LE OPPORTUNITA' OFFERTE DAL TURISMO ITINERANTE ALL'ITALIA: I NUMERI, IL POTENZIALE, COSA OCCORRE FARE PER ATTIRARE I TURISTI IN CARAVAN E CAMPER ...

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LE OPPORTUNITA' OFFERTE DAL TURISMO ITINERANTE ALL'ITALIA: I NUMERI, IL POTENZIALE, COSA OCCORRE FARE PER ATTIRARE I TURISTI IN CARAVAN E CAMPER ...
LE OPPORTUNITA’ OFFERTE DAL TURISMO ITINERANTE ALL’ITALIA:
                 I NUMERI, IL POTENZIALE,
        COSA OCCORRE FARE PER ATTIRARE I TURISTI
                  IN CARAVAN E CAMPER

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                       APRILE 2021

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LE OPPORTUNITA' OFFERTE DAL TURISMO ITINERANTE ALL'ITALIA: I NUMERI, IL POTENZIALE, COSA OCCORRE FARE PER ATTIRARE I TURISTI IN CARAVAN E CAMPER ...
IL FATTURATO TURISTICO EUROPEO GENERATO DAI TURISTI ITINERANTI

I camperisti/caravanisti europei generano – in un anno – un fatturato pari a
oltre ventitre miliardi di Euro (23.377,400 Milioni di Euro). *

Il parco circolante europeo è oggi di circa 6.000.000 di veicoli.

Germania                   1.280.000                   camper/caravan (dati riferiti al 2019)
Francia                    1.064.000                   camper/caravan
UK                           780.000                   camper/caravan
Olanda                       556.000                   camper/caravan
Svezia                       389.000                   camper/caravan
Spagna                       300.000                   camper/caravan
Italia                       299.400                   camper/caravan
Altri Paesi                  ……………….
Totale                     6.000.000

(*) Fonte: Ricerca dwif «Economic Factor of Tourism Camping in selected European Countries», July 2020, Munich,
Germany

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LA CAPACITA’ DI SPESA DEI TURISTI ITINERANTI

LA RIVISTA «Promobil» E’ LA RIVISTA PIU’ AUTOREVOLE PER IL CARAVANING
IN GERMANIA. Nel numero di febbraio 2021, «promobil» ha pubblicato l’esito di
una ricerca sulla spesa media per persona, a settimana, nei territori visitati:
Euro 530 a persona, ovvero Euro 75,71 al giorno. Questo dato non include le
spese per carburante e autostrade. E’ stato calcolato che – su ogni veicolo
ricreazionale - viaggi una media di circa 3 persone.

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IL CONFRONTO ITALIA – FRANCIA / campeggi e aree di sosta camper

CAMPEGGI
I pernottamenti di camper/caravan in Europa nel 2019 sono stati 416.300.000.
FRANCIA (Benchmark)
Nel 2019, i campeggi francesi hanno avuto 128,6 milioni di pernottamenti
ITALIA
Nel 2019, i campeggi italiani hanno avuto 54,6 milioni di pernottamenti
= 13,11% del totale Europeo e il 42,45% rispetto alla Francia

AREE DI SOSTA CAMPER
FRANCIA
In Francia sono disponibili più di 4.000 aree di sosta camper, generalmente ben
tenute, sia private che comunali.
ITALIA
In Italia sono presenti circa 2.200 aree di sosta camper. Si stima però che un 25% di
queste sia in cattive condizioni di manutenzione e di sicurezza. Le aree in buone
condizioni sono stimate in circa 1.650. Italia = 41,25 % della Francia.
I turisti stranieri hanno paura a soggiornare in aree di sosta non sicure e «malandate».
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ATTUALE CAPACITA’ DI ATTRAZIONE DELL’ITALIA – TURISMO ITINERANTE

Attualmente, l’Italia è in grado di attrarre i turisti itineranti europei per una quota del
14% per i campeggi e per una quota (stimata) del 7% sulle aree di sosta, con una
media complessiva (pernottamenti in campeggi + aree di sosta) di circa il 10,5%.

