Low Tech High Touch La cura nel sistema dei Servizi - Ancora Servizi
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. Low Tech High Touch La cura nel sistema dei Servizi Milano 20 Ottobre 2017 Furio Zucco Presidente Associazione Volontariato Presenza Amica Presidente Associazione culturale “Science and Therapy” Centro Interdipartimentale Cure Palliative UNIMI Responsabile Board Tecnico Scientifico Formaz Base CP Regione Lombardia
LA RIVOLUZIONE ITALIANA NELLE CURE PALLIATIVE VITTORIO VENTAFRIDDA “CURARE ANCHE SE NON SI PUO’ GUARIRE” IL PRIMO MODELLO DI CONTINUITA’ DI CURA DOMICILIARE ISTITUTO NAZIONALE PER LA DIAGNOSI E CURA DEI TUMORI MI
CP I QUADRI CLINICI TRA …… Zucco 2015 STABILIZZAZIONE EVOLUTIVITA’ RIACUTIZZAZIONI TERMINALITA’ CRONICITA’ INGUARIBILITA’ TERAPIA DEL DOLORE APPROCCIO TERAPIE A FINE PALLIATIVO FRAGILITA’ OLISTICO APPROCCIO PALLIATIVO TERAPIE ETIOLOGICHE RIABILITAZIONE PALLIAZIONE NEURO-PSICO-FISICA SOSTEGNO CURE PALLIATIVE FUNZIONI VITALI TERAPIE DI SIMULTANEOUS CURE DI FINE VITA SUPPORTO CARE Life Threatening Diseases (LTD) ATTESA DI VITA Life Shortening Diseases (LSD)
Deficit funzionale progressivo ma Percorsi clinici differenti nelle fasi di inguaribilità e di fine vita Stroke Alta Cancro Funzione Insufficienza d’organo Dolore cronico Bassa Morte Neurodegenerative T (ultimi 6 mesi)
LE PROFESSIONI ASSISTENZIALI SANITARIE E SOCIO-SANITARIE
LA CRISI DEI DOGMI IN UNA SOCIETA’ CHE CAMBIA PROFESSIONI ASSISTENZIALI MEDICI 237.000 INFERMIERI 334.000 T. RIABILITAZIONE 48.000 T. SANITARI 45.000 OSS 300.000 ASSISTENTI SOCIALI 30.000 tot. 974.000 PSICOLOGI 117.000
LA CRISI DEI DOGMI IN UNA SOCIETA’ CHE CAMBIA PROFESSIONI ASSISTENZIALI MEDICO INFERMIERE T.ETA’ MEDIA RIABILITAZIONE PERICOLOSAMENTE TECNICI SANITARI VERSO OPERATORI SOCIO ASSISTENZIALI L’ALTO OPERATORI SOCIO SANITARI PSICOLOGI ASSISTENTI FAMIGLIARI
PROFESSIONE ASSISTENZIALI ASSISTENTI FAMIGLIARI IN ITALIA (Badanti o Care Giver non famigliare) 2014 1 milione e 655 mila (+ 53% in 10 anni). stranieri (77,3%); donne (82,4%), tra i 36 e 50 anni (56,8%). La spesa media per le famiglie è di 667 euro al mese 2030 2 milioni 151 mila Censis e Ismu per il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Convegno ‘Servizi alla persona e occupazione nel welfare che cambia”
LA CRISI DEI DOGMI IN UNA SOCIETA’ CHE CAMBIA POPOLAZIONE ITALIANA ETA’ MULTIETNIA FAMIGLIA
ITALIA 2065 FRA 50 ANNI Struttura della popolazione per età e genere Italia - Censimento 2011 100+ 90-94 80-84 70-74 Classi di età quinquennali 60-64 Femmine 50-54 Maschi 40-44 30-34 20-24 3000000 2000000 1000000 10-14 0-4 0 1000000 2000000 3000000 POPOLAZIONE ATTESA 61 milioni ab. v.a.
