Lo sguardo nel vuoto non e' sinonimo di distrazione valentina sciarra - www.sciarravalentina.com

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lo sguardo nel vuoto non e’
   sinonimo di distrazione

 valentina sciarra

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Introduzione al progetto

Il giardino nelle societa’ umane rappresenta la relazione che una data civilta’ intrattiene
con il proprio ambiente naturale: l’idea della natura e’ profondamente legata alla visio-
ne del cosmo, dell’origine del mondo e dell’uomo, ed e’ per questo che il giardino ha
sempre giocato un ruolo cruciale in ogni processo antropologico. In particolare quando il
verde incontra l’arte contemporanea.

Lo sguardo nel vuoto non e’ sinonimo di distrazione e’ un opera di land art dedicata alla
generale perdita/frammentazione d’identita’, uno dei mali che afliggono la societa’ del
nostro tempo.
Il gesto di “specchiarsi”e’ inteso come azione di autoanalisi e scavo interiore, e al tempo
stesso, come perdita e ricerca di identita’.
Attraverso tale azione si sancisce la perdita d’identita’ e allo stesso tempo si cerca di re-
agire ad essa. C’e’ infatti nell’azione stessa dello specchiarsi lo sforzo di confrontarsi con
tale problematica.
La necessita’ di fissare e bloccare la figura allo specchio corrisponde al bisogno di ricostru-
ire e riorganizzare la propria immagine spezzettata, frammentata, dispersa.
Ritrovarsi nuovaente in essa.

L’installazione e’ quindi concepita quale “dubbio” e “interrogazione” costante sulla consi-
stenza e il senso della propria identita’; potendo rispecchiare le incertezze, le lacerazioni e
le angosce dell’uomo contemporaneo attraverso una semplice esperienza individuale.

“L’Intervento nello spazio è la trasformazione dell’ambiente dove l’opera nasce per il
luogo e con il luogo prescelto. Una sintonia tra il sito e la sua storia, in una sorta di intimo
colloquio con l’artista”. (Maria Dompe’)

Questa definizione di Maria Dompe’ rispecchia a pieno il senso di realizzare un lavoro site-
specific, in particolare in un ambiente naturale quale e’ il giardino di Iren Bin.
La stessa finalita’ e’ perseguita nell’installazione “Lo sguardo nel vuoto non e’ sinonimo di
distrazione”, diretta a interpretare l’area verde gia’ esistente, rimodellandone l’aspetto
fisico ed estetico, attraverso un procedere, un arricchimento e coinvolgimento dei nostri
sensi.
L’installazione suggerisce la riscoperta della dimensione naturale quale luogo favorevole
alla riflessione su tematiche universali, spesso ritenute in secondo piano dalla cultura con-
temporanea.
Scheda tecnica

Titolo: 			            Lo sguardo nel vuoto non e’ sinonimo di distrazione
Tecnica: 			           intervento di land-art
Dimensioni: 			        2.50 m x 3.50 m / profondita’ 1.50 m
Materiale: 			         vetro, prato, cob (combinazione di argilla, sabbia,
				paglia e acqua)
Anno di realizzazione: 2014

Descrizione: Con quest’opera Valentina Sciarra propone un intervento site-specific capa-
ce di interrogare il visitatore nel proprio intimo, attraverso la sua immagine.
L’installazione consistera’ in una falla nel terreno di dimensioni sufficienti da permettere il
riflettersi dell’immagine non solo del paesaggio circostante, ma anche e sopratutto, di chi
visita il giardino che accoglie l’opera - il giardino di Irene Bin -.
Difatti alla base della falla sara’ posto uno specchio (leggermente inclinato per assecon-
dare il riflusso dell’acqua piovana). Il tutto sara’ contornato da uno strato di “COB”, ossia
una combinazione di argilla, sabbia, paglia e acqua - tra le principali tecniche eco-so-
stenibili di costruzione in terra cruda - cosi’ da assicurare una duratura tenuta dell’intera
installazione.

L’intervento e’ di natura site-specific innanzituto perche’ e’ stato appositamente ideato
per uno spazio naturale all’aperto, come il giardino di Iren Bin, divenuto luogo dedito alla
contemplazione della realta’ profonda, come anche luogo di meditazone attraverso la
combinazione di interventi artistici e spazio verde. Per tale ragione le opere gia’ dislocate
nel giardino, e quella in questione qui proposta, sono interventi artistici volti a stimolare il
processo di meditaizone, piuttosto che oggetti di ammiraizone incondizionata. L’opera
sara’ di fatti pienamente integrata nel suo ambiente natuale.

L’installazione e’ rappresentata non solo dall’intera struttura - specchio/cob/spazio cir-
costante - ma anche dall’interazione che avra’ con il visitatore del giardino. Difatti, parte
integrante dell’opera sara’ l’esperienza personale provata da quest’ultimo, l’esperienza
di specchiare la propria immagine e di confrontarsi con essa.

Attraverso una semplice esperienza individuale -quale e’ l’atto di specchiarsi- si propone
al visitatore del giardino di riflettere sul concetto d’identita’. La necessita’ di fissare e bloc-
care la figura allo specchio corrisponde al bisogno di ricostruire e riorganizzare la propria
immagine spezzettata, frammentata, dispersa.
Ritrovarsi nuovaente in essa.
Non a caso l’installazione e’ stata proposta per questa particolare location, quale e’ il
giardino di Irene Bin, uno spazio naturale dedicato alla meditazione, capace di suggerire
spunti riflessione di natura contemplativa e creativa (...la natura stessa e’ fonte di creativi-
ta’ involontaria).
Inoltre, come sottolineato dall’artista Maria Dompe’ che e’ gia’ intervenuta in questo spa-
zio, si sottolinea la specificita’ del luogo creato e dedicato a Irene Bin. Il giardino rispec-
chia perfettamente la sua figura poliedrica e dalle mille sfaccettature, contenendo nei
suoi spazi una “consapevole contaminazione” di generi artistici: arte ambientale, visione
paesaggistica e inserimenti scultorei.

L’intervento tenta di ridurre all’essenziale senza eliminare la poesia. Non e’ minimalismo
in senso formale, ma nel modo, nell’atteggiamento che crea l’azione che esclude ogni
ragionamento filosofico preliminare.
Scheda riassuntiva:

Titolo:				                  Lo sguardo nel vuoto non e’ sinonimo di distrazione
Tecnica:			                  intervento di land-art

Descrizione: 			             Intervento site-specific costituito da una falda nel terreno alla
        			                  cui base sara’ posto uno specchio, contornato da pareti di COB
				                         (tecnica di costruzione eco-sostenibile in terra cruda costituita da una
				                         combinazione di argilla, sabbia, e acqua)

Materiali: 			 Falla nel terreno dimensioni 2.50 m x 3.50 m
				           1 specchio di dimensioni 2 m x 3 m
				Argilla, sabbia e acqua

Tempistica per l’instalalzione dell’opera: 7 giorni (circa)

Intenzione: 			 Intervento artistico volto a stimolare una riflessione sul concetto di
				            identita’. L’intervento sara’ realizzato nel pieno rispetto delle
				            caratteristiche naturalistico-ambientali del luogo in cui sara’
				realizzata.

Parole chiavi:			            - la consapevole contaminazione di generi artistici:
				                         arte ambientale, visione paesaggistica e interventi artistici

				                         - Il concetto d’identita’ in epoca contemporanea (in particolare
				                         secondo il filosofo Zygmunt Bauman)

				                         - la riscoperta della dimensione naturale quale luogo favorevole
			                          alla riflessione su tematiche universali
valentina sciarra
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