La tettonica delle placche - Eugenio Carminati e Michele Lustrino Dipartimento di Scienze della Terra

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La tettonica delle placche - Eugenio Carminati e Michele Lustrino Dipartimento di Scienze della Terra
La tettonica delle placche

   Eugenio Carminati e Michele Lustrino
           Dipartimento di Scienze della Terra
              Sapienza Università di Roma
La tettonica delle placche - Eugenio Carminati e Michele Lustrino Dipartimento di Scienze della Terra
Cosa sappiamo della Terra
La tettonica delle placche - Eugenio Carminati e Michele Lustrino Dipartimento di Scienze della Terra
La propagazione 
   delle onde 
    sismiche

                    Sismografi e sismogrammi
La tettonica delle placche - Eugenio Carminati e Michele Lustrino Dipartimento di Scienze della Terra
L’interno della terra

Frutto della differenziazione da una Terra primordiale fusa
La tettonica delle placche - Eugenio Carminati e Michele Lustrino Dipartimento di Scienze della Terra
Carminati Eugenio
Geologia II                                      LITOSFERA oceanica                             Pacifico
                                                        30-90 km
Università di Roma “La Sapienza”                 densità 2,7-3,3 g/cm3
                                                                                Mantello superiore
                                                                                                                      subduzione
                               Oceano Pacifico
                                                                         MANTELLO INFERIORE                                        Ande
                                                            1300°C               densità 4-5 g/cm3
                                                                              (silicati di magnesio)
                                                                                      Perovsk ite
                    Hawaii                                                                                                                     Sud
                    punto caldo                                                                                                                  America
                                                                                   2890 km                         alta velocità
                                                                                 3000°-4000°C
                                                     bassa velocità
                 astenosfera

                                   olivina
                                      spinello

                                   400 km

                                                                                NUCLEO
                                                                            INTERNO SOLIDO
                                                                                   6371 km
                                                                                   6500°C
            Subduzione                                                         densità13g/cm3
            Marianne
                               670 km                                                                                                                      Atlantico
                                                                                  5150 km
                                                                         NUCLEO ESTERNO LIQUIDO
                                                                               leghe ferrose
                 bacino di
                                                                            densità10-12 g/cm3
                 retroarco

                                                                                                                                       LITOSFERA
                                                                                                                                       continentale
                                                                                                                                   densità 2,3-3,3 g/cm3
                                                   Asia                                                            Africa                70-200 km

                                                                                 Zagros                Mar Rosso
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La sismicità globale e i limiti di placca
      Eventi registrati dal 1960 al 1990
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L’anello di fuoco del Pacifico

           Vulcanismo calcalino di
           tipo prevalentemente
           esplosivo
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Le placche principali
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I tre tipi di movimenti delle placche
Margini divergenti Margini convergenti Margini trasformi
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L’evoluzione della terra dal Triassico
I terremoti
Come si deformano le rocce?

Deformazione                                    Deformazione
fragile                                         duttile

  Temperature di transizione fragile   Calcite: 200-250°C
  (elasticità-fratturazione)-duttile   Quarzo: 300°C
  (comportamento viscoso)              Plagioclasio: 300-400°C
Deformazioni duttili: le pieghe

                  Morcles Nappe, Swiss Alps
Deformazione fragile: i terremoti

Tokio, 1923                           Chi-Chi, Taiwan, 1999

              Chi-Chi, Taiwan, 1999
Le cause dei terremoti
Poseidone, dio dei mari, è anche detto scuotitore della terra in
quanto genera i terremoti
                        Mitologia greca, sin dall’epoca Micenea

Otto possenti elefanti fanno da pilastri alla Terra; se e quando uno
di loro si stancava scuoteva la testa provocando il terremoto.
                         Mitologia Indu, sin dall’epoca Micenea

Le grandi catastrofi sono una voce paterna della bonta' di Dio, che ci
richiama al fine ultimo della nostra vita.
                         Roberto De Mattei, Vice presidente del CNR
1906 SAN FRANCISCO
     (magnitudo 7.8)
~ 4 m di scorrimento lungo 450 km della
   faglia di San Andreas ~2500 morti,
 ~28,000 edifici distrutti (perloppiù dal
                  fuoco)

