MAGAZINE - NOTIZIE, EVENTI, COMMENTI FUORI E DENTRO LA SCUOLA CENTRO STUDI CASNATI - Via Carloni 8, 22100 COMO - Tel. 031 5378900 ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
MAGAZINE ANNO 04 numero 1 speciale orientamento ottobre 2012 NOTIZIE, EVENTI, COMMENTI periodico a cura di: FUORI E DENTRO LA SCUOLA CENTRO STUDI CASNATI - Via Carloni 8, 22100 COMO - Tel. 031 5378900 - www.centrocasnati.it
OPEN DAY 24 novembre LICEO 2012 LINGUISTICO aree: TRILINGUE INTERPRETI TURISTICO-ALBERGHIERO CLASSICA LICEO ARTISTICO LICEO indirizzo: CLASSICO ARCHITETTURA e AMBIENTE ambito: AUDIOVISIVO e MULTIMEDIALE EUROPEO ISTITUTO AERONAUTICO istituto tecnico - trasporti e logistica articolazione: CONDUZIONE DEL MEZZO ISTITUTO ALBERGHIERO istituto professionale - servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (5 anni) articolazione: ENOGASTRONOMIA SERVIZI DI SALA E DI VENDITA formazione professionale IeFP (3 anni) Operatore della RISTORAZIONE - “Preparazione pasti”
SOMMARIO L’EDITORIALE ANNO 04 numero 1 La realtà alterata speciale orientamento ottobre 2012 di M. Scaccabarozzi L’Italia è un paese dove purtroppo molto falla della spesa pubblica italiana. In una situa- RITORNO AL CLASSICO..................................4 spesso la realtà è raccontata in modo opposto zione dove è giusto sottolineare che esistono a come sia nei fatti. La percezione delle cose anche pochissimi strumenti di agevolazione o COMPUTER IN CLASSE...................................6 da parte dei cittadini vive nel difetto di fondo sostegno per la scuola paritaria, che rappresen- del preconcetto e delle scarsa propensione ad ta comunque sia una fetta di servizio pubblico QUANDO IL LICEO E’ DAVVERO LINGUISTICO.....................................................8 osservare con criticità. In molti casi c’è chi si che un settore capace di assorbire occupazione. IL CODICE DI UNA LINGUA............................9 avvantaggia di ciò e cerca allora di falsare il più Due pesi e due misure se si fa un paragone con possibile l’evidenza, mascherando in malafede quanto avviene per il servizio sanitario con- il quadro delle cose. venzionato. Se si pensa poi a quanti sprechi o RIFLESSI D’ARTE A COMO.............................12 Per anni la scuola è stata il facile bersaglio di vere e proprie frodi, a danno dello Stato e delle IL “PRINCIPE“ DELL’ ANIMAZIONE 3D ......14 ARTE E PRODUZIONE.....................................15 molta politica, con l’accusa di spendere trop- Regioni, ha visto il sistema di sussidi alla sanità po, di spendere male e di non essere efficiente. privata, viene da pensare che la scuola finisce DICONO DI NOI...............................................16 Troppi insegnanti, troppi istituti, troppo pochi sempre per fare il parafulmine in fatto di spen- studenti per aula. Un capitolo di spesa per lo ding review. LA SCUOLA DELL’ INNOVAZIONE..............18 Stato troppo gravoso. E con questa logica si è E poi saltiamo al discorso del Presidente del- agito molte volte sotto il paravento delle rifor- la Repubblica Giorgio Napolitano, tenuto pochi me per ammodernare la scuola, per fornirle le giorni fa in Quirinale, in occasione della ceri- SI SCRIVE TRASPORTI E LOGISTICA, SI LEGGE “3 i” che le mancavano, per premiare il merito. monia di apertura dell’anno scolastico. Un dis- AERONAUTICO................................................20 Tutti hanno visto solo tagli ed arretramenti dei corso tutto teso a condannare gli scandali po- I GUARDIANI DEL CIELO...............................21 servizi che la scuola è in grado di offrire a stu- litici più recenti, con sprechi e comportamenti PROFESSIONE PILOTA..................................23 denti e famiglie, che poi nel complesso formano privi di ogni etica che vanno ben oltre il limite una parte vitale dei cittadini di questo Stato. dell’immaginazione. Niente di nuovo sotto il AMBIZIONE E PASSIONE.............................24 Quali reali rivoluzioni abbiamo visto nel- sole, oppure sempre peggio. Ma non era meglio LA CUCINA, REGNO DI PASSIONE E CREATIVITÀ........................26 la scuola in questi anni? Nessuna. La scuola parlare di scuola? Invece no, è giusto che gli GIOVANI PROMESSE........................................27 è migliorata nel suo complesso? Non sembra studenti imparino a puntare il dito verso certi affatto. Se volessimo invece parlare di cifre, comportamenti. La scuola, l’università, la ricer- L’ISTRUZIONE E FORMAZIONE quelle a bilancio nelle spese del nostro paese, ca, la legislazione del mondo del lavoro rappre- PROFESSIONALE..............................................28 chiamiamo in causa un interessante articolo sentano il loro futuro. Non è possibile che ogni ORIENTAMENTO 2012.....................................30 volta vengano messi in discussione per mettere apparso giorni fa su La Repubblica dal titolo “Scuola? Somma di luoghi comuni. Un dossier un pezza alle incapacità del mondo politico, al li sfata punto per punto”. Il dossier è prodotto malaffare, al dolo verso gli elementi che più di dalla Uil e compara diversi indici di spesa per tutti contribuiscono alla formazioni dei cittadi- mettere a confronto quanto investe l’Italia nel ni ed alla costruzione di una società che premia CSC MAGAZINE il merito. Facciamo poi molto attenzione a non a cura di: sistema scolastico rispetto agli altri paesi eu- ropei. Quello che emerge è che il nostro paese fare eccessivi distinguo: non esiste una parte di spende meno per la scuola, in percentuale sul società corrotta che opera in malafede e tutta la PIL, rispetto alla media europea. Questo vale restante parte vittima del sistema. Siamo tutti anche in percentuale sul totale della spesa pub- parte integrante di certe dinamiche. Lo siamo blica. Siamo però in media sulla percentuale di quando non leggiamo i giornali, quando guar- ripartizione della spesa se consideriamo quan- diamo agli interessi di parte, quando pensiamo DIREZIONE, REDAZIONE: to viene assorbito dagli stipendi al personale. che tanto c’è chi fa peggio, quindi anche noi Via Carloni, 8 - 22100 COMO Compensi che peraltro sono abbastanza lon- possiamo scegliere il compromesso. Ci vuole Tel. 031 5378900 tani dalla media continentale. Gli insegnanti l’impegno di una grossa maggioranza di citta- Fax 031 301392 dini perché non si formi quella zona grigia dove italiani sono in perfetta media quanto a nume- Redazione: ro di ore di insegnamento settimanale per la è possibile prosperare costantemente ai danni Matteo Scaccabarozzi scuola media, mentre sono sopra media nella del Paese. Gli studenti devono sapere che un Aurelio Schiavone pezzo del futuro dello Stato che contribuiscono scuola primaria e superiore. Le classi non sono redazione@centrocasnati.it a formare passa dalla loro reale percezione del- meno affollate e, tipicità italiana fortemente positiva, gli alunni del nostro paese stanno in le cose, dal loro spirito critico e dalle loro con- Progetto grafico: crete azioni. E’ giusto ricordaglielo e dare loro classe più ore rispetto ai compagni europei. Ci Matteo Scaccabarozzi gli strumenti per conoscere e farsi un’opinione sono comunque delle criticità, in merito soprat- tutto alla percentuale di dispersione degli stu- delle cose. La prossima volta quando qualcuno In copertina: denti ed in generale nel raggiungimento degli dirà loro che è giusto tagliare le risorse all’istru- Foto di Eithne Flynn Modella: Alice Serra obiettivi previsti dalla strategia Lisbona 2010 zione forse capiranno di che pasta è fatto l’in- Studentesse Liceo Artistico G. Terragni ed Europa 2020. terlocutore che hanno di fronte. Insomma non è probabilmente nella scuola che si può intervenire per arginare l’enorme MAGAZINE
