Manuale di Lavorazione - Vers. 0/2019

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Manuale di Lavorazione - Vers. 0/2019
Manuale di
Lavorazione
      Vers. 0/2019
Manuale di Lavorazione - Vers. 0/2019
INDICE

      CAPITOLO                                                            Pagina

      1. PRODOTTO                                                           5
        1.1/ Caratteristiche                                                5
        1.2/ La gamma Lapitec    ®
                                                                            6
        1.3/ Plus prodotto                                                  8
        1.4/ Scheda tecnica                                                 9
        1.5/ Dimensioni                                                     11
        1.6/ Tolleranze                                                     12
            1.6.1/ Spessore                                                 12
            1.6.2/ Gradi di lucidatura                                      12
            1.6.3/ Planarità                                                13
-2-

            1.6.4/ Tonalità                                                 14
            1.6.5/ Conformità estetica                                      14
        1.7/ Scelta della finitura - grado di pulibilità                    15
        1.8/ Proprietà antiscivolo                                          16
        1.9/ Etichetta identificativa                                       18
      2. IMBALLO E MOVIMENTAZIONE                                           19
        2.1/ Imballo                                                        19
        2.2/ Trasporto e stoccaggio                                         20
            2.2.1/ Autocarro                                                20
            2.2.2/ Bilico                                                   20
            2.2.3/ Container 21.000 kg                                      21
            2.2.4/ Container 24.000 kg                                      21
        2.3/ Ispezione lastre                                               22
        2.4/ Movimentazione                                                 22
            2.4.1/ Movimentazione manuale                                   23
      3. LAVORAZIONI MANUALI                                                25
        3.1/ Introduzione                                                   25
        3.2/ Principi di lavorazione                                        26
        3.3/ Taglio manuale                                                 27
            3.3.1/ Utensili - Lame per il taglio in cantiere                27
        3.4/ Foratura manuale                                               28
            3.4.1/ Utensili - Punte e tazze per la foratura in cantiere     28
        3.5/ Finiture                                                       29
            3.5.1/ Finitura per piano e costa - LUX                         29
            3.5.2/ Finitura per piano e costa - SATIN                       29
        3.6/ Assemblaggio mediante collanti                                 30
            3.6.1/ Verifica della superficie da incollare                   30
            3.6.2/ Buone norme di sicurezza                                 30

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                        www.lapitec.com - info@lapitec.it
Manuale di Lavorazione - Vers. 0/2019
INDICE

       3.6.3/ Scelta collante                                                           30
       3.6.4/ Cartuccia Strongbond                                                      31
       3.6.5/ Strongbond A+B                                                            32
       3.6.6/ Frozenbond A+B                                                            33
       3.6.7/ Firebond                                                                  34
       3.6.8/ Rainbow                                                                   35
       3.6.9/ Corrispondenza gamma Lapitec     ®
                                                                                        36
   3.7/ Trattamenti dopo lavorazione                                                    37
   3.8/ Kit di riparazione                                                              38
4. PROGETTAZIONE                                                                        40
   4.1/ Principi di progettazione                                                       40
       4.1.1/ Angoli interni e fori                                                     40

                                                                                                       -3-
       4.1.2/ Piano a forma di L                                                        40
       4.1.3/ Casi particolari                                                          41
       4.1.4/ Distanza minima tra bordo e fori                                          43
       4.1.5/ Rinforzo piano ricostruito                                                43
       4.1.6/ Applicazione in esterno                                                   44
       4.1.7/ Bordi del piano                                                           44
       4.1.8/ Distanza minima parete-lavello-piano cottura                              45
       4.1.9/ Supporto lavello                                                          47
       4.1.10/ Lavello Orion                                                            48
       4.1.11/ Fori Accessori/interruttori                                              49
       4.1.12/ Sbalzi                                                                   50
       4.1.13/ Fori di grandi dimensioni                                                51
   4.2/ Cucina da esterno                                                               52
5. PRINCIPI DI LAVORAZIONE                                                              60
   5.1/ Principi fondamentali                                                           60
       5.1.1/ Schemi di rifilatura                                                      61
   5.2/ Lavorazione con fresa a ponte                                                   63
       5.2.1/ Ordine di processazione                                                   63
       5.2.2/ Orientamento pezzo                                                        64
       5.2.3/ Utensile disco Lapitec®                                                   65
       5.2.4/ Dimensioni flange per taglio dritto o inclinato                           68
       5.2.5/ Taglio a passate                                                          69
       5.2.6/ Agglomerato di quarzo/pietra abrasiva                                     69
       5.2.7/ Schema di pretaglio                                                       70
       5.2.8/ Schema di taglio lavello con disco                                        71
       5.2.9/ Utensili marchiati Lapitec®                                               72
   5.3/ Lavorazione con WaterJet                                                        73
       5.3.1/ Parametri di lavorazione WaterJet                                         73

                                                                Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
                                                                   www.lapitec.com - info@lapitec.it
Manuale di Lavorazione - Vers. 0/2019
INDICE

              5.3.2/ Sequenza taglio                                                                74
              5.3.3/ Taglio lavello                                                                 74
              5.3.4/ Schema di pre taglio                                                           75
              5.3.5/ Schema di taglio                                                               75
              5.3.6/ Raggiature                                                                     75
          5.4/ Lavorazione con contornatrice                                                        76
              5.4.1/ Utensile fresa da taglio Lapitec ®
                                                                                                    76
              5.4.2/ Taglio lavello con contornatrice                                               77
              5.4.3/ Utensili per lavorazione con contornatrice                                     80
                     5.4.3.1/ Utensile foretto Lapitec®                                             80
                     5.4.3.2/ Utensile fresa filo top Lapitec®                                      81
                     5.4.3.3/ Utensile bussola Lapitec    ®
                                                                                                    82
-4-

                     5.4.3.4/ Utensile asolatore Lapitec Keil/Fischer
                                                              ®
                                                                                                    82
                     5.4.3.5/ Utensile fresa Lapitec per taglio incrementale
                                                      ®
                                                                                                    83
                     5.4.3.6/ Utensile fresa da sbancamento Lapitec     ®
                                                                                                    84
                     5.4.3.7/ Utensile fresa sferica per gocciolatoi*                               85
                     5.4.3.8/ Utensile incisore                                                     85
                     5.4.3.9/ Utensile sagomato o di forma                                          86
              5.4.4/ Lucidatura del piano                                                           87
              5.4.5/ Utensili marchiati Lapitec   ®
                                                                                                    88
       6. PULIZIA MANTENIMENTO E CURA                                                               90
          6.1/ Pulizia ordinaria                                                                    90
          6.2/ Pulizia straordinaria                                                                90
       7. CERTIFICAZIONI                                                                            92
          7.1/ Certificazioni e membership                                                          92
       8. POST VENDITA                                                                              93
          8.1/ LapitecLAB - Centro ricerca                                                          93
          8.2/ LapitecACADEMY - Centro formazione                                                   93
       9. DISCLAIMER                                                                                94

      Scopo del presente manuale è fornire indicazioni generali sui criteri di lavorazione del prodotto Lapitec®.
      Le informazioni qui contenute sono frutto delle esperienze maturate da Lapitec SpA e delle conoscenze
      tecniche disponibili al momento della redazione.
      Lapitec SpA si riserva il diritto di cambiare e aggiornare i contenuti del presente documento. Gli utilizzatori
      sono tenuti a verificare di essere in possesso della vesrione più aggiornata, disponibile al sito www.lapitec.com.

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Manuale di Lavorazione - Vers. 0/2019
1. PRODOTTO

1.1/ CARATTERISTICHE
Lapitec® è una pietra sinterizzata, un materiale innovativo prodotto in forma di lastra di grande formato
mediante una tecnologia esclusiva brevettata, che trova applicazione sia in interno che in esterno.
La pietra sinterizzata Lapitec® è resistente all’usura, agli agenti atmosferici, all’esposizione ai raggi solari
(UV), al calore, al gelo ed all’assorbimento.
Le diverse finiture superficiali di Lapitec® lo rendono idoneo all’uso sia per i pavimenti che per le pareti.
Lapitec® è compatibile con un’ampia gamma di collanti e fissaggi che ne consentono l’installazione su
supporti di varia natura; può essere utilizzato senza limitazioni in ambiti diversi, anche particolarmente gravosi
(ambienti umidi, atmosfere saline, presenza di inquinanti aggressivi…)..

