La Storia in piazza, buona la prima: 2500 ragazzi coinvolti con il programma scuole - Genova24

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     La Storia in piazza, buona la prima: 2500 ragazzi coinvolti
     con il programma scuole
     di Redazione
     31 Marzo 2022 – 19:36

     Genova. È iniziato con una grande partecipazione di pubblico il programma dell’XI
     edizione de La Storia in piazza dedicata quest’anno al tema “Raccontare la Storia”.

     Sono stati circa 2.500 i ragazzi coinvolti in mattinata nel programma ad hoc di letture,
     laboratori, lezioni destinato alle scuole. Nel Salone del Maggior Consiglio gli incontri
     erano trasmessi anche in diretta streaming. L’attenzione riservata alla scuola e ai giovani è
     da sempre uno dei tratti distintivi del programma della Storia in Piazza. In particolare
     quest’anno c’è stata una grande partecipazione del territorio con più di 30 realtà del
     mondo educativo e culturale coinvolte, il doppio rispetto alle scorse edizioni. Le proposte
     inoltre, per il carattere fortemente interdisciplinare, offrono alle scuole un ventaglio molto
     ampio di spunti anche in termini di orientamento.

     Alle 17 il Cortile Maggiore ha ospitato Il Tappeto del Mondo. Intrecci di storie per un
     futuro senza guerre, un reading che ha raccontato l’eccidio nazi-fascista di Sant’Anna di
     Stazzema. Il via “ufficiale” è stato poi affidato a Luciano Canfora, uno dei curatori della
     rassegna insieme con Franco Cardini, che ha parlato in un Salone del Maggior Consiglio al
     massimo della capienza di Storia e romanzo storico nel XIX secolo. È stata poi inaugura

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     nella Sala Liguria la mostra fotografica Afghana. Reportage dal Centro di maternità di
     Emergency nella Valle del Panjshir

     Domani sarà il secondo di questi quattro giorni intensi di incontri, conferenze,
     lezioni magistrali, reading, mostre e laboratori.

     Il programma prevede tra gli altri lo scrittore Maurizio Maggiani, che insieme con lo
     storico Giovanni De Luna si confronterà sulle diverse modalità di raccontare il periodo
     della Resistenza: il rigore oggettivo della ricerca come si rapporta con l’invenzione
     creativa del romanzo?

     Un occhio speciale sarà riservato anche ai metodi di raccolta delle fonti e alle discipline
     che hanno contribuito a “dilatare” il campo di sviluppo dell’indagine storica. Telmo
     Pievani parlerà dell’Evoluzione come scienza “storica”, in quanto deve ricostruire
     concatenazioni plausibili di eventi accaduti in un passato molto lontano.

     E poi l’analista di geopolitica Diego Fabbri si interrogherà sul rapporto di causalità tra
     eventi storici e ideologie. Quanto queste ultime sono state adottate dai popoli per fini
     geopolitici o quanto invece li hanno determinati con la loro forza concettuale?

     Antonio Manzini dialogherà con Bruno Morchio ne La Storia in giallo. I due scrittori
     parleranno di Storia e storie e di un genere letterario, il giallo, capace di raccontare la
     complessità del nostro presente.

     Il programma di domani nel dettaglio
     16.00 • Archivio Storico
     Paolo GIULIERINI
     Il museo come esperienza della Storia. Il MANN, l’archeologico di Napoli
     Museo accessibile, ecologico e tecnologico, luogo della felicità e del benessere, centro di
     un quartiere storico della cultura e proiettato verso una nuova rete internazionale:
     l’esperienza di gestione di un istituto culturale è un modo per tesaurizzare quanto fatto e
     guardare al futuro con progetti di alta innovazione. L’intensa attività culturale è legata a
     doppio filo al nostro presente: nuove tecnologie per comunicare e valorizzare il patrimonio,
     favorendo l’accessibilità fisica e cognitiva del Museo, guidano il visitatore in un nuovo
     viaggio della conoscenza. Da condividere con tutti, anche con il cosiddetto “non pubblico”,
     che non conosce (ancora) il MANN.
     Paolo Giulierini è archeologo e accademico, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di
     Napoli per cui ha promosso e realizzato una forte innovazione strutturale, di indirizzo
     culturale e promozionale

