Manuale di Lavorazione - Vers. 0/2019
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INDICE CAPITOLO Pagina 1. PRODOTTO 5 1.1/ Caratteristiche 5 1.2/ La gamma Lapitec ® 6 1.3/ Plus prodotto 8 1.4/ Scheda tecnica 9 1.5/ Dimensioni 11 1.6/ Tolleranze 12 1.6.1/ Spessore 12 1.6.2/ Gradi di lucidatura 12 1.6.3/ Planarità 13 -2- 1.6.4/ Tonalità 14 1.6.5/ Conformità estetica 14 1.7/ Scelta della finitura - grado di pulibilità 15 1.8/ Proprietà antiscivolo 16 1.9/ Etichetta identificativa 18 2. IMBALLO E MOVIMENTAZIONE 19 2.1/ Imballo 19 2.2/ Trasporto e stoccaggio 20 2.2.1/ Autocarro 20 2.2.2/ Bilico 20 2.2.3/ Container 21.000 kg 21 2.2.4/ Container 24.000 kg 21 2.3/ Ispezione lastre 22 2.4/ Movimentazione 22 2.4.1/ Movimentazione manuale 23 3. LAVORAZIONI MANUALI 25 3.1/ Introduzione 25 3.2/ Principi di lavorazione 26 3.3/ Taglio manuale 27 3.3.1/ Utensili - Lame per il taglio in cantiere 27 3.4/ Foratura manuale 28 3.4.1/ Utensili - Punte e tazze per la foratura in cantiere 28 3.5/ Finiture 29 3.5.1/ Finitura per piano e costa - LUX 29 3.5.2/ Finitura per piano e costa - SATIN 29 3.6/ Assemblaggio mediante collanti 30 3.6.1/ Verifica della superficie da incollare 30 3.6.2/ Buone norme di sicurezza 30 Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
INDICE 3.6.3/ Scelta collante 30 3.6.4/ Cartuccia Strongbond 31 3.6.5/ Strongbond A+B 32 3.6.6/ Frozenbond A+B 33 3.6.7/ Firebond 34 3.6.8/ Rainbow 35 3.6.9/ Corrispondenza gamma Lapitec ® 36 3.7/ Trattamenti dopo lavorazione 37 3.8/ Kit di riparazione 38 4. PROGETTAZIONE 40 4.1/ Principi di progettazione 40 4.1.1/ Angoli interni e fori 40 -3- 4.1.2/ Piano a forma di L 40 4.1.3/ Casi particolari 41 4.1.4/ Distanza minima tra bordo e fori 43 4.1.5/ Rinforzo piano ricostruito 43 4.1.6/ Applicazione in esterno 44 4.1.7/ Bordi del piano 44 4.1.8/ Distanza minima parete-lavello-piano cottura 45 4.1.9/ Supporto lavello 47 4.1.10/ Lavello Orion 48 4.1.11/ Fori Accessori/interruttori 49 4.1.12/ Sbalzi 50 4.1.13/ Fori di grandi dimensioni 51 4.2/ Cucina da esterno 52 5. PRINCIPI DI LAVORAZIONE 60 5.1/ Principi fondamentali 60 5.1.1/ Schemi di rifilatura 61 5.2/ Lavorazione con fresa a ponte 63 5.2.1/ Ordine di processazione 63 5.2.2/ Orientamento pezzo 64 5.2.3/ Utensile disco Lapitec® 65 5.2.4/ Dimensioni flange per taglio dritto o inclinato 68 5.2.5/ Taglio a passate 69 5.2.6/ Agglomerato di quarzo/pietra abrasiva 69 5.2.7/ Schema di pretaglio 70 5.2.8/ Schema di taglio lavello con disco 71 5.2.9/ Utensili marchiati Lapitec® 72 5.3/ Lavorazione con WaterJet 73 5.3.1/ Parametri di lavorazione WaterJet 73 Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
INDICE 5.3.2/ Sequenza taglio 74 5.3.3/ Taglio lavello 74 5.3.4/ Schema di pre taglio 75 5.3.5/ Schema di taglio 75 5.3.6/ Raggiature 75 5.4/ Lavorazione con contornatrice 76 5.4.1/ Utensile fresa da taglio Lapitec ® 76 5.4.2/ Taglio lavello con contornatrice 77 5.4.3/ Utensili per lavorazione con contornatrice 80 5.4.3.1/ Utensile foretto Lapitec® 80 5.4.3.2/ Utensile fresa filo top Lapitec® 81 5.4.3.3/ Utensile bussola Lapitec ® 82 -4- 5.4.3.4/ Utensile asolatore Lapitec Keil/Fischer ® 82 5.4.3.5/ Utensile fresa Lapitec per taglio incrementale ® 83 5.4.3.6/ Utensile fresa da sbancamento Lapitec ® 84 5.4.3.7/ Utensile fresa sferica per gocciolatoi* 85 5.4.3.8/ Utensile incisore 85 5.4.3.9/ Utensile sagomato o di forma 86 5.4.4/ Lucidatura del piano 87 5.4.5/ Utensili marchiati Lapitec ® 88 6. PULIZIA MANTENIMENTO E CURA 90 6.1/ Pulizia ordinaria 90 6.2/ Pulizia straordinaria 90 7. CERTIFICAZIONI 92 7.1/ Certificazioni e membership 92 8. POST VENDITA 93 8.1/ LapitecLAB - Centro ricerca 93 8.2/ LapitecACADEMY - Centro formazione 93 9. DISCLAIMER 94 Scopo del presente manuale è fornire indicazioni generali sui criteri di lavorazione del prodotto Lapitec®. Le informazioni qui contenute sono frutto delle esperienze maturate da Lapitec SpA e delle conoscenze tecniche disponibili al momento della redazione. Lapitec SpA si riserva il diritto di cambiare e aggiornare i contenuti del presente documento. Gli utilizzatori sono tenuti a verificare di essere in possesso della vesrione più aggiornata, disponibile al sito www.lapitec.com. Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO 1.1/ CARATTERISTICHE Lapitec® è una pietra sinterizzata, un materiale innovativo prodotto in forma di lastra di grande formato mediante una tecnologia esclusiva brevettata, che trova applicazione sia in interno che in esterno. La pietra sinterizzata Lapitec® è resistente all’usura, agli agenti atmosferici, all’esposizione ai raggi solari (UV), al calore, al gelo ed all’assorbimento. Le diverse finiture superficiali di Lapitec® lo rendono idoneo all’uso sia per i pavimenti che per le pareti. Lapitec® è compatibile con un’ampia gamma di collanti e fissaggi che ne consentono l’installazione su supporti di varia natura; può essere utilizzato senza limitazioni in ambiti diversi, anche particolarmente gravosi (ambienti umidi, atmosfere saline, presenza di inquinanti aggressivi…).. Dimensioni standard -5- Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO 1.2/ LA GAMMA LAPITEC® ARABESCATO MICHELANGELO ARABESCATO CANOVA ARABESCATO PERLA ARABESCATO DONATELLO ARABESCATO CORALLO ARABESCATO BERNINI BIANCO ASSOLUTO ARTICO BIANCO POLARE BIANCO CREMA AVORIO AVANA PORFIDO ROSSO MOCA -6- EBANO GRIGIO CEMENTO GRIGIO PIOMBO NERO ANTRACITE NERO ASSOLUTO BROOKLYN URBAN LONDON URBAN ROMA URBAN CASABLANCA URBAN BROOKLYN VELVET LONDON VELVET BERLIN VELVET CASABLANCA VELVET Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO FOSSIL: Una finitura superficiale a grana grossa, con la ruvidità simile alla pietra spaccata o alle superfici fiammate della pietra naturale. ARENA: Una finitura liscia e sabbiata, con una grana regolare che dona un naturale dinamismo a tutta la lastra. DUNE: Evoca la sabbia del deserto, dove il vento modella con delicatezza il panorama. VESUVIO: Una finitura strutturata e morbida al tatto - simile alla finitura vellutata (Leather) realizzata sul granito. LITHOS: -7- Una superficie finemente rugosa, ottima per piani cucina, camminamenti esterni di yacht e piscine. SATIN: Una lucentezza serica dall’impercettibile rugosità. LUX: Una finitura lucida altamente riflettente. URBAN: Una finitura strutturata, con una delicata ruvidezza tipo pergamena, ideale per le grandi superfici. VELVET: Velvet, una superficie spazzolata dal feeling molto delicato, come il velluto. Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO 1.3/ PLUS PRODOTTO Insensibile ai raggi UV Altamente resistente Non poroso 100% naturale Non sbiadisce ai graffi e antimacchia -8- Antibatterico Resistente alle Resistente alle Resistente ad alte temperature basse temperature acidi ed alcali Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO 1.4/ SCHEDA TECNICA CARATTERISTICHE TECNICHE NORMA VALORE 3365x1500 (12-20 mm) Dimensioni Standard EN 14617-16 3365x1460 (30 mm) Spessori EN 14617-16 12 – 20 – 30 mm Peso Specifico EN 14617-1 2,4 kg/dm3 -9- Assorbimento d’acqua EN 14617-1 0.02% Resistenza a flessione (Rtf) 55 N/mm2 post 25 cicli di gelo/disgelo (RMf) EN 14617-2 54.1 N/mm2 post 20 cicli di shock termico (Rsf) 54.3 N/mm2 Resistenza all’abrasione profonda EN 14617-4 140 mm 3 Resistenza al gelo EN 14617-5 Resistente Coefficiente di resistenza allo shock termico EN 14617-6 0.9% (post 20 cicli) 1.97 Joule (spessore 12 mm) Resistenza all’urto EN 14617-9 3,3 Joule (spessore 20 mm) Resistenza ad acidi e basi EN 14617-10 C4 - Resistente Coefficiente dilatazione termica lineare EN 14617-11 5,8 x 10-6 °C-1 Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO CARATTERISTICHE TECNICHE NORMA VALORE Stabilità dimensionale EN 14617-12 A Reazione al fuoco EN 13501-1 A1 Conducibilità termica EN ISO 10456 1,3 W /m · °K - 10 - + Calore specifico EN ISO 10456 840 J/kgK - nessun valore (asciutto) Resistenza alla diffusione di vapore acqueo EN ISO 10456 ∞ (bagnato) R9 (Velvet) R10 (Vesuvio, Lithos, Dune) Proprietà antiscivolo DIN 51130 R12 (Urban) R13 (Fossil, Arena) 439 N/mm2 (asciutto) Resistenza a compressione ASTM C170 483 N/mm2 (bagnato) Resistenza dei colori alla luce DIN 51094 Nessuna variazione Assorbimento d’acqua ‑per capillarità EN 1925 0,006 g/m2s0,5 Lapitec® è un materiale ignifugo, classificato A1. Esposto al fuoco non si infiamma, non rilascia fumi ne propaga la fiamma. Violente escursioni termiche come l’esposizione diretta ad una fiamma potrebbero causare la rottura del materiale. Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO 1.5/ DIMENSIONI Dimensioni nominali indicative A Dimensioni 1.540 mm utili - 11 - B 3.415 mm Dimensioni Valore Lunghezza mm Larghezza mm Nominali Indicativo 3415 1540 Utili per 12 mm 3365 (A) 1500 (B) Utili per 20 mm Minimo garantito 3365 (A) 1500 (B) Utili per 30 mm 3365 (A) 1460 (B) Nota: l’area utile per la finitura Lithos è 3365x1350mm, con 4,54 m2 di superficie Informazioni Tecniche U. M. 12 mm 20 mm 30 mm Superficie lastra m2 5,05 5,05 4,91 Peso lastra kg 160 260 370 Peso al m2 kg 29 48 72 Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO 1.6/ TOLLERANZE 1.6.1/ Spessore Spessore Nominale SP Tolleranza mm H1 mm 12 -0/+1 ‹2 20 ±0,5 ‹2 30 ±0,5 ‹2 * - 12 - *SUPERFICIE STRUTTURATA: Fossil, Arena, Vesuvio, Dune, Urban 1.6.2/ Gradi di lucidatura GLOSS Finitura Minimo Variazione Stessa lastra Lux › 65 ‹ 10 Satin ‹ 16 ‹3 Velvet ‹ 10 ‹3 Vesuvio ‹5 ‹3 Fossil ‹5 ‹3 Arena ‹5 ‹3 Lithos ‹5 ‹3 Dune ‹5 ‹3 Urban ‹5 ‹3 I gradi di gloss vengono misurati tramite glossmetro sulla superficie lavorata. La variazione di gloss nella stessa lastra viene verificata attraverso rilevamenti effettuati ai margini e al centro della lastra stessa. Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO 1.6.3/ Planarità Staffa in alluminio Lastra Lapitec® - 13 - Piano di riscontro TRASVERSALE LONGITUDINALE Spessori mm Larghezza mm F mm Lunghezza mm F mm 12-20-30 1500 ≤ 1,5 3365 ≤ 3,4 TRASVERSALE Δ Planarità(F) LONGITUDINALE Piano di riscontro Lastra Lapitec® Staffa in alluminio Per rilevare correttamente la planarità, la lastra deve poggiare su un piano di riscontro perfettamente orizzontale e stabile evitando quindi cavalletti o misurazioni con lastra sospesa. La planarità è misurata con asta di alluminio e spessimetri al centro dei lati: 750 mm e 1700 mm. Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO 1.6.4/ Tonalità Lapitec® è un materiale naturale sinterizzato che, seppur realizzato attraverso un processo industrializzato e controllato, mantiene un aspetto di naturalità. Le lastre Lapitec® sono simili ai prodotti lapidei naturali e quindi possono presentare un aspetto che ne esalti la similitudine con l’autenticità dei prodotti naturali. Dunque è consigliabile verificare l’uniformità della tonalità delle lastre, anche di lastre appartenenti allo stesso lotto, che potrebbe variare per effetto della cottura. La tonalità del materiale varia a seconda della finitura scelta, a seconda quindi della lavorazione meccanica superficiale. 1.6.5/ Conformità estetica - 14 - Conformità estetica - Vesuvio, Fossil, Arena, Lithos, Dune, Velvet, Urban Tipologia di non conformità Dimensione mm Macula di diverso colore › 0,6 Area disomogenea ›3 Granulato bianco su Accettabile fino 1 mm fondo scuro Conformità estetica - Lux e Satin Tipologia di non conformità Dimensione mm Macula di diverso colore › 0,6 Macula di colore simile ›5 Foro › 0,6 Area disomogenea ›3 Graffio / Ombreggiatura Se visibile perpendicolarmente alla lastra, a un metro di distanza, con luce naturale Granulato bianco su Accettabile fino 1 mm fondo scuro *Bianco Assoluto/Nero Assoluto: la tolleranza dimensionale si riduce a ≤ 0,5 mm per il granulato bianco su fondo nerio e per il granulato nero su fondo bianco. Raccomandiamo ai nostri clienti di pulire accuratamente e di ispezionare la lastra prima della lavorazione. Questa procedura garantisce l’ottimizzazione nel processare il materiale e la verifica che tutti gli standard qualitativi siano stati rispettati. Consigli : questa deve essere una pratica standard, le contestazioni non saranno accettate su materiale posato con difetti già presenti al momento della consegna. Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO 1.7/ SCELTA DELLA FINITURA - GRADO DI PULIBILITÀ La scelta di un tipo di finitura implica un’attenta valutazione anche della facilità di pulizia durante l’esecizio. le diverse finiture facilitano o meno le operazioni di pulizia , in linea generale le superfici più lisce saranno preferibili laddove ci sia la necessità di ricorrenti pulizie e l’impossibilità di utilizzare apparecchiature (es. idropulitrici, pulitrici industriali...). Lapitec® può essere esposto alla maggior parte delle sostanze presenti negli ambiti comuni, tuttavia alcuni prodotti sono particolarmente tenaci e la rimozione della superficie delle lastre comporta cicli di pulizia molto profondi. Nei casi peggiori l’unica soluzione è la rimozione meccanica per abrasione con conseguente ripristino del trattamento spuperficiale (Bio-Care). A titolo indicativo si riporta uno schema per la scelta della finitura in funzione del grado di pulibilità della superficie, tale indice è attribuito in base al contesto e quindi alla facilità di procedere alla pulizia nell’ambiente in cui il Lapitec® trova applicazione. - 15 - * Finitura Per piano cucina Pav. interno Pav. esterno Parete verticale Lux A A A A Satin A A A A Vesuvio B B B B Fossil NP NP C C Arena NP NP C C Lithos B B B B Dune B B B B Urban NP NP C C Velvet A A A A LEGENDA: A. Pulibilità facile B. Pulibilità normale C. Pulibilità con l’uso di apparecchiature NP. Non applicabile Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