Il fatturato totale dell’Italia per il settore del turismo itinerante viene stimato –
attualmente - in circa 2,6 miliardi di Euro.

Il potenziale complessivo europeo è di oltre 23,377 miliardi di Euro.

Se le Regioni ed i Comuni italiani si organizzassero adeguatamente per l’accoglienza
dei camperisti, potrebbero aspirare a conquistare una fetta del mercato europeo
pari ad almeno il 20%, ovvero si potrebbe generare ogni anno un fatturato
aggiuntivo pari a oltre 2 miliardi di Euro.

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ATTUALE CAPACITA’ DI ATTRAZIONE DELL’ITALIA – TURISMO ITINERANTE

CRITICITA’ ITALIANA (SIA QUALITATIVA CHE QUANTITATIVA):
INSUFFICIENTI INFRASTRUTTURE PER L’ACCOGLIENZA

I camperisti/caravanisti scelgono la loro destinazione turistica, tenendo presente,
come fattore vincolante di scelta, la capacità/capillarità di accoglienza e la qualità e
la sicurezza delle strutture ospitanti.

Per questo, anche se l’Italia possiede innumerevoli attrattive, sia naturalistiche che
culturali, se il nostro Paese non si dota in maniera adeguata di strutture di
accoglienza per i camperisti/caravanisti, non potrà intercettare il grande potenziale
di turisti itineranti, i quali – invece - preferiranno mete meglio attrezzate per
accoglierli (Francia e Germania in primis, ma anche Spagna).

I camperisti/caravanisti sono assolutamente disponibili a pagare un prezzo
giornaliero per il pernottamento in aree di sosta camper pulite, ben tenute e sicure.
Pertanto, chi realizza le aree di sosta, se le sa gestire bene, rientrerà sia delle spese
di manutenzione e, nell’arco di alcuni anni, anche dell’investimento iniziale per la
realizzazione dell’area.
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QUALI REGIONI ITALIANE POTREBBERO TRARRE MAGGIOR BENEFICIO

Grazie alla sua posizione geografica, la Regione Lombardia potrebbe intercettare
una buona fetta del potenziale di turisti itineranti provenienti da Germania, Olanda,
Belgio e Svizzera.

In particolare, la Germania ha una lunghissima tradizione di turismo in camper ed è
anche il Paese europeo con il più grande parco circolante di camper e caravan.

Pertanto, i Comuni della Regione Lombardia potrebbero essere delle destinazioni
naturalmente facili da raggiungere per i turisti itineranti d’oltralpe.

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IL TURISMO ITINERANTE E’ UN MEGATREND

Il numero di camper e caravan sta aumentando in modo considerevole ogni anno.
Dal 2015 al 2020, l’aumento complessivo delle immatricolazioni in Europa è stato
di oltre il 22%. Nel 2020 le nuove immatricolazioni sono aumentate di quasi
25.000 unità (da 210.505 nel 2019 a 234.843 nel 2020).

Tutti gli indicatori di settore fanno attendere – per le immatricolazioni - una ulteriore
crescita annuale a due cifre per i prossimi anni.

Ciò significa che il caravaning è un mega-trend e – dunque – anche le prospettive
economiche di questo tipo di turismo sono in netta crescita. Anche per questo è
importante per l’Italia non perdere l’occasione di attrarre questo potenziale
turistico. I valori che esso esprime sono infatti sempre più «trendy» e sempre più
condivisi:
§   la libertà di partire quando si vuole, senza prenotare
§   la voglia di vivere a contatto con la natura
§   la curiosità di esplorare posti nuovi, lontano dalla «pazza folla»
§   il ritorno ad una dimensione umana più genuina
§   Il desiderio di portarsi sempre dietro il proprio animale domestico (il 27% dei camperisti francesi viaggia
    con il cane).
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I VANTAGGI PRINCIPALI DEL TURISMO ITINERANTE PER IL TERRITORIO

SOSTENIBILITA’: Il turismo itinerante non cementifica, non «consuma» suolo, né
altera il paesaggio. Uno studio dimostra che la vacanza in camper produce meno
CO2 rispetto a una vacanza in auto+hotel o aereo+hotel.