Ha catalizzato lattenzione sul fatto che ci
fosse una relazione tra terremoti e faglie
Statua di Louis Agassiz
(1807-1873; famoso
geologo, di origine
svizzera ma molto
attivo negli stati uniti)
dopo il terremoto di
San Francisco del 1906
Perché le faglie?
                                                    Le rocce hanno
                                                    una resistenza
                                                    alla deformazione
                                                    limitata. Quando
                                                    le forze che
                                                    agiscono sulle
                                                    rocce la
                                                    superano, si
                                                    genera una faglia

Spesso, quando si è formata una faglia, la natura, che è pigra,
preferisce riutilizzarla per generare nuovi terremoti piuttosto che
svilupparne un’altra spendendo più energia
I tipi di faglie
Normali       Inverse        Trascorrenti
Alcuni esempi di faglie

El Salvador, faglie normali                        Dolomiti, faglia inversa

Faglia inversa di Glarus, Alpi Svizzere   Las-Vegas-Nevada, trascorrenza destra
Accumulo e rilascio di energia

               accumulo

       stick

       slip

               rilascio     Modello
               di energia   Stick-slip
Il piano di Wadati-Benioff e le zone di
             subduzione
Magnitudo e tempo di ricorrenza

                        Stein & Wysession after IRIS
I terremoti più forti del XX e XXI secolo
1) Valdivia, Cile - magnitudo 9,5 - 22 maggio 1960
2) Stretto di Prince William, Alaska - magnitudo 9,2 - 28
    marzo 1964
3) Sumatra, Indonesia - magnitudo 9,1 - 26 dicembre 2004
4) Kamchatka, Russia - magnitudo 9,0 - 4 novembre 1952
5) Sendai, Giappone - magnitudo 9,0 - 11 marzo 2011
6) Al largo della costa dell'Ecuador - magnitudo 8,8 - 31
    gennaio 1906
7) Concepción, Cile - magnitudo 8,8 - 27 febbraio 2010
8) Isole Rat, Alaska - magnitudo 8,7 - 4 febbraio 1965
9) Sumatra, Indonesia - magnitudo 8,7 - 28 marzo 2005
10) Haiyuan, Cina - magnitudo 8,6 - 16 dicembre 1920
                  Fonte: USGS
I terremoti più forti del XX e XXI secolo
1) Tangshan, Cina (1976) - 255.000 morti
2) Sumatra settentrionale, Indonesia (2004) - 227.898
   morti (Tsunami)
3) Port-au-Prince, Haiti (2010) - 222.570 morti
4) Haiyuan, Cina (1920) - 200.000 morti
5) Qinghai, Cina (1927) - 200.000 morti
6) Kanto, Giappone (1923) - 143.000 morti
7) Messina e Reggio Calabria, Italia (1908) - 120.000
   morti
8) Ashgabat, Turkmenistan (1948) - 110.000 morti
9) Sichuan orientale, Cina (2008) - 88.000 morti
10) Muzzarrafad, Pakistan e India (2005) - 86.000 morti

                  Fonte: USGS
Scuotimento del bedrock e di bacini sedimentari
     1989 LOMA PRIETA,

  Le case sono collassate nel
      distretto Marina di San
     Francisco a causa della
       amplificazione dello
  scuotimento per la presenza
  di sedimenti a bassa velocità
   di propagazione delle onde
              sismiche

                       Stein & Wysession 2003
Microzonazione sismica
Consiste nella
valutazione della
pericolosità sismica
locale attraverso
l’individuazione di
zone del territorio
caratterizzate da
comportamento
sismico omogeneo;
individua e caratterizza
le zone stabili, le zone
stabili suscettibili di
amplificazione locale
del moto sismico e le
zone suscettibili di
instabilità                Crespellani et al., 2007
Frana indotta da
terremoto a San
  Salvador (El
   Salvador)
Liquefazione

Sand blows in New Madrid area (USGS)
Gli tsunami
I terremoti generano
   altri terremoti?
  Rottura sequenziale 
lungo la faglia Anatolica

