Le banche di fronte alla sfida del social banking

Pagina creata da Filippo Romagnoli
 
CONTINUA A LEGGERE
Le banche di fronte alla sfida del social banking

                              Alessandro Gandolfo

Banks facing social banking challenge

    Social media are a current and relevant phenomenon for the bank-
ing sector: their use is changing the way the offer of financial products
and services is communicated and the relationships with clients and
stakeholders. Therefore, also for credit institutions it is important to
know the features and implications of the digital traffic that develops
on networking platforms. This is especially true in a time when, due
to the recent events that banks have been involved in, most financial
institutions feel the need to gain back credibility and trust through a
stronger social intimacy with the public. The purpose of this work is
on one hand to classify and interpret the content that banks and us-
ers share on two of the most popular social media platforms, and on
the other to understand the role of the digital channels in the business
models of credit institutions. To reach these aims, the activity on Face-
book and Twitter of 4 important banks was monitored, analysing a total
of over 20.000 elements (20.454). The data, processed through content
analysis, highlights similarities and differences in the use of social media
and shows how digital channels support the development of client rela-
tionships and contribute to the value generating processes of banks.

     Keywords: social banking, social media marketing, Facebook, Twit-
ter, banking industry, qualitative research, content analysis.

    Alessandro Gandolfo, Dipartimento di Economia e management, Università di Pisa, Via
Ridolfi, 10 – 56124 Pisa, Email: alessandro.gandolfo@unipi.it.

    anno XXVII, n. 2, agosto 2018                                                 245
1. Introduzione

     In seguito alla straordinaria diffusione delle tecnologie dell’informa-
zione note come social media (in seguito Sm), oggi è possibile condivi-
dere sul Web contenuti auto-prodotti (Ucc, User Created Content) con
una facilità pochi anni fa neppure immaginabile.
     Nati per favorire le comunicazioni interpersonali attraverso piatta-
forme internet-based (Kane et al., 2014), dunque per scopi ricreativi e di
entertainment, nell’arco di poco più di un decennio i Sm hanno origi-
nato un sistema relazionale di dimensioni planetarie a cui appartengono
anche istituzioni e imprese (Erragcha e Romdhane, 2014).
     Se nel passato recente «... solamente il 18% dei manager [inter-
vistati] ritengono che i social media siano importanti per il loro busi-
ness» (Kiron et al., 2012), oggi «... queste piattaforme digitali offrono
(...) un’ampia gamma di opzioni per raggiungere potenziali clienti, co-
municare, collaborare e creare valore» (Carlson e Lee, 2015) e per le
imprese, indipendentemente dal settore in cui operano «... è un must
gestire pagine Facebook, possedere accounts Twitter, canali YouTube e
blog» (Mitic e Kapoulas, 2012) con cui condividere Fgc (Firm Genera-
ted Content).
     È, tuttavia, nel settore dei servizi finanziari che le innovazioni in-
trodotte dal Web 2.0 stanno determinando cambiamenti importanti. Le
nuove tecnologie, infatti, rendono tecnicamente accessibili ed economi-
camente sostenibili sistemi alternativi di erogazione dei servizi bancari.
Grazie alle web-technologies in molti casi non è necessaria la presenza
fisica del cliente allo sportello e gli utenti possono operare autonoma-
mente sui conti correnti at anytime and from anywhere senza interagire
con il personale della banca.
     L’interesse per i Sm da parte delle istituzioni finanziarie, in partico-
lare delle banche, non è legato soltanto al miglioramento dell’efficienza
operativa o alla riduzione del personale, ma ai vantaggi che il loro im-
piego coordinato con gli strumenti di marketing convenzionale deter-
mina a favore delle capacità di relazione, di interazione e, in generale,
di influenza sul pubblico. Studi recenti, infatti, mostrano l’efficacia del
social media engagement nell’indirizzare il comportamento dei consuma-
tori (Kumar et al., 2016) e, in particolare, i suoi effetti sull’entità, la ti-
pologia e la varietà degli acquisti (Danaher e Dagger, 2013).
     Inoltre, è ampiamente riconosciuto il contributo che i canali digitali
offrono anche in altre aree della gestione bancaria: customer acquisition,
branding e brand building e customer retaining. I Sm, infatti, partecipano
alla costruzione e al consolidamento di due fondamentali equity: la repu-
tation e l’immagine dei brands in portafoglio (Gensler et al., 2013).

246
Per gli istituti di credito i Sm rappresentano, dunque, il supporto
tecnologico ideale per erogare in modo innovativo ed efficiente i servizi
finanziari, ma anche strumenti per comunicare con i consumatori, rile-
vare le loro preferenze e generare occasioni di interazione (Nair, 2011),
favorendo la costruzione di relazioni solide e durature (Malthouse et al.,
2013).
    La penetrazione e la rapidità di diffusione delle tecnologie legate al
Web indicano che fasce sempre più ampie di individui avranno accesso
e utilizzeranno i Sm. Perciò le imprese (e soprattutto le banche) sono
tenute a seguire con attenzione questo fenomeno e a valutarne le impli-
cazioni sul proprio business model per migliorare e intensificare le rela-
zioni con i clienti (Murray et al., 2014; Bons et al., 2012) e sviluppare
strategie di engagement relazionale (Durkin et al., 2015) più efficaci.
    Sebbene sia ampiamente giustificato l’interesse degli studiosi, delle
imprese e delle società di consulenza in merito all’introduzione dei Sm
nei business model delle imprese (Yousafzai e Yani-de-Soriano, 2012),
gli argomenti pro e contro l’impiego dei Sm nelle strategie di marketing
delle banche non sono conclusivi. Inoltre, la maggior parte delle cono-
scenze sull’impiego professionale dei canali digitali proviene da studi
condotti su settori industriali, dunque da imprese che fabbricano o ven-
dono prodotti, mentre le ricerche sull’uso dei Sm in ambito finanziario
sono relativamente limitate (Klimis, 2010; Mitic e Kapoulas, 2012).
    Questo studio intende contribuire al dibattito sul ruolo dei Sm nei
modelli di business delle banche, rispondendo alle seguenti domande
che riguardano il flusso bi-direzionale di contenuti che gli istituti di cre-
dito condividono sui Sm con la clientela (attuale e potenziale):

   • quale tipo di contenuti le banche rivolgono al pubblico attraverso
i canali social (Facebook e Twitter) e qual è la finalità di tale condivi-
sione?
    E, in modo speculare,
    • quale tipo di contenuti il pubblico condivide con le banche sui ca-
nali social (Facebook e Twitter) e quali sono le motivazioni alla base di
tale comportamento?

    Per rispondere sono stati raccolti ed elaborati dati primari che – a
differenza di ricerche precedenti – non provengono da interviste (a ma-
nager o a clienti) e neppure da software che rilevano automaticamente
i contenuti online. I dati alla base di questo lavoro sono frutto del mo-
nitoraggio quotidiano dei profili social (Facebook e Twitter) di 4 impor-
tanti banche, che nell’arco di 6 mesi ha portato alla rilevazione ed alla
successiva classificazione di oltre 20.000 contenuti.

                                                                         247
L’articolo è strutturato come segue. La sezione successiva presenta
alcune considerazioni sul significato della presenza delle banche sulle
piattaforme di networking. Nella terza sezione, l’analisi della letteratura
definisce il framework teorico dell’indagine, mettendo in evidenza gli
elementi originali del contributo. Dopo la spiegazione della metodologia
utilizzata e l’illustrazione dei risultati raggiunti, seguono le conclusioni e
alcune indicazioni sui possibili sviluppi della ricerca.

