MARTINAZZOLI, IL PRO ANNIVERSARI - Rubbettino editore

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MARTINAZZOLI, IL PRO ANNIVERSARI - Rubbettino editore
26/08/2021                                                                                diffusione:203166
Pag. 34 N.35 - 29 agosto 2021                                                                tiratura:253309

                                                                                                               La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
       <    ANNIVERSARI                 10 ANNI FA MORIVA IL POLITICO BRESCIANO. LA NOSTRA GIORNALI

        MARTINAZZOLI, IL PRO
        «PIÙ CHE LE RISPOSTE,
        PER PREPARARE
                                                         JUNQSTRANOL
        IL FUTURO, CONTANO
        LE DOMANDE», DICEVA.                           W DEMOCRISTIANO I
        ED ERA CONVINTO                                 Mino Martinazzoli
        CHE «IL SEME DEL                                (1931-2011), ultimo
                                                        segretario della Dc. Nato
        PENSIERO CATTOLICO,                             a Orzinuovi (Brescia),
        UN GIORNO, TORNERÀ                              di professione avvocato,
        A DARE FRUTTI»                                  è stato tre volte ministro
                                                        e sindaco della città
        di Annachiara Valle                             della Leonessa.

       A
                     veva il dono di prevedere
                     i tempi. Non tanto, come
                     amava ripetere, perché ave-
                     va già pronte le risposte, ma
                     perché cercava le domande
                     giuste. Mino Martinazzoli,
                     di cui ricorrono, il 4 settem-
                     bre, i dieci anni dalla morte,
        si era raccontato, nel 2009, in u n a bio-
        grafia (allora edita da Rizzoli) in cui,
        messa da parte la sua vita personale,
        aveva affrontato gli snodi salienti del-
        la sua esistenza politica intrecciandola
        con i passaggi fondamentali della Sto-
        ria del nostro Paese. Un testo che vede,
        oggi, di nuovo la luce con la prefazione
        di Sergio Mattarella, la postfazione di
        Pierluigi Castagnetti, a lungo capo del-
        la sua segreteria politica, e le voci di po-
        litici di ieri e di oggi tra i quali Agazio
        Loiero e Maria Elena Boschi.
            Edito da Rubbettino, Il cambiamen-
        to impossibile, biografia di uno strano
        democristiano, ripercorre le tappe della
        nascita della Repubblica, a partire da
        quella prima constatazione, il 26 apri-
        le del 1945, delle edicole che si riem-
        pivano di giornali. «Avevo 14 anni e il
        mio approccio al cambiamento è stata
        l'improvvisa scoperta della libertà di
        stampa», mi aveva confidato. In quelle
        stanze, nel suo studio o a casa, sempre
        intrise di f u m o anche quando il male

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MARTINAZZOLI, IL PRO ANNIVERSARI - Rubbettino editore
26/08/2021                                                                                                                            diffusione:203166
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                                                                                                                                                           La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 STA, COAUTRICE DELL'AUTOBIOGRAFIA ORA RIEDITATA, NE TRACCIA UN RITRATTO