LA CRISI DEI DOGMI IN UNA SOCIETA’ CHE CAMBIA FAMIGLIA ITALIANA 1. Meno matrimoni ed in età più avanzata 2. Bassa fecondità (1,4 figlio per donna) 3. Aumento instabilità matrimoniale 4. Famiglie sempre più piccole 26% un individuo 27% 2 individui 22% 3 individui 5. Famiglie con anziani più di quelle con minori 6. Famiglie con un disabile a carico 2 milioni (81% FAMIGLIE DI ANZIANI)
ITALIA:POPOLAZIONE DI ETNIA NON AUTOCTONA costante incremento, pur a ritmi decrescenti nel tempo, della popolazione non autoctona stabilmente residente (di Prima, Seconda, Terza Generazione). Milioni di individui vs anno di rilevazione 4,6 nel 2011 7,3 nel 2020 9,5 nel 2030 12,7 nel 2040 14,1 nel 2065. margini d’incertezza finali: 1,5 in più o in meno Margini che non riducono la portata del fenomeno legato alla crescita e alla progressiva integrazione della popolazione non autoctona nel territorio italiano.
POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA le coppie straniere da oggi al 2060 sarebbero caratterizzate da 7,5 milioni di nascite (6,4 - 8,6 milioni). Nel medesimo intervallo, per effetto della giovane struttura per età della popolazione straniera, 2,3 milioni di decessi Il contributo alla crescita naturale della popolazione risulterebbe, dunque, particolarmente importante: 5,2 milioni (3,9 e i 6,4 milioni).
LA CRISI DEI DOGMI IN UNA SOCIETA’ CHE CAMBIA la Babele Linguistica Culturale Religiosa
Nel mondo (che conta 7 miliardi di abitanti) esistono... 30.547 religioni, dottrine, scuole filosofiche, credenze, sette, culti tribali
I GRANDI FLUSSI MIGRATORI, LA MODIFICA DEI MEZZI DI TRASPORTO E LO SVILUPPO DI UNA COMUNICAZIONE GLOBALE STANNO PORTANDO AD UNA “CONTAMINAZIONE” CULTURALE E RELIGIOSA MAI SPERIMENTATADALLA SPECIE UMANA
LE RELIGIONI NEL MONDO
DISTRIBUZIONI DELLE RELIGIONI NEL MONDO
I RITI (DEL MORIRE E DELLA MORTE) STATICITA’ O DINAMICITA’ TRA RELIGIONE RELIGIOSITA’ E LAICITA’
FUNERALE CATTOLICO
FUNERALE EBRAICO
FUNERALE BUDDISTA
FUNERALE IN CINA
I N D U INDUISMO NEL MONDO 1,057,000,000 - 1,060,000,000 INDIA 950 MILIONI DI INDUISTI I S M O
LE RELIGIONI IN ITALIA Cattolicesimo oggi • Se il 71,1% degli italiani si dichiara cristiano di confessione cattolica, stando ai parametri individuati dal rapporto, di essi è praticante il 25,4%. • Tra coloro che si dichiarano cattolici, si reca a messa ogni domenica il 20,5%, mentre il 14,8% entra in chiesa una o due volte al mese. • Il 31% dichiara di frequentare le chiese in occasione di festività religiose, • il 21,1% solo in occasione di battesimi, comunioni, cresime, funerali. • Tra i sacramenti, i cattolici conferiscono maggior importanza al battesimo (87,9%), al secondo posto mettono il matrimonio (84,2%), seguito dall’eucarestia (78,2%), dalla cresima (77,2%) e dalla confessione (64,4%). Tuttavia, confessarsi è una consuetudine soltanto per il 27,2%.
LE RELIGIONI IN ITALIA • Secondo Eurispes ammonterebbe a 1 milione e 600.000 il numero di credenti italiani che non si identifica nella confessione cattolica. • In uno scenario che si conferma in rapida mutazione, i cittadini italiani appartenenti a minoranze religiose oggi rappresenterebbero il 2,9% della popolazione (negli anni ’80 erano appena l’1%, nel 2008 il 2,1%). • Il gruppo più folto è costituito dai cristiani protestanti (27%), cui seguono i testimoni di Geova (25,7%), i musulmani (15%), i cristiani ortodossi (9,6%), i buddhisti (9,1%), gli ebrei (2,2%), gli induisti (1,9%)
I LUOGHI DELLE CURE Quale Futuro ?
