Le nuove sfide dell'Industria Digitale - Perché senza Ricerca e Innovazione non avremo Futuro! - Anitec
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Le nuove sfide dell’Industria Digitale. Perché senza Ricerca e Innovazione non avremo Futuro! Stefano Pileri, Presidente ANITEC 12 aprile 2017 1
Sommario 1. Presentazione ANITEC 2. La Vision e gli Obiettivi Strategici di Anitec 3. L’importanza della R&S&I e le ricadute sulla competitività del Sistema Paese 4. La ricerca e innovazione nel settore ICT ➢ Gli investimenti in R&S&I del settore ICT ➢ % investimenti R&S (ICT e confronto con gli altri settori industriali) ➢ L’attività brevettuale ➢ Brevetti concessi / Richieste di brevetti nel settore ICT ➢ Confronto con gli altri settori 5. Il Programma Nazionale della Ricerca 2015 – 2020 6. I cluster Nazionali 7. Principali progetti e aree applicative in R&S&I dell’Industria ICT operante in Italia 8. Il programma Horizon 2020 9. Il Posizionamento dell’Italia in termini di DTEI ed il DESI 10. Le start up innovative 11. Conclusioni – Linee di intervento suggerite
ANITEC: LA MISSION rappresentare le aziende fornitrici di servizi e tecnologia della filiera ICT operanti in Italia nel contesto economico, industriale, sociale, tecnologico e formativo ANITEC: LA VISION Contribuire alla crescita e allo sviluppo del Paese grazie all'applicazione e all'utilizzo delle più innovative tecnologie digitali. Gli obiettivi principali di Anitec sono: ▪ Promuovere lo sviluppo del settore ICT come generatore di crescita, valore, competitività e sostenibilità. ▪ Favorire lo sviluppo della cultura digitale e sostenere l’implementazione della società digitale. ▪ Collaborare con le Istituzioni come advisor per le scelte su strategie e tecnologie ICT. ▪ Contribuire alla definizione delle norme legislative e tecniche presso le sedi istituzionali nazionali e europee. ▪ Promuovere le eccellenze italiane e il relativo know-how nel mercato globale. ▪ Favorire il mantenimento e la crescita in Italia delle attività dell’intera catena del valore del settore ICT.
ANITEC: dalla Nostra Vision agli Obiettivi Strategici Innovazione Digitale e crescita della competitività del Paese: un binomio inscindibile Digital for Life Digital for Cities Digital for Economy ❖ Sanità Digitale ❖ Casa Intelligente ❖ Industria 4.0 ❖ Sociale ❖ Smart Communities ❖ Digital Government ❖ e-Tourism ❖ Smart Grids ❖ Digital Agrifood SVILUPPO delle INFRASTRUTTURE DIGITALI: 5G - IoT – BUL - DvbT2 FORMAZIONE delle COMPETENZE DIGITALI INVESTIMENTO nella RICERCA & SVILUPPO & INNOVAZIONE ORIENTAMENTO delle POLITICHE DI SOSTEGNO TRASFORMAZIONE del LAVORO E RUOLO STAKEHOLDER
L’Associazione ANITEC, Associazione Nazionale Industrie Informatica, Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo, aderente a Confindustria e socio fondatore della Federazione Confindustria Digitale, è l'organismo di categoria che riunisce le imprese operanti in Italia in attività industriali e servizi connessi alle tecnologie delle Telecomunicazioni, dell'Informatica, dell'Elettronica di Consumo e degli Apparati per Impianti d'Antenna. Anitec è il partner italiano di DigitalEurope, l’associazione europea dell’ICT. Anitec è partner della Digital Skills and Jobs Coalition”.