     16.00 • Sala del Maggior Consiglio
     Dario FABBRI
     Storia e ideologie
     Quanto hanno contato le ideologie nel corso della storia? Sono state le ideologie a decidere
     gli eventi? Queste sono state adottate dai popoli per fini geopolitici o li hanno determinati
     con la loro forza concettuale?
     Dario Fabbri è analista geopolitico e giornalista

     16.00 • Sala Liguria
     Davide BIGALLI
     Vita plurima di Sebastiano Re di Portogallo. Per una storia del sebastianismo
     Il 4 agosto 1578 nella battaglia di alQasr elQebir, in Marocco, morivano Sebastiano I e

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     grande parte della aristocrazia portoghese. La notizia arrivò a Lisbona con molti giorni di
     ritardo e venne immediatamente denegata. Si operò un processo di rimozione, che –
     fondandosi su un preteso mancato ritrovamento del cadavere del sovrano – immerse la
     vicenda luttuosa in un’atmosfera mitica: Sebastiano non era morto, ma viveva nascosto per
     un periodo di purificazione e penitenza. Confluivano nella nuove speranze antichi temi
     leggendari della storia portoghese fin dalla fondazione del regno e l’attesa del Re Nascosto
     veniva costituendo un complesso leggendario dove la frustrazione della storia portoghese
     individuava un riscatto: il sebastianismo che si fonde con il messianismo e le leggende
     celtiche e che trova espressione nella moderna letteratura lusitana, soprattutto in
     Fernando Pessoa che ne farà uno dei motivi fondanti della sua lettura esoterica della storia
     del Portogallo.
     Davide Bigalli ha insegnato Storia della filosofia all’Università di Bari e di Milano. Affianca
     agli interessi per il mondoportoghese lavori sul pensiero contemporaneo italiano

     17.00 • Sala del Maggior Consiglio
     Maurizio MAGGIANI e Giovanni DE LUNA
     Il racconto della Resistenza. Uno storico e uno scrittore a confronto
     L’“oggettività” dello storico contro la “soggettività” dello scrittore? Il rigore filologico della
     ricerca contro l’invenzione creativa del romanzo? Ma è proprio così? Ed è proprio così per
     quanto riguarda i racconti della Resistenza?
     Giovanni De Luna ha insegnato storia contemporanea all’Università di Torino. È storico,
     accademico e scrittore specializzato in storia dell’Italia unita Maurizio Maggiani è scrittore
     e giornalista. Fra gli altri, ha vinto il Premio Viareggio, il Premio Campiello, il Premio
     Strega. Collabora con alcune delle maggiori testate giornalistiche

     17.00 • Archivio Storico
     Clario DI FABIO e Claudio MONTAGNI
     Costruire Genova nel Medioevo: i magistri Antelami
     Genova è una città particolare dove spesso si determinano situazioni originali.
     Una di queste è il modo con cui la città è stata costruita e da chi è stata generata. Sono
     maestranze che provengono da fuori Genova, perché la città ha bisogno di crescere e
     queste maestranze sono richiamate a Genova perché la città cresce. Contribuiscono allo
     sviluppo urbano dandogli una forma attraverso le tecniche e i materiali usati, marcando un
     carattere ben preciso e duraturo nei secoli. Il saper trattare la pietra in tutti i suoi aspetti
     riesce a creare un vero sistema protoindustriale. L’introduzione di questi nuovi saperi:
     tecnico, commerciale, gestionale, programmatico, induce un vero cambiamento in Genova,
     sia in ambito laico che ecclesiastico. Gli attori di questa mutazione urbana sono i magistri
     Antelami.
     Clario Di Fabio già direttore di museo, è attualmente professore ordinario di Storia
     dell’Arte Medievale all’Università di Genova Claudio Montagni, Architetto specializzato in
     restauro dei monumenti, svolge la sua attività nell’ambito della conservazione e restauro
     dei monumenti, specialista in materiali e tecniche preindustriali

