LA SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE
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LA SICUREZZA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE Informazioni per la prevenzione e la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per i lavoratori in somministrazione
INDICE 04_Premessa 05_La somministrazione: norme e Contrattazione Collettiva Nazionale di settore 07_Definizioni 08_Il D.Lgs. 81/2008: nozioni generali 08_0rganizzazione della sicurezza aziendale 10_Diritti e doveri generali dei lavoratori 10_Il primo soccorso 12_Il rischio incendio e l'evacuazione 14_Le attrezzature di lavoro 15_I dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) 15_La segnaletica di sicurezza 16_Il posto di lavoro 17_I principali rischi 17_I videoterminalisti 19_La movimentazione manuale dei carichi 20_Rischio elettrico 22_Rischio chimico e biologico 24_Rischio rumore 25_Il rischio stress lavoro-correlato
PREMESSA Ebitemp è l'Ente bilaterale per il lavoro Perché ciò sia possibile è necessaria una temporaneo costituito per previsione del conoscenza approfondita delle regole da CCNL del settore della somministrazione. applicare, dei fattori di rischio, dei com- Nell'ambito di Ebitemp opera la Commis- portamenti da assumere in specifiche cir- sione Paritetica Nazionale per l'Igiene e costanze, dei possibili danni prodotti da la Sicurezza sul Lavoro, che ha tra i suoi atteggiamenti non conformi alle direttive. compiti quello di formulare proposte di Così come risulta essenziale un percorso di modelli di formazione in materia di salute formazione ed aggiornamento continuo, e sicurezza e di elaborare materiali infor- che miri a radicare nei lavoratori una cor- mativi e formativi destinati ai lavoratori in retta cultura della sicurezza, della protezio- somministrazione. ne e della prevenzione. A tal fine la Commissione ha prodotto il Questo opuscolo vuole dunque rappresen- presente libretto informativo, aggiornato tare uno strumento utile ad accompagnare ai sensi del D.Lgs. 15 giugno 2015, n.81, e tutti i lavoratori in somministrazione - in con le novità introdotte dal Contratto Col- qualsiasi settore essi svolgano la propria lettivo Nazionale di Lavoro sottoscritto dal- attività - affinché, sulla scorta delle nozioni le Parti Sociali nel 2019 il quale, nel rece- acquisite ed attraverso un'adeguata for- pire i contenuti del Testo Unico in materia mazione ed informazione, siano in grado di tutela della salute e della sicurezza nei di riconoscere e valutare adeguatamente luoghi di lavoro (D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.), i rischi connessi alla propria occupazione. dedica ampio spazio alla sicurezza sul lavo- ro ed introduce elementi di maggiore tute- La Commissione Paritetica Nazionale la e prevenzione in favore dei lavoratori in per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro somministrazione, in considerazione della peculiarità e della specificità del settore. La crescente attenzione verso i temi della sicurezza, in particolare per ciò che attiene alle attività di informazione, formazione e prevenzione, richiede un'ulteriore assun- zione di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti nel sistema di gestione della sicurezza (dai datori di lavoro ai la- voratori, passando per i responsabili della sicurezza e per il medico competente) per contrastare il verificarsi di incidenti sul la- voro e l'insorgere di malattie professionali. 04
LA SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO: NORME E CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NAZIONALE DI SETTORE Le indicazioni e le informazioni riportate Indipendentemente dalla tipologia di con- in questo opuscolo, di facile consultazio- tratto di lavoro (a tempo determinato o ne, mirano a consolidare nel lavoratore la a tempo indeterminato) vi sono da parte consapevolezza che la sicurezza negli am- dell'agenzia per il lavoro e dell'utilizzatore bienti di lavoro si costruisce attraverso la specifici obblighi, sia di tipo amministrati- conoscenza dei fattori di rischio presenti vo che di natura preventiva e di protezione nell'impresa, l'elaborazione delle specifi- dai rischi lavorativi previsti dal CCNL di set- che misure di prevenzione e protezione tore, che l'agenzia per il lavoro e l'utilizza- ad opera dell'impresa ed il rispetto delle tore sono tenuti ad adottare nei confronti regole da parte di tutti i soggetti coinvolti. del lavoratore. La somministrazione di lavoro è una tipo- In particolare, l'agenzia per il lavoro ha logia di impiego che coinvolge tre soggetti: l'obbligo di (art. 40, comma 2, del CCNL - L'utilizzatore: soggetto che si avvale per la Categoria delle Agenzie di Sommini- dell'attività dei lavoratori in somministra- strazione di lavoro): zione; - informare i lavoratori in somministrazio- - L'agenzia per il lavoro: impresa autoriz- ne sui rischi generali per la sicurezza e la zata dal Ministero del Lavoro che sommini- salute connessi all'attività produttiva in stra la manodopera; generale; - Il lavoratore in somministrazione: il la- - informare i lavoratori, attraverso il con- voratore che, assunto da un'agenzia per il tratto di lavoro o la lettera di incarico, sui lavoro (datore di lavoro), svolge la propria nominativi dei responsabili di riferimento prestazione lavorativa presso l'utilizzatore. e sulle procedure da seguire (art. 40, com- ma 3, CCNL); Proprio per queste caratteristiche, la som- - formare ed addestrare i lavoratori in som- ministrazione di lavoro si contraddistingue ministrazione all'uso delle attrezzature di per l'esistenza di due diversi contratti: lavoro necessarie allo svolgimento dell'at- - Il contratto di somministrazione: stipula- tività lavorativa. to tra l'agenzia per il lavoro e l'utilizzato- Nel contratto di somministrazione (tra re, è il contratto commerciale mediante il agenzia per il lavoro ed utilizzatore) e, per- quale l'agenzia si impegna verso l'utilizza- tanto, nel contratto di lavoro o nella lettera tore all'invio di uno o più lavoratori assunti d'incarico, può essere previsto che le cita- dall'agenzia stessa, perché svolgano la te attività siano effettuate dall'utilizzatore propria attività sotto il potere direttivo, di (art. 40, comma 4, CCNL). controllo e nell'interesse dell'utilizzatore. - Il contratto di lavoro in somministrazio- Questa facoltà, con particolare riferimen- ne: contratto di lavoro stipulato tra l'agen- to alla formazione e all'addestramento, è zia per il lavoro ed il lavoratore. giustificata dal fatto che normalmente è l'utilizzatore a possedere una adeguata 05