1. PRODOTTO 1.8/ PROPRIETÀ ANTISCIVOLO Per determinare le proprietà antiscivolo esistono diversi criteri di valutazione, di seguito vengono riportate le tabelle riferite agli standard utilizzati e i paesi dove vengono richiesti, con i relativi valori attribuiti alle finiture di Lapitec®. EUROPA DIN 51130: classificazione della scivolosità con riferimento sopratutto ad ambienti commerciali ed industriali. FINITURA CLASSIFICAZIONE Lux N.C. Satin N.C. - 16 - Velvet R9 Vesuvio R10 Fossil R13 Arena R13 Lithos R10 Dune R10 Urban R12 LEGENDA: N.C. Non classificato, applicazioni con pendenze
1. PRODOTTO DIN 51097: test specifico per ambienti dove si cammina a piede nudo FINITURA CLASSIFICAZIONE ANGOLO MEDIO Lux N.C. 3,9° Velvet N.C. 8° Satin N.C. 11° Vesuvio A+B+C 24° Fossil A+B+C >35° Arena A+B+C >24° Lithos A+B 19° - 17 - Dune A+B 20° Urban A 14° LEGENDA: N.C. Non classificato, applicazioni con pendenze
1. PRODOTTO 1.9/ ETICHETTA IDENTIFICATIVA Ogni lastra al termine della catena di produzione viene identificata con un’etichetta adesiva univoca che raccoglie tutte le informazioni di produzione di ogni singola lastra. - 18 - Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
2. IMBALLO E MOVIMENTAZIONE 2.1/ IMBALLO Legacci in legno: imballo standard per spedizione su container. Cavallette rivestite in legno: di fornitura del cliente per spedione via gomma. Confezioni fuori standard: per materiale fornito tagliato a misura. L’imballo viene deciso in base al formato, in casse o pallet. I valori sottoindicati sono da ritenersi puramente indicativi. SPESSORE 12 mm SPESSORE 20 mm SPESSORE 30 mm Informazioni Tecniche U. M. Valori Valori Valori Consegna FCA - Lapitec S.p.A. Vedelago (TV) ITALY Superficie lastra m2 5,05 5,05 4,91 - 19 - Peso lastra kg 160 260 370 Peso al m2 kg 29 48 72 Lastre per legaccio nr. 20 - 18* 12 - 11* 8 - 7* m2 per legaccio m2 101 60,6 40,4 Peso legaccio in legno kg Approx 80 Peso legaccio completo kg Approx 3.300 Dimensioni legaccio mm 3.420 x 350 h 1.600 comprensivo di imballo * La variazione del numero di lastre per legaccio è dovuta alla differenza di spessore delle collezioni scelte. Le lastre Lapitec® sono confezionate con la superficie lavorata protetta da un film in polietilene. Il trasportatore deve assicurare in maniera adeguata il materiale in fase di carico. Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
2. IMBALLO E MOVIMENTAZIONE 2.2/ TRASPORTO E STOCCAGGIO Le lastre durante il trasporto e lo stoccaggio in magazzino devono essere raccolte su appositi supporti o strutture metalliche come cavallette o scaffalature dedicate. Tali supporti devono essere opportunamente trattati per evitare ruggine o qualsiasi contaminazione del materiale caricato, devono inoltre essere previste apposite protezioni in legno, gomma o plastica al fine di prevenire eventuali impatti, flessioni o abrasioni durante il trasporto o nella movimentazione e stoccaggio del materiale. Separare i pacchi di lastre tramite appositi legni più spessi delle corde usate per il sollevamento. Per lo stoccaggio, ma soprattutto per il trasporto, i legni usati per separare i pacchi di lastre devono essere centrati rispetto alla lastra e distare circa 120 cm tra di loro. Il materiale non risente dell’azione degli agenti atmosferici e può essere stoccato anche all’esterno con l’accortezza di appoggiarlo su base in plastica, gomma o legno, evitando supporti in ferro e di coprire la parte superiore con opportune protezioni. - 20 - Qualora si ricorra a elementi plastici per separare o proteggere le lastre, evitare l’esposizione a fonti di calore o prolungati periodi di irraggiamento solare. Lapitec® non risente dell’azione degli agenti atmosferici e può essere stoccato in esterno, tuttavia fenomeni di ristagno sulla superficie o sui bordi della lastra (pioggia, neve o condense)potrebbero comportare macchie, da acqua stagna, difficili da rimuovere. Qualora, per periodi prolungati, ci sia la necessità di stoccare in esterno le lastre si raccomanda l’utilizzo di un telo di protezione per esterni. 2.2.1/ Autocarro Portata: 14.000 kg SPESSORE 12 mm SPESSORE 20 mm SPESSORE 30 mm Informazioni Tecniche U. M. Valori Valori Valori Totale lastre caricabili nr. 87 53 37 Peso totale con kg 13.990 13.850 13.760 imballaggio m2 totali m2 439,35 267,65 186,85 2.2.2/ Bilico Portata: 24.000 kg SPESSORE 12 mm SPESSORE 20 mm SPESSORE 30 mm Informazioni Tecniche U. M. Valori Valori Valori Totale lastre caricabili nr. 149 91 64 Peso totale con kg 23.980 23.800 23.820 imballaggio m2 totali m2 752,45 459,55 323,20 Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
2. IMBALLO E MOVIMENTAZIONE 2.2.3/ Container 21.000 kg Portata: 21.000 kg SPESSORE 12 mm SPESSORE 20 mm SPESSORE 30 mm Informazioni Tecniche U. M. Valori Valori Valori Totale legacci caricabili nr. 6 6 7 Totale lastre per nr 120 - 108* 72 - 66* 48 - 42* container Peso totale con kg Approx 19.800 imballaggio m2 totali m2 606,00 - 545,40 363,60 - 333,3 242,40 - 212,1 - 21 - 2.2.4/ Container 24.000 kg Portata: 24.000 kg SPESSORE 12 mm SPESSORE 20 mm SPESSORE 30 mm Informazioni Tecniche U. M. Valori Valori Valori Totale legacci caricabili nr. 7 7 7 Totale lastre per nr 140 - 126 84 - 77 56 - 49 container Peso totale con kg Approx 23.100 imballaggio m2 totali m2 707,00 - 636,3 424,20 - 388,85 282,80 - 247,45 ** Nell’organizzazione di un container devono essere considerati i limiti di peso imposti dal porto di destino Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