     17.00 • Sala Liguria
     Silvia PAOLI
     Manifestare i documenti, la fotografia
     La fotografia nasce nella prima metà del XIX secolo e ben presto conquista tutti i rami del
     sapere. Poter moltiplicare le immagini “scritte” dalla luce e diffondere ciò che è visto in
     frammenti definiti di tempo e spazio, modificando e ampliando così lo sguardo sul mondo,
     determina il successo della fotografia. Ritenuta ai suoi inizi prova “certa” di un fatto,
     testimonianza inoppugnabile degli eventi, poi oggetto di sperimentazioni e ripensamenti

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     critici nel Novecento, la fotografia si è posta in costante rapporto con la storia.
     L’intervento mira a sottolineare l’importanza dell’analisi critica del “documento”
     fotografico.
     Silvia Paoli, storica dell’arte e della fotografia, è Conservatore del Civico Archivio
     Fotografico di Milano. Ha insegnato Storia della fotografia all’Università degli Studi di
     Milano, all’Università IUAV di Venezia, alla Fondazione Fotografia di Modena

     18.00 • Sala del Maggior Consiglio
     Telmo PIEVANI
     Una scienza della Storia
     L’evoluzione è una scienza storica. Deve ricostruire concatenazioni plausibili di eventi
     accaduti in un passato molto lontano, ma nemmeno troppo. Per farlo, adotta un paradigma
     indiziario e interdisciplinare. L’evoluzione in un certo senso è la storia prima della storia,
     ma quel “prima” non è una preparazione, è piuttosto un’esplorazione di possibilità
     alternative. Come in ogni narrazione del passato, sono in agguato le tentazioni del potere e
     le illusioni prospettiche della nostra mente: ricostruire il passato per giustificare il
     presente; vedere nell’evoluzione una marcia di progresso; pensare (o sperare) che Homo
     sapiens sia l’apice di un’evoluzione necessaria. Per smontare questi fraintendimenti
     occorre una narrazione alternativa: quella della contingenza storica e della pluralità dei
     mondi umani del passato.
     Telmo Pievani ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche
     all’Università di Padova, dove insegna anche Antropologia e Bioetica.

     18.00 • Archivio Storico
     Riccardo RAO
     Animali fantastici e dove trovarli: un viaggio a ritroso nel mondo animale dalla letteratura
     fantasy all’immaginario medievale
     Draghi, leoni, lupi e creature fantastiche: la letteratura fantasy è ricca di apparizioni di
     animali e il libro di J. K. Rowling ne conferma il successo. L’intervento proposto parte da
     alcune presenze animali nel fantasy, ne ricostruisce l’immaginario a cui hanno attinto gli
     scrittori e ne verifica il ruolo nella cultura medievale. I bestiari fantastici della Rowling, il
     leone di Narnia, i metalupi del Trono di Spade, i cavalli di Rohan e altre creature fantasy
     riscoprono così le loro radici medievali.
     Riccardo Rao insegna Storia medievale e Storia dell’ambiente e degli animali presso
     l’Università degli Studi di Bergamo

     19.00 • Archivio Storico
     Ferdinando FASCE
     Cavalcade of America. La storia americana in un programma radiofonico degli anni Trenta
     e Quaranta
     Stati Uniti 1935. Il gigante della chimica Du Pont è nel mirino di una commissione
     senatoriale sui sovrapprofitti della Grande guerra. Per rifarsi l’immagine, su consiglio del
     pubblicitario Bruce Barton, Du Pont progetta e sponsorizza un programma radiofonico
     sulla storia americana che associ il suo nome all’irresistibile sviluppo tecnico ed economico
     del Paese. Con la consulenza dello storico Arthur M. Schlesinger senior, i testi di Robert
     Sherwood e Arthur Miller, la voce di attori quali Raymond Massey e Errol Flynn, nasce
     Cavalcade of America. Per quasi vent’anni riempie l’etere di una visione eroica e
     patriottica della storia nazionale e risolleva la popolarità della Du Pont.
     Ferdinando Fasce ha insegnato Storia Contemporanea all’Università di Genova e Storia
     Americana all’Università di Bologna

