LA VALUTAZIONE DELL'APPARATO RESPIRATORIO IN AMBITO MEDICO-SPORTIVO - Dr. Marco Chiostri
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
LA VALUTAZIONE DELL’APPARATO RESPIRATORIO IN AMBITO MEDICO-SPORTIVO FIRENZE 15 giugno 2019 Dr. Marco Chiostri S.S. FISIOPATOLOGIA RESPIRATORIA Ospedale P. Palagi – AUSL Toscana Centro
NON IDONEITA’ BPCO BPCO stadio 2 con desaturazione sottosforzo BPCO stadio 3 BPCO stadio 4 DISTROFIA BOLLOSA: Isolata o multipla (valutabile tramite RX o HRTC) La presenza di bolle determina la non idoneità nel rischio di rottura delle stesse
Asma ed esercizio fisico: storia La correlazione ASMA / ESERCIZIO FISICO risale alla seconda metà del II secolo con Areteo di Cappadocia (medico greco; di lui ci sono pervenute due opere: una sulle malattie acute ed una sulle croniche) Il primo riferimento di ASMA INDOTTA DA ESERCIZIO FISICO (EIA) è attribuito a John Floyer 1698 (fu il primo medico a misurare il polso nella pratica medica di routine) Negli anni 60-70 soggetti affetti da asma bronchiale venivano considerati non idonei all’attività sportiva agonistica (F.M.I. 1961)
Asma ed esercizio fisico: dimensioni OLIMPIADI DI LOS ANGELES (1984) 597 atleti 15 medaglie d’oro 67 asmatici 1 medaglia d’argento 1 medaglia di bronzo OLIMPIADI DI ATLANTA (1996) 344 atleti 5 sul podio 29 asmatici
Prevalenza di asma in vari sport olimpici Combinata Sci di Nuoto + tiro a segno Sci di nordica fondo + ciclismo + nuoto fondo (sci+salto) carabina corsa scherma equitazione corsa
Il problema è percepito anche dai mass-media
Il problema è percepito anche dai mass-media
Gli atleti asmatici chi sono? David Beckham Greg Louganis Paula Radcliff Jerome Bettis calcio tuffi maratona football am. Tom Dolan Dennis Rodman Federica Pellegrini Mark Spitz nuoto basket nuoto nuoto
DEFINIZIONE • Asma da Sforzo/Esercizio (exercise-induced asthma, EIA): sintomi di asma e riduzione della funzione ventilatoria dopo attività fisica intensa • Broncocostrizione da Esercizio (exercise-induced bronchoconstriction, EIB): riduzione della funzione ventilatoria in seguito all’esecuzione di un test da sforzo standardizzato I due termini sono usati in forma interscambiabile ma in realtà definiscono due condizioni diverse: EIA è infatti una condizione clinica, mentre EIB è una condizione indotta sperimentalmente allo scopo di individuare i pazienti affetti da EIA
DEFINIZIONE ✓ ostruzione delle vie aeree reversibile spontaneamente o dopo trattamento ✓ infiammazione delle vie aeree ✓ aumentata responsività delle vie aeree a vari stimoli tra i quali ha una particolare collocazione l’esercizio fisico
L’allergia è un fattore di rischio per EIA e EIB, particolarmente in atleti Quando allergia ed esercizio strenuo sono combinati, il rischio di asma è aumentato di: ✓ 25 volte in atleti di velocità e potenza ✓ 42 volte in atleti di endurance ✓ 97 volte nei nuotatori Helenius IJ et al. J Allergy Clin Immunol 1998
Perché l’asma è così frequente in atleti di elite? ✓ Effetto dell’esercizio intenso sull’allergia ✓ Effetto dell’esercizio intenso sulle vie aeree
Effetto dell’esercizio intenso sull’allergia Allergeni più frequentemente coinvolti
Effetto dell’esercizio intenso sulle VVAA ✓ Incremento della ventilazione/minuto (V’E) ✓ By-pass del filtro nasale ✓ Condizioni climatiche (aria fredda e secca) ✓ Esposizione ad allergeni indoor e outdoor ✓ Esposizione ad inquinanti (O3, PM2.5-10, NO2, SO2) ✓ Esposizione ad irritanti (cloro)
Tutto questo porta a disfunzione epiteliale
PERIODO CRITICO • sintomatologia broncospastica tipica • reperto ostruttivo parzialmente o totalmente irreversibile INIDONEITA’ SPORTIVA
PERIODO INTERCRITICO • sintomatologia generalmente assente • buona risposta allo sforzo • possibilità di ogni attività sportiva • rischio di crisi broncospastiche in occasione di sforzi fisici
IDONEITA’ ALL’ATTIVITA’ AGONISTICA IL GIUDIZIO IDONEATIVO NELL’ASMA BRONCHIALE E’ CONDIZIONATO DAL QUADRO CLINICO FUNZIONALE E DAL TIPO DI ATTIVITA’ SPORTIVA
