Linee guida conTAKT-museo.ch - Percento culturale Migros Direzione affari culturali e sociali - conTAKT-museum.ch

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conTAKT-museo.ch

Linee guida

Percento culturale Migros
Direzione affari culturali e sociali
Löwenbräukunst-Areal
Limmatstrasse 270
Casella postale 1766
CH-8031 Zurigo
Linee guida conTAKT-museo.ch - Percento culturale Migros Direzione affari culturali e sociali - conTAKT-museum.ch
Inhalt

1. conTAKT-museo.ch: un programma di confronto transculturale                    3

2. Collaborazioni transdisciplinari                                              4

3. Atteggiamento e azione                                                        5

4. Obiettivi di efficacia di conTAKT-museo.ch
   4.1.	Obiettivi di efficacia di conTAKT-museo.ch a livello sociale
         e istituzionale                                                         10
   4.2.	O biettivi di efficacia di conTAKT-museo.ch a livello individuale
         (per rifugiati, popolazione locale e collaboratori delle istituzioni)   11

5. Il museo come luogo di confronto – e di trasformazione                        14

Allegato                                                                         17

Bibliografia                                                                     19

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1.	conTAKT-museo.ch: un programma di confronto
    transculturale

                                                 conTAKT-museo.ch è un programma di
                                                 confronto e di formazione transdiscipli-
                                                 nare, collaborativo e partecipativo,
                                                 concepito come parte di una cultura
                                                 dell’accoglienza nei confronti dei rifugiati
                                                 realmente vissuta.

                                             Nella fase pilota, il programma si è svolto in
                                             un piccolo numero di musei selezionati
                                             della Svizzera; questi musei sotto la guida
                                             del team di conTAKT-museo.ch hanno
                                             elaborato per questo specifico scopo
nuove forme di mediazione/esplorazione culturale, in particolare visite guidate interatti-
ve ideate in una duplice chiave transculturale, workshop o altri formati di mediazio-
ne per rifugiati e locali.

Tramite l’inserimento di visioni transculturali nell’interpretazione delle opere esposte nei
musei, si punta ad ampliare i contenuti formativi finora trasmessi e a consentire così
nuove esperienze di formazione (sia per i rifugiati che per la popolazione locale).

Tramite l’applicazione di visioni multiprospettiche alle opere in esposizione, alle persone,
al tempo, agli spazi e alle mentalità, tutti i soggetti coinvolti dovrebbero sperimentare
un modello di società pluralistico e post-migratorio. In questo modo risulta possibile
tematizzare tanto l’esperienza della «normalità» della migrazione e dell’acquisizione di
risorse a essa correlata, quanto le tensioni, gli attriti e le sfide derivanti dai processi di
evoluzione sociale.

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2. Collaborazioni transdisciplinari

conTAKT-museo.ch viene sviluppato in modo transdisciplinare e partecipativo
mediante un processo agile e collaborativo di realizzazione dei progetti, con il
coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali interessati (responsabili dei musei
pilota, responsabili delle istituzioni statali, team di conTAKT-museo.ch) e con il coin­
volgimento di rappresentanti di tutti coloro che partecipano alle visite guidate (rifugiati,
popolazione locale, collaboratori museali).
L’obiettivo è di presentare a tutti i musei interessati della Svizzera un programma che,
indipendentemente dall’orientamento tematico delle singole istituzioni, offrisse a tutte le
visitatrici e a tutti i visitatori la possibilità di sperimentare il potenziale della «pluralità della
realtà sociale» (Terkessidis, 2010) all’interno del museo e quindi
di sfruttarlo come luogo di integrazione sociale nonché di partecipazione e
rinnovamento culturale.
In tale ottica, l’integrazione viene concepita come un processo nel quale i nuovi
arrivati (in questo caso i rifugiati), la popolazione residente (locali), le istituzioni
(culturali) pubbliche (musei) e private (Percento culturale Migros) così come le
istituzioni statali (autorità, servizi sociali, enti che assistono i richiedenti l’asilo, ecc.)
vengano coinvolti in modo attivo, transdisciplinare, partecipativo e collaborativo.
Con questi presupposti, il cambiamento sociale, derivante dalla migrazione e da un’inte-
grazione ispirata a tale concezione, viene considerato un (normale) veicolo di trasfor-
mazione e rinnovamento sociale ed è incentivato esplicitamente dal programma
conTAKT-museo.ch – anche come contributo del Percento culturale Migros a una cultura
democratica vitale basata sul coinvolgimento e la partecipazione culturale.
conTAKT-museo.ch, pertanto, vuole svilupparsi con modalità partecipative e collaborative
e consentire confronti produttivi tra e con le persone, le opere esposte nei musei e le
istituzioni. Attraverso i processi transdisciplinari si giunge al superamento dei confini
tra produttori e consumatori. In tal modo, con conTAKT-museo.ch dovrebbero gene-
rarsi collaborazioni «che comportino un cambiamento del sé durante il processo
collaborativo» (Rohit Jain / Kijan Espahangizi, 2017).