2. IMBALLO E MOVIMENTAZIONE 2.3/ ISPEZIONE LASTRE Raccomandiamo ai nostri clienti di pulire accuratamente e di ispezionare la lastra prima della lavorazione. Questa procedura garantisce l’ottimizzazione nel processare il materiale e la verifica che tutti gli standard qualitativi siano stati rispettati. Consigli : questa deve essere una pratica standard, le contestazioni non saranno accettate su materiale posato con difetti già presenti al momento della consegna. 2.4/ MOVIMENTAZIONE Le lastre vanno sempre movimentate e manipolate di costa per prevenire flessioni, prestando la massima cura ed attenzione onde evitare sbrecciature e rotture del materiale. Qualsiasi rottura potrebbe compromettere il - 22 - comportamento della lastra una volta posata e sottoposta a sollecitazioni. Lapitec® dovrà essere sempre movimentato con l’ausilio di guanti per prevenire eventuali tagli e/o deposito di sporco sulla lastra. Opportuni i seguenti accorgimenti e raccomandazioni: La lastra singola può essere movimentata tramite cinghie in tela rivestite in gomma, pinze rivestite in gomma o ventose. Non devono essere utilizzate le catene o funi d’acciaio che potrebbero rovinare il materiale. Si raccomanda che per la presa di lastra singola la pinza sia posizionata al centro del carico per bilanciarne il peso e limitare gli oscillamenti (come mostrato in figura 1). Quando si deposita una lastra con la pinza accertarsi che tra la lastra precedente e quella che si è appena depositata non ci siano spazi vuoti. Attenzione: verificare sempre la portata massima di carico. Per prese multiple si consiglia di utilizzare un bilancino e delle cinghie in tela distanziate sul fondo e sulla parte superiore da uno spessore in legno di lunghezza leggermente superiore al pacco lastre (come mostrato in figura 2). In questo modo la tensione esercitata durante la movimentazione non grava sulle lastre evitando rotture del materiale. La movimentazione tramite ventose è ammessa (come mostrato in figura 3), si raccomanda l’utilizzo di ventose a compressione. Per la movimentazione di lastre delle finiture più strutturate quali Vesuvio, Dune, Arena e Fossil è bene valutare il tipo di ventosa da utilizzare per la movimentazione. Attenzione: verificare sempre la portata massima di carico. Figura 1 Figura 2 Figura 3 Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
2. IMBALLO E MOVIMENTAZIONE 2.4.1/ Movimentazione manuale Qualsiasi formato ecceda i 25 kg (0,85 mq, 12 mm - 0,50 mq, 20 mm - 0,30 mq, 30 mm) e in generale qualsiasi formato caratterizzato da misure lunghe, dovrà essere movimentato da due operatori. I pezzi dovranno essere movimentati di costa onde prevenire flessioni; gli operatori dovranno prestare attenzione a non incorrere in urti accidentali, danneggiando i bordi o la superficie delle lastre di Lapitec®. Se dovessero occorrere degli impatti gli operatori dovranno assicurarsi che non siano stati provocati danni. Qualsiasi rottura potrebbe compromettere il comportamento della lastra una volta posata e sottoposta a sollecitazioni. Lapitec® dovrà essere sempre movimentato con l’ausilio di guanti onde prevenire eventuali tagli e/o deposito di sporco sulla lastra. - 23 - Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
- 24 - REALIZZAZIONE: Teche incollate presso “Studio Prince” LAPITEC®: Nero Antracite, Vesuvio Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.1/ INTRODUZIONE Per eseguire lavorazioni manuali si raccomanda di seguire le normative vigenti in materia di sicurezza. E’ necessario che ogni lavoratore disponga dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) specifici per le lavorazioni richieste. Di seguito le nostre raccomandazioni. - 25 - Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.2/ PRINCIPI DI LAVORAZIONE Qualora si dovesse procedere al taglio in cantiere si raccomanda di farlo utilizzando gli utensili forniti e/o consigliati da Lapitec Spa. Attenzione: durante qualsiasi lavorazione manuale le lastre dovranno essere supportate adeguatamente. Il supporto dovrà essere sufficientemente rigido, perfettamente planare ed in buono stato. Un supporto in legno sarà preferibile ad uno in metallo onde prevenire graffi per sfregamento sulla superficie in Lapitec®. Per procedere si dovrà ricorrere ad utensili di taglio con abbondante uso di acqua per il raffreddamento e l’abbattimento delle polveri. Lapitec Spa si raccomanda di non ricorrere al taglio a secco. Una volta ultimato il taglio si raccomanda di provvedere ad una leggera carteggiatura (tampone in carta vetrata diamantata grana 60/120) del filo superiore e inferiore del bordo appena tagliato. Questo accorgimento eviterà di incorrere in fastidiose scheggiature. - 26 - Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.3/ TAGLIO MANUALE Le lastre vengono generalmente consegnate già tagliate a misura, sia in formati modulari sia in formati tagliati a misura; qualora si dovesse procedere al taglio in cantiere si raccomanda di farlo utilizzando gli utensili forniti e consigliati da Lapitec SpA o, in alternativa, utensili di cui sia verificata la piena compatibilità con quelli indicati. Le indicazioni riportate nel presente manuale, sono riferite solo al taglio manuale; per le lavorazioni a banco (sega, waterjet o CNC) rifarsi al manuale tecnico specifico disponibile su www.lapitec.it. Attenzione: Durante qualsiasi lavorazione manuale le lastre dovranno essere supportate adeguatamente. Il supporto dovrà essere sufficientemente rigido, perfettamente planare ed in buon stato. Un supporto in legno sarà preferibile ad uno in metallo onde prevenire sulla superficie di Lapitec® graffi per sfregamento. La lavorazione dovrà sempre avvenire partendo dalla superficie finita, procedendo verso quella grezza. Per procedere si dovrà ricorrere a utensili di taglio con abbondante uso di acqua per il raffreddamento e l’abbattimento delle polveri. Lapitec SpA raccomanda di non ricorrere al taglio a secco. Una volta ultimato il - 27 - taglio, si raccomanda di provvedere ad una leggera carteggiatura (tampone in carta vetrata diamantata grana 60/120) del filo superiore e inferiore del bordo appena tagliato. Questo accorgimento eviterà di incorrere in fastidiose scheggiature e preverrà di procurarsi tagli (la durezza di Lapitec® lascia i bordi piuttosto affilati). Fornitore Utensile Rotazione flessibile Lapitec® Disco per taglio manuale 13.000 X Base d’appoggio 3.3.1/ Utensili - Lame per il taglio in cantiere Per eseguire la lavorazione in sito, Lapitec SpA fornisce e suggerisce utensili specifici, testati e garantiti. Gli utensili approvati sono disponibili presso Lapitec SpA, che ne dichiara l’idoneità all’utilizzo. Lame diamantate a corona continua per apparecchiature manuali (smerigliatrici, flex…). Ø 115 mm attacco Ø 22 (*) RPM da 11.000 a 13.000 Ø 125 mm attacco Ø 22 (*) RPM da 11.000 a 13.000 Ø 230 mm attacco Ø 22 (*) RPM da 9.000 a 11.000 (*) disponibile anche adattatore per Ø 20 DiscoDisco per taglio manuale Lapitec® per taglio manuale Lapitec® Diametri Diametri 115-125-230mm 115-125-150-230 mm Le sequenze sono soggette a possibili variazioni dovute alla continua ricerca volta a migliorare i prodotti di lavorazione. Consigliamo di contattare il fornitore o il servizio LapitecACADEMY per eventuali chiarimenti. Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.4/ FORATURA MANUALE Qualora si renda necessario praticare dei fori (passaggio di impianti, prese di aereazione..) Lapitec® può essere forato ricorrendo agli utensili sotto riportati nelle modalità indicate. La parte da forare dovrà essere adeguatamente sostenuta come nel caso del taglio; durante le operazioni di foratura, dovranno essere evitate percussioni di qualsiasi natura onde non incorrere in rotture. Per procedere alla foratura si dovrà ricorrere all’uso di acqua per il raffreddamento e l’abbattimento delle polveri. Lapitec Spa raccomanda di non ricorrere al taglio a secco. Attenzione: la foratura dovrà sempre avvenire partendo dalla superficie finita, procedendo verso quella grezza. X - 28 - Base d’appoggio 3.4.1/ Utensili - Punte e tazze per la foratura in cantiere con apparecchiature manuali (trapani): punte a tazza di diamante Fori Ø 06 mm attacco HEX RPM 1.800 - 2.000 (per trapano) Fori Ø 08 mm attacco HEX RPM 1.800 - 2.000 (per trapano) Fori Ø 10 mm attacco HEX RPM 1.800 - 2.000 (per trapano) Fori Ø 12 mm attacco HEX RPM 1.800 - 2.000 (per trapano) Fori Ø 14 mm attacco HEX RPM 1.800 - 2.000 (per trapano) Fori Ø 06 mm attacco M14 RPM 1.800 - 2.000 (per flex) Fori Ø 08 mm attacco M14 RPM 1.800 - 2.000 (per flex) Fori Ø 10 mm attacco M14 RPM 1.800 - 2.000 (per flex) Fori Ø 12 mm attacco M14 RPM 1.800 - 2.000 (per flex) Fori Ø 14 mm attacco M14 RPM 1.800 - 2.000 (per flex) Fori Ø 15 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex) Fori Ø 20 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex) Fori Ø 25 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex) Fori Ø 30 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex) Fori Ø 32 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex) Fori Ø 35 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex) Fori Ø 40 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex) Fori Ø 50 mm attacco M14 RPM 3.000-11.000 (per flex) In laboratorio con Fast Line: foratura ad umido Foretti da laboratorio diametro 35 mm M14 1.500-2.500 Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.5/ FINITURE 3.5.1/ Finitura per piano e costa - LUX Fornitore Utensile Sequenza utilizzata Sanwa - Kenma Dia Ceramica - 150R - 300R - 500R - 1000R - 2000R - 3000R (Alpha Tools) Ex Ceramica Series 1-2-3-4-5-6-7 Weha Es Wet Use - Ex Series - 50 - 100 - 200 - 400 - 800 - 1500 - 3000 Hybrid Flash H1 - H2 - H3 - 29 - Italdiamant Ds Series 50 - 100 - 200 - 400 - 800 - 1500 - 3000 3.5.2/ Finitura per piano e costa - SATIN Fornitore Utensile Sequenza utilizzata Sanwa - Kenma Dia Ceramica - 150R - 300R - 500R* (Alpha Tools) TF Ceramica Series Weha Es Series - 50ES - 100ES - 200ES - 400ES - 800ES* Hybrid Flash H1 - H2 Italdiamant Ds Series 50 - 100 - 200 - 400 - 800* *Optional Consultare il manuale tecnico del produttore dell’utensile citato per definire i parametri di lavorazione opportuni. Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.6/ ASSEMBLAGGIO MEDIANTE COLLANTI Il presente paragrafo si occupa di lavorazioni di incollaggio di lastre di Lapitec® tra loro. Per indicazioni di incollaggio di Lapitec® su diversi supporti rimandiamo allo specifico Manuale dei Rivestimenti. Lapitec SpA ha effettuato test di incollaggio con numerosi prodotti, dei quali è stato verificato, oltre alle prestazioni tecniche, l’idoneità di tono con i colori delle lastre Lapitec®. Di seguito sono proposti dei prodotti del marchio Tenax, realizzati su misura per le lastre Lapitec® e per la nostra gamma colori, dei quali riportiamo le specifiche tecniche. 3.6.1/ Verifica della superficie da incollare Prima di applicare il collante assicurarsi che la superficie da incollare sia pulita, ben asciutta ed esente da qualsiasi tipo di trattamento. Qualora dovessimo incollare su di una superficie trattata dobbiamo provvedere ad una carteggiatura con grana grossa (60-80) in modo da asportare i trattamenti e creare una superficie - 30 - ruvida che garantisca un adesione sicura e duratura. 3.6.2/ Buone norme di sicurezza Per una maggior sicurezza sugli incollaggi a sbalzo (45°), è buona norma posizionare sul retro nascosto del materiale un quadro o un profilo ad “L” di circa 30 x 30 mm lungo tutta la lunghezza di incollaggio della veletta. Dove non è possibile utilizzare Lapitec® a supporto del pezzo finito scegliere un materiale con lo stesso coefficiente di dilatazione del Lapitec® (es Granito). 3.6.3/ Scelta collante Nella fase di scelta del collante è opportuno considerare la funzionalità e l’utilizzo del pezzo lavorato per identificare il prodotto idoneo. Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.6.4/ Cartuccia Strongbond Colla indicata per applicazioni sia da interno che da esterno, e qualora sia esposto persistentemente ai raggi UV. Descrizione Mastice per incollare Lapitec®. Il prodotto viene confezionato in speciali bi-cartucce rapporto 2:1 da 215 ml. Le due camere della cartuccia comprendono resina e indurente già pre-dosati. Con l’ausilio di un apposito beccuccio mixer e pistola appropriata, permette il corretto dosaggio dei componenti senza alcuna fatica. La cartuccia Strongbond si caratterizza per avere un’ottima adesione in tempi molto brevi (1 ora, 1 ora e 15 min), permettendo il taglio e la lucidatura dei pezzi incollati. Il prodotto indurito si presenta in superficie liscio, brillante e ben lucidabile. - 31 - Modalità d’uso Tutte le superfici del supporto da trattare devono presentarsi pulite, asciutte e prive di polvere e grassi. In caso si superfici lucide e/o lisce si consiglia di carteggiare il supporto prima dell’incollaggio. Togliere l’estremità filetatta ed estrarre il tappo. Fissare il mixer alla cartuccia con l’apposito beccuccio filetatto. Prima di procedere con l’incollaggio è buona norma estrudere il prodotto, circa 5-10 gr (mezza tazzina di caffè), circa 30-45 cm di cordolo. Operazione da ripetere ad ogni cambio di mixer. Dopo l’uso, pulire la punta con un pezzo di carta e chiudere la cartuccia. Gettare il mixer usato. Usare solo le pistole adatte alla cartuccia 2:1. Il prodotto non indusrisce al di sotto di +1°C. Indice Valore Indice Valore Prodotto Resina Epossidica Shelf life 24 mesi Tipo Pasta Verticale Tempo Lavoratività/Pot Life 45-60 minuti Interno ed Esterno Campi di impiego Pezzo movimentabile dopo 15 minuti (Garantito 15 anni) Sensibile all’ingiallimento No Temp. Max esercizio 60°/-25°C Colore Tutte le tonalità Spatola Inox o plastica pulita Confezione Prodotto 215 gr Tempo gel in