Le insidie del caldo Approfondimento

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Le insidie del caldo Approfondimento
Approfondimento

Le insidie
del caldo
Disagi di poco conto (crampi) e di maggiore entità (collassi
e colpi di calore) si accompagnano alle temperature
elevate e all’umidità estiva. Si possono prevenire con
alcune precauzioni, valide soprattutto per bambini e
anziani, i soggetti più fragili

di Gianni Poli in collaborazione con Stefano Nobili, medico di
medicina generale

Il caldo, nei limiti, fa bene all’organismo. Sole moderato ed
esercizio fisico all’aria aperta aiutano a disintossicare l’organismo, a
tonificarlo, sempre a patto che l’umidità non superi il 70%. Ma
anche il caldo umido può essere d’aiuto in quanto favorisce la
sudorazione che mantiene costante la temperatura corporea intorno
ai 37° centigradi. Il caldo eccessivo produce però disagi anche
gravi: quando il meccanismo della sudorazione è troppo sollecitato
le perdite idrosaline diventano ingenti e l’organismo si difende come
può: in primo luogo con i crampi muscolari, in extremis con il
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collasso.In alcuni casi questo essere conseguenza del “colpo di
calore”- tecnicamente "esaurimento da calore" – i cui sintomi sono
intensa stanchezza, cefalea, nausea e vertigini, accompagnati da
febbre. «Nel caso – precisa Stefano Nobili, medico di mediicina
generale - il soggetto avrà pressione arteriosa bassa, si sentirà
mancare e avvertirà i segnali tipici della disidratazione. La
mancanza di liquidi, accoppiata alla vasodilatazione generale, può
provocare una riduzione della gittata cardiaca e il collasso».

In presenza di più sintomi elencati o di un collasso è bene
indirizzare chi ne è colpito al Pronto Soccorso più vicino.
Problematiche analoghe coinvolgono i cardiopatici, cui si suggerisce
di controllare più frequentemente i valori di pressione: «Con il caldo
intenso, potrebbero subire oscillazioni tali da richiedere
aggiustamenti della terapia». La vacanza, peraltro, avvantaggia
anche i portatori di patologie croniche: maggior tempo all'esterno,
aumentato impegno muscolare e migliore ossigenazione favoriscono
le compensazioni: «Un diabetico riuscirà a utilizzare meglio il
glucosio, grazie all’attività fisica che mantiene in equilibrio la
glicemia, i bronchitici cronici aumenteranno la loro resistenza allo
sforzo e i cardiopatici otterranno una riduzione della dispnea».

I problemi più rilevanti causati dal gran caldo coinvolgono in
particolare gli anziani e i bambini, categorie meno difese. Incorrono
più frequentemente nella disidratazione e nei cali di sodio e sali
minerali. Vediamo come comprtarci per evitare di ricorrere al
medico: «I pediatri – specifica Nobili – logicamente raccomandano
di vestire i piccoli con attenzione perché la loro termoregolazione è
ancora in fase di collaudo. Quindi occorre svestirli progressivamente
quando il caldo si fa sentire, farli bere molto perchè hanno difficoltà
a mantenere l’idratazione. Quanto agli anziani, risentono
maggiormente del gran caldo perché solitamente bevono poco e
non avvertono maggiore sete in funzione dell’afa e poi perché
assumono farmaci particolari, soprattutto gli antiipertensivi che
necessitano spesso di aggiustamenti nella posologia, per brevi
periodi vanno modificati. Va anche detto che gli anziani si muovono
poco e questo non li agevola».

Veniamo alle regole che valgono per tutti: «Quando il termometro
segna temperature oltre i 35 gradi si suggerisce di non muoversi
dalle 11 alle 18, soprattutto di evitare di fare sport. Il discorso
coinvolge anche i giovani che erroneamente ritengono di essere
immuni dal gran caldo. L’attività fisica si deve svolgere, a tutte le
età, negli orari appropriati, non nelle ore più critiche della giornata.
E va ricordato anche ai giovani di bere molto, prima, durane e dopo
lo sforzo fisico. Bere acqua, naturalmente, non bevande gassate, fa
bene a chiunque. Sono utili anche i succhi di frutta, pur con le
normali cautele per chi abbia problemi di glicemia».

