LA SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE

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LA SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE
LA SICUREZZA
DEI LAVORATORI
IN SOMMINISTRAZIONE

Informazioni per la prevenzione
e la tutela della salute e sicurezza
nei luoghi di lavoro per i lavoratori
in somministrazione
LA SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE
LA SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE
INDICE
04_Premessa
05_La somministrazione: norme e Contrattazione Collettiva Nazionale di settore
07_Definizioni
08_Il D.Lgs. 81/2008: nozioni generali
08_0rganizzazione della sicurezza aziendale
10_Diritti e doveri generali dei lavoratori
10_Il primo soccorso
12_Il rischio incendio e l'evacuazione
14_Le attrezzature di lavoro
15_I dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)
15_La segnaletica di sicurezza
16_Il posto di lavoro
17_I principali rischi
17_I videoterminalisti
19_La movimentazione manuale dei carichi
20_Rischio elettrico
22_Rischio chimico e biologico
24_Rischio rumore
25_Il rischio stress lavoro-correlato
LA SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE
PREMESSA
Ebitemp è l'Ente bilaterale per il lavoro         Perché ciò sia possibile è necessaria una
temporaneo costituito per previsione del          conoscenza approfondita delle regole da
CCNL del settore della somministrazione.          applicare, dei fattori di rischio, dei com-
Nell'ambito di Ebitemp opera la Commis-           portamenti da assumere in specifiche cir-
sione Paritetica Nazionale per l'Igiene e         costanze, dei possibili danni prodotti da
la Sicurezza sul Lavoro, che ha tra i suoi        atteggiamenti non conformi alle direttive.
compiti quello di formulare proposte di           Così come risulta essenziale un percorso di
modelli di formazione in materia di salute        formazione ed aggiornamento continuo,
e sicurezza e di elaborare materiali infor-       che miri a radicare nei lavoratori una cor-
mativi e formativi destinati ai lavoratori in     retta cultura della sicurezza, della protezio-
somministrazione.                                 ne e della prevenzione.

A tal fine la Commissione ha prodotto il          Questo opuscolo vuole dunque rappresen-
presente libretto informativo, aggiornato         tare uno strumento utile ad accompagnare
ai sensi del D.Lgs. 15 giugno 2015, n.81, e       tutti i lavoratori in somministrazione - in
con le novità introdotte dal Contratto Col-       qualsiasi settore essi svolgano la propria
lettivo Nazionale di Lavoro sottoscritto dal-     attività - affinché, sulla scorta delle nozioni
le Parti Sociali nel 2019 il quale, nel rece-     acquisite ed attraverso un'adeguata for-
pire i contenuti del Testo Unico in materia       mazione ed informazione, siano in grado
di tutela della salute e della sicurezza nei      di riconoscere e valutare adeguatamente
luoghi di lavoro (D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.),    i rischi connessi alla propria occupazione.
dedica ampio spazio alla sicurezza sul lavo-
ro ed introduce elementi di maggiore tute-        La Commissione Paritetica Nazionale
la e prevenzione in favore dei lavoratori in      per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro
somministrazione, in considerazione della
peculiarità e della specificità del settore.

La crescente attenzione verso i temi della
sicurezza, in particolare per ciò che attiene
alle attività di informazione, formazione e
prevenzione, richiede un'ulteriore assun-
zione di responsabilità da parte di tutti i
soggetti coinvolti nel sistema di gestione
della sicurezza (dai datori di lavoro ai la-
voratori, passando per i responsabili della
sicurezza e per il medico competente) per
contrastare il verificarsi di incidenti sul la-
voro e l'insorgere di malattie professionali.

04
LA SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE
LA SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO:
NORME E CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NAZIONALE DI SETTORE
Le indicazioni e le informazioni riportate       Indipendentemente dalla tipologia di con-
in questo opuscolo, di facile consultazio-       tratto di lavoro (a tempo determinato o
ne, mirano a consolidare nel lavoratore la       a tempo indeterminato) vi sono da parte
consapevolezza che la sicurezza negli am-        dell'agenzia per il lavoro e dell'utilizzatore
bienti di lavoro si costruisce attraverso la     specifici obblighi, sia di tipo amministrati-
conoscenza dei fattori di rischio presenti       vo che di natura preventiva e di protezione
nell'impresa, l'elaborazione delle specifi-      dai rischi lavorativi previsti dal CCNL di set-
che misure di prevenzione e protezione           tore, che l'agenzia per il lavoro e l'utilizza-
ad opera dell'impresa ed il rispetto delle       tore sono tenuti ad adottare nei confronti
regole da parte di tutti i soggetti coinvolti.   del lavoratore.

La somministrazione di lavoro è una tipo-        In particolare, l'agenzia per il lavoro ha
logia di impiego che coinvolge tre soggetti:     l'obbligo di (art. 40, comma 2, del CCNL
- L'utilizzatore: soggetto che si avvale         per la Categoria delle Agenzie di Sommini-
dell'attività dei lavoratori in somministra-     strazione di lavoro):
zione;                                           - informare i lavoratori in somministrazio-
- L'agenzia per il lavoro: impresa autoriz-      ne sui rischi generali per la sicurezza e la
zata dal Ministero del Lavoro che sommini-       salute connessi all'attività produttiva in
stra la manodopera;                              generale;
- Il lavoratore in somministrazione: il la-      - informare i lavoratori, attraverso il con-
voratore che, assunto da un'agenzia per il       tratto di lavoro o la lettera di incarico, sui
lavoro (datore di lavoro), svolge la propria     nominativi dei responsabili di riferimento
prestazione lavorativa presso l'utilizzatore.    e sulle procedure da seguire (art. 40, com-
                                                 ma 3, CCNL);
Proprio per queste caratteristiche, la som-      - formare ed addestrare i lavoratori in som-
ministrazione di lavoro si contraddistingue      ministrazione all'uso delle attrezzature di
per l'esistenza di due diversi contratti:        lavoro necessarie allo svolgimento dell'at-
- Il contratto di somministrazione: stipula-     tività lavorativa.
to tra l'agenzia per il lavoro e l'utilizzato-   Nel contratto di somministrazione (tra
re, è il contratto commerciale mediante il       agenzia per il lavoro ed utilizzatore) e, per-
quale l'agenzia si impegna verso l'utilizza-     tanto, nel contratto di lavoro o nella lettera
tore all'invio di uno o più lavoratori assunti   d'incarico, può essere previsto che le cita-
dall'agenzia stessa, perché svolgano la          te attività siano effettuate dall'utilizzatore
propria attività sotto il potere direttivo, di   (art. 40, comma 4, CCNL).
controllo e nell'interesse dell'utilizzatore.
- Il contratto di lavoro in somministrazio-      Questa facoltà, con particolare riferimen-
ne: contratto di lavoro stipulato tra l'agen-    to alla formazione e all'addestramento, è
zia per il lavoro ed il lavoratore.              giustificata dal fatto che normalmente è
                                                 l'utilizzatore a possedere una adeguata