Dimensioni standard

                                                                                                                     -5-

                                                                            Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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1. PRODOTTO

      1.2/ LA GAMMA LAPITEC®

      ARABESCATO MICHELANGELO           ARABESCATO CANOVA        ARABESCATO PERLA   ARABESCATO DONATELLO

      ARABESCATO CORALLO                ARABESCATO BERNINI

      BIANCO ASSOLUTO                   ARTICO                   BIANCO POLARE      BIANCO CREMA

      AVORIO                            AVANA                    PORFIDO ROSSO      MOCA
-6-

      EBANO                             GRIGIO CEMENTO           GRIGIO PIOMBO      NERO ANTRACITE

      NERO ASSOLUTO

      BROOKLYN URBAN                    LONDON URBAN             ROMA URBAN         CASABLANCA URBAN

      BROOKLYN VELVET                   LONDON VELVET            BERLIN VELVET      CASABLANCA VELVET

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1. PRODOTTO

       FOSSIL:
       Una finitura superficiale a grana grossa, con la ruvidità simile alla pietra spaccata o
       alle superfici fiammate della pietra naturale.

       ARENA:
       Una finitura liscia e sabbiata, con una grana regolare che dona un naturale dinamismo
       a tutta la lastra.

       DUNE:
       Evoca la sabbia del deserto, dove il vento modella con delicatezza il panorama.

       VESUVIO:
       Una finitura strutturata e morbida al tatto - simile alla finitura vellutata (Leather)
       realizzata sul granito.

       LITHOS:

                                                                                                 -7-
       Una superficie finemente rugosa, ottima per piani cucina, camminamenti esterni di
        yacht e piscine.

       SATIN:
       Una lucentezza serica dall’impercettibile rugosità.

       LUX:
       Una finitura lucida altamente riflettente.

       URBAN:
       Una finitura strutturata, con una delicata ruvidezza tipo pergamena, ideale per le
       grandi superfici.

       VELVET:
       Velvet, una superficie spazzolata dal feeling molto delicato, come il velluto.

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1. PRODOTTO

      1.3/ PLUS PRODOTTO

      Insensibile ai raggi UV           Altamente resistente       Non poroso      100% naturale
          Non sbiadisce                       ai graffi           e antimacchia
-8-

         Antibatterico                    Resistente alle        Resistente alle   Resistente ad
                                         alte temperature      basse temperature   acidi ed alcali

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1. PRODOTTO

1.4/ SCHEDA TECNICA
 CARATTERISTICHE TECNICHE                                      NORMA               VALORE

                                                                                   3365x1500 (12-20 mm)
               Dimensioni Standard                             EN 14617-16
                                                                                   3365x1460 (30 mm)

               Spessori                                        EN 14617-16         12 – 20 – 30 mm

               Peso Specifico                                  EN 14617-1          2,4 kg/dm3

                                                                                                                 -9-
               Assorbimento d’acqua                            EN 14617-1          0.02%

               Resistenza a flessione (Rtf)                                        55 N/mm2
               post 25 cicli di gelo/disgelo (RMf)             EN 14617-2          54.1 N/mm2
               post 20 cicli di shock termico (Rsf)                                54.3 N/mm2

               Resistenza all’abrasione profonda               EN 14617-4          140 mm 3

               Resistenza al gelo                              EN 14617-5          Resistente

               Coefficiente di resistenza allo shock termico
                                                               EN 14617-6          0.9%
               (post 20 cicli)

                                                                                   1.97 Joule (spessore 12 mm)
               Resistenza all’urto                             EN 14617-9
                                                                                   3,3 Joule (spessore 20 mm)

               Resistenza ad acidi e basi                      EN 14617-10         C4 - Resistente

               Coefficiente dilatazione termica lineare        EN 14617-11         5,8 x 10-6 °C-1

                                                                    Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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1. PRODOTTO

            CARATTERISTICHE TECNICHE                                     NORMA           VALORE

                           Stabilità dimensionale                        EN 14617-12     A

                           Reazione al fuoco                             EN 13501-1      A1

                           Conducibilità termica                         EN ISO 10456    1,3 W /m · °K
- 10 -

             +             Calore specifico                              EN ISO 10456    840 J/kgK
             -

                                                                                         nessun valore (asciutto)
                           Resistenza alla diffusione di vapore acqueo   EN ISO 10456
                                                                                         ∞ (bagnato)

                                                                                         R9 (Velvet)
                                                                                         R10 (Vesuvio, Lithos, Dune)
                           Proprietà antiscivolo                         DIN 51130
                                                                                         R12 (Urban)
                                                                                         R13 (Fossil, Arena)

                                                                                         439 N/mm2 (asciutto)
                           Resistenza a compressione                     ASTM C170
                                                                                         483 N/mm2 (bagnato)

                           Resistenza dei colori alla luce               DIN 51094       Nessuna variazione

                           Assorbimento d’acqua ‑per capillarità         EN 1925         0,006 g/m2s0,5

         Lapitec® è un materiale ignifugo, classificato A1. Esposto al fuoco non si infiamma, non rilascia fumi ne
         propaga la fiamma.
         Violente escursioni termiche come l’esposizione diretta ad una fiamma potrebbero causare la rottura del
         materiale.

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1. PRODOTTO

1.5/ DIMENSIONI
                                                                               Dimensioni
                                                                         nominali indicative

                                                        A
                Dimensioni

                                                                                                                   1.540 mm
                utili

                                                                                                                              - 11 -
          B

                                               3.415 mm

Dimensioni                            Valore                Lunghezza mm                         Larghezza mm
Nominali                            Indicativo                    3415                                  1540

Utili per 12 mm                                                 3365 (A)                              1500 (B)
Utili per 20 mm                  Minimo garantito               3365 (A)                              1500 (B)
Utili per 30 mm                                                 3365 (A)                              1460 (B)

Nota: l’area utile per la finitura Lithos è 3365x1350mm, con 4,54 m2 di superficie

Informazioni Tecniche      U. M.           12 mm                    20 mm                               30 mm
Superficie lastra           m2                 5,05                   5,05                                4,91
Peso lastra                 kg                 160                    260                                  370
Peso al m2                  kg                 29                      48                                  72

                                                                            Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
                                                                               www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO

         1.6/ TOLLERANZE
         1.6.1/ Spessore
         Spessore Nominale SP                           Tolleranza mm                       H1 mm
         12                                                    -0/+1                           ‹2
         20                                                     ±0,5                           ‹2
         30                                                     ±0,5                           ‹2

                                                                                                *
- 12 -

         *SUPERFICIE STRUTTURATA: Fossil, Arena, Vesuvio, Dune, Urban

         1.6.2/ Gradi di lucidatura
                                                                        GLOSS
         Finitura                                              Minimo               Variazione Stessa lastra
         Lux                                                    › 65                          ‹ 10
         Satin                                                  ‹ 16                           ‹3
         Velvet                                                 ‹ 10                           ‹3
         Vesuvio                                                ‹5                             ‹3
         Fossil                                                 ‹5                             ‹3
         Arena                                                  ‹5                             ‹3
         Lithos                                                 ‹5                             ‹3
         Dune                                                   ‹5                             ‹3
         Urban                                                  ‹5                             ‹3

         I gradi di gloss vengono misurati tramite glossmetro sulla superficie lavorata. La variazione di gloss nella
         stessa lastra viene verificata attraverso rilevamenti effettuati ai margini e al centro della lastra stessa.

                         Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
                         www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO

1.6.3/ Planarità

                                                                                                                Staffa in
                                                                                                                alluminio

                                                                                            Lastra Lapitec®

                                                                                                                            - 13 -
                                                                          Piano di riscontro

                                         TRASVERSALE                              LONGITUDINALE
Spessori mm                  Larghezza mm                F mm         Lunghezza mm                       F mm
12-20-30                          1500                   ≤ 1,5               3365                         ≤ 3,4

TRASVERSALE                          Δ Planarità(F)                                                    LONGITUDINALE

                                  Piano di riscontro

                                   Lastra Lapitec®

                                   Staffa in alluminio

Per rilevare correttamente la planarità, la lastra deve poggiare su un piano di riscontro perfettamente
orizzontale e stabile evitando quindi cavalletti o misurazioni con lastra sospesa. La planarità è misurata con
asta di alluminio e spessimetri al centro dei lati: 750 mm e 1700 mm.

                                                                         Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
                                                                            www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO

         1.6.4/ Tonalità
         Lapitec® è un materiale naturale sinterizzato che, seppur realizzato attraverso un processo industrializzato
         e controllato, mantiene un aspetto di naturalità. Le lastre Lapitec® sono simili ai prodotti lapidei naturali e
         quindi possono presentare un aspetto che ne esalti la similitudine con l’autenticità dei prodotti naturali.