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3. Atteggiamento e azione

Dalla tipologia prevista per il processo di sviluppo del programma emerge un profilo
programmatico flessibile, costantemente adattabile e personalizzabile in base alle
esigenze e alle risorse dei musei, delle altre istituzioni coinvolte e dei rifugiati/locali
partecipanti.
In questo modo si punta a far partecipare alle collaborazioni diverse istituzioni in diverse
sedi a seconda delle situazioni e poter adeguare il programma alle circostanze. Pertanto
dovrebbe essere possibile adattare e sfruttare in modo flessibile aspetti come la durata
del programma e delle visite guidate, il numero dei partecipanti, le tempistiche di attuazio-
ne, i materiali e molto altro ancora.
Al contempo, il programma s’inscrive in un quadro generale vincolante. Questo deriva da
svariati aspetti di un atteggiamento di base a cui conTAKT-museo.ch si orienta –
e che anche i suoi partner di collaborazione sono tenuti a rispettare – che garan-
tisce che le collaborazioni e i confronti al museo possano avvenire alla pari.
Le persone poco istruite, appartenenti a strati socialmente svantaggiati e/o provenienti da
altre culture, che normalmente non visitano i musei, non sono assolutamente prive di
cultura. Piuttosto possiedono una cultura che spesso è sconosciuta alla cultura elitaria
locale (e viceversa). I musei che collaborano con conTAKT-museo.ch devono considerare
le nuove visitatrici e i nuovi visitatori come esperte/i della loro personale cultura e cono-
scenza del mondo e riconoscerle/i come tali. Questi musei devono sviluppare una certa
curiosità nei confronti del nuovo interlocutore e delle sue risorse. Si ritiene così che le
forme di partecipazione culturale elaborate e praticate nell’ambito di conTAKT-museo.ch
siano applicate in modo coerentemente logico, possibilmente con una coerenza
ancora maggiore di quanto già non avvenga in molti musei. La dialogicità è dunque al
centro, così che (per dirla con M. Terkessidis) al posto della mera «mediazione cultu-
rale» sia l’«esplorazione culturale» comune a poter essere messa in primo piano.
conTAKT-museo.ch, pertanto, durante il processo di sviluppo del programma e nell’appli-
cazione pratica presso le varie sedi museali (esplorazione/mediazione culturale, visite
guidate) si orienta nel proprio approccio ai seguenti aspetti di un atteggiamento
di base che, nella programmazione dei processi di lavoro, nelle decisioni
in generale o in quelle relative al personale e nelle prassi comunicative, guidi
l’azione di tutti i partner:

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1.   Rappresentare e valorizzare una realtà pluralistica
                                                Nell’ambito di conTAKT-museo.ch, la
                                               diversità e la pluralità vengono considerate
                                               come opportunità e fonti di arricchimento
                                               in un’ottica di pedagogia/andragogia
                                               (critica) della diversità. Sia nei team di
                                               elaborazione sia nei team di esplorazione
                                               culturale (guide museali), la diversità deve
                                               essere concepita «non nel senso di una
                                               quota percentuale, ma con l’aspirazione
che tramite la stessa possa fare ingresso nelle istituzioni culturali una realtà che all’ester-
no sta cambiando la società già da molto tempo» (Rohit Jain / Kijan Espahangizi, 2017).

2.    Visione transculturale delle identità
                                                 Le identità vengono identificate come
                                                 elementi «multiformi», «transculturali» e
                                                 «dinamici» (dunque non fissi, ma mutevoli,
                                                 simultanei e in movimento). Questo richiede
                                                 un approccio differenziante piuttosto
                                                 che gerarchizzante e polarizzante (conte-
                                                 stualizzazione anziché culturalizzazione,
                                                 deschematizzazione e decategorizzazione,
                                                 storicizzazione anziché essenzializzazione).