2. Il significato della presenza delle banche sui social media

     Le tecnologie del Web 2.0 rendono rapidamente obsoleti i modelli
di business dove le strutture fisiche rappresentano gli asset che quali-
ficano, distinguono e fanno percepire solida e affidabile l’offerta di
un’impresa. Tale considerazione vale in primo luogo per le banche, per-
ché il servizio assicurato attraverso la rete fisica degli sportelli e la co-
noscenza personale del direttore di filiale hanno rappresentato – e in
alcuni casi rappresentano tuttora – la base del rapporto fiduciario.
     Gli asset fisici perdono importanza mano a mano che cresce la fami-
liarità con le tecnologie internet-based, si diffondono le banche online e
aumenta il numero delle operazioni che gli utenti possono effettuare in
autonomia, senza recarsi in filiale.
     Per gli istituti di credito è, dunque, importante e urgente rinnovare
i propri modelli di business (Abi, 2016; McKinsey, 2015) per soddi-
sfare le aspettative della clientela che, da un lato, rivendica la libertà
di scegliere il canale con cui relazionarsi con la banca (sportello tradi-
zionale, call center, sito internet, smartphone, ecc.) e, da un altro lato,
esige di poter effettuare, senza vincoli di luogo o di orario, le opera-
zioni bancarie.
     In questo scenario «... banks began to recognize social media’s po-
wer as a channel for two-way communications, an increasingly impor-
tant goal as face-to-face interactions in the branch began to decrease»
(Capgemini, 2014; p. 18).
     I contenuti scambiati sui canali digitali rappresentano, dunque, an-
che per le banche un «patrimonio informativo» sempre più importante,
dal quale derivano preziosi insights per alimentare e sviluppare le rela-
zioni con gli stakeholders (Niţescu, 2015).
     Grazie alla Web 2.0 revolution (Bleicher, 2006) le imprese (e le ban-
che) dispongono di nuove soluzioni tecnologiche per sviluppare le re-
lazioni con i consumatori, i quali oggi danno per scontato che un’im-
presa affidabile disponga di un sito online e, sempre più spesso, di un
account sulle piattaforme di networking.

248
Attribuire un senso alla presenza sui Sm e fare in modo che essa sia
coerente con il modello di business e funzionale al raggiungimento degli
obiettivi aziendali, rappresenta perciò una sfida irrinunciabile per le im-
prese presenti sui social.
     I Sm, infatti, non sono comuni canali di comunicazione, sovrappo-
nibili a quelli che già fanno parte del media-mix convenzionale. A dif-
ferenza dei media tradizionali essi permettono ai consumatori di intera-
gire e condividere opinioni e valutazioni che influenzano (in positivo o
in negativo) la reputazione delle imprese (Parsons, 2013).
     Le aziende che si dotano di un account social per emulazione, senza
valutare: (i) la natura dell’impegno e l’entità delle risorse necessarie,
(ii) gli effetti che possono derivarne e (iii) la compatibilità con i va-
lori e gli obiettivi dell’impresa, commettono un fatale errore strategico
(Nair, 2011).
     Anche la scelta della piattaforma (o delle piattaforme) dove essere
presenti è una decisione da cui dipendono conseguenze importanti che,
come evidenziato nel contributo seminale di Kaplan e Haenlein (2010),
richiedono la considerazione di fattori quali «... the target market, the
message being delivered and the level of control over how the message
is disseminated».
     Il senso della presenza sulle piattaforme di networking delle banche
e dell’uso dei Sm, dunque, deve essere fondato sulla comprensione e la
consapevolezza del loro ruolo nel business model.
     Le imprese grazie alla presenza sui social possono conoscere in
modo più approfondito la clientela (attuale e potenziale): attraverso
apps che chiedono agli utilizzatori di integrare i profili, condividendo
informazioni, quali letture, film, esperienze di viaggio e altri dettagli re-
lativi ai comportamenti di consumo (Boyd e Ellison, 2007), ottengono
insights per definire le attività di comunicazione o migliorare l’efficacia
dei programmi di fidelizzazione, di cui possono valutare rapidamente
l’esito attraverso feedback online (McAfee et al., 2011).
     Diverse ricerche hanno messo in evidenza che la familiarità all’uso
dei Sm aumenta la disponibilità dei consumatori ad essere coinvolti
nel processo di sviluppo di nuovi prodotti e servizi (Prahalad e Ra-
maswamy, 2004; Piller e Walcher, 2006) e che, in genere, i frequentatori
dei social network «... are anxious to have their say in more stages of
the business process» (Constantinides, 2014; p. 57).
     Le imprese (e alla luce dei recenti episodi di cronaca, in particolare,
le banche) devono impegnarsi ad utilizzare gli strumenti social per far sì
che i clienti oltre ad essere attratti, siano anche coinvolti e percepiscano
un’immagine onesta, solida, coesa (Mangold e Faulds, 2009; Kaplan e
Haenlein, 2010) e, soprattutto, pienamente affidabile.

                                                                         249
3. Banche e social media: una relazione dibattuta, ma (relativa-
   mente) poco investigata

    Il rapporto tra banche e tecnologie internet-based è relativamente re-
cente: i primi impieghi del Web in tale ambito risalgono alla metà degli
anni ’90 (Garczyński, 2013) e riguardano prevalentemente le transazioni
finanziarie online.
    In seguito, grazie allo sviluppo dell’e-banking1 e alla concreta pro-
spettiva di integrazione tra e-banking e Sm hanno iniziato ad affermarsi
modelli di business caratterizzati dall’ampliamento della gamma di pro-
dotti e servizi finanziari offerti ed erogati online e dalla possibilità di
costruire, utilizzando i canali digitali, relazioni dirette, personalizzate e
interattive con la clientela.
    Tuttavia, l’impiego dei Sm nel settore del credito è rimasto a lungo
circoscritto ad alcuni Paesi dell’Europa occidentale e agli Usa e secondo
alcuni Autori il loro impiego sistematico nelle strategie di marketing delle
banche resta ancora relativamente poco diffuso (Hardey, 2009; Klimis,
2010; Mitic e Kapoulas, 2012).
    Lo scetticismo delle banche nei confronti dei Sm è stato alimentato
da due questioni controverse: la potenziale minaccia alla privacy della
clientela e il rischio di incidenti mediatici per l’impossibilità di tenere
sotto controllo i contenuti in transito lungo i canali digitali (Cafarotti,
2012; Klimis, 2010; Pannunzio, 2008). Gli utenti, infatti, condividono i
contenuti con gli amici che frequentano la loro pagina per cui «... tutte
le attività dell’azienda sono pubblicamente esposte e questo eterogeneo
insieme di informazioni può portare vantaggi o rivelarsi devastante per
la sua reputazione» (Toplu et al., 2014; p. 28) e i riferimenti a compor-
tamenti scorretti da parte del personale, disservizi o rumors trovano am-
pia e immediata eco sui canali digitali.
    Inoltre, è stata messa in discussione la stessa affidabilità tecnologica
delle piattaforme di networking, in particolare, la loro capacità di soste-
nere elevati e crescenti volumi di traffico, assicurando gli standard di si-
curezza richiesti dalla presenza nelle comunicazioni clienti-banca di dati
sensibili (Jaser, 2010).
    Altri Autori, infine, sostengono che le metriche utilizzate per valu-
tare l’efficacia dei Sm nel coinvolgere i consumatori e nell’orientarne
le scelte siano ancora imprecise e approssimative (Bellini, 2013), men-

     1
       Le espressioni «online banking», «internet banking» o «virtual banking» sono consi-
derate sinonimi perché fanno riferimento ad un sistema di pagamento elettronico che con-
sente ai clienti di una banca o di una istituzione finanziaria di effettuare transazioni finan-
ziarie attraverso il sito internet (Furst et al., 2002).