         Dunque è consigliabile verificare l’uniformità della tonalità delle lastre, anche di lastre appartenenti allo
         stesso lotto, che potrebbe variare per effetto della cottura. La tonalità del materiale varia a seconda della
         finitura scelta, a seconda quindi della lavorazione meccanica superficiale.

         1.6.5/ Conformità estetica
- 14 -

         Conformità estetica - Vesuvio, Fossil, Arena, Lithos, Dune, Velvet, Urban
         Tipologia di non conformità                                        Dimensione mm
         Macula di diverso colore                                                  › 0,6
         Area disomogenea                                                           ›3
         Granulato bianco su
                                                                         Accettabile fino 1 mm
         fondo scuro

         Conformità estetica - Lux e Satin
         Tipologia di non conformità                                        Dimensione mm
         Macula di diverso colore                                                  › 0,6
         Macula di colore simile                                                    ›5
         Foro                                                                      › 0,6
         Area disomogenea                                                           ›3
         Graffio / Ombreggiatura           Se visibile perpendicolarmente alla lastra, a un metro di distanza, con luce naturale
         Granulato bianco su
                                                                         Accettabile fino 1 mm
         fondo scuro

         *Bianco Assoluto/Nero Assoluto:                  la tolleranza dimensionale si riduce a ≤ 0,5 mm per il
         granulato bianco su fondo nerio e per il granulato nero su fondo bianco.

         Raccomandiamo ai nostri clienti di pulire accuratamente e di ispezionare la lastra prima della lavorazione.
         Questa procedura garantisce l’ottimizzazione nel processare il materiale e la verifica che tutti gli standard
         qualitativi siano stati rispettati.
         Consigli : questa deve essere una pratica standard, le contestazioni non saranno accettate su materiale
         posato con difetti già presenti al momento della consegna.

                         Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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1. PRODOTTO

1.7/ SCELTA DELLA FINITURA - GRADO DI PULIBILITÀ
La scelta di un tipo di finitura implica un’attenta valutazione anche della facilità di pulizia durante l’esecizio.
le diverse finiture facilitano o meno le operazioni di pulizia , in linea generale le superfici più lisce saranno
preferibili laddove ci sia la necessità di ricorrenti pulizie e l’impossibilità di utilizzare apparecchiature (es.
idropulitrici, pulitrici industriali...). Lapitec® può essere esposto alla maggior parte delle sostanze presenti
negli ambiti comuni, tuttavia alcuni prodotti sono particolarmente tenaci e la rimozione della superficie delle
lastre comporta cicli di pulizia molto profondi.
Nei casi peggiori l’unica soluzione è la rimozione meccanica per abrasione con conseguente ripristino del
trattamento spuperficiale (Bio-Care). A titolo indicativo si riporta uno schema per la scelta della finitura in
funzione del grado di pulibilità della superficie, tale indice è attribuito in base al contesto e quindi alla facilità
di procedere alla pulizia nell’ambiente in cui il Lapitec® trova applicazione.

                                                                                                                          - 15 -
                                                                                                   *

 Finitura            Per piano cucina           Pav. interno             Pav. esterno                  Parete verticale

 Lux                        A                        A                        A                               A
 Satin                      A                        A                        A                               A
 Vesuvio                    B                       B                         B                               B
 Fossil                    NP                      NP                         C                               C
 Arena                     NP                      NP                         C                               C
 Lithos                     B                       B                         B                               B
 Dune                       B                       B                         B                               B
Urban                      NP                      NP                         C                               C
Velvet                      A                        A                        A                               A

LEGENDA:
A. Pulibilità facile
B. Pulibilità normale
C. Pulibilità con l’uso di apparecchiature
NP. Non applicabile

                                                                              Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
                                                                                 www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO

         1.8/ PROPRIETÀ ANTISCIVOLO
         Per determinare le proprietà antiscivolo esistono diversi criteri di valutazione, di seguito vengono riportate le
         tabelle riferite agli standard utilizzati e i paesi dove vengono richiesti, con i relativi valori attribuiti alle finiture
         di Lapitec®.

         EUROPA
         DIN 51130: classificazione della scivolosità con riferimento sopratutto ad ambienti commerciali ed industriali.
          FINITURA                           CLASSIFICAZIONE
          Lux                                N.C.
          Satin                              N.C.
- 16 -

          Velvet                             R9
          Vesuvio                            R10
          Fossil                             R13
          Arena                              R13
          Lithos                             R10
          Dune                               R10
          Urban                              R12

         LEGENDA:
         N.C. Non classificato, applicazioni con pendenze
1. PRODOTTO

DIN 51097: test specifico per ambienti dove si cammina a piede nudo
FINITURA                     CLASSIFICAZIONE                ANGOLO MEDIO
Lux                          N.C.                           3,9°
Velvet                       N.C.                           8°
Satin                        N.C.                           11°
Vesuvio                      A+B+C                          24°
Fossil                       A+B+C                          >35°
Arena                        A+B+C                          >24°
Lithos                       A+B                            19°

                                                                                                             - 17 -
Dune                         A+B                            20°
Urban                        A                              14°

LEGENDA:
N.C.             Non classificato, applicazioni con pendenze
1. PRODOTTO

         1.9/ ETICHETTA IDENTIFICATIVA
         Ogni lastra al termine della catena di produzione viene identificata con un’etichetta adesiva univoca che
         raccoglie tutte le informazioni di produzione di ogni singola lastra.
- 18 -

                        Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
                        www.lapitec.com - info@lapitec.it
2. IMBALLO E
MOVIMENTAZIONE
2.1/ IMBALLO
Legacci in legno: imballo standard per spedizione su container.
Cavallette rivestite in legno: di fornitura del cliente per spedione via gomma.
Confezioni fuori standard: per materiale fornito tagliato a misura. L’imballo viene deciso in base al formato,
in casse o pallet.
I valori sottoindicati sono da ritenersi puramente indicativi.
                                      SPESSORE 12 mm             SPESSORE 20 mm                    SPESSORE 30 mm
Informazioni Tecniche       U. M.            Valori                     Valori                              Valori
Consegna                                               FCA - Lapitec S.p.A. Vedelago (TV) ITALY
Superficie lastra             m2              5,05                       5,05                                4,91

                                                                                                                       - 19 -
Peso lastra                   kg              160                        260                                 370
Peso al m2                    kg               29                         48                                  72
Lastre per legaccio           nr.           20 - 18*                   12 - 11*                             8 - 7*
m2 per legaccio               m2              101                        60,6                                40,4
Peso legaccio in legno        kg                                      Approx 80
Peso legaccio completo        kg                                    Approx 3.300
Dimensioni legaccio
                             mm                                  3.420 x 350 h 1.600
comprensivo di imballo

* La variazione del numero di lastre per legaccio è dovuta alla differenza di spessore delle collezioni scelte.
Le lastre Lapitec® sono confezionate con la superficie lavorata protetta da un film in polietilene. Il trasportatore
deve assicurare in maniera adeguata il materiale in fase di carico.

                                                                               Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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2. IMBALLO E
         MOVIMENTAZIONE
         2.2/ TRASPORTO E STOCCAGGIO
         Le lastre durante il trasporto e lo stoccaggio in magazzino devono essere raccolte su appositi supporti o
         strutture metalliche come cavallette o scaffalature dedicate. Tali supporti devono essere opportunamente
         trattati per evitare ruggine o qualsiasi contaminazione del materiale caricato, devono inoltre essere previste
         apposite protezioni in legno, gomma o plastica al fine di prevenire eventuali impatti, flessioni o abrasioni
         durante il trasporto o nella movimentazione e stoccaggio del materiale.
         Separare i pacchi di lastre tramite appositi legni più spessi delle corde usate per il sollevamento. Per lo
         stoccaggio, ma soprattutto per il trasporto, i legni usati per separare i pacchi di lastre devono essere centrati
         rispetto alla lastra e distare circa 120 cm tra di loro.
         Il materiale non risente dell’azione degli agenti atmosferici e può essere stoccato anche all’esterno con
         l’accortezza di appoggiarlo su base in plastica, gomma o legno, evitando supporti in ferro e di coprire la parte
         superiore con opportune protezioni.
- 20 -

         Qualora si ricorra a elementi plastici per separare o proteggere le lastre, evitare l’esposizione a fonti di calore
         o prolungati periodi di irraggiamento solare.