  FETA DELLA POLITICA                                                                                lamentano perché non ricevono gli
                                                                                                     aiuti dello Stato: proprio come quei
                                                                                                     meridionali tanto criticati da Umberto
                                                                                                     Bossi e dai suoi». Cambiando nomi, u n
                                                                                                     giudizio che sembra dato per l'oggi.
                                                                                                            Di questo «libro nel quale», come
                                                                                                     aveva scritto l'allora presidente
                                                                                                     della Repubblica Giorgio Napolita-
                                                                                                     no nel 2011, c o m m e m o r a n d o la sua
                                                                                                     scomparsa dalle pagine del Corriere
                                                                                                     della Sera, «si ritrova u n a rappresenta-
                                                                                                     zione genuina, coraggiosa, non scon-
                                                                                                     tata di due decenni cruciali, quelli nei
                                                       Sopra, Martinazzoli e Benigno                 quali si avviò a conclusione e si chiuse
                                                       Zaccagnini (1912-1989) e, a                   u n a intera fase storica dell'Italia Re-
                                                       sinistra, Aldo Moro (1916-1978),              pubblicana», discuteranno a Brescia,
                                                       seduto dietro di lui. A lato, con             il prossimo 3 settembre, la ministra
                                                       Pierluigi Castagnetti, 76 anni.
                                                                                                     Marta Cartabia, Matteo Renzi, Pier Fer-
                                                       Sotto, con Annachiara Valle,
                                                                                                     dinando Casini, monsignor Francesco
                                                       53, giornalista di Famiglia
                                                       Cristiana e sua coautrice.                    Beschi, vescovo di Bergamo, e Giovan-
                                                                                                     ni Minoli. Partendo dalle riflessioni di
                                                                                                     Martinazzoli, quanto mai attuali, che
                                                                                                     «nello sfasciume della struttura po-
                                                                                                     litica si sono aperti gli spazi per una
                                                                                                     dirigenza politica n o n all'altezza della
                                                                                                     prova», che se «nella prima Repubblica
                                                                                                     contavano i leader, nella seconda e nel
                                                                                                     f u t u r o avrebbero contato i "capi"», che
                                                                                                     «la politica, come arte del governo del-
         che lo aveva colpito si era fatto più m a -
                                                                                                     la città, va degradandosi e corrompen-
         nifesto, esercitava la sua ironia e la sua
                                                                                                     dosi nel potere», che la riforma in senso
         memoria. Spiegava la sua ammirazio-
                                                                                                     federalista del titolo V, quello che attri-
         ne per il pensiero di Aldo Moro, che
                                                                                                     buisce molti poteri alle Regioni, com-
         aveva seguito da costituente e poi
                                                                                                     presi quelli relativi alla gestione della
         conosciuto nel 1970, lo scandalo              politica come u n pallottoliere m e n t r e
                                                                                                     sanità, «era u n disastro istituzionale».
         Lockheed, considerato «la madre di            io gli spiegavo che avevamo visioni di-
                                                                                                     Su questo punto in particolare, e ne
         tutte le tangenti», il giallo di Ustica,      verse: per lui andare al Governo era di-
                                                                                                     abbiamo fatto triste esperienza nel
         la m o r t e di Sindona, il maxiprocesso      fendere i suoi interessi, per m e quelli      corso della pandemia, riteneva che
         alla mafia, per cui, da ministro della        degli italiani».                              «questi stravolgimenti minano l'unità
         Giustizia, aveva fatto costruire l'aula           E ancora il suo giudizio tranchant        del Paese e non garantiscono ai cittadi-
         b u n k e r di Palermo, i rapporti con Gio-   sulla Lega che «non era la rivolta degli      ni la reale tutela dei loro diritti» perché
         vanni Falcone, la contestazione della         esclusi, ma di gente ricca, che sta bene,     «sarebbero stati intaccati gli equilibri
         legge M a m m ì sugli assetti radiote-        e non vuole perdere nulla di quello che       di potere e le Regioni sarebbero diven-
         levisivi, con le dimissioni di cinque         ha guadagnato; che t e m e di vedere i        tate sempre più care e sempre m e n o
         ministri compreso lui stesso e Sergio         propri redditi bloccati e in prospettiva      efficienti».
         Mattarella, gli approcci di Berlusconi        impoveriti». «Spesso i leghisti» aveva
         per u n a alleanza con il Partito popo-       aggiunto, «mi danno l'impressione                Amava la parola tagliente ed effi-
         lare. Un uomo, diceva «che trattava la        di essere soltanto dei piagnoni che si        cace, Martinazzoli. Ma non quella 4

                                                                                                                                35/2021 •           35
MARTINAZZOLI, IL PRO ANNIVERSARI - Rubbettino editore
26/08/2021                                                                                                                                  diffusione:203166
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                                                                                                                                                                 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
          ANNIVERSARI

