Aligi Sassu, illustra "I Promessi alla Palazzina Azzurra fino al 12 febbraio - Il Mascalzone

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Aligi Sassu, illustra "I Promessi alla Palazzina Azzurra fino al 12 febbraio - Il Mascalzone
Aligi Sassu, illustra “I
Promessi     Sposi”     alla
Palazzina Azzurra fino al 12
febbraio
La mostra, il cui termine era previsto per il 16 GENNAIO 2020,
è stata prorogata fino al 12 FEBBRAIO 2020.
Stanti il successo riscontrato, la notevole affluenza di
visitatori (tra cui si segnala un pullman appositamente giunto
in riviera da Udine sotto le feste natalizie) e in particolare
la sentita partecipazione delle scuole del territorio (in
allegato alcune immagini delle ultime scolaresche giunte in
visita), il Comune di San Benedetto del Tronto, insieme alla
Fondazione Banco di Napoli, ha deciso di prorogare la mostra.

San Benedetto del Tronto – I 58 acquerelli, esposti in questa
mostra, furono realizzati da Aligi Sassu, su incarico
dell’editore Giampiero Giani, per illustrare I Promessi Sposi
di Alessandro Manzoni.
Gli acquerelli (formato cm 40,50 * 29,50) sono stati
realizzati nell’inverno del 1942-43 a Zorzino sul Lago d’Iseo,
dove l’artista si era ritirato, essendo sorvegliato speciale,
dopo l’uscita dal carcere nel quale era finito per attività
antifascista.
Aligi Sassu, illustra "I Promessi alla Palazzina Azzurra fino al 12 febbraio - Il Mascalzone
Questo periodo di ritiro è caratterizzato da un intenso lavoro
creativo in cui, oltre ai 58 acquerelli oggetto
dell’esposizione, vedono la luce opere che saranno considerate
tra i maggiori capolavori dell’artista, come la grande
“Deposizione”, opera attualmente in Vaticano, e “I martiri di
Piazzale Loreto”, un dipinto che completato nel 1944, sarà poi
esposto alla Biennale di Venezia nel 1952 e, su indicazione di
Argan, sarà acquistato dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma
(esposto poi fino allo scorso 28 Giugno 2019 in una mostra
presso la Fondazione Prada di Milano).
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La raccolta dei 58 acquerelli de I Promessi Sposi è stata
sempre considerata dallo stesso Sassu l’opera sua più
significativa nel campo dell’illustrazione, preceduta da una
produzione di circa 125 disegni e schizzi preparatori.
Il committente editore Giani, tuttavia, nel 1944, non la
pubblica ed Aligi Sassu è così costretto a venderla a Renato
Perugia, amico e gioielliere di Milano, il quale in seguito la
cederà, ad insaputa dello stesso artista, ad altro
collezionista.
Nel 1977, considerati oramai dispersi, gli acquerelli vengono
ritrovati intatti (tutti ad eccezione di uno solo, che si
saprà, poi, finito nella casa di Savona della scrittrice
Annaviva Acquaviva) nella collezione di Igino Cerastico, noto
personaggio dell’ambiente imprenditoriale-finanziario milanese
e anche titolare della Cerastico Editore. Per una delle strane
coincidenze che la storia spesso propone, nell’anno 1977 cade
proprio il 150° anniversario de I Promessi Sposi.
Nel 1982, dopo la morte di Igino Cerastico (avvenuta nel
1979), lo stesso Aligi Sassu tenta di riacquistare i 57
acquerelli ma Luisa Cerastico Zecca conclude la vendita degli
stessi ad Alfredo Paglione nella sua celebre Galleria 32 di
via Brera a Milano.
Aligi Sassu, nella sua autobiografia, scrive che questo è
stato per lui “un duro colpo, poiché tenevo moltissimo a
quell’opera”.
Il gallerista e mecenate Alfredo Paglione si adopera sin da
subito per riuscire a pubblicare l’opera. La pubblicazione
avviene in pochi mesi, a cura di Michele Calabrese della Casa
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Editrice Art Market di Monterotondo (Roma).
Viene realizzata un’edizione monumentale di grande formato,
numerata per singolo pezzo e corredata dalla prefazione di
Giancarlo Vigorelli, presidente della Casa del Manzoni a
Milano, dove la pubblicazione viene presentata alle Autorità
(tra cui anche il cardinal Colombo), in data 5 Maggio 1983,
insieme agli acquerelli originali.
Dopo questa prima manifestazione milanese, i 57 acquerelli
sono stati oggetto di ulteriori esposizioni, in Italia e
all’estero.
Nel 2002, i coniugi Alfredo Paglione e Teresita Olivares
volendo destinare l’intera raccolta dei 57 acquerelli alla
Città di Chieti, la donano alla Fondazione Cassa di Risparmio
della Provincia di Chieti.
Nel 2003 il capolavoro manzoniano di Aligi Sassu torna,
infine, alla sua integrità originale. Dopo un’attesa di venti
anni, infatti, alla morte di Annaviva Acquaviva, i coniugi
Paglione riescono ad acquistare l’unica tavola mancante, la
TAVOLA LIII, quella dedicata alla peste, ricomponendo l’intera
opera.
Per l’occasione, la Fondazione Cassa di Risparmio della
Provincia di Chieti propone la ripubblicazione in una lussuosa
edizione (completa del testo de I Promessi Sposi) dell’intera
opera che dallo stesso anno 2003 ha trovato dimora definitiva
nella Citta di Chieti, al Museo Palazzo De’ Mayo.
Quest‘ultimo, dallo scorso 22 Maggio 2019, a seguito della
fusione per incorporazione della Fondazione Chieti, è la sede
in Abruzzo della Fondazione Banco Di Napoli.
Questa mostra alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del
Tronto, è quindi una delle prime esposizioni dell’intera opera
dei 58 acquerelli, fuori dalla sua sede permanente.
ALIGI SASSU ILLUSTRA I PROMESSI SPOSI DI ALESSANDRO MANZONI
Dal 01 Dicembre 2019 al 12 FEBBRAIO 2020
SAN BENEDETTO DEL TRONTO | ASCOLI PICENO
LUOGO: Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto
INDIRIZZO: viale Buozzi, 14
ORARI:Da Martedì a Domenica, dalle 10:00 alle 13:00; dalle
16:00 alle 19:00. Chiuso il Lunedì.
CURATORI: ROSALBA ROSSI; FRANCESCA AMADIO (allestimento)
ENTI PROMOTORI: Fondazione Banco di Napoli; Comune di San
Benedetto del Tronto; Fondazione Casa del Manzoni di Milano
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