250
tre mancano evidenze solide sul reale contributo che i Sm forniscono al
marketing relazionale (Hajli, 2014; Pry, 2010).
     Recenti contributi accademici (Gomez-Carrasco e Michelon, 2017;
Dariusz et al., 2017; Miranda et al., 2013) e indagini condotte da so-
cietà di consulenza (Capgemini, 2014; Kpmg, 2014; Kpmg, 2013a; So-
cial Minds, 2013) hanno affrontato alcuni aspetti del fenomeno social
in ambito bancario, quali: la dinamica della sua diffusione, la rilevanza
strategica riconosciuta dalle banche ai social media, la propensione ad
avvalersene in futuro (da parte degli istituti che non li utilizzano).
     Uno studio di Oracle (2011) ha rilevato il livello di coinvolgimento
e le aspettative di un campione di manager di istituzioni finanziarie
sull’uso dei Sm nelle banche. Una ricerca analoga, condotta nel 2013
con la stessa metodologia (interviste a manager) da Efma in collabora-
zione con Wipro (2013), ha evidenziato che Facebook era utilizzato per
raccogliere commenti e lamentele dei clienti e per rispondere al pub-
blico, mentre soltanto una quota residuale delle banche intervistate
aveva implementato la possibilità di effettuare attraverso i Sm transa-
zioni o operazioni finanziarie complesse o pianificava di introdurre tale
servizio in seguito.
     Queste ricerche hanno evidenziato che le banche: (i) considerano i
social media un importante canale di comunicazione, (ii) riconoscono la
loro efficacia nel coinvolgere e fidelizzare i clienti e (iii) concordano sul
fatto che tali strumenti possiedano potenzialità ancora inesplorate.
     Altre ricerche hanno investigato le ragioni che inducono i clienti ad
avvalersi dei canali social nei contatti con le banche (Dehghani et al.,
2012), concludendo che i motivi più frequenti sono: (i) la possibilità di
esprimere valutazioni sui prodotti/servizi offerti e di condividerle con
gli altri clienti, oppure (ii) la possibilità di usufruire dei servizi bancari
anche in situazioni problematiche o di emergenza, quando altri canali
(call center, sito istituzionale della banca, e-mail, ecc.) non siano opera-
tivi o non possano fornire il tipo di assistenza richiesto.
     Dal punto di vista metodologico, si tratta quasi esclusivamente di
survey basate su interviste a manager o a clienti delle banche2, dove l’af-

    2
       La ricerca Kpmg (2013a) è basata su risposte fornite dai manager di un campione di
21 banche nazionali e internazionali attive in Italia. L’indagine Social Minds (2013) consi-
dera un campione di 45 banche e si fonda su dati raccolti attraverso 15 interviste in profon-
dità a manager che gestiscono le attività social e 80 interviste Cawi (su autocandidatura) a
cui hanno partecipato soggetti impiegati prevalentemente nelle aree Marketing e Pubblicità,
Comunicazione e Affari Istituzionali. La ricerca Bain & C. (Baxter e Vater, 2014) è stata
condotta intervistando in profondità i manager di 78 banche globali e 77 mila clienti.

                                                                                        251
fidabilità delle risposte dipende dall’esperienza o dalle competenze degli
intervistati e dall’adeguatezza dei metodi di campionamento.
     Altre indagini hanno analizzato i profili Facebook o Twitter, attra-
verso software che misurano il traffico sulle pagine delle banche, l’en-
gagement sociale e la brand reputation3 online (Iemma, 2014). Tuttavia,
le ricerche basate su software di acquisizione di dati online producono
risultati affidabili per quanto riguarda gli orari in cui si registrano i pic-
chi di intensità nelle interazioni online e, in generale, misurano con pre-
cisione gli aspetti quantitativi delle relazioni (intensità e direzione dei
flussi di contenuti, variazioni nel tempo, ecc.), ma non entrano nel me-
rito di ciò che le banche rivolgono al pubblico e, viceversa, che il pub-
blico indirizza alle banche, perciò non permettono di conoscere l’effettiva
composizione del flusso bi-direzionale di contenuti condivisi, sul quale si
fonda una parte importante della relazione banca-utente e ne costituisce
l’evidenza «fisica».
     I software di estrazione che permettono ricerche sistematiche per pa-
role chiave all’interno di blog, social network e forum, infatti, non sono
in grado di cogliere le sfumature linguistiche e le differenze di contesto
indispensabili per interpretare correttamente il significato di un conte-
nuto (Tuten e Solomon, 2013). Al limite, le classificazioni automatiche
riescono a distinguere i contenuti in negativi, positivi o neutri regi-
strando, tuttavia, anche rispetto a tali, semplici, operazioni di codifica
livelli di affidabilità poco soddisfacenti.
     Questo lavoro si propone di superare i limiti evidenziati evitando
di circoscrivere l’analisi alle sole considerazioni di carattere quantita-
tivo, entrando nel merito dei singoli post e tweet pubblicati e condivisi
sui Sm. Per raggiungere tale obiettivo si è resa necessaria una classifi-
cazione ad elevato livello di dettaglio dei contenuti, ottenuta attraverso
un’articolata procedura basata su 60 categorie, distinte in due livelli di
codifica. Le categorie sono state definite osservando l’attività social e ri-
levando lo scambio di contenuti su Facebook e Twitter tra 4 banche e
il loro pubblico. Tale classificazione rappresenta il presupposto necessa-
rio per evidenziare le dinamiche relazionali che hanno avuto luogo sui
Sm nel periodo osservato e per comprendere le finalità perseguite dalle
banche e le conseguenze sul comportamento social dei consumatori.

     3
       Il software Ecce/Customer, un’innovativa soluzione di social Crm basata sulla piatta-
forma della start-up Decisyon, ha permesso di studiare la presenza e l’attività sui social me-
dia di 18 banche italiane dal 1o al 30 aprile 2013, rilevando 5.900 attività generate tra post,
commenti, tweet e reply (Kpmg, 2013a).

252
4. Metodologia

4.1. Social media and cases selection

    Questo lavoro si basa sull’analisi dell’attività social su Facebook (in
seguito Fb) e Twitter (in seguito Tw) di 4 banche: Bnl group, Ing Di-
rect N.V., Unicredit Spa e Webank Spa (in seguito: Bnl, Ing, Unicredit
e Webank) condotta tra l’1/03/2017 e il 31/08/2017. Tali banche sono
state selezionate per le caratteristiche illustrate sinteticamente di seguito.
    Bnl (Banca Nazionale del Lavoro), storico istituto bancario italiano
oggi appartenente al Gruppo Bnp Paribas, è un importante player del
settore finanziario italiano, con oltre 13 mila collaboratori, 2,5 milioni
di clienti privati, 130 mila tra piccole imprese e professionisti ed oltre
33 mila tra imprese ed enti. Questa banca, presente su Fb dal 2010,
è un esempio di istituzione finanziaria che pur essendo brick-and-mor-
tar4 ha introdotto precocemente i Sm nel proprio modello di business
(https://bnl.it).
    Ing Direct, divisione di Retail Banking di Ing Bank Italia, è una
banca digital native5 presente nel nostro Paese dal 2001. È stata sele-
zionata perché è la banca online leader in Italia per numero di clienti
(1.100.000) (Parazzoli, 2017) e per il fatto che il 96% della sua attività
di servicing è erogato attraverso canali digitali (web, app, mobile e social
network) (www.ingdirect.it).
    Unicredit è la banca leader in Italia e rappresenta uno dei più impor-
tanti gruppi finanziari europei (www.unicredit.it). È stata scelta perché è
una banca brick-and-mortar impegnata in un percorso di rinnovamento
che ha portato a risultati importanti in termini di introduzione di ser-
vizi innovativi (Mobile Banking, Operazioni Veloci e Bancomat evoluti)
ed è impegnata nella realizzazione di un modello di banca multicanale, in
grado di integrare i canali tradizionali con quelli digitali (Elisam, 2012).
    Webank Spa è stata la prima banca online italiana dedicata a co-
loro che hanno scelto di gestire esclusivamente attraverso il Web il rap-

      4
        L’espressione brick-and-mortar definisce le attività economiche caratterizzate da strut-
ture aziendali fisiche, dove i clienti si recano per acquistare i prodotti/servizi. Il termine nel
linguaggio comune indica le imprese della old economy, che si contrappongono a quelle
della new economy.
      5
        Espressione introdotta da Marc Prensky (2001) che identifica gli individui nati dopo
la seconda metà degli anni ’90 e cresciuti con le tecnologie digitali (internet, telefoni cellu-
lari, ecc.). I nativi digitali considerano le tecnologie un elemento naturale e, generalmente,
non provano alcuna difficoltà nell’utilizzarle. Per analogia, per banche native digitali si in-
tendono quelle che hanno iniziato la loro attività direttamente online, senza sportelli fisici
sul territorio.