conoscenza delle macchine e delle attrez- All'atto della stipula del contratto di la- zature che verranno messe a disposizione voro o della lettera di incarico i lavorato- del lavoratore. ri devono essere informati circa (art. 40, comma 7, CCNL): L'utilizzatore ha l'obbligo di: - il referente dell'utilizzatore incaricato di - informare i lavoratori in somministrazio- fornire loro le informazioni sui rischi per ne sulle mansioni per le quali siano previsti la salute e la sicurezza sul lavoro connessi rischi specifici intervenuti successivamen- all'attività dell'impresa; te alla sottoscrizione del contratto, come - il nominativo del rappresentante dei lavo- ad esempio: presenza di agenti chimici, ratori per la sicurezza (RLS); agenti biologici, agenti cancerogeni, rumo- - le procedure che riguardano il primo soc- re, amianto, videoterminali, ecc. corso, la lotta antincendio, l'evacuazione Coloro che svolgono mansioni a rischio dei luoghi di lavoro; devono essere sottoposti a sorveglianza - i nominativi dei lavoratori incaricati di ap- sanitaria da parte del medico competente, plicare le misure di cui agli articoli 45 e 46 nei casi previsti dalla normativa vigente o del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.; sulla base delle indicazioni fornite dalla - i nominativi del responsabile e degli ad- Commissione Consultiva o, ancora, qualo- detti al servizio di prevenzione e protezio- ra il lavoratore ne faccia richiesta e la sor- ne (RSPP) e del medico competente, ove veglianza sanitaria sia ritenuta dal medico presente. competente correlata ai rischi lavorativi La mancata osservanza delle attività d'in- (art. 40, comma 6, CCNL). formazione, formazione e addestramento - adempiere agli obblighi formativi come professionale, nonché di dotazione dei previsto dalla legge, anche con riferimento dispositivi di protezione e sicurezza, può al documento di valutazione dei rischi; costituire giusta causa di dimissioni da - assicurare ai lavoratori in somministrazio- parte del lavoratore (art. 40, comma 11, ne i medesimi sistemi di protezione previ- CCNL), con il diritto all'intero trattamento sti per i dipendenti diretti dell'impresa. Tra retributivo fino alla scadenza del periodo questi vi è quello di fornire, se necessari, di lavoro previsto dal contratto. idonei Dispositivi di Protezione Individuale L'esercizio di questo diritto da parte del (D.P.I.); lavoratore è attuato attraverso una speci- - fornire ai lavoratori, al termine della fica comunicazione (Allegato 1 - Modello C missione, copia della cartella sanitaria e del CCNL per la Categoria delle Agenzie di di rischio, che deve accompagnarli nelle Somministrazione di lavoro). successive esperienze lavorative, effettua- te anche alle dipendenze di più imprese utilizzatrici (art. 40, comma 9, CCNL). I lavoratori in somministrazione vengono computati nell'organico dell'azienda ai fini degli adempimenti correlati alla sicurez- za sul lavoro (art. 34, comma 3, D.Lgs. n. 81/2015). 06
DEFINIZIONI Cos'è un infortunio sul lavoro? ... e il rischio? L'infortunio sul lavoro è un evento avve- La probabilità di raggiungimento del livello nuto per causa violenta ed in occasione di potenziale di danno nelle condizioni di im- lavoro, dal quale deriva una lesione o una piego o di esposizione ad un determinato malattia del corpo che rende necessaria fattore o agente oppure alla loro combi- l'astensione dal lavoro. nazione. Cos'è una Malattia Professionale? Il Datore di lavoro di un'azienda ha l'ob- La malattia professionale è un evento bligo di effettuare la valutazione dei ri- dannoso che si manifesta in maniera non schi. Cos'è la Valutazione dei Rischi? violenta e in modo progressivo nel tempo, È la valutazione globale e documentata di contratta nell'esercizio e a causa dell'atti- tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei vità lavorativa. lavoratori presenti nell'ambito dell'orga- nizzazione in cui essi prestano la propria Cos'è la Prevenzione? attività, finalizzata ad individuare le ade- La prevenzione è il complesso delle dispo- guate misure di prevenzione e di protezio- sizioni o misure necessarie, anche secondo ne e ad elaborare il programma delle mi- la particolarità del lavoro, l'esperienza e sure atte a garantire il miglioramento nel la tecnica, per evitare o diminuire i rischi tempo dei livelli di salute e sicurezza. professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno. Cos'è un pericolo? Proprietà o qualità intrinseca di un deter- minato fattore avente il potenziale di cau- sare danni. Cosa Rischio? 07
IL D.LGS. 81/2008: NOZIONI GENERALI Cosa è? materia di salute e sicurezza sul lavoro (fra li Decreto Legislativo n° 81 del 2008, in- tutte il D.Lgs. n° 626/94) che si sono susse- tegrato con il decreto n° 106 del 2009 guite nell'arco di quasi sessant'anni, al fine riportante le disposizioni integrative e di adeguare la normativa all'evolversi della correttive, è la più recente normativa di tecnica e del sistema di organizzazione del riferimento per quanto concerne la salute lavoro. li D.Lgs. 81/2008 si rivolge a tutte e la sicurezza nei luoghi di lavoro. le attività, pubbliche e private e coinvolge Il D.Lgs. 81 ha riformato, riunito ed armo- tutte le figure presenti in azien da. Nessu- nizzato, abrogandole, le disposizioni detta- no si può disinteressare del tema sicurezza te da numerose precedenti normative in sul lavoro! ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA AZIENDALE Quali sono le figure principali? In base al D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro devono essere il risultato di più azioni, porta- te avanti da un molteplicità di soggetti aziendali, lavoratori compresi, nell'ambito dell'organizzazione aziendale. Le figure del sistema di prevenzione azien- dale sono: - Datore di Lavoro - Dirigente - Preposto - RSPP - ASPP - Medico Competente (MC) - RLS - Addetti al Primo Soccorso - Addetti Antincendio - Lavoratori 08
