smaltire, via ferrovia, i traffici portuali.
Nello spezzino è stata realizzata una parte del potenziamento della Ferrovia La Spezia -
Parma (Pontremolese), anche questa inserita nella rete europea TEN – T quale corridoio di
collegamento del porto di La Spezia con il nord Europa.

6.2.    Settore dell’industria
Tra le misure previste dal piano regionale di risanamento e tutela della qualità dell’aria nel
settore industriale riveste un ruolo fondamentale l’applicazione delle Direttive 2001/80/CE
relativa ai grandi impianti di combustione (ora sostituita dalla Direttiva 2010/75/CE) e della
Direttiva 96/61/CE relativa all’autorizzazione integrata ambientale (ora sostituita dalla
Direttiva 2008/01/UE).
Tale quadro normativo ha prodotto nel tempo l’attuazione di interventi di adeguamento alle
migliori tecnologie disponibili delle emissioni dagli stabilimenti produttivi e la dismissione di
stabilimenti con emissioni significative, non più adeguabili ai più recenti standard tecnologici.
Un ulteriore futuro miglioramento è atteso dall’applicazione delle più recenti decisioni
europee sui limiti e tecnologie di riferimento per le autorizzazioni integrate ambientali per gli
stabilimenti industriali e per i grandi impianti di combustione, norme che richiedono un
ulteriore sforzo finalizzato alla riduzione delle emissioni, con particolare riferimento agli ossidi
di azoto.
Con riferimento al settore industriale è atteso un miglioramento della qualità dell’aria nei
prossimi anni dall’applicazione in Italia della Direttiva 2015/23/CE relativa agli impianti di
combustione di medie dimensioni, recepita in Italia con il d.lgs n 183 in data 15 novembre
2017, “Attuazione della direttiva (UE) 2015/2193 del Parlamento europeo e del Consiglio, del
25 novembre 2015, relativa alla limitazione delle emissioni nell'atmosfera di taluni inquinanti
originati da impianti di combustione medi, nonche' per il riordino del quadro normativo degli

Il Responsabile del Procedimento                                                                  23
      (Maria Teresa Zannetti)
stabilimenti che producono emissioni nell'atmosfera”. Il decreto di recepimento ha aggiornato
i limiti di emissioni anche per impianti di combustione a biomassa più piccoli di 1 MW.
Con L.R. n. 12 del 6 giugno 2017 la Regione ha riordinato le competenze amministrative
relative al rilascio delle autorizzazioni ambientali, tra cui le autorizzazioni integrate ambientali
e le autorizzazioni uniche ambientali (comprensive delle autorizzazioni alle emissioni in
atmosfera) e le autorizzazioni alle emissioni in via generale per gli impianti a ridotto
inquinamento atmosferico.
Si segnala infine la chiusura dei seguenti impianti di produzione di energia elettrica alimentati
a carbone sul territorio della Regione Liguria:
       la Centrale Elettrica di Genova, che ha cessato definitivamente la propria attività nel
        2017;
       i gruppi a carbone della Centrale Elettrica di Vado Ligure, che hanno cessato la
        propria attività nel marzo 2014.

6.3.    Politiche ambientali del settore energetico
La combustione di combustibili nelle centrali elettriche, negli impianti industriali e nelle
abitazioni per generare energia e calore è causa di emissioni inquinanti e climalteranti. Le
misure per ridurre i consumi di combustibili e le emissioni di gas serra che trovano riferimento
nelle politiche energetiche regionali e nel Piano Energetico Ambientale della Regione Liguria
(PEARL) e nei piani di azione per l’energia sostenibile approvati dai comuni a seguito
dell’adesione al “Patto dei Sindaci”, hanno contribuito e contribuiranno anche nei prossimi
anni alla riduzione delle emissioni di inquinanti. Tra queste si citano le misure volte al
risparmio energetico nel settore civile e ad aumentare l’utilizzo di energia da fonte rinnovabile
senza combustione compresa la generazione distribuita, la cogenerazione di energia elettrica
e termica, il teleriscaldamento e il teleraffrescamento, l’uso di caldaie con migliori prestazioni
ambientali ed energetiche e di combustibili meno inquinanti che trovano riferimento anche nel
Piano di risanamento e tutela della qualità dell’aria e per i gas serra.
La necessità di armonizzare le politiche di sviluppo della produzione di energia da biomassa
con gli obiettivi di qualità dell’aria ambiente di cui al D.lgs. 155/2010 è stato affrontato
nell’ambito della procedura di valutazione ambientale strategica del PEARL e dovrà essere
tenuto in considerazione in fase attuativa.

