L'economia circolare dei veicoli fuori uso: novità normative e tecniche per il raggiungimento dei target ambientali - Francesco Bonino
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L’economia circolare dei veicoli fuori uso: novità normative e tecniche per il raggiungimento dei target ambientali Francesco Bonino VS&RC – Vehicle Environmental Compliance LCA&ELV Manager EMEA REGION
La filiera attuale in Italia: esempio di economia circolare Riuso & Cliente 2017: 1.063.504 Demolitore ricondizionamento veicoli radiati per finale demolizione in componenti Italia (ACI) Riciclatori: Concessionari 1500 aziende batterie, oli, fluidi, plastica, 274 contratti FCA gomma, vetro Costruttori Importatori Rottamatore Fornitori Fornitori componenti: componenti materiali riciclati, automotive biomateriali 350 aziende «Design for Recovery» Frantumatore edilizia Energia da rifiuti acciaierie 20 aziende Fornitori componenti automotive Discarica ceneri Termovalorizzatori, cementifici fonderie
La normativa attuale La 2000/53/CE e il d. lgs 209/2003 sul fine vita veicoli M1 e N1: Obiettivi degli “OPERATORI ECONOMICI” 01/01/2006 01/01/2015 Recupero ELV: 85% in peso Recupero ELV: 95% in peso Reimpiego/Riciclaggio ELV: 80% in peso Reimpiego/Riciclaggio ELV: 85% in peso 2006 2007 … 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2015 … VINCOLI DEL COSTRUTTORE (Responsabilità Estesa del Produttore) 1. Ritiro a COSTO “0” per il cliente finale per l’intero parco circolante 2. Vincolo omologativo - 3R: riciclabilità/recuperabilità del veicolo al 85% - 95% in peso 3. Bando sui metalli pesanti Cd, Cr6, Hg, Pb. 4. Informazioni per lo smontaggio veicoli: emissione manuali IDIS per ogni nuovo veicolo
Novità normative ELV management 14/06/18 il pacchetto economia circolare è diventato legge in G.U. europea con le seguenti modifiche: • Direttiva 2018/849 che modifica le direttive 2000/53 relativa ai veicoli fuori uso, la 2006/66 relativa a pile e accumulatori e relativi rifiuti, la 2012/19 sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche • Direttiva 2018/850 che modifica la direttiva discariche 1999/31/CE • Direttiva 2018/851 che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti • Direttiva 2018/852 che modifica la direttiva sugli imballaggi 1994/62/CE Principali modifiche normative afferenti la direttiva 2018/849 su ELV: • Art. 4 revisione periodica dell’allegato 2 della direttiva per adattarlo ai progressi scientifici e tecnologici (solo aggiornato il testo); • Art. 5 riconoscimento reciproco tra stati membri dei certificati di rottamazione (la Commissione è incaricata di definire requisiti minimi per i certificati di rottamazione) • Art. 6 gli stati membri devono assicurare un trattamento conforme alla gerarchia dei rifiuti e all’allegato 1 (solo aggiornato il testo) • Art. 7 la commissione può adottare nuovi atti legislativi per il controllo della compliance degli stati membri nel raggiungimento dei target (85%/95%) • Art. 8 la commissione è autorizzata ad adottare nuovi atti legislativi che implementino la codifica dei componenti e dei materiali • Art. 9 relazione degli stati membri ogni 3 anni è eliminata, mentre entro 18 mesi dalla fine dell’anno ogni Stato Membro fa una relazione alla Commissione dei target ottenuti con un nuovo format che la Commissione redigerà; i dati riportati saranno accompagnati da un report sulla qualità dei dati raccolti; • Art. 9a delega alla Commissione a legiferare sull’argomento • Art. 10a la direttiva 2000/53 verrà rivista dalla Commissione entro 31 dicembre 2020