Definizioni: glianza sanitaria e per tutti gli altri compiti Il Datore di Lavoro: il soggetto titolare del di cui al D.Lgs. 81/08. rapporto di lavoro con il lavoratore o, co- Rappresentante dei lavoratori per la sicu- munque, il soggetto che, secondo il tipo e rezza: persona eletta o designata per rap- l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito presentare i lavoratori per quanto concer- il lavoratore presta la propria attività, ha la ne gli aspetti della salute e della sicurezza responsabilità dell'organizzazione stessa o nei luoghi di lavoro. dell'unità produttiva in quanto esercita i Addetti Antincendio: lavoratori incaricati poteri decisionali e di spesa. dell'attuazione delle misure di prevenzio- Dirigente: persona che, in ragione delle ne incendi e lotta antincendio, di evacua- competenze professionali e di poteri ge- zione dei luoghi di lavoro in caso di perico- rarchici e funzionali adeguati alla natura lo grave ed immediato. dell'incarico conferitogli, attua le direttive Addetti al Primo Soccorso: lavoratori inca- del datore di lavoro organizzando l'attività ricati dell'attuazione delle misure di salva- lavorativa e vigilando su di essa. taggio, di primo soccorso e, comunque, di Preposto: persona che, in ragione delle gestione dell'emergenza, mediante nomi- competenze professionali e nei limiti di na da parte del datore di lavoro. poteri gerarchici e funzionali adeguati alla Lavoratore: persona che, indipendente- natura dell'incarico conferitogli, sovrinten- mente dalla tipologia contrattuale, svolge de alla attività lavorativa e garantisce l'at- un'attività lavorativa nell'ambito dell'orga- tuazione delle direttive ricevute, control- nizzazione di un datore di lavoro pubblico landone la corretta esecuzione da parte o privato, con o senza retribuzione, anche dei lavoratori ed esercitando un funzionale al solo fine di apprendere un mestiere, potere di iniziativa. un'arte o una professione, esclusi gli ad- Responsabile del servizio di prevenzione detti ai servizi domestici e familiari. e protezione: persona in possesso delle Al lavoratore così definito è equiparato: capacità e dei requisiti professionali desi- - il socio lavoratore di cooperativa o di gnata dal datore di lavoro, a cui risponde, società, anche di fatto, che presta la sua per coordinare il servizio di prevenzione e attività per conto delle società e dell'ente protezione dai rischi. stesso; Addetto al servizio di prevenzione e pro- - il soggetto beneficiario delle iniziative di tezione: persona in possesso delle capa- tirocini formativi e di orientamento; cità e dei requisiti professionali facente - l'allievo degli istituti di istruzione ed uni- parte del servizio di prevenzione e prote- versitari; zione . - il partecipante ai corsi di formazione Medico Competente: medico in possesso professionale nei quali si faccia uso di la- di uno dei titoli e dei requisiti formativi e boratori. professionali di cui all'articolo 38, che col- labora, secondo quanto previsto all'artico- lo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nomi nato dallo stesso per effettuare la sorve- 09
DIRITTI E DOVERI GENERALI DEI LAVORATORI Ogni lavoratore deve: attrezzature, nonché qualsiasi eventuale - contribuire, insieme al datore di lavoro, condizione di pericolo di cui vengano a co- ai dirigenti ed ai preposti, all'adempimento noscenza, adoperandosi direttamente, in degli obblighi previsti a tutela della salute caso di urgenza, nell'ambito delle proprie e sicurezza sui luoghi di lavoro; competenze e possibilità; - osservare le disposizioni e le istruzioni - non rimuovere o modificare senza auto- impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti rizzazione i dispositivi di sicurezza o di se- e dai preposti, ai fini della protezione col- gna lazione o di controllo; lettiva ed individuale; - non compiere di propria iniziativa opera- - utilizzare correttamente le attrezzature di zioni o manovre che non sono di sua com- lavoro, le sostanze ed i preparati pericolo- petenza ovvero che possano compromet- si, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi tere la sicurezza propria o di altri; di sicurezza; - partecipare ai programmi di formazione - utilizzare in modo appropriato i dispositi- e di addestramento organizzati dal datore vi di protezione messi a sua disposizione; di lavoro; - segnalare immediatamente al datore di - sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal lavoro, al dirigente o al preposto le de- D.Lgs. 81/08 o comunque disposti dal me- ficienze dei mezzi, dei dispositivi e delle dico competente. IL PRIMO SOCCORSO Tra gli obblighi del datore di lavoro rien- tra quello di designare preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta an- tincendio, di evacuazione dei luoghi di la- voro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comun- que, di gestione dell'emergenza. 10