                                                                                             253
porto con la banca. Si tratta, dunque, di una banca digital native che
oggi rappresenta il canale online del gruppo Banca Popolare di Milano
Spa (https://www.webank.it). Presente dal 2008 sulle piattaforme del
Web 2.0, in una prima fase ha utilizzato i canali social per studiare il
comportamento degli utenti-navigatori allo scopo di costruire relazioni e
solo in seguito li ha impiegati per fini commerciali (Cioffi, 2013).
     Nel lavoro, l’unità di analisi corrisponde ai contenuti che le banche
hanno indirizzato oppure hanno ricevuto dagli utenti sulle loro pagine
ufficiali Fb e Tw, vale a dire i Fgc (Firm Generated Content) e gli Ugc
(Users Generated Content) pubblicati durante il periodo di rilevazione.
     Sebbene le motivazioni d’uso, le logiche comunicative e le caratte-
ristiche tecniche di Fb e Tw siano profondamente diverse (Syn e Oh,
2015; Logan, 2014) si è scelto di analizzare i contenuti condivisi attra-
verso questi Sm sia per la loro ampia diffusione6, sia perché entrambi
sono ritenuti i media sociali più vocati alla costruzione delle relazioni tra
imprese e consumatori (Harris e Rae, 2009) e più strategici per le banche
che presentano una maggiore attitudine social (Kpmg, 2013b; p. 45).
     Durante i 6 mesi di osservazione, sono stati rilevati complessiva-
mente 20.454 contenuti (14.167 post e 6.287 tweet). Dei 14.167 post su
Fb, 3.593 sono stati generati dalle banche (Fb_out) e 10.574 dagli utenti
(Fb_in). Dei 6.287 tweet registrati, 4.556 sono Tw_out e 1.731 Tw_in
(tab. 1).

4.2. La content analysis

    I contenuti rilevati dalle pagine delle 4 banche sono stati elaborati
utilizzando la content analysis (in seguito Ca) che secondo la classica
definizione di Krippendorff (1980; p. 24) è una tecnica di ricerca «...
per effettuare inferenze replicabili e valide a partire da dati testuali (o
altro materiale trattabile come testo) nel contesto del loro uso», impie-
gata per identificare modelli, temi e significati all’interno dei dati qualita-
tivi raccolti (Berg e Lune, 2012).
    Per classificare i contenuti è stato utilizzato uno schema di codifica
costituito da categorie costruite applicando il procedimento per indu-
zione sviluppato da P. Mayring (2014).

     6
       Come rilevato in un recente report di Capgemini: «While social media encompasses
micro-blogging platforms like Twitter, content sharing sites like Flickr and Pinterest, and
professional networking sites like LinkedIn, the most popular social media activity remains
social networking, with Facebook being the most widely used site» (Capgemini, 2014; p. 18).

254
Tab. 1. I contenuti rilevati durante il periodo di osservazione*
                N. contenuti – Facebook                   N. contenuti – Twitter
              Post in     Post in    Post Totali     Tweet in      Tweet in Tweet Totali Totale contenuti
              uscita      entrata                     uscita        entrata                (post+tweet)
             (Fb_out)     (Fb_in)                    (Tw_out)       (Tw_in)

Bnl            1.822       6.729        8.551         2.261            859     3.120         11.671
Ing              845       2.274        3.119         1.144            296     1.440          4.559
Unicredit        722       1.467        2.189         1.001            513     1.514          3.703
Webank           204         104          308           150             63       213            521
Totale         3.593      10.574       14.167         4.556          1.731     6.287        20.454

     * Dati rilevati dall’1/03/2017 al 31/08/2017.

     La costruzione (o definizione) delle categorie inizia dai materiali
testuali disponibili e, mano a mano che vengono raccolti nuovi mate-
riali, si sviluppa attraverso feedback and loops, ovvero confronti, rettifi-
che e integrazioni della versione iniziale dello schema di codifica, fino a
quando non è più necessario aggiungere nuove categorie o modificare/
adattare quelle esistenti (fig. 1).
     Per evitare classificazioni fini a se stesse, tale procedimento tiene
conto delle domande di ricerca, del tipo di dati qualitativi rilevati e pre-
vede verifiche sistematiche sulle categorie individuate per fare in modo
che esse rispondano «... alle leggi di una buona classificazione – esau-
stività, esclusività7, unicità del fundamentum divisionis – e siano il più
possibile esplicitate» (Maneri, 2004).
     Il compito di classificare i contenuti è stato affidato a due coders che
hanno lavorato in modo autonomo dopo aver seguito due sessioni di
training: la prima dedicata alla illustrazione del protocollo di codifica
(coding protocol) e delle griglie di classificazione e la seconda alla spie-
gazione della modalità di inserimento dei contenuti nei 4 database, rea-
lizzati con il programma Microsoft Excel.
     Il protocollo di codifica consiste nelle regole che definiscono i cri-
teri di inclusione attraverso i quali i coders assegnano ciascun contenuto
rilevato alla categoria che ritengono più adatta ad accoglierlo.
     I 4 database, denominati rispettivamente: Facebook In (Fb_in), Fa-
cebook Out (Fb_out), Twitter In (Tw_in) e Twitter Out (Tw_out)8 per

     7
        Secondo il principio dell’esaustività, nessun contenuto rilevato deve essere escluso dalla
classificazione: tutti devono trovare collocazione tra le categorie previste. Secondo il principio
della mutua esclusività non devono rilevarsi ambiguità nell’assegnazione dei contenuti alle ca-
tegorie: ogni contenuto deve trovare collocazione in una ed una sola categoria di classificazione.
     8
        Nei fogli «In» sono stati rilevati i contenuti in entrata per la banca (commenti ai
post/tweet, tweet/post in bacheca e commenti degli utenti), mentre nei fogli «Out» sono
stati rilevati i contenuti in uscita, vale a dire pubblicati dalle banche (post, link condivisi,
foto, video, ecc.).

                                                                                                      255
Domande di ricerca

                  Determinazionedeicriterigenerali perladefinizionedellecategorie
                                          (criteridiselezione)

                Individuazione«step by step» delle categoriecherisultanodaimateriali
                                                rilevati

                  Revisione periodica delle categorie dopo che è statocodificatotrail
                                      10%eil50%delmateriale

                 Confermadellecategorieinuso, adattamentodellecategorieinuso,
                                  introduzionedinuovecategorie

                         Conclusionedellavoro dianalisideimaterialitestuali

                    Trattamentoquantitativodeimateriali classificati (calcolo delle
                    frequenze relative dei contenutiedelpeso%dellecategorie)

                                       Interpretazione dei risultati

Fig. 1. Il modello induttivo di individuazione delle categorie.
     Fonte: adattato da Mayring (2001, 2002, 2014).

ciascun contenuto prevedevano la registrazione dei seguenti elementi:
data di pubblicazione, contenuto testuale, se disponibili, nome e genere
dell’autore, ed eventuali annotazioni a discrezione del coder.
    Per evitare alterazioni o distorsioni nei significati, i dati testuali sono
stati rilevati taken as given, ovvero senza effettuare adattamenti o corre-
zioni.
    La frequenza di rilevazione è stata quotidiana: ogni giorno sono
stati registrati e codificati i post ed i tweet pubblicati il giorno prece-
dente sulle pagine considerate nell’analisi, per consentire agli utenti di
commentare i post pubblicati dalle banche e alle banche di replicare a
quelli degli utenti9.
    I coders hanno partecipato anche alla fase di test dell’affidabilità e
della coerenza degli schemi di classificazione, con il compito di segna-
lare al ricercatore eventuali problemi di ambiguità, di esaustività o di per-
tinenza delle istruzioni di codifica, ponendo particolare attenzione alla de-

     9
       Il giorno n + 1 venivano rilevati e codificati i post e i relativi commenti postati il
giorno n. Un giorno è un tempo adeguato tenuto conto che, in media, le banche conside-
rate aggiornavano le proprie pagine circa una volta al giorno.

