MAI PIÙ INVISIBILI INDICE 2021 DONNE, BAMBINE E BAMBINI AI TEMPI DEL COVID-19 IN ITALIA - WEWORLD
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MAI PIÙ INVISIBILI INDICE 2021 Donne, bambine e bambini ai tempi del Covid-19 in Italia #maipiùinvisibili
MAI PIÙ INVISIBILI INDICE 2021 Donne, bambine e bambini ai tempi del Covid-19 in Italia A cura di Elena Caneva, Martina Albini e Stefano Piziali WeWorld Onlus Coordinamento WeWorld Onlus Andrea Comollo (Responsabile Dip.to Comunicazione) Elena Caneva (Coordinatrice Area Advocacy nazionale, Policy e Centro Studi) Flavio Tieri (Communication Officer) Greta Nicolini (Responsabile Ufficio stampa) Ilaria Martini (Project manager Programmi Italia Europa, Dip.to Programmi in Europa e in Italia) Ludovica Iaccino (Digital Content Specialist) Martina Albini (Junior Advocacy Officer) Stefano Piziali (Responsabile Dip.to di Advocacy Policy e Partnership) Tiziano Codazzi (Specialista Comunicazione) Progetto grafico e impaginazione Marco Binelli La pubblicazione è disponibile on line su www.weworld.it Realizzato da: WeWorld Onlus www.weworld.it Sedi principali in Italia: Milano, via Serio 6. Bologna, via F. Baracca 3 Distribuzione gratuita. I testi contenuti in questa pubblicazione possono essere riprodotti solo citandone la fonte. La presente pubblicazione è stata completata nel mese di aprile 2021. Finito di stampare nel mese di maggio 2021. Ringraziamo per la collaborazione: Alessandro Rosina, Giorgio Tamburlini, Giovannella Baggio, Lia Quartapelle, Lorenzo Raonel Simon Sanchez, Luca Garibaldi, Marta Mearini, Marwa Mahmoud, Walter Baricchi. Con il supporto di
Indice 2021 Indice Prefazione 2 Premessa 3 Sommario 4 Capitolo 1 Mai più invisibili. Indice 2021: donne, bambine e bambini ai tempi del Covid-19 in Italia 5 1.1 Come nasce l’Indice 6 1.2 Una visione comune per promuovere i diritti delle donne e dei bambini/e 7 1.3 Come è costruito l’Indice 9 Capitolo 2 La mappa e i risultati 11 2.1 La mappa 12 2.2 I risultati 13 Capitolo 3 Le dimensioni 19 Contesto 20 Ambiente 20 Abitazione 22 Sicurezza e protezione 24 Violenza contro donne e bambini/e 26 Bambini e bambine 28 Salute 28 Educazione 30 Capitale umano e sociale 32 Capitale economico 34 Donne 36 Salute 36 Educazione 38 Opportunità economiche 40 Partecipazione politica 42 FOCUS Covid-19 e mercato del lavoro: costi e conseguenze per le donne e la società 44 F.1 Il lavoro delle donne in Italia 44 F.2 Covid-19 e mercato del lavoro 45 F.3 L’impatto della famiglia e della presenza di figli/e 50 Conclusioni e proposte politiche 52 Appendice 58 A.1 Componenti dell’Indice 58 A.2 Dati alla base del calcolo 60 A.3 Bibliografia 62 A.4 Hanno dato voce al rapporto 2021 63 A.5 WeWorld in Italia con i bambini, le bambine e le donne 64 1
Prefazione Prefazione Il rapporto WeWorld MAI PIÙ INVI- complesso un’importanza cruciale Elena Bonetti, SIBILI mostra anche quest’anno una per la nostra comunità, perché in Ministra per le fotografia chiara sulla condizione queste educative trovano concretez- pari opportunità delle donne, delle bambine e dei za le dinamiche relazionali di rispetto e la famiglia bambini del nostro Paese. Un’analisi della dignità della persona e di so- della Repubblica puntuale, che offre l’occasione di ri- lidarietà, quei valori su cui la Carta Italiana flettere sui diritti e sulle difficoltà che costituzionale fonda la dimensione segnano questo tempo, in cui a tutti della nostra cittadinanza. noi sono richiesti un coraggio e una tenacia nuovi. Le quattro aree di azione – educazio- ne, salute, economia e società – in- Quel che oggi affrontiamo sono di- dividuate dal rapporto per affermare seguaglianze radicate, che l’epidemia e dare fattualità ai diritti di donne e da Covid-19 ha portato ad emersio- bambini sono asset cruciali, lungo i ne con crudezza. A portare il peso quali si rende evidente la situazio- dell’emergenza sono stati in partico- ne nelle diverse aree del Paese, così lare le donne e i bambini. Le donne come le azioni necessarie per libera- hanno dimostrato di essere pilastri re le energie femminili e sostenere e della tenuta sociale del Paese, e pro- accompagnare l’infanzia. È una sfida prio su di loro hanno gravato la per- che ci impegna e chiede un’assun- dita occupazionale e l’aumento dei zione di responsabilità collettiva, carichi di cura familiari. I bambini e i uno sguardo capace di prospettiva ragazzi hanno sofferto e continuano e volontà d’azione. La storia ci sta a soffrire in silenzio, a lungo priva- consegnando un’opportunità inedita ti degli spazi e dei luoghi nei quali e irripetibile: in gioco c’è il futuro del hanno diritto di sviluppare la loro Paese. dimensione relazionale di persone e di cittadini. La chiusura delle scuole, La direzione indicata dalla riforma l’isolamento in casa, il riadattamento del Family Act è un percorso chiaro forzato degli spazi domestici a luo- ed è la nostra scelta di futuro, che ghi di lavoro e di apprendimento ol- con il Piano Nazionale di ripresa e tre che di cura, l’assenza di socialità, resilienza rendiamo già oggi struttu- un ancora ampio divario nell’acces- rale: assegno unico e universale per so alle tecnologie hanno avuto su di tutti i figli, sostegno alle spese edu- loro un impatto grave, con un aggra- cative, riforma dei congedi parentali, varsi della povertà educativa, delle promozione del lavoro delle donne, diseguaglianze sociali e della violen- protagonismo dei giovani e sostegno za, che sempre si consuma sulla pelle alle giovani coppie. Accanto a questo e i sogni dei più fragili. il primo Piano Strategico nazionale per la parità di genere nella storia Il rapporto di WeWorld lo eviden- del nostro Paese, il Piano Strategi- zia con nitidezza. La costruzione di co Nazionale sulla violenza maschile un futuro più giusto passa da questi contro le donne e il nuovo Piano na- nodi e dalla urgente tutela dei diritti zionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, delle donne e dei bambini. La parte- fondato su tre assi tematici: educa- cipazione al mercato del lavoro non zione, equità, empowerment. solo è un elemento decisivo nel mi- glioramento delle condizioni di vita Il tempo dell’emergenza sanitaria e delle donne e di quelle dei loro figli, è socio-economica è un tempo decisi- anche una direzione strategica per la vo e insieme favorevole per rimuo- ripartenza del Paese, soprattutto in vere gli ostacoli sul cammino delle questa fase di incertezza. Così come donne e delle giovani generazioni nel il tema educativo, che comprende nostro Paese. Oggi possiamo impri- sia l’apprendimento formale che l’e- mere una svolta e ripartire dai loro ducazione non formale e ha nel suo diritti. Così faremo ripartire il Paese. 2