Qual è la differenza tra primo soccorso e Norme generali di primo soccorso pronto soccorso? - Nessuna azione deve essere svolta senza Con primo soccorso si intende "l'insieme aver valutato la scena dell'evento; delle azioni che permettono di aiutare - fatta eccezione per i casi di chiaro perico- una o più persone in difficoltà, nell'attesa lo di vita, non cercare di aiutare la vittima, dell'arrivo dei soccorsi qualificati. Nessuna non spostarla e non darle nulla da bere; azione deve essere svolta senza aver valu- - soprattutto in caso di caduta, cercare di tato la scena dell'evento". aiutarla (senza obbligarla) ad assumere la Il pronto soccorso è invece "l'intervento posizione che la vittima stessa ritiene più svolto da personale sanitario addestrato a confortevole; tale compito", che si trova solitamente in - evitare di porre alla vittima ogni banale strutture organizzate a tale scopo, dotate domanda inquisitoria del tipo: di attrezzature e spazi specificatamente • come è accaduto l'incidente? dedicati. • di chi è la colpa? ecc.; - conversare il meno possibile, per non Segnalazione dell'allarme di Primo Soc- accrescere le condizioni di stress della vit- corso tima, contribuendo a peggiorare lo shock In caso di segnalazione di una situazione di fisico e psichico; emergenza medica, ogni lavoratore deve - limitarsi ad esprimere parole ed atteggia- contattare l'addetto al primo soccorso, che menti di calma e rassicurazione; avvia le procedure eseguendo quanto di - dopo che sono stati somministrati i primi seguito indicato: soccorsi alla vittima, restare a disposizione - si reca immediatamente sul posto inte- di chi è tenuto a ricostruire l'accaduto; ressato dall'evento, prelevando la casset- - fornire, quando richieste, tutte le infor- ta di primo soccorso nel punto più vicino mazioni di cui si è a conoscenza evitando all'emergenza; di trarre conclusioni e di presentare ipotesi - verifica che la scena dell'evento sia in si- di cui non si è certi. curezza; - verifica le condizioni della persona, chia- Principali situazioni che richiedono soccorso rendo l'accaduto con eventuali testimoni; - Ferite, epistassi o traumi con presenza di - valuta la necessità di chiamare i soccorsi sangue; fornendo tutte le indicazioni necessarie, - contusioni, distorsioni, lussazioni, strappi ossia: muscolari, fratture; • natura dell'infortunio o sintomi riscon- - colpi di calore; trati; - lesioni agli occhi; • eventuali interventi di primo soccorso - elettrocuzione, bruciature o ustioni; effettuati. - problemi cardiaci; - punture di insetti o contatti con animali potenzialmente infetti. 11
IL RISCHIO INCENDIO E L'EVACUAZIONE L'incendio è un evento che suscita scalpo- - deposito o uso errato di sostanze infiam- re ma può essere prevedibile e per questo mabili o combustibili motivo il suo rischio deve essere valutato ed opportunamente mitigato. ...e le conseguenze! - Panico delle persone coinvolte Prevenzione Incendi. Cos'è? - riduzione della visibilità È una materia interdisciplinare che studia e - intossicazione e anossia applica misure tese a: - fenomeni di ustione - evitare l'insorgere di un incendio - seri danni strutturali agli edifici - limitarne le conseguenze. ... e quando si applica? All'interno di tutti i luoghi di lavoro è ob- bligo del datore di lavoro redigere una valutazione dei rischi, che comprende la valutazione e la prevenzione di un even- tuale incendio. Gli obiettivi della sicurezza antincendio - Minimizzazione delle occasioni di incen- dio - stabilità delle strutture portanti in tempo utile ad assicurare il soccorso degli occu- panti - limitata produzione del fuoco e dei fumi - possibilità che gli occupanti lascino l'ope- ra indenni o siano soccorsi in altro modo - possibilità per le squadre di soccorso di operare in sicurezza. Le cause di incendio più comuni… - Impianti elettrici progettati, realizzati o utilizzati in modo non adeguato - errato utilizzo di attrezzature elettriche (es. stufe portatili, ostruire la ventilazione, ecc.) - fumare in aree proibite o comunque get- tare mozziconi senza precauzioni 12
Cosa fare in caso di incendio ...ed in caso di evacuazione Nel caso in cui si sviluppi un incendio nel - dirigersi ordinatamente verso il punto di locale in cui ci troviamo, è opportuno: raccolta stabilito, seguendo gli ordini degli - dare immediatamente l'allarme a voce addetti alle emergenze agli addetti antincendio o tramite il pulsan- - utilizzare unicamente le scale e non gli te di allarme ascensori - allontanare le persone presenti aiutando - non tornare indietro per recuperare chi si trova in difficoltà oggetti personali né per altri motivi - chiudere bene la porta dietro di sé, assi- - non fermarsi lungo le vie di esodo o nei curandosi che non ci sia nessuno all'inter- pressi delle uscite di emergenza. no, in attesa dei soccorsi - attendere eventuale ordine di evacua- Principali mezzi di estinzione zione generale dell'edificio o di cessato I principali mezzi di estinzione all'interno allarme. dei luoghi di lavoro sono estintori ed idran- ti. Questi ultimi possono essere utilizzati Nel caso si senta il segnale di allarme in- solo da personale adeguatamente forma- cendi, si deve: to. Sulla superficie di ogni estintore sono - chiudere bene la porta dietro di sé, assi- presenti varie informazioni che facilitano il curandosi che non ci sia nessuno all'inter- suo utilizzo in merito a: no, in attesa dei soccorsi - quantità e tipo di estinguente - abbandonare i locali e… - capacità - operazioni per la messa in funzione - classi di fuoco - avvertenze. 13
LE ATTREZZATURE DI LAVORO Il D.Lgs. 81/08 definisce attrezzatura qual- residui che comportano rischi di ferite siasi macchina, apparecchio, utensile od - segnalare sempre con cartelli di divieto, di impianto destinato ad essere usato duran- prescrizione o di avvertimento ogni condi- te il lavoro e prevede che le attrezzature zione di pericolo. In particolare transenna- messe a disposizione siano conformi ai re e segnalare in modo opportuno le mac- requisiti generali di sicurezza. chine e le apparecchiature in riparazione o manutenzione; è fatto divieto di utilizzare Cosa bisogna fare in caso di utilizzo di at- le macchine fuori uso presenti in reparto trezzature? a scopo didattico-dimostrativo perché non - Attenersi alle istruzioni del manuale a rispondenti alle norme di sicurezza corredo della macchina per l'utilizzo e la - controllare periodicamente lo stato d'uso manutenzione e la scadenza delle tubazioni degli impianti - verificare la presenza delle protezioni fis- alimentati a gas se o mobili o regolabili atte ad impedire la - prima di utilizzare impianti a pressione proiezione di oggetti o l'accesso alle parti richiedere il collaudo e la verifica mobili - controllare che le