massa 25°C 3-5 minuti Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.6.5/ STRONGBOND A+B Colla indicata per applicazioni sia da interno che da esterno, e qualora sia esposto persistentemente ai raggi UV. Descrizione Colla bi-componente di nuova generazione a zero ingiallimento al sole per incollaggio del Lapitec®. Prodotto in pasta senza solventi ed a media reattività. Buona durezza. La colla indurisce anche a 0°C. Aspetto del film indurito è sempre brillante e secco anche in cattive condizioni di umidità e temperatura. Viene suggerito l’uso per materiali bianchi dove è necessario garantire il non ingiallimento al sole della resina. Grazie alle sue proprietà non lascia aloni e non altera il colore. L’indurimento della resina è solo marginalmente influenzato dalla temperatura. Prodotto con VOC=0. Modalità d’uso Resina e indurente devono essere conservati in contenitori originali di plastica o di metallo smaltato. L’indurente va conservato ben chiuso per evitare indurimenti. Non porre in contatto con altre resine o indurenti, anche - 32 - secche, che possano alterare le proprietà del prodotto. Negli impianti di dosaggio automatici, va evitato il contatto con parti metalliche che non siano inox. Prelevare dai due contenitori le quantità necessarie in peso dei due componenti rispetto al rapporto d’uso, miscelare energicamente e procedere all’utilizzo. Durante la miscelazione usare attrezzi puliti in plastica o inox. L’uso di parti metalliche non di inox può danneggiare la qualità della resina. Non rimettere mai nel contenitore mastice miscelato con il catalizzatore che non è stato utilizzato. Dove è necessario correggere il colore del mastice, utilizzare apposite paste coloranti Rainbow. Accertarsi che il materiale su cui sarà applicata la resina Strongbond sia completamente asciutto e pulito. Chiudere bene i contenitori dopo l’uso ed evitare il contatto prolungato con l’aria. Indice Valore Indice Valore Prodotto Resina Epossidica Catalizzatore 70% in peso Tipo Pasta Verticale Pigmento 1-2% Interno ed Esterno Campi di impiego Shelf Life 12 mesi (Garantito 15 anni) Sensibile all’ingiallimento No Tempo Lavoratività/Pot Life 24 ore Colore Transparente Pezzo movimentabile dopo 1 ora e 15 min Confezione Prodotto 500 gr Temp. Max esercizio 60°/-25°C Confezione Catalizzatore 350 gr Spatola Inox o Plastica Pulita Confezioni Pigmenti 75 ml Tempo gel in massa 25°C 20-25 minuti Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.6.6/ FROZENBOND A+B Colla indicata per applicazioni sia da interno che da esterno, particolarmente indicato per climi freddi. Descrizione Colla epossidica extra forte, bi-componente in pasta tixotropica verticale molto soffice e spatolabile. Utilizzata per incollare Lapitec®. Raccomandato per l’uso esterno. Caratterizzata da elevata forza di adesione su multi- materiali e resistenze agli agenti atmosferici. Applicabile anche su superfici umide. Indicato anche per incolaggi misti tipo: Lapitec®-pietre, Lapitec®-vetro, Lapitec®-cemento, Lapitec®-pannelli compositi tipo honeycomb, Lapitec®-pannelli legno o laminati legno. È opportuno carteggiare le superfici da incollare prima di procedere all’incollaggio, si suggerisce di verificare la planarità del pezzo finito dopo un mese. Modalità d’uso Resina e indurente devono essere conservati in contenitori originali. Negli impianti di dosaggio automatici, - 33 - va evitato il contatto con parti metalliche di rame ottone e leghe similari che possono arrugginire. Usare plastiche resistenti a liquidi corrosivi, non usare mai PVC. Prelevare dai due contenitori le quantità necessarie, in peso o volume dei due componenti A e B, nel rapporto 1:1. Miscelare energicamente e procedere all’utilizzo. Durante la miscelazione usare attrezzi puliti. Non rimettere mai nel contenitore mastice miscelato con il catalizzatore che non è stato utilizzato. Dove è necessario correggere il colore del mastice, utilizzare apposite paste coloranti Rainbow. Accertarsi che il materiale su cui sarà applicata la colla sia completamente asciutto e pulito. Nel caso di dosatori automatici suggeriamo di controllare la dose giornalmente. Per la pulizia della attrezzatura utilizzare solventi non grassi, tipo acetone e acetato di butile. Usare sempre guanti e occhiali protettivi durante l’uso (consultare la scheda di sicurezza). Chiudere bene i contenitori dopo l’uso, evitare il contatto prolungato con l’aria. Indice Valore Indice Valore Prodotto Resina Epossidica Catalizzatore 100% in peso Tipo Pasta Verticale Pigmento 3% Campi di impiego Interno ed Esterno Shelf Life 2 anni Leggero nel tempo Sensibile all’ingiallimento Tempo Lavoratività/Pot Life 24 ore su colori chiari Colore Beige Pezzo movimentabile dopo 4 ore Confezione Prodotto 500 ml Temp. Max esercizio 60°/-25°C Confezione Catalizzatore 500 ml Spatola In plastica, pulita Confezioni Pigmenti 75 ml Tempo gel in massa 25°C 2 ore e 30 minuti Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.6.7/ FIREBOND Indicata per applicazioni interne, particolarmente indicata per alta resistenza al calore e velocità di lavorazione Descrizione Mastice per incollaggio Lapitec®. Molto rapido, soffice, con ottima spatolabilità. Il prodotto Firebond è caratterizzato da un’ ottima adesione sui tempi molto brevi, 60-90 min, permettendo così una processabilità dei pezzi incollati in brevissimo tempo anche a bassa temperatura. Il prodotto indurito si presenta in superficie molto liscio, brillante e ben lucidabile. Buona stabilità alla luce solare. Modalità d’uso Prima di applicare il prodotto accertarsi che il materiale sia pulito, asciutto ed esente da polvere. Prelevare dal - 34 - contenitore/barattolo/latta del mastice la quantità necessaria di mastice che si dovrà utilizzare, addizionare il 2-3% di induritore in pasta, miscelare energicamente e procedere all’utilizzo. Non rimettere mai nel contenitore mastice miscelato con il catalizzatore che non è stato utilizzato. Dove è necessario correggere il colore del mastice, utilizzare apposite paste coloranti Rainbow. Il colore va aggiunto prima del catalizzatore mescolando la quantità necessaria per ottenere il colore desiderato, in seguito aggiungere il catalizzatore per ottenere l’indurimento. Un eccesso di pasta colorante o di pigmenti in polvere potrebbe alterare le caratteristiche finali del mastice. Chiudere i contenitori dopo l’uso. Conservare il mastice e catalizzatore lontano dalla luce e dal sole. Indice Valore Indice Valore Prodotto Resina Poliestere Catalizzatore 2-3% in peso Tipo Pasta Verticale Pigmento 3% Campi di impiego Per interno Shelf Life 