                                                                                            05
LA SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE
conoscenza delle macchine e delle attrez-        All'atto della stipula del contratto di la-
zature che verranno messe a disposizione         voro o della lettera di incarico i lavorato-
del lavoratore.                                  ri devono essere informati circa (art. 40,
                                                 comma 7, CCNL):
L'utilizzatore ha l'obbligo di:                  - il referente dell'utilizzatore incaricato di
- informare i lavoratori in somministrazio-      fornire loro le informazioni sui rischi per
ne sulle mansioni per le quali siano previsti    la salute e la sicurezza sul lavoro connessi
rischi specifici intervenuti successivamen-      all'attività dell'impresa;
te alla sottoscrizione del contratto, come       - il nominativo del rappresentante dei lavo-
ad esempio: presenza di agenti chimici,          ratori per la sicurezza (RLS);
agenti biologici, agenti cancerogeni, rumo-      - le procedure che riguardano il primo soc-
re, amianto, videoterminali, ecc.                corso, la lotta antincendio, l'evacuazione
Coloro che svolgono mansioni a rischio           dei luoghi di lavoro;
devono essere sottoposti a sorveglianza          - i nominativi dei lavoratori incaricati di ap-
sanitaria da parte del medico competente,        plicare le misure di cui agli articoli 45 e 46
nei casi previsti dalla normativa vigente o      del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.;
sulla base delle indicazioni fornite dalla       - i nominativi del responsabile e degli ad-
Commissione Consultiva o, ancora, qualo-         detti al servizio di prevenzione e protezio-
ra il lavoratore ne faccia richiesta e la sor-   ne (RSPP) e del medico competente, ove
veglianza sanitaria sia ritenuta dal medico      presente.
competente correlata ai rischi lavorativi        La mancata osservanza delle attività d'in-
(art. 40, comma 6, CCNL).                        formazione, formazione e addestramento
- adempiere agli obblighi formativi come         professionale, nonché di dotazione dei
previsto dalla legge, anche con riferimento      dispositivi di protezione e sicurezza, può
al documento di valutazione dei rischi;          costituire giusta causa di dimissioni da
- assicurare ai lavoratori in somministrazio-    parte del lavoratore (art. 40, comma 11,
ne i medesimi sistemi di protezione previ-       CCNL), con il diritto all'intero trattamento
sti per i dipendenti diretti dell'impresa. Tra   retributivo fino alla scadenza del periodo
questi vi è quello di fornire, se necessari,     di lavoro previsto dal contratto.
idonei Dispositivi di Protezione Individuale     L'esercizio di questo diritto da parte del
(D.P.I.);                                        lavoratore è attuato attraverso una speci-
- fornire ai lavoratori, al termine della        fica comunicazione (Allegato 1 - Modello C
missione, copia della cartella sanitaria e       del CCNL per la Categoria delle Agenzie di
di rischio, che deve accompagnarli nelle         Somministrazione di lavoro).
successive esperienze lavorative, effettua-
te anche alle dipendenze di più imprese
utilizzatrici (art. 40, comma 9, CCNL).

I lavoratori in somministrazione vengono
computati nell'organico dell'azienda ai fini
degli adempimenti correlati alla sicurez-
za sul lavoro (art. 34, comma 3, D.Lgs. n.
81/2015).

06
LA SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE
DEFINIZIONI
Cos'è un infortunio sul lavoro?                 ... e il rischio?
L'infortunio sul lavoro è un evento avve-       La probabilità di raggiungimento del livello
nuto per causa violenta ed in occasione di      potenziale di danno nelle condizioni di im-
lavoro, dal quale deriva una lesione o una      piego o di esposizione ad un determinato
malattia del corpo che rende necessaria         fattore o agente oppure alla loro combi-
l'astensione dal lavoro.                        nazione.

Cos'è una Malattia Professionale?               Il Datore di lavoro di un'azienda ha l'ob-
La malattia professionale è un evento           bligo di effettuare la valutazione dei ri-
dannoso che si manifesta in maniera non         schi. Cos'è la Valutazione dei Rischi?
violenta e in modo progressivo nel tempo,       È la valutazione globale e documentata di
contratta nell'esercizio e a causa dell'atti-   tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei
vità lavorativa.                                lavoratori presenti nell'ambito dell'orga-
                                                nizzazione in cui essi prestano la propria
Cos'è la Prevenzione?                           attività, finalizzata ad individuare le ade-
La prevenzione è il complesso delle dispo-      guate misure di prevenzione e di protezio-
sizioni o misure necessarie, anche secondo      ne e ad elaborare il programma delle mi-
la particolarità del lavoro, l'esperienza e     sure atte a garantire il miglioramento nel
la tecnica, per evitare o diminuire i rischi    tempo dei livelli di salute e sicurezza.
professionali nel rispetto della salute della
popolazione e dell'integrità dell'ambiente
esterno.

Cos'è un pericolo?
Proprietà o qualità intrinseca di un deter-
minato fattore avente il potenziale di cau-
sare danni.
                                                                    Cosa Rischio?

                                                                                           07
LA SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE
IL D.LGS. 81/2008: NOZIONI GENERALI
Cosa è?                                         materia di salute e sicurezza sul lavoro (fra
li Decreto Legislativo n° 81 del 2008, in-      tutte il D.Lgs. n° 626/94) che si sono susse-
tegrato con il decreto n° 106 del 2009          guite nell'arco di quasi sessant'anni, al fine
riportante le disposizioni integrative e        di adeguare la normativa all'evolversi della
correttive, è la più recente normativa di       tecnica e del sistema di organizzazione del
riferimento per quanto concerne la salute       lavoro. li D.Lgs. 81/2008 si rivolge a tutte
e la sicurezza nei luoghi di lavoro.            le attività, pubbliche e private e coinvolge
Il D.Lgs. 81 ha riformato, riunito ed armo-     tutte le figure presenti in azien da. Nessu-
nizzato, abrogandole, le disposizioni detta-    no si può disinteressare del tema sicurezza
te da numerose precedenti normative in          sul lavoro!

ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA AZIENDALE
Quali sono le figure principali?
In base al D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., la salute
e la sicurezza sui luoghi di lavoro devono
essere il risultato di più azioni, porta-
te avanti da un molteplicità di soggetti
aziendali, lavoratori compresi, nell'ambito
dell'organizzazione aziendale.
Le figure del sistema di prevenzione azien-
dale sono:
- Datore di Lavoro
- Dirigente
- Preposto
- RSPP
- ASPP
- Medico Competente (MC)
- RLS
- Addetti al Primo Soccorso
- Addetti Antincendio
- Lavoratori

08
LA SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE
Definizioni:                                      glianza sanitaria e per tutti gli altri compiti
Il Datore di Lavoro: il soggetto titolare del     di cui al D.Lgs. 81/08.
rapporto di lavoro con il lavoratore o, co-       Rappresentante dei lavoratori per la sicu-
munque, il soggetto che, secondo il tipo e        rezza: persona eletta o designata per rap-
l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito      presentare i lavoratori per quanto concer-
il lavoratore presta la propria attività, ha la   ne gli aspetti della salute e della sicurezza
responsabilità dell'organizzazione stessa o       nei luoghi di lavoro.
dell'unità produttiva in quanto esercita i        Addetti Antincendio: lavoratori incaricati
poteri decisionali e di spesa.                    dell'attuazione delle misure di prevenzio-
Dirigente: persona che, in ragione delle          ne incendi e lotta antincendio, di evacua-
competenze professionali e di poteri ge-          zione dei luoghi di lavoro in caso di perico-
rarchici e funzionali adeguati alla natura        lo grave ed immediato.
dell'incarico conferitogli, attua le direttive    Addetti al Primo Soccorso: lavoratori inca-
del datore di lavoro organizzando l'attività      ricati dell'attuazione delle misure di salva-
lavorativa e vigilando su di essa.                taggio, di primo soccorso e, comunque, di
Preposto: persona che, in ragione delle           gestione dell'emergenza, mediante nomi-
competenze professionali e nei limiti di          na da parte del datore di lavoro.
poteri gerarchici e funzionali adeguati alla      Lavoratore: persona che, indipendente-
natura dell'incarico conferitogli, sovrinten-     mente dalla tipologia contrattuale, svolge
de alla attività lavorativa e garantisce l'at-    un'attività lavorativa nell'ambito dell'orga-
tuazione delle direttive ricevute, control-       nizzazione di un datore di lavoro pubblico
landone la corretta esecuzione da parte           o privato, con o senza retribuzione, anche
dei lavoratori ed esercitando un funzionale       al solo fine di apprendere un mestiere,
potere di iniziativa.                             un'arte o una professione, esclusi gli ad-
Responsabile del servizio di prevenzione          detti ai servizi domestici e familiari.
e protezione: persona in possesso delle           Al lavoratore così definito è equiparato:
capacità e dei requisiti professionali desi-      - il socio lavoratore di cooperativa o di
gnata dal datore di lavoro, a cui risponde,       società, anche di fatto, che presta la sua
per coordinare il servizio di prevenzione e       attività per conto delle società e dell'ente
protezione dai rischi.                            stesso;
Addetto al servizio di prevenzione e pro-         - il soggetto beneficiario delle iniziative di
tezione: persona in possesso delle capa-          tirocini formativi e di orientamento;
cità e dei requisiti professionali facente        - l'allievo degli istituti di istruzione ed uni-
parte del servizio di prevenzione e prote-        versitari;
zione .                                           - il partecipante ai corsi di formazione
Medico Competente: medico in possesso             professionale nei quali si faccia uso di la-
di uno dei titoli e dei requisiti formativi e     boratori.
professionali di cui all'articolo 38, che col-
labora, secondo quanto previsto all'artico-
lo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai
fini della valutazione dei rischi ed è nomi
nato dallo stesso per effettuare la sorve-

                                                                                              09
LA SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE
DIRITTI E DOVERI GENERALI DEI LAVORATORI
Ogni lavoratore deve:                            attrezzature, nonché qualsiasi eventuale
- contribuire, insieme al datore di lavoro,      condizione di pericolo di cui vengano a co-
ai dirigenti ed ai preposti, all'adempimento     noscenza, adoperandosi direttamente, in
degli obblighi previsti a tutela della salute    caso di urgenza, nell'ambito delle proprie
e sicurezza sui luoghi di lavoro;                competenze e possibilità;
- osservare le disposizioni e le istruzioni      - non rimuovere o modificare senza auto-
impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti    rizzazione i dispositivi di sicurezza o di se-
e dai preposti, ai fini della protezione col-    gna lazione o di controllo;
lettiva ed individuale;                          - non compiere di propria iniziativa opera-
- utilizzare correttamente le attrezzature di    zioni o manovre che non sono di sua com-
lavoro, le sostanze ed i preparati pericolo-     petenza ovvero che possano compromet-
si, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi   tere la sicurezza propria o di altri;
di sicurezza;                                    - partecipare ai programmi di formazione
- utilizzare in modo appropriato i dispositi-    e di addestramento organizzati dal datore
vi di protezione messi a sua disposizione;       di lavoro;
- segnalare immediatamente al datore di          - sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal
lavoro, al dirigente o al preposto le de-        D.Lgs. 81/08 o comunque disposti dal me-
ficienze dei mezzi, dei dispositivi e delle      dico competente.

IL PRIMO SOCCORSO
Tra gli obblighi del datore di lavoro rien-
tra quello di designare preventivamente
i lavoratori incaricati dell'attuazione delle
misure di prevenzione incendi e lotta an-
tincendio, di evacuazione dei luoghi di la-
voro in caso di pericolo grave e immediato,
di salvataggio, di primo soccorso e, comun-
que, di gestione dell'emergenza.

10
Qual è la differenza tra primo soccorso e        Norme generali di primo soccorso
pronto soccorso?                                 - Nessuna azione deve essere svolta senza
Con primo soccorso si intende "l'insieme         aver valutato la scena dell'evento;
delle azioni che permettono di aiutare           - fatta eccezione per i casi di chiaro perico-
una o più persone in difficoltà, nell'attesa     lo di vita, non cercare di aiutare la vittima,
dell'arrivo dei soccorsi qualificati. Nessuna    non spostarla e non darle nulla da bere;
azione deve essere svolta senza aver valu-       - soprattutto in caso di caduta, cercare di
tato la scena dell'evento".                      aiutarla (senza obbligarla) ad assumere la
Il pronto soccorso è invece "l'intervento        posizione che la vittima stessa ritiene più
svolto da personale sanitario addestrato a       confortevole;
tale compito", che si trova solitamente in       - evitare di porre alla vittima ogni banale
strutture organizzate a tale scopo, dotate       domanda inquisitoria del tipo:
di attrezzature e spazi specificatamente         • come è accaduto l'incidente?
dedicati.                                        • di chi è la colpa? ecc.;
                                                 - conversare il meno possibile, per non
Segnalazione dell'allarme di Primo Soc-          accrescere le condizioni di stress della vit-
corso                                            tima, contribuendo a peggiorare lo shock
In caso di segnalazione di una situazione di     fisico e psichico;
emergenza medica, ogni lavoratore deve           - limitarsi ad esprimere parole ed atteggia-
contattare l'addetto al primo soccorso, che      menti di calma e rassicurazione;
avvia le procedure eseguendo quanto di           - dopo che sono stati somministrati i primi
seguito indicato:                                soccorsi alla vittima, restare a disposizione
- si reca immediatamente sul posto inte-         di chi è tenuto a ricostruire l'accaduto;
ressato dall'evento, prelevando la casset-       - fornire, quando richieste, tutte le infor-
ta di primo soccorso nel punto più vicino        mazioni di cui si è a conoscenza evitando
all'emergenza;                                   di trarre conclusioni e di presentare ipotesi
- verifica che la scena dell'evento sia in si-   di cui non si è certi.
curezza;
- verifica le condizioni della persona, chia-    Principali situazioni che richiedono soccorso
rendo l'accaduto con eventuali testimoni;        - Ferite, epistassi o traumi con presenza di
- valuta la necessità di chiamare i soccorsi     sangue;
fornendo tutte le indicazioni necessarie,        - contusioni, distorsioni, lussazioni, strappi
ossia:                                           muscolari, fratture;
• natura dell'infortunio o sintomi riscon-       - colpi di calore;
    trati;                                       - lesioni agli occhi;
• eventuali interventi di primo soccorso         - elettrocuzione, bruciature o ustioni;
    effettuati.                                  - problemi cardiaci;
                                                 - punture di insetti o contatti con animali
                                                 potenzialmente infetti.

