LE AGENZIE DI SOCIALIZZAZIONE - TESTO DI RIFERIMENTO: Volonte' Magatti "Sociologia"

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LE AGENZIE DI SOCIALIZZAZIONE - TESTO DI RIFERIMENTO: Volonte' Magatti "Sociologia"
LE AGENZIE DI
  SOCIALIZZAZIONE
TESTO DI RIFERIMENTO: Volonte’ Magatti «Sociologia»
Una prima distinzione

                        Socializzazione
                        informale
    Socializzazione     • GRUPPI DI PARI
    formale               GRUPPI SPORTIVI
                        • MASS MEDIA
    • FAMIGLIA          • GRUPPI POLITICI
    • SCUOLA            • GRUPPI PARROCCHIALI
AGENZIE DI SOCIALIZZAZIONE FORMALE

CARATTERISTICHE                                  OBIETTIVO

                                                TRASMETTERE
                                                              PER UN IDONEO
                                                   VALORI
UFFICIALITA’   VOLONTARIETA’   CONSAPEVOLEZZA                  INSERIMENTO
                                                COMPETENZE
                                                              NELLA SOCIETA’
                                                  ABILITA’
AGENZIE DI SOCIALIZZAZIONE INFORMALE

CARATTERISTICHE                               OBIETTIVO

NON ESISTE ALCUN                          PRIMARIO
  MANDATO DA        SPESSO NON C’E’                        SECONDARIO
                                      CARATTERIZZANTE
  PARTE DELLA      CONSAPEVOLEZZA                        SOCIALIZZAZIONE
    SOCIETA’                          L’ORGANIZZAZIONE
LA FAMIGLIA
 «UNITA’ FONDAMENTALE DELL’ORGANIZZAZIONE SOCIALE»
 (pag. 233)
 • PER LA RIPRODUZIONE BIOLOGICA
 • PER LA RIPRODUZIONE CULTURALE

 SI REGGE SUI LEGAMI DI PARENTELA (biologica o acquisita)

 • ASCENDENTI
 • DISCENDENTI
 • COLLATERALI

 PRESUPPONE LA CONVIVENZA
LA STRUTTURA FAMILIARE

  SI INTENDE IL NUMERO E IL TIPO DI PERSONE CHE NE FANNO PARTE
 PUR ESSENDOCI
  UN ELEMENTO       • UNITA’ CONIUGALE
          BASE
                    • FAMIGLIA NUCLEARE
                    • FAMIGLIA MONOPARENTALE (CON UN SOLO
                      GENITORE)
    VI SONO VARI    • FAMIGLIA ESTESA (PARENTI VARI)
TIPI DI FAMIGLIA    • FAMIGLIA MULTIPLA (CON PIU’ NUCLEI
                      CONVIVENTI)
                    • FAMIGLIA SENZA STRUTTURA
                    • FAMIGLIA MONOPERSONALE
LA STRUTTURA DELLA FAMIGLIA
   IN ITALIA

FINO AGLI ANNI               SUCCESSIVAMENTE          NEGLI ULTIMI
50/60 DEL ‘900                                        DECENNI

    • PREVALENZA                 • PREVALENZA             • FAMIGLIA
      DELLA FAMIGLIA               DELLA FAMIGLIA           MONOPARENTALE
      ESTESA (tipica delle         NUCLEARE (tipica         e
      campagne)                    della società            MONOPERSONALE
                                   industriale)           • cause: divorzio-
                                                            anziani vedovi per
                                                            l’aumento
                                                            dell’aspettativa di
                                                            vita
LE RELAZIONI FAMILIARI

DOBBIAMO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE DUE TIPOLOGIE
                • RIGIDA SEPARAZIONE DEI RUOLI IN BASE
   FAMIGLIA       ALL’ETA’ ED AL SESSO
PATRIARCALE
                • AUTORITA’ E POTERE ASIMMETRICI
   FAMIGLIA     • I RUOLI NON SONO RIGIDAMENTE DEFINITI MA
  NUCLEARE        PIU’ SITUAZIONALI
     INTIMA     • AUTORITA’ E POTERE MOLTO PIU’ SIMMETRICI
LE RELAZIONI FAMILIARI IN ITALIA

                 COME ABBIAMO GIA’ VISTO SI E’ PASSATI IN POCHI DECENNI DA

              FAMIGLIA                          FAMIGLIA
               ESTESA                           NUCLEARE

                                                        FAMIGLIA
                    FAMIGLIA
                                                       CONIUGALE
                  PATRIARCALE
                                                         INTIMA