derivazioni a spina sia- - esporre avvisi che facciano esplicito divie- no provviste di interruttori a monte to, quando la macchina è in movimento, di - usare lampade elettriche portatili solo pulire, oliare, ingrassare, riparare o regi- se protette da gabbia e con impugnatura strare a mano gli organi e gli elementi delle isolante macchine stesse - segnalare sempre ai superiori ogni esi- - verificare che l'interruzione e il successi- genza di sicurezza degli impianti e delle vo ritorno dell'energia elettrica non com- attrezzature. portino il ravviamento automatico della macchina - verificare l'immediata accessibilità delle apparecchiature d'arresto di emergenza e la loro efficienza - verificare l'esistenza del collegamento a terra delle parti metalliche (ove è visibile) - verificare il buono stato d'uso degli ap- parecchi elettrici portatili e dei loro cavi di alimentazione - verificare periodicamente l'efficienza de- gli interruttori differenziali (tasto di prova) - mantenere le macchine pulite da residui di lavorazioni e/o oleosi - manipolare con guanti idonei oggetti o 14
I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.P.I.) Il dispositivo di protezione individuale è Quali sono gli obblighi del lavoratore ri- qualsiasi attrezzatura destinata ad essere in- guardo i DPI? dossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di I lavoratori devono utilizzare i DPI messi proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili a loro disposizione conformemente all'in- di minacciarne la sicurezza o la salute durante formazione ed alla formazione ricevute ed il lavoro, nonché ogni complemento o acces- all'addestramento eventualmente organiz- sorio destinato a tale scopo. zato. I D.P.I. vengono suddivisi in funzione delle par- I lavoratori devono avere cura dei DPI mes- ti del corpo che devono proteggere: si a loro disposizione senza apportarvi mo- - Protezione del Capo difiche di propria iniziativa. - Protezione degli Occhi e del Viso Al termine dell'utilizzo, i lavoratori seguo- - Protezione dell'Udito no le procedure aziendali in materia di ri- - Protezione delle Vie Respiratorie consegna e segnalano immediatamente al - Protezione degli Arti Superiori datore di lavoro o al dirigente o al preposto - Protezione del Corpo eventuali difetti o inconvenienti da essi ri- - Protezione degli Arti Inferiori levati nei DPI messi a loro disposizione. - Protezione dalle Cadute dall'Alto LA SEGNALETICA DI SICUREZZA CARTELLI DI DIVIETO CARTELLI DI PRESCRIZIONE Protezione obbligatoria Casco di protezione Protezione obbligatoria VIETATO VIETATO DIVIETO DIVIETO degli occhi obbligatorio dell’udito FUMARE USARE FIAMME LIBERE PASSAGGIO PEDONI DI SPEGNERE CON ACQUA DIVIETO VIETATO VIETATO VIETATO TOCCARE Protezione obbligatoria Calzature di sicurezza Guan di protezione DI BERE ACQUA L’ACCESSO IL TRANSITO AI CARRELLI O EFFETTUARE MANOVRE delle vie respiratorie obbligatorie obbligatori CARTELLI DI AVVERTIMENTO Protezione obbligatoria Protezione obbligatoria Protezione individuale del corpo del viso obbligatoria contro le cadute dall’alto Materiale infiammabile Materiale Raggi Laser Bassa temperatura Materiale esplosivo Radiazioni non ionizzan o alta temperatura radioavo Campo magneco intenso Sostanze velenose Sostanze corrosive Rischio biologico Sostanze nocive o irritan 15
Scopo della segnaletica di sicurezza è quel- Negli ambienti di lavoro la segnaletica svol- la di attirare in modo rapido e facilmente ge un ruolo fondamentale nella prevenzio- comprensibile l'attenzione del lavoratore ne degli infortuni, ma non costituisce in su oggetti e/o situazioni che possono esse- alcun caso una misura di protezione. re fonti di rischio. Nei cartelli il messaggio viene indicato tramite: il COLORE, la FORMA e la SIMBO- CARTELLI DI SALVATAGGIO LOGIA che, combinati tra loro, rendono il segnale unico ed inequivocabile. Percorso / Uscita emergenza CARTELLI DI EMERGENZAANTINCENDIO Direzione da seguire (Segnali di informazione addizionali ai pannelli che seguono) Lancia anncendio Scala Esntore Telefono per interven anncendio Pronto soccorso Lavaggio Barella Doccia di sicurezza Direzione da seguire (Cartelli da aggiungere a quelli che precedono) Telefono per salvataggio e pronto soccorso IL POSTO DI LAVORO I LUOGHI DI LAVORO sono quegli spazi de- - i luoghi di lavoro, gli impianti ed i dispo- stinati ad ospitare posti di lavoro, ubicati sitivi vengano sottoposti a regolare ma- all'interno dell'azienda o dell'unità pro- nutenzione tecnica e vengano eliminati, duttiva, nonché ogni altro luogo di perti- quanto più rapidamente possibile, i difetti nenza dell'azienda o dell'unità produttiva rilevati che possono pregiudicare la sicu- accessibile al lavoratore nell'ambito delle rezza e la salute dei lavoratori; proprie attività. - i luoghi di lavoro, gli impianti ed i dispo- I luoghi di lavoro devono essere conformi sitivi vengano sottoposti a regolare puli- a tutti i requisiti indicati nel Decreto Legi- tura, onde assicurare condizioni igieniche slativo 81/08. adeguate; Il datore di lavoro provvede affinché: - gli impianti ed i dispositivi di sicurezza, - le vie di circolazione interne o all'aperto destinati alla prevenzione o all'eliminazio- che conducono ad uscite o ad uscite di ne dei pericoli, i vengano sottoposti a rego- emergenza, nonché queste ultime, siano lare manutenzione ed al controllo del loro sgombre, allo scopo di consentirne l'utiliz- funzionamento. zazione in ogni evenienza; 16