6 mesi Sensibile all’ingiallimento Si Tempo Lavoratività/Pot Life 40/50 minuti Colore Beige Pezzo movimentabile dopo 40/50 minuti Confezione Prodotto 2x500 ml Temp. Max esercizio 120°C Confezione Catalizzatore Tubetto da 33ml Spatola In plastica Confezioni Pigmenti 75 ml Tempo gel in massa 25°C 2-3 minuti Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.6.8/ RAINBOW I sistemi descritti in precedenza sono colorabili con coloranti universali Rainbow, in una gamma colori allineata con i colori Lapitec®. Descrizione La pasta colorante è un prodotto che si presenta come una pasta soffice colorata ed omogenea. Si mescola molto bene a tutti i mastici per permettere una facile colorazione dello stesso. Indichiamo nel paragrafo a seguire le corrispondenze di colori tra la gamma Lapitec® ed i prodotti Tenax. Modalità d’uso Aggiungere al collante il colore o colori per ottenere la tinta desiderata. Mescolare molto bene. È possibile - 35 - aggiungere più colori. Importante non eccedere la massima quantità consigliata il 2-3% in peso. Un eccesso di colori può alterare le qualità del collante. Chiudere i contenitori dopo l’uso. Conservare in contenitori originali. Conservare lontano dalla luce e dal sole. Indice Valore Indice Valore Prodotto Pasta colorata Dosaggio 2-3% in peso Confezione 75 ml Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.6.9/ Corrispondenza gamma Lapitec® Materiale Lapitec® Colore Strongbond Decrizione etichetta Arabescato Bernini ARABESCATO BERNINI ARABESCATO BERNINI Arabescato Canova ARTICO ARTICO - CANOVA - MICHELANGELO Arabescato Corallo BIANCO CREMA ROMA - CORALLO - CREMA Arabescato Donatello BIANCO POLARE CASABLANCA - DONATELLO - PERLA - POLARE Arabescato Michelangelo ARTICO ARTICO - CANOVA - MICHELANGELO Arabescato Perla BIANCO POLARE CASABLANCA - DONATELLO - PERLA - POLARE - 36 - Artico ARTICO ARTICO - CANOVA - MICHELANGELO Avana AVANA AVANA Avorio AVORIO AVORIO Bianco Assoluto BIANCO ASSOLUTO BIANCO ASSOLUTO Bianco Crema BIANCO CREMA ROMA - CORALLO - CREMA Bianco Polare BIANCO POLARE CASABLANCA - DONATELLO - PERLA - POLARE Berlin GRIGIO CEMENTO BERLIN - GRIGIO CEMENTO - LONDON Brooklyn TABACCO BROOKLYN - TABACCO Ebano EBANO EBANO Grigio Cemento GRIGIO CEMENTO BERLIN - GRIGIO CEMENTO - LONDON Grigio Piombo GRIGIO PIOMBO GRIGIO PIOMBO London GRIGIO CEMENTO BERLIN - GRIGIO CEMENTO - LONDON Moca MOCA MOCA Nero Antracite NERO ANTRACITE NERO ANTRACITE Nero Assoluto NERO ASSOLUTO NERO ASSOLUTO Porfido Rosso PORFIDO ROSSO PORFIDO ROSSO Sahara SAHARA SAHARA Tabacco TABACCO BROOKLYN - TABACCO Casablanca BIANCO POLARE CASABLANCA - DONATELLO - PERLA - POLARE Roma BIANCO CREMA ROMA - CORALLO - CREMA Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.7/ TRATTAMENTI DOPO LAVORAZIONE Il Bio-Care è una tecnologia che applica al Lapitec® il Biossido di Titanio (TiO2) a tutta massa durante il pro- cesso produttivo, è un brevetto esclusivo che conferisce al materiale proprietà antibatteriche e autopulenti. Le funzioni del Bio-care possono essere riattivate in ogni momento mediante l’applicazione del kit Bio-Care One, tale intervento deve essere applicato sulle parti a vista, tutte le volte che il materiale viene lavorato (fori, lavorazioni superficiali e tagli). Il mancato utilizzo del Bio-Care può inibire le proprietà del Biossido di Titanio (TiO2) e compromettere le qualità attribuibili al Lapitec®. Modalità di applicazione Assicurarsi che la superficie sia pulita, asciutta e priva di polvere. Stendere uniformemente il prodotto Bio-Care One utilizzando un panno resistente ai solventi. - 37 - Quando il prodotto assume una consistenza più viscosa (dovuta all’evaporazione della maggior parte del solvente dopo circa 2 minuti) asportare gli eccessi di Bio-Care One con un panno pulito facendo attenzione a rimuovere macchie o ombre. Attenzione: ogni ombra o macchia lasciata sulla superficie diventerà permanente dopo il completo indu- rimento del trattamento. Trattamento Quantità Tempo maneggiabilità gr/m2 post trattamento Bio-Care One 5-6 gr/m2 40 min La superficie risulta maneggiabile dopo 40 minuti dall’applicazione; per la completa presa del trattamento e l’eventuale esecuzione di test si dovranno attendere 7 giorni. L’applicazione manuale del trattamento può essere effettuata per superfici ridotte, il trattamento su lastra deve essere applicato con macchinari dedicati. Poiché il quantitativo di prodotto è minimo, si consiglia l’applicazione del Lapitec® Bio-Care One su più pezzi da trattare in sequenza. Avvertenza: non capovolgere, conservare in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore. Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
3. LAVORAZIONI MANUALI 3.8/ KIT DI RIPARAZIONE Il Kit di riparazione è composto da una torcia UV da 395nm, uno stucco Lapitec® in tinta, 2 spatole, 1 foglio diamantato grana 400 (utilizzabile per tutte le finiture eccetto Lux). Modalità d’uso: Mescolare accuratamente lo stucco fino alla completa omogeneizzazione dei componenti interni utilizzando la spatola in dotazione, applicarlo quindi in quantità minime (tipo goccia) sulla parte da riparare. Accendere ed avvicinare la lampada UV per attivare il processo di solidificazione (circa 15-20sec). Manualmente verificare la compattezza dello stucco. Ripetere la procedura fino al completo riempimento della sbeccatura. Successivamente proteggere la parte del piano Lapitec® non riparato con del nastro carta per evitare che la cartina abrasiva danneggi la superfice. Utilizzare la cartina diamantata in dotazione per limare lo stucco in eccesso. Successivamente applicare il Biocare sulla sola parte riparata per allungare la resa estetica della riparazione nel tempo. - 38 - Disclaimer: La mancata miscelazione dello stucco potrebbe provocare una differenza di tono rispetto al Lapitec®. Le caratteristiche della Lampada UV devono essere le stesse indicate da Lapitec®, altrimenti lo stucco potrebbe non reagire completamente. Per la finitura Lux utilizzare cartine lucidanti per granito fino a grana 3000. Uno smusso non adeguato sul bordo del pezzo, potrebbe essere la causa della sbeccatura. Per maggiori informazioni fare riferimento al Manuale Tecnico Lapitec®. Durata stucco: 3 mesi a barattolo chiuso Identificazione dei pericoli: Classificazione della sostanza o della miscela: iI prodotto è classificato pericoloso ai sensi delle disposizioni di cui al Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) (e successive modifiche ed adeguamenti), lì prodotto pertanto richiede una scheda dati di sicurezza conforme alle disposizioni del Regolamento (CE) 1907/2006 e successive modifiche. Eventuali informazioni aggiuntive riguardanti i rischi per la salute e/o l’ambiente sono riportate alle sez. 11 e 12 della presente scheda. Guarda il video tutorial Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