                                                                                           11
IL RISCHIO INCENDIO E L'EVACUAZIONE
L'incendio è un evento che suscita scalpo-        - deposito o uso errato di sostanze infiam-
re ma può essere prevedibile e per questo         mabili o combustibili
motivo il suo rischio deve essere valutato
ed opportunamente mitigato.                       ...e le conseguenze!
                                                  - Panico delle persone coinvolte
Prevenzione Incendi. Cos'è?                       - riduzione della visibilità
È una materia interdisciplinare che studia e      - intossicazione e anossia
applica misure tese a:                            - fenomeni di ustione
- evitare l'insorgere di un incendio              - seri danni strutturali agli edifici
- limitarne le conseguenze.

... e quando si applica?
All'interno di tutti i luoghi di lavoro è ob-
bligo del datore di lavoro redigere una
valutazione dei rischi, che comprende la
valutazione e la prevenzione di un even-
tuale incendio.

Gli obiettivi della sicurezza antincendio
- Minimizzazione delle occasioni di incen-
dio
- stabilità delle strutture portanti in tempo
utile ad assicurare il soccorso degli occu-
panti
- limitata produzione del fuoco e dei fumi
- possibilità che gli occupanti lascino l'ope-
ra indenni o siano soccorsi in altro modo
- possibilità per le squadre di soccorso di
operare in sicurezza.

Le cause di incendio più comuni…
- Impianti elettrici progettati, realizzati o
utilizzati in modo non adeguato
- errato utilizzo di attrezzature elettriche
(es. stufe portatili, ostruire la ventilazione,
ecc.)
- fumare in aree proibite o comunque get-
tare mozziconi senza precauzioni

12
Cosa fare in caso di incendio                   ...ed in caso di evacuazione
Nel caso in cui si sviluppi un incendio nel     - dirigersi ordinatamente verso il punto di
locale in cui ci troviamo, è opportuno:         raccolta stabilito, seguendo gli ordini degli
- dare immediatamente l'allarme a voce          addetti alle emergenze
agli addetti antincendio o tramite il pulsan-   - utilizzare unicamente le scale e non gli
te di allarme                                   ascensori
- allontanare le persone presenti aiutando      - non tornare indietro per recuperare
chi si trova in difficoltà                      oggetti personali né per altri motivi
- chiudere bene la porta dietro di sé, assi-    - non fermarsi lungo le vie di esodo o nei
curandosi che non ci sia nessuno all'inter-     pressi delle uscite di emergenza.
no, in attesa dei soccorsi
- attendere eventuale ordine di evacua-         Principali mezzi di estinzione
zione generale dell'edificio o di cessato       I principali mezzi di estinzione all'interno
allarme.                                        dei luoghi di lavoro sono estintori ed idran-
                                                ti. Questi ultimi possono essere utilizzati
Nel caso si senta il segnale di allarme in-     solo da personale adeguatamente forma-
cendi, si deve:                                 to. Sulla superficie di ogni estintore sono
- chiudere bene la porta dietro di sé, assi-    presenti varie informazioni che facilitano il
curandosi che non ci sia nessuno all'inter-     suo utilizzo in merito a:
no, in attesa dei soccorsi                      - quantità e tipo di estinguente
- abbandonare i locali e…                       - capacità
                                                - operazioni per la messa in funzione
                                                - classi di fuoco
                                                - avvertenze.

                                                                                         13
LE ATTREZZATURE DI LAVORO
Il D.Lgs. 81/08 definisce attrezzatura qual-      residui che comportano rischi di ferite
siasi macchina, apparecchio, utensile od          - segnalare sempre con cartelli di divieto, di
impianto destinato ad essere usato duran-         prescrizione o di avvertimento ogni condi-
te il lavoro e prevede che le attrezzature        zione di pericolo. In particolare transenna-
messe a disposizione siano conformi ai            re e segnalare in modo opportuno le mac-
requisiti generali di sicurezza.                  chine e le apparecchiature in riparazione o
                                                  manutenzione; è fatto divieto di utilizzare
Cosa bisogna fare in caso di utilizzo di at-      le macchine fuori uso presenti in reparto
trezzature?                                       a scopo didattico-dimostrativo perché non
- Attenersi alle istruzioni del manuale a         rispondenti alle norme di sicurezza
corredo della macchina per l'utilizzo e la        - controllare periodicamente lo stato d'uso
manutenzione                                      e la scadenza delle tubazioni degli impianti
- verificare la presenza delle protezioni fis-    alimentati a gas
se o mobili o regolabili atte ad impedire la      - prima di utilizzare impianti a pressione
proiezione di oggetti o l'accesso alle parti      richiedere il collaudo e la verifica
mobili                                            - controllare che le derivazioni a spina sia-
- esporre avvisi che facciano esplicito divie-    no provviste di interruttori a monte
to, quando la macchina è in movimento, di         - usare lampade elettriche portatili solo
pulire, oliare, ingrassare, riparare o regi-      se protette da gabbia e con impugnatura
strare a mano gli organi e gli elementi delle     isolante
macchine stesse                                   - segnalare sempre ai superiori ogni esi-
- verificare che l'interruzione e il successi-    genza di sicurezza degli impianti e delle
vo ritorno dell'energia elettrica non com-        attrezzature.
portino il ravviamento automatico della
macchina
- verificare l'immediata accessibilità delle
apparecchiature d'arresto di emergenza e
la loro efficienza
- verificare l'esistenza del collegamento a
terra delle parti metalliche (ove è visibile)
- verificare il buono stato d'uso degli ap-
parecchi elettrici portatili e dei loro cavi di
alimentazione
- verificare periodicamente l'efficienza de-
gli interruttori differenziali (tasto di prova)
- mantenere le macchine pulite da residui
di lavorazioni e/o oleosi
- manipolare con guanti idonei oggetti o