                            Come si spiega?
                            Con il trasferimento di
                              energia da un tratto
                              di faglia a quello
                              successivo
Altre cause naturali dei terremoti?
Oltre alle interazioni tra placche litosferiche i terremoti
   possono essere generati da:

•    Attività vulcanica (generalmente di bassa magnitudo;
     sono usati anche come indicatori della attività vulcanica)

•    Maree

          Terremoti indotti dall’uomo
1)   Estrazione e pompaggio di fluidi (acqua e idrocarburi
2)   Costruzione di dighe
3)   Attività minerarie
4)   Esplosioni nucleari
I vulcani
Esistono almeno tre tipi di vulcani:
I Vulcani di Fango
Esistono almeno tre tipi di vulcani:
I Vulcani di Asfalto
Esistono almeno tre tipi di vulcani:
I Vulcani… veri
Apertura o rottura nella superficie terrestre che
permette al magma di fuoriuscire
                                 Dimensioni?
                                 da pochi m2a milioni di km2
        Nuvola di cenere e gas
                                 Età e durata?
                 Cratere         esistono da 4.4 Ga e
     Lava                        possono vivere da pochi
                   Condotto
                                 giorni a milioni di anni
                                 La loro forma?
                                 Da quasi piatti a fianchi
                                 molto inclinati
                  Camera
                  Magmatica      Temperature?
                                 Da 500°C a 1200°C
E’ possibile classificare due tipi
principali di vulcani: Vulcani “grigi”
Vulcani “rossi”

                                        Eruzione esplosiva (Papua)

Colata effusiva del Kilauea (Hawaii)

                                  Flusso piroclastico (Sinabung Volcano)
Velocità di risalita dei magmi?
~100 km/h   ~0.02-4 km/h    Zero
                             il magma non raggiunge la
                             superficie

                                                 1
                                                 cm
                 Solo il 10-20% del magma
                 raggiunge la superficie
Genesi dei magmi per fusione del mantello
Curva di                 Temperatura

SOLIDUS
Curva di                             Solido                      Liquido
LIQUIDUS                               Inizio     Fusione        Tutto

                         Pressione
                                       fusione    completa       liquido
Decompressione =
raffreddamento con                                               Liquido
                                              Inizio  Fusione
fusione!                                      fusione completa

Aumento di
                                                                 Liquido
temperatura = fusione                Tutto
                                     solido        Inizio Fusione
Aggiunta di volatili =                             fusione completa

fusione
Quanto magma viene prodotto ogni
anno sulla Terra?
Un quantitativo che potrebbe riempire
250-350 milioni di TIR…
In fila farebbero 100 volte il giro dell’Equatore
~80% delll’attività magmatica lungo le dorsali oceaniche
~15% delll’attività magmatica lungo il Ring of Fire
Vulcanismo nelle dorsali medio oceaniche
Genesi dei magmi nelle dorsali
Curva di                Temperatura

SOLIDUS
Curva di
LIQUIDUS                                  Tutto

                     Pressione
                                          liquido

Decompressione =
raffreddamento con
fusione!
                                 Tutto
                                 solido
Vulcanismo nelle zone di subduzione
                    Isole Aleutine

                        Vulcano Osorno, Chile
Genesi dei magmi nelle subduzioni
Curva di                 Temperatura

SOLIDUS
Curva di
LIQUIDUS                                      Tutto

                         Pressione
                                              liquido

Aggiunta di volatili =
fusione
                                     Tutto
                                     solido
Idratazione e deidratazione dello slab
Idratazione (della crosta e serpentinizzazione): 1) alla dorsale; 2) al trench
 Deidratazione della crosta tra 60–75 km (eclogitizzazione)
Deidratazione del mantello serpentinizzato tra 110 e 130 km

                                                         Angibust et al., 2012
Rilascio di volatili…
        Tonnellate di CO2/giorno
               Etna            Solfatara                     >44mila
                                      Ischia
                         Stromboli        Pantelleria        Ton/giorno!
                                             Ustica
                                                   Vulcano
                                                       Colli Albani

Da: Inguaggiato et al., 2012, G3, doi:10.1029/2011GC003920
Rilascio di volatili…
        Tonnellate di CO2/giorno
         Etna         Solfatara                    >44mila
                             Ischia
                Stromboli        Pantelleria       Ton/giorno!
                                    Ustica
                                          Vulcano
                                              Colli Albani

In media le vetture di ultima generazione emettono 100 g CO2/km
44000000000g / 100g/km=CO2 rilasciata dopo ~440 milioni di km.

Ipotizzando che ogni auto percorra 30 km al giorno, la CO2 rilasciata dai
vulcani italiani è uguale a 440000000 km/30 km = CO2 rilasciata da circa
15Inguaggiato
Da: milioni etdial.,vetture     (solo in Italia)
                    2012, G3, doi:10.1029/2011GC003920
Sismicità e vulcanismo globale

           Alcuni database interessanti

Terremoti nel mondo: file per google earth
http://earthquake.usgs.gov/learn/kml.php

Vulcani nel mondo: file per google earth
volcano.si.edu/ge/GVPWorldVolcanoes.kml
Rischio sismico in Italia
I terremoti dell’area mediterranea

Serpelloni et al., 2001
Alpi: Sismicità moderata; Appennino: un po’ di più
La regione mediterranea
Le subduzioni nel Mediterraneo
           Centrale
Sismicità strumentale in Italia (1981-1997)

http://iside.rm.ingv.it/
iside/standard/index.jsp
 http://csi.rm.ingv.it/
Terremoti storici

http://emidius.mi.ingv.it/
CPTI15-DBMI15/
Sorgenti sismogenetiche

Diss
working
group

http://diss.rm.ingv.it/diss/
Mappa della pericolosità sismica in Italia

                                          espressa in
                                          termini di
                                          accelerazione
                                          massima del
                                          suolo
                                          con probabilità
                                          di eccedenza del
                                          10% in 50 anni
                                          riferita a suoli
                                          rigidi

INGV, 2004
                           http://esse1-gis.mi.ingv.it/
Il terremoto del Friuli (1976)
Il terremoto dellAquila (2009)

        Cosentino et al., 2010
Il terremoto
dell’Emilia (2012)
Tsunami lungo le coste italiane

        Tinti et al., 2004
Rischio vulcanico in Italia
Vulcani di fango in Italia
Generalmente in zone di compressione

   Mefite di Ansanto
   (Alta Irpinia)               Fiumicino
                                  Macalube
                                  di Aragona

Associati a modeste emissioni
di gas (essenzialmente CH4)
Vulcani di fango in Italia
Possono essere pericolosi!
                             27 settembre 2014
                             Macalube
Vesuvio e Monte Somma
                      Monte Somma iniziale

Monte Somma attuale
(quel che resta…)
                            Vesuvio
Impronte di
persone in fuga
dal Vesuvio sulla
cenere ancora
soffice.

3800 anni fa,
Eruzione di
Avellino
…il tragitto delle ceneri….
Le ceneri possono essere un problema
Le ceneri vulcaniche possono agire
     anche come fertilizzanti
Bordo della
                              caldera

                  ~10 km

Caldera dei Colli Albani
Non tutti i vulcani sono pericolosi allo
stesso modo.
Coefficiente di Rischio Vulcanico
(CRV)
CRV = Kt + VEI + log(numero popolazione)
Kt = log (1/tempo trascorso dall’ultima eruzione)
VEI = Volcanic Explosivity Index
numero popolazione = Danni potenziali

  Scandone et al., 2016 (J. Volcanol. Geotherm. Res., 78, 2, doi 10.1007/s00445-015-0995-y
Classificazione dei vulcani esplosivi
VEI = Volcanic Explosivity Index
 Volume
 dei Tefra
 (in m3)
Periodicità    Giornaliera Settimanale        Decine
                                              di anni
                                                        Centinaia
                                                        di anni
                                                                         Migliaia
                                                                         di anni
                                                                                      Decine di migliaia di
                                                                                      anni

 VEI               0 1 2 3                     4 5             6               7          8
                   Hawaiiana          Vulcaniana                    Pliniana
Tipo di eruzione
                           Stromboliana
Coefficiente di Rischio Vulcanico
CRV = Kt + VEI + log (numero popolazione)
Kt = log (1/tempo trascorso dall’ultima eruzione)