- 39 - REALIZZAZIONE: Outdoor Kitchen Top LAPITEC®: Tabacco, Satin Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
4. PROGETTAZIONE 4.1/ PRINCIPI DI PROGETTAZIONE 4.1.1/ Angoli interni e foro Tutti gli angoli interni dovranno avere un raggio minimo di 5 mm. Un raggio superiore conferisce maggior resistenza strutturale al lavorato (vedi figura 1), al contrario qualsiasi angolo non raggiato crea un punto di stress sul piano (vedi figura 2 e 3 e 4). Si raccomanda di eseguire un raggio di minimo 5 mm anche nel caso di presenza di colonne o elementi che determinano il taglio del piano (vedi figura 5). R ≥ 5 mm R 10 mm per cucine industriali - 40 - Figura 1 Figura 2 Figura 3 Figura 4 4.1.2/ Piano a forma di L Nel caso di una cucina ad L, riportiamo i vari suggerimenti per non compromettere la resistenza strutturale del lavorato, evitando quindi spiacevoli rotture. Si raccomanda di dividere in più parti il top e forma di L per evitare gli angoli a 90° in un unico pezzo. R ≥ 10 mm 45° I piani ad L composti da un unico pezzo devono avere un raggio minimo di 10mm. Importante è che anche i mobili sottostanti siano livellati e in perfette condizioni prima di installare un top di questo tipo. R ≥ 10 mm R ≥ 10 mm Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
4. PROGETTAZIONE 4.1.3/ Casi particolari La distanza minima consigliata tra il foro e il bordo esterno del pezzo è di 50 mm, qualunque sia la dimensione del foro. La distanza minima consigliata tra foro e bordo di raccordo è di 150 mm. Aspirazione Foro 50 mm Min. rubinetto 50 mm Min. 50 mm Min. 50 mm Min. - 41 - 50 mm Min. Foro 50 mm Min. prese elettriche 50 mm Min. 50 mm Min. 150 mm Min. Si raccomanda di rispettare un raggio minimo di 5mm in corrispondenza di mobili, lavelli e piani cottura. Mobile R 5 mm Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
4. PROGETTAZIONE Davanzale Davanzale - 42 - Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
4. PROGETTAZIONE 4.1.4/ Distanza minima tra bordo e fori La distanza minima consigliata tra il piano in Lapitec® ed il lavello è di 2 mm. NB: quando si applica del silicone per sigillare il piano cottura è necessario proteggere la superficie del piano in Lapitec® utilizzando un nastro adesivo. 50 mm - 43 - 50 mm Avvertenze E’ necessario frapporre tra il piano in Lapitec® e gli elementi inseriti al suo interno un sigillante in grado di compensare la diversa dilatazione termica dovute all’utilizzo quotidiano, come il silicone o altre guarnizioni fornite direttamente dal produttore di elettrodomestici. 4.1.5/ Rinforzo piano ricostruito In base allo spessore di Lapitec® utilizzato ed alla configurazione del piano, si consiglia di supportare opportunamente il piano con un rinforzo in Lapitec®, o con materiale avente lo stesso coefficiente di dilatazione (ad es. granito, Lapitec® o Rigid Foam). Supporto con traversi Supporto pieno Granito/Lapitec®/Foam Mobile Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
4. PROGETTAZIONE 4.1.6/ Applicazione in esterno Nelle applicazioni in esterno dove è presente una laminazione o un incollaggio a 45°, si consiglia di supportare la veletta con del materiale avente lo stesso coefficiente di dilatazione termica (granito, Lapitec®, Rigid Foam...). Si sconsiglia quindi di supportare l’incollaggio tra due pezzi con il legno, il quale esposto al sole e alle intemperie potrebbe dilatare o gonfiarsi creando pressioni sulle parti incollate, causandone il distaccamento. Inoltre si consiglia di mantenere un Gap di almeno 5 mm tra legno e piano per poter assorbire eventuali dilatazioni termiche. Rottura Smusso su supporto - 44 - Legno Legno 5mm Granito/Lapitec®/ Rigid Foam 4.1.7/ Bordi del piano Si raccomanda di eseguire i bordi del lavorato come da indicazioni riportate nel disegno. Tali indicazioni sono un giusto compromesso fra estetica e funzionalità, garantiscono inoltre una considerevole riduzione degli incidenti sul prodotto. ≥ 2 mm ≥ 2 mm R 0,5 mm R 0,5 mm Raccomandato ≥ 2 mm ≥ 2 mm R 0,5 mm R 0,5 mm ≥ 5 mm Raccomandati 5 mm per cucine industriali Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
4. PROGETTAZIONE 4.1.8/ Distanza minima parete-lavello-piano cottura La distanza minima consigliata tra il piano in Lapitec® e la parete è di 2 mm. NB: quando si applica del silicone per sigillare il piano cottura è necessario proteggere la superficie del piano in Lapitec® utilizzando un nastro adesivo Parete Silicone Lapitec® quando si applica del silicone proteggere la superficie con nastro adesivo - 45 - 2 mm La distanza minima consigliata tra il piano in Lapitec® ed il lavello è di 2 mm. NB: quando si applica del silicone per sigillare il piano cottura è necessario proteggere la superficie del piano in Lapitec® utilizzando un nastro adesivo Lavello Sopra Top quando si applica del silicone proteggere la superficie con nastro adesivo Lapitec® 2 mm Lavello Filo Top > 5 mm Lapitec® 2 mm 2 mm Avvertenze E’ necessario frapporre tra il piano in Lapitec® e gli elementi inseriti al suo interno un sigillante in grado di compensare la diversa dilatazione termica dovute all’utilizzo quotidiano, come il silicone o altre guarnizioni fornite direttamente dal produttore di elettrodomestici. Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
4. PROGETTAZIONE La distanza minima consigliata tra il piano in Lapitec® ed il piano cottura è di 2 mm. Consultare il manuale tecnico del produttore del piano cottura per definire la fuga minima tra piano cottura e Lapitec®. NB: quando si applica del silicone per sigillare il piano cottura è necessario proteggere la superficie del piano in Lapitec® utilizzando un nastro adesivo Piano cottura Sopra Top quando si applica del silicone proteggere la superficie con nastro adesivo Lapitec® 2 mm Piano cottura Filo Top - 46 - Silicone o guarnizione > 5 mm Lapitec® 2 mm 2 mm 5 mm per cucine industriali NB gli elementi di cottura devono essere sostenuti con apposite barre (come da figura) Avvertenze E’ necessario frapporre tra il piano in Lapitec® e gli elementi inseriti al suo interno un sigillante in grado di compensare la diversa dilatazione termica dovute all’utilizzo quotidiano, come il silicone o altre guarnizioni fornite direttamente dal produttore di elettrodomestici. Manuale di Lavorazione Vers. 0/2019 www.lapitec.com - info@lapitec.it
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