14
I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.P.I.)
Il dispositivo di protezione individuale è                                                                     Quali sono gli obblighi del lavoratore ri-
qualsiasi attrezzatura destinata ad essere in-                                                                 guardo i DPI?
dossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di                                                                  I lavoratori devono utilizzare i DPI messi
proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili                                                               a loro disposizione conformemente all'in-
di minacciarne la sicurezza o la salute durante                                                                formazione ed alla formazione ricevute ed
il lavoro, nonché ogni complemento o acces-                                                                    all'addestramento eventualmente organiz-
sorio destinato a tale scopo.                                                                                  zato.
I D.P.I. vengono suddivisi in funzione delle par-                                                              I lavoratori devono avere cura dei DPI mes-
ti del corpo che devono proteggere:                                                                            si a loro disposizione senza apportarvi mo-
- Protezione del Capo                                                                                          difiche di propria iniziativa.
- Protezione degli Occhi e del Viso                                                                            Al termine dell'utilizzo, i lavoratori seguo-
- Protezione dell'Udito                                                                                        no le procedure aziendali in materia di ri-
- Protezione delle Vie Respiratorie                                                                            consegna e segnalano immediatamente al
- Protezione degli Arti Superiori                                                                              datore di lavoro o al dirigente o al preposto
- Protezione del Corpo                                                                                         eventuali difetti o inconvenienti da essi ri-
- Protezione degli Arti Inferiori                                                                              levati nei DPI messi a loro disposizione.
- Protezione dalle Cadute dall'Alto

LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
  CARTELLI DI DIVIETO                                                                                                                      CARTELLI DI PRESCRIZIONE

                                                                                                                                           Protezione obbligatoria   Casco di protezione      Protezione obbligatoria
          VIETATO                   VIETATO                          DIVIETO                             DIVIETO                                 degli occhi            obbligatorio                 dell’udito
          FUMARE              USARE FIAMME LIBERE               PASSAGGIO PEDONI                 DI SPEGNERE CON ACQUA

           DIVIETO                    VIETATO                        VIETATO                    VIETATO TOCCARE                            Protezione obbligatoria   Calzature di sicurezza     Guan€ di protezione
       DI BERE ACQUA                 L’ACCESSO                IL TRANSITO AI CARRELLI        O EFFETTUARE MANOVRE                           delle vie respiratorie       obbligatorie               obbligatori

  CARTELLI DI AVVERTIMENTO                                                                                                                 Protezione obbligatoria Protezione obbligatoria     Protezione individuale
                                                                                                                                                  del corpo                del viso                 obbligatoria
                                                                                                                                                                                              contro le cadute dall’alto

Materiale infiammabile        Materiale              Raggi Laser             Bassa temperatura           Materiale esplosivo       Radiazioni non ionizzan€
 o alta temperatura          radioa„vo

            Campo magne€co intenso        Sostanze velenose           Sostanze corrosive         Rischio biologico       Sostanze nocive
                                                                                                                            o irritan€

                                                                                                                                                                                                            15
Scopo della segnaletica di sicurezza è quel-                                       Negli ambienti di lavoro la segnaletica svol-
la di attirare in modo rapido e facilmente                                         ge un ruolo fondamentale nella prevenzio-
comprensibile l'attenzione del lavoratore                                          ne degli infortuni, ma non costituisce in
su oggetti e/o situazioni che possono esse-                                        alcun caso una misura di protezione.
re fonti di rischio.                                                               Nei cartelli il messaggio viene indicato
                                                                                   tramite: il COLORE, la FORMA e la SIMBO-
CARTELLI DI SALVATAGGIO                                                            LOGIA che, combinati tra loro, rendono il
                                                                                   segnale unico ed inequivocabile.

                       Percorso / Uscita emergenza
                                                                                   CARTELLI DI EMERGENZAANTINCENDIO

                            Direzione da seguire
        (Segnali di informazione addizionali ai pannelli che seguono)

                                                                                   Lancia anncendio             Scala                   Esntore             Telefono per
                                                                                                                                                         interven anncendio

Pronto soccorso                                                         Lavaggio
                         Barella          Doccia di sicurezza

                                                                                                                     Direzione da seguire
                                                                                                       (Cartelli da aggiungere a quelli che precedono)

                             Telefono per salvataggio
                                e pronto soccorso

IL POSTO DI LAVORO
I LUOGHI DI LAVORO sono quegli spazi de-                                           - i luoghi di lavoro, gli impianti ed i dispo-
stinati ad ospitare posti di lavoro, ubicati                                       sitivi vengano sottoposti a regolare ma-
all'interno dell'azienda o dell'unità pro-                                         nutenzione tecnica e vengano eliminati,
duttiva, nonché ogni altro luogo di perti-                                         quanto più rapidamente possibile, i difetti
nenza dell'azienda o dell'unità produttiva                                         rilevati che possono pregiudicare la sicu-
accessibile al lavoratore nell'ambito delle                                        rezza e la salute dei lavoratori;
proprie attività.                                                                  - i luoghi di lavoro, gli impianti ed i dispo-
I luoghi di lavoro devono essere conformi                                          sitivi vengano sottoposti a regolare puli-
a tutti i requisiti indicati nel Decreto Legi-                                     tura, onde assicurare condizioni igieniche
slativo 81/08.                                                                     adeguate;
Il datore di lavoro provvede affinché:                                             - gli impianti ed i dispositivi di sicurezza,
- le vie di circolazione interne o all'aperto                                      destinati alla prevenzione o all'eliminazio-
che conducono ad uscite o ad uscite di                                             ne dei pericoli, i vengano sottoposti a rego-
emergenza, nonché queste ultime, siano                                             lare manutenzione ed al controllo del loro
sgombre, allo scopo di consentirne l'utiliz-                                       funzionamento.
zazione in ogni evenienza;

  16
I PRINCIPALI RISCHI
I VIDEOTERMINALISTI
Cos'è un Videoterminale?                         - posizionamento non corretto dello scher-
Uno schermo alfanumerico grafico, a pre-         mo rispetto alle finestre e ad altre sorgenti
scindere dal tipo di procedimento di visua-      luminose. Ciò causa abbagliamenti, riflessi
lizzazione.                                      fastidiosi ed un maggiore contrasto chia-
                                                 ro-scuro;
... e un Videterminalista?                       - sfarfallio dei caratteri e dello sfondo, so-
Il lavoratore che utilizza un'attrezzatura       prattutto con gli schermi di vecchia gene-
munita di videoterminali, in modo siste-         razione;
matico ed abituale, per almeno 20 ore            - cattiva visualizzazione di singoli caratteri,
settimanali.                                     frasi o di intere porzioni di testo;
                                                 - desktop disordinato e sfruttato in manie-
Quali sono i possibili problemi di salute        ra insoddisfacente.
di chi utilizza apparecchiature munite di
Videoterminale?                                  Cosa Fare?
                                                 Posizionare lo schermo correttamente
• Disturbi oculovisivi                           rispetto alle fonti di luce naturale per evi-
                                                 tare riflessi e abbagliamenti regolando,
                                                 all'occorrenza, anche le tende per evitare
                                                 una luce troppo intensa.
                                                 Le fonti di luce artificiale devono essere
                                                 poste fuori dal campo visivo del lavoratore
                                                 e devono essere dotate di schermo.
                                                 Si sconsiglia l'uso di lampade da tavolo
                                                 poiché non garantiscono una distribuzione
• Disturbi muscolo scheletrici                   uniforme della luce. È necessario regolare
                                                 il video per evitare sfarfallamenti ed una
                                                 eccessiva luminosità.
                                                 I DOLORI AL COLLO ED ALLE ARTICOLA-
                                                 ZIONI sono imputabili a:
                                                 - posizione sedentaria protratta o postura
                                                 scorretta;
                                                 - spazio insufficiente per la tastiera ed il
I DISTURBI ALL'APPARATO VISIVO sono              mouse;
dovuti essenzialmente ad un'elevata solleci-     - mancanza di ausili di lavoro ergonomici
tazione e all'affaticamento degli occhi.         (ad es. poggiapiedi, poggiapolsi per tastie-
L'apparato oculare è sollecitato per i seguen-   ra e mouse);
ti motivi:                                       - altezza della sedia non perfettamente ido-
- sforzo accomodativo e adattativo (distanze     nea o del tutto inidonea alle caratteristiche
e livelli di luminosità sempre differenti);      fisiche dell'utente ;

