Le "Contaminazioni Liriche" aprono il sipario su Savona: flashmob con "L'ammalato immaginario" - IVG

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Le "Contaminazioni Liriche" aprono il sipario su Savona: flashmob con "L'ammalato immaginario" - IVG
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      Le “Contaminazioni Liriche” aprono il sipario su Savona:
      flashmob con “L’ammalato immaginario”
      di Redazione
      29 Luglio 2020 – 10:16

      Savona. Comincia con tanto divertimento (in sicurezza e nel massimo rispetto delle norme
      antiCovid-19) l’estate dell’Opera Giocosa. L’ente lirico di tradizione aprirà idealmente il
      sipario di “Contaminazioni Liriche – Festival20.20” ripartendo dalla propria “casa” di
      elezione, il Teatro Chiabrera, davanti a cui giovedì 30 luglio alle 21:30 (orario comune alle
      rappresentazioni che si terranno fino a Ferragosto sul Priamar) si terrà un flashmob ricco
      di sorprese.

      Sarà il ponte con l’inizio del primo festival della grande musica nato nella città della
      Torretta, che da sabato 1 agosto aprirà il cartellone con “L’ammalato immaginario” di
      Leonardo Vinci. Il titolo, coproduzione con la Fondazione Teatro Coccia di Novara, esprime
      lo spirito che caratterizza quanto l’Opera Giocosa sta portando avanti da tempo, unendo
      insieme cultura, tradizione e innovazione. Le risorse migliori per scongiurare i periodi
      difficili come quello che stiamo vivendo.

      “‘L’ammalato immaginario’ è un’opera che va in scena per la prima volta a Savona –
      sottolinea Giovanni Di Stefano, presidente e direttore artistico dell’Opera Giocosa –
      Teniamo particolarmente ad offrire alla città opere rare e repechage a cui viene trasmessa

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      una linfa vitale nuova e capace di creare ponti tra le generazioni. Con una curiosità: sarà la
      prima volta davanti al pubblico savonese anche per un attore di teatro affermato e
      conosciuto in tutta Italia come Giorgio Scaramuzzino. Pur essendo savonese di nascita e di
      residenza non ha mai recitato nella sua città”.

      Non sarà solo in questo ‘viaggio’ teatrale. Sul palcoscenico, infatti, ci saranno anche due
      beniamini del pubblico come Linda Campanella e Matteo Peirone, che si avvaleranno della
      partecipazione di un attore delle capacità di Giorgio Scaramuzzino e di Massimo Piccioli
      che dirigerà l’Orchestra Sinfonica di Savona con Francesco Loi al flauto, a cui è affidato un
      piccolo concerto per flauto interno all’Intermezzo che, in questo caso come in altre regie di
      Matteo Peirone, si avvale della tecnica dell’Aria da baule, ovvero della possibilità di
      incastonare materiale “altro” nel titolo, secondo l’uso dell’epoca di riferimento, il ‘700.
      Quasi programmatica la scelta di aprire “Contaminazioni liriche” con un’opera di Leonardo
      Vinci (Strongoli, 1696-Napoli, 1730).

      Tra i massimi esponenti della scuola musicale napoletana e autore di opere buffe, serie,
      pasticci e con un ricco catalogo di musica sacra, Vinci si distinse per la spiccata vena
      melodica (un tratto tipico della tradizione partenopea) dando vita ad opere che catturano
      tutt’oggi lo spettatore per la varietà e completezza dei temi proposti e che lo imposero
      come una novità assoluta non soltanto nel panorama teatrale napoletano dell’epoca ma
      pure come un innovatore assoluto capace di coniugare la propria vocazione di autore di
      commedie per musica in lingua napoletana alla produzione di drammi in cui – appunto
      attraverso gli intermezzi – espresse gran parte della propria vis comica.

      Non sfugge a simili dinamiche “L’Ammalato immaginario” o “Erighetta e Don Chilone”
      che, formato da una serie di tre Intermezzi eseguiti tra gli atti di L’Ermelinda su libretto di
      Antonio Salvi, andò in scena per la prima volta nel Teatro di San Bartolomeo a Napoli il 4
      novembre 1726. Dalle chiare ascendenze molieriane “L’Ammalato immaginario”, esprime
      al meglio le capacità di Vinci e si presta alla altrettanto scintillante verve dei protagonisti.

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      Tutto ruota intorno ad Erighetta, una giovane e “vivace” vedovella che vuole risposarsi
      perché le manca tanto un marito da trattare male. Adocchia per questo Don Chilone, un
      maturo signore ipocondriaco. Travestendosi da medico, la scaltra donna lo raggira
      consigliandogli il matrimonio come unico rimedio salvifico per evitare la morte. Il resto
      sarà tutto un caleidoscopio di gag, musica e talento che renderà il primo appuntamento del
      Festival un evento da non perdere.

      Sarà grande anche la seconda serata di “Contaminazioni Liriche – Festival 20.20”, che
      lunedì 3 agosto vedrà protagonisti il Quartetto di Cremona insieme al mezzosoprano Anna
      Maria Chiuri. Un incontro felice tra artisti protagonisti del nostro tempo. A chiudere il
      primo trittico di spettacoli penseranno poi due bassi di fama internazionale come Simone
      Alberghini e Paolo Bordogna che, mercoledì 5 agosto (sempre sul Priamar con l’orario
      consueto delle 21.30) daranno vita ad un “Match buffo” in cui il pianista Gianluca Ascheri
      si ritroverà a fare da arbitro imparziale e impegnatissimo a fronteggiare la verve di questi
      due super assi del bel canto.

      Per informazioni si può contattare l’Opera Giocosa via e-mail a info@operagiocosa.it
      oppure utilizzando il numero di telefono della biglietteria 019 801155 o 366 6726682
      oppure visitando il sito web Operagiocosa.it.

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