ANITEC nel Sistema Confindustria • ANITEC è associazione di primo livello di Confindustria • ANITEC è socio fondatore di Confindustria Digitale
L’importanza della R&S&I e le ricadute sulla competitività del Sistema Paese In questo scenario, il tema della Ricerca, Sviluppo e Innovazione è da sempre centrale nelle attività di ANITEC e delle aziende associate quali principali interpreti e fornitori delle tecnologie, apparati, soluzioni e servizi innovativi ed evoluti. ➢ Innovazione diretta alle persone, ai luoghi domestici, ai luoghi ed alle attività lavorative ▪ L’innovazione genera crescita e, dunque, futuro ▪ Perché ci sia Innovazione deve esserci Ricerca ▪ La ricerca è vita per le Imprese
Le attività ANITEC in R&S&I all’interno del Sistema Confindustria ➢ ANITEC esprime, per Confindustria Digitale e Confindustria, il rappresentante per l’industria all’interno del Comitato di Programma ICT nell’ambito del programma europeo Horizon 2020. ➢ ANITEC ha attivato un sistema di collaborazioni stabili con
Digital for Life: “e-Health” eHealth can benefit citizens, patients, health and care professionals but also health Medici organisations and public authorities. eHealth – when applied effectively - delivers more Laboratori di base personalised ‘citizen-centric’ healthcare, di analisi which is more targeted, effective and efficient and helps reduce errors, as well as the length of hospitalisation. It facilitates socio-economic inclusion and equality, Tele quality of life and patient empowerment Tele through greater transparency, access to diagnosi assistenza services and information and the use of social media for health. Benefits have been demonstrated when Medici using telemedicine for managing chronic Prenot. Tele conditions, mental health and health Visite monitoraggio Specialisti promotion . Similar benefits have been identified for technology assisted therapies, Esami which can effectively complement routine clinical care and improve the cost-efficiency of the treatments as well as when using Farmacie interoperable electronic health record and Ricetta ePrescribing systems, if pursued with the necessary rigour . FSE Digitale Once the value of benefits begins to cover investment costs, the net benefit expands and becomes substantial. In countries under Istituti adjustment programmes, eHealth has gained significant importance as a means to di cura improve the efficiency and effectiveness of Ambulatori systems and their control, and the reduction of expenditures. European Commission: eHealth Action Plan 2012-2020
Digital for Communities: “Smart City” Smart Cities – Italtel and Exprivia joint offer [OVERVIEW] An incredible and fast innovation is changing the nature of our Cities. Many are the new needs that lead this process: Multi-service Smart Metering (electric, gas, ELECTRIC water, tele-heating). All the different counters at home can be monitored and controlled remotely enabling new business models for PUBLIC BUILDING the multi-utilities players. GAS Energy Management. Smart Lighting, EV charging point and Public Building energy LIGHTING monitoring provide Municipalities with many benefits (e.g.: operating costs cut) WATER CHARGING POINT Mobility Management. Parking management TELEHEATING from availability to abusive use check, Traffic control and forecast, Public Transportation monitoring and planning are key services for citizenship. Environmental Care. Optimization of urban RF 868 GPRS waste collection, Facilities infrastructural INFRASTRUCTURE stability monitoring, pollution and TRAFFIC environment measures collection. POLLUTION PARKING A Shared Communication Infrastructure enables data collection and management cost optimization, providing at the same time the possibility to generate integrated, advanced 5 WASTE services for citizens. © 2015 Italtel Group S.p.A. All rights reserved. PUBLIC TRANSPORT
Digital for Economy: “Industria 4.0” Incredible and fast innovation is changing the face of our industry. Many are the new needs that lead this innovation: INDUSTRY 4.0 FRAMEWORK Connected Industry. Capability to be connected and to create relevant data on all the core processes will be the key for success. Industries shall be connected to their customers to design better products, to their partners to optimize the logistic for a just in time approach, to their Plants to automatize the production processes and improve time to market prototyping and ”customized” mass productions. More intelligence within production processes. Thanks to the introduction of new robots (Cyber Physical Systems), new prototyping systems (3D Printers), new logistic components (Autonomous Vehicle) products will be more competitive in prices, time to market, customization and quality. More intelligence in the productS and the transformation into services. Internet of Things will allow to gather relevant data from products and transform them into services.