Il Responsabile del Procedimento                                                              24
      (Maria Teresa Zannetti)
6.4.    Attività marittime
La Liguria è la regione italiana con il più alto numero di porti commerciali, avendo sul proprio
territorio ben tre porti commerciali in soli 570 km di costa, che rivestono un ruolo importante
nell’economia ligure.
Per quanto riguarda i porti, il piano regionale per il risanamento e tutela della qualità dell’aria
prevede la promozione di obiettivi di riduzione delle emissioni dalle attività portuali, comprese
quelle dovute al traffico indotto.
In particolare il piano aveva previsto uno studio di fattibilità in ordine all’approvvigionamento
di elettricità da parte delle navi in stazionamento dalla rete di terra e uno split modale a
favore del trasporto ferroviario delle merci attraverso la realizzazione di collegamenti
ferroviari ai porti commerciali.
In questo contesto, la Regione Liguria ha commissionato uno studio volto alla stima delle
emissioni dalle attività marittime relative all’anno 2011 nei 3 porti liguri e della potenziale
riduzione delle emissioni che può essere conseguita con l’approvvigionamento di elettricità
da terra delle navi in stazionamento e ha svolto un'attività di comunicazione dei risultati e
confronto presso le Autorità Portuali di Genova, Savona e Spezia (ora confluite nelle Autorità
di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale e del Mar Ligure Occidentale).
Per la riduzione delle emissioni dalle navi dal porto di Genova, la Regione Liguria ha
cofinanziato con il Ministero dell’Ambiente e l’Autorità Portuale di Genova un intervento di
elettrificazione delle banchine delle riparazioni navali nel porto di Genova che si è concluso e
collaudato con la consegna dei lavori nel 2017.
Sempre nel porto di Genova, ulteriori politiche ambientali per il contenimento delle emissioni
in atmosfera e di rumore sono portate avanti dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure
Occidentale, con l'elettrificazione di altre banchine dell’area contenitori di Prà e delle navi da
crociera, dove l’intervento è stato stimato essere più efficace per le ore di stazionamento
delle navi e per la diffusione di navi attrezzate a connettersi alla rete da terra.
La piena efficacia delle misure di cui sopra è comunque subordinata ad un adeguata
modalità di alimentazione da parte delle navi in stazionamento.
Ulteriori riduzioni delle emissioni navali sono previste dall’applicazione delle norme che
impongono combustibili marittimi a basso tenore di zolfo, che prevedono un’ulteriore
riduzione nel 2020 (Direttiva 2012/33/UE recepita nella parte V del Dlgs. 152/06), dalla
diffusione di nuove tecnologie basate sull’utilizzo di gas naturale liquefatto (LNG), nonché
dall’introduzione di limiti di emissione alle nuove navi progressivamente più restrittivi per
NOx, SOx, VOC, previsti dall’annesso VI della convenzione Marpol.

Il Responsabile del Procedimento                                                             25
      (Maria Teresa Zannetti)
6.5.    Realizzazione dei PUMS
Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) è uno strumento di pianificazione
strategica - le cui linee guida sono definite nel Decreto Ministeriale del 4 Agosto 2017. Il
PUMS, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni), sviluppa una visione di
sistema della mobilità urbana, proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità così
individuati:

             Efficacia ed efficienza del sistema di mobilità

             Sostenibilità energetica ed ambientale

             Sicurezza della mobilità stradale
I soggetti tenuti all’adozione del PUMS sono le Città Metropolitane, gli Enti di area vasta, i
Comuni e le associazioni di Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti.
Risulta evidente come l’adozione del PUMS, strumento di governo della mobilità orientato
alla sostenibilità ambientale, è uno strumento a cui fanno riferimento azioni relative a
parcheggi, mobilità e traffico, che risultano strategiche per il miglioramento della qualità
dell’aria nel medio-lungo termine nelle aree in cui sono presenti superamenti dei limiti di
qualità dell’aria, sui quali il trasporto su strada incide in modo rilevante.
               PUMS di Città Metropolitana di Genova
Città Metropolitana di Genova, con Delibera del Sindaco n. 52 del 28 marzo 2018 ha
approvato le Linee di indirizzo del PUMS. Tali linee di indirizzo, partendo dall’analisi della
situazione attuale, definiscono gli obiettivi del PUMS, in coerenza con le indicazioni fornite a
livello nazionale dal Decreto del Ministero Infrastrutture e Trasporti del 4 agosto 2017
La visione strategica per l’area metropolitana genovese si fonda sui seguenti punti essenziali:

             Strategia 1: Rafforzare il Trasporto Pubblico e migliorare la qualità del servizio.