256
finizione dei concetti e delle dimensioni in cui esse si articolano (Maneri,
2004).
     La versione iniziale delle griglie di codifica, proposta dall’autore, è
stata integrata e modificata nel corso dell’analisi grazie al processo di
feedback and loops. Complessivamente sono stati effettuati 26 interventi
di miglioramento, mentre i contenuti che hanno richiesto il confronto
tra i coders e l’autore per la loro elevata difficoltà di codifica sono stati
77. Nei (pochi) casi in cui non è stato possibile raggiungere l’unanimità
di interpretazione, si è seguito il criterio della prevalenza: i giudici, in
modo indipendente, hanno classificato i contenuti problematici secondo
il carattere prevalente ad essi riconosciuto.
     Le categorie di classificazione in figura 2 si riferiscono ai contenuti
indirizzati dalle banche al pubblico (Fb_out e Tw_out), mentre in figura
3 – La «griglia di classificazione» dei contenuti generati dagli utenti
e rivolti alle banche quelle utilizzate per classificare i contenuti che il
pubblico ha rivolto alle banche (Fb_in e Tw_in).
     Le categorie sono articolate su due livelli distinti, per consentire clas-
sificazioni differenziate: un primo livello di classificazione sintetico e ge-
nerale, ed un secondo livello più dettagliato per cogliere le sfumature pre-
senti nelle categorie generali. Il primo livello comprende 14 categorie, 6
utilizzate per classificare i contenuti indirizzati «dalle banche agli utenti»
e 8 categorie per classificare i contenuti rivolti «dagli utenti alle banche»
(fig. 2), mentre il secondo livello, caratterizzato da un maggior dettaglio
di classificazione, ne conta 46, di cui 20 riguardano i contenuti «dalle
banche agli utenti» e 26 «dagli utenti alle banche» (fig. 3).
     Il Kappa di Cohen (1960, 1968), indice utilizzato per valutare la
inter-rater reliability tra i giudici, risulta pari a 0,93 valore superiore
alla soglia di accettabilità di 0,70 e indica un buon livello di affidabilità
della codifica.

5. Risultati

5.1. L’attività social delle banche su Facebook e Twitter: i contenuti
      rivolti al pubblico

    L’attività social delle banche presenta una evidente differenza nella
frequenza d’uso dei Sm considerati: nel periodo osservato le banche
hanno indirizzato al pubblico in media 20 post al giorno (19,96), a
fronte di 25 tweet (25,31).
    Relativamente all’aspetto qualitativo, durante i 6 mesi di indagine, le
banche hanno condiviso su Fb soprattutto due tipi di contenuti (tab. 2):

                                                                           257
Attività social
                                                                                                                                                                                                                                «dalla banca agli utenti»

                                                                                                                                   Primo              Categoria A                     Categoria B                     Categoria C                    Categoria D                   Categoria E                     Categoria F
                                                                                                                                   livello    Messaggi promo-pubblicitari Notizie e curiosità, che non          Comunicazioni o inviti ad Domande o richieste rivolte Risposte alle richieste di             Ringraziamenti, frasi «di
                                                                                                                                   di          relativi a prodotti/servizi riguardano prodotti o servizi           eventi organizzati o       ai clienti-utenti       chiarimenti, di precisazioni          circostanza», comunicati e
                                                                                                                                   codifica      venduti dalla banca           venduti dalla banca              sponsorizzati dalla banca                              o di spiegazioni da parte              avvisi generici, saluti e
                                                                                                                                                                                                                 (manifestazioni culturali,                                  della clientela                           auguri
                                                                                                                                                                                                                    sportive, corsi di
                                                                                                                                                                                                               formazione, raccolte fondi,
                                                                                                                                                                                                                          ecc.)

Fonte: nostre elaborazioni.
                                                                                                                                              A1 - Pubblicità di               B1 - Notizie/informazioni di   C1 - Iniziative rivolte alle                          E1 - Chiarimenti e
                                                                                                                                                                                                                                             D1 - Domande di carattere                                     F1 - Ringraziamenti e frasi
                                                                                                                                              prodotti/servizi della banca     natura                         imprese (concorsi, premi,      economico-finanziario, delucidazioni alla clientela           di circostanza rivolte ai
                                                                                                                                              (mutui, conti correnti, carte,   economico-finanziaria          corsi di formazione per                               che non richiedono azioni
                                                                                                                                                                                                                                             collegate all’attività della                                  clienti, saluti e auguri alla
                                                                                                                                              ecc.)                            (riprese da quotidiani, siti   imprenditori, ecc.)            banca                  successive (spiegazioni                clientela
                                                                                                                                                                               internet o blog                                                                      della causa dei disservizi,
                                                                                                                                                                               specializzati), segnalazione
                                                                                                                                                                                                          C2 - Iniziative che                                       spiegazioni su come                    F2 - Avvisi e comunicazioni
                                                                                                                                              A2 - Avvisi relativi a           di eventi, corsi di        prevedono il coinvolgimento D2 - Domande di carattere effettuare operazioni                      generiche ai clienti (anche
                                                                                                                                              cambiamenti nel                  formazione o libri che     attivo del pubblico (gare   NON economico-finanziario bancarie, chiarimenti sulle                singoli) che non prevedono
                                                                                                                                              funzionamento o nelle            riguardano temi            sportive, contest online,   (attualità, ambiente, sport, attività promosse dalla                 ulteriori attività né da parte
                                                                                                                                              caratteristiche dei              economico-finanziari       concorsi premi, corsi di    ecc.)                         banca, comunicazioni di                della banca, né da parte del
                                                                                                                                              prodotti/servizi venduti                                    formazione, offerte di                                    avvenuta risoluzione di                cliente
                                                                                                                                                                           B2 - Notizie/informazioni di lavoro, tirocini, borse di    D3 - Domande sui              problemi o di ripristino dei
                                                                                                                                                                           carattere NON                  studio, ecc.)               comportamenti di consumo servizi, ecc.)
                                                                                                                                              A3 - Pubblicità delle        economico-finanziario                                      o sulle abitudini personali
                                                                                                                                              «attività non core» della    (tratte da quotidiani, siti    C3 - Sponsorizzazioni (di   dell’utente                   E2 - Indicazioni, istruzioni o
                                                                                                                                   Secondo    banca (presentazione di      internet, blog, ecc.),         eventi sportivi, mostre,                                  suggerimenti su come
                                                                                                                                   livello    iniziative promozionali,     segnalazione di eventi,        concerti, apertura di nuove D4 - Inviti a ricontattare la risolvere il problema o
                                                                                                                                   di         «cassetta delle idee», house corsi di formazione, libri che filiali, ecc.)              banca                         superare un disservizio
                                                                                                                                   codifica   organ, ecc.)                 non riguardano temi                                                                      segnalato (prevedono
                                                                                                                                                                           economici                      C4 - Attività no-profit in                                azioni successive da parte
                                                                                                                                                                                                          senso lato (raccolte fondi,                               del cliente)
                                                                                                                                                                           B3 - Notizie, inviti a         iniziative umanitarie,
                                                                                                                                                                           partecipare e segnalazioni pubblicazione rapporto                                        E3 - Inviti a fornire ulteriori
                                                                                                                                                                           di iniziative promozionali di CSR, ecc.)                                                 informazioni, a inviare
                                                                                                                                                                           altre aziende                                                                            documenti, a consultare il
                                                                                                                                                                                                                                                                    sito internet, a rivolgersi ad
                                                                                                                                                                                                                                                                    altri canali (numero verde,
                                                                                                                                                                                                                                                                    Skype call, e-mail) o

                              Fig. 2. La «griglia di classificazione» dei contenuti generati dalle banche e rivolti agli utenti.
                                                                                                                                                                                                                                                                    aggiornamenti su richieste e
                                                                                                                                                                                                                                                                    segnalazioni dei clienti

                                                                                                                                                                                                                                                                            E4 - Spiegazioni delle
                                                                                                                                                                                                                                                                            cause del disservizio, scuse
                                                                                                                                                                                                                                                                            per il disagio arrecato
Attività social
                                                                                                                                                                                                                                  «dagli utenti alla banca»

                                                                                                                                                   Categoria I              Categoria L            Categoria M             Categoria N              Categoria O              Categoria P              Categoria Q             Categoria R
                                                                                                                                   Primo
                                                                                                                                   livello           Reclami,               Richieste di          Suggerimenti,        Risposte e feedback        Dichiarazioni di         Insulti, proteste e      Contenuti di altro     Contenuti generati
                                                                                                                                   di            segnalazioni di          informazioni, di       consigli, avvisi e    alle domande della         stima e solidali,           critiche non         tipo indirizzati alla   dagli utenti e rivolti
                                                                                                                                   codifica     ritardi, carenze o        assistenza o di       sollecitazioni rivolti  banca, reazioni ai         complimenti e         riconducibili a fatti o          banca            ad altri utenti (non
                                                                                                                                                     disservizi              chiarimenti         spontaneamente          contenuti postati         ringraziamenti        episodi documentati                                  alla banca)
                                                                                                                                                                                                     alla banca            dalla banca

                                                                                                                                              I1 - Impossibilità di     L1 - Relative a         M1 - Miglioramenti       N1 - Contenuti          O1 - Dichiarazioni di   P1 - Critiche e           Q1 - Saluti, auguri,    R1 - Contenuti