     19.00 • Sala del Minor Consiglio

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     Annegato o rinnegato. Per una storia di Sinàn Kapudàn Pascià
     La prima produzione del rinato teatro universitario di Genova – qui presentata in forma di
     work in progress, così come viene ripreso oggi dopo due rinvii per il lockdown – racconta
     la storia di Scipione Cicala, nobile genovese rapito dai Turchi, convertito a forza e
     diventato Gran Visir e crudelissimo corsaro; un Otello alla rovescia, ricordato dalla
     canzone di Fabrizio de André nel 1984, ma “dimenticato” dalla sua città: l’attraversamento
     del Mediterraneo – forzato o deliberato – accomuna nella sua crudeltà antiche storie e
     attuali cronache, gesti disperati e vergognose rimozioni. Coproduzione Musicaround – La
     Voce e il Tempo e Il Falcone – Teatro Universitario di Genova

     19.00 • Sala Camino
     Alberto DE SIMONE
     La fotografia racconta. La storia della Cina moderna e contemporanea attraverso le
     immagini che hanno fatto storia
     Dalla guerra dell’oppio al mercato globale, dall’incontro-scontro con l’Occidente alla fine
     dell’impero “di mezzo”, dall’epopea popolare alla rivoluzione culturale, dal culto del
     moderno alla cultura del modernismo. Un viaggio lungo due secoli nella storia e nella
     cultura della Cina costruito e ri-costruito attraverso il “linguaggio” delle immagini.
     Immagini ‘testimoni’ dei momenti e degli eventi, ‘custodi’ dei valori culturali, frutto di
     incontri e scambi ‘interculturali’. Immagini rubate, involontarie, ma anche immagini
     costruite ad hoc, come articolate scenografie, per sostenere e sponsorizzare progetti
     politici e programmi culturali, per conservare e disegnare la memoria e l’immaginario.
     Alberto De Simone è direttore del CELSO Istituto di Studi Orientali – Dipartimento Studi
     Asiatici. Docente di Estetica, Storia e Storia dell’arte cinese e giapponese presso il
     Dipartimento di Studi Asiatici di Genova

     21.00 • Sala del Maggior Consiglio
     Antonio MANZINI in dialogo con Bruno MORCHIO
     La Storia in giallo
     Le vicende di Rocco Schiavone hanno accompagnato i lettori in questi anni attraversando
     la storia recente del nostro paese. Lui, vicequestore nato e cresciuto a Trastevere ma
     trasferito ad Aosta, odia lo sci, le montagne, la neve e il freddo. È brutale e sarcastico,
     cinico e saccente, però ha talento. Un incontro a tutto tondo con Antonio Manzini per
     parlare di Storia e storie e di un genere letterario, il giallo, capace di raccontare la
     complessità del nostro presente.

     22.00 • Sala del Minor Consiglio
     Cinemaratona
     PROIEZIONI, INCONTRI CON REGISTI, PRODUTTORI E AUTORI
     Registi e produttori presenteranno i loro film interagendo col pubblico. Tra le proposte un
     doveroso focus sull’Ucraina con ospiti internazionali che hanno vissuto a stretto contatto
     con realtà in contrasto tra loro e che ci proporranno una visione dei fatti con testimonianze
     dirette e riprese filmiche. In rassegna anche arte audiovisiva utilizzata come mezzo a
     supporto di lavori interdisciplinari tra scienza e tecnologia.
     A cura di Cristiano PALOZZI, regista e direttore del Genova Film Festival

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