4 RITORNO AL CLASSICO IL CENTRO STUDI CASNATI ALLARGA LA SUA OFFERTA FORMATIVA Matteo Scaccabarozzi La nascita del Liceo Classico al Centro Studi mondo cinematografico. Al Classico non si sotto- a proposito di questo è necessario fare chiarezza - Casnati ha avuto una lunga gestazione. Già il valutano certo nemmeno le discipline scientifiche. precisa la professoressa Astori - il Liceo Classico fondatore del Casnati, il prof. Domenico Di- È giudizio comune quello secondo cui lo studio del non è la scuola dedicata esclusivamente a chi vuole scacciati, era favorevole all’idea. Da qualche latino abbia forti effetti anche sullo sviluppo del- poi compiere studi in ambito letterario, filosofico, anno poi si discuteva all’interno del Centro la logica matematica e scientifica, non a caso an- politico o legislativo. Chi entra in possesso delle Studi circa l’opportunità di arricchire l’offerta che al liceo scientifico è sempre stata considerata basi classiche e del metodo di studio che questi dei percorsi liceali tradizionalmente già pre- una disciplina importante . Il forte impegno per studi richiedono acquisisce quella forma mentis, senti, il Linguistico e l’Artistico, con un nuovo l’attività di traduzione verso le lingue classiche cioè quella struttura del pensiero, che permette di corso. Dopo tutto i licei sono i corsi di scuola favorisce lo sviluppo di processi mentali che faci- affrontare qualunque problematica. Non si possie- secondaria di secondo grado che maggiormen- litano l’apprendimento di ogni altra disciplina. La derà certo una particolare familiarità con deter- te hanno dimostrato di reggere alle mode, sa- traduzione è ancora un processo logico umano che minate materie ma è sotto gli occhi di tutti come pendo proporsi come una delle scelte più utili i calcolatori non riescono a simulare con piena ef- sia in genere facile per un diplomato classico recu- alle ultime generazioni di studenti sempre più ficacia. perare l’approccio ai più svariati settori di studio portate ad intraprendere corsi universitari. universitario: dalla medicina, all’economia, piut- Permane però un comune dubbio sull’utilità tosto che la matematica e la fisica, fino ai corsi più dello studio delle discipline classiche. Chi non Chi entra in possesso delle basi tecnici come ingegneria ed architettura. Innegabile ha mai sentito oppure si sia semplicemente classiche e del metodo che que- poi il vantaggio precostituito verso l’approccio alle chiesto che senso abbia studiare lingue come sti studi richiedono acquisisce facoltà umanistiche”. il latino ed il greco al giorno d’oggi? quella forma mentis, cioè quella Il Centro Studi Casnati torna al classico, dopo “Lo studio delle discipline classiche non è affatto struttura del pensiero, che aver intrapreso ambiti formativi più di nicchia uno studio fine a sé stesso. - commenta la prof. permette di affrontare (come quello aeronautico) o più spiccatamente ssa Beatrice Astori, Dirigente Scolastico del qualunque problematica. professionalizzanti (nel caso dell’alberghie- Centro Studi Casnati - Innanzitutto la cultura ro). Lo fa però a suo modo, cercando di diffe- classica è quella che ha dominato e formato tutto il renziarsi un poco dall’offerta degli altri licei, pensiero occidentale nella letteratura, nella filoso- È innegabile poi che la scelta di un percorso come ci spiega sempre la prof.ssa Astori. fia, così come nell’arte. Non mi limito al riferimen- scolastico come quello legato al Liceo Classico “Già nel linguistico abbiamo attivato lo studio to verso l’arte figurativa. Pensiamo solo a come vincoli al proseguimento degli studi all’uni- del latino attraverso i manuali e la metodologia le tragedie greche abbiano proposto narrazioni e versità o in corsi post-diploma. Pure qui risie- britannica. Il Cambridge latin course affronta lo temi che sono stati costantemente ripetuti e rilet- dono i dubbi di qualcuno, in merito alla libertà studio della lingua degli antichi romani come fos- ti nei secoli, dalle rappresentazioni teatrali fino al di scelta nell’ambito di studi successivi. “Anche se una lingua moderna. Incuriosisce gli studenti
5 La storia abbinando alle regole grammaticali la scoperta di che tenga in dovuta considerazione un percorso una civiltà. Tutto questo avverrà con la compre- formativo che altrove gioca in rimessa solo per via senza in classe degli insegnanti di latino ed ingle- dei numeri. Non è necessariamente con i grandi se. Per il greco antico invece l’abbinamento verrà numeri che si fanno i buoni prodotti, piuttosto ci Giacomo Sfardini nasce a Serina, in Val Brem- fatto con il francese”. vogliono i giusti ingredienti” bana (Bergamo), il 30 gennaio 1904. Figlio Ma perché proporre ora un corso di studi che del contadino Angelo e della levatrice Teresa sta patendo una sempre maggiore calo di pre- ferenze? “Per noi pensare al Classico è stato come L’anniversario Bignis. Nel 1929 si laurea in Lettere e Filo- sofia all’Università Cattolica. Nel 1938 sposa un ritorno alle origini del nostro Centro Studi. - Ottavia Gobbi, dalla quale ha quattro figli: commentano Danilo e Davide Discacciati, ges- Il 1° ottobre del 1971 iniziava il primo gior- Anna Clara, Pierangelo, detto Pigi, Roberto e tori del Casnati e figli del fondatore Domenico no di scuola del primo anno scolastico del Admondo, chiamato Dino. Nel 1941 diventa - Il prof. Giacomo Sfardini fu un insegnante sto- Liceo Linguistico “Francesco Casnati”. Con docente di Italiano e Latino al liceo classico rico del Liceo Volta. Quando nostro padre decise il professor Domenico Discacciati, fondatore Volta, dove manterrà la cattedra fino al 1970. di aprire un istituto avvalendosi della sua collabo- di quell’istituto scolastico che diventerà per Assume la carica di assessore alla Pubblica razione, pensò al linguistico perché voleva colmare Como un’istituzione, c’era il professor Gia- Istruzione nella giunta guidata da Lino Gelpi. una lacuna di allora (perdurata per anni, ndr) como Sfardini, emerito professore del Liceo E’ tra i promotori e fondatori del Liceo lin- nell’offerta formativa dell’area comasca. Quello Classico “Alessandro Volta” di Como e primo guistico Casnati. Per molti anni è presidente è sempre stato il principio con cui nostro padre si preside del neonato Liceo. dell’Ucim, l’Unione cattolica italiana inse- è mosso in seguito con l’artistico e l’aeronautico, gnanti medi. A 78 anni compiuti siede nella Per celebrare questa continuità, il Casnati così come abbiamo fatto noi successivamente con commissione d’esame al Casnati, ma non rie- inaugurerà per il prossimo anno scolastico l’alberghiero. Il nostro non è un pensiero ai po- sce a terminare la sessione di maturità. Muore 2013/2014 un Liceo Classico intitolato pro- tenziali numeri ma alla proposta in sé. Vediamo nel luglio 1982. prio a Sfardini, volendo identificare lo spirito il liceo classico come un percorso di studi che possa della nuova istituzione con la figura del cele- dare buone garanzie di crescita cultura e personale bre professore comasco, esempio di rettitu- a chi compie questa scelta. Vorremmo dare vita ad dine, umanità; un uomo di valore, capace di una struttura che sappia garantire quei requisiti, donare qualcosa agli altri, capace di rappre- aggiornandoli con gli elementi di contemporaneità sentare ideali veri e con il dono straordinario che il Casnati ha sempre valutato con riguardo. di saperli trasmettere ai suoi studenti, con la Forse in questo momento di minore attenzione semplicità e la modestia che caratterizzano i verso il classico ci proponiamo con un progetto grandi uomini.