Novità normative ELV management Disegno di legge delega al governo per attuazione direttive europee, (attualmente in Parlamento) identifica principi e criteri direttivi per l’attuazione della direttiva 2018/849 ART. 13. (Princìpi e criteri direttivi per l'attuazione della direttiva (UE) 2018/849, che modifica le direttive 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso, 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche). 1. Nell'esercizio della delega per l'attuazione della direttiva (UE) 2018/849 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, il Governo è tenuto a seguire, oltre ai princìpi e criteri direttivi generali di cui all'articolo 1, comma 1, anche i seguenti princìpi e • Il 23/10/18 MATTM ha criteri direttivi specifici: convocato prima riunione con a) riformare il sistema di gestione dei veicoli fuori uso, in attuazione della direttiva tutti gli stakeholder per (UE) 2018/849, nel rispetto delle seguenti indicazioni: iniziare un percorso di modifica dei vari decreti 1) coordinare le disposizioni del decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, con le disposizioni contenute nella direttiva (UE) 2018/851 del Parlamento europeo e del Consiglio, legislativi; del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, con particolare • MATTM ha dichiarato la riferimento, tra l'altro, allo schema di responsabilità estesa del produttore; creazione di 14 gruppi di lavoro; 2) individuare forme di promozione e di semplificazione per il riutilizzo delle parti • Il gruppo di lavoro 14 si dei veicoli fuori uso utilizzabili come ricambio; chiama «Modifiche alla 3) rafforzare l'efficacia e l'efficienza dei sistemi di tracciabilità e di contabilità dei normativa RAEE, Pile ed veicoli e dei veicoli fuori uso; ELV», la filiera automotive è pronta a contribuire 4) individuare misure per l'incentivazione del recupero energetico dei rifiuti provenienti dal trattamento degli stessi;
Risultati Italia Quote e target Italia: riciclaggio/recupero (2010-2016) • Per molti anni vicini all’85% di riuso e riciclaggio, peggioramento dato 2016 • Molto distanti dal target del 95% di riuso e recupero
Target Riuso e Riciclaggio: cosa funziona bene Vicini al target grazie al riciclaggio metalli (75%), bonifica (2%) Riuso componenti Riciclaggio delle plastiche (10% in peso totale di cui 2,5% non metallico) > 1% in peso Riciclaggio degli pneumatici Riciclaggio del vetro 25.778 t nel 2017 (2,5%) > 1% in peso Dato ufficiale Comitato PFU Aspetti migliorabili: • Tracciabilità e pesatura in ingresso dei veicoli, • sviluppo nuovi sbocchi di mercato sui materiali plastici, • maggiore attenzione alla compilazione dei MUD ed alla correttezza dei bilanci di massa.
Target Riuso e Recupero del 95% Come raggiungere il target europeo di riuso-recupero in Italia: Post-frantumazione e Realizzazione impianti dedicati di pirolisi e/o gassificazione recupero energetico in soluzione tecnicamente fattibile ma ad alto costo di investimento e di esercizio impianti dedicati PROGETTO TARGET FLUFF Industria 2015 (MISE 2008-2015) (piro-gassificazione) PROGETTO RI-CIRCOLA (MISE 2017-2018) Co-combustione con RSU in termovalorizzatori Co-combustione con esistenti ASR o fluff Rifiuti Solidi Urbani (RSU) soluzione già applicata in Germania/Austria, piccoli volumi in Italia; no costi di investimento. Recupero in • Produrre dal rifiuto fluff il CSS – Combustibile Solido cementifici come Secondario come “end of waste” e termovalorizzarlo nei Combustibile cementifici per recupero di energia e di materia in Solido Secondario sostituzione del coke DM 22 del 14 febbraio 2013 e Circolare MATTM marzo 2018 (CSS)
Quote e target Europa: reimpiego e recupero (2012-2016) Grandi differenze di prestazioni in termini di riuso e recupero nei vari paesi europei: • in alcuni casi esistono effettivamente delle eccellenze sul recupero: Austria, Olanda, … • in altri paesi è il metodo di monitoraggio non omogeneo che aiuta il raggiungimento della prestazione DG-Env sta lavorando per uniformare metodo tra gli stati membri e rivedere la decisione 2005/293. Oko Institut ha pubblicato una proposta di modifica che non risolve il problema del metodo unico di calcolo dei target.