             Strategia 2: Integrare i sistemi di trasporto e dare coerenza al sistema della sosta
              puntando sull’interscambio modale.

             Strategia 3: Migliorare la circolazione privata, adeguare la rete, sviluppare nuovi
              sistemi di sharing, mobility management e soluzioni smart: infomobility, mobilità
              elettrica.

             Strategia 4: La mobilità dolce.

             Strategia 5: Una nuova logistica delle merci urbane.

Il Responsabile del Procedimento                                                              26
      (Maria Teresa Zannetti)
   Strategia 6: Diffondere la cultura della sicurezza della mobilità e della mobilità
              sostenibile.
Le tempistiche di Città Metropolitana di Genova prevedono per maggio 2018 l’approvazione
dello schema di Piano e del relativo Rapporto preliminare ambientale e il contestuale avvio
della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), per arrivare a maggio 2019 con l’adozione
del PUMS.
               PUMS del Comune della Spezia
       Obiettivi principali del PUMS comunale individuati nelle linee di indirizzo sono
l’integrazione fra il trasporto pubblico su gomma con la mobilità pedonale e ciclabile, nonchè
la risoluzione dei principali nodi stradali, mantenendo piena coerenza con le politiche della
mobilità pubblica.
Le azioni principali del PUMS del Comune di Spezia sono quindi orientate a sviluppare la
mobilità ciclabile e la mobilità elettrica.

7.    Attività di monitoraggio e valutazione della qualità dell’aria
In Liguria sono operanti, fin dai primi anni '90, stazioni di monitoraggio della qualità dell'aria
organizzate in quattro reti fisse collocate nelle quattro province liguri. Al fine di adeguare il
sistema di monitoraggio della qualità dell’aria ai requisiti della normativa nazionale ed
europea, è stata approvata la legge regionale n. 12 del 06 giugno 2017 che pone in capo alla
Regione Liguria la valutazione della qualità dell'aria ed affida ad ARPAL la gestione e il
controllo della rete di misura regionale, nonchè la realizzazione dei sistemi modellistici di
valutazione.
La legge ha stabilito anche le procedure di riordino per il trasferimento di risorse che decorre
dal 1° Luglio 2017 e la norma finanziaria per gli oneri derivanti dall'applicazione della legge.
L’adeguamento dei sistemi di monitoraggio è in via di attuazione e si prevede il
completamento dell’attività nel corso del 2018. L’adeguamento comprende, oltre al
trasferimento delle competenze, il trasferimento delle reti esistenti, il rinnovo degli strumenti
di misura ormai obsoleti e il passaggio ad un unico sistema regionale di acquisizione dei dati
dalle centraline di monitoraggio gestito da Arpal, in sostituzione dei 4 centri operativi
provinciali.
Al fine di integrare i dati della rete di misura sul territorio regionale e a supporto della
pianificazione e gestione della qualità dell’aria, Arpal sta sviluppando un sistema modellistico,
denominato “LINEA”, Ligurian Network to Evaluate Aerosol and photochemical pollution, che
è stato sviluppato con un Accordo di collaborazione tra Arpal ed ARPA Emilia Romagna;

Il Responsabile del Procedimento                                                            27
      (Maria Teresa Zannetti)
LINEA utilizza il modello fotochimico CHIMERE ed il modello di previsione meteorologica
COSMO.
Le misurazioni effettuate con le stazioni fisse sono integrate annualmente con campagne di
misura, che concorrono alla valutazione della qualità dell’aria con misure indicative e
supportano la scelta di eventuali nuovi siti di misura.

8.    Trend delle emissioni e concentrazioni
L'andamento delle emissioni di inquinanti in atmosfera e delle concentrazioni in aria ambiente
nella Regione Liguria, analogamente alla tendenza nazionale, mostrano una generale
diminuzione.
Per un’analisi completa dei dati si rimanda alla valutazione annuale della qualità dell’aria
relativa all’anno 2017 e all’inventario regionale delle emissioni in atmosfera, disponibili sul
sito www.ambienteinliguria.it.