6 primo piano obbliga ancora a usare il materiale cartaceo tradizionale e nel contempo inserisce il pc senza ben capire la sua reale applicazione, può fare dei danni devastanti. Il terzo punto è il problema sull’approccio alla didattica. Una volta consegnato un pc ad ogni alunno, cosa ci fanno gli studenti? Il discorso si rial- laccia al punto sopra, sulla carenza di conte- nuti multimediali. Ma ancora, ammesso e non concesso che questi contenuti ci siano, come li mettiamo in relazione alla tradizionale pro- grammazione didattica del docente? In prati- ca, a cosa serve questa invasione tecnologica se poi non è in stretta relazione con quanto COMPUTER sviluppato in aula dal docente? Si rischia di disorientare gli studenti, dando loro infinite ed accattivanti risorse ma che in realtà non giovano a sviluppare gli obiettivi del docente, IN CLASSE coerentemente con la sua programmazione didattica. Questa è quindi l’ulteriore sfida: sviluppare strumenti e metodologie che va- dano di pari passo con il lavoro istituzionale del docente e che anzi siano complementari al UNA MODA, UNA CHIMERA O UNA REALTÀ? lavoro fatto in classe. Se non si persegue questo obiettivo, il pc in classe diventa un gadget fine a se stesso. Lo leggiamo su tutti i maggiori quotidiani. Ti- Farlo non è così banale, perché per rendere ac- Non vogliamo essere distruttivi: siamo all’al- toloni che enfatizzano lo sbarco di innovative cessibile internet, sarebbe necessario cablare ba dell’approdo della nuova tecnologia in un soluzioni tecnologiche nelle scuole italiane. tutte le aule scolastiche. Roba vecchia direte, contesto scolastico e quindi è fisiologico ci Ma è veramente così? Si può affermare che ormai c’è il wi-fi!! Vero e infatti questa è la so- siano errori, tentennamenti e progetti zoppi- questo prezioso strumento di lavoro e svago luzione per portare a tutti l’accessibilità alla canti. Tra qualche anno tutte queste anomalie quale è il personal computer finalmente è ap- rete. Ma il wi-fi non compare magicamente e saranno un vago ricordo sperimentale e siamo prodato anche nella scuola italiana, al punto spontaneamente; va “guidato” e per portare il sicuri ci sarà una piattaforma digitale integra- da sostituire i libri di testo oppure, in qualche segnale fino a noi servono apparecchi dedicati ta, con pc, contenuti digitali e soprattutto un caso, addirittura i docenti? e qualità di segnale, perché 700-800 tra stu- approccio consolidato verso queste soluzioni denti e docenti che accedono contemporanea- tecnologiche. Anche a scuola. Qual è lo stato dell’arte? mente tramite lo stesso accesso ad internet La situazione non è così ottimistica, in realtà. significa progettare una rete professionale, Leggiamo di Ipad, netbook in classe, uno per capillare e molto costosa. Cosa sta facendo il Casnati? ogni studente. Ma a cosa servono in realtà? Quindi il primo punto è: i pc in classe sono Prima di tutto ha affrontato il Il contenitore (il computer) è indubbiamente poco utili se non hanno a disposizione una problema al contrario, cioè innovativo e lo conosciamo bene, ma i conte- rete accessibile e performante. partendo dalla metodologia e nuti? dai contenuti. Compreremmo una Lamborghini per poi alle- Il secondo punto è il problema sui contenuti. stirla internamente come una Panda? Compre- Si parla di sostituire i libri di testo, a vantag- remmo una casa a Montecarlo per arredarla gio di nuovi strumenti digitali. Già, ma dove Il quarto punto è inerente all’approccio del coi mobili dell’Ikea? Ancora, acquisteremmo sono oggi i sostituti dei beneamati libri di te- un autobus da 50 posti se la nostra famiglia è sto? Non ci sono!! Ci sono timidi tentativi di Casnati in merito ai precedenti tre punti... composta da 3 persone? digitalizzazione dei contenuti e qualche raro Cosa sta facendo il Casnati? Lo diciamo perché, riprendendo concettual- esempio illuminato di didattica multimediale Prima di tutto ha affrontato il problema al mente gli esempi sopra, sembra proprio si stia- ma sono una goccia nel mare. Quindi di cosa contrario. E cioè partendo dalla metodologia no proponendo queste paradossali situazioni stiamo parlando? Gli studenti, secondo il mo- e dai contenuti. La piattaforma CSC Fad è at- in merito all’approdo delle tecnologia nelle dello ambito, portano il pc in classe e... Cosa tualmente uno strumento ormai consolidato aule scolastiche. ci fanno?? Per carità le risorse sulla rete sono che mette a disposizione di tutti gli studenti Ma quali sono questi problemi di incoerenza, infinite: si possono guardare video didattici, del Centro Studi Casnati contenuti costante- nel dettaglio? leggere quotidiani in lingua e molto altro. mente aggiornati e sincronizzati con l’attività Ma è questo un progetto strutturato di migra- didattica frontale: la versione attuale è frutto Il primo punto è il problema infrastrutturale. zione verso le nuove tecnologie applicate alla di una sperimentazione che procede ininter- Usare un pc in una scuola significa, ai nostri didattica? Sicuramente no! rottamente da 4 anni e che si è avvalsa nel suo giorni, la possibilità di avere accesso alla rete, Serve ben altro, servono prodotti e servizi sviluppo della collaborazione del personale a Internet. E’ fondamentale, perché il pozzo di dedicati a questo nuovo modello formativo. E interno all’istituto e di esperti della didattica conoscenza risiede lì dentro. servono subito, perché il modello misto, che esterni. Ma andiamo con ordine. MAGAZINE
7 Nell’anno scolastico 2009/2010 è stata instal- Casnati. Abbiamo inoltre iniziato a registrare l’ultimo passaggio: il progetto pc in classe, che lata la piattaforma di formazione a distanza le prime lezioni in videoconferenza e il risulta- dall’anno scolastico 2012/13 vede coinvolte (denominata CSCFad) e selezionate alcune to è molto gratificante. L’obiettivo non è chia- tutte le classi prime e seconde. Quel passag- classi e docenti per testarne l’utilizzo. Sommi- ramente quello di sostituire l’insegnante in gio che tutti stanno mettendo al primo posto, nistrando lezioni, test, ricerche e questionari, aula, ma lo strumento della videoconferenza noi l’abbiamo messo all’ultimo. Non perché il tutto in coerente relazione con quanto svolto offre la possibilità di registrare cicli di lezioni meno importante, anzi; ma semplicemente dal docente in aula. Il risultato è stato inco- su un particolare argomento oppure consenti- perché nelle nostre intenzioni era l’attività più raggiante, tanto per i contenuti didattici svi- re a chi dovesse essere assente di rimanere al di facciata e paradossalmente la più semplice luppati, quanto soprattutto per il favorevole passo col programma. O anche semplicemente da implementare. Prima di questo serviva, riscontro ottenuto presso i ragazzi, che hanno vedere e rivedere una lezione su un argomento come detto, ben altro e adesso anche per que- familiarizzato da