I PRINCIPALI RISCHI I VIDEOTERMINALISTI Cos'è un Videoterminale? - posizionamento non corretto dello scher- Uno schermo alfanumerico grafico, a pre- mo rispetto alle finestre e ad altre sorgenti scindere dal tipo di procedimento di visua- luminose. Ciò causa abbagliamenti, riflessi lizzazione. fastidiosi ed un maggiore contrasto chia- ro-scuro; ... e un Videterminalista? - sfarfallio dei caratteri e dello sfondo, so- Il lavoratore che utilizza un'attrezzatura prattutto con gli schermi di vecchia gene- munita di videoterminali, in modo siste- razione; matico ed abituale, per almeno 20 ore - cattiva visualizzazione di singoli caratteri, settimanali. frasi o di intere porzioni di testo; - desktop disordinato e sfruttato in manie- Quali sono i possibili problemi di salute ra insoddisfacente. di chi utilizza apparecchiature munite di Videoterminale? Cosa Fare? Posizionare lo schermo correttamente • Disturbi oculovisivi rispetto alle fonti di luce naturale per evi- tare riflessi e abbagliamenti regolando, all'occorrenza, anche le tende per evitare una luce troppo intensa. Le fonti di luce artificiale devono essere poste fuori dal campo visivo del lavoratore e devono essere dotate di schermo. Si sconsiglia l'uso di lampade da tavolo poiché non garantiscono una distribuzione • Disturbi muscolo scheletrici uniforme della luce. È necessario regolare il video per evitare sfarfallamenti ed una eccessiva luminosità. I DOLORI AL COLLO ED ALLE ARTICOLA- ZIONI sono imputabili a: - posizione sedentaria protratta o postura scorretta; - spazio insufficiente per la tastiera ed il I DISTURBI ALL'APPARATO VISIVO sono mouse; dovuti essenzialmente ad un'elevata solleci- - mancanza di ausili di lavoro ergonomici tazione e all'affaticamento degli occhi. (ad es. poggiapiedi, poggiapolsi per tastie- L'apparato oculare è sollecitato per i seguen- ra e mouse); ti motivi: - altezza della sedia non perfettamente ido- - sforzo accomodativo e adattativo (distanze nea o del tutto inidonea alle caratteristiche e livelli di luminosità sempre differenti); fisiche dell'utente ; 17
- schermo collocato in posizione rialzata; contrasto ed essere leggibili dalla normale - uso di occhiali non idonei o ridotta capacità posizione di lavoro. Il mouse o qualsiasi di- visiva (l'uso di occhiali progressivi non adatti spositivo di puntamento in dotazione alla può, infatti, costringere il lavoratore ad assu- postazione di lavoro devono essere posti mere una posizione incongrua con la testa). sullo stesso piano della tastiera, in posizio- ne facilmente raggiungibile e disporre di Cosa Fare? uno spazio adeguato per il loro uso. Arredi. La scrivania deve essere sufficien- Sedile di lavoro. Il sedile di lavoro deve temente ampia, tale da poter contenere le essere stabile e permettere all'utilizza- attrezzature e contemporaneamente con- tore libertà nei movimenti, nonché una sentire l'appoggio degli avambracci dell'o- posizione comoda. Il sedile deve avere peratore in fase di digitazione. Il monitor altezza regolabile in maniera indipendente deve poter essere tenuto ad una corretta dallo schienale e dimensioni della seduta distanza (50-70 cm per schermi di dimen- adeguate alle caratteristiche antropome- sioni normali). triche dell'utilizzatore. Lo schienale deve Piano di lavoro. Il piano di lavoro dovrà es- fornire un adeguato supporto alla regione sere stabile, di altezza compresa tra i 70 e dorso-lombare dell'utente. Pertanto deve gli 80 cm, di colore chiaro (non bianco) ed essere adeguato alle caratteristiche antro- in ogni caso non riflettente. Lo spazio sot- pometriche dell'utilizzatore e deve avere tostante deve alloggiare comodamente gli altezza ed inclinazione regolabili. Nell'am- arti inferiori e consentire il movimento. La bito di tali regolazioni l'utilizzatore dovrà sedia deve essere del tipo girevole, dotata poter fissare lo schienale nella posizione di basamento stabile, deve avere piano e selezionata. Lo schienale e la seduta devo- schienale regolabili indipendentemente. no avere bordi smussati. I materiali devono In alcuni casi potrà essere necessaria una presentare un livello di permeabilità tale pedana poggiapiedi. Lo spazio sul piano di da non compromettere il comfort dell'u- lavoro deve consentire un appoggio degli tente ed essere facilmente pulibili. Il sedi- avambracci davanti alla tastiera nel corso le deve essere dotato di un meccani smo della digitazione, tenendo conto delle carat- girevole per facilitare i cambi di posizione teristiche antropometriche dell'operatore. e deve poter essere spostato agevolmente Tastiera e dispositivi di puntamento. La secondo le necessità dell'utilizzatore. Un tastiera deve essere separata dallo scher- poggiapiedi sarà messo a disposizione di mo e facilmente regolabile, dotata di mec- coloro che lo desiderino per far assumere canismo di variazione della pendenza onde una postura adeguata agli arti inferiori. Il consentire al lavoratore di assumere una poggiapiedi non deve spostarsi involonta- posizione confortevole e tale da non pro- riamente durante il suo uso. vocare l'affaticamento delle braccia e delle Computer portatili. L'impiego prolungato mani. La tastiera deve avere una superficie dei computer portatili necessita della for- opaca onde evitare i riflessi. La disposizio- nitura di una tastiera e di un mouse o altro ne della tastiera e le caratteri stiche dei dispositivo di puntamento esterni, nonché tasti devono agevolarne l'uso. I simboli di un idoneo supporto che consenta il cor- dei tasti devono presentare sufficiente retto posizionamento dello schermo. 18
LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Cos'è? Con questo termine si intendono tutte le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, com- prese le azioni del sollevare, deporre, spin- gere, tirare, portare o spostare un carico. Quali sono i rischi? Le attività di movimentazione manuale, per le loro caratteristiche intrinseche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, potrebbero comportare rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari, patologie più in generale delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari. Informazione, formazione, addestramento Prima di intraprendere un'operazione di movimentazione manuale dei carichi occor re conoscere e fare attenzione ad una serie di condizioni e caratteristiche esterne che possono abbassare il rischio di incorrere in un infortunio o in una patologia correlata. Per questo è bene ricevere: - informazioni adeguate relativamente al contenuto, al peso, alle dimensioni ed alle altre caratteristiche del carico movimen- tato; - formazione adeguata in relazione ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta ese- cuzione delle attività; - addestramento adeguato in merito alle corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale del carico specifico. 19