I LUOGHI DELLE CURE Dalla cura dell’acuzie (ad es. malattie infetttive) alla cronicità ed alla non autosufficienza Dall’Ospedale per Acuti alle Cure territoriali
I modelli Macro e Micro
Incremento degli Hospice operativi dal 1999 al 2009 e previsioni Dati reali dal 1999 al 2009 e previsioni stimate fino al 2013, in base all’attuale programmazione regionale Da “Hospice in Italia Seconda Rilevazione Ufficiale 2010” 300 dati reali 243 N. di Hospice operativi 250 previsioni stimate nel 2006 206 200 previsioni aggiornate al 2009 150 229 254 100 164 50 105 5 20 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Anno
LEGGE 15 marzo 2010, n. 38 Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore 12 Articoli Art. 1. (Finalità). La presente legge tutela il diritto del cittadino ad accedere alle Cure Palliative e alla Terapia del Dolore NB. Il testo integrale della Legge è contenuto nel Materiale Didattico Integrativo
I LUOGHI DELLE CURE LA PROGRAMMAZIONE ATTUALE L’esempio della Rete delle Cure Palliative DOMICILIO x il 75% della Utenza potenziale CASE ALBERGO, CASE FAMIGLIA ?? RESIDENZE ASSISTENZIALI RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI RESIDENZE SANITARIE DISABILI RETE OSPEDALIERA PER ACUTI RETE OSPEDALIERA PER SUB ACUTI HOSPICE x il 25% della Utenza Potenziale
CURE PALLIATIVE : I LUOGHI DELLE CURE LA PROGRAMMAZIONE FUTURA ? DOMICILIO x il 50% della Utenza potenziale CASE ALBERGO, CASE FAMIGLIA ?? RESIDENZE ASSISTENZIALI RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI RESIDENZE SANITARIE DISABILI RETE OSPEDALIERA PER ACUTI RETE OSPEDALIERA PER SUB ACUTI, HOSPICE x il 50% della Utenza Potenziale
CURE PALLIATIVE : I LUOGHI DELLE CURE DOMICILIO R per i Minori ? HOSPICE
CURE PALLIATIVE: I LUOGHI DELLE CURE DOMICILIO x il 50% della Utenza potenziale CASE ALBERGO, CASE FAMIGLIA ?? R HOSPICE 50% Utenza Potenziale
LA BABELE LINGUSITICA E CULTURALE LA VARIABILE “CONSAPEVOLEZZA”
Progetto “Consapevolezza,Ora” 2016- 2017 L’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PRESENZA AMICA ONLUS LANCIA UNA SFIDA CULTURALE, PER AVVIARE UNA RIFLESSIONE SUL TEMA DELLA MORTE e DELLA QUALITA’ DEL FINE-VITA www. presenzamica. it
CONSAPEVOLEZZA DELLA MALATTIA UN FENOMENO “liquido” non “statico” 1925 -2017 2000
E ALLORA CHE FARE ?
DALLA CURA AL PRENDERSI CURA INDIPENDENTEMENTE DAL MODELLO GESTIONALE SCELTO DEVE ESSERE DATA RISPOSTA AI BISOGNI ATTRAVERSO LA GARANZIA DI SERVIZI ADEGUATI E SOSTENIBILI
Tecnologie nella cronicità e nel fine vita MACROAREE DI SVILUPPO 1. DIAGNOSI 2. MONITORAGGIO 3. TERAPIA 4. ASSISTENZA 5. COMUNICAZIONI (C) 6. INFORMATICA (IT) 7. STRUTTURE 8. RICERCA 9. FORMAZIONE
Tecnologie in cure palliative Assistenza Letti da 2.500 a 9.000 euro Sistemi antidecubito da150 a 4.000 euro
Tecnologie in cure palliative INFORMATICA
CCID UCPTD ASST RHODENSE MMG DAL 2008 CASA Equipe UCP DOVUNQUE Con chiunque sia abilitato all’accesso al Server Aziendale e alla CCID
Tecnologie in cure palliative Comunicazioni Da 200 a 1.500 euro
da Low tech and high touch a Rigth tech for high touch
IL FATTORE UMANO LOW TECH HIGH TOUCH
LE DIFFFERENTI IMPOSTAZIONI RISPETTO ALLA CRONICITA’ , ALL’INGUARIBILITA’ E ALLA TERMINALITA’ CHE FARE NELLE CURE PALLIATIVE IN UNA SOCIETA’ CHE CAMBIA? . 1. S TUDIA 2. I MPARA 3. A SCOLTA 4. C ONTAMINATI 5. O SSERVA 6. S UGGERISCI 7. I GNORA LA PAURA E L’ODIO Furio Zucco 2017
Oh puro di cuore, Credi nella forza delle tue idee, Nulla e nessun nemico paura ti farà, Neppur il tempo che trascorre. Le tue idee sono la tua immortalità Rig Veda 3.000 a.c. India
GRAZIE fzucco_1951@libero.it
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