Le grandi sfide: Ultra Broadband e 5G Networks Telecommunications: Towards 5G Ultra Broadband Networks SERVICE ACTIVATION BILLING SERVICE ASSURANCE PERFORMANCE MONITORING < = 20 km Orchestrator Backbone Access IoT M2M Platform NFV approach: Small LPWA node Cells Central Offices to Local PoP Apps Platform < = 100 k HUB become Data User/PoP Data Centers FTTC node IaaS Media Platform Analytics PaaS Pico-femto DAM Communication Plat. eNodeB SaaS SDN DRM VoLTE, WiFi calling WAN Controller CDN TC EPC ADV VoIP, SIP trunking SBC AAA FTTH EPG Unified Messaging Virtualization layer Analytics Virtualization layer Backbone NFV NFV Edge Cloud Enterprise Central Cloud 10 M users/PoP < =1 M users/PoP 2G / 3G / 4G node
… non solo gigabit/s NGAN 4G / 5G 1. Wireless powered by fiber, 2. Ultra High Speed, 3. Low Latency, 4. Continuous Coverage, 5. Very High Reliability, 6. Improved Security, 7. NFV e SDN (msec)
Le Grandi Sfide: IoT, Analytics & Applications Ambiente Salute Smart City Trasporti Sicurezza Public Goods Applicazioni strategiche per il paese Manifattura Edilizia Agroalimentare Turismo Smart Retail Energia Informazioni APPLICAZIONI Monitorining Comandi Data Base IoT GESTIONE DATI Dati esistenti Data Fusion Reti Fisse e Mobili tradizionali RETI Reti Low Power Wireless Access Sensori e Contatori distribuiti SENSORI Cittadinanza Attiva Facility COSE Infrastrutture Ambiente
L’importanza della R&S&I e le ricadute sulla competitività del Sistema Paese La ricerca e innovazione nel settore ICT (dati) Gli investimenti in % investimenti R&S (ICT e confronto con R&S&I del settore ICT gli altri settori industriali) Brevetti concessi / Richieste di brevetti L’attività brevettuale nel settore ICT Confronto con gli altri settori
Gli investimenti in R&S in Italia % PIL su PIL (MLD €) Fonte: Eurostat Dal 2004 al 2014 la spesa R&S/PIL in Italia è cresciuta complessivamente del 31%. Nello stesso periodo l’incremento della spesa R&S nelle imprese è stato patri al 52%
2015 Gli investimenti in R&S in Italia (stime provvisorie) % PIL su PIL (MLD €) * dati provvisori Fonte: Eurostat
Investimenti R&S (Italia, Germania, Francia, UK, EU) Fonte: Eurostat
Investimenti in R&S (Italia, Germania, Francia, UK, EU) p: provisional ep: esitmated, provisional Fonte: Eurostat
PIL (Italia, Francia, Regno Unito Germania) Fonte: Eurostat
Le Fonti per gli investimenti in R&D R&S imprese: fonti di finanziamento 22,291 MLD € Fonte Estero Fonte Pubblica 12,343 MLD € 81,6% Fonte Imprese 10,072 MLD € (0,62% PIL) L’81,6% delle attività di R&S effettuate nelle imprese sono autofinanziate. Le imprese private finanziano inoltre una quota parte ICT della ricerca effettuata da altri operatori (2014: 122 (0,13%PIL) MLN a Istituz. Pubbliche, 81 MLN a Università, 29 MLN a privati no –profit) – Fonte Eurostat Fonte: Eurostat
Gli Investimenti in R&S delle Imprese in Italia Fonte: Eurostat
Investimenti R&S delle imprese in confronto con UE e UK * Svezia, Belgio, Danimarca: dato 2013 Fonte: Eurostat
Gli investimenti delle imprese ICT in R&S in Italia Valore Tutti i settori di attività Fatturato aggiunto 2.944.234.533 688.216.520 Spesa in R&S (fonte di finanziamento:Imprese) 10.072.840 (0,62% PIL) Incidenza % 0,3% 1,5% Valore Settore ICT * Fatturato aggiunto 90.772.780 39.887.050 Spesa in R&S (0,13% PIL) (fonte di finanziamento: imprese) 2.120.266 Incidenza % 2,3% 5,3% Fonte: Istat 2017 - Dati 2014 * sono considerate le seguenti attività: - fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi - telecomunicazioni - produzione di software, consulenza informatica e attività connesse Il settore ICT in Italia investe in R&S il 2,3% del proprio fatturato, contro una media dello 0,3% di tutti i settori produttivi. La spesa in R&S delle aziende del settore ICT rappresenta il 21% del totale degli investimenti in ricerca e sviluppo compiuti dalle imprese in tutti i settori.
Spesa R&S in % del PIL Fonte: Eurostat
La spesa in R&S delle imprese Fonte: Eurostat
La spesa in R&S * Francia, Stati Uniti: dato 2013; Regno Unito: dato stimato. Fonte: AIRI su dati OECD, EUROSTAT Non è evidenziata la voce "altre fonti nazionali" perchè di misura irrilevante.