VALORIZZAZIONE DEI PICCOLI CENTRI E BORGHI: I camperisti scelgono il viaggio
«slow» e amano scoprire le mete cosiddette «minori», valorizzando borghi, parchi
naturali e realtà storico/culturali lontane dai circuiti del turismo di massa.

ACQUISTO DI ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE LOCALI. I camperisti, oltre ad
usufruire dei servizi di ristorazione, spendono cifre rilevanti nell’acquisto di prodotti
locali: vino, olio, formaggi, insaccati, ecc. Essendo i camper dotati di molto stivaggio,
ben più di una semplice auto, gli acquisti si rivelano importanti, anche nella quantità.

DESTAGIONALIZZAZIONE DEL TURISMO. I camperisti utilizzano i propri veicoli più
volte all’anno, anche in bassa stagione e – spesso – anche fuori stagione. Il camper
viene utilizzato anche per fine settimana, ponti e festività varie. Uno studio calcola
che l’utilizzo del veicolo da parte dei camperisti francesi e tedeschi sia in media di
79 giorni all’anno.
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ATTUALE CAPACITA’ DI ATTRAZIONE DELL’ITALIA

COSA SERVE FARE PER OTTENERE UN FATTURATO AGGIUNTIVO DI 2 MILIARDI DI
EURO / ANNO

1. Creare nuove aree di sosta comunali

2. Creare nuove opportunità di business per gli operatori privati che vogliono fare
   aree di sosta camper e ospitare i camperisti presso le loro strutture
   agricole/ricettive/enogastronomiche

3. Potenziare e meglio gestire le aree di «camper service» lungo la rete
   autostradale italiana

4. Anticipare e prolungare l’apertura dei campeggi

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COSA OCCORRE FARE PER NON PERDERE QUESTA OCCASIONE

1. CREARE NUOVE AREE DI SOSTA CAMPER COMUNALI – PICCOLI CAMPEGGI
COMUNALI

Costruire un’area di sosta camper ha un costo di prima realizzazione che parte da
un minimo di 25.000 Euro, a seconda del terreno, del livello di urbanizzazione
preesistente, delle dimensioni e dei servizi offerti.

Un costo medio per realizzare un’area di sosta camper oscilla fra 40.000 e 60.000
Euro. Ci sono anche aree di sosta da 300.000 Euro e più. Dunque, il costo non è
fisso, ma dipende da molti fattori.

In Francia – il Paese che riesce ad attrarre la maggior percentuale di turisti
itineranti – vi sono anche piccoli campeggi comunali, gestiti direttamente dai
Comuni o dalle Proloco o Aziende Turistiche locali.

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COSA OCCORRE FARE PER NON PERDERE QUESTA OCCASIONE

2. CREARE NUOVE OPPORTUNITA’ PER GLI IMPRENDITORI PRIVATI

RIMOZIONE DI IMPEDIMENTI BUROCRATICI > Sarebbe utile che anche imprese
private come – ad esempio – ristoranti, alberghi, b&b, agriturismi, cantine, fattorie,
dimore storiche e castelli potessero ottenere facilmente l’autorizzazione a creare una
area di sosta camper. Sarebbe utile che ogni singola Regione varasse una legge
regionale che consenta la rimozione di eventuali impedimenti o eccessiva burocrazia,
laddove esistenti.

INCENTIVI FISCALI > A livello regionale/comunale, sarebbe molto utile creare un
sistema di incentivi fiscali per gli imprenditori privati che decidono di creare una area
di sosta camper sul terreno della propria impresa.

Queste due misure permetterebbero agli imprenditori della ristorazione e della filiera
produttiva agricola ed enogastronomica di incentivare le proprie vendite, proprio
grazie alla ospitalità che darebbero ai camperisti. Questo modello è molto diffuso in
Francia, con risultati molto positivi, secondo gli imprenditori che lo hanno adottato.