subito con la piattaforma di particolarmente ostico o complesso. sto ultimo tassello è diventato realtà. e-learning, rilevandola come ottimo ausilio Affrontati con successo i primi due punti su di- Per dotare ogni studente di un computer da didattico. Dal test operativo si è arrivati ad dattica e contenuti, l’ultimo punto era quello utilizzare a scuola, abbiamo stipulato una una prima applicazione pratica: i corsi di recu- dell’infrastruttura tecnologica. Per consenti- interessante convenzione con una primaria pero. I docenti hanno infatti utilizzato la piat- re a ogni studente, in ogni classe dell’Istituto, azienda internazionale, produttrice di PC, che taforma per comunicare e inviare contenuti di poter accedere alla piattaforma e iniziare a consentirà di fornire ad ogni studente un PC agli studenti con debiti da recuperare. I quali usarla assieme agli insegnanti, direttamente portatile con schermo da 12 pollici. hanno potuto fare esercitazioni e quanto pre- in aula. Oltre che a casa. Questa è quindi la risposta del Casnati a quel- visto direttamente da casa. Arriviamo così all’anno scolastico 2011/12. la che in molti casi sembra una moda dilagan- A questa prima esperienza si sono aggiunte Da settembre 2011, inizialmente per le sole te, ma che in realtà spesso non sembra fornire poi nel tempo, a partire dall’a.s. 2010/11 altre classi prime, il progetto Pc in classe ha quindi una risposta concreta all’esigenza dell’utilizzo applicazioni che di fatto ampliano quotidia- raggiunto la sua piena applicazione: è stata in- delle nuove tecnologie applicate alla didattica. namente la gamma dei servizi veicolati attra- fatti attivata una grande rete wi-fi all’interno Noi ci crediamo davvero e per quattro anni verso la piattaforma: test d’ingresso per i neo del Casnati con oltre 40 accesspoint distribuiti abbiamo progettato e sviluppato un sistema iscritti, corsi dedicati al consolidamento delle in tutta la struttura per permettere una piena che potesse funzionare davvero e soprattutto competenze linguistiche, gestione degli spor- integrazione della piattaforma CSC fad all’in- che avesse una reale utilità dal punto di vista telli didattici, esercitazioni in autocorrezione, terno della quotidiana attività didattica. Ogni didattico: l’evoluzione del progetto ha anche workshop di aggiornamento per i docenti, etc. alunno può accedere alla rete direttamente permesso di offrire ulteriori strumenti di sup- Già dal successivo anno scolastico tutti i do- dal proprio banco ed ogni utenza è interamen- porto agli studenti DSA per i quali abbiamo centi sono stati abilitati a caricare contenuti te tracciata e vincolata: lo studente Mario Ros- ricevuto patrocini istituzionali e riconosci- ed i corsi attualmente attivi, suddivisi per isti- si può accedere SOLO dalla sua classe e tutta menti ministeriali. Adesso siamo pronti, sen- tuto e per classe di appartenenza, sono ad oggi l’attività effettuata dal suo pc viene costante- za proclami modaioli, a sviluppare anche su circa 300 e vengono quotidianamente utilizza- mente monitorata. questo fronte la nostra tradizione di continua ti dalla totalità degli studenti del Centro Studi Siamo così giunti, nell’a.s. 2011/12, ad attivare innovazione. MAGAZINE
8 messe che caratterizzano questo Istituto fin dalla sua nascita. Ma cosa contraddistingue l’offerta formativa del Liceo Casnati da quella degli altri Istituti? Lo abbiamo chiesto alla professoressa Beatri- ce Astori, preside del Centro Studi Casnati. “Nel corso degli anni, seguendo l’evoluzione che i di- versi strumenti normativi ci mettevano a disposi- zione, abbiamo sempre tentato di mantenere una certa impostazione “tradizionale” per il nostro Li- ceo Linguistico basata principalmente sullo studio delle tre lingue straniere. Mi spiego meglio: il Liceo Linguistico Casnati, uno dei primissimi in Italia, è QUANDO nato nel 1971 come Liceo Linguistico “puro” e la sua caratteristica è sempre stata quella di appro- fondire lo studio delle lingue straniere seguendo un approccio che affiancasse alla mera teoria anche IL LICEO È esercitazioni pratiche. Non a caso molti nostri ex studenti hanno approfondito tali tematiche anche dopo il diploma raggiungendo traguardi profes- sionali in ambito linguistico di tutto rispetto. Du- DAVVERO rante questi quaranta anni la filosofia ispiratrice del nostro Liceo è stata mantenuta inalterata e la differenza con gli altri istituti, rispetto allo studio delle lingue, è chiara anche dopo l’entrata in vigore della riforma dell’ordinamento scolastico”. “LINGUISTICO” Analizzando il piano di studi dell’area “Tri- lingue”, ovvero l’area comune attorno alla quale si sviluppa l’offerta formativa del Liceo Casnati, abbiamo modo di verificare in che modo le modifiche operate in termini di ore influenzino l’approccio allo studio delle lingue L’IMPORTANZA DEL MONTE ORE DEDICATO ALLO STUDIO DELLE LINGUE STRANIERE straniere. Aurelio Schiavone Nel nostro caso, grazie all’auto- nomia scolastica che ci offre un Parlare di liceo linguistico evoca un tipo di quale si è sviluppato il Centro Studi Casnati certo margine di discrezionalità, scuola con caratteristiche note e abbastanza oltre ad essere uno dei primissimi licei lingui- lo studio delle lingue straniere identificate. In realtà pochi sanno che questo stici in Italia. Come si accennava prima, il re- occupa quattordici ore tipo di liceo ha vissuto fino a poco tempo fa sto del panorama della formazione secondaria settimanali su trenta ore totali. in un perenne stato di sperimentazione, tan- linguistica era coperto da corsi di natura spe- to che i licei linguistici in quanto tali erano rimentale. La riforma, nel senso dell’autono- “Rispetto allo schema di partenza proposto dalla piuttosto rari, affiancati da numerosi ibridi mia scolastica introdotta alla fine degli anni riforma, che già si avvicina moltissimo al nostro di diversa derivazione: ex-istituti magistrali, novanta, ha consentito alle scuole superiori storico piano di studi e che obbliga gli altri istituti istituti tecnici per il commercio, licei scien- di poter usufruire del 20% del totale delle ore ad uniformarsi ad un’impostazione che noi ab- tifici ad indirizzo linguistico. La riforma settimanali per modifiche al piano di studi, al biamo sempre seguito, abbiamo apportato alcune dell’ordinamento scolastico, entrata in vigore fine di inserire nuovi progetti che prevedano modifiche in modo tale da perfezionarlo e render- a partire dall’a.s. 2010/11, ha ridefinito gli as- l’ampliamento delle materie esistenti. Sfrut- lo adatto ai nostri standard di insegnamento. Lo setti dell’offerta formativa di tutti gli istituti, tando questo strumento, il Liceo Casnati ha studio delle tre lingue straniere, che storicamen- introducendo novità sostanziali negli indi- ben presto riorganizzato l’offerta curricolare te abbiamo affrontato a partire dal primo anno, rizzi di