3.    Rendere possibile la partecipazione culturale
                                                 conTAKT-museo.ch vuole utilizzare gli spazi
                                                 in modo nuovo, rendere possibile la
                                                 partecipazione culturale e stimolare un
                                                 processo sociale comune di integrazione
                                                 sfruttando le sinergie, connettendo
                                                 persone e istituzioni e creando situazioni di
                                                 mutuo beneficio.

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4.    Abilitazione e legittimazione reciproca
                                                     Nei suoi eventi basati sul dialogo,
                                                     conTAKT-museo.ch intende trasformare le
                                                     persone erroneamente considerate
                                                     ignoranti in mediatori: nel corso della visita
                                                     del museo, infatti, costoro si rendono
                                                     conto di possedere delle conoscenze che
                                                     anche in tale contesto possono essere
                                                     interessanti per gli altri.

 5.   Sensibilità verso la diversità e partecipazione
                                                  Le conoscenze pregresse e le basi lingui-
                                                  stiche di rifugiati e locali sono molto diffe-
                                                  renziate; altrettanto diversi sono le loro
                                                  attuali situazioni di vita, i presupposti di
                                                  apprendimento, il genere, l’età e molti altri
                                                  aspetti. La formula delle visite guidate o dei
                                                  workshop viene adattata in un’ottica di
                                                  sensibilità verso la diversità e di idoneità
                                                  rispetto alle specifiche esigenze dei parte-
                                                  cipanti. Nell’identificazione dei bisogni e
delle esigenze, non si deve partire da attribuzioni esterne, ma tenere conto delle richieste
avanzate dai soggetti stessi coinvolti all’interno di un processo partecipativo.

 6.   Riflessione sui processi di esclusione
                                                      Nell’ambito di tale formula, si discute e si
                                                      riflette sui possibili meccanismi dei processi
                                                      di esclusione che si innescano durante le
                                                      visite guidate e i workshop (ad esempio a
                                                      causa dell’essenzializzazione o dell’othering).
                                                      L’essenzializzazione consiste nella definizione
                                                      dell’altro in base alla sua alterità oppure del
                                                      sé in base alla cosiddetta essenza originaria,
tramite un livellamento delle differenze interne. Il concetto di othering si riferisce alla differenzia-
zione che ciascuno fa del proprio gruppo rispetto ad altri gruppi. A causa di questa differenzia-
zione si genera una distanza che a sua volta può provocare uno straniamento.

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7.   Riflessione sulla gerarchizzazione
                                        Si riflette sui possibili meccanismi di
                                        gerarchizzazione nella comunicazione,
                                        dovuti ad esempio a livelli di conoscenza
                                        e competenza asimmetrici, al fine di
                                        evitare che l’evento finisca per innescare
                                        un processo di gerarchizzazione.

8.	Attenzione nei confronti della prassi discorsiva
    nell’identificazione di temi e contenuti
                                        Si discute e si riflette sulle pratiche discorsive
                                        del potere nelle diverse fasi evolutive del
                                        programma, in particolare nell’identificazio-
                                        ne della rilevanza di determinati temi e
                                        contenuti.

 9.   Riflessione sulla gestione delle differenze
                                        Le diverse forme di riflessione e la predispo-
                                        sizione di appositi ausili rappresentano
                                        un contenuto esplicito delle esplorazioni
                                        culturali, che tra l’altro si svolgono anche in
                                        base al confronto e alla presentazione dei
                                        modelli di interculturalità e transculturalità.

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10. Riflessione differenziata sulla lingua e sulle immagini
                                                  In tutte le fasi, ma in particolare nella
                                                  predisposizione della descrizione del
                                                  programma, dei materiali, degli ausili e
                                                  degli strumenti analogici e digitali, si riflette
                                                  sull’applicazione dei punti di cui sopra.