                                                                                            17
- schermo collocato in posizione rialzata;         contrasto ed essere leggibili dalla normale
- uso di occhiali non idonei o ridotta capacità    posizione di lavoro. Il mouse o qualsiasi di-
visiva (l'uso di occhiali progressivi non adatti   spositivo di puntamento in dotazione alla
può, infatti, costringere il lavoratore ad assu-   postazione di lavoro devono essere posti
mere una posizione incongrua con la testa).        sullo stesso piano della tastiera, in posizio-
                                                   ne facilmente raggiungibile e disporre di
Cosa Fare?                                         uno spazio adeguato per il loro uso.
Arredi. La scrivania deve essere sufficien-        Sedile di lavoro. Il sedile di lavoro deve
temente ampia, tale da poter contenere le          essere stabile e permettere all'utilizza-
attrezzature e contemporaneamente con-             tore libertà nei movimenti, nonché una
sentire l'appoggio degli avambracci dell'o-        posizione comoda. Il sedile deve avere
peratore in fase di digitazione. Il monitor        altezza regolabile in maniera indipendente
deve poter essere tenuto ad una corretta           dallo schienale e dimensioni della seduta
distanza (50-70 cm per schermi di dimen-           adeguate alle caratteristiche antropome-
sioni normali).                                    triche dell'utilizzatore. Lo schienale deve
Piano di lavoro. Il piano di lavoro dovrà es-      fornire un adeguato supporto alla regione
sere stabile, di altezza compresa tra i 70 e       dorso-lombare dell'utente. Pertanto deve
gli 80 cm, di colore chiaro (non bianco) ed        essere adeguato alle caratteristiche antro-
in ogni caso non riflettente. Lo spazio sot-       pometriche dell'utilizzatore e deve avere
tostante deve alloggiare comodamente gli           altezza ed inclinazione regolabili. Nell'am-
arti inferiori e consentire il movimento. La       bito di tali regolazioni l'utilizzatore dovrà
sedia deve essere del tipo girevole, dotata        poter fissare lo schienale nella posizione
di basamento stabile, deve avere piano e           selezionata. Lo schienale e la seduta devo-
schienale regolabili indipendentemente.            no avere bordi smussati. I materiali devono
In alcuni casi potrà essere necessaria una         presentare un livello di permeabilità tale
pedana poggiapiedi. Lo spazio sul piano di         da non compromettere il comfort dell'u-
lavoro deve consentire un appoggio degli           tente ed essere facilmente pulibili. Il sedi-
avambracci davanti alla tastiera nel corso         le deve essere dotato di un meccani smo
della digitazione, tenendo conto delle carat-      girevole per facilitare i cambi di posizione
teristiche antropometriche dell'operatore.         e deve poter essere spostato agevolmente
Tastiera e dispositivi di puntamento. La           secondo le necessità dell'utilizzatore. Un
tastiera deve essere separata dallo scher-         poggiapiedi sarà messo a disposizione di
mo e facilmente regolabile, dotata di mec-         coloro che lo desiderino per far assumere
canismo di variazione della pendenza onde          una postura adeguata agli arti inferiori. Il
consentire al lavoratore di assumere una           poggiapiedi non deve spostarsi involonta-
posizione confortevole e tale da non pro-          riamente durante il suo uso.
vocare l'affaticamento delle braccia e delle       Computer portatili. L'impiego prolungato
mani. La tastiera deve avere una superficie        dei computer portatili necessita della for-
opaca onde evitare i riflessi. La disposizio-      nitura di una tastiera e di un mouse o altro
ne della tastiera e le caratteri stiche dei        dispositivo di puntamento esterni, nonché
tasti devono agevolarne l'uso. I simboli           di un idoneo supporto che consenta il cor-
dei tasti devono presentare sufficiente            retto posizionamento dello schermo.

18
LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

Cos'è?
Con questo termine si intendono tutte le
operazioni di trasporto o di sostegno di un
carico ad opera di uno o più lavoratori, com-
prese le azioni del sollevare, deporre, spin-
gere, tirare, portare o spostare un carico.

Quali sono i rischi?
Le attività di movimentazione manuale,
per le loro caratteristiche intrinseche o in
conseguenza delle condizioni ergonomiche
sfavorevoli, potrebbero comportare rischi
di patologie da sovraccarico biomeccanico,
in particolare dorso-lombari, patologie più
in generale delle strutture osteoarticolari,
muscolotendinee e nervovascolari.

Informazione, formazione, addestramento
Prima di intraprendere un'operazione di
movimentazione manuale dei carichi occor
re conoscere e fare attenzione ad una serie
di condizioni e caratteristiche esterne che
possono abbassare il rischio di incorrere in
un infortunio o in una patologia correlata.
Per questo è bene ricevere:
- informazioni adeguate relativamente al
contenuto, al peso, alle dimensioni ed alle
altre caratteristiche del carico movimen-
tato;
- formazione adeguata in relazione ai rischi
lavorativi ed alle modalità di corretta ese-
cuzione delle attività;
- addestramento adeguato in merito alle
corrette manovre e procedure da adottare
nella movimentazione manuale del carico
specifico.

                                                19
Comportamenti corretti e scorretti               RISCHIO ELETTRICO
Per sollevare e movimentare un carico si
deve:
- flettere le ginocchia, mantenendo il cari-
co vicino al corpo;
- alzarsi lentamente, facendo leva sulle
gambe;
- ricorrere ad ausili meccanici od all'aiuto
di un collega nel caso di carichi pesanti/
ingombranti;
- in caso di rotazione, girare tutto il corpo
utilizzando le gambe;
- in caso di carichi su piani alti, usare una
scala