         Lapitec® non risente dell’azione degli agenti atmosferici e può essere stoccato in esterno, tuttavia fenomeni di
         ristagno sulla superficie o sui bordi della lastra (pioggia, neve o condense)potrebbero comportare macchie, da
         acqua stagna, difficili da rimuovere. Qualora, per periodi prolungati, ci sia la necessità di stoccare in esterno
         le lastre si raccomanda l’utilizzo di un telo di protezione per esterni.

         2.2.1/ Autocarro
         Portata: 14.000 kg
                                                     SPESSORE 12 mm      SPESSORE 20 mm             SPESSORE 30 mm
         Informazioni Tecniche          U. M.                   Valori          Valori                     Valori
         Totale lastre caricabili         nr.                    87               53                         37
         Peso totale con
                                          kg                    13.990          13.850                     13.760
         imballaggio
         m2 totali                        m2                    439,35          267,65                     186,85

         2.2.2/ Bilico
         Portata: 24.000 kg
                                                     SPESSORE 12 mm      SPESSORE 20 mm             SPESSORE 30 mm
         Informazioni Tecniche          U. M.                   Valori          Valori                     Valori
         Totale lastre caricabili         nr.                    149              91                         64
         Peso totale con
                                          kg                    23.980          23.800                     23.820
         imballaggio
         m2 totali                        m2                    752,45          459,55                     323,20

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2. IMBALLO E
MOVIMENTAZIONE
2.2.3/ Container 21.000 kg
Portata: 21.000 kg
                                     SPESSORE 12 mm            SPESSORE 20 mm                   SPESSORE 30 mm
Informazioni Tecniche       U. M.           Valori                    Valori                             Valori
Totale legacci caricabili    nr.              6                         6                                   7
Totale lastre per
                             nr          120 - 108*                 72 - 66*                           48 - 42*
container
Peso totale con
                             kg                                  Approx 19.800
imballaggio
m2 totali                    m2        606,00 - 545,40           363,60 - 333,3                    242,40 - 212,1

                                                                                                                    - 21 -
2.2.4/ Container 24.000 kg
Portata: 24.000 kg
                                     SPESSORE 12 mm            SPESSORE 20 mm                   SPESSORE 30 mm
Informazioni Tecniche       U. M.           Valori                    Valori                             Valori
Totale legacci caricabili    nr.              7                         7                                   7
Totale lastre per
                             nr           140 - 126                  84 - 77                            56 - 49
container
Peso totale con
                             kg                                  Approx 23.100
imballaggio
m2 totali                    m2        707,00 - 636,3            424,20 - 388,85                  282,80 - 247,45

** Nell’organizzazione di un container devono essere considerati i limiti di peso imposti dal porto di destino

                                                                            Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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2. IMBALLO E
         MOVIMENTAZIONE
         2.3/ ISPEZIONE LASTRE
         Raccomandiamo ai nostri clienti di pulire accuratamente e di ispezionare la lastra prima della lavorazione.
         Questa procedura garantisce l’ottimizzazione nel processare il materiale e la verifica che tutti gli standard
         qualitativi siano stati rispettati.
         Consigli : questa deve essere una pratica standard, le contestazioni non saranno accettate su materiale
         posato con difetti già presenti al momento della consegna.

         2.4/ MOVIMENTAZIONE
         Le lastre vanno sempre movimentate e manipolate di costa per prevenire flessioni, prestando la massima cura
         ed attenzione onde evitare sbrecciature e rotture del materiale. Qualsiasi rottura potrebbe compromettere il
- 22 -

         comportamento della lastra una volta posata e sottoposta a sollecitazioni.
         Lapitec® dovrà essere sempre movimentato con l’ausilio di guanti per prevenire eventuali tagli e/o deposito di
         sporco sulla lastra.
         Opportuni i seguenti accorgimenti e raccomandazioni:
         La lastra singola può essere movimentata tramite cinghie in tela rivestite in gomma, pinze rivestite in gomma
         o ventose. Non devono essere utilizzate le catene o funi d’acciaio che potrebbero rovinare il materiale.
         Si raccomanda che per la presa di lastra singola la pinza sia posizionata al centro del carico per bilanciarne
         il peso e limitare gli oscillamenti (come mostrato in figura 1). Quando si deposita una lastra con la pinza
         accertarsi che tra la lastra precedente e quella che si è appena depositata non ci siano spazi vuoti.
         Attenzione: verificare sempre la portata massima di carico.
         Per prese multiple si consiglia di utilizzare un bilancino e delle cinghie in tela distanziate sul fondo e sulla
         parte superiore da uno spessore in legno di lunghezza leggermente superiore al pacco lastre (come mostrato
         in figura 2). In questo modo la tensione esercitata durante la movimentazione non grava sulle lastre evitando
         rotture del materiale.
         La movimentazione tramite ventose è ammessa (come mostrato in figura 3), si raccomanda l’utilizzo di ventose
         a compressione. Per la movimentazione di lastre delle finiture più strutturate quali Vesuvio, Dune, Arena e
         Fossil è bene valutare il tipo di ventosa da utilizzare per la movimentazione.
         Attenzione: verificare sempre la portata massima di carico.

                                Figura 1                       Figura 2                                   Figura 3

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2. IMBALLO E
 MOVIMENTAZIONE
2.4.1/ Movimentazione manuale
Qualsiasi formato ecceda i 25 kg (0,85 mq, 12 mm - 0,50 mq, 20 mm - 0,30 mq, 30 mm) e in generale qualsiasi
formato caratterizzato da misure lunghe, dovrà essere movimentato da due operatori. I pezzi dovranno essere
movimentati di costa onde prevenire flessioni; gli operatori dovranno prestare attenzione a non incorrere in
urti accidentali, danneggiando i bordi o la superficie delle lastre di Lapitec®. Se dovessero occorrere degli
impatti gli operatori dovranno assicurarsi che non siano stati provocati danni. Qualsiasi rottura potrebbe
compromettere il comportamento della lastra una volta posata e sottoposta a sollecitazioni.
Lapitec® dovrà essere sempre movimentato con l’ausilio di guanti onde prevenire eventuali tagli e/o deposito
di sporco sulla lastra.

                                                                                                                - 23 -

                                                                        Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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  REALIZZAZIONE:
  Teche incollate
  presso “Studio Prince”

  LAPITEC®:
  Nero Antracite, Vesuvio

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3. LAVORAZIONI
MANUALI
3.1/ INTRODUZIONE
Per eseguire lavorazioni manuali si raccomanda di seguire le normative vigenti in materia di sicurezza.
E’ necessario che ogni lavoratore disponga dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) specifici per le
lavorazioni richieste.
Di seguito le nostre raccomandazioni.

                                                                                                              - 25 -

                                                                       Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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3. LAVORAZIONI
         MANUALI
         3.2/ PRINCIPI DI LAVORAZIONE
         Qualora si dovesse procedere al taglio in cantiere si raccomanda di farlo utilizzando gli utensili forniti e/o
         consigliati da Lapitec Spa.
         Attenzione: durante qualsiasi lavorazione manuale le lastre dovranno essere supportate adeguatamente.
         Il supporto dovrà essere sufficientemente rigido, perfettamente planare ed in buono stato. Un supporto in
         legno sarà preferibile ad uno in metallo onde prevenire graffi per sfregamento sulla superficie in Lapitec®.

         Per procedere si dovrà ricorrere ad utensili di taglio con abbondante uso di acqua per il raffreddamento e
         l’abbattimento delle polveri. Lapitec Spa si raccomanda di non ricorrere al taglio a secco.
         Una volta ultimato il taglio si raccomanda di provvedere ad una leggera carteggiatura (tampone in carta vetrata
         diamantata grana 60/120) del filo superiore e inferiore del bordo appena tagliato. Questo accorgimento eviterà
         di incorrere in fastidiose scheggiature.
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3. LAVORAZIONI
MANUALI
3.3/ TAGLIO MANUALE
Le lastre vengono generalmente consegnate già tagliate a misura, sia in formati modulari sia in formati
tagliati a misura; qualora si dovesse procedere al taglio in cantiere si raccomanda di farlo utilizzando gli
utensili forniti e consigliati da Lapitec SpA o, in alternativa, utensili di cui sia verificata la piena compatibilità
con quelli indicati.
Le indicazioni riportate nel presente manuale, sono riferite solo al taglio manuale; per le lavorazioni a banco
(sega, waterjet o CNC) rifarsi al manuale tecnico specifico disponibile su www.lapitec.it.
Attenzione: Durante qualsiasi lavorazione manuale le lastre dovranno essere supportate adeguatamente.
Il supporto dovrà essere sufficientemente rigido, perfettamente planare ed in buon stato. Un supporto in legno
sarà preferibile ad uno in metallo onde prevenire sulla superficie di Lapitec® graffi per sfregamento.
La lavorazione dovrà sempre avvenire partendo dalla superficie finita, procedendo verso quella grezza.
Per procedere si dovrà ricorrere a utensili di taglio con abbondante uso di acqua per il raffreddamento e
l’abbattimento delle polveri. Lapitec SpA raccomanda di non ricorrere al taglio a secco. Una volta ultimato il

                                                                                                                         - 27 -
taglio, si raccomanda di provvedere ad una leggera carteggiatura (tampone in carta vetrata diamantata grana
60/120) del filo superiore e inferiore del bordo appena tagliato. Questo accorgimento eviterà di incorrere in
fastidiose scheggiature e preverrà di procurarsi tagli (la durezza di Lapitec® lascia i bordi piuttosto affilati).