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COSA OCCORRE FARE PER NON PERDERE QUESTA OCCASIONE

3. POTENZIARE LE AREE DI «CAMPER SERVICE» LUNGO LA RETE VIARIA PRINCIPALE
I camperisti hanno necessità di scaricare le acque reflue mentre sono in viaggio e
ricaricare i serbatoi di acqua potabile. A questo scopo, vengono creati dei «camper
service», spesso in corrispondenza degli «autogrill» o in aree parcheggio separate.

Si tratta di piccole aree, dotate di una stazione di scarico delle acque reflue e di una
stazione di carico dell’acqua potabile. I camper vi accedono, talvolta a pagamento
tramite carta di credito o tramite app, talvolta gratuitamente, per scaricare le acque
grigie e nere in fognatura e per caricare i serbatoi di acqua potabile.

Autostrade per l’Italia dichiara la presenza di 120 punti di area sosta camper.
Purtroppo, alcuni di questi punti si rivelano spesso malfunzionanti o addirittura non
utilizzabili. Occorrerebbe curarne meglio la manutenzione e potenziarne il numero.

Le concessionarie autostradali dovrebbero impegnarsi alla realizzazione di ulteriori
aree e ad una corretta manutenzione. Forse utile una collaborazione tra Regione,
Ministero del Turismo e/o Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

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COSA OCCORRE FARE PER NON PERDERE QUESTA OCCASIONE

4. ANTICIPARE/POSTICIPARE L’APERTURA DEI CAMPEGGI

In Italia, la maggior parte dei campeggi apre soltanto nel periodo da maggio a
settembre. In altri Paesi, segnatamente in Francia (nostro benchmark), diversi
campeggi sono aperti tutto l’anno, mentre altri iniziano la stagione già in marzo,
prolungando l’apertura fino a fine ottobre, con una riapertura durante le vacanze di
Natale.

I gestori dei campeggi italiani sostengono che il flusso dei visitatori in bassa stagione è
scarso e non vale la pena tenere aperto. Tuttavia, una apertura temporalmente più
allargata sarebbe un vantaggio per il sistema turistico italiano.

Una serie di vantaggi fiscali per le aperture di campeggi (solo) in bassa stagione
potrebbe forse incentivare i gestori di campeggi ad anticipare l’apertura e posticipare
la chiusura.

La formula francese dei piccoli campeggi comunali, aperti tutto l’anno, si è dimostrata
vincente.
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COSA OCCORRE FARE PER NON PERDERE QUESTA OCCASIONE

INVESTIMENTO PUBBLICITARIO (MODESTO) PER ATTRARRE I CAMPERISTI E
CARAVANISTI IN ITALIA

q CAMPAGNA PUBBLICITARIA DIGITALE (BASSO INVESTIMENTO) VERSO I WEBZINE
  E SITI DEI CAMPER CLUB EUROPEI. L’Associazione Produttori Caravan e Camper
  può essere di supporto – se lo riterrete utile – per indicare i migliori canali di
  comunicazione B2C per intercettare i camperisti europei. La priorità dovrebbe
  essere data, a nostro parere, a:
q Germania
q Francia
q Olanda
q Belgio
q Svizzera
q Austria

I camperisti sono una community: se faranno buone esperienze, il passaparola sarà
una campagna pubblicitaria gratuita molto efficace.
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IL SALONE DEL CAMPER

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    Una occasione espositiva per le Regioni e i Comuni che vogliono
    promuovere il proprio territorio presso i turisti itineranti italiani.

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GRAZIE

               Per ulteriori informazioni e approfondimenti:
                      Ludovica Sanpaolesi de Falena
                             Direttore Generale
            APC – Associazione Produttori Caravan e Camper
        Cell. 346 7288058 – ludovica.sanpaolesi@apcitalia.com
Centro Direzionale Campomaggio, 16 – Loc. Drove – 53036 Poggibonsi SI

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