Mangiare e bere (bene)
Col gran caldo è bene mangiare con moderazione e facendo
attenzione a che cosa si mangia: vanno privilegiate frutta e
verdura, meglio se cruda e di stagione, ma ottima se frullata o
centrifugata. Evitare in maniera assoluta i fritti, le carni in umido e
gii intingoli. Ottimi il eesce e le carni bianche mentre andrebbero
ridotti glii insaccati, el carni rosse e i formaggi. Bene, con
moderazione, pasta riso e patate, senza esagerare nel condimento.
Suggeriti gli yogurt e i gelati, tenendo presente che il meglio sono i
sorbetti alla frutta. È consigliato anche il consumo di cibi liquidi
(minestre e frullati).
In estate occorre bere di frequente, evitando bibite gassate,
zuccherate e ghiacciate. Privilegiare l’acqua, a temperatura
ambiente o fresca, non meno di 2 litri (8 grandi bicchieri) al giorno.
Limitare the, caffè e altre bevande che contengono caffeina: in
quanto diuretiche, favoriscono la disidratazione. Attenzione agli
anziani che non avvertono lo stimolo della sete. Induceteli, con
garbo, a idratarsi. L’alcool è da assumere in quantità moderata,
perché è un vasodilatatore e un diuretico, aumenta il rischio di
disidratazione. L'uso di integratori alimentari va limitato e non deve
sostituire i pasti normali, che devono essere frequenti (5 al giorno:
colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena) e leggeri. A evitare
intossicazioni, più frequenti con il caldo, gli alimenti devono essere
sempre ben cotti, conservati in frigorifero e consumati in giornata.

Abiti anti-caldo
D’estate è bene indossare abiti leggeri, di colori chiari e soprattutto
comodi (non aderenti). Evitare, dove è possibile, i capi sintetici che
limitano la traspirazione, oltre a generare irritazioni e pruriti. Sono
indicate le fibre naturali, cotone e lino su tutte. L’esposizione al sole
prevede l’impiego di cappelli, possibilmente a tesa larga, più
protettivi, non dimenticando gi utilizzare occhiali da sole di qualità,
non certo quelli acquistati a poco prezzo sulle bancarelle.

Suggerimenti igienici
D’estate sentirsi in un “bagno di sudore” è decisamente fastidioso.
Per questo si suggerisce di aumentare la frequenza di bagni o
docce, sempre con acqua tiepida, che riduce la temperatura
corporea. È bene cambiare con frequenza la biancheria intima. chi è
costretto a letto ricordi di cambiare spesso posizione. Chi ha
problemi di incontinenza è bene che cambi spesso i presidi igienici
(pannoloni).Dopo le abluzioni si consiglia di idratare la pelle con
prodotti adeguati (crema all'amido di riso, crema base, ecc.)

Box
In casa e in auto
Un po’ di fresco in casa è garantito da alcuni piccoli accorgimenti,
tipo aprire le finestre la mattina presto, di sera e di notte. Si
suggerisce di mantenere chiuse le finestre (incluse tapparelle e
tende) nelle ore più calde della giornata e di sostarein casa nei
locali meno esposti al sole. Se si ricorre al condizionatore d’aria è
importante ricordare di svuotare spesso la vaschetta della condensa
e di pulire i filtri. Naturalmente la temperatura in casa non
dovrebbe essere più bassa di 6/7 gradi rispetto a quella esterna
proprio per non subire un contraccolpo termico quando si esce
all’aperto. Meglio sicuramente un ventilatore che “frulla l’aria”
dando una sensazione di beneficio abbassando di poco la
temperatura. Il flusso d’aria di condizionatori e ventilatori mai
troppo intenso e mai rivolto direttamente alle persone.
Per fronteggiare il caldo in automobile è utile munirsi di tendine
parasole e aprire subito i finestrini se il veicolo è stato a lungo
esposto al sole, ben prima di avviare il condizionamento. Anche in
questo caso, evitare temperature troppo basse perché prima o poi
si esce dall’auto e si piombia nell’afa, con evidenti contraccolpi.
Temperature troppo basse possono causare tonsilliti a chi ne è
soggetto. Mai lasciare persone o animali, anche se per poco tempo,
nell’auto parcheggiata al sole (soprattutto a finestrini chiusi, è
sufficiente uno spiraglio). Abbiate cura di avere a bordo una scorta
d’acqua per poter affrontare le eventuali code sotto il sole. Si
suggerisce anche di evitare i pasti pesanti (generano sonnolenza) e
soprattuttto le bevande alcoliche. Mai lasciare farmaci in auto e fare
attenzioni a quelli che necessitano di particolari norme di
conservazione.

Anziani non in sé
I disagi del caldo si accentuano nei soggetti più fragili, gli anziani e,
in particolare i nostri cari affetti da demenza, persone spesso non
autosufficienti che nemmeno avvertono di stare male, soprattutto
non sentono il bisogno di bere e si disidratano, con conseguenti
scompensi circolatori. Questi anziani hanno sempre bisogno
qualcuno che vigili su di loro, in particolare in estate quando le loro
fragilità aumentano: sono disorientati nel tempo e nello spazio,
possono uscire con il caldo torrido e camminare per ore,
dimenticare o raddoppiare la dose di farmaci prescritta tanto da
compromettere la loro salute.
Per questo è bene non lasciarli mai da soli e di ricorrere ai Servizi
Sociali territoriali per poter convenire la necessità di un ricovero, di
interventi ambulatoriali o domiciliari.
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