 Fornitore                    Utensile                      Rotazione flessibile
 Lapitec®                     Disco per taglio manuale      13.000

        X                                                                                     Base d’appoggio

3.3.1/ Utensili - Lame per il taglio in cantiere
Per eseguire la lavorazione in sito, Lapitec SpA fornisce e suggerisce utensili specifici, testati e garantiti. Gli
utensili approvati sono disponibili presso Lapitec SpA, che ne dichiara l’idoneità all’utilizzo.
Lame diamantate a corona continua per apparecchiature manuali (smerigliatrici, flex…).
Ø 115 mm attacco Ø 22 (*) RPM da 11.000 a 13.000
Ø 125 mm attacco Ø 22 (*) RPM da 11.000 a 13.000
Ø 230 mm attacco Ø 22 (*) RPM da 9.000 a 11.000
(*) disponibile anche adattatore per Ø 20

DiscoDisco per taglio manuale Lapitec®
      per taglio manuale Lapitec®

    Diametri
Diametri      115-125-230mm
         115-125-150-230 mm

Le sequenze sono soggette a possibili variazioni dovute alla continua ricerca volta a migliorare i prodotti di
lavorazione. Consigliamo di contattare il fornitore o il servizio LapitecACADEMY per eventuali chiarimenti.

                                                                              Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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3. LAVORAZIONI
         MANUALI
         3.4/ FORATURA MANUALE
         Qualora si renda necessario praticare dei fori (passaggio di impianti, prese di aereazione..) Lapitec® può essere
         forato ricorrendo agli utensili sotto riportati nelle modalità indicate.
         La parte da forare dovrà essere adeguatamente sostenuta come nel caso del taglio; durante le operazioni
         di foratura, dovranno essere evitate percussioni di qualsiasi natura onde non incorrere in rotture.
         Per procedere alla foratura si dovrà ricorrere all’uso di acqua per il raffreddamento e l’abbattimento delle
         polveri. Lapitec Spa raccomanda di non ricorrere al taglio a secco.
         Attenzione: la foratura dovrà sempre avvenire partendo dalla superficie finita, procedendo verso quella
         grezza.

                 X
- 28 -

                                                                                                Base d’appoggio

         3.4.1/ Utensili - Punte e tazze per la foratura in cantiere con apparecchiature
         manuali (trapani): punte a tazza di diamante

         Fori Ø 06 mm attacco HEX RPM 1.800 - 2.000 (per trapano)
         Fori Ø 08 mm attacco HEX RPM 1.800 - 2.000 (per trapano)
         Fori Ø 10 mm attacco HEX RPM 1.800 - 2.000 (per trapano)
         Fori Ø 12 mm attacco HEX RPM 1.800 - 2.000 (per trapano)
         Fori Ø 14 mm attacco HEX RPM 1.800 - 2.000 (per trapano)
         Fori Ø 06 mm attacco M14 RPM 1.800 - 2.000 (per flex)
         Fori Ø 08 mm attacco M14 RPM 1.800 - 2.000 (per flex)
         Fori Ø 10 mm attacco M14 RPM 1.800 - 2.000 (per flex)
         Fori Ø 12 mm attacco M14 RPM 1.800 - 2.000 (per flex)
         Fori Ø 14 mm attacco M14 RPM 1.800 - 2.000 (per flex)
         Fori Ø 15 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex)
         Fori Ø 20 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex)
         Fori Ø 25 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex)
         Fori Ø 30 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex)
         Fori Ø 32 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex)
         Fori Ø 35 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex)
         Fori Ø 40 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex)
         Fori Ø 50 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex)

         In laboratorio con Fast Line: foratura ad umido
         Foretti da laboratorio diametro 35 mm M14 1.500-2.500

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3. LAVORAZIONI
MANUALI
3.5/ FINITURE

3.5.1/ Finitura per piano e costa - LUX
Fornitore               Utensile                                    Sequenza utilizzata
Sanwa - Kenma           Dia Ceramica -
                                                        150R - 300R - 500R - 1000R - 2000R - 3000R
(Alpha Tools)           Ex Ceramica Series
                                                                   1-2-3-4-5-6-7
Weha                    Es Wet Use - Ex Series -
                                                          50 - 100 - 200 - 400 - 800 - 1500 - 3000
                        Hybrid Flash
                                                                       H1 - H2 - H3

                                                                                                            - 29 -
Italdiamant             Ds Series                         50 - 100 - 200 - 400 - 800 - 1500 - 3000

3.5.2/ Finitura per piano e costa - SATIN
Fornitore               Utensile                                    Sequenza utilizzata
Sanwa - Kenma           Dia Ceramica -
                                                                   150R - 300R - 500R*
(Alpha Tools)           TF Ceramica Series

Weha                    Es Series -                        50ES - 100ES - 200ES - 400ES - 800ES*
                        Hybrid Flash                                       H1 - H2

 Italdiamant            Ds Series                                50 - 100 - 200 - 400 - 800*
*Optional

Consultare il manuale tecnico del produttore dell’utensile citato per definire i parametri di lavorazione
opportuni.

                                                                     Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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3. LAVORAZIONI
         MANUALI
         3.6/ ASSEMBLAGGIO MEDIANTE COLLANTI
         Il presente paragrafo si occupa di lavorazioni di incollaggio di lastre di Lapitec® tra loro. Per indicazioni di
         incollaggio di Lapitec® su diversi supporti rimandiamo allo specifico Manuale dei Rivestimenti.
         Lapitec SpA ha effettuato test di incollaggio con numerosi prodotti, dei quali è stato verificato, oltre alle
         prestazioni tecniche, l’idoneità di tono con i colori delle lastre Lapitec®.
         Di seguito sono proposti dei prodotti del marchio Tenax, realizzati su misura per le lastre Lapitec® e per la
         nostra gamma colori, dei quali riportiamo le specifiche tecniche.

         3.6.1/ Verifica della superficie da incollare
         Prima di applicare il collante assicurarsi che la superficie da incollare sia pulita, ben asciutta ed esente da
         qualsiasi tipo di trattamento. Qualora dovessimo incollare su di una superficie trattata dobbiamo provvedere
         ad una carteggiatura con grana grossa (60-80) in modo da asportare i trattamenti e creare una superficie
- 30 -

         ruvida che garantisca un adesione sicura e duratura.

         3.6.2/ Buone norme di sicurezza
         Per una maggior sicurezza sugli incollaggi a sbalzo (45°), è buona norma posizionare sul retro nascosto del
         materiale un quadro o un profilo ad “L” di circa 30 x 30 mm lungo tutta la lunghezza di incollaggio della veletta.

         Dove non è possibile utilizzare Lapitec® a supporto del pezzo finito scegliere un materiale con lo stesso
         coefficiente di dilatazione del Lapitec® (es Granito).

         3.6.3/ Scelta collante
         Nella fase di scelta del collante è opportuno considerare la funzionalità e l’utilizzo del pezzo lavorato per
         identificare il prodotto idoneo.

                         Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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3. LAVORAZIONI
MANUALI
3.6.4/ Cartuccia Strongbond
Colla indicata per applicazioni sia da interno che da esterno, e qualora sia esposto persistentemente ai raggi UV.

Descrizione
Mastice per incollare Lapitec®. Il prodotto viene confezionato in speciali bi-cartucce rapporto 2:1 da 215 ml.
Le due camere della cartuccia comprendono resina e indurente già pre-dosati. Con l’ausilio di un apposito
beccuccio mixer e pistola appropriata, permette il corretto dosaggio dei componenti senza alcuna fatica. La
cartuccia Strongbond si caratterizza per avere un’ottima adesione in tempi molto brevi (1 ora, 1 ora e 15 min),
permettendo il taglio e la lucidatura dei pezzi incollati. Il prodotto indurito si presenta in superficie liscio,
brillante e ben lucidabile.