studio. Tra le varie questioni toccate, del proprio corso, introducendo lo studio del- viene ulteriormente potenziato dedicando cinque si stabilisce l’articolazione del sistema dei li- la terza lingua straniera, a scelta tra spagno- ore settimanali allo studio delle prime due lingue cei che ora comprende i già noti licei artisti- lo o francese, sin dal primo anno. A questo e quattro alla terza lingua. Questa scelta, che ci, classici e scientifici; introduce quelli delle primo aggiornamento dell’offerta formativa sostanzialmente aggiunge tre ore settimanali di scienze umane, quelli musicale e coreutico e, dell’istituto si sono presto aggiunti gli appro- studio linguistico allo schema di partenza propo- cosa importante, anche i licei linguistici. Negli fondimenti di “interpretariato-traduzione”, sto dal Ministero, eleva il monte ore settimanale ultimi decenni la scuola privata riconosciuta, quello “turistico-alberghiero” e la nuova “area a trenta, proponendo una proficua continuità con prima, e paritaria, poi, ha colmato l’assenza classica”, che hanno introdotto specifiche aree quanto proposto durante i passati anni scolastici”. dell’istruzione statale in quest’ultimo ambito di approfondimento con un incremento delle Il piano di studi è un valido strumento di raf- scolastico. Il Liceo Casnati è stato un precur- ore di lezione. Attualmente, alla luce dell’en- fronto tra le differenti offerte formative dei sore nel settore. Dedicato a Francesco Casnati, trata in vigore della riforma dell’ordinamento diversi istituti: se ciò era vero quando, prima giornalista comasco d’adozione scomparso nel scolastico, le caratteristiche del Liceo Lingui- dell’entrata in vigore della riforma, chi aveva 1970, il liceo linguistico è l’Istituto attorno al stico “Casnati” mantengono inalterate le pre- intenzione di affrontare lo studio delle lingue MAGAZINE
9 straniere aveva la necessità di comparare i l’apprendimento.” non ha quindi snaturato quella che ormai è piani di studi delle più svariate ed ardite spe- All’area “trilingue” del Liceo Linguistico Ca- una quarantennale impostazione del Liceo rimentazioni linguistiche proposte da molte- snati, che costituisce la parte comune con Linguistico Casnati ma offre anzi alcuni inte- plici realtà educative, adesso acquisisce forse trenta ore settimanali, possono seguire a par- ressanti spunti degni di essere approfonditi. maggiore importanza nell’analisi dei diversi tire dal terzo anno tre diverse aree di appro- “Lo schema proposto – prosegue la professoressa licei linguistici. fondimento di tre ore settimanali aggiuntive: Astori – introduce interessanti novità che saran- “Un ottimo e sicuramente utile esercizio di com- l’area “interpreti”, l’area “turistico alberghiero” no operative a partire dal terzo anno. A questo parazione tra i differenti licei Linguistici è senza e l’area “classica” punto della preparazione, infatti, si introdurrà dubbio costituito dall’analisi del numero delle ore “La proposta di queste tre aree di approfondimento lo studio di una materia non linguistica in lin- dedicate allo studio delle lingue straniere rispet- a partire dal terzo anno si inserisce nella logica di gua straniera alla quale si aggiungerà, durante il to al totale delle ore settimanali. Nel nostro caso, rendere ancora più concreta la preparazione degli quarto anno, lo studio di un’ulteriore materia non grazie all’autonomia scolastica che ci offre un cer- linguistica in lingua straniera. Questa novità, al to margine di discrezionalità, lo studio delle lingue quale si aggiunge nel nostro Liceo la già consoli- straniere occupa quattordici ore settimanali su Con il nostro piano di studi, che data ora settimanale di conversazione durante lo trenta ore totali, con un picco di quindici ore du- non ha eguali nel nostro studio delle lingue straniere, ha come obiettivo rante il terzo anno (50%). Si tratta di uno studio territorio per numero di ore l’ulteriore consolidamento della lingua inglese concreto e strettamente legato alla realtà quoti- dedicate alle lingue straniere, quale strumento di comunicazione, anche in am- diana. Con questo intendo dire che lo studio delle intendiamo mantenere la nostra biti non prettamente linguistici. Si tratta di una lingue straniere – inglese e due lingue a scelta tradizionale e consolidata grandissima opportunità per tutti gli studenti che tra francese, tedesco e spagnolo n.d.r. – viene organizzazione didattica. si inseriscono adesso nel Liceo Linguistico: con il finalizzato durante l’anno scolastico al consegui- nostro piano di studi, che non ha eguali nel nostro mento di specifiche certificazioni linguistiche, le territorio per numero di ore dedicate allo studio studenti che decideranno di seguirle, prendendo stesse che gli studenti universitari devono conse- delle lingue straniere, intendiamo mantenere la spunto dalle esigenze espresse dal mondo del lavo- guire durante gli studi accademici e le stesse che nostra tradizionale e consolidata organizzazione ro contemporaneo. I ragazzi approfondiranno, in vengono richieste dal mondo del lavoro. Si tratta didattica. La stessa che ci permette, da quaranta lingua inglese, alcune materie specifiche per ogni di una scelta che permette di rendere oggettiva la anni, di insegnare le lingue nel nostro territorio.” indirizzo quali “Traduzione consecutiva e simulta- competenza linguistica acquisita dal singolo stu- nea” per l’area “Interpreti” o “Tour Operator” per dente al termine di ogni anno scolastico offrendo- l’area “Turistico alberghiero”. Riprendendo il di- gli uno strumento che possa aiutarlo nel mondo scorso fatto prima, con l’area di approfondimento reale, dove la conoscenza della lingua deve neces- lo studio delle lingue straniere al terzo anno tocca sariamente essere pratica oltre che teorica. Non il 54% del monte ore settimanale. La nuova area scordiamoci poi che anche lo studio della lingua e “classica” mira invece ad approfondire lo stretto le- letteratura latina ed italiana segue, in parallelo, lo game esistente tra lo studio della lingua inglese e studio delle lingue straniere: proponendo un’evolu- del latino”. zione della complessità dei temi trattati è possibile proporre un’utile comparazione tra le differenti re- Il nuovo ordinamento scolastico, entrato in gole grammaticali e gli stili letterali, favorendone vigore a partire dall’anno scolastico 2010/11, timedia e British Institutes” che ha ottenuto il IL CODICE DI UNA LINGUA Label Europeo 2004, un riconoscimento che incoraggia nuove iniziative nel campo dell’in- segnamento e dell’apprendimento delle lingue e premia le nuove tecniche di insegnamento. A Con un’offerta formativa in L’offerta del Liceo Casnati si struttura attraverso lei, che si occupa in primo luogo della formazio- l’area “trilingue”, l’area “interpreti”, l’area “turi- ne degli studenti dell’area “Interpreti”, abbiamo costante evoluzione, chiesto