Indice 2021 Premessa Premessa In Italia e nel mondo, donne e po- virtuose), focalizzandosi poi sulle di- che attente a donne e popolazione polazione under 18 sono maggior- mensioni (salute, educazione, oppor- under 18. Siamo andati oltre: sulla mente a rischio di cadere in pover- tunità economiche, partecipazione base dei dati e di una loro attenta tà rispetto agli uomini. I motivi non politica, violenza, ecc.) più critiche analisi, abbiamo avanzato alcune risiedono in una supposta fragilità per donne e bambini/e. proposte politiche concrete per af- intrinseca a donne e bambini/e, ma frontare congiuntamente i fattori di in diverse criticità strutturali e in una In uno scenario in cui è sempre più esclusione e le criticità che condi- cultura penalizzante rispetto al ge- importante avere strumenti inter- zionano la vita di donne e bambini/e nere e alle generazioni più giovani. pretati utili a descrivere il contesto in Italia (si veda pag. 52). Si tratta in cui viviamo, il rapporto MAI PIÙ di interventi che agiscono su alcuni Con la pandemia da Covid-19 que- INVISIBILI rende disponibili e fruibili ambiti di vita (tra questi l’educazione ste criticità si sono ulteriormente ag- alcuni dati che raramente arrivano dei bambini/e e la partecipazione al gravate. Ce lo dicono i dati sino ad all’attenzione dell’opinione pubblica mercato del lavoro delle donne), ma ora raccolti, come quelli di MAI PIÙ e ai decisori politici. L’obiettivo è for- che possono innescare quel cambia- INVISIBILI. Indice 2021: donne, bam- nire un elemento utile a tutti gli atto- mento più ampio che consenta uno bine e bambini ai tempi del Covid-19 ri pubblici, privati e del terzo settore sviluppo realmente sostenibile e una in Italia. Ce lo dice l’esperienza dei per costruire migliori e più consape- società più equa per tutti e tutte. Programmi di WeWorld in 27 paesi, voli politiche e interventi che metta- dove nell’anno della pandemia i no- no donne e bambini/e in condizione stri operatori e le nostre operatrici di poter esercitare i propri diritti. hanno dovuto far fronte alle difficol- Marco Chiesara, tà di studenti e studentesse nel se- Infatti garantirne i diritti da un punto Presidente guire la didattica a distanza e ai mol- di vista formale, attraverso conven- WeWorld Onlus teplici bisogni delle donne, strette zioni, trattati e leggi, è fondamentale tra il lavoro (quando c’era) e la cura ma non sufficiente. Donne e popola- dei famigliari o, nei casi più gravi, vit- zione under 18 devono essere mes- time di violenza famigliare. si in condizione di poter esercitare i Dina Taddia, propri diritti, di poterli concretizzare Consigliera Questa relazione tra produzione e nel quotidiano. In questa direzione Delegata – analisi di dati da una parte, ed espe- lavoriamo da oltre 50 anni, collabo- Direttrice rienze dirette nei territori dall’altra, rando con le persone e le comunità WeWorld Onlus è una ricchezza per il nostro lavo- locali, innescando processi di cam- ro, perché ci permette di avere una biamento a livello individuale e so- visione ampia e multidimensionale, ciale, attraverso la trasformazione costruita su dati quantitativi e qua- delle norme sociali, culturali e giuri- litativi, che si alimentano continua- diche. mente a vicenda, restituendoci tut- ta la complessità che caratterizza la Ma per promuovere il cambiamento condizione di donne e bambini/e. non è sufficiente lavorare con e nel- le realtà locali, con le persone e le Il Rapporto MAI PIÙ INVISIBILI si comunità. Servono anche interventi inserisce pienamente in questa cor- strutturali, politiche attente al gene- nice. Attraverso l’analisi di una mol- re e alle generazioni più giovani, che teplicità di dati (38 indicatori, 40 introducano strumenti atti a favorire nell’edizione 2021) e i commenti di l’empowerment di donne e bambi- esperti/e su specifiche questioni e ni/e, e volti a costruire una visione tematiche, ci consegna una fotogra- del mondo e della società che non fia della condizione di donne, bambi- sia più maschio-centrica e patriar- ni e bambine in Italia. Un’istantanea cale. che coglie le sfumature e i particolari (le specificità territoriali, le differen- Per questo motivo nell’edizione ze di genere e generazionali), i pun- 2021 di MAI PIÙ INVISIBILI non ci ti focali (le regioni più virtuose), ma siamo solamente posti l’obiettivo di non tralascia di analizzare ciò che rendere accessibili alcuni dati da cui rimane sullo sfondo (le regioni meno partire per la formulazione di politi- 3
Sommario Sommario In un mondo in cui le diseguaglianze per- L’intento è quello di stimare alcuni effet- e si alimentano a vicenda in un circolo vi- mangono e la povertà è ancora un pro- ti del Covid-19, pur consapevoli che al zioso che può essere spezzato solo con blema globale, donne, bambini e bambine momento della scrittura di questo report politiche e interventi ad hoc, che tengano sono ovunque le categorie di persone più la situazione è ancora in evoluzione. Il ri- conto anche delle specificità territoriali. a rischio di esclusione sociale. Condizione sultato finale è una classifica delle regioni imprescindibile per realizzare azioni di in- italiane rispetto all’inclusione di donne e Per questo motivo nell’edizione 2021 clusione è una conoscenza il più possibile popolazione under 18. Il dato quantitativo vengono avanzate delle proposte po- esaustiva delle loro condizioni di vita e dei offerto dagli indicatori è arricchito con in- litiche concrete, per favorire l’em- rischi di emarginazione sociale. terviste qualitative. powerment economico delle donne e un’educazione inclusiva e di qualità per Il Rapporto MAI PIÙ INVISIBILI. Indice Nella classifica 2021 al primo posto vi è la popolazione under 18. A queste si 2021: donne, bambine e bambini ai tem- il Friuli-Venezia Giulia, seguito dal Tren- aggiungono richieste politiche volte a pi del Covid-19 in Italia, giunto alla sua tino-Alto Adige/Südtirol e dall’Emilia creare una nuova cultura di contrasto seconda edizione, nasce dall’esigenza di Romagna (entrambe al secondo posto). agli stereotipi e altre aventi l’obiettivo valutare a livello locale in quali ambiti e in Seguono Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e di contrastare e prevenire la violenza quali aree del paese vi sono forme di in- Lombardia. La parte centrale della classi- contro le donne e quella assistita sui clusione/esclusione. Promuovere il diritto fica è ancora occupata da regioni del Nord bambini/e. all’inclusione significa contribuire al mi- e del Centro, mentre agli ultimi posti per glioramento delle condizioni di vita di tutti inclusione di donne e bambini/e vi sono Sulla base della considerazione che solo (maschi adulti compresi) sotto molteplici regioni del Sud Italia: Puglia, Calabria, un’azione congiunta in queste quattro aspetti: non solo economico ma anche Campania e all’ultimo posto la Sicilia. macro aree può essere realmente efficace educativo, sanitario, culturale, politico, ci- per la piena partecipazione alla vita socia- vile. Infatti per inclusione si intende una Rispetto al 2020, non vi sono cambiamenti