                                                                                                                            - 31 -
Modalità d’uso
Tutte le superfici del supporto da trattare devono presentarsi pulite, asciutte e prive di polvere e grassi. In caso
si superfici lucide e/o lisce si consiglia di carteggiare il supporto prima dell’incollaggio.
Togliere l’estremità filetatta ed estrarre il tappo. Fissare il mixer alla cartuccia con l’apposito beccuccio filetatto.
Prima di procedere con l’incollaggio è buona norma estrudere il prodotto, circa 5-10 gr (mezza tazzina di caffè),
circa 30-45 cm di cordolo. Operazione da ripetere ad ogni cambio di mixer. Dopo l’uso, pulire la punta con un
pezzo di carta e chiudere la cartuccia. Gettare il mixer usato. Usare solo le pistole adatte alla cartuccia 2:1.
Il prodotto non indusrisce al di sotto di +1°C.

 Indice                                     Valore          Indice                                            Valore
 Prodotto                            Resina Epossidica      Shelf life                                      24 mesi
 Tipo                                  Pasta Verticale      Tempo Lavoratività/Pot Life                  45-60 minuti
                                     Interno ed Esterno
 Campi di impiego                                           Pezzo movimentabile dopo                       15 minuti
                                     (Garantito 15 anni)
 Sensibile all’ingiallimento                 No             Temp. Max esercizio                            60°/-25°C
 Colore                               Tutte le tonalità     Spatola                                Inox o plastica pulita
 Confezione Prodotto                        215 gr          Tempo gel in massa 25°C                        3-5 minuti

                                                                               Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
                                                                                  www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI
         MANUALI
         3.6.5/ STRONGBOND A+B
         Colla indicata per applicazioni sia da interno che da esterno, e qualora sia esposto persistentemente ai raggi UV.

         Descrizione
         Colla bi-componente di nuova generazione a zero ingiallimento al sole per incollaggio del Lapitec®. Prodotto
         in pasta senza solventi ed a media reattività. Buona durezza. La colla indurisce anche a 0°C. Aspetto del film
         indurito è sempre brillante e secco anche in cattive condizioni di umidità e temperatura. Viene suggerito l’uso
         per materiali bianchi dove è necessario garantire il non ingiallimento al sole della resina. Grazie alle sue
         proprietà non lascia aloni e non altera il colore. L’indurimento della resina è solo marginalmente influenzato
         dalla temperatura. Prodotto con VOC=0.

         Modalità d’uso
         Resina e indurente devono essere conservati in contenitori originali di plastica o di metallo smaltato. L’indurente
         va conservato ben chiuso per evitare indurimenti. Non porre in contatto con altre resine o indurenti, anche
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         secche, che possano alterare le proprietà del prodotto. Negli impianti di dosaggio automatici, va evitato il
         contatto con parti metalliche che non siano inox. Prelevare dai due contenitori le quantità necessarie in peso
         dei due componenti rispetto al rapporto d’uso, miscelare energicamente e procedere all’utilizzo. Durante la
         miscelazione usare attrezzi puliti in plastica o inox.
         L’uso di parti metalliche non di inox può danneggiare la qualità della resina.
         Non rimettere mai nel contenitore mastice miscelato con il catalizzatore che non è stato utilizzato.
         Dove è necessario correggere il colore del mastice, utilizzare apposite paste coloranti Rainbow.
         Accertarsi che il materiale su cui sarà applicata la resina Strongbond sia completamente asciutto e pulito.
         Chiudere bene i contenitori dopo l’uso ed evitare il contatto prolungato con l’aria.

         Indice                                           Valore        Indice                               Valore
         Prodotto                                 Resina Epossidica     Catalizzatore                     70% in peso
         Tipo                                       Pasta Verticale     Pigmento                              1-2%
                                                  Interno ed Esterno
         Campi di impiego                                               Shelf Life                          12 mesi
                                                  (Garantito 15 anni)
         Sensibile all’ingiallimento                            No      Tempo Lavoratività/Pot Life          24 ore
         Colore                                      Transparente       Pezzo movimentabile dopo         1 ora e 15 min
         Confezione Prodotto                              500 gr        Temp. Max esercizio                60°/-25°C
         Confezione Catalizzatore                         350 gr        Spatola                       Inox o Plastica Pulita
         Confezioni Pigmenti                               75 ml        Tempo gel in massa 25°C           20-25 minuti

                          Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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3. LAVORAZIONI
MANUALI
3.6.6/ FROZENBOND A+B
Colla indicata per applicazioni sia da interno che da esterno, particolarmente indicato per climi freddi.

Descrizione
Colla epossidica extra forte, bi-componente in pasta tixotropica verticale molto soffice e spatolabile. Utilizzata
per incollare Lapitec®. Raccomandato per l’uso esterno. Caratterizzata da elevata forza di adesione su multi-
materiali e resistenze agli agenti atmosferici. Applicabile anche su superfici umide. Indicato anche per
incolaggi misti tipo: Lapitec®-pietre, Lapitec®-vetro, Lapitec®-cemento, Lapitec®-pannelli compositi tipo
honeycomb, Lapitec®-pannelli legno o laminati legno. È opportuno carteggiare le superfici da incollare prima
di procedere all’incollaggio, si suggerisce di verificare la planarità del pezzo finito dopo un mese.

Modalità d’uso
Resina e indurente devono essere conservati in contenitori originali. Negli impianti di dosaggio automatici,

                                                                                                                        - 33 -
va evitato il contatto con parti metalliche di rame ottone e leghe similari che possono arrugginire. Usare
plastiche resistenti a liquidi corrosivi, non usare mai PVC. Prelevare dai due contenitori le quantità necessarie,
in peso o volume dei due componenti A e B, nel rapporto 1:1. Miscelare energicamente e procedere all’utilizzo.
Durante la miscelazione usare attrezzi puliti. Non rimettere mai nel contenitore mastice miscelato con il
catalizzatore che non è stato utilizzato. Dove è necessario correggere il colore del mastice, utilizzare apposite
paste coloranti Rainbow. Accertarsi che il materiale su cui sarà applicata la colla sia completamente asciutto
e pulito. Nel caso di dosatori automatici suggeriamo di controllare la dose giornalmente. Per la pulizia della
attrezzatura utilizzare solventi non grassi, tipo acetone e acetato di butile. Usare sempre guanti e occhiali
protettivi durante l’uso (consultare la scheda di sicurezza).
Chiudere bene i contenitori dopo l’uso, evitare il contatto prolungato con l’aria.

Indice                                   Valore          Indice                                           Valore
Prodotto                           Resina Epossidica     Catalizzatore                               100% in peso
Tipo                                 Pasta Verticale     Pigmento                                           3%
Campi di impiego                   Interno ed Esterno    Shelf Life                                       2 anni
                                   Leggero nel tempo
Sensibile all’ingiallimento                              Tempo Lavoratività/Pot Life                      24 ore
                                     su colori chiari
Colore                                    Beige          Pezzo movimentabile dopo                         4 ore
Confezione Prodotto                      500 ml          Temp. Max esercizio                           60°/-25°C
Confezione Catalizzatore                 500 ml          Spatola                                  In plastica, pulita
Confezioni Pigmenti                       75 ml          Tempo gel in massa 25°C                  2 ore e 30 minuti

                                                                           Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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3. LAVORAZIONI
         MANUALI
         3.6.7/ FIREBOND
         Indicata per applicazioni interne, particolarmente indicata per alta resistenza al calore e velocità di lavorazione

         Descrizione
         Mastice per incollaggio Lapitec®. Molto rapido, soffice, con ottima spatolabilità. Il prodotto Firebond è
         caratterizzato da un’ ottima adesione sui tempi molto brevi, 60-90 min, permettendo così una processabilità
         dei pezzi incollati in brevissimo tempo anche a bassa temperatura. Il prodotto indurito si presenta in superficie
         molto liscio, brillante e ben lucidabile. Buona stabilità alla luce solare.