Le politiche relative a tutti i settori coinvolti - dal porto, all'industria, ai trasporti, all’energia –
messe in atto da tutti i livelli amministrativi hanno contribuito a questa tendenza alla
diminuzione.
Il trend di miglioramento è legato principalmente alle norme europee relative al tenore di zolfo
nei combustibili marittimi, agli standard europei per le auto diesel, a misure locali e nazionali
relative alla mobilità e al traffico, all’applicazione locale delle norme nazionali ed europee
relative alle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera e alla valutazione di impatto
ambientale.
Queste misure hanno contribuito alla riduzione delle concentrazioni di PM10, che risultano
generalmente inferiori ai limiti fissati dalla legislazione nazionale (ad eccezione del 2015,
quando i valori limite sono stati superati in una stazione di Genova in relazione anche alle
condizioni climatiche particolari dell’anno). Hanno inoltre consentito una riduzione delle
concentrazioni di NO2, sebbene in misura non sufficiente per rispettare i limiti legislativi in
tutte le stazioni da traffico della Regione, come peraltro in molte altre città europee ed
italiane.
I livelli di ozono, sebbene le emissioni di precursori dell’ozono si siano ridotte, permangono
critici in tutta la Regione.
La previsione di un trend futuro di riduzione delle concentrazioni di NO 2 trova conferma dalla
proiezione delle emissioni di NOx rappresentata nel grafico riportato in figura 4, che è stata
calcolata dal sistema informativo dell’inventario regionale nell’anno 2014.

Il Responsabile del Procedimento                                                                   28
      (Maria Teresa Zannetti)
In particolare gli andamenti degli scenari sviluppati dal sistema informativo di Regione
Liguria, tra gli anni 2015 e 2025 fanno prevedere un ritmo più marcato di riduzione delle
emissioni rispetto a quello individuato tra gli anni 2011 e 2015, anche grazie agli effetti che
produrranno i provvedimenti adottati ai diversi livelli istituzionali di breve, medio e lungo
periodo.
Lo scenario emissivo presentato in figura 4, che era stato stimato a partire dai dati del 2011,
tiene conto:
    -   delle previsioni sulla popolazione regionale dell’Istat (DemoI-stat);
    -   delle previsioni del PIL regionale (Previsioni Economiche Prometea);
    -   dell’evoluzione del parco automobilistico (studio ANFIA);
    -   degli obiettivi del Burdern sharing contenuti nel Piano Energetico Ambientale
        Regionale 2014-2020 per le fonti rinnovabili termiche, adottato con delibera della
        Giunta Regionale n. 1517 del 5 dicembre 2014 e approvato in via definitiva con
        deliberazione del Consiglio Regionale n. 19 del 14 novembre 2017 nell’ipotesi di
        utilizzo, per la combustione della biomassa, delle tecniche a più basse emissioni;
    -   degli obiettivi del Piano Urbano della Mobilità di Genova in termini di riduzione delle
        percorrenze;
    -   della realizzazione del Terzo Valico ferroviario nell’ipotesi di trasferimento di quote di
        traffico merci su ferro;
    -   della realizzazione del Cold ironing nella banchina delle riparazioni navali di Genova;
    -   della definitiva chiusura della centrale termoelettrica di Genova.
Si fa osservare che lo scenario regionale rappresentato non tiene in considerazione la
dismissione dei gruppi a carbone della centrale termoelettrica di Savona, che è avvenuto nel
2014.

Il Responsabile del Procedimento                                                            29
      (Maria Teresa Zannetti)
Figura 4: Risultati relativi allo scenario di riferimento realizzati dal sistema informativo regionale
      dell’inventario- Emissioni totali regionali (Mg) di ossidi di azoto (NOX)
Analogo trend di riduzione delle emissioni è stato stimato anche a livello nazionale tramite il
modello GAINS Italia che, seppure con diversità rispetto allo scenario di Regione Liguria, si
attesta al 2025 a valori confrontabili.

9.    L’emergenza per il crollo del Viadotto Morandi
Il crollo del viadotto sul Polcevera dell’autostrada A10, cosiddetto viadotto Morandi, avvenuto
il 14 Agosto 2018, ha interrotto il principale asse stradale di collegamento fra levante e
ponente cittadino e Ligure e fondamentale collegamento per il porto di Genova, causando
una situazione di forte criticità per il sistema trasportistico di Genova e della Liguria. Fino alla
ricostruzione del ponte con conseguente ripristino dell’intero sistema viabilistico, si prefigura
un potenziale impatto negativo sulla qualità dell’aria nell’agglomerato di Genova.
In conseguenza del crollo, con Delibera del Consiglio dei Ministri in data 15 Agosto 2018 è
stato dichiarato lo stato di emergenza e con ordinanza del Capo del Dipartimento di
Protezione Civile in data 20 Agosto 2018 n. 539 recante “Primi interventi urgenti di protezione
civile in conseguenza dell’emergenza determinatasi a seguito del crollo di un tratto del

Il Responsabile del Procedimento                                                                      30
      (Maria Teresa Zannetti)
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