Network demolitori FCA Obiettivo FCA: network di demolitori opportunamente distribuito sul territorio che raggiunge Attualmente il network dei demolitori di FCA comprende 274 aziende sono previsti ulteriori ingressi ed uscite nel corso del 2018 per migliorare continuamente la performances della rete. Grazie agli sforzi effettuati la performance rete FCA MUD 2017 = 85% Nuovi firmatari Contratti non più attivi ✓ Aprile 2016: +3 demolitori - 1 demolitore ✓ Dicembre 2016: -14 demolitori ✓ Maggio 2017: +3 demolitori - 3 demolitori ✓ Ottobre 2017: +1 demolitori - 4 demolitori ✓ Dicembre 2017: +1 demolitori - 9 demolitori ✓ Giugno 2018: +6 demolitori - 4 demolitori ✓ Ottobre 2018: +2 demolitori - 8 demolitori 10
BACKUP 11
Mercato Italia - Network demolitori e metodo analisi MUD FCA da sempre promuove e incoraggia la collaborazione dei proprio Clienti e dei propri Dealer con le Aziende di demolizione che dimostrano di avere tutte le autorizzazioni e che effettuano le migliori performance ambientali, dimostrate dal MUD. La verifica del MUD prevede il check dei 3 parametri previsti attualmente dal Contratto, considerando innanzitutto: Veicoli fuori uso (CER 160104*) gestiti nell’anno = RT 160104* complessivo + giacenza anno precedente - giacenza anno corrente. 1) L‘obiettivo di , ovvero la rimozione dei componenti pericolosi dal veicolo fuori uso (target: 2% in peso rispetto al quantitativo lavorato nell’anno) viene calcolato considerando tutti i CER pericolosi quali: 160107*, 160113*, 160114*, 160601*, 130205/8*, e ad eventuali altri, presenti nel riepilogo della scheda AUT, «rifiuti prodotti», come percentuale in peso rispetto al CER 160104* gestito; Criticità ricorrente e segnalata: Bonifica inferiore al 2%. 2) Con analoga metodologia: riciclaggio dei (target di riferimento: 3% in peso rispetto al lavorato nell’anno), per il quale vengono considerati i quantitativi totali in uscita dei CER 160103, 160119, 160120 riportati sulla scheda AUT nei «rifiuti prodotti»; Criticità segnalata: Riciclaggio inferiore al 3%. 12
3) Mercato Italia - Network demolitori e metodo analisi MUD - 2 3) Il ovvero l’avvio dei componenti smontati dal veicolo a fine vita allo stesso utilizzo per il quale i essi erano stati inizialmente concepiti ( ), viene valutato in due modi: a) In base al dato compilato nell’apposita sezione della scheda AUT (“quantità a reimpiego”), sempre come percentuale in peso in riferimento al CER 160104* gestito nell’anno. Il dato deve indicare i kg di ricambi smontati ed indirizzati alla vendita nell’anno. b) Metodo della : reimpiego come differenza tra i quantitativi gestiti nell’anno di riferimento e il totale dei rifiuti che risultano prodotti nella scheda AUT. Il dato dichiarato dovrebbe risultare congruente con il dato calcolato. L’obiettivo di riferimento per questa voce è il 10% in peso dei veicoli trattati nell’anno di riferimento (metodologia analoga ai punti precedenti). Criticità ricorrenti: Bilancio di massa non congruente (verifica con i due metodi di calcolo del reimpiego) Assenza del dato nell’apposita sezione del MUD AUT Dato reimpiego inferiore al 10% 13
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