LE RAGIONI LE CONOSCIAMO: INDUSTRIALIZZAZIONE E CAMBIAMENTO DEL RUOLO DELLA DONNA
LA FAMIGLIA COME AGENZIA DI
  SOCIALIZZAZIONE
FINO AGLI ANNI 50 /60 LE FAMIGLIE DETENEVANO L’ESCLUSIVA DELLA
                    SOCIALIZZAZIONE PRIMARIA
             E SPESSO ANCHE DI QUELLA SECONDARIA

                         VUOI PER IL             MA ANCHE PER IL
COL MUTARE DELLA
                    MOLTIPLICARSI DEGLI         MOLTIPLICARSI DI
   SOCIETA’ LA
                     STILI E VALORI (non         SOGGETTI ATTIVI
 SITUAZIONE SI E’
                      più sostanzialmente       (nella socializzazione
 NOTEVOLMENTE
                      condivisi da tutta la     primaria: educatrici,
   COMPLICATA
                            società)              baby sitter, ecc.)

                          COSA HA PRODOTTO QUESTO CAMBIAMENTO?
CHI SONO?

   «I BAMBINI ENTRANO…IN CONTATTO CON FIGURE SIGNIFICATIVE ESTERNE ALLA
                               FAMIGLIA»

       «INDEBOLIMENTO DEL RAPPORTO EDUCATIVO TRA GENITORI E FIGLI»

               «ASSENZA DEI GENITORI COME FIGURE EDUCATIVE»

«SI SOVRAPPONGONO AGENTI DI SOCIALIZZAZIONE I CUI RUOLI NON SONO BEN DEFINITI
             NE’ FACILMENTE DISTINGUIBILI DA PARTE DEI BAMBINI»
LA SPECIALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI
    DELLA FAMIGLIA

                  VITA                           VITA
                PRIVATA                        PUBBLICA

                      FUNZIONE                        FUNZIONE
                   EDUCATIVA DELLA                 EDUCATIVA DELLA
                    FAMILIA MOLTO                   SCUOLA-SPORT-
                   RIDIMENSIONATA                       ECC.

QUESTA DISTINZIONE E’ STATA MAGGIORMENTE DETERMINATA DALLA PERDITA DELLA FUNZIONE
PRODUTTIVA DELLA FAMIGLIA (AZIENDE FAMILIARI)
LA PRIMA AGENZIA DI SOCIALIZZAZIONE
 SECONDARIA: LA SCUOLA

                  • L’IMPERSONALITA’
LA PRIMA GRANDE   • TUTTI DEVONO FARE LE STESSE COSE
   DIFFERENZA       • ANCHE SE SIAMO TUTTI DIVERSI
 DALLA FAMIGLIA

 VI SONO STATI    • VOLTE ALLA VALORIZZAZIONE
  CORAGGIOSI        DELLE CARATTERISTICHE PERSONALI
                    (VEDI IL METODO MONTESSORI O IL
 TENTATIVI DI       METODO STEINER)
  PEDAGOGIE
MARIA MONTESSORI
Chiaravalle (Ancona) 1870-Olanda 1952
MONTESSORI

  AMBIENTE ADATTO: tutte le suppellettili sono a misura
del bambino, il ritmo stesso è quello calmo e ordinato proprio
  del bambino. La lezione collettiva, invece, presuppone che
      tutti i bambini seguano lo stesso ritmo che è quello
   astrattamente medio, cioè in pratica di nessun bambino:
soprattutto però è il ritmo dell’adulto quello che domina nelle
  scuole tradizionali, ritmo convulso, efficientista, del tutto
 lontano da quello del bambino e pertanto per lui gravemente
                           alienante
LA MAESTRA UMILE

LA MAESTRA                                    L’UMILTÀ DEL
NON INSEGNA             QUELLE ATTIVITÀ CHE   MAESTRO È DA
AL BAMBINO LA            GLI PERMETTONO DI    INTENDERE
SUA VERITÀ,               SVILUPPARE IL SUO
                                              •   NEL SENSO CHE NON
                           SPIRITO IN MODO
NON CERCA DI             LIBERO DI LIBERARE       DEVE SOSTITUIRSI
                                                  ALLA NATURA MA
TRAVASARE IN               LE SUE IMMENSE
                                                  SOLO (ED È
                              ENERGIE, E
LUI IL SUO              POTENZIALITÀ CHE LA       COMPITO NON
SAPERE                  SOCIETÀ E LA SCUOLA       FACILE E DAPPOCO )
                        TRADIZIONALE INVECE       RIMUOVERE GLI
•   MA DIRIGE (VIENE,       COMPRIMONO            OSTACOLI CHE
    INFATTI, CHIAMATA    IMPLACABILMENTE.         IMPEDISCANO IL
    DIRETTRICE ) LE                               SUO PIENO E
    ATTIVITÀ DEL                                  COMPLETO
    BAMBINO,                                      DISPIEGARSI.
METODO
RUDOLF ST EINER (1861-1925)

        RISPETTO FASE EVOLUTIVA DEL BAMBINO
        ASSENZA DI PROGRAMMI SCOLASTICI
        ASSENZA DI SISTEMI DI VALUTAZIONE

         PER COLORO CHE VOLESSER APPROFONDIRE http://www.rudolfsteiner.it/informazioni.html
LA SOCIETA’ E LA SCUOLA

         IL MANDATO       • E’ VOLTO A SELEZIONARE PER
                            RICOPRIRE DETERMINATI
           SOCIALE          STATUS E RUOLI

                          •   ACQUISIRE CONTENUTI
       PERTANTO ALLO      •
                          •
                              RISPETTARE LE REGOLE
                              RELAZIONARSI CON «ESTRANEI»
         STUDENTE         •   «SOTTOSTARE AD UN SISTEMA DI
                              VALUTAZIONE FORMALE DEL
          COMPETE             PROPRIO RENDIMENTO E DEL
                              PROPRIO COMPORTAMENTO»
LA SCUOLA DI MASSA

       LA SCUOLA PUBBLICA NASCE IN OCCIDENTE FRA ‘800 E
       ‘900

       LA SCUOLA DI MASSA NASCE INVECE FRA GLI ANNI ‘60 E ‘70
       IN ITALIA
       • 1962 ISTITUZIONE SCUOLA MEDIA UNICA
       • 1969 LIBERALIZZAZIONE DELL’ACCESSO ALL’UNIVERSITA’

       CONSEGUENZE

       • «LA SCUOLA E’ STATA INVESTITA DI UNA NUOVA CENTRALITA’ EDUCATIVA»

IN ITALIA SOLO IL 10% DEI GIOVANI SI LAUREA MENTRE NEGLI ALTRI PAESI INDUSTRIALIZZATI SIAMO SUL 30%
COSA SUCCEDE ALLA SCUOLA FRA 1L 1980
E IL 2000?

     PURTROPPO NON E’ PIU’
        COSI’ CHIARO IL
      DETTATO SOCIALE
        DELLA SCUOLA

      NEL LAVORO SONO        OGGI LA SCUOLA VIVE IL
         NATE NUOVE          «PARTICOLARISMO
       PROFESSIONI CHE       EDUCATIVO»
       RICHIEDONO UNA        • E’ SOLO UNA DELLE AGENZIE
                               EDUCATIVE E DI
         FORMAZIONE            SOCIALIZZAZIONE SPESSO IN
         ALTERNATIVA           CONFLITTO CON LE ALTRE
I MASS MEDIA
  E L’OMOLOGAZIONE CULTURALE

        SONO SOCIALIZZANTI IN QUANTO
               TRASMETTONO

   VALORI            STILE DI VITA   ATTEGGIAMENTI   MODA

ESSI INTERAGISCONO CON LE
      ALTRE AGENZIE DI
      SOCIALIZZAZIONE
                            • CREANDO UN «CAOS CULTURALE»
IL GRUPPO DI PARI

                                               COMUNQUE LUOGHI
  LA PARTICOLARITA’
                        I GRUPPI POSSONO       DI ELABORAZIONE DI
  DI QUESTA AGENZIA
                             ESSERE             COMPORTAMENTI
  DI SOCIALIZZAZIONE
                                                   TRASGRESSIVI

         E’ QUELLA DI
                           FORMALI (COMPAGNI        ALLA RICERCA
        PREVEDERE LA
                              DI SCUOLA)            DELL’IDENTITA’
          SIMMETRIA

                                                  NON DIMENTICHIAMO
                                                       IL POTERE
                           INFORMALI (GRUPPO       DELL’INFLUENZA DI
                                DI AMICI)          QUESTI GRUPPI SUI
                                                     PARI (VEDI IL
                                                      BULLISMO)
L’ADOLESCENZA

RICORDIAMOCI CHE NON E’ UN EVENTO BIOLOGICO CERTO

 MA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE CULTURALE

     E’ PROPORZIONALE                AL BENESSERE DI UNA
   ALL’ASPETTATIVA DI VITA                 SOCIETA’
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