I Brevetti in Italia ICT: Fonte: Elaborazione su dati EPO Audio-visual technology Telecommunications Digital communication Computer technology IT methods for management
I Brevetti in Italia per Aree Tecnologiche Fonte: EPO 2016
I Brevetti in Europa Fonte: EPO 2016
I Brevetti in Europa per Area Tecnologica Fonte: EPO 2016
EPO Technical Fields Digital Communication: Computer Technology This field encompasses basic electronic This field encompasses computing, circuitry and electronic communication. calculating and counting devices. The field includes, for example, amplifiers, It includes, for example, digital decoders and telegraphic communication computers and data processing systems
L’evoluzione dei Brevetti in Europa Fonte: EPO 2016
L’attività brevettuale in Europa Fonte: EPO 2016
Il Programma Nazionale per la Ricerca 2015-2020 (1) ➢ ANITEC ha fornito il proprio contributo alla definizione della struttura ed ai contenuti. ➢ Il Nuovo Programma Nazionale per la Ricerca è ora maggiormente allineato alla struttura di Horizon 2020; ➢ la Governance prevede l’istituzione del Comitato di Indirizzo e di Governo (CIG) strutturato «a matrice» tra funzioni orizzontali e verticali in modo da garantire il deployment di programmi annuali per l’individuazione degli obiettivi e la verifica delle relative risorse.
Il Programma Nazionale per la Ricerca 2015-2020 (2) E’ necessario che l’insediamento del CIG avvenga quanto prima e che preveda la presenza stabile dei rappresentanti dell’industria al fine di: ▪ contribuire direttamente alla programmazione della ricerca nazionale a beneficio anche dei rappresentanti dell’Amministrazione nella loro azione di influenza sulla definizione della programmazione della ricerca europea; ▪ Essere in grado di verificare su base annuale l’effettivo spending a fronte delle risorse destinate; ▪ Garantire il monitoring in tempo reale per raggiungere l’obiettivo prefissato dalla Strategia nazionale: migliorare la competitività del sistema nazionale nell’ottenimento dei fondi UE (Horizon 2020).
I Cluster Nazionali I Cluster Tecnologici Nazionali sono reti 1. Aerospazio aperte e inclusive formate dai principali 2. Agrifood soggetti pubblici e privati che operano sul 3. Beni Culturali* territorio nazionale nella ricerca industriale, nella formazione e nel 4. Blue Growth* trasferimento tecnologico: imprese, 5. Chimica verde università, istituzioni pubbliche e private di 6. Energia* ricerca, incubatori di start-up e altri 7. Fabbrica intelligente soggetti attivi nel campo dell’innovazione. 8. Made in Italy* Ciascuna aggregazione è focalizzata su uno specifico ambito tecnologico e applicativo 9. Mezzi e sistemi per la mobilità di ritenuto strategico per il nostro Paese, di superficie terrestre e marina cui rappresenta l’interlocutore più 10.Scienze della Vita autorevole per competenze, conoscenze, 11.Tecnologie per gli ambienti di vita strutture, reti e potenzialità. 12.Tecnologie per le Smart Communities * creati a fine 2016
Principali progetti e aree applicative in R&S&I dell’industria ICT operante in Italia ➢ Aree di maggiore interesse: Fabbrica Intelligente, Aerospazio e Difesa, Cultural Heritage, Smart Communities, Energia, Mobilità Sostenibile, Blue Growth, Tecnologia per gli Ambienti di Vita (e-health, e-care, mobile health) ➢ Progetti in ambito: Reti ultrabroadband fisse e mobili, 5G, Industry 4.0, Smart Gris, Samrt citeis, Smart building, Cyber security, Machine Leraning, Arficila intelligence, Unified Communication,Cloud, System integration, IoT Sviluppo HW e SW per applicazioni di interesse geofisico/ingegneria civile Trasporti
Il programma Horizon 2020 Italy Overview Fonte: APRE – Agenzia per la promozione della Ricerca Europea
Il programma Horizon 2020 H2020 Number of participations - Top10 Performers - Italy
Il programma Horizon 2020 H2020-Rate of successful applications per Member State”
Il programma Horizon 2020 H2020-Funding per Member State per inhabitant
Digital Transformation Enablers’ Index Supply and demand of digital skills (30%) Entrepreneurial culture (10%) Investments and access to finance (30%) e-leadership (10%) Digital infrastructure (20%) 16° = DTEI Fonte: European Commission DigitalTransformation Scoreboard 2017
Digital Transformation Enablers’ Index Italy in a nutshell Comparison with other EU Member States Fonte: European Commission - DigitalTransformation Scoreboard 2017
Digital Economy and Society Index 25° Fonte: European Commission
Digital Economy and Society Index Fonte: European Commission
La crescita delle start up innovative In Italia nel 2016… Fonte: MISE, febbraio 2017
…e nei primi mesi del 2017 ▪ Nei primi 3 mesi del 2017 sono stati investiti 38 milioni in startup italiane. 38,7 se si contano le 4 principali campagne di equity crowdfundig fatte in questo trimestre. ▪ Il numero degli investimenti è aumentato di 16 milioni rispetto allo scorso anno, una crescita del 42% che lascia ben sperare per l’anno in corso. ▪ Secondo quanto risulta ad Agi, che ha raccolto i dati dalle comunicazioni stampa e dai siti dei principali fondi di investimento italiani, sono stati 24 i finanziamenti fatti tra gennaio e marzo di quest’anno.