Comportamenti corretti e scorretti RISCHIO ELETTRICO Per sollevare e movimentare un carico si deve: - flettere le ginocchia, mantenendo il cari- co vicino al corpo; - alzarsi lentamente, facendo leva sulle gambe; - ricorrere ad ausili meccanici od all'aiuto di un collega nel caso di carichi pesanti/ ingombranti; - in caso di rotazione, girare tutto il corpo utilizzando le gambe; - in caso di carichi su piani alti, usare una scala Per sollevare e movimentare un carico non si deve: Che cos'è il rischio elettrico? - flettere la schiena; Il rischio elettrico deriva dagli effetti dan- - fare movimenti veloci o strappi; nosi che la corrente elettrica può produrre - ruotare solo il tronco in caso di rotazione; all'uomo in modo diretto o indiretto, con- - inarcare la schiena in caso di carichi su nessi all'utilizzo di materiali, delle attrez- piani alti. zature e degli impianti elettrici. Gli effetti dannosi della corrente elettrica sull'uomo Fattori individuali di rischio possono derivare da: Esistono situazioni che devono essere va- lutate in modo specifico, perché legate a • Contatto Diretto caratteristiche fisiche temporanee o per- C'è un contatto diretto quando una parte manenti del singolo lavoratore: del corpo viene a contatto accidentalmen- - donna in gravidanza; te con una parte attiva dell'impianto, ov- - lavoratori molto giovani; vero una parte normalmente in tensione - lavoratori anziani; (es. barre elettrificate dei quadri elettrici, - inidoneità fisica a svolgere il compito in conduttori elettrici, ecc.). questione; • Contatto Indiretto - indumenti, calzature o altri effetti perso- C'è un contatto indiretto quando una parte nali inadeguati portati dal lavoratore; del corpo entra in contatto con parti di ap- - insufficienza o inadeguatezza delle cono- parecchiatura che durante il normale fun- scenze o della formazione o dell'addestra- zionamento non sono in tensione ma che mento. si trovano imprevedibilmente in tensione in seguito ad un guasto o un malfunziona- mento. 20
Dove e quando? Come ridurre i rischi? Le situazioni di rischio più frequenti sono Un impianto elettrico costruito a "regola riscontrate nelle seguenti attività: d'arte" (e cioè secondo le specifiche del- - uso scorretto di attrezzature e compo- le normative italiane ed europee) preve- nenti ad alimentazione elettrica (uso di de l'installazione di sistemi di protezione spine multiple, ciabatte o adattatori); contro i contatti diretti/indiretti e contro - utilizzo di componenti elettrici non com- gli effetti termici dovuti a sovracorrenti o pletamente integri (conduttori con isola- sovratensioni. I sistemi di protezione più mento deteriorato, prese o spine rovinate, comunemente usati negli ambienti dome- ecc.); stici e lavorativi sono: - interventi tecnici effettuati su elementi in - messa a terra; tensione; - interruttori magnetotermici; - realizzazione di impianti o parti di essi - fusibili; non idonei all'uso o all'ambiente in cui - interruttori differenziali. sono installati. Suggerimenti… A quali altri rischi è correlato? - Non esiste l'impianto sicuro ma, come L'incendio è forse l'evento negativo più sempre, il nostro comportamento consa- grave e più frequente legato all'impiego pevole può influenzare la probabilità di dell'energia elettrica. Tale fenomeno è as- accadimento di un incidente; sociabile ad una o più delle seguenti cause: - per interventi di manutenzione ordinaria - cattiva realizzazione/progettazione degli e straordinaria è necessario affidarsi a ditte impianti elettrici abilitate e scegliere materiali di qualità; - carente manutenzione degli stessi; - non bisogna credere di essere immuni al - scorretto utilizzo di apparecchiature ad pericolo di folgorazione, cioè di poter sop- alimentazione elettrica (ad es. uso di pro- portare "piccole scosse elettriche"; lunghe, spine multiple, ciabatte). - è nostro interesse rispettare e far rispet- tare le normative di sicurezza degli impian- Quali sono gli effetti della corrente elettri- ti elettrici. ca sul corpo umano? Gli effetti della corrente elettrica sul corpo umano possono assumere varie forme e gravità in relazione al tipo di evento (tipo di contatto, durata dello stesso, tensione, ecc.) ed alle condizioni ambientali (es. umi- dità, resistività del terreno, ecc.). In gene- rale si possono individuare seguenti effetti: - contrazione muscolare (tetanizzazione); - arresto respiratorio; - arresto cardiaco; - ustioni. 21
RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO Cos'è il rischio chimico? La scheda deve essere rigorosamente in Per rischio chimico si intende quello de- lingua italiana. Il fornitore deve inoltre rivato dall'uso e dalla manipolazione di etichettare gli imballaggi contenenti le preparati pericolosi o nocivi e di prodotti sostanze ed i preparati pericolosi forniti, o materie infiammabili, esplodenti o cor- affinché il lavoratore li possa identificare rosive. completamente. L'entità del rischio dipende dal tipo di so- stanza chimica adottata e dalla sua con- Come si entra in contatto con le sostanze? centrazione. Pertanto è indispensabile la L'assorbimento delle sostanze tossiche conoscenza delle composizioni dei prepa- può avvenire per: rati utilizzati al fine di adottare le idonee 1) inalazione; procedure di sicurezza cui tutti i lavoratori 2) ingestione; devono conformarsi. 