di descrivere i punti principali dell’orga- stico-alberghiero” e l’area “classica”. Per meglio il Liceo Casnati si pone sempre approfondire gli aspetti legati alla didattica e, più nizzazione didattica del Liceo Linguistico. l’obiettivo di offrire ai suoi in generale, per illustrare la filosofia dell’inse- Professoressa Bullock, ci può descrivere gnamento di questo istituto, è interessante coin- gli argomenti affrontati durante gli studi studenti i migliori strumenti e al Liceo Linguistico “F. Casnati”? volgere forse la figura principale di ogni processo le regole più appropriate formativo ed educativo: il docente. B: Nel corso dei cinque anni di studio si lavora per l’apprendimento delle La professoressa Bullock, insegnante bilingue ovviamente su più fronti. Il biennio privilegia lo del nostro Liceo Linguistico, è anche direttrice studio della morfo-sintassi, ovvero della gram- lingue straniere ed il loro matica, e lo sviluppo della competenza lessicale didattica di British Institutes Como e della Scuo- utilizzo in ambito professionale: la Superiore per Mediatori Linguistici “F. Casati” e pragmatica. il “codice” di una lingua di Como, oltre che responsabile delle certifica- E’ vero che in anni recenti si è spesso sentito zioni per il Centro Studi Casnati. Ha maturato dire che imparare la grammatica non sia utile: io appunto. sono fermamente convinta invece che nei primi un’esperienza oramai trentennale nell’erogazio- Vanna Bullock ci spiega il ne di corsi di preparazione alle certificazioni lin- anni sia essenziale per i ragazzi impadronirsi perchè. guistiche a tutti i livelli, da A1 a C2, del Quadro degli strumenti del mestiere. Usando un’ana- di Riferimento Europeo. Per British Institutes logia che trovo particolarmente efficace, se si ha anche collaborato alla creazione di One-Way, vuole “scorazzare” in lungo e in largo alla guida il corso di inglese multimediale di “Opera Mul- di un’autovettura è necessario saper mettere in MAGAZINE
10 l’intervista moto, inserire le marce, capire limiti e potenzia- lità del mezzo, conoscere il codice della strada e così via. Conoscere il “codice” di una lingua significa anche capire il cuore e la forma mentis dei par- lanti di quella lingua, capire come percepiscono il mondo, come catalogano l’esperienza. Perché in inglese le minacce si proferiscono sempre al futuro e non con il presente come in italiano? Perché gli inglesi hanno un’infinità di modi per tradurre il concetto di “dovere”? Perché l’inglese ha sviluppato una serie di tempi, quelli progres- sivi, di cui l’italiano non avverte il bisogno? Sono un’infinità le domande che ci si può porre. Ecco, si vuole insegnare perché in un dato contesto un anglofono si esprimere in un dato modo. Ne consegue che l’insegnamento dell’inglese non può focalizzarsi sullo studio della grammatica prescrittiva, della regola fine a se stessa, ma deve abbracciare quella che viene chiamata “gramma- tica descrittiva”, che si occupa del funzionamen- to della lingua, inclusa quella parlata. Le ore di conversazione, su cui lavorano in pa- rallelo i docenti di classe e i lettori madrelingua, sono attivate per la lingua inglese fin dal primo anno ed offrono l’occasione di mettere in pratica quanto si apprende nelle altre ore. Si consolidano qui le abilità descrittive, narrative, di interazio- ne, nonché la capacità di esprimere e comunicare le emozioni: interesse, curiosità, sorpresa, noia, imbarazzo, orgoglio, soddisfazione, simpatia, antipatia, insofferenza, gioia, tristezza, speran- za, paura, disappunto, e così via. Già da alcuni anni si è inoltre deciso di inseri- re nel POF, il piano dell’offerta formativa, la preparazione alle certificazioni, viste non come attività integrative, ma come elemento cardine della preparazione linguistica. Le certificazioni linguistiche permettono di classificare la co- noscenza linguistica a livelli standard su scala internazionale. Rispondono dunque a criteri di trasparenza e spendibilità sia in ambito scola- stico e universitario che lavorativo. Prendiamo, a titolo esemplificativo, le certificazioni di livello B1, tipo PET, che è l’obiettivo minimo previsto Nel triennio si intraprende poi lo studio della B: Il liceo linguistico offre la possibilità di sce- per l’uscita dal biennio: esse attestano la capacità letteratura, che significa anche capire come si è gliere tra il classico indirizzo “Trilingue” e vari di agire in circostanze in cui è richiesto un uso andata costruendo l’identità di un popolo, come indirizzi. Personalmente mi occupo della forma- quotidiano della lingua, di leggere semplici testi si sono formati i suoi valori, significa immergersi zione degli studenti dell’area interpreti, un per- e articoli di giornale, di scrivere lettere personali nella realtà di una terra, della sua gente, significa corso che permette di colmare la tanto temuta non complesse o prendere appunti durante una ampliare la propria conoscenza e comprensione dicotomia tra mondo della scuola e mondo del dei diversi processi storici e culturali. È anche lavoro. La preparazione linguistica è ovviamente occasione ideale per ampliare il proprio vocabo- più approfondita e si affinano le capacità espres- “Conoscere il “codice” di una lario, capire come funziona un testo, esercitare sive e la fluency. Il programma è ampio e artico- lingua significa anche capire le proprie capacità di analisi ma anche porsi do- lato e si spazia dalle tecniche di memorizzazio- il cuore e la forma mentis dei mande profonde, capire che non si esiste solo nel ne e gestione dell’ansia a quelle di traduzione e parlanti di quella lingua”. presente, ma si è parte di un processo e di un public speaking. Pur non potendo ovviamente movimento più vasto. E’ nelle ore di letteratura sopperire alla formazione data da un percorso riunione. I candidati promossi riescono a uti- che l’interdisciplinarietà trova la sua massima universitario, il corso permette di cominciare lizzare stili di comunicazione adeguati a varie espressione: lo studio della letteratura inglese, ad avvicinarsi a materie complesse e spesso af- situazioni e sono in grado di andare oltre i fatti, per esempio, non può prescindere da quello della fascinanti come la mediazione interculturale, le percependo opinioni, atteggiamenti e stati d’ani- letteratura italiana o della letteratura delle altre diverse tecniche di interpretariato (chuchotage, mo nella lingua inglese parlata e scritta. E’ chia- lingue, della storia, della filosofia, dell’educazio- interpretariato di trattativa e simultanea), i lin- ro dunque che questo tipo di lavoro permette di ne civica. guaggi settoriali o microlinguaggi, le tecniche lavorare su tutte e quattro le abilità linguistiche: Qual è la specificità dell’indirizzo di traduzione per il web, per l’editoria, per il tu- scrittura, lettura, ascolto e parlato. “Area Interpreti”? rismo e così via. Nel corso degli anni abbiamo MAGAZINE