       4 fine a sé stessa. Ricorda Castagnet-
       ta nella postfazione, che per lui il modo
       di procedere della politica era «il pen-
       siero innanzitutto, poi il disegno, poi le
       parole giuste per esprimerlo e comuni-
       carlo e solo dopo si determina e si rea-
       lizza il fatto perché tutto si muoverà in
       quella direzione. Perciò la scelta del-
       le parole aveva per lui una pregnan-                   Sopra, da sinistra,
       za soprattutto etica e assolutamente                   Martinazzoli, l'allora
       fattuale. Insomma il capovolgimento                    sindaco di Brescia
       di una prassi molto in voga già allora,                Cesare Trebeschi
       ma soprattutto oggi, dove le parole e gli              (1925-2020) e Paolo
       stessi fatti spesso sembra che preceda-                VI (1897-1978) e, a
                                                              destra, con Giovanni
       no il pensiero e il senso. La parola per
                                                              Paolo II (1920-2005),
                          lui aveva in sé il carico
                                                              nel 1983, a Rebibbia.
                          della responsabilità e              A lato, con Benedetto
     La vita di un        della irreversibilità».             XVI (oggi 94 anni),
     fuoriclasse                                              a Castelgandolfo, il
                                  La sua scrivania
       dell'arte                                              26 settembre 2007.
                             era circondata da libri,
     del governo                                              Sotto, col cancelliere
                             leggeva e rileggeva
                                                              tedesco Helmut Kohl
                             Manzoni e la Costitu-
                                                              (1930-2017). In basso,
                             zione. Continuava a              insieme con Giovanni
                             parlarne ai giovani              Falcone (1939-1992),
                             anche quando si era              a Palermo, nel giugno
                             ritirato dalla politi-           del 1986.
                             ca attiva. Avvocato,
                             tre volte ministro
                             (Giustizia, Difesa, Ri-
                             forme istituzionali),
                             sindaco, l'uomo che
                             aveva tentato di sal-
                             vare la storia della
        Democrazia cristiana, recuperando
        l'anima e il n o m e del Partito popolare
        di Sturzo, che aveva dovuto affrontare
        l'impatto di tangentopoli sulla Prima                                                            quelle del valore della solidarietà: «Il
        Repubblica, che si era opposto al de-                                                            nostro domani», concludeva, «sarà in
        grado di u n a politica asservita al culto                                                       larga m i s u r a giocato sulla capacità
        della personalità, scommetteva sulle                                                             che ciascun u o m o , ciascuna d o n n a di
        f u t u r e generazioni.                                                                         questa u m a n i t à avrà di intendere e
           Sosteneva che n o n fosse saggio                                                              interpretare il suo diritto alla libertà,
       portare qua e là «l'aggettivo cattoli-                                                            il suo diritto di vita, secondo il profilo
       co come se fosse u n a griffe per iden-                                                           della responsabilità. Questo è il n u o -
       tificare il contributo che diamo alla                della nostra storia che n o n può es-        vo m o d o di declinare la solidarietà:
       redenzione dei luoghi politici che via               sere diventato infecondo. Dovranno           s e m p r e m e n o la disponibilità a dare
       via a n d i a m o v o l u b i l m e n t e visitan-   passare m o l t e cose. Dovranno arriva-     e s e m p r e più la disponibilità a essere,
       do». Ma era, invece, convinto che il                 re delle generazioni che risentano           a essere in qualche modo preparati a
       germe della cultura cristiana avrebbe                queste cose come cose nuove. Ma              rinunciare, se occorre. Disponibili a
       di nuovo dato f r u t t i . «Anche se io n o n       ho l'idea che in quella storia apparen-      u n a pienezza, per sapere che u n a pie-
       lo vedrò», diceva, «tornerà u n t e m p o            t e m e n t e chiusa ci siano delle ragio-   nezza troppo egoistica n o n appaga e
       m e n o inclemente per questo seme                   ni che durano». E tra queste ragioni         n o n perdona».                            •

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