Fonte: nostre elaborazioni.
                                                                                                                                              contattare la banca       prodotti o servizi      relativi ai prodotti e   pertinenti (anche       sostegno e              giudizi                   scuse rivolte alla      «positivi» (a favore
                                                                                                                                              (attraverso il call       (cause del              ai servizi della         foto) a fronte di       apprezzamento per       estremamente              banca                   o «a difesa» della
                                                                                                                                              center o altri canali),   disservizio, gestione   banca, proposte di       domande, richieste      le attività o le        negativi sulla banca                              banca)
                                                                                                                                              mancate risposte o        delle situazioni di     nuovi prodotti o         o comunicazioni         iniziative              e le sue attività, in     Q2 - Richieste
                                                                                                                                              gravi ritardi nel         emergenza, orari e      servizi                  della banca             extra-bancarie          generale (anche           irricevibili o fuori    R2 - Contenuti
                                                                                                                                              rispondere                localizzazione degli                                                                             quelle solo               luogo, esternazioni     «negativi» (accuse,
                                                                                                                                                                        sportelli, ecc.)    M2 - Inviti a                N2 - Contenuti non      O2 - Complimenti        sponsorizzate)            di vario tipo           conferme di
                                                                                                                                              I2 - Segnalazione di                          sviluppare                   pertinenti o non        per le attività e i                               (richieste d’aiuto,     protrarsi di
                                                                                                                                              carenze o disservizi L2 - Relative a          applicazioni e               utilizzabili a fronte   servizi bancari      P2 - Offese, insulti,        auspici, ecc.)          disservizi, insulti
                                                                                                                                              che riguardano le     promozioni, raccolte, tecnologie per                 delle domande o         erogati (attestazioniminacce e                                            alla banca condivisi
                                                                                                                                              attività o i servizi  concorsi ed altri       migliorare l’accesso         delle comunicazioni     di soddisfazione in  dichiarazioni di      Q3 - Affermazioni o            con altri utenti)
                                                                                                                                              erogati online (sito eventi organizzati       ai servizi mobile o al       della banca             generale)            imminente chiusura altri tipi di contenuti
                                                                                                                                              internet, gestione    dalla banca             sito della banca                                                          del conto             (immagini) non                 R3 - Contenuti
                                                                                                                                              dei conti correnti,   (modalità di                                         N3 - Comunicati e      O3 - Ringraziamenti                         interpretabili (non            condivisi con altri
                                                                                                                                              circuito ATM, ecc.) iscrizione,               M3 - Suggerimenti,           reazioni spontanee per le informazioni,                            sense) o frasi                 utenti che non
                                                                                                                                   Secondo    I3 - Proteste o       regolamento,            consigli, avvisi e           ai contenuti postati le risposte ricevute o                        scherzose                      riguardano
                                                                                                                                   livello    reclami relativi alle scadenza, premi,        sollecitazioni di altro      dalla banca            per il ripristino del                                                      direttamente la
                                                                                                                                   di         attività promozionali orari, ecc.)            genere                       (affermazioni critiche servizio dopo un                                                           banca (o se la
                                                                                                                                   codifica   e/o pubblicitarie                                                          o ironiche,            guasto                                                                     riguardano hanno
                                                                                                                                              della banca           L3 - Per attivare o                                  spiegazioni di                                                                                    toni «neutri»)
                                                                                                                                                                    riattivare servizi (in                               comunicazioni
                                                                                                                                              I4 - Reclami che      seguito a furti o                                    inviate in                                                                                        R4 - Contenuti
                                                                                                                                              riguardano i servizi smarrimenti dei                                       precedenza, ecc.)                                                                                 generati da account
                                                                                                                                              bancari tradizionali codici di accesso),                                                                                                                                     riconducibili alla
                                                                                                                                              o offline (costi,     per ricevere                                                                                                                                           banca o ai suoi
                                                                                                                                              condizioni praticate indicazioni circa i                                                                                                                                     dipendenti e rivolti
                                                                                                                                              alla clientela,       tempi di ripristino di                                                                                                                                 agli utenti
                                                                                                                                              comportamento del un servizio interrotto
                                                                                                                                              personale «di
                                                                                                                                              sportello»,

                              Fig. 3. La «griglia di classificazione» dei contenuti generati dagli utenti e rivolti alle banche.
                                                                                                                                                                    L4 - Informazioni
                                                                                                                                              dichiarazioni di      sulle offerte di lavoro
                                                                                                                                              insoddisfazione per e su come inoltrare il
                                                                                                                                              il servizio ricevuto  CV alla banca
                                                                                                                                              dalla banca nel suo
                                                                                                                                              insieme, ecc.)
Tab. 2. La distribuzione dei contenuti pubblicati dalle banche su Facebook (Fb_out) per categorie di
          primo e di secondo livello. Valori assoluti e %
               A            B            C            D                   E               F        Totale
           Messaggi     Notizie e Comunicazioni Domande              Risposte a Ringraziamenti,
            promo-      curiosità,    o inviti   o richieste        richieste di       frasi di
          pubblicitari   che non     ad eventi    rivolte ai        chiarimenti,    circostanza,
           relativi a  riguardano organizzati o clienti-utenti      precisazioni comunicati e
           prodotti/     prodotti  sponsorizzati                   o spiegazioni avvisi generici,
            servizi      o servizi  dalla banca                    della clientela saluti e auguri
         venduti dalla venduti
            banca      dalla banca

A1            98                                                                                     98
A2             5                                                                                      5
A3           134                                                                                    134
B1                         270                                                                      270
B2                         951                                                                      951
B3                          14                                                                       14
C1                                        47                                                         47
C2                                       259                                                        259
C3                                       106                                                        106
C4                                        36                                                         36
D1                                                          10                                       10
D2                                                          21                                       21
D3                                                           –
D4                                                          23                                       23
E1                                                                     493                          493
E2                                                                     346                          346
E3                                                                     276                          276
E4                                                                     138                          138
F1                                                                                    185           185
F2                                                                                    181           181
Totale       237          1.235          448                54        1.253           366         3.593
%              6,6           34,4         12,5               1,5         34,9          10,2         100

Risposte a richieste di chiarimenti, spiegazioni e precisazioni (categoria
E) e Notizie e curiosità che non riguardano prodotti/servizi venduti dalla
banca (categoria B). Tali categorie raccolgono circa il 70% (69,3%) dei
contenuti Fb_out rilevati. Tra le Notizie e curiosità prevalgono netta-
mente i riferimenti a fatti di attualità ripresi dalla stampa o da siti inter-
net (B2). Le Risposte a richieste di chiarimenti consistono in spiegazioni
delle cause dei disservizi (E1), istruzioni su come risolvere problemi
legati ai servizi erogati (E2), richieste di ulteriori dettagli relativi all’in-
conveniente segnalato o indicazioni su altri canali a cui è possibile rivol-
gersi per ricevere assistenza (E3).
     Altri contenuti, che pesano all’incirca nella stessa misura sul totale
dei post in uscita, riguardano: Comunicazioni o inviti ad eventi – spor-
tivi, artistici, culturali, ecc. – organizzati o sponsorizzati dalla banca (ca-
tegoria C) pari al 12,5%, e Ringraziamenti, saluti, e auguri (categoria F),
che raccolgono circa il 10% dei contenuti in uscita. Tra le Comunica-
zioni o inviti ad eventi si registra la prevalenza di iniziative quali: gare
sportive, concorsi e contest online, corsi di formazione, bandi per borse