11. Disponibilità a imparare e cultura dell’errore positiva
                                                   Nell’ambito di conTAKT-museo.ch, i musei,
                                                   i loro responsabili, le altre istituzioni coin-
                                                   volte e i loro collaboratori hanno la possibi-
                                                   lità di riflettere sul proprio atteggiamento e
                                                   di riconsiderarlo. In base a un atteggiamento
                                                   di base democratico e dialogico, in fin dei
                                                   conti i musei cedono anche una parte del
proprio potere decisionale a favore di un processo comune. I musei, inoltre, imparano a
tollerare le contraddizioni, le ambivalenze, gli atteggiamenti critici e tutto ciò che appare
inizialmente anomalo e a sperimentare una cultura dell’errore. Per i musei, uno stimolo alla
partecipazione può essere il profondo processo di apprendimento legato a conTAKT-mu-
seo.ch, che alla fine può trasformarli in istituzioni progressiste, cosmopolite e con compe-
tenze transculturali.

12.	Trasparenza verso tutti i soggetti coinvolti
     in merito ai presupposti teorici …
                                                  … che sono alla base del programma
                                                  (anche nei materiali da predisporre).

9 | Linee guida conTAKT-museo.ch
Linee guida conTAKT-museo.ch - Percento culturale Migros Direzione affari culturali e sociali - conTAKT-museum.ch
4. Obiettivi di efficacia di conTAKT-museo.ch

conTAKT-museo.ch persegue sia a livello sociale che individuale svariati obiettivi di effica-
cia che si intrecciano e spesso si influenzano a vicenda.

4.1.	Obiettivi di efficacia di conTAKT-museo.ch a livello sociale
     e istituzionale

1. Rendere possibile il coinvolgimento delle istituzioni nel processo
		 di integrazione dei rifugiati:

–  Utilizzare le istituzioni esistenti come spazi per la partecipazione sociale dei rifugiati
–  Attraverso le collaborazioni tra le istituzioni, creare i presupposti per un contesto
   di apprendimento transdisciplinare per «organizzazioni e istituzioni apprendenti»
–  Rendere possibile la partecipazione sociale e culturale

2. Rendere possibile l’apprendimento della democrazia nella
		 società post-migratoria:
                                               –  Rendere esperibile la società post-migratoria
                                                  considerandola un fenomeno normale
                                               –  Rendere conoscibile la transnazionalità
                                                  (appartenenze multiple)
                                               –  Rendere possibile la sperimentazione del
                                                  pluralismo democratico (attraverso il metodo
                                                  dialogico dell’esplorazione culturale adottato
                                                  nelle visite guidate, che dà spazio allo
                                                  scambio, alle discussioni e alle controversie)

10 | Linee guida conTAKT-museo.ch
3.    Rendere possibili nuove esperienze di formazione:
                                                –  Attraverso il confronto, inserire nelle espe-
                                                   rienze di formazione delle visitatrici e dei
                                                   visitatori dei musei aspetti che senza la
                                                   partecipazione dei rifugiati e dei locali non
                                                   sarebbero presenti
                                                –  Adottando visioni transculturali sulle opere
                                                   esposte nei musei, arricchire di nuovi
                                                   spunti l’interpretazione delle stesse opere
                                                   da parte dei musei, delle visitatrici e dei
                                                   visitatori
                                                –  Rendere possibile alla popolazione una
                                                   formazione e una comunicazione orientate
                                                   alle risorse

4.2.	Obiettivi di conTAKT-museo.ch a livello individuale
      (per rifugiati, popolazione locale e collaboratori delle
      istituzioni)

Gli obiettivi di efficacia generali e individuali di conTAKT-museo.ch si intrecciano e influen-
zano a vicenda: questo perché, in fondo, una società si muove soltanto se gli individui
che la compongono si muovono e fanno smuovere – ad esempio tramite i confronti nei
musei, come quelli promossi da conTAKT-museo.ch.
Il programma conTAKT-museo.ch, pertanto, non punta soltanto a produrre un effetto sulla
società, ma punta anche e soprattutto a ottenere un beneficio per il singolo. Tutti i
soggetti coinvolti (rifugiati, locali e rappresentanti delle istituzioni) devono sentirsi arricchiti
e ispirati da conTAKT-museo.ch.
Il programma persegue quattro obiettivi di efficacia a livello individuale.