INIDONEITA’ ASSOLUTA • asma con broncoostruzione continua FEV1/VC ≤ 55% irreversibile a terapia broncodisostruente
L’INIDONEITA’ ASSOLUTA SARA’ TEMPORANEA IN OGNI CONDIZIONE DI STATO ASMATICO FINO ALLA STABILIZZAZIONE DELLE CONDIZIONI RESPIRATORIE
L’ASMA BRONCHIALE NON PREVEDE INIDONEITA’ MA SEMPRE IDONEITA’ CONDIZIONATA ALLA SITUAZIONE FUNZIONALE DEL MOMENTO, ALLA STABILIZZAZIONE DELLA MALATTIA ASMATICA E ALLA PREVENZIONE DEL BRONCOSPASMO INDOTTO DA ES. FISICO
DIAGNOSI DIFFERENZIALE (I) ANEMIA SCARSO ALLENAMENTO SCOMPENSO CARDIACO CONGESTIZIO BRONCHITE POLMONITE PNEUMOTORACE EMBOLIA POLMONARE
DIAGNOSI DIFFERENZIALE (II) BRONCHITE CRONICA/ENFISEMA IPERVENTILAZIONE ASPIRAZIONE DI CORPI ESTRANEI
TRATTAMENTO E PREVENZIONE 1 1- MISURE FARMACOLOGICHE SIMILI A QUELLE UTILIZZATE PER IL TRATTAMENTO DELL’ASMA NEI SOGGETTI NON ATLETI 2 - PRERISCALDAMENTO DI ALMENO 10 min. PRIMA DELL’INIZIO E ALLA FINE DELL’ATTIVITA’ SPORTIVA 3 - ALLENAMENTO INTERMITTENTE: BREVI SPRINT DI INTENSITA’ CRESCENTE, IN NUMERO DI 10-12 DELLA DURATA DI 20-30 sec.L’UNO INTERCALATI DA IDENTICI PERIODI DI RECUPERO
TRATTAMENTO E PREVENZIONE 2 4-ALLENAMENTO CON CARICHI DI LAVORO SUBMASSIMALE PER ELEVARE LA SOGLIA ANAEROBICA 5-UTILIZZO DEL NASO COME “CONDIZIONATORE” 6-VALUTAZIONE DI PATOLOGIE INTERFERENTI 7-VALUTAZIONELL’AMBIENTE:inquinamento, temperatura, umidità, presenza di allergeni (acari)
TEST DI BRONCOCOSTRIZIONE INDOTTA DA ESERCIZIO FISICO (EIB) Misura della variazione del FEV1 dopo sforzo fisico atto a raggiungere e mantenere per alcuni minuti una sufficiente iperventilazione (determinazione del V’E oppure, indirettamente, di una FC ≈ 80% della max predetta) ALTERNATIVE AL TEST EIB Test di iperventilazione isocapnica in aria fredda Il raggiungimento di una V’E pari a 60-70% del massimo predetto rappresenta usualmente un adeguato stimolo broncocostrittore
Test da sforzo (CPX)
Test da sforzo (CPX)
La capacità di esercizio è determinata da:
La capacità di esercizio è misurata con:
I parametri misurati sono: •Frequenza cardiaca (HR) e morfologia dell’ECG •Pressione arteriosa •Consumo di ossigeno (V’O2) •Produzione di anidride carbonica (V’CO2) •Volume corrente (Vt) •Volume di aria movimentato in 1 minuto (V’E) •Pressioni teleespiratorie per O2 (PETO2) e CO2 (PETCO2) •Carico di lavoro (watt, W) da questi deriva una serie di valori che, una volta plottati, ci permettono di interpretare il test.
Classicamente si usano i 9 grafici di Wasserman (Wasserman K et al. Principles of exercise testing and interpretation. 2005)
GRAFICO 3: V’CO2 e FC vs. V’O2 Importantissimo, specie nell’atleta, perché permette di valutare il punto in cui per sostenere il lavoro meccani- co si rende necessario il ricorso al metabolismo anae- robico (con accumulo progressivo di acido lattico): è la cosiddetta SOGLIA ANAEROBICA.
GRAFICO 4: V’E/V’CO2 e V’E/V’O2 (Equivalenti ventilatori) Altro grafico che ci permette di valutare la soglia anaerobica; ma è importante anche perché misura l’efficienza degli scambi gassosi, che viene evidenziata anche meglio dal successivo….
GRAFICO 6: V’E vs. V’CO2 Infatti una pendenza (slope) ripida indica la necessità di ventilare molto per eliminare la CO2.
GRAFICO 7: PETO2 e PETCO2 Terzo metodo per valutare la soglia anaerobica: quando la PETO2 inizia ad aumentare.
GRAFICO 8: quoziente respiratorio (QR) Si ricava da V’CO2/V’O2. Permette di identificare il substrato energetico: glucidi (utilizzate 6 molecole di O2; prodotte 6 molecole di CO2: 6/6=1) oppure acidi grassi (per la cui ossidazione si richiedono 23 molecole di O2 e se ne producono 16 di CO2: 16/23=0.7).
Attuale stato antidoping dei farmaci antiasmatici N Engl J Med 2015;372:641-8.
Farmaci proibiti: - tutti i beta-2-agonisti non elencati - tutti i beta-2-agonisti per via sistemica -tutti gli steroidi per via sistemica
Cosa succede dopo il ritiro dall’attività agonistica? 2002
Puoi anche leggere