3) contatto cutaneo. Tali informazioni sono contenute all'inter- no della scheda di sicurezza. Quali sono i comportamenti appropriati? - Stoccare nel luogo di lavoro la quantità Cos'è la scheda di sicurezza? minima di agenti chimici necessari al ciclo La scheda di sicurezza è obbligatoria per lavorativo; tutte le sostanze ed i preparati pericolosi; - conservare i recipienti in luogo separato, è fornita dal responsabile dell'immissione areato, lontano da fonti di calore; sul mercato della sostanza o del preparato - organizzare i depositi in locali idonei; pericoloso; essa è strutturata in 16 voci che - verificare che le sostanze pericolose, in- danno al lavoratore tutte le informazioni di clusi gli scarti, siano contenuti in recipienti cui necessità per un corretto uso dell'agen- a tenuta dotati di buona chiusura e oppor- te chimico pericoloso. tunamente etichettati; Le principali voci sono riportate di seguito: - smaltire gli scarti nel rispetto della nor- - identificazione del prodotto e della so- mativa sui rinuti; cietà; - non versare in fogna; - composizione/informazione sugli ingre- - conservare i recipienti in luogo areato, dienti; ventilato, lontano da fonti di calore; - indicazioni dei pericoli; - chiudere sempre i contenitori; - misure di primo soccorso e antincendio; - leggere attentamente e seguire scrupo- - misure in caso di fuoriuscita accidentale; losamente le schede di sicurezza o le indi- - manipolazione e stoccaggio; cazioni; - controllo dell'esposizione/protezione in- - manipolare i prodotti chimici lontano da dividuale; fiamme libere, sorgenti di calore e scintille - proprietà fisiche e chimiche; non utilizzare recipienti per alimenti per - informazioni tossicologiche; conservare o utilizzare gli agenti chimici. - considerazioni sullo smaltimento. 22
dentistici. Una condizione di rischio quindi frequente, tra le prime e maggiormente segnalate. Come prevenire? - Lavaggio delle mani con acqua e deter- gente; - uso dei guanti che devono essere sempre indossati quando vi è o vi può essere con- tatto con elementi biologici; - camici, grembiuli di protezione, ma- scherine, occhiali e coprifaccia protettivi devono essere sempre indossati durante l'esecuzione di procedure che possono produrre l'emissione di goccioline o schizzi di liquidi biologici; - pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro; - periodica manutenzione dei filtri degli impianti di condizionamento. Cos'è il rischio biologico? Il rischio biologico consiste in pericoli per la salute umana, allergie, intossicazioni, in- fezioni, trasmissioni di patologie, ognuno di essi derivanti dall'incontro della perso- na con microrganismi che si propagano o meno nella comunità. Dove si può trovare? Quella riassumibile come biologica è una condizione di rischio molto trasversale e che, data la vastità degli agenti che ne sono responsabili, può inficiare la salute e la sicurezza di ambienti di lavoro mol- to differenti tra loro: un bagno pubblico come un campo coltivato, un allevamento, ma anche una scuola, uffici, luoghi pubbli- ci, laboratori di piercing e tattoo, gli studi 23
RISCHIO RUMORE Cos'è il rumore? ad una riduzione dell'udito). Il rumore viene definito come un "suono Può determinare inoltre: sgradevole". Ha la stessa natura del suono, - alterazioni della frequenza cardiaca e cir- nel senso che entrambi sono il risultato di colatoria; energia meccanica emessa da una sorgen- - modificazioni della pressione arteriosa; te che si propaga in un mezzo (solido, liqui- - aumento delle resistenze vascolari peri- do o gassoso) sotto forma di vibrazioni, ma feriche; il rumore è un suono che non vorremmo - modificazioni funzionali del sistema ner- sentire. voso e neurovegetativo; - alterazioni a carico dell'apparato dige- Come percepiamo il suono? rente. Le onde sonore che raggiungono il nostro orecchio vengono successivamente inviate Come possiamo difenderci? attraverso vie nervose particolari al cervel- Il rischio rumore può attenuarsi attraverso: lo, che le elabora in percezioni uditive. - isolamento della sorgente di rumore con Possono raggiungere il nostro orecchio opportuni materiali fonoisolanti; solo frequenze comprese tra 20 Hz e - smorzamento delle vibrazioni mediante 16.000 Hz. idonei materiali (gomme, ammortizzatori a molle e tappeti di feltro); Quali sono le possibili conseguenze del - idonea manutenzione delle macchine rischio rumore? rumorose. Gli effetti più evidenti sono a carico dell'o- Solo come "ultima spiaggia", una volta che reccchio che può essere interessato da due siano state valutate possibili soluzioni tec- diverse situazioni: niche ed organizzative senza successo, si - un rumore molto forte, come un'esplo- può ricorrere all'utilizzo degli appositi DPI sione, può provocare dolore, fino alla rot- contro il rumore: cuffie, tappi, archetto. tura del timpano (un rumore sopra 85 de- cibel senza protezioni, ad esempio, porta 24
IL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO Lo stress correlato al lavoro è considerato, Dal punto di vista psicologico i principali a livello internazionale, europeo e nazio- effetti possono manifestarsi sotto forma di nale, un problema sia dai datori di lavoro ansia, irritabilità, depressione ed eccessiva che dai lavoratori. Lo stress, potenzial- fragilità. mente, può infatti colpire in qualunque Dal punto di vista cognitivo possono ma- luogo di lavoro e qualunque lavoratore, a nifestarsi problemi di concentrazione e di prescindere dalla dimensione dell'azienda, memoria. dal campo di attività, dal tipo di contratto Dal punto di vista sociale la rete delle re- o di rapporto di lavoro. lazioni sociali può subire dei mutamenti in senso peggiorativo. Cos'è lo stress lavoro-correlato? Dal punto di vista fisico si possono mani- Lo stress sul lavoro può essere definito festare alterazioni, per esempio del ritmo come un insieme di reazioni fisiche ed sonno-veglia, o vere e proprie sindromi o emotive dannose che si manifesta quando disturbi (per esempio: disturbi del sonno, le richieste poste dal lavoro non sono com- disturbi gastrointestinali, disturbi cardiova- misurate alle capacità, risorse ed esigenze scolari, ecc.). del lavoratore (Niosh, 1999). Le cause dello stress sul lavoro possono essere molteplici e variare da persona a persona. I fattori potenzialmente stresso geni (stressors) sul lavoro possono essere distinti principalmente in due diverse ca- tegorie: - contesto di lavoro (ruolo nell'organizza- zione, cultura organizzativa, sviluppo di car- riera, relazