La Super Terra di Halloween... e i pianeti extrasolari A.A.Nucita
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Sommario Introduzione Metodi di rivelazione Dati sperimentali Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Introduzione Un pò di geometria e forse anche di fisica Metodi di rivelazione Velocità radiali Astrometria Transiti planetari Lensing gravitazionale Immagini dirette Dati sperimentali Candidati rivelati Diagrammi di correlazione Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Rappresentazione artistica di come apparirebbe il cielo osservato da una luna di HD 188753 Ab, il primo esopianeta scoperto all'interno di un sistema stellare triplo.
Sommario Un pò di storia Introduzione Un pò di geometria Metodi di rivelazione La legge di gravitazione di Newton Dati sperimentali Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Introduzione Le tappe fondamentali della ricerca degli esopianeti: Ø Era pre-contemporanea; Ø 1989 - David Latham del Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics e quattro suoi collaboratori trovano forti indizi di quello che poteva essere un pianeta in orbita attorno alla stella HD 114762; Ø 1992 - Alexander Wolszczan della Pennsylvania State University e Dale A. Frail del National Radio Astronomy Observatory usano un metodo per misurazioni temporali molto accurato per scoprire due pianeti di massa simile a quella terrestre in orbita attorno alla pulsar PSR B1257+12; Ø 1995 - Michel Mayor e Didier Queloz dell'Osservatorio di Ginevra individuano un esopianeta con massa pari a circa 150 volte quella della Terra che compie un'orbita completa in appena 4,2 giorni terrestri attorno alla stella 51 Pegasi;
Sommario Un pò di storia Introduzione Un pò di geometria Metodi di rivelazione La legge di gravitazione di Newton Dati sperimentali Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Introduzione Ø 1999 - Scoperto un pianeta transitante davanti la stella HD 209458; Ø 1999 - Rivelato da parte dei team degli osservatori Lick e Whipple il primo sistema planetario triplo attorno alla stella di tipo solare υ Andromedae; Ø 2003 - Rivelato il primo pianeta attraverso il microlensing (OGLE-2003- BLG-235 o MOA-2003-BLG-53); Ø 2007 - Ricavato il primo spettro di un pianeta transitante; Ø 2008 - HST fornisce le prime immagini dirette di pianeti extrasolari: uno attorno alla stella Fomalhaut e tre attorno a HR 8799; Ø 2009 - Individuato il primo candidato come pianeta extra-galattico in M31; Ø2009 - Rivelato dal JPL (CalTech) il primo esopianeta col metodo astrometrico attorno alla stella VB 10; Ø 2009 - Scoperto il pianeta roccioso CoRot7-b, il più piccolo e veloce esopianeta;
Sommario Un pò di storia Introduzione Un pò di geometria Metodi di rivelazione La legge di gravitazione di Newton Dati sperimentali Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Introduzione Ø 2010 - Tra i nuovi compagni di Gliese 581 forse uno è abitabile; Ø 2011 - Kepler presenta 1235 nuovi candidati al ruolo di esopianeti; Ø 2011 - Kepler rivela il suo primo pianeta nella zona abitabile di una stella di tipo solare, si tratta di Kepler-22b; E’ un gigante roccioso con raggio pari a 2.5 Rt. Ø 2011 - Kepler-20: un sistema con 5 pianeti di cui 2 di dimensioni terrestri; Ø 2012 - Kepler 34-b e Kepler 35-b: i primi pianeti attorno a stelle binarie; Ø 2012 - KOI-96: un mini sistema planetario; Ø 2012 - Nella MW si prevede ci siano circa 10^11 pianeti, la maggior parte dei quali di tipo roccioso;
NASA's Exoplanet Exploration Program Sommario Un pò di storia Introduzione Un pò di geometria Metodi di rivelazione La legge di gravitazione di Newton Dati sperimentali Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Introduzione Ø 2012 - Kepler conclude l’anno osservativo con 2740 candidati al ruolo di esopianeta. Il 43% è in corrispondenza di sistemi multipli. 105 già confermati; Massa Giove = 318 Massa Terra Ø 2018 – Il team di Kepler annuncia 4496 pianeti osservati, 2341 pianeti confermati, 30 pianeti nella ZONA ABITABILE!
Tipicamente i pianeti osservati mostrano dimensioni molto maggiore della Terra Raggio Giove = 11 Raggio Terra
Sommario Un pò di storia Introduzione Un pò di geometria Metodi di rivelazione La legge di gravitazione di Newton Dati sperimentali Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Introduzione La ricerca di pianeti extra-solari ed extra-galattici è a tutti gli effetti una scienza “giovane” e in continua evoluzione. Un paio di motivazioni per tale ricerca degne di nota: Ø approfondire l'attuale comprensione circa la formazione dei singoli pianeti; Ø testare vecchi e nuovi modelli sull'origine, l'evoluzione e la struttura dei sistemi planetari; Ø ricercare eventuali forme di vita extra-terrestre . Le difficoltà di rivelazione sono dovute al fatto che gli esopianeti: Ø non brillano di luce propria ma riflettono quella della stella genitrice; Ø si trovano ad elevate distanze dall’osservatore e molto prossimi alla stella.
Sommario Un pò di storia Introduzione Un pò di geometria Metodi di rivelazione La legge di gravitazione di Newton Dati sperimentali Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Introduzione: le leggi di Keplero
Un pò di geometria…
Usando le coordinate polari…
Isaac Newton (1642-1727) Sommario Un pò di storia Introduzione Un pò di geometria Metodi di rivelazione La legge di gravitazione di Newton Dati sperimentali Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Introduzione: la legge di Newton La gravità è una forza di attrazione che esiste fra due masse, corpi o particelle, dovunque esse siano nell’Universo. In formule: F=Gm1m2 / r2, dove G è chiamata Costante Gravitazionale. L'effetto della gravità si estende da ogni corpo in tutte le direzioni dello spazio, e fino a distanza infinita. Tuttavia, la sua intensità si riduce molto velocemente all'aumentare della distanza tanto che (ad esempio) non ci rendiamo conto dell’attrazione che la Luna esercita su di noi.
Sommario Un pò di storia Introduzione Un pò di geometria Metodi di rivelazione La legge di gravitazione di Newton Dati sperimentali Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Introduzione: la legge di Newton m r Che risolta (ma la faccenda è complicata) vi permette di calcolare l’orbita percorsa dal “pianeta”, ovvero… M
Sommario Un pò di storia Introduzione Un pò di geometria Metodi di rivelazione La legge di gravitazione di Newton Dati sperimentali Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Introduzione: la legge di Newton m dove r RICONOSCETE L’EQUAZIONE? M
m r M Cos’è il centro di massa?
La funzione di massa P, v, a, i ?
P si misura facilmente: basta osservare qualcosa che si ripete “periodicamente”! Ma v? Fortunatamente c’è l’effetto Doppler! L’effetto Doppler è quel fenomeno per cui sentiamo un suono più acuto quando la sorgente si avvicina e più grave quando si allontana!
Effetto Doppler: Velocità di un oggetto (quale una galassia)! Analogamente…una sorgente apparirà più rossa se in allontanamento e più blu se in avvicinamento ad un osservatore!
VELOCITA’ RADIALI: quello che si osserva e che si misura in pratica! v vx Osservatore
Sommario Velocità radiali Introduzione Astrometria Metodi di rivelazione Transiti planetari Dati sperimentali Lensing gravitazionale Missioni in atto e prospettive future Immagini dirette Bibliografia e links Velocità radiali Se l'asse di rotazione del sistema non coincide con la linea di vista si nota lo spostamento delle righe di assorbimento/emissione nello spettro della stella per effetto Doppler.
Sommario Velocità radiali Introduzione Astrometria Metodi di rivelazione Transiti planetari Dati sperimentali Rivelazione decametrica Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette I limiti delle velocità radiali: sensibilità attuale del m/s à cm/s
Sommario Velocità radiali Introduzione Astrometria Metodi di rivelazione Transiti planetari Dati sperimentali Lensing gravitazionale Missioni in atto e prospettive future Immagini dirette Bibliografia e links Astrometria Sempre a causa dell'interazione esopianeta-stella, quest'ultima può variare la sua posizione rispetto alle stelle piu lontane, che perciò risultano “fisse”. Dalla misura della variazione periodica della posizione relativa degli astri si possono ottenere delle utili informazioni sul pianeta che orbita attorno alla sua stella genitrice. Naturalmente lo spostamento della posizione della stella è tanto maggiore quanto maggiore è il rapporto delle masse e la distanza dell’esopianeta dalla stella, secondo la relazione a lato. Nel caso del sistema Sole/Giove, m visto da una distanza di 5 pc, d=1 mas (10 volte d Stella −CM = a M +m inferiore della massima risoluzione di HST).
Sommario Velocità radiali Introduzione Astrometria Metodi di rivelazione Transiti planetari Dati sperimentali Rivelazione decametrica Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette Transiti planetari Il passaggio del pianeta davanti alla stella compagna produce una discreta diminuzione periodica della luminosità di quest'ultima. Dallo studio di tale effetto si può risalire al raggio del pianeta, quindi alle sue dimensioni. Tuttavia la forma precisa della curva di luce oltre che dal suddetto raggio dipende anche da parametri stellari (massa e raggio) e dall'inclinazione tra la linea di vista ed il piano orbitale del sistema considerato.
Sommario Velocità radiali Introduzione Timing Metodi di rivelazione Astrometria Dati sperimentali Transiti planetari Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette Transiti planetari: cioè eclissi su Soli lontani! Angoli prossimi a 90 gradi!
Sommario Velocità radiali Introduzione Astrometria Metodi di rivelazione Transiti planetari Dati sperimentali Rivelazione decametrica Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette Transiti Transiti planetari: planetari: simuliamone simuliamone uno! uno (utile a capire!) Esercizio per i volenterosi. Basta un pò di trigonometria :-(
r/Δti,e=R*/ Δ t
Sommario Velocità radiali Introduzione Timing Metodi di rivelazione Astrometria Dati sperimentali Transiti planetari Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette Transiti planetari CoRoTof7 HD209458 HST measurement Facendo uso dei parametri così ottenuti Tramite questo metodo si può e nota la massa della stella (per altre avere anche un’idea sulla vie) si può risalire alla densità del composizione dell’atmosfera pianeta, discriminando quindi il dell’esopianeta dal momento che la carattere terrestre (roccioso) da quello luce proveniente dalla stella viene gioviano (gassoso). “filtrata” dall’atmosfera del pianeta e rilevata dagli spettroscopi a terra.
Sommario Velocità radiali Introduzione Timing Metodi di rivelazione Astrometria Dati sperimentali Transiti planetari Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette Transiti planetari: COROT, KEPLER
Sommario Velocità radiali Introduzione Timing Metodi di rivelazione Astrometria Dati sperimentali Transiti planetari Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette Transiti planetari: COROT, KEPLER Olre 4000 pianeti identificati alla ricerca dei “golden planet”… ovvero “pianeti abitabili”
Sommario Velocità radiali Introduzione Timing Metodi di rivelazione Astrometria Dati sperimentali Transiti planetari Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette Transiti planetari: COROT, KEPLER
Sommario Velocità radiali Introduzione Timing Metodi di rivelazione Astrometria Dati sperimentali Transiti planetari Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette Ad oggi (2018) Candidate: 2,245 Confirmed: 2,342 Confirmed less than twice Earth-size in the habitable zone: 30
Velocità radiali Sommario Timing Introduzione Astrometria Metodi di rivelazione Transiti planetari Dati sperimentali Rivelazione decametrica Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette Transiti planetari Si stimano I “punti di contatto” e quindi le durate di ingresso, egresso ed eclisse. Semplicemente usando queste stime, potremo valutare la dimensione relativa della sorgente e dell’oggetto oscurante. Infatti: r/Δti,e=R*/ Δ t
Velocità radiali Sommario Timing Introduzione Astrometria Metodi di rivelazione Transiti planetari Dati sperimentali Rivelazione decametrica Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette Immagini dirette
Velocità radiali Sommario Timing Introduzione Astrometria Metodi di rivelazione Transiti planetari Dati sperimentali Rivelazione decametrica Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette Immagini dirette
Velocità radiali Sommario Timing Introduzione Astrometria Metodi di rivelazione Transiti planetari Dati sperimentali Rivelazione decametrica Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette Immagini dirette Oggigiorno lo sviluppo tecnologico ha reso possibile rivelare direttamente corpi celesti a grandi distanze per mezzo di potenti telescopi sia a terra che in orbita attorno al nostro pianeta. Le tecniche usate sfruttano l'interferenza distruttiva e i coronografi per occultare la luce della stella e rivelare il pianeta orbitante.
Sommario Velocità radiali Introduzione Timing Metodi di rivelazione Astrometria Dati sperimentali Transiti planetari Missioni in atto e prospettive future Lensing gravitazionale Bibliografia e links Immagini dirette Lensing gravitazionale: Einstein Il Campo Gravitazionale di un oggetto “deforma” lo spazio-tempo. E’ come se i corpi si muovessero su un lenzuolo incurvato seguendone gli affossamenti!
LENTE GRAVITAZIONALE 1.7” Anche la luce si comporta nello stesso modo e risente dell’attrazione della gravità! Prima prova della Teoria della Relatività (1919, Sir Artur Eddington)
About gravitational lensing…(wrong Newtonian approach!) Let us consider the Sun deflecting a light ray coming from a distant source Let m=hν/c2 and M be the “mass” of the incoming source photon and of the Sun, respectively. Hence ! GmM ! F =− 2 2 3/ 2 r (b + y ) GmM Fx = − 2 2 3/ 2 b (b + y ) Since mdvx /dt=Fx one has +∞ GMb 2GM vx = ∫ − dt = − −∞ (b 2 + y 2 ) 3 / 2 cb vx 2GM rs φ≅ ≅ ≅ ≅ 0.84' ' c Rc 2 R 2GM rs = c2
About gravitational lensing…(Relativistic approach!) Let us consider the Sun deflecting the light rays from a distant source For a flat space (Minkoswskian space-time) the metric is ds 2 = c 2 dt '2 −dr '2 1) Let us consider two coordinates (t,r). The Schwarzschild metric describing the space-time around a massive object is −1 ⎛ r ⎞ ⎛ r ⎞ ds 2 = c 2 ⎜1 − s ⎟dt 2 − ⎜1 − s ⎟ dr 2 2) ⎝ r⎠ ⎝ r⎠ Equations 1) and 2) entail c=dr’/dt’ and v=dr/dt=c(1-rs/r), respectively. Hence the effect of the space-time curvature on the light ray paths can be explained once a refraction index n is introduced −1 c dr ' dt ⎛ rs ⎞ rs 2 n= = = ⎜1 − ⎟ ≅ 1+ ≅ 1− 2 Φ v dt ' dr ⎝ r⎠ r c where Φ=-GM/r.
When the light rays pass trough the gravitational field, the deflection angle is given by 2 φ = − ∫ ∇ ⊥ ndl = 2 ∫ ∇ ⊥ Φdl c GM GMb Φ=− 2 ∇⊥Φ = (b + y 2 )1/ 2 (b 2 + y 2 )3 / 2 and 2 GMb 2 2GM rs φ= ∫ (b 2 + y 2 )3 / 2 dy = = 2 c2 c2 b b For the Sun (b=Rsun) one obtains φ ≅ 1.75' '
Micro-lensing 4M αs ≅ b Hence, fixing the source position and solving a quadratic equation will result in image positions.
Standard microlensing Astrometric microlensing Image positions change during relative motion. This is the key for astrometry. What you see depends on the telescope!
θ dθ If the resolving power of your telescope is larger than the A=Image Area / Source Area = image separation, the event will pop up as a microlensing θs dθs event, provided that the impact parameter u0 is small enough to give a measurable flux enhancement which is time dependent. u2 + 2 A= u(t ) = θ s (t ) / θ E 2 u u +4 A>1
u
Point-like caustic η u0 u (t ) 2 RE ΔT ≅ v⊥ ξ
An example: PA-99-N2 - Individuato il primo candidato come pianeta extra-galattico in M31 (Ingrosso et al., 2009)
Microlensing and binaries Binary sources and single lens: trivial exercise, just apply the single source-single lense case twice and get the overall amplification. Single source and binary lens case: not trivial since the effects are not linear. Use complex notation and solve the problem. A third (small) body may be easily considered by assuming superposition of amplification maps. Or, generally, solving the map equation via numerical methods as IRS. This also holds for N lenses: AGN flickering may be explained by N intervening lenses. Binary sources and binary lenses: just a combination of the above Finite source and orbiatl motion can be easily accounted for.
Microlensing in binary lens and single sources b, q, ϑ, α 2 3 a) Analytical methods far from caustics (Witt 1990, Skowron & Gould2012) b) Inverse ray Shooting methods close to them (Schneiders, Ehlers, falco, 1992) Magnification maps are 2D arrays of solutions of 2) with each pixel representing the amplification of the source at a point at a given time.
Microlensing by binaries is becoming one of the best methods to detect exoplanets As an example see Rattenbury et al., 2017, MNRAS. Mp=3Mj min(Mp) = 4 ×10 −3 Mj 67 PLANETS FOUND SO FAR!
LA SUPER TERRA DI HALLOWEEN TCP J05074264+2447555 Feynman-01 La sorgente è osservata in “burst” da Kojima (UT 2017-10- 25.688) verso la regione del Toro (alle coordinate J2000 RA=05h07m42.64s , DEC=+24◦47′ 55.5 ′′), verso l’anticentro galattico (l=178.7552◦ , b=−9.3278◦ ). AAVSO si allerta in quanto l’evento è inizialmente interpretato come una nuova variabile cataclismica. Un alert è inviato a tutti gli osservatori BCA (incluso FO). REMIND: il nostro strumento è al momento ROTTO e ci appoggiamo all’osservatorio FO di D.L. per osservare sorgenti interessanti. TCP lo è e da quel momento, si inizia a seguire la sua evoluzione. Riconosciamo sin da subito che l’evento è di lente gravitazionale. Pensiamo pero’ ad una lente singola.
1) L’evento, data la posizione straordinaria, è altamente improbabile (tau di ordini di grandezza inferiore a quella attesa verso il bulge). 2) Un fit iniziale ai dati ASAS-SN (con una curva di Paczinsky) ci convince dell’interpretazione iniziale (i nostri dati presi al picco nel frattempo non sono ancora ridotti). V~11.5 t_0=2458058.80 +/- 0.03 days u_0=0.091 +/- 0.005 t_E = 26.7 +/- 1.2 days (no blending) ATel #10923, Jayasinghe et al., 2017. 3) I dati della notte di Halloween nascondono una sorpresa…
Strumenti ordinari: 1) da 18 a 60 cm 2) Filtri BVRI
b, q, R
The source
THE LENS (x=0.5) GOOD GALACTIC MODEL (Bulge, Disk, Halo) Observational Constraints (Ds, Te)
FEYNMAN-01 (o la super Terra di Halloween) Mp = 9.2+-6.6 M⊕ (una super Terra) Rp = 0.56 AU, P = 8.2 mesi V =20 mas/year Ds=380 pc (la più vicina lente mai osservata) Verso l’anticentro galattico! ML=0.25 M⦿ (nana bruna-rossa) F>0.93
LENTE GRAVITAZIONALE A B
MICRO Lenti Gravitazionali, Esperimenti A B EROS2 #5 La probabilità che avvenga un evento è infatti solo di 1 su un milione per ogni stella L. Oggi, si possono osservare contemporaneamente milioni di stelle J. Le campagne sono molto lunghe L, tediose L e si lotta con il cattivo tempo L LL
Ingrosso et al., 2009, MNRAS, 399, 219 scoperto il primo pianeta EXTRAGALATTICO!
Sommario Introduzione Metodi di rivelazione Candidati rivelati Dati sperimentali Diagrammi di correlazione Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Immagini di correlazione
Sommario Introduzione Metodi di rivelazione Dati sperimentali Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Missioni in atto… Alcuni tra i più importanti esperimenti in atto: Ø HST - NASA - 1990 Ø VLT - ESA - 1999/2002 - Interferometria Ø MOST - CSA - Giugno 2003 - Transiti Ø HARPS - ESO - 2003 - Velocità radiali Ø Spitzer - NASA - Agosto 2003 - Spettroscopia Ø EPOCh - NASA - Gennaio 2005 - Transiti Ø LBT - USA, De, It - Arizona - 2006 - Interferometria Ø CoRoT - CNES - Dicembre 2006 - Transiti Ø Kepler - NASA - 6 Marzo 2009 - Transiti Ø LOFAR - ASTRON - 2012 – Rivelazione decametrica
Sommario Introduzione Metodi di rivelazione Dati sperimentali Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links … e prospettive future Progetti in fase di ultimazione: Ø SIM - NASA - 2015 - Astrometria Ø TPF Coronagraph - NASA - Coronografia Ø TPF Interferometer - NASA - Interferometria Ø Gaia - ESA - 2013 - Transiti, VR, Astrometria Ø JWST - ESA / NASA - 2014 - Interferometria Ø Darwin - ESA - 2015 - Interferometria
Sommario Introduzione Metodi di rivelazione Dati sperimentali Missioni in atto e prospettive future Bibliografia e links Bibliografia e links Solar and Extra - Solar Planetary Systems - Williams, Thomas – LNP Encyclopedia of the Solar System (2nd ed.) - McFadden, Weissman, Johnson http://exoplanet.eu http://planetquest.jpl.nasa.gov/index.cfm http://sci.esa.int/Gaia http://sci.esa.int/science-e/www/area/index.cfm?fareaid=39 http://smsc.cnes.fr/COROT http://www.kepler.nasa.gov/ http://planetquest.jpl.nasa.gov/ http://exep.jpl.nasa.gov/
LA FINE? Qualche volta i pianeti si distruggono
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