11 l’intervista L’ESPERIENZA DELL’EX e nell’ambito delle traduzioni, alternando sempre le due attività. Attualmente sei la presidente dell’”Associa- zione Guide Como” e svolgi le funzioni di guida Racconto di una ex studentessa turistica, traduttrice, interprete ed accompa- del Liceo Linguistico Casnati: gnatrice turistica: pensi che lo studio presso il Liceo Linguistico ti abbia dato le basi necessa- le esperienze professionali rie per affrontare questo mestiere? raggiunte e come ha inciso E: Sì, il Liceo Linguistico ha determinato le basi il percorso formativo sulle quali si sono sviluppati i percorsi successivi, sia a livello scolastico sia a livello professionale. nel raggiungimento di Qualche particolarità del tuo lavoro che ti pia- questi obiettivi. ce sottolineare? Alcune domande ad E: Non mi è mai successo di avere un giorno di la- voro uguale all’altro, perché lavoro sia in Italia che Elena Pedretti. in Europa con persone sempre diverse, questa è la caratteristica più peculiare della mia professione. Elena Pedretti, presidente dell’”Associazione Guide Cosa ti ha spinto verso il tuo attuale mestie- Como” e guida turistica, traduttrice, interprete ed re? accompagnatrice turistica ci racconta il suo percor- E: E’ stato un percorso naturale, ma forse la pas- so formativo e lavorativo. sione per le lingue straniere è stato il fattore trai- Iniziamo dagli anni delle superiori: quali con- nante. siderazioni hai fatto, una volta terminata la Quale deve essere secondo te la dote princi- terza media, relativamente alla scelta dell’in- pale in questo mestiere? E quanto contano la dirizzo della scuola superiore da frequentare? passione e la preparazione? E: Terminata la terza media avevo il desiderio di E: La dote principale in questo mestiere è la deter- frequentare una scuola superiore che mi desse minazione, fissare degli obiettivi e raggiungerli. La l’opportunità di studiare le lingue straniere, per passione è indispensabile perché è una fonte ine- questo ho deciso di iscrivermi al Liceo Linguistico sauribile di energie, anche se alla base di tutto ci “F.Casnati”. deve essere la preparazione linguistica e la profes- Come mai la tua scelta è caduta proprio sul Li- sionalità. ceo Linguistico “F. Casnati”? Quali sono i tuoi obiettivi professionali? E: Il Centro Studi Casnati rappresenta una “tradi- E: Nel mio lavoro è fondamentale il continuo ag- zione di famiglia”, mia zia aveva già frequentato lo giornamento e la consapevolezza che si può sem- stesso Liceo e dopo di me anche mio fratello si è pre migliorare: questi sono i miei obiettivi. iscritto al Centro Studi Casnati. Cosa ricordi degli anni trascorsi nel nostro Quando hai iniziato a frequentare il Liceo Lin- istituto? guistico avevi già chiaro il percorso professio- E: I miei ricordi del Liceo sono molto belli e sono le- nale che avresti voluto seguire? gati ai miei professori ma soprattutto ai miei com- E: Sapevo che lo studio delle lingue straniere mi pagni di classe, con i quali sono ancora in contatto avrebbe aperto molte porte, ma ero ancora troppo e che incontro sempre con piacere. Rifarei senz’al- anche avuto incontri seminariali con esperti del giovane per aver chiaro che tipo di percorso profes- tro le stesse scelte scolastiche. settore su argomenti quali la traduzione dei fu- sionale avrei voluto seguire. Quale consiglio ti senti di dare ai ragazzi del metti, la traduzione di dialoghi cinematografici Pensi che il Liceo Linguistico ti abbia dato una Liceo Linguistico che vogliono intraprendere e la traduzione di testi promozionali, per citarne buona preparazione culturale generale, oltre la stessa tua carriera? solo alcuni. che prettamente linguistica? E: Il mio consiglio è quello di alternare gli anni del Qual è l’obiettivo didattico che si intende E: Sicuramente il Liceo Linguistico mi ha dato Liceo con degli stage all’estero, poiché è utilissimo raggiungere? un’ottima preparazione culturale generale, che poter approfondire le lingue straniere sul posto. B: Ovviamente ci si prefigge di aiutare gli allievi successivamente mi è stata di grande aiuto per il E per i ragazzi della terza media che hanno in- a sviluppare sicure abilità ricettive, produttive e prosieguo dei miei studi e per la mia professione. tenzione di affrontare lo studio del Liceo Lin- di interazione, ricordando che l’obiettivo ultimo Ci puoi raccontare qual è stato il tuo percorso guistico? non è l’apprendimento, ma l’acquisizione di una professionale e di studi una volta ottenuto il E: Il Liceo Linguistico è la scelta ideale per coloro i lingua. L’apprendimento è un processo conscio, diploma di scuola superiore? quali hanno una grande passione per le lingue e per razionale e volontario, che può dare la sensazio- E: Dopo la maturità linguistica ho deciso di prose- le culture straniere. ne temporanea di avere acquisito un risultato po- guire i miei studi e di approfondire ulteriormente sitivo, ma non genera comportamenti linguistici la conoscenza delle lingue frequentando l’Istitu- to Superiore Interpreti e Traduttori “F.Casati” di autonomi. Quanto viene acquisito, invece, viene Como. Il corso di studi è stato molto formativo so- a far parte stabilmente della competenza del sin- prattutto per le ore di traduzione consecutiva e si- golo ed è su questa competenza linguistica che si multanea, che consentono lo sviluppo di importan- basa la produzione linguistica vera e propria. ti abilità linguistiche. Dopo aver discusso la tesi all’ISIT ho iniziato a lavorare nel settore turistico MAGAZINE
12 RIFLESSI D’ARTE A COMO LE SUPERFICI METALLICHE DIPINTE DA FABRIZIO BELLANCA, ARTISTA CAPACE DI CONQUISTARSI UN POSTO ALLA 54a BIENNALE D’ARTE DI VENEZIA, FANNO RIFLETTERE SU QUANTO POCO SPAZIO SAPPIA OFFRIRE COMO AI SUOI TALENTI ARTISTICI. Matteo Scaccabarozzi Diciamocelo pure: Como e l’Arte non hanno sempre avuto una grande simbiosi. La città ha spesso trattato i suoi artisti autoctoni come figliastri. Se nel recente passato hanno brilla- to le mostre di grandi artisti moderni a Villa Olmo, non si può dire che ci sia sempre stata la giusta attenzione per le esperienze artistiche che hanno preso forma in Como stessa. Eppure negli ultimi cent’anni in città non sono manca- ti importanti esempi di produzione artistica. Il capoluogo lariano ha dato i natali a due in- fluentissimi architetti ed al più attivo gruppo di astrattisti italiani che il ‘900 ha visto. Di questi, tra le tante opere, resiste ancora uno sbiadito affresco nell’atrio del terzo piano del Liceo Lin- guistico “Casnati”, quando appunto Aldo Galli lo dipinse con i suoi allievi della Scuola Superio- re di Restauro “Leone Leoni”, costola del Centro Studi, in seguito Accademia di Belle Arti a lui ha segnalato un suo lavoro come uno delle dieci Bellanca. Lui in realtà nasce a Roma ma studia nominata. Eppure solo Terragni ha visto il suo migliori opere