11 | Linee guida conTAKT-museo.ch
1.   Contatto e partecipazione
                                              –  Tutti i soggetti coinvolti allacciano nuovi
                                                 contatti, imparano a comprendere i diversi
                                                 stili di vita e i relativi contesti ed entrano in
                                                 contatto con altre concezioni del mondo
                                              –  Attraverso il confronto stringono nuovi
                                                 contatti e acquisiscono un capitale sociale:
                                                 escono dall’isolamento, si stabilizzano a
                                                 livello psico-sociale, formano una rete, ecc.
                                              –  V ivono esperienze sociali positive: pongono
                                                 domande, condividono esperienze, acquisi-
                                                 scono autonomia, esprimono potenziali,
                                                 condividono le conoscenze e ricevono
                                                 riscontri
–  Possono superare barriere o paure e sviluppare la giusta motivazione per le interazioni
   quotidiane (con locali e con rifugiati) e per un impegno civile a favore dell’integrazione

2.    Interpretazione e riconoscimento
                                              –  Le attività comuni offrono numerosi mo-
                                                 menti di dialogo e stimoli: si parla italiano,
                                                 si applica quanto appreso, si sviluppa
                                                 sicurezza a livello linguistico, si acquisisco-
                                                 no conoscenze linguistiche
                                              –  Tutti i soggetti coinvolti imparano qualcosa
                                                 di nuovo, mettono in discussione le proprie
                                                 abitudini, ampliano i propri orizzonti,
                                                 sviluppano la propria personalità (e, in
                                                 un’ottica di organizzazione apprendente, la
                                                 propria istituzione)
–  Fanno qualcosa di utile, piacevole e stimolante
–  «Tramite il confronto, locali e rifugiati trovano riconoscimento dal punto di vista profes-
   sionale, sociale ed emotivo» (Mutz 2015)

12 | Linee guida conTAKT-museo.ch
3.    Formazione e acquisizione di competenze
                                    –  Tutti i soggetti coinvolti conoscono le
                                       infrastrutture e le offerte nelle vicinanze e vi
                                       contribuiscono in modo attivo (partecipa-
                                       zione: acquisire la conoscenza del luogo,
                                       organizzare il tempo libero, ecc.)
                                    –  È possibile l’acquisizione di conoscenze e
                                       competenze in ambito culturale e storico –
                                       conoscenza del mondo, competenze
                                       operative, ecc.
                                    –  Vengono abbattute le barriere alla forma-
                                       zione e create opportunità formative

4.    Abbattere i pregiudizi
                                    –  Tutti i soggetti coinvolti s’interfacciano con
                                       valori e atteggiamenti diversi e operano una
                                       riflessione e una relativizzazione delle
                                       proprie visioni
                                    –  Partecipando alle visite guidate, si confron-
                                       tano con la «cornice socio-culturale» della
                                       propria percezione
                                    –  Sperimentano il tema delle pari opportunità
                                       attraverso il contatto con gli altri soggetti
                                       coinvolti

13 | Linee guida conTAKT-museo.ch
5. Il museo come luogo di confronto –
   e di trasformazione

Attraverso l’inserimento di una realtà transculturale e variegata nel panorama museale
svizzero, il programma conTAKT-museo.ch vuole rendere possibile la costituzione di
nuovi spazi di riflessione (culturale) attraverso sguardi multiprospettici sui musei e
sulle opere esposte al loro interno.
Al centro di questo processo troviamo l’uomo, con il suo desiderio di avere contatti con
altre persone, di confrontarsi con gli altri e di partecipare alla vita culturale.
Il museo si rivela un luogo adatto a questa tipologia di confronto, per i seguenti
motivi:

                                            1. A livello formale, con la sua architettura
                                               specificamente progettata per il proprio
                                               pubblico, questo edificio civile offre lo
                                               spazio per uno scambio personale
                                               pacifico all’interno di un gruppo di persone.

                                            2. A livello culturale, similmente a quanto
                                               avviene nei media cartacei e digitali, in un
                                               mezzo espressivo quale è il museo si
                                               svolge un discorso pubblico su ciò che
                                               nella nostra società viene considerato
                                               sufficientemente importante, meritevole di
                                               essere conosciuto e preservato, interes-
                                               sante, provocatorio, bello, brutto e stupefa-
                                               cente al punto da essere messo in esposi-
                                               zione. L’offerta variegata presente nel
                                               panorama museale rispecchia un’immensa
                                               varietà tematica.