Per sollevare e movimentare un carico non
si deve:
                                                 Che cos'è il rischio elettrico?
- flettere la schiena;
                                                 Il rischio elettrico deriva dagli effetti dan-
- fare movimenti veloci o strappi;
                                                 nosi che la corrente elettrica può produrre
- ruotare solo il tronco in caso di rotazione;
                                                 all'uomo in modo diretto o indiretto, con-
- inarcare la schiena in caso di carichi su
                                                 nessi all'utilizzo di materiali, delle attrez-
piani alti.
                                                 zature e degli impianti elettrici. Gli effetti
                                                 dannosi della corrente elettrica sull'uomo
Fattori individuali di rischio
                                                 possono derivare da:
Esistono situazioni che devono essere va-
lutate in modo specifico, perché legate a
                                                 • Contatto Diretto
caratteristiche fisiche temporanee o per-
                                                 C'è un contatto diretto quando una parte
manenti del singolo lavoratore:
                                                 del corpo viene a contatto accidentalmen-
- donna in gravidanza;
                                                 te con una parte attiva dell'impianto, ov-
- lavoratori molto giovani;
                                                 vero una parte normalmente in tensione
- lavoratori anziani;
                                                 (es. barre elettrificate dei quadri elettrici,
- inidoneità fisica a svolgere il compito in
                                                 conduttori elettrici, ecc.).
questione;
                                                 • Contatto Indiretto
- indumenti, calzature o altri effetti perso-
                                                 C'è un contatto indiretto quando una parte
nali inadeguati portati dal lavoratore;
                                                 del corpo entra in contatto con parti di ap-
- insufficienza o inadeguatezza delle cono-
                                                 parecchiatura che durante il normale fun-
scenze o della formazione o dell'addestra-
                                                 zionamento non sono in tensione ma che
mento.
                                                 si trovano imprevedibilmente in tensione
                                                 in seguito ad un guasto o un malfunziona-
                                                 mento.

20
Dove e quando?                                   Come ridurre i rischi?
Le situazioni di rischio più frequenti sono      Un impianto elettrico costruito a "regola
riscontrate nelle seguenti attività:             d'arte" (e cioè secondo le specifiche del-
- uso scorretto di attrezzature e compo-         le normative italiane ed europee) preve-
nenti ad alimentazione elettrica (uso di         de l'installazione di sistemi di protezione
spine multiple, ciabatte o adattatori);          contro i contatti diretti/indiretti e contro
- utilizzo di componenti elettrici non com-      gli effetti termici dovuti a sovracorrenti o
pletamente integri (conduttori con isola-        sovratensioni. I sistemi di protezione più
mento deteriorato, prese o spine rovinate,       comunemente usati negli ambienti dome-
ecc.);                                           stici e lavorativi sono:
- interventi tecnici effettuati su elementi in   - messa a terra;
tensione;                                        - interruttori magnetotermici;
- realizzazione di impianti o parti di essi      - fusibili;
non idonei all'uso o all'ambiente in cui         - interruttori differenziali.
sono installati.
                                                 Suggerimenti…
A quali altri rischi è correlato?                - Non esiste l'impianto sicuro ma, come
L'incendio è forse l'evento negativo più         sempre, il nostro comportamento consa-
grave e più frequente legato all'impiego         pevole può influenzare la probabilità di
dell'energia elettrica. Tale fenomeno è as-      accadimento di un incidente;
sociabile ad una o più delle seguenti cause:     - per interventi di manutenzione ordinaria
- cattiva realizzazione/progettazione degli      e straordinaria è necessario affidarsi a ditte
impianti elettrici                               abilitate e scegliere materiali di qualità;
- carente manutenzione degli stessi;             - non bisogna credere di essere immuni al
- scorretto utilizzo di apparecchiature ad       pericolo di folgorazione, cioè di poter sop-
alimentazione elettrica (ad es. uso di pro-      portare "piccole scosse elettriche";
lunghe, spine multiple, ciabatte).               - è nostro interesse rispettare e far rispet-
                                                 tare le normative di sicurezza degli impian-
Quali sono gli effetti della corrente elettri-   ti elettrici.
ca sul corpo umano?
Gli effetti della corrente elettrica sul corpo
umano possono assumere varie forme e
gravità in relazione al tipo di evento (tipo
di contatto, durata dello stesso, tensione,
ecc.) ed alle condizioni ambientali (es. umi-
dità, resistività del terreno, ecc.). In gene-
rale si possono individuare seguenti effetti:
- contrazione muscolare (tetanizzazione);
- arresto respiratorio;
- arresto cardiaco;
- ustioni.

                                                                                           21
RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO
Cos'è il rischio chimico?                       La scheda deve essere rigorosamente in
Per rischio chimico si intende quello de-       lingua italiana. Il fornitore deve inoltre
rivato dall'uso e dalla manipolazione di        etichettare gli imballaggi contenenti le
preparati pericolosi o nocivi e di prodotti     sostanze ed i preparati pericolosi forniti,
o materie infiammabili, esplodenti o cor-       affinché il lavoratore li possa identificare
rosive.                                         completamente.
L'entità del rischio dipende dal tipo di so-
stanza chimica adottata e dalla sua con-        Come si entra in contatto con le sostanze?
centrazione. Pertanto è indispensabile la       L'assorbimento delle sostanze tossiche
conoscenza delle composizioni dei prepa-        può avvenire per:
rati utilizzati al fine di adottare le idonee   1) inalazione;
procedure di sicurezza cui tutti i lavoratori   2) ingestione;
devono conformarsi.                             3) contatto cutaneo.
Tali informazioni sono contenute all'inter-
no della scheda di sicurezza.                   Quali sono i comportamenti appropriati?
                                                - Stoccare nel luogo di lavoro la quantità
Cos'è la scheda di sicurezza?                   minima di agenti chimici necessari al ciclo
La scheda di sicurezza è obbligatoria per       lavorativo;
tutte le sostanze ed i preparati pericolosi;    - conservare i recipienti in luogo separato,
è fornita dal responsabile dell'immissione      areato, lontano da fonti di calore;
sul mercato della sostanza o del preparato      - organizzare i depositi in locali idonei;
pericoloso; essa è strutturata in 16 voci che   - verificare che le sostanze pericolose, in-
danno al lavoratore tutte le informazioni di    clusi gli scarti, siano contenuti in recipienti
cui necessità per un corretto uso dell'agen-    a tenuta dotati di buona chiusura e oppor-
te chimico pericoloso.                          tunamente etichettati;
Le principali voci sono riportate di seguito:   - smaltire gli scarti nel rispetto della nor-
- identificazione del prodotto e della so-      mativa sui rinuti;
cietà;                                          - non versare in fogna;
- composizione/informazione sugli ingre-        - conservare i recipienti in luogo areato,
dienti;                                         ventilato, lontano da fonti di calore;
- indicazioni dei pericoli;                     - chiudere sempre i contenitori;
- misure di primo soccorso e antincendio;       - leggere attentamente e seguire scrupo-
- misure in caso di fuoriuscita accidentale;    losamente le schede di sicurezza o le indi-
- manipolazione e stoccaggio;                   cazioni;
- controllo dell'esposizione/protezione in-     - manipolare i prodotti chimici lontano da
dividuale;                                      fiamme libere, sorgenti di calore e scintille
- proprietà fisiche e chimiche;                 non utilizzare recipienti per alimenti per
- informazioni tossicologiche;                  conservare o utilizzare gli agenti chimici.
- considerazioni sullo smaltimento.

22
dentistici. Una condizione di rischio quindi
                                                 frequente, tra le prime e maggiormente
                                                 segnalate.