le, politica ed economica del paese. Affin- visione ampia, multidimensionale, dina- di rilievo nella classifica generale. Le prime ché donne e bambini/e non siano mai più mica e positiva dello sviluppo. Per questo, 4 regioni si confermano le stesse. Tutta- invisibili. oltre alle dimensioni classiche (educazio- via si registra un peggioramento generale ne, salute e benessere materiale), l’Indice dell’Indice: escluso il Friuli-Venezia Giulia ne considera altre fondamentali che sono (il cui valore migliora), le altre 3 regioni diventate prioritarie negli ultimi anni, e (Trentino-Alto Adige/Südtirol, Emilia-Ro- in particolare nell’Agenda 2030, come ad magna e Valle d’Aosta) ottengono un va- esempio ambiente, sicurezza e protezio- lore inferiore all’anno precedente. È certo ne, parità di opportunità, partecipazione che gran parte di questo arretramento sia politica, capitale umano e sociale. dovuto agli effetti del Covid-19. Se infatti si guarda all’indicatore aggiunto in questa Dal punto di vista metodologico, l’Indice edizione per tener conto della pandemia, è stato costruito a partire dall’analisi di Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige/ 38 indicatori ritenuti fondamentali per Südtirol, Emilia-Romagna, Valle d’Aosta/ l’inclusione di donne e popolazione under Vallée d’Aoste e Lombardia sono le regioni 18. Gli indicatori sono raggruppati in 12 con il numero maggiore di casi positivi al dimensioni che afferiscono ai 4 Building Covid-19 sul totale della popolazione. Blocks (aree fondamentali) in cui è neces- sario agire per affermare e rendere opera- In alcune aree del paese la distanza con tivi i diritti di donne e bambini/e: salute, le principali democrazie europee sta au- educazione, economia e società. mentando più velocemente, restituendo- ci lo spaccato di un’Italia frammentata, Nell’edizione 2021 dell’Indice si è tenuto in cui le diseguaglianze aumentano non conto delle conseguenze della pande- solo tra donne e bambine/i e uomini, ma mia considerando altri 2 indicatori in ag- anche tra donne e bambini/e che vivono giunta ai 38 sopracitati (i casi positivi al in un territorio e donne e bambini che Covid-19 e la disponibilità nelle famiglie vivono in un altro territorio. I divari più di un pc e una connessione a Internet), consistenti tra territori riguardano la di- mentre per 4 indicatori (n. 4, 24, 29 e 33) mensione educativa di bambine/i e quella già presenti nell’Indice si sono potuti rac- economica per le donne. Povertà econo- cogliere dati aggiornati (che quindi ten- mica (ma non solo) delle donne e povertà gono conto degli effetti della pandemia). educativa dei bambini/e sono intrecciate 4
CAPITOLO 1 MAI PIÙ INVISIBILI Indice 2021: donne, bambine e bambini ai tempi del Covid-19 in Italia 5
Capitolo 1 - Un nuovo indice sulla condizione delle donne, dei bambini e delle bambine in Italia 1.1 Come nasce l’Indice In un mondo in cui le diseguaglianze permangono e la povertà è ancora un problema globale, donne, bambini e L’Italia nella serie dei WeWorld Index bambine sono ovunque le categorie di persone più a rischio di esclusione sociale. Il primo obiettivo di WeWorld è la promozione del diritto all’inclu- 2015 66 punti 18a posizione su 167 sione di donne e bambini/e in Italia e nel mondo. 2016 69 punti ↑ 20a posizione su 168 ↓ Condizione imprescindibile per realiz- zare azioni di inclusione è conoscere il più possibile le loro condizioni di vita e 2017 66 punti ↓ 21a posizione su 170 ↓ i rischi di emarginazione sociale. L’In- dice Mai più invisibili sulla condizione delle donne, dei bambini e delle bam- 2018 59 punti ↓ 27a posizione su 171 ↓ bine in Italia, pubblicato per la prima volta nel 2020, nasce dall’esigenza di valutare a livello regionale in quali 2019 57 punti ↓ 27a posizione su 171 = ambiti del paese vi sono forme di in- clusione/esclusione. Quest’anno WeWorld pubblica la se- 2020 55 punti ↓ 29a posizione su 172 ↓ conda edizione del rapporto per mo- nitorare i progressi e/o peggioramen- ti dei livelli di inclusione di donne e bambini/e in Italia. Inoltre, da diversi anni, WeWorld I diritti e l’inclusione delle donne sono Queste considerazioni costituiscono pubblica il WeWorld Index (giunto, nel strettamente collegati ai diritti e all’in- i presupposti dell’Indice Mai più invi- 2020, alla sua sesta edizione) volto clusione dei bambini/e2. Dove il con- sibili sulla condizione delle donne, dei a fotografare le condizioni di vita di cetto di inclusione implica il supera- bambini e delle bambine in Italia, il cui donne e bambini/e in circa 170 paesi mento di un’accezione economicistica fine è misurare le loro condizioni di del mondo. e ristretta del progresso, aprendo ad vita e livello di inclusione/esclusione una visione ampia, multidimensiona- nelle regioni italiane per diverse di- Nella serie del WeWorld Index anche le dinamica e positiva, personale e mensioni/indicatori, con l’obiettivo di l’Italia viene monitorata nella sua ca- sociale, universale dello sviluppo (in fare emergere le aree di criticità, sia pacità di garantire e promuovere i di- linea con l’Agenda 2030 e le cosid- sotto il profilo territoriale sia in termi- ritti di donne e bambini/e rispetto alle dette “5P”: People, Planet, Prosperity, ni qualitativi. tendenze mondiali, sulla base di 34 Partnership, Peace). Diventa dunque indicatori aggiornati annualmente1. Il fondamentale considerare congiunta- quadro che emerge non è confortante: mente le condizioni di vita di donne e dal 2015 l’Italia ha avuto un costante bambini/e per avere una visione il più peggioramento, passando dalla 18a completa ed esaustiva del loro livello posizione del 2015 (con 66 punti) alla d’inclusione. 29a posizione del 2020 (con 55 pun- ti). Gli ambiti in cui il nostro paese è maggiormente retrocesso riguardano l’inclusione economica e politica delle 2 Per molti anni la Convenzione sui diritti dell’infanzia e donne e la dimensione educativa per dell’adolescenza (CRC, 1989) e la Convenzione sull’elimina- zione di ogni forma di discriminazione contro le donne (CE- i bambini/e. Il ritardo accumulato nel DAW, 1979) sono state lette e considerate separatamen- corso degli anni sta indirizzando l’Italia te, come se il rispetto o la violazione dei diritti dei bambini non avesse niente a che fare con il rispetto o la violazione verso un lento declino, che la allonta- dei diritti delle donne, e viceversa. Più recentemente le na dai paesi europei. due Convenzioni sono state interpretate in stretta rela- zione (Price Cohen 1997; Bosisio, Leonini, Ronfani 2003), anche grazie al contributo di rapporti come il WeWorld 1 Nell’edizione 2020 sono stati aggiunti 3 indicatori re- Index, e Mai più invisibili, che considerano i diritti e l’in- lativi al Covid-19 per tener conto degli effetti della pan- clusione delle donne intrecciati con i diritti e l’inclusione demia sulla salute, l’economia e l’educazione. dei bambini, secondo una prospettiva multidimensionale. 6