14 | Linee guida conTAKT-museo.ch
3. A livello contenutistico, il museo e le sue
                                       esposizioni stimolano vivaci discussioni
                                       che possono far emergere visioni contrap-
                                       poste. Quest’ultimo aspetto rende esperibi-
                                       le il pluralismo di opinioni che permea la
                                       nostra società e che è tipico di una demo-
                                       crazia ben funzionante e di una convivenza
                                       pacifica. Non da ultimo per questo motivo,
                                       il museo si presta come luogo del
                                       cosiddetto apprendimento della demo-
                                       crazia, che durante la visita di un museo
                                       può essere attuato in modo diretto. I
                                       rifugiati, i «locali» e appunto anche i musei
                                       stessi devono partecipare sotto diverse
                                       forme a questo processo di apprendimen-
                                       to. Il museo si trasforma così in un forum di
                                       persone e opinioni.

                                    4. L’approccio co-costruttivo nella metodi-
                                       ca e nel contenuto delle visite guidate
                                       rispecchia un atteggiamento nei confronti
                                       dei migranti che evita gli stereotipi, permet-
                                       te la partecipazione, considera l’integrazio-
                                       ne come un processo di trasformazione
                                       sociale e individuale e quindi, al contempo,
                                       consente alle visitatrici e ai visitatori del
                                       museo di vivere esperienze che altrimenti
                                       non sarebbero assolutamente possibili. Le
                                       visite guidate nei musei diventano così
                                       eventi ricchi di spunti e di stimoli: oltre a
                                       poter dialogare tra loro, i partecipanti
                                       hanno l’opportunità di scoprire insieme
                                       tanti contenuti, di trasmetterli agli altri e di
                                       ricollegarsi alle esperienze e ai preconcetti
                                       individuali per ampliare i propri orizzonti.

15 | Linee guida conTAKT-museo.ch
5. I confronti al museo possono dar vita a ulteriori contatti integrativi, esperienze e
   sviluppi comuni in quanto offrono opportunità per ricontattarsi, incontrarsi o realizza-
   re progetti comuni – non da ultimo perché il confronto tra estranei in uno spazio
   pubblico consente di abbattere pregiudizi, paure e altri ostacoli. I momenti di confronto
   e partecipazione sono considerati parte integrante della visita guidata o del workshop
   e sono oggetto di continui riferimenti; le domande vengono annotate e riprese in
   seguito per creare ulteriori occasioni di partecipazione.

16 | Linee guida conTAKT-museo.ch
Appendice

Principio guida

«Non si tratta soltanto di integrare le minoranze nelle istituzioni esistenti o semplicemente
di aggiungere nuove politiche a quelle già presenti. È importante piuttosto spronare gli
organi decisionali delle istituzioni a chiedersi se i loro spazi, le idee guida, le regole, le
abitudini, gli stili dirigenziali, la distribuzione delle risorse e la comunicazione siano idonei
ed efficaci dal punto di vista della pluralità. La pluralità è un fatto: allora perché non si
dovrebbe tentare di sfruttarla al meglio e utilizzarla come fonte di rinnovamento?»
                                                           (Mark Terkessidis, Interkultur, 2013)

«Collaborazione transdisciplinare / Nuove comunità come fonte di immaginazione: l’aspetto
avvincente di una prospettiva post-migratoria è che si inserisce nella sfera della novità e
della trasformazione. Essa fa del superamento dei confini e della trasgressività una
tematica e un metodo, esortando a rinegoziare i confini istituzionalizzati conosciuti. Questo
può riguardare sia i processi transdisciplinari, sia il superamento dei confini tra cultura
elevata e popolare oppure tra produttori e consumatori. In un mondo altamente
individualizzato e specializzato, da ciò derivano collaborazioni e confronti nuovi e produttivi.
Le collaborazioni si distinguono dalle cooperazioni per il fatto che implicano un cam­
biamento del sé nel lavoro di gruppo. Il lavoro negli interspazi potrebbe consentire lo
sviluppo dell’immaginazione necessaria per trovare un’espressione culturale ed estetica
per il cambiamento dei tempi.»
                                          (Rohit Jain / Kijan Espahangizi, Kulturelle Teilhabe
                                   und Ausschluss in der postmigrantischen Schweiz, 2017)