                                                 Come prevenire?
                                                 - Lavaggio delle mani con acqua e deter-
                                                 gente;
                                                 - uso dei guanti che devono essere sempre
                                                 indossati quando vi è o vi può essere con-
                                                 tatto con elementi biologici;
                                                 - camici, grembiuli di protezione, ma-
                                                 scherine, occhiali e coprifaccia protettivi
                                                 devono essere sempre indossati durante
                                                 l'esecuzione di procedure che possono
                                                 produrre l'emissione di goccioline o schizzi
                                                 di liquidi biologici;
                                                 - pulizia e sanificazione degli ambienti di
                                                 lavoro;
                                                 - periodica manutenzione dei filtri degli
                                                 impianti di condizionamento.

Cos'è il rischio biologico?
Il rischio biologico consiste in pericoli per
la salute umana, allergie, intossicazioni, in-
fezioni, trasmissioni di patologie, ognuno
di essi derivanti dall'incontro della perso-
na con microrganismi che si propagano o
meno nella comunità.

Dove si può trovare?
Quella riassumibile come biologica è una
condizione di rischio molto trasversale
e che, data la vastità degli agenti che ne
sono responsabili, può inficiare la salute
e la sicurezza di ambienti di lavoro mol-
to differenti tra loro: un bagno pubblico
come un campo coltivato, un allevamento,
ma anche una scuola, uffici, luoghi pubbli-
ci, laboratori di piercing e tattoo, gli studi

                                                                                         23
RISCHIO RUMORE
Cos'è il rumore?                                 ad una riduzione dell'udito).
Il rumore viene definito come un "suono          Può determinare inoltre:
sgradevole". Ha la stessa natura del suono,      - alterazioni della frequenza cardiaca e cir-
nel senso che entrambi sono il risultato di      colatoria;
energia meccanica emessa da una sorgen-          - modificazioni della pressione arteriosa;
te che si propaga in un mezzo (solido, liqui-    - aumento delle resistenze vascolari peri-
do o gassoso) sotto forma di vibrazioni, ma      feriche;
il rumore è un suono che non vorremmo            - modificazioni funzionali del sistema ner-
sentire.                                         voso e neurovegetativo;
                                                 - alterazioni a carico dell'apparato dige-
Come percepiamo il suono?                        rente.
Le onde sonore che raggiungono il nostro
orecchio vengono successivamente inviate         Come possiamo difenderci?
attraverso vie nervose particolari al cervel-    Il rischio rumore può attenuarsi attraverso:
lo, che le elabora in percezioni uditive.        - isolamento della sorgente di rumore con
Possono raggiungere il nostro orecchio           opportuni materiali fonoisolanti;
solo frequenze comprese tra 20 Hz e              - smorzamento delle vibrazioni mediante
16.000 Hz.                                       idonei materiali (gomme, ammortizzatori
                                                 a molle e tappeti di feltro);
Quali sono le possibili conseguenze del          - idonea manutenzione delle macchine
rischio rumore?                                  rumorose.
Gli effetti più evidenti sono a carico dell'o-   Solo come "ultima spiaggia", una volta che
reccchio che può essere interessato da due       siano state valutate possibili soluzioni tec-
diverse situazioni:                              niche ed organizzative senza successo, si
- un rumore molto forte, come un'esplo-          può ricorrere all'utilizzo degli appositi DPI
sione, può provocare dolore, fino alla rot-      contro il rumore: cuffie, tappi, archetto.
tura del timpano (un rumore sopra 85 de-
cibel senza protezioni, ad esempio, porta

24
IL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO
Lo stress correlato al lavoro è considerato,     Dal punto di vista psicologico i principali
a livello internazionale, europeo e nazio-       effetti possono manifestarsi sotto forma di
nale, un problema sia dai datori di lavoro       ansia, irritabilità, depressione ed eccessiva
che dai lavoratori. Lo stress, potenzial-        fragilità.
mente, può infatti colpire in qualunque          Dal punto di vista cognitivo possono ma-
luogo di lavoro e qualunque lavoratore, a        nifestarsi problemi di concentrazione e di
prescindere dalla dimensione dell'azienda,       memoria.
dal campo di attività, dal tipo di contratto     Dal punto di vista sociale la rete delle re-
o di rapporto di lavoro.                         lazioni sociali può subire dei mutamenti in
                                                 senso peggiorativo.
Cos'è lo stress lavoro-correlato?                Dal punto di vista fisico si possono mani-
Lo stress sul lavoro può essere definito         festare alterazioni, per esempio del ritmo
come un insieme di reazioni fisiche ed           sonno-veglia, o vere e proprie sindromi o
emotive dannose che si manifesta quando          disturbi (per esempio: disturbi del sonno,
le richieste poste dal lavoro non sono com-      disturbi gastrointestinali, disturbi cardiova-
misurate alle capacità, risorse ed esigenze      scolari, ecc.).
del lavoratore (Niosh, 1999).
Le cause dello stress sul lavoro possono
essere molteplici e variare da persona a
persona. I fattori potenzialmente stresso
geni (stressors) sul lavoro possono essere
distinti principalmente in due diverse ca-
tegorie:
- contesto di lavoro (ruolo nell'organizza-
zione, cultura organizzativa, sviluppo di car-
riera, relazioni interpersonali sul lavoro);
- contenuto di lavoro (ambiente di lavoro e
attrezzature, carico e ritmo di lavoro, ora-
rio di lavoro).
Lo stress non è una malattia, ma una situa-
zione, ed un'esposizione prolungata può          Gli effetti dello stress, inoltre, possono ri-
ridurre l'efficienza sul lavoro e deter mina-    percuotersi non solo sull'individuo ma an-
re un cattivo stato di salute.                   che sull'organizzazione. I principali effetti
Lo stress, se eccessivo e prolungato, può        dello stress sull'organizzazione sono: as-
avere ripercussioni negative sul lavoratore      senze per malattia, aumento del turnover,
dal punto di vista psicologico, cognitivo,       frequenti problemi disciplinari, riduzione
sociale e fisico.                                della produttività, aumento di errori ed
                                                 infortuni sul lavoro, riduzione del senso di
                                                 appartenenza e riduzione di competitività.

                                                                                           25
ASSOLAVORO
Corso Vittorio Emanuele II, 287 - 00186 Roma
Tel. 06/3244838 Fax 06/77607613
assolavoro@assolavoro.eu
www.assolavoro.eu

FELSA CISL
Via dei Mille, 56 - 00185 Roma
Tel. 06/8840867 Fax 06/84080735
felsa@cisl.it
www.felsa.cisl.it

NIDIL CGIL
Via Michelangelo Buonarroti, 51 - 00185 Roma
Tel. 06/44340310 - 44340140 - 44340510 - 44340296
Fax 06/44340282
nidil@nidil.cgil.it
PEC: nidilcgilnazionale@pec.it
www.nidil.cgil.it

UIL TEMP
Via Po, 162 - 00198 Roma
Tel. 06/92594050
info@uiltemp.it
uiltemp@pec.it
www.uiltemp.it
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