         Modalità d’uso
         Prima di applicare il prodotto accertarsi che il materiale sia pulito, asciutto ed esente da polvere. Prelevare dal
- 34 -

         contenitore/barattolo/latta del mastice la quantità necessaria di mastice che si dovrà utilizzare, addizionare il
         2-3% di induritore in pasta, miscelare energicamente e procedere all’utilizzo.
         Non rimettere mai nel contenitore mastice miscelato con il catalizzatore che non è stato utilizzato.
         Dove è necessario correggere il colore del mastice, utilizzare apposite paste coloranti Rainbow.
         Il colore va aggiunto prima del catalizzatore mescolando la quantità necessaria per ottenere il colore
         desiderato, in seguito aggiungere il catalizzatore per ottenere l’indurimento. Un eccesso di pasta colorante o
         di pigmenti in polvere potrebbe alterare le caratteristiche finali del mastice.
         Chiudere i contenitori dopo l’uso. Conservare il mastice e catalizzatore lontano dalla luce e dal sole.
         Indice                                           Valore      Indice                                Valore
         Prodotto                                 Resina Poliestere   Catalizzatore                      2-3% in peso
         Tipo                                       Pasta Verticale   Pigmento                                3%
         Campi di impiego                              Per interno    Shelf Life                            6 mesi
         Sensibile all’ingiallimento                            Si    Tempo Lavoratività/Pot Life        40/50 minuti
         Colore                                            Beige      Pezzo movimentabile dopo           40/50 minuti
         Confezione Prodotto                            2x500 ml      Temp. Max esercizio                   120°C
         Confezione Catalizzatore                  Tubetto da 33ml    Spatola                             In plastica
         Confezioni Pigmenti                               75 ml      Tempo gel in massa 25°C             2-3 minuti

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3. LAVORAZIONI
MANUALI
3.6.8/ RAINBOW
I sistemi descritti in precedenza sono colorabili con coloranti universali Rainbow, in una gamma colori allineata
con i colori Lapitec®.

Descrizione
La pasta colorante è un prodotto che si presenta come una pasta soffice colorata ed omogenea. Si mescola
molto bene a tutti i mastici per permettere una facile colorazione dello stesso.
Indichiamo nel paragrafo a seguire le corrispondenze di colori tra la gamma Lapitec® ed i prodotti Tenax.

Modalità d’uso
Aggiungere al collante il colore o colori per ottenere la tinta desiderata. Mescolare molto bene. È possibile

                                                                                                                       - 35 -
aggiungere più colori. Importante non eccedere la massima quantità consigliata il 2-3% in peso. Un eccesso di
colori può alterare le qualità del collante. Chiudere i contenitori dopo l’uso. Conservare in contenitori originali.
Conservare lontano dalla luce e dal sole.

Indice                                    Valore          Indice                                            Valore
Prodotto                              Pasta colorata      Dosaggio                                     2-3% in peso
 Confezione                               75 ml

                                                                             Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
                                                                                www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI
         MANUALI
         3.6.9/ Corrispondenza gamma Lapitec®

         Materiale Lapitec®                   Colore Strongbond               Decrizione etichetta
         Arabescato Bernini                   ARABESCATO BERNINI             ARABESCATO BERNINI

         Arabescato Canova                    ARTICO                   ARTICO - CANOVA - MICHELANGELO

         Arabescato Corallo                   BIANCO CREMA                 ROMA - CORALLO - CREMA

         Arabescato Donatello                 BIANCO POLARE        CASABLANCA - DONATELLO - PERLA - POLARE

         Arabescato Michelangelo              ARTICO                   ARTICO - CANOVA - MICHELANGELO

         Arabescato Perla                     BIANCO POLARE        CASABLANCA - DONATELLO - PERLA - POLARE
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         Artico                               ARTICO                   ARTICO - CANOVA - MICHELANGELO

         Avana                                AVANA                                 AVANA

         Avorio                               AVORIO                                AVORIO

         Bianco Assoluto                      BIANCO ASSOLUTO                 BIANCO ASSOLUTO

         Bianco Crema                         BIANCO CREMA                 ROMA - CORALLO - CREMA

         Bianco Polare                        BIANCO POLARE        CASABLANCA - DONATELLO - PERLA - POLARE

         Berlin                               GRIGIO CEMENTO          BERLIN - GRIGIO CEMENTO - LONDON

         Brooklyn                             TABACCO                        BROOKLYN - TABACCO

         Ebano                                EBANO                                 EBANO

         Grigio Cemento                       GRIGIO CEMENTO          BERLIN - GRIGIO CEMENTO - LONDON

         Grigio Piombo                        GRIGIO PIOMBO                     GRIGIO PIOMBO

         London                               GRIGIO CEMENTO          BERLIN - GRIGIO CEMENTO - LONDON

         Moca                                 MOCA                                  MOCA

         Nero Antracite                       NERO ANTRACITE                   NERO ANTRACITE

         Nero Assoluto                        NERO ASSOLUTO                    NERO ASSOLUTO

         Porfido Rosso                        PORFIDO ROSSO                    PORFIDO ROSSO

         Sahara                               SAHARA                               SAHARA

         Tabacco                              TABACCO                        BROOKLYN - TABACCO

         Casablanca                           BIANCO POLARE        CASABLANCA - DONATELLO - PERLA - POLARE

         Roma                                 BIANCO CREMA                 ROMA - CORALLO - CREMA

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3. LAVORAZIONI
MANUALI
3.7/ TRATTAMENTI DOPO LAVORAZIONE
Il Bio-Care è una tecnologia che applica al Lapitec® il Biossido di Titanio (TiO2) a tutta massa durante il pro-
cesso produttivo, è un brevetto esclusivo che conferisce al materiale proprietà antibatteriche e autopulenti.
Le funzioni del Bio-care possono essere riattivate in ogni momento mediante l’applicazione del kit Bio-Care
One, tale intervento deve essere applicato sulle parti a vista, tutte le volte che il materiale viene lavorato
(fori, lavorazioni superficiali e tagli).
Il mancato utilizzo del Bio-Care può inibire le proprietà del Biossido di Titanio (TiO2) e compromettere le
qualità attribuibili al Lapitec®.

Modalità di applicazione
Assicurarsi che la superficie sia pulita, asciutta e priva di polvere. Stendere uniformemente il prodotto
Bio-Care One utilizzando un panno resistente ai solventi.

                                                                                                                      - 37 -
Quando il prodotto assume una consistenza più viscosa (dovuta all’evaporazione della maggior parte del
solvente dopo circa 2 minuti) asportare gli eccessi di Bio-Care One con un panno pulito facendo attenzione
a rimuovere macchie o ombre.

Attenzione: ogni ombra o macchia lasciata sulla superficie diventerà permanente dopo il completo indu-
rimento del trattamento.

Trattamento                          Quantità             Tempo maneggiabilità
                                      gr/m2                 post trattamento
Bio-Care One                         5-6 gr/m2                     40 min

La superficie risulta maneggiabile dopo 40 minuti dall’applicazione; per la completa presa del trattamento e
l’eventuale esecuzione di test si dovranno attendere 7 giorni. L’applicazione manuale del trattamento può essere
effettuata per superfici ridotte, il trattamento su lastra deve essere applicato con macchinari dedicati. Poiché il
quantitativo di prodotto è minimo, si consiglia l’applicazione del Lapitec® Bio-Care One su più pezzi da trattare
in sequenza.

Avvertenza: non capovolgere, conservare in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore.

                                                                            Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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3. LAVORAZIONI
         MANUALI
         3.8/ KIT DI RIPARAZIONE
         Il Kit di riparazione è composto da una torcia UV da 395nm, uno stucco Lapitec® in tinta, 2 spatole, 1 foglio
         diamantato grana 400 (utilizzabile per tutte le finiture eccetto Lux).
         Modalità d’uso:
         Mescolare accuratamente lo stucco fino alla completa omogeneizzazione dei componenti interni utilizzando la
         spatola in dotazione, applicarlo quindi in quantità minime (tipo goccia) sulla parte da riparare.
         Accendere ed avvicinare la lampada UV per attivare il processo di solidificazione (circa 15-20sec). Manualmente
         verificare la compattezza dello stucco. Ripetere la procedura fino al completo riempimento della sbeccatura.
         Successivamente proteggere la parte del piano Lapitec® non riparato con del nastro carta per evitare che la
         cartina abrasiva danneggi la superfice. Utilizzare la cartina diamantata in dotazione per limare lo stucco in
         eccesso. Successivamente applicare il Biocare sulla sola parte riparata per allungare la resa estetica della
         riparazione nel tempo.
- 38 -

         Disclaimer:
         La mancata miscelazione dello stucco potrebbe provocare una differenza di tono rispetto al Lapitec®.
         Le caratteristiche della Lampada UV devono essere le stesse indicate da Lapitec®, altrimenti lo stucco
         potrebbe non reagire completamente. Per la finitura Lux utilizzare cartine lucidanti per granito fino a grana
         3000. Uno smusso non adeguato sul bordo del pezzo, potrebbe essere la causa della sbeccatura. Per maggiori
         informazioni fare riferimento al Manuale Tecnico Lapitec®.
         Durata stucco: 3 mesi a barattolo chiuso
         Identificazione dei pericoli:
         Classificazione della sostanza o della miscela: iI prodotto è classificato pericoloso ai sensi delle disposizioni
         di cui al Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) (e successive modifiche ed adeguamenti), lì prodotto pertanto
         richiede una scheda dati di sicurezza conforme alle disposizioni del Regolamento (CE) 1907/2006 e successive
         modifiche. Eventuali informazioni aggiuntive riguardanti i rischi per la salute e/o l’ambiente sono riportate alle
         sez. 11 e 12 della presente scheda.