260
di studio o tirocini (C2). Gli eventi, invece, riguardano l’apertura di
nuove sedi o la segnalazione di manifestazioni sportive o culturali spon-
sorizzate dalle banche (C3).
    Confrontando il peso relativo delle categorie, si nota la presenza limi-
tata di post contenenti Messaggi promo-pubblicitari relativi ai prodotti ven-
duti dalle banche (categoria A), pari a meno del 7% del totale Fb_out.
    Fb assume, dunque, un ruolo distinto e specifico nel media-mix
delle banche in quanto la comunicazione veicolata attraverso questo
canale non ripropone – se non in misura minima – la comunicazione
effettuata sui media tradizionali. La maggior parte dei contenuti promo-
pubblicitari su Fb, infatti, non ha per oggetto prodotti o servizi (A1),
ma l’impegno delle banche in attività collaterali al loro core business
(A3).
    Il 56,4% dei contenuti che le banche hanno pubblicato su Tw (tab.
3) appartengono alla categoria Notizie e curiosità che non riguardano
prodotti/servizi venduti dalla banca (categoria B). Si tratta soprattutto di
notizie di attualità o segnalazioni di eventi, corsi di formazione o libri
che non trattano temi economici o finanziari (B2). Le notizie economi-
che (B1) sono presenti, ma in misura nettamente inferiore (866 conte-
nuti, a fronte dei 1.686 contenuti della categoria precedente).
    Con un peso nettamente inferiore (19,2%) seguono Comunicazioni
o inviti a partecipare ad eventi organizzati o sponsorizzati dalla banca
(categoria C). A differenza di quanto rilevato per i Tw_out, i contenuti
rivolti alle imprese (C1) sono pari all’incirca a quelli indirizzati al pub-
blico (C2).
    Le Risposte a richieste di chiarimenti e spiegazioni (categoria E) pari
al 12,7% dei contenuti rilevati sugli account Tw consistono soprattutto
in Chiarimenti su come effettuare operazioni bancarie e spiegazioni gene-
rali sui disservizi (E1), mentre rispetto agli analoghi contenuti Fb_out, si
nota una presenza maggiore di Indicazioni e istruzioni rivolte al cliente
su come risolvere un problema o superare un disservizio (E2) e di Inviti
a fornire ulteriori informazioni o altra documentazione relativa al pro-
blema che si è verificato (E3).
    Anche nell’ambito dei contenuti Tw_out, si registra un peso limitato
della categoria A (Messaggi promo-pubblicitari relativi ai prodotti/servizi
venduti) pari al 5,5%. Seguono le categorie F (Ringraziamenti, saluti e
auguri) pari al 4,6% e D (Domande rivolte al pubblico) che comprende
circa l’1,5% dei tweet rilevati.
    Per comprendere l’utilizzo dei circa 8 mila contenuti (8.149) condi-
visi su Fb e Tw dalle banche con il pubblico nel periodo osservato, essi
sono stati ri-aggregati in tre ambiti: l’ambito commerciale, l’ambito pro-
mozionale e l’ambito relazionale (fig. 4).

                                                                         261
Tab. 3. La distribuzione dei contenuti pubblicati dalle banche su Twitter (Tw_out) per categorie di
          primo e secondo livello. Valori assoluti e %
               A           B            C            D             E               F        Totale
           Messaggi    Notizie e Comunicazioni Domande Risposte a Ringraziamenti,
            promo-     curiosità,    o inviti   o richieste richieste di        frasi di
          pubblicitari che non      ad eventi    rivolte ai chiarimenti,     circostanza,
           relativi a riguardano organizzati o    clienti-   precisazioni comunicati e
           prodotti/    prodotti  sponsorizzati    utenti   o spiegazioni avvisi generici,
            servizi     o servizi  dalla banca              della clientela saluti e auguri
         venduti dalla venduti
            banca     dalla banca

A1           78                                                                                 78
A2            –                                                                                  –
A3          174                                                                                174
B1                        866                                                                  866
B2                      1.686                                                                1.686
B3                         19                                                                   19
C1                                     271                                                     271
C2                                     286                                                     286
C3                                     232                                                     232
C4                                      87                                                      87
D1                                                       10                                     10
D2                                                       25                                     25
D3                                                        8                                      8
D4                                                       24                                     24
E1                                                               244                           244
E2                                                               126                           126
E3                                                               163                           163
E4                                                                46                            46
F1                                                                               90             90
F2                                                                              121            121
Totale      252         2.571          876               67      579            211          4.556
%             5,5          56,4         19,2              1,5     12,7            4,6          100

     L’ambito commerciale comprende la categoria A, relativa ai contenuti
pubblicitari stricto sensu, generati per comunicare l’offerta di prodotti e
servizi finanziari, condividendo messaggi analoghi a quelli veicolati attra-
verso i media tradizionali (Tv, radio, stampa, ecc.) o il sito istituzionale.
     L’ambito promozionale raccoglie contenuti condivisi per suscitare in-
teresse e coinvolgimento tra i fan. Si tratta di contenuti volti a promuo-
vere l’immagine, migliorare la reputazione e incrementare l’awareness
delle banche. Appartengono a tale ambito i contenuti delle categorie B
e C. Tra i contenuti della categoria C assumono un ruolo di particolare
rilievo quelli di carattere ludico – giochi, contest e concorsi online – e
le notizie che riguardano le iniziative no profit sostenute dalla banca, in
quanto catturano l’attenzione e suscitano apprezzamento anche nei visi-
tatori occasionali delle pagine.
     L’ambito relazionale, infine, contiene le categorie D, E ed F e ri-
guarda le attività social funzionali alla costruzione e allo sviluppo delle
relazioni con i fan. Tali contenuti creano occasioni di contatto e di dia-

262
Attività social
                                                                                                                                                                                                                                    «dalla banca agli utenti»

                                                                                                                                                             Categoria A                    Categoria B                   Categoria C                 Categoria D              Categoria E                   Categoria F
                                                                                                                                                      Messaggi promo-pubblicitari      Notizie di interesse       Inviti ad eventi organizzati o   Domande rivolte ai     Risposte a richieste o       Ringraziamenti ai clienti,
                                                                                                                                                       relativi a prodotti/servizi  generale, non collegate a              sponsorizzati             clienti-utenti     lamentele dei clienti-utenti        avvisi e saluti
                                                                                                                                                         venduti dalla banca       prodotti/servizi venduti dalla         (manifestazioni
                                                                                                                                                                                              banca                  culturali/sportive, corsi,
                                                                                                                                                                                                                       raccolte fondi, ecc.)

                                                                                 Fig. 4. Gli ambiti dei contenuti rivolti dalle banche agli utenti.
                                                                                                                                                             AMBITO                                       AMBITO                                                               AMBITO
                                                                                                                                                           COMMERCIALE                                 PROMOZIONALE                                                          RELAZIONALE

263
      (categoria D) permettono di raccogliere informazioni sul comporta-
      logo con i visitatori della pagina. Le Domande rivolte ai clienti-utenti
mento di acquisto, sui gusti e le preferenze del pubblico non solo in
relazione ai servizi finanziari, ma degli acquisti in generale (tra le do-
mande registrate nel corso della rilevazione, alcune chiedevano di indi-
care le caratteristiche considerate per decidere l’acquisto di un telefono
cellulare). I contenuti della categoria E, Risposte a richieste o lamentele
dei clienti, consistono in spiegazioni o informazioni fornite agli utenti
che segnalano disservizi o protestano per i disagi subiti. Infine, appar-
tiene a questo ambito la categoria F, Ringraziamenti, saluti e avvisi alla
clientela, i cui contenuti cercano di stabilire un clima positivo e friendly
attraverso la regolarità dei saluti, dei ringraziamenti e degli auguri e
l’impegno a fornire tempestive informazioni agli utenti sulla soluzione
di problemi e controversie con la banca.
    Osservando la distribuzione dei contenuti che le banche hanno ri-
volto al pubblico attraverso i Sm (fig. 5) si nota che l’attività social su
Fb si è distribuita, quasi nelle stesse proporzioni, tra l’ambito relazio-
nale e quello promozionale, mentre su Tw, si è concentrata soprattutto
in ambito promozionale. Poco meno dell’80% dei tweet (75,7%) corri-
spondono a contenuti informativi (non di carattere economico-finanzia-
rio) che invitano a partecipare agli eventi organizzati o sponsorizzati o
informano il pubblico in merito all’impegno in iniziative culturali, spor-
tive e no profit a vantaggio della reputation dell’istituto di credito.
    Risulta, infine, marginale l’impiego dei Sm considerati per pubbliciz-
zare i prodotti e i servizi venduti dalle banche e su entrambi i canali di-
gitali l’ambito commerciale è quello nettamente meno rilevante rispetto
alla quantità di contenuti pubblicati.