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«In generale, gli approcci operativi che puntano a identificare, arrestare ed evitare i mecca-
nismi di discriminazione istituzionale devono presentare un duplice orientamento
(cfr. Rosenmund et al. 1999; Heller et al. 2000): da un lato occorre incrementare l’adattività
degli enti (scolastici) nella gestione del plurilinguismo e dell’eterogeneità socio-culturale –
intesa come processo (attivo e rispondente a situazioni e problematiche specifiche) di
adattamento delle organizzazioni ai nuovi presupposti del lavoro scolastico. Questo significa
soprattutto che il plurilinguismo e alcuni aspetti dell’eterogeneità socio-culturale debbano
essere considerati in modo sistematico in tutti i processi (nella didattica e nella vita scolasti-
ca). Nella realizzazione dei piani di studio e dei curricula bisognerebbe inserire organica-
mente in tutte le materie, come un vero e proprio argomento d’insegnamento e compito
trasversale, temi come l’identità, la pluralità, la disuguaglianza e il razzismo, collegandoli ai
principi della partecipazione democratica. In relazione a un tale adattamento mirato della
scuola alle nuove esigenze e ai nuovi presupposti formativi, è necessario un potenziamento
della capacità di apprendimento e risoluzione problemi da parte delle organizzazioni.
Rispetto ai temi della pluralità e delle pari opportunità, gli enti scolastici dovrebbero conce-
pirsi come sistemi ‹apprendenti›. Nella formazione, nell’ambito dei corsi di perfezionamento
intrascolastici e nelle misure di formazione continua, i professionisti attivi nelle istituzioni
dovrebbero essere in grado di sviluppare competenze di analisi dei propri contesti operativi
e delle culture del lavoro al fine di individuare fenomeni di discriminazione.»
                                   (Mechthild Gomolla, Institutionelle Diskriminierung, 2009)

«Servono un cambiamento istituzionale orientato alle regole dell’arte (oppure il coraggio
dell’immaginazione), una visione che consideri l’apertura interculturale delle istituzioni
come un’opportunità, collaborazioni interdisciplinari e nuove comunità come sfida dell’im-
maginazione e della prassi.»
                                       (Rohit Jain / Kijan Espahangizi, Kulturelle Teilhabe und
                                        Ausschluss in der postmigrantischen Schweiz, 2017)

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Bibliografia

–– Eremjan, Inga (2016). Transkulturelle Kunstvermittlung. Zum Bildungsgehalt ästhetisch-
   künstlerischer Praxen. Bielefeld: Transcript Verlag
–– Gomolla, Mechthild (2009). Institutionelle Diskriminierung, Wiesbaden: VS Verlag für
   Sozialwissenschaften
–– Hacket, Anne / Gerd Mutz (2002). Empirische Befunde zum bürgerschaftlichen
   Engagement. In: Aus Politik und Zeitgeschichte, Heft B9/2002, S. 39-46
–– Jain, Rohit / Espahangizi, Kijan (2017). Kulturelle Teilhabe und Ausschluss in der
   postmigrantischen Schweiz. Convegno specialistico «Partecipazione culturale», Zurigo,
   13 marzo 2017
–– Mecheril, Paul (2010). Migrationspädagogik. Weinheim e Basel: Beltz
–– Mutz, G., R. Costa-Schott, I. Hammer, G. Layritz, C. Lexhaller, M. Mayer, T. Poryadina,
   S. Ragus & L. Wolff (2015): Engagement für Flüchtlinge in München. Ergebnisse eines
   Forschungsprojekts an der Hochschule München in Kooperation mit dem Münchner
   Forschungsinstitut mis. München. URL: https://w3mediapool.hm.edu/mediapool/
   media/dachmarke/dm_lokal/presse/pm/2 015_4/Abschlussbericht_final_30092015.pdf
–– Takeda, Arata (2012). Wir sind wie Baumstämme im Schnee. Ein Plädoyer für
   transkulturelle Erziehung, Münster: Waxmann
–– Terkessidis, Mark (2010). Interkultur, Berlino: Suhrkamp Verlag
–– Terkessidis, Mark (2015). Kollaboration, Berlino: Suhrkamp Verlag
–– http://agilemanifesto.org/
–– Welsch, Wolfgang (2005). Was ist eigentlich Transkulturalität? In: Kimmich, Dorothee &
   Schahadat, Schamma (ed.): Kulturen in Bewegung. Beiträge zu Theorie und Praxis der
   Interkulturalität. Bielefeld: Transcript Verlag

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