street art in circolazione. Se ne al Liceo Terragni. Si diploma poi all’Istituto talento indiscutibile valorizzato in città, proba- possono vedere nelle città di mezzo mondo, una Superiore di Grafica Pubblicitaria del Castello bilmente solo per via del fatto che quel talento recente occupa ancora la facciata d’ingresso del Sforzesco. È a tutti gli effetti un artista coma- ha superato persino i confini nazionali e non PAC di Milano (Padiglione d’Arte Contempora- sco, il suo atelier è in via Borgovico, ma il suo era possibile dimenticarsi di ciò che l’architetto nea) e tempo un’altra ancora riempiva un’intera percorso artistico passa da Vienna, da Boston ha lasciato, ben visibile, in città. facciata della Tate Modern Gallery di Londra. A e dagli Stati Uniti, per approdare alla Biennale Anche nel presente Como ha visto crescere ar- quanto pare però bisogna scomodare Picasso a d’Arte di Venezia nell’edizione 2011. Dopo gli tisti molto interessanti ma che purtroppo non Como per incuriosire la gente. studi inizia la professione di grafico, in un epo- hanno ricevuto la giusta visibilità, in una città Il Casnati però fa quel che può e, con il suo ca dove ancora il PC non risolve gran parte dei spesso distratta nei confronti dei propri giovani Liceo Artistico a Terragni dedicato, culla i gio- passaggi che portano le lastre di un impianto talenti. È invece bolognese Blu (questo è il suo vani aspiranti artisti del comasco. Capita poi di stampa ad imprimere la carta. Era necessario pseudonimo) ma anche lui ha lasciato un di- che i talenti in erba crescano e si affermino acquisire una notevole esperienza per trasferire pinto murale al Casnati. A dire il vero un’opera come artisti a tutti gli effetti. Oggi infatti par- le proprie idee alla stampa, con piena conoscen- gigantesca, che occupa una facciata sulla via di liamo dell’esperienza di uno di essi: Fabrizio za dei processi litografici per la realizzazione accesso al centro studi. The Observer nel 2011 delle lastre per la produzione offset. Oggi molti MAGAZINE
13 Biografia Fabrizio Bellanca è nato a Roma nel 1968. Immagine a sinistra: Ha frequentato il liceo artistico della città G. Attraversando NYC - 2011 Terragni diplomandosi nel 1987. Successiva- Dipinto su alluminio mente ha conseguito il diploma di Grafico pub- Esposto alla 54a Biennale d’Arte di Venezia blicitario presso l’Istituto Superiore di Grafica Torino, Palazzo delle Esposizioni Pubblicitaria del Castello Sforzesco di Milano nel 1991. www.studiofab.com Il primo approccio con l’arte avviene già nel www.fabriziobellanca.com 1989, dove si accosta alla tecnica dei graffi- ti metropolitani e del Writing, intervenendo sulla tela con colori forti e forme geometriche astratte. Bellanca ama sperimentare, utilizzare nuovi materiali, ed introduce nelle sue opere la resina applicata a gocce, che conferisce una effetto lucidissimo, bagnato, che esalta i colori. Sul finire degli anni novanta l’artista si accosta all’action painting, che realizza ad olio su su- si può fare a meno di notare l’abilità nel com- perfici materiche. Le sue opere spaziano dal fi- porre, per stratificazione, un’immagine che as- gurativo all’astratto, in una continua ricerca di sume un’incredibile plasticità ed una leggibilità nuove tecniche e forme espressive. Ma la vera quasi fotografica. rivoluzione avviene nel 2004, quando Bellan- La sperimentazione passa dall’uso di sup- ca “scopre” l’acciaio in lastre; agisce su questo porti metallici diversi , più o meno lucidi o con materiale con il Dremel, un mini trapano che particolari viraggi cromatici. Sfrutta la luce utilizza punte in pietra e diamantate, che cre- che impatta sull’opera per rendere il soggetto ano un sorprendente effetto simile a quello del ancora più vibrante. Va oltre producendo per tratto di una matita. I soggetti sono persone, incisione con il Dremel su lastre in acciaio ed luoghi, edifici, quasi sempre in grande formato. sfrutta questa tecnica per produrre musica. La E la sperimentazione ancora una volta non si sua propensione nell’esplorare nuove forme di ferma, si spinge fino alla musica; accompagna- rappresentazione trova riconoscimento espo- to dal gruppo Blue Silk, realizza performances nendo a Vienna, a Boston, fino all’ultima Bien- artistico musicali in cui il suono del trapano nale d’Arte di Venezia. Quest’ultima per idea che incide l’acciaio, accompagnato da arpa e di Vittorio Sgarbi, che non spende tutto il suo chitarra elettrica, diventa una melodia. L’arti- tempo urlando insulti in TV, viene dislocata in sta continua fino ad oggi ad operare sull’accia- diverse città per il 150° anniversario dell’Unità io, e su un altro metallo, l’alluminio, sul quale d’Italia, dando spazio a numerosi artisti nazio- opera con colori da stampa in sovrapposizione nali di talento. Fabrizio è tra questi e si è fatto a colori per vetro e Letraset. inoltre promotore di diversi eventi espositivi Fabrizio Bellanca vive e lavora a Como, dove che hanno visto l’incontro tra realtà artistiche è titolare dell’agenzia di grafica pubblicitaria geograficamente lontane, coinvolgendo diversi “Fab”, che si occupa della realizzazione di im- colleghi comaschi. Insomma quello che la sua magine aziendale, editoria e siti web. città spesso dimentica di fare. di questi passaggi non sono più necessari , si In tutto questo non resta da chiedergli che va in stampa quasi direttamente dal file con spazio occupa il Liceo Artistico “Terragni” nella cui si realizza la bozza grafica. Fabrizio conti- sua crescita professionale e artistica. “Un ruolo nua la sua professione di grafico ma non spreca importante – risponde lui – perché ha rappresen- tutta l’esperienza accumulata in precedenza, tato l’inizio di un percorso che mi ha portato a fare anche ora che le tecniche sono cambiate. Quel- ciò che mi piace e mi soddisfa. Quando mi sono di- le esperienze diventano il supporto per le sue plomato ho visto nella Grafica la strada per la mia innovazioni artistiche. Ha familiarità con le professione, così ho frequentato la scuola al Castello lastre d’alluminio (quelle usate per gli impianti Sforzesco. Per anni è stata la mia principale attività, tipografici), per gli inchiostri da stampa offset, solo in seguito ho intrapreso la mia esperienza arti- per i trasferibili Letraset. Dipinge contesti ur- stica. Una cosa che mi ha dato molta soddisfazione bani, persone e cose che li occupano. Il dipinto è stata, ad un certo punto, la possibilità di esporre è stratificato, quasi materico, nell’alternanza di opere insieme ad artisti che erano stati i miei inse- colori saturi, di strati lucidi ed opachi, rullati gnati al Liceo. È stato davvero un piacere perché ho sul supporto metallico. Quando si comprende un grande ricordo degli anni passati al Terragni, con il processo con cui Fabrizio produce l’opera non i miei insegnanti e molti miei compagni” MAGAZINE
Puoi anche leggere