Indice 2021 Capitolo 1 - Un nuovo indice sulla condizione delle donne, dei bambini e delle bambine in Italia 1.2 Una visione comune per promuovere i diritti delle donne e dei bambini/e Sono passati più di 70 anni dalla Di- alle risorse pubbliche (servizi); muo- ci, bisogna favorire le capacitazioni chiarazione Universale dei Diritti versi nel territorio (WeWorld, 2017). di entrambe le categorie sociali, in Umani (nel 2018 il 70° anniversario). maniera congiunta, interdipendente e A essa hanno fatto seguito leggi, con- Per promuovere i diritti simultanea. venzioni e trattati internazionali per delle donne e dei bambini rafforzare la conoscenza e il rispet- bisogna favorire il processo Nel rapporto Mai più invisibili 2021, to dei diritti umani in tutto il mondo. di acquisizione delle capa- così come nel WeWorld Index 2020, Oggi vi sono diversi strumenti giuridi- citazioni consideriamo quattro aree di azione ci fondamentali per proteggere i dirit- per affermare e rendere operativi i di- ti umani. Nonostante ciò, questi non I diritti sono realizzati con- ritti di donne e bambini/e. sono sempre e ovunque rispettati, ma cretamente quando in un “restano un miraggio per buona parte sistema di norme che li tu- In queste quattro aree (Four Buil- dell’umanità” (Amnesty International, tela sono promosse le capa- ding Blocks) è necessario che donne 2018). citazioni e bambini/e possano sviluppare le proprie capacitazioni, in modo da po- Donne e bambini sono certamente L’acquisizione delle capacitazioni non ter tradurre i propri diritti in azioni. In tra coloro più a rischio di violazione dipende esclusivamente dai singoli altre parole bisogna favorire il positi- dei diritti umani. E questo avviene individui, ma è influenzata dallo spe- ve power di fare e di essere ciò che si non tanto perché donne e under 18 si- cifico contesto ambientale e culturale vuole fare ed essere nelle seguenti 4 ano per natura più vulnerabili, ma per- in cui si vive. Non basta essere poten- aree: ché ostacolati nello sviluppo e nell’e- zialmente in grado di fare qualcosa. sercizio dei loro diritti da un contesto Devono sussistere certe condizioni culturale maschile dominante, in cui (norme, fattori sociali e culturali) che 1. EDUCAZIONE persistono la discriminazione di gene- consentono alle persone di realizzarsi. re (spesso implicita e quindi ancora più 2. SALUTE subdola) e la tendenza a non conside- L’acquisizione delle capa- rare i bambini come soggetti di diritto. citazioni è influenzata dai 3. ECONOMIA contesti ambientali e cul- Per poter esercitare effettivamente i turali 4. SOCIETÀ propri diritti donne e bambini devono essere in condizione di poterli con- Per un effettivo esercizio di cretizzare, di poterli tradurre in atti. diritti bisogna agire tanto a In ciascuno dei Building Blocks il pro- Il passaggio dalla definizione di un di- livello individuale quanto a cesso di acquisizione delle capacita- ritto al suo esercizio non è mai scon- livello sociale, promuoven- zioni di donne e bambini/e può essere tato. Per poter esercitare i propri di- do le capacitazioni e la mo- ostacolato da fattori di rischio specifici ritti, le persone devono possedere le difica delle norme sociali, e condivisi: specifici perché riguarda- capacitazioni (Amartya Sen, 2000). Le culturali e giuridiche. no donne e bambini/e in quanto tali capacitazioni sono da intendersi come (sono legati alla condizione di esse- le possibilità effettive che una persona Favorire il processo di acquisizione re donna e di minore età), condivisi possiede per perseguire e raggiungere delle capacitazioni non è sufficiente perché i fattori di rischio delle donne i propri obiettivi. se non si agisce contemporaneamente sono intrecciati e connessi a quelli dei sulle norme esistenti nel contesto so- bambini/e e viceversa. Presupposto per esercitare le proprie ciale e culturale. Nello specifico, è ne- capacitazioni è la libertà di scegliere cessario promuovere una cultura del Questi rischi sono presenti in tutti i 4 in base alle proprie aspirazioni e va- rispetto delle differenze e della parità Building Blocks: nell’ambito della salu- lori. Sono capacitazioni: la capacità di di genere, combattere gli stereotipi e te, in quello educativo, economico e vivere una vita sana; accedere a cono- la cultura patriarcale sia tra gli uomini sociale donne e bambini/e non pos- scenza, istruzione, formazione e infor- sia tra le donne. sono attuare i propri diritti in quanto mazione; prendersi cura di sé (tempo, donne e bambini/e. cultura, sport e svago); prendersi cura Inoltre, poiché diritti e capacitazioni degli altri; abitare e lavorare in luoghi dei bambini sono intrecciati con diritti Le azioni intraprese nei 4 Building sani e sicuri; lavorare e fare impresa; e capacitazioni delle donne, affinché Blocks, volte a favorire le capacitazio- partecipare alla vita pubblica e convi- le donne e i bambini possano eserci- ni di donne e bambini/e e la modifica vere in una società paritaria; accedere tare i propri diritti con effetti recipro- delle norme, hanno conseguenze an- 7
Capitolo 1 - Un nuovo indice sulla condizione delle donne, dei bambini e delle bambine in Italia ZIONE SALU A CONTESTO AMBIENTALE TE EDUC E CULTURALE Capacitazioni e modifica delle norme nne e ba do i m Diritti d Capacitazioni e bini/e modifica delle norme ECON TÀ CONTESTO AMBIENTALE E CULTURALE IE OM IA SOC che sul contesto ambientale e cultu- 2. SALUTE 4. SOCIETÀ rale, che a sua volta contribuisce all’af- Una donna consapevole di quanto sia • Una donna che partecipa attiva- fermazione di nuovi diritti per tutti, importante investire nei primi 1.000 mente alla vita sociale e politica, uomini compresi. giorni (il periodo dal concepimento spesso si impegna nella promozio- fino ai due anni del bambino) possiede ne di politiche a favore dei bambini Di seguito alcuni esempi di azioni le capacitazioni per prendersi cura di e delle famiglie e promuove politi- congiunte, nei 4 Building Blocks che sé e dei suoi figli in questa fase, quindi: che attente alla parità di genere. favoriscono le capacitazioni di donne • i bambini/e saranno ben nutriti, in • Bambini e bambine che hanno po- e bambini/e in maniera congiunta, in- buona salute, con peso adeguato tere negoziale in famiglia, vengono terdipendente e simultanea, su cui vi è alla nascita; ascoltati dai propri genitori, hanno un ampio consenso da parte della let- • la donna avrà meno rischi di com- maggiore fiducia in sé stessi, nelle teratura (si veda ad es. UNICEF 2006; plicazioni durante la gravidanza e il proprie capacità e sapranno difen- FAO, 2011; UNFPA, UNICEF, 2011a parto, per sé stessa e i propri figli/ dere i propri diritti anche in ambito e b): figlie. pubblico. 1. EDUCAZIONE 3. ECONOMIA Se i bambini/e hanno accesso alla Se una donna lavora: scuola preprimaria: • i bambini, soprattutto le bambine, • le donne rientrano (prima) nel mer- hanno un modello di madre lavo- cato del lavoro retribuito; ratrice che li guiderà nelle scelte • bambine e bambini apprendono e future. Le bambine studieranno di interiorizzano la parità di genere più ed entreranno nel mercato del sin dall’infanzia. lavoro retribuito; • la donna ha maggiore potere deci- sionale nelle scelte familiari. 8
Indice 2021 Capitolo 1 - Un nuovo indice sulla condizione delle donne, dei bambini e delle bambine in Italia 1.3 Com’è costruito l’Indice Dal punto di vista metodologico, (ad esempio la percentuale di minori to il modo in cui ci relazioniamo gli l’Indice è stato costruito a partire a rischio povertà o esclusione so- uni con gli altri, hanno inciso sulle dall’analisi di 38 INDICATORI rite- ciale). Effettuata questa operazione economie dei paesi e sui percorsi nuti fondamentali per l’inclusione di preliminare, si è proceduto alla stan- educativi dei bambini e dei giovani. donne e popolazione under 18. Gli dardizzazione, tramite cui gli indica- indicatori sono raggruppati in 12 DI- tori, espressi in unità di misura diffe- Per queste ragioni, nell’edizione MENSIONI che afferiscono ai 4 Buil- renti (alcuni sono in percentuali, altri 2021 dell’Indice si è tenuto conto ding Blocks (aree fondamentali) in cui in numeri assoluti, altri sono a loro delle conseguenze della pandemia è necessario agire per affermare e volta indici sintetici, etc.), sono stati considerando altri 2 indicatori in ag- rendere operativi i diritti di donne e resi omogenei. giunta ai 38 sopracitati (i casi positi- bambini/e: salute, educazione, eco- vi al Covid-19 e la disponibilità nelle nomia e società. I nuovi valori ottenuti dalla standar- famiglie di un pc e una connessio- dizzazione hanno per definizione ne a Internet), mentre per 4 indica- Gli indicatori sono stati scelti sulla media uguale a 0 e varianza uguale tori (n. 4, 24, 29 e 33) già presenti base di alcune considerazioni: la rile- a 1, e oscillano in un range molto li- nell’Indice si sono potuti raccogliere vanza rispetto al tema dell’inclusione mitato, tra valori positivi e negativi. dati aggiornati (che quindi tengono di donne e bambini/e, cioè la capaci- Quanto più i valori si allontanano conto degli effetti della pandemia). tà di riferirsi in modo coerente e per- dallo zero, tanto più sono distanti dal L’intento è quello di stimare alcuni tinente alle loro condizioni di vita; la valore medio. effetti del Covid-19, pur consapevo- possibilità di avere dati il più possi- li che al momento della scrittura di bile completi, disponibili per tutte I valori positivi rappresentano un questo report la situazione è ancora le regioni, aggiornati e raccolti con punteggio al di sopra della media, in evoluzione. cadenza regolare, in modo da poterli quelli negativi un punteggio inferio- confrontare nel tempo; l’accuratezza re. Ai 38 indicatori è stato attribuito I due nuovi indicatori (n. 39 e 40) delle fonti, cioè la loro credibilità nel lo stesso peso (1), eccetto che a 4 di presi in considerazione per tenere rilevare i dati; infine la loro accessibi- essi: le competenze alfabetiche e nu- conto della pandemia afferiscono a lità, cioè la facilità di accesso a essi. meriche degli studenti, e due indica- due dei quattro Building Blocks in cui tori relativi alla salute delle donne (la si affermano i diritti dei bambini/e e Le fonti degli indicatori sono pubbli- percentuale di donne in eccesso di delle donne: SALUTE ed EDUCA- che: il sito dell’Istat, i dati divulgati peso e di donne che praticano sport ZIONE. dal Rapporto Bes e dalla pubblicazio- in modo continuativo) che sono stati ne Noi Italia. La raccolta dei dati si è pesati a metà (1/2). Per ECONOMIA si è fatto riferimento conclusa il 7 aprile 2021. a due indicatori già considerati nell’In- L’indice sintetico che misura l’inclu- dice, con dati aggiornati al quarto tri- Per calcolare l’Indice i 38 indicato- sione di donne, bambini e bambine mestre del 2020 (n. 24 e 33). ri sono stati sintetizzati in un unico nelle regioni italiane è la media arit- indice attraverso una procedura sta- metica dei 38 indicatori normalizzati Non vi è un indicatore riferito al tistica nota come z-score. Questa e ponderati. quarto Building Block, ovvero SO- procedura permette di liberare gli in- CIETÀ, perché allo stato attuale non dicatori della loro unità di misura e di Per rendere maggiormente leggibili esistono indicatori sufficientemen- renderli omogenei, quindi “raggrup- i punteggi ottenuti dai paesi nell’in- te aggiornati e affidabili sugli effetti pabili” in un indice sintetico. Inoltre dice sintetico, sono stati moltiplicati della pandemia in questo ambito. ha il vantaggio, rispetto ad altri me- per 10. I valori così ottenuti oscillano todi, di mostrare quanto le regioni tra +7,8 (punteggio ottenuto dalla 1° L’indicatore 39 (casi Covid-19) è sta- sono distanti tra loro rispetto a un regione in classifica) e -9,4 (ottenuto to pesato il 50% in più rispetto agli determinato indicatore e nell’indice dall’ultima regione in classifica). altri indicatori. sintetico. Nel 2020 la pandemia da SARS- Gli indicatori n. 4, 24, 29, 33 e 40 Prima di costruire l’indice sintetico, CoV-2 ha stravolto il mondo. Non sono stati pesati il 25% in più rispet- gli indicatori sono stati trasformati in si poteva dunque trascurare questo to agli altri indicatori. modo che i loro valori si muovessero accadimento nel rapporto Mai più con coerenza nella stessa direzione. invisibili 2021. Il mondo dopo il Co- Ricapitolando, gli indicatori relati- Alcuni indicatori infatti sono diret- vid-19 è e sarà diverso. La pandemia vi al Covid-19, divisi per rispettive tamente proporzionali all’inclusione ha intaccato la salute delle persone aree, sono3: (ad esempio la percentuale di donne e i sistemi sanitari, i provvedimenti 3 Per le definizioni complete degli indicatori si veda occupate), altri lo sono inversamente presi per affrontarla hanno modifica- l’Appendice 9
Capitolo 1 - Un nuovo indice sulla condizione delle donne, dei bambini e delle bambine in Italia SALUTE 29 Indice di salute mentale. I dati raccolti per questo indicatore sono aggiornati a marzo 2021, pertanto tengono conto degli effetti della pandemia sul benesse- re psicologico delle donne. 39 Casi Covid-19. Sono stati presi in considerazione i casi di persone risultate positive al Covid-19 sul totale della popolazione residente. EDUCAZIONE 4 Copertura banda larga. Il dato sulla percentuale di popolazione coperta dalla banda ultralarga consente di individuare in quali aree del paese vi sono maggiori difficoltà ad avere una connessione di buona qualità. È dunque considerato come proxy della possibilità di seguire le lezioni in didattica a distanza (DAD). 40 Disponibilità in famiglia di almeno un computer e della connessione a Internet. L’indicatore considera le famiglie che hanno accesso a Internet e ad almeno un computer sul totale delle famiglie residenti. Anche in questo caso l’indicatore è considerato come una proxy della possibilità di seguire le lezioni in didattica a distanza (DAD). ECONOMIA4 24 Tasso di disoccupazione totale Il dato è aggiornato al quarto trimestre del 2020 e dunque tiene conto degli effetti della pandemia. 33 Tasso di occupazione femminile Come per l’indicatore n. 24, il dato è aggiornato al quarto trimestre del 2020 e dunque tiene conto degli effetti della pandemia. 4 Al momento della raccolta dati non erano disponibili aggiornamenti sulle variazioni del PIL regionale. Pertanto il PIL non è stato considerato come indicatore dell’effetto Covid-19. 10
CAPITOLO 2 LA MAPPA E I RISULTATI 11
Capitolo 2 - La mappa e i risultati 2.1 La mappa LIVELLO DI INCLUSIONE BUONO 5,5 7,8 LIVELLO DI INCLUSIONE 4,0 SUFFICIENTE 3,5 2,9 1,3 LIVELLO DI INCLUSIONE 5,5 INSUFFICIENTE 1,5 LIVELLO DI ESCLUSIONE 3,3 GRAVE 3,1 2,1 -2,0 1,8 -2,0 -5,9 -8,5 -3,7 -3,1 -7,8 La classifica è stata suddivisa in quartili. -9,4 In statistica i quartili sono quei valori/modalità che ripartiscono la popolazione in quattro parti di uguale numerosità. 12
Indice 2021 Capitolo 2 - La mappa e i risultati 2.2 I risultati La classifica delle regioni italiane Elaborazione WeWorld. Friuli-Venezia Giulia -Posizione 1 7,8 Trentino-Alto Adige/Südtirol - Posizione 2 5,5 Emilia-Romagna - Posizione 2 5,5 Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste - Posizione 4 4,0 Lombardia - Posizione 5 3,5 Toscana - Posizione 6 3,3 Marche - Posizione 7 3,1 Veneto - Posizione 8 2,9 Umbria - Posizione 9 2,1 Lazio - Posizione 10 1,8 Liguria - Posizione 11 1,5 Piemonte - Posizione 12 1,3 -2,0 Posizione 13 - Molise -2,0 Posizione 13 - Abruzzo -3,1 Posizione 15 - Sardegna -3,7 Posizione 16 - Basilicata -5,9 Posizione 17 - Puglia -7,8 Posizione 18 - Calabria -8,5 Posizione 19 - Campania -9,4 Posizione 20 - Sicilia -10 -8 -6 -4 -2 0 2 4 6 8 La classifica finale vede al primo po- Rispetto al 2020, non vi sono cambia- È certo che gran parte di questo arre- sto il Friuli-Venezia Giulia (1a posizio- menti di rilievo nella classifica generale. tramento sia dovuto agli effetti del Co- ne), seguito dal Trentino-Alto Adige/ Le prime quattro regioni si confermano vid-19. Se infatti si guarda all’indicatore Südtirol (2a) e dall’Emilia-Romagna le stesse. Tuttavia si registra un peggio- aggiunto in questa edizione per tenere (2a). Seguono Valle d’Aosta/Vallée d’Ao- ramento generale dell’indice: escluso conto della pandemia (indicatore n. 39), ste e Lombardia. La parte centrale della il Friuli-Venezia Giulia (il cui valore mi- Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adi- classifica è ancora occupata da regioni gliora), le altre tre regioni (Trentino-Alto ge/Südtirol, Emilia-Romagna, Valle d’A- del Nord e del Centro, mentre agli ultimi Adige/Südtirol, Emilia Romagna e Valle osta/Vallée d’Aoste e Lombardia sono posti per inclusione di donne e bambi- d’Aosta/Vallée d’Aoste) ottengono un le regioni con il numero maggiore di casi ni/e vi sono regioni del Sud Italia: Pu- valore inferiore all’anno precedente. positivi al Covid-19 sul totale della po- glia, Calabria, Campania e all’ultimo polazione (si veda Appendice). posto la Sicilia. Il divario tra la prima e l’ultima regione in classifica è di 17,2 punti. 13
Capitolo 2 - La mappa e i risultati Le prime 5 regioni in classifica nell’Indice 2021 e il confronto con il 2020* Elaborazione WeWorld. 2021 2020 Posizione Valore Posizione Valore 1 Friuli-Venezia Giulia 7,8 1 Friuli-Venezia Giulia 6,7 2 Trentino-Alto Adige/Südtirol 5,5 2 Trentino-Alto Adige/Südtirol 6,3 2 Emilia-Romagna 5,5 3 Emilia-Romagna 5,8 4 Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 4,0 4 Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 4,8 5 Lombardia 3,5 5 Toscana 3,7 * Nell’edizione 2021 è stato rivisto e aggiornato il metodo di calcolo. In Appendice è possibile consultare la posizione in classifica nel 2020 per ciascuna regione cal- colata sulla base di queste revisioni. Le ultime 5 regioni in classifica nell’Indice 2021 e il confronto con il 2020 Elaborazione WeWorld. 2021 2020 Posizione Valore Posizione Valore 16 Basilicata -3,7 16 Basilicata -4,1 17 Puglia -5,9 17 Puglia -5,8 18 Calabria -7,8 18 Sicilia -8,4 19 Campania -8,5 19 Calabria -8,7 20 Sicilia -9,4 20 Campania -9,2 Si rileva qualche cambiamento di posi- Piemonte, che dalla 9a posizione passa posizione e per valore dell’indice (da -8,7 zione nella parte centrale della classifica. alla 12a7, e l’Umbria che dalla 6a posizio- a -7,8). In particolare la Lombardia, che rispetto ne passa alla 9a. al 2020 migliora per posizione (dall’8a Al di là di questi lievi scostamenti di va- alla 5a) e leggermente per valore dell’in- Rimangono nella stessa posizione in lore e posizione8, è interessante rilevare dice (da 3,0 a 3,5).5 Anche le Marche classifica Molise, Basilicata e Puglia, pur che nelle ultime regioni in classifica il scalano la classifica, passando dalla 10a peggiorando nel valore dell’indice. numero di donne e bambini/e a rischio alla 7a posizione6, mentre peggiorano il povertà ed esclusione sociale aumenta Sicilia, Calabria e Campania si confer- considerevolmente dal 2020 al 2021. 5 Tuttavia, se si guardano nel dettaglio gli indicatori che compongono l’Indice, non si riscontrano evidenti miglio- mano le regioni peggiori per inclusione ramenti in nessuno di questi. Qualche miglioramento si di donne e bambini/e. Ma rispetto al Le tre regioni continuano a essere le ulti- registra nelle competenze alfabetiche e numeriche dei 15enni (dato che però è antecedente la pandemia, indi- 2020, si assiste a un peggioramento del- me in classifica in entrambi gli indicatori catori n. 17 e 18) e nel numero di donne amministratrici la Sicilia, che dalla 18a posizione passa (n. 12 e n. 35), confermando le cattive comunali (indicatore n. 36). Tali progressi sono quasi del tutto compensati dai dati pessimi relativi ai casi di Co- all’ultima (con un indice che cala da -8,4 performance registrate nel 2020, e mo- vid-19: la Lombardia si classifica al 15° posto per numero a -9,4). La Campania al contrario migliora strano un divario enorme rispetto alla di casi sul totale della popolazione (indicatore n. 39). Il cambio di posizione della regione è anche influenzato dai di una posizione (dalla 20a alla 19a) e lie- prima regione in classifica (si vedano i peggioramenti/miglioramenti di posizione delle altre re- vemente nell’indice (da un valore di -9,2 dati e le infografiche nella pagina se- gioni in classifica, dovuto al metodo di calcolo utilizzato (per approfondimenti si veda il cap. 1). a -8,5). Anche la Calabria migliora di una guente). 6 La regione registra un miglioramento rispetto al nu- 7 Il Piemonte ha subito un peggioramento in relazione mero di minori e donne a rischio povertà ed esclusione alla partecipazione politica delle donne a livello comunale sociale (indicatori n. 12 e 35), nel numero di donne vitti- e regionale (indicatori n. 36 e 37), ai tassi di occupazione 8 Scostamenti che, come anticipato in nota 2, dipendo- me di omicidio (n. 10), e nella partecipazione politica delle delle donne (n. 33), e alla percentuale di 30-34enni donne no in parte dagli scostamenti delle altre regioni in clas- donne a livello regionale (n. 37). con istruzione terziaria (n. 30). sifica. 14
Indice 2021 Capitolo 2 - La mappa e i risultati Confronto tra Indice 2020 e 2021 per minori e donne a rischio povertà ed esclusione sociale nelle ultime tre regioni in classifica (indicatori n. 12 e 35)* Elaborazione WeWorld. 12 35 Minori a rischio povertà Donne a rischio povertà ed esclusione sociale ed esclusione sociale (% sul totale dei minori residenti) (% sul totale delle donne residenti) 2020 2021 2020 2021 Campania 50,1 56,1 47,8 67,9 Calabria 51,0 58,6 46,6 53,4 Sicilia 60,0 58,2 52,5 63,4 * Per le classifiche complete si vedano rispettivamente pag. 27 per l’indicatore n. 12 e pag. 41 per l’indicatore n. 35. Bambini e bambine a rischio povertà ed esclusione sociale in Friuli-Venezia Giulia e Calabria (rispettivamente prima e ultima regione in classifica nell’indicatore n. 12) FRIULI VENEZIA-GIULIA CALABRIA Donne a rischio povertà ed esclusione sociale in Emilia-Romagna e Campania (rispettivamente prima e ultima regione in classifica nell’indicatore n. 35) EMILIA-ROMAGNA CAMPANIA 15
Capitolo 2 - La mappa e i risultati In generale Sicilia, Campania e Calabria La condizione economica femminile è quanto concerne gli aspetti economici e sono le ultime regioni in classifica in 21 peggiorata drasticamente a causa del- la conciliazione vita famigliare-lavoro, le indicatori su 40. Il divario con le prime la pandemia da SARS-CoV-2. Da un donne ne hanno risentito in termini di regioni è particolarmente pronunciato sondaggio svolto da WeWorld in col- partecipazione al mercato del lavoro per quanto riguarda le condizioni dei laborazione con Ipsos a febbraio 2021 (i tassi di occupazione delle donne sono bambini e delle bambine, in quasi tutte (WeWorld, 2021) 1 donna su 2 dichiara calati del -2,58% dal 2019 al 2020, vs un le dimensioni considerate (educazione, una diminuzione delle proprie entrate calo dell’1,67% degli uomini, cfr. Focus) capitale umano e sociale, capitale eco- economiche e sempre una donna su 2 ma anche in termini di carico famiglia- nomico). teme di perdere il lavoro, percentuale re e di cura (il 38% delle donne ha di- che sale tra le giovani e tra le donne con chiarato di farsi carico da sola della cura Per quanto concerne la condizione figli piccoli. di famigliari, cfr. WeWorld 2021). Come femminile, le donne residenti in Sici- si avrà modo di approfondire nel Focus lia, Campania e Calabria soffrono so- Le conseguenze economiche e so- del rapporto, il peggioramento della con- prattutto sul piano dell’educazione/ ciali della pandemia si sono riversate dizione economica femminile impoveri- formazione e su quello economico in particolar modo su alcune fasce sce l’intera società. (nello specifico sulla partecipazione di popolazione, tra cui le donne9. Per al mercato del lavoro e dunque sul ri- schio di cadere in povertà). 9 Per approfondimenti si vedano anche i Box “Effetto Covid-19” contenuti nelle Dimensioni. Prima e ultima regione in classifica per alcuni indicatori relativi all’EDUCAZIONE, al CAPITALE UMANO E SOCIALE, al CAPITALE ECONOMICO dei BAMBINI e delle BAMBINE Elaborazione WeWorld. PRIMA ULTIMA REGIONE REGIONE IN CLASSIFICA IN CLASSIFICA EDUCAZIONE Valle d’Aosta/Vallée Bambini di 0-2 anni che utilizzano il servizio di asilo nido Calabria 16 (percentuale) d’Aoste 25,5 2,1 CAPITALE UMANO E SOCIALE 25-64enni con al più istruzione secondaria inferiore Umbria Puglia 20 (percentuale) 28,8 49,0 Spesa corrente dei Comuni per la cultura Trentino-Alto 22 (percentuale) Adige/Südtirol Campania 4,5 50,2 CAPITALE ECONOMICO Trentino-Alto PIL pro capite Calabria 23 (euro) Adige/Südtirol 36.008,1 15.676,6 Tasso di disoccupazione Trentino-Alto 24 (percentuale) Adige/Südtirol Sicilia 17,8 4,9 Indice di povertà regionale Emilia-Romagna Sicilia 25 (percentuale) 4,2 24,3 16
Indice 2021 Capitolo 2 - La mappa e i risultati Classifica delle regioni italiane per tassi Quasi 1 donna su 2 di occupazione femminile (indicatore 33 ) dichiara di temere la nell’Indice 2021, e confronto con Indice 2020 Elaborazione WeWorld. perdita del lavoro Posizione 1 Valle d'Aosta / Vallée d'Aoste 2020 68,8 2021 62,3 ↓ 2 Emilia-Romagna 66,9 62,1 ↓ 2 Trentino Alto Adige / Südtirol 69,8 61,9 ↓ 4 Friuli-Venezia Giulia 63,6 60,6 ↓ 5 Lombardia 63,8 59,8 ↓ 6 Toscana 64,6 59,7 ↓ 7 Piemonte 63,1 57,0 ↓ 8 Umbria 58,7 56,8 ↓ 9 Liguria 59,1 56,5 ↓ 55% tra le 10 Veneto 62,6 55,7 ↓ giovani 11 Marche 60,5 55,3 ↓ 12 Lazio 56,8 52,8 ↓ donne 13 14 Abruzzo Sardegna 48,9 47,9 49,4 43,1 ↑ ↓ 15 Basilicata 39,7 40,1 ↑ 54% tra le 16 Molise 45,0 39,7 ↓ occupate 17 Calabria 33,5 33,1 ↓ 18 Puglia 35,6 32,5 ↓ con figli/e 0-13 anni 19 Sicilia 31,5 31,5 = 20 Campania 31,9 29,4 ↓ (WeWorld, 2021) ITALIA 53,1 49,4 ↓ Prima e ultima regione in classifica per alcuni indicatori relativi all’EDUCAZIONE e alle OPPORTUNITÀ ECONOMICHE delle DONNE Elaborazione WeWorld. PRIMA ULTIMA REGIONE REGIONE IN CLASSIFICA IN CLASSIFICA EDUCAZIONE Donne 30-34enni con istruzione universitaria Lazio Calabria 30 (percentuale) 43,2 23,2 Giovani donne che non lavorano e non studiano (Neet) Trentino-Alto 31 (percentuale) Adige/Südtirol Sicilia 39,9 14,6 Apprendimento permanente Friuli Venezia-Giulia Sicilia 32 (percentuale) 12,0 5,0 OPPORTUNITÀ ECONOMICHE Valle d’Aosta/Vallée Tasso di occupazione delle donne (15-64 anni) Calabria 33 (percentuale) d’Aoste 62,3 29,4 17
Capitolo 2 - La mappa e i risultati Classifica delle regioni italiane nell’indicatore 40 Elaborazione WeWorld. Disponibilità in famiglia di almeno un 40 computer e della connessione a Internet (percentuale) Per quanto riguarda la condizione 1 Trentino-Alto Adige/Südtirol 74,1 dei bambini e delle bambine a segui- 2 Friuli-Venezia Giulia 74,0 to della pandemia da Covid-19, non 3 Lazio 73,4 abbiamo ancora a disposizione dati 4 Emilia-Romagna 71,1 accurati e completi. È certo tuttavia 5 Lombardia 70,7 che la chiusura delle scuole e la di- 6 Veneto 70,5 dattica a distanza abbiano acuito le 7 Toscana 69,2 diseguaglianze sociali tra chi aveva le 8 Marche 67,4 risorse (materiali e umane) per seguire le lezioni online e chi non le possede- 8 Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 67,4 va. A tal proposito nell’Indice 2021 si è Italia 66,7 cercato di tenere conto delle difficoltà 10 Sardegna 66,5 nell’educazione degli under 18 attraver- 11 Piemonte 65,7 so l’introduzione di una proxy: il numero 12 Abruzzo 65,2 di famiglie che hanno accesso a Internet 13 Liguria 64,4 e ad almeno un computer (indicatore n. 14 Umbria 63,6 40)10. In aggiunta all’indicatore n. 4, resti- 15 Campania 62,0 tuisce un’idea delle differenze regionali 16 Molise 61,9 in termini di accesso e uso di Internet per 17 Puglia 59,8 seguire le lezioni. 18 Sicilia 55,4 19 Calabria 53,4 Anche in questo caso si nota un divario 20 Basilicata 53,3 considerevole tra le regioni del Sud e quelle del Nord (di circa 20 punti per- centuali). Si può dunque ragionevolmen- te supporre che le diseguaglianze tra regioni già esistenti prima del Covid-19 rispetto alle performance degli studenti cfr. WeWorld, 2021). Seguire le lezioni a (si vedano indicatori n. 17 e 18) e ai tassi distanza ha comportato un adattamento di abbandono scolastico (indicatore 19) a nuove modalità di studio e apprendi- si aggraveranno ulteriormente, date le mento per gli studenti e le studentesse, difficoltà di seguire la didattica a distan- e la possibilità di avere risorse famigliari za in alcuni contesti. Secondo alcune (in termini materiali ma anche umane, di stime (Tuttoscuola.com, 2021) si potreb- competenze, specie tecnologiche) ha ac- be arrivare a un tasso di abbandono del centuato i divari. 27%, il livello di sei-sette anni fa (si veda Dimensione Educazione dei bambini/e). La pandemia ha aggravato le disegua- Le lacune qui prospettate rispetto ai glianze sociali e territoriali che esi- percorsi educativi degli under 18 sono stevano già nel nostro paese, e i più destinate ad accentuarsi ulteriormente, colpiti sono le donne, i bambini e le visto il forte nesso tra povertà educativa bambine. Per uscire dalla crisi è neces- e povertà economica (cfr. WeWorld In- sario investire sul contrasto alla povertà dex 2018). educativa e sulla promozione dell’occu- pazione femminile, due facce della stes- Il 14% delle donne italiane ha dichiarato sa medaglia. di aver avuto difficoltà durante la pande- mia a sostenere le spese per l’acquisto di libri, pc, tablet per i figli, percentuale che sale al 27% tra le non occupate con figli (quindi nelle famiglie monoreddito, 10 Per maggiori info si veda il par. 1.3. 18
Indice 2021 CAPITOLO 3 LE DIMENSIONI 19
Dimensione 1 Contesto Ambiente Bambine/i e donne che vivono in contesti inquinati, dove lo sfruttamento del suolo non è regolamentato e mancano o sono carenti alcuni servizi essenziali per la salute delle persone vanno incontro ad una delle più radicali forme di esclusione: sono privati dell’opportunità di vivere in un ambiente sano. Qualità dell’aria urbana – PM10 Nell’ultimo decennio l’Italia è stata segnata INTRODUZIONE I N D I C AT O R I 1 Percentuale di centraline dei comuni capoluogo di provincia che hanno registrato più di 35 g/anno di superamenti del valore da un rallentamento della crescita economi- ca che ha attenuato la pressione esercitata limite giornaliero previsto per il PM₁₀ (50 µg/m3) (Bes, 2019) sull’ambiente. Nonostante ciò, il nostro paese rimane una delle aree europee con i peggio- ri livelli di inquinamento atmosferico (ISPRA, Indice di abusivismo edilizio 2 Percentuale di costruzioni abusive per 100 costruzioni autorizzate dai Comuni 2020). La qualità dell’aria è particolarmente critica (Bes, 2019) nelle città ad alta intensità produttiva e indu- striale situate nel Nord del paese, dove la con- Irregolarità nella distribuzione dell’acqua centrazione a livelli nocivi per la salute umana 3 Percentuale di famiglie che denunciano irregolarità nell’erogazione dell’acqua sul totale delle famiglie di polveri sottili e combustibili rimane elevata. L’esposizione agli inquinanti comporta effetti (Bes, 2020) negativi sulla fertilità, la gravidanza e la sa- lute dei neonati, nonché un notevole impat- to economico: si vive di meno e ci si amma- la più spesso, aumentano i costi sanitari e si riduce la produttività. Fortunatamente, negli ultimi anni sono stati fatti progressi nell’uso 91% del territorio italiano è a Il delle energie rinnovabili, consentendo all’Ita- lia di raggiungere in anticipo l’Obiettivo 2020 rischio idrogeologico di impiego di green energies stabilito dall’UE (Bes, 2020). (Legambiente, 2018) L’Italia registra performance negative anche rispetto alla gestione del territorio: il consumo di suolo continua a crescere a un tasso mag- giore rispetto agli altri paesi europei, tanto da E F F E T TO C OVID-1 9 collocarsi in fondo alla classifica (166esimo posto) dell’Environmental Performance Index11 La pandemia da SARS-CoV-2 ha avuto un (ASviS, 2020). duplice effetto sulle questioni climatiche. Si nota qualche segnale positivo nell’indice Da una parte i governi nazionali, impegnati di abusivismo edilizio, che nel 2019 risultava nel contrastare l’emergenza sanitaria, hanno ridotto il loro in calo per il secondo anno consecutivo (con impegno nella lotta al cambiamento climatico. Dall’altra 17,7 costruzioni abusive ogni 100 autorizza- parte la limitazione delle attività di produzione e traspor- te, rispetto alle 19,9 del 2017, cfr. Bes, 2020). to ha avuto effetti positivi sull’ambiente. Su questo punto, Permangono tuttavia forti differenze tra il l’ultimo Rapporto ASViS aveva previsto una diminuzione Nord e il Sud del paese, legate a fattori so- delle emissioni di gas serra nel 2020, con un sostanziale mi- cio-culturali ed economici: in diverse regioni glioramento della qualità dell’aria a causa dei divieti di spo- del Sud l’indice di abusivismo è 14 volte mag- stamento e del rallentamento economico (ASViS, 2020). giore di quello registrato nel Nord del paese. Questo miglioramento, che rischia di essere temporaneo, Per quanto riguarda l’irregolarità nella distri- non deve però distogliere l’attenzione pubblica dalla sfida buzione dell’acqua, si è registrato un miglio- climatica e dalla perdita progressiva di biodiversità. ramento di quasi 2 punti percentuali rispetto L’emergenza Covid-19, infatti, ha messo in discussione all’anno precedente, con valori in ribasso spe- il nostro rapporto con il pianeta e l’utilizzo che facciamo cie nelle regioni del Sud che dovrebbero fare delle sue risorse, facendo emergere il preoccupante rischio importanti investimenti per evitare la disper- di trasmissione delle malattie zoonotiche. Oggi, il 60% di sione nella rete idrica e garantire l’accesso tutte le malattie infettive che colpiscono gli esseri umani ha all’acqua tutto l’anno. origine animale; Covid-19 è l’ultima, e al momento anche la più devastante, tra le malattie zoonotiche scoperte negli 11 L’Environmental Performance Index (EPI), o Indice di Sostenibilità Am- bientale, è un indice utilizzato per quantificare le prestazioni ambientali di ultimi anni dopo Ebola, SARS, MERS etc. Molte di queste un paese. L’indice si serve di 32 indicatori di performance, relativi a 11 cate- sono trasmesse da animali selvatici a causa della devasta- gorie tematiche, per stilare una classifica di 180 paesi sulla salute e vitalità dei loro ecosistemi. Per maggiori informazioni https://epi.yale.edu/ zione degli ecosistemi (World Economic Forum, 2020a). 20
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