 Ultima eruzione                                                            Kt
 Almeno 1 tra 0 e 1 anni fa                                                 0
 Almeno 1 tra 1 e 10 anni fa                                                -1
 Almeno 1 tra 10 e 100 anni fa                                              -2
 Almeno 1 tra 100 e 1.000 anni fa                                           -3
 Almeno 1 tra 1.000 e 10.000 anni fa                                        -4
 Almeno 1 tra 10.000 e 100.000 anni fa                                      -5
 Almeno 1 tra 100.000 e 1.000.000 anni fa                                   -6

   Scandone et al., 2016 (J. Volcanol. Geotherm. Res., 78, 2, doi 10.1007/s00445-015-0995-y
CRV per i vulcani italiani:
In teoria il massimo CRV è 17 (0+8+9).
Il massimo CRV di vulcani attivi è 12-14.
Vulcano             Kt Max VEI               log popolazione CRV
Campi Flegrei       -3          7                         7               11
Vesuvio             -2          6                         6               10
Etna                 0          5                         5               10
Ischia              -3          6                         4               7
Pantelleria         -3          6                         4               7
Colli Albani        -5          6                         5               6
Stromboli            0          4                         2               6
Lipari              -4          4                         4               4
Vulcano             -3          4                         3               4
Salina              -5          4                         3               2
Ferdinandea         -3          3                         0               0
  Scandone et al., 2016 (J. Volcanol. Geotherm. Res., 78, 2, doi 10.1007/s00445-015-0995-y
Scandone et al., 2016 (J. Volcanol. Geotherm. Res., 78, 2, doi 10.1007/s00445-015-0995-y
Scandone et al., 2016 (J. Volcanol. Geotherm. Res., 78, 2, doi 10.1007/s00445-015-0995-y
I Campi Flegrei sono entrati in attività 
                  anche in epoca storica
Il risultato maggiore di questa attività
è stata la formazione del Monte Nuovo

                                  William Hamilton, Veduta dal
                                   cratere del Monte Nuovo
Ma la attività vulcanica dei campi Flegrei è
  anche associata a lenti movimenti verticali:
                  Il bradisismo
dal greco bradiùs (lento) e seismòs (movimento)

             Macellum o Tempio di Serapide, Pozzuoli
L’effetto del bradisismo sul Serapeo
Le tre colonne che fanno parte del tempio presentano a circa m. 3.60 dalla base, e per una fascia di
m. 2.70, una grossa quantità di fori praticati da molluschi marini (litodomi), a testimonianza di un
lungo periodo di sommersione delle stesse e che si pensa sia durato dal II sec. a.C. al 1000 d.C..
La lunga fase di subsidenza
I movimenti verticali nell’area di Pozzuoli
        Il bradisismo è positivo quando è diretto verso il basso, negativo nel caso opposto.
L'area di Pozzuoli è stata caratterizzata fino al 1968 da un fenomeno di bradisismo positivo, quindi sono seguiti due
periodi di inversione : il primo dal 1970 al 1972 con un innalzamento di 170 cm. ed il successivo dal 1982 al 1984
con un innalzamento di 182 cm.. Nella primavera del 1983 il sollevamento è stato accompagnato da una crisi sismica:
i terremoti avvenivano principalmente nella fascia costiera nei pressi di Pozzuoli. Molti edifici furono danneggiati dal
sisma, buona parte della popolazione fu costretta ad evacuare e fu fondato un nuovo quartiere di Pozzuoli a
Monteruscello. Dal 1984 è ripreso l'abbassamento che è tuttora in atto.

1969                                                       1997
Macedonio Melloni   Osservatorio
                    Vesuviano
                    (1841)

                            Ferdinando II
Primo sismografo
elettromagnetico (1856)

       Luigi Palmieri
Oggi
Attività di monitoraggio nella zona di Pozzuoli

    Stazioni GPS            Stazioni Gravimetriche

Linee di livellazione geodetica Stazioni mareometriche
Grazie per l’attenzione

eugenio.carminati@uniroma1.it
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