                                                                                                       Guarda il video
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                                       REALIZZAZIONE:
                                       Outdoor Kitchen Top

                                                LAPITEC®:
                                             Tabacco, Satin

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4. PROGETTAZIONE

         4.1/ PRINCIPI DI PROGETTAZIONE
         4.1.1/ Angoli interni e foro
         Tutti gli angoli interni dovranno avere un raggio minimo di 5 mm. Un raggio superiore conferisce maggior
         resistenza strutturale al lavorato (vedi figura 1), al contrario qualsiasi angolo non raggiato crea un punto di
         stress sul piano (vedi figura 2 e 3 e 4). Si raccomanda di eseguire un raggio di minimo 5 mm anche nel caso di
         presenza di colonne o elementi che determinano il taglio del piano (vedi figura 5).

         R ≥ 5 mm
         R 10 mm per cucine industriali
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         Figura 1                           Figura 2                  Figura 3                      Figura 4

         4.1.2/ Piano a forma di L
         Nel caso di una cucina ad L, riportiamo i vari suggerimenti per non compromettere la resistenza strutturale
         del lavorato, evitando quindi spiacevoli rotture.
         Si raccomanda di dividere in più parti il top e forma di L per evitare gli angoli a 90° in un unico pezzo.

         R ≥ 10 mm

                                                                45°

         I piani ad L composti da un unico pezzo devono avere un raggio minimo di 10mm. Importante è che anche i
         mobili sottostanti siano livellati e in perfette condizioni prima di installare un top di questo tipo.

                    R ≥ 10 mm                                   R ≥ 10 mm

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4. PROGETTAZIONE

  4.1.3/ Casi particolari
  La distanza minima consigliata tra il foro e il bordo esterno del pezzo è di 50 mm, qualunque sia la dimensione
  del foro.
  La distanza minima consigliata tra foro e bordo di raccordo è di 150 mm.

                                                                  Aspirazione
         Foro                                  50 mm Min.
         rubinetto
                                           50 mm Min.                                             50 mm Min.

                                                                                              50 mm Min.

                                                                                                                              - 41 -
50 mm
Min.

                                                                                                                 Foro
  50 mm Min.                                                                                                     prese
                                                                                                                 elettriche
                                  50 mm Min.

                                                                     50 mm Min.
                                                                                         150 mm Min.

  Si raccomanda di rispettare un raggio minimo di 5mm in corrispondenza di mobili, lavelli e piani cottura.

                                                            Mobile
                                                            R 5 mm

                                                                          Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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4. PROGETTAZIONE

                                 Davanzale        Davanzale
- 42 -

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4. PROGETTAZIONE

4.1.4/ Distanza minima tra bordo e fori
La distanza minima consigliata tra il piano in Lapitec® ed il lavello è di 2 mm.
NB: quando si applica del silicone per sigillare il piano cottura è necessario proteggere la superficie del piano
in Lapitec® utilizzando un nastro adesivo.

                                                            50 mm

                                                                                                                    - 43 -
                                                50 mm

Avvertenze
E’ necessario frapporre tra il piano in Lapitec® e gli elementi inseriti al suo interno un sigillante in grado di
compensare la diversa dilatazione termica dovute all’utilizzo quotidiano, come il silicone o altre guarnizioni
fornite direttamente dal produttore di elettrodomestici.

4.1.5/ Rinforzo piano ricostruito
In base allo spessore di Lapitec® utilizzato ed alla configurazione del piano, si consiglia di supportare
opportunamente il piano con un rinforzo in Lapitec®, o con materiale avente lo stesso coefficiente di
dilatazione (ad es. granito, Lapitec® o Rigid Foam).

           Supporto con traversi                              Supporto pieno

                             Granito/Lapitec®/Foam

                                                        Mobile

                                                                           Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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4. PROGETTAZIONE

         4.1.6/ Applicazione in esterno
         Nelle applicazioni in esterno dove è presente una laminazione o un incollaggio a 45°, si consiglia di supportare
         la veletta con del materiale avente lo stesso coefficiente di dilatazione termica (granito, Lapitec®, Rigid Foam...).
         Si sconsiglia quindi di supportare l’incollaggio tra due pezzi con il legno, il quale esposto al sole e alle
         intemperie potrebbe dilatare o gonfiarsi creando pressioni sulle parti incollate, causandone il distaccamento.
         Inoltre si consiglia di mantenere un Gap di almeno 5 mm tra legno e piano per poter assorbire eventuali
         dilatazioni termiche.

                                                               Rottura
                                                                                                                Smusso su
                                                                                                                supporto
- 44 -

                         Legno                                           Legno             5mm       Granito/Lapitec®/
                                                                                                     Rigid Foam

         4.1.7/ Bordi del piano
         Si raccomanda di eseguire i bordi del lavorato come da indicazioni riportate nel disegno. Tali indicazioni sono
         un giusto compromesso fra estetica e funzionalità, garantiscono inoltre una considerevole riduzione degli
         incidenti sul prodotto.

                                             ≥ 2 mm                                   ≥ 2 mm
                      R 0,5 mm
                                          R 0,5 mm
                                                                                       Raccomandato

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                                             ≥ 2 mm

                      R 0,5 mm
                                           R 0,5 mm

                                                                                      ≥ 5 mm

                                                                                       Raccomandati
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                                                                                       industriali

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4. PROGETTAZIONE

4.1.8/ Distanza minima parete-lavello-piano cottura
La distanza minima consigliata tra il piano in Lapitec® e la parete è di 2 mm.
NB: quando si applica del silicone per sigillare il piano cottura è necessario proteggere la superficie del
piano in Lapitec® utilizzando un nastro adesivo

      Parete
          Silicone

                 Lapitec®
                                                                               quando si applica del silicone
                                                                               proteggere la superficie con
                                                                               nastro adesivo

                                                                                                                    - 45 -
         2 mm

La distanza minima consigliata tra il piano in Lapitec® ed il lavello è di 2 mm.
NB: quando si applica del silicone per sigillare il piano cottura è necessario proteggere la superficie del
piano in Lapitec® utilizzando un nastro adesivo

                Lavello Sopra Top                       quando si applica del silicone proteggere la
                                                        superficie con nastro adesivo

                                          Lapitec®

                                   2 mm

                Lavello Filo Top

           > 5 mm                         Lapitec®

                         2 mm      2 mm

Avvertenze
E’ necessario frapporre tra il piano in Lapitec® e gli elementi inseriti al suo interno un sigillante in grado di
compensare la diversa dilatazione termica dovute all’utilizzo quotidiano, come il silicone o altre guarnizioni
fornite direttamente dal produttore di elettrodomestici.

                                                                            Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019
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4. PROGETTAZIONE

         La distanza minima consigliata tra il piano in Lapitec® ed il piano cottura è di 2 mm. Consultare il manuale
         tecnico del produttore del piano cottura per definire la fuga minima tra piano cottura e Lapitec®.
         NB: quando si applica del silicone per sigillare il piano cottura è necessario proteggere la superficie del
         piano in Lapitec® utilizzando un nastro adesivo

                        Piano cottura Sopra Top                       quando si applica del silicone proteggere
                                                                      la superficie con nastro adesivo

                                                           Lapitec®

                                               2 mm

                       Piano cottura Filo Top
- 46 -

                                           Silicone o guarnizione

                    > 5 mm                                 Lapitec®

                                    2 mm        2 mm

         5 mm per cucine industriali
         NB gli elementi di cottura devono essere sostenuti con apposite barre (come da figura)

         Avvertenze
         E’ necessario frapporre tra il piano in Lapitec® e gli elementi inseriti al suo interno un sigillante in grado di
         compensare la diversa dilatazione termica dovute all’utilizzo quotidiano, come il silicone o altre guarnizioni
         fornite direttamente dal produttore di elettrodomestici.

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