Investimenti in Tecnologie Innovative: confronto UK vs. UE
L’impiego degli specialisti ICT Fonte: Eurostat
La richiesta inevasa di specialisti ICT Fonte: Eurostat
La formazione in ICT In Italia nel 2016 le percentuali di laureati ICT e IT sul totale sono: ▪ Laureati ICT: 4,5% ▪ Laureati informatici: 2,5% I laureati ICT includono: Informatica; Ingegneria Informatica, Elettronica, Telecomunicazioni e Bioingegneria. I Laureati informatici includono: Informatica e ingegneria informatica Le % sono calcolate sui totali laureati di I livello (lauree) e di II livello (lauree magistrali, sia biennali sia a ciclo unico). Fonte: Elaborazioni preliminari Anitec/Assinform su dati MIUR
Impiego e formazione ICT Nel 2014, la stragrande maggiornaza (81,9%) degli specialist ICT impiegati nell’Unione Europea erano di sesso maschile. Questa è una tendenza generalizzata in tutti gli stati dell’Unione. Le percentuali più elevate di impiegati uomini si sono registrate in in Lussemburgo (89,2%), Cipro (88,1%), Paesi Bassi (87,4%), Portogallo (86,4%) e Italia (86,3%), mentre le più basse sono quelle di Bulgaria (68,2%), Estonia (70,4%) and Romania (71,1%). In Europa nel 2014, più della metà (56,5%) degli specialist ICT avevano un’istruzione di grado universitario (terzo livello). Le incidenze percentuali più elevate si sono registrate in Spagna (77,4%) davanti a Belgio (72,9%), Bulgaria and Cipro (entrambi 72,3%), Irlanda (71,4%), Lussemburgo (71,0%) e Lituania (70.2%). All’estremo opposto si collocano Italia (31,7%), Malta (38,5%), Slovenia (40,6%), Slovacchia (41,8%) and Romania (42.2%). Fonte: Eurostat In Italia esiste un forte bisogno di sviluppo di competenze digitali in particolare rivolto alle donne
Conclusioni ▪ Ricerca Sviluppo e Innovazione sono il volano essenziale per la crescita della competitività e rappresenta dunque il futuro del nostro Paese ▪ La capacità di investire nella Ricerca garantisce l’Innovazione ed è vita per le imprese ▪ L’81,6% delle attività di R&S effettuate nelle imprese sono autofinanziate. ▪ La spesa nazionale in R&S delle aziende del settore ICT rappresenta oltre il 21% del totale degli investimenti intra-muros compiuti dalle imprese in tutti i settori. ▪ Il settore ICT in Italia investe il 2,3% del proprio fatturato in R&S, contro una media dello 0,3% di tutti i settori produttivi. ▪ Nonostante la buona performance dell’attività brevettuale in Italia, il numero di brevetti nelle applicazioni ICT sono ancora lontani dai valori europei. Nel 2016 il settore Digital Communications in Italia ha comunque registrato un incremento nell’attività brevettuale di oltre il 17%. ▪ La trasformazione digitale in Italia è avviata ma va ancora sostenuta, all’interno delle imprese e della Pubblica Amministrazione, per allinearsi a quella dei maggiori paesi europei. ▪ Esiste un forte bisogno di sviluppo di competenze digitali in particolare rivolto alle donne
Linee di intervento “PPP” nella Ricerca ▪ Accelerare le sinergie tra Istituzioni, Grandi Imprese e PMI, nell’ottica dell’open innovation, sulle Applicazioni Digital for Life, Cities, Economy e per le Infrastrutture Digitali. ▪ Migliorare gli strumenti per favorire le partnership pubblico/privato ed il migliore coinvolgimento del sistema bancario eliminando le lungaggini amministrative nell’approvazione dei progetti e nella successiva erogazione dei finanziamenti. ▪ Fornire maggiore certezza sulle tempistiche e sulle regole, sin dal momento di emissione dei bandi. ▪ Produrre maggiore allineamento con i progetti in ambito Horizon 2020 e con le linee strategiche del PNR in termini di contenuti e programmazione dei follow-up. ▪ Ridurre la documentazione cartacea in favore della documentazione e certificazione digitale (utilizzo della firma digitale, ecc.).
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