5.2. L’attività social su Facebook e Twitter degli utenti: i contenuti
      rivolti alle banche

    Sui profili Fb delle banche sono stati rilevati complessivamente
10.574 contenuti condivisi dal pubblico (tab. 4) di cui, tuttavia, il
38,6%, pari ad oltre 4.000 post, non è stato indirizzato alle banche, ma
ad altri utenti (categoria R). Poiché l’analisi considera i contenuti che
il pubblico rivolge alle banche, tale categoria è stata esclusa dal calcolo
dei pesi relativi delle categorie dei contenuti Fb_in. Alcune considera-
zioni relative a tale categoria sono riportate al termine del paragrafo.
    Tra i 6.497 post pubblicati dagli utenti, le Risposte e feedback alle do-
mande della banca o reazioni ai contenuti postati dalla banca (categoria N)
pesano per quasi il 60% (58,7%) e costituiscono la categoria più ampia.
    Seguono, in ordine di rilevanza, le categorie: (i) Richieste di assi-
stenza e di informazioni (categoria L) sulle caratteristiche dei prodotti e

264
18,8%
  AMBITO RELAZIONALE
                                                                            46,6%

                                                                                                      75,7%
AMBITO PROMOZIONALE
                                                                            46,8%

                                     5,5%
 AMBITO COMMERCIALE
                                      6,6%

                             0%      10%       20%       30%      40%      50%       60%      70%       80%

                                                               TW          FB

Fig. 5. Distinzione per ambiti dei contenuti che le banche hanno indirizzato agli utenti attraverso Fb e Tw.

dei servizi finanziari venduti (L1) o sull’organizzazione di eventi/attività
sponsorizzate (L2) e (ii) Reclami e segnalazioni di disservizi (categoria I)
che riguardano, soprattutto, i servizi online (I2) e i costi o la qualità dei
servizi (I4).
     A fronte di 157 post contenenti Insulti, critiche e proteste generiche
(categoria P) sono stati rivolti alle banche 323 contenuti con Dichiara-
zioni di stima, solidarietà e apprezzamento per l’attività svolta (categoria
O) che consistono in reazioni spontanee alle critiche rivolte alle banche.
     La categoria M, Suggerimenti, consigli e sollecitazioni, che accoglie
una quota marginale dei contenuti rilevati (2,1%), mette in evidenza
l’attività social di quella parte della clientela che partecipa spontanea-
mente ai processi di miglioramento e di innovazione delle banche. Si
tratta di clienti disposti a condividere idee e suggerimenti per migliorare
il servizio (segnalando, ad esempio, la necessità di adeguare le app ai
cambiamenti tecnologici e a nuove esigenze di utilizzo) senza ricevere
nessun incentivo.
     La categoria residuale Q raccoglie 816 contenuti vari: auguri, richie-
ste fantasiose o prive di senso, frasi incomplete, immagini e contenuti a
cui non è stato possibile attribuire un significato.
     Infine, relativamente alla categoria R che, come ricordato in prece-
denza, accoglie contenuti non rivolti direttamente alle banche, ma agli
altri utenti che frequentano le pagine social delle banche, si osserva che

                                                                                                       265
Tab. 4. La distribuzione dei contenuti pubblicati dagli utenti sulle pagine Facebook delle banche (Fb_in), per categorie di primo e secondo livello. Valori assoluti e %
                   I               L                   M               N               O                  P                      Q                  R             Totale
              Reclami,       Richieste di       Suggerimenti,      Risposte e   Dichiarazioni di Insulti, proteste          Contenuti           Contenuti
          segnalazioni di informazioni, di     consigli, avvisi  feedback alle stima e solidali, e critiche non            di altro tipo     generati dagli
         ritardi, carenze o assistenza o di    e sollecitazioni domande della complimenti e riconducibili a               indirizzati alla utenti e rivolti ad
              disservizi      chiarimenti           rivolti     banca, reazioni ringraziamenti    fatti o episodi             banca         altri utenti (non
                                              spontaneamente      ai contenuti                     documentati                                 alla banca)
                                                 alla banca       postati dalla
                                                                     banca

I1             63                                                                                                                                                    63
I2            216                                                                                                                                                   216
I3             22                                                                                                                                                    22
I4            267                                                                                                                                                   267
L1                              327                                                                                                                                 327
L2                              280                                                                                                                                 280
L3                               55                                                                                                                                  55
L4                               19                                                                                                                                  19
M1                                                  24                                                                                                               24
M2                                                  29                                                                                                               29
M3                                                  85                                                                                                               85
N1                                                                    718                                                                                           718
N2                                                                     27                                                                                            27
N3                                                                  3.069                                                                                         3.069
O1                                                                                        55                                                                         55
O2                                                                                       133                                                                        133
O3                                                                                       135                                                                        135
P1                                                                                                          107                                                     107
P2                                                                                                           50                                                      50
Q1                                                                                                                              24                                   24
Q2                                                                                                                              21                                   21
Q3                                                                                                                             771                                  771
R1                                                                                                                                                113               113
R2                                                                                                                                                439               439
R3                                                                                                                                              3.510             3.510
R4                                                                                                                                                 15                15
Totale        568               681                138              3.814                323                157                816              4.077            10.574
%               5,4               6,4                1,3               36,1                3,1                1,5                7,7               38,6             100
%*              8,7              10,5                2,1               58,7                5,0                2,4               12,6                –               100

     * Valori % calcolati escludendo i 4.077 contenuti (post) che il pubblico non ha rivolto alle banche, ma ad altri utenti (categoria R).
a fronte di circa 3.500 contenuti privi di qualunque riferimento alle ban-
che e/o alla loro attività, ne sono stati rilevati 439 molto critici, con pro-
teste, denunce di disservizi e insulti (R2), mentre solamente 113 conte-
nuti esprimevano solidarietà al personale o al settore bancario o disap-
provavano il comportamento di coloro che avevano pubblicato offese o
rivolto accuse non circostanziate alle banche e ai loro dipendenti (R1).
    Relativamente ai contenuti in ingresso sugli account Tw delle ban-
che (tab. 5), si registra una notevole differenza nei volumi di traffico
rispetto a Fb. Nel periodo osservato i tweet sono stati 1.731 (i post
10.574). Anche sugli account Tw delle banche sono stati rilevati con-
tenuti rivolti ad altri utenti e non alle banche. I contenuti di questo
tipo (260), pari al 15,0% del totale rilevato, pesano meno della metà
di quelli dello stesso tipo presenti sulle pagine Fb (che pesavano il
38,6%).
    Considerati gli obiettivi dello studio, anche per l’analisi dei tweet in
ingresso la categoria R non è stata considerata ai fini della determina-
zione del peso relativo delle categorie.
    Più della metà dei tweet generati dagli utenti (53,7%) appartiene
alla categoria N, Risposte alle domande rivolte al pubblico dalla banca
e feedback relativi ai contenuti postati dalla banca. Accanto alle rispo-
ste alle domande (N1) anche sugli account Tw si registrano repliche dal
tono ironico o sarcastico ai contenuti delle banche (N3).
    Le Richieste di chiarimenti, informazioni o assistenza (categoria L),
il secondo gruppo di contenuti per numerosità, comprendono il 15,7%
dei Tw_in. Le richieste riguardano soprattutto le caratteristiche dei pro-
dotti e dei servizi venduti, ma comprendono anche richieste di infor-
mazioni sul comportamento da tenere in caso di furto, smarrimento o
imprevisti riguardo gli strumenti di pagamento (L1).
    I Reclami e le segnalazioni di disservizi, pari al 13,1% dei contenuti
Tw_in, hanno per oggetto in larga parte le interruzioni dei servizi online
(I2) e problemi per quanto riguarda il servizio erogato dal personale di
contatto presso gli sportelli o al telefono (I4).
    Assume un peso pari a più del doppio di quello rilevato per i con-
tenuti analoghi su Fb, la categoria M, Suggerimenti, sollecitazioni e con-
sigli spontanei (5,3% rispetto al 2,1% registrato per i post dello stesso
tipo).
    Altri contenuti che presentano un peso notevolmente inferiore ri-
guardano: le Dichiarazioni di stima, apprezzamento e i ringraziamenti
(categoria O) pari al 4,5% e gli Insulti, proteste e critiche (categoria P)
pari al 2,8% dei Tw_in.
    Per quanto riguarda, infine, i contenuti della categoria R è da notare
che a fronte dei 260 tweet di questo tipo, 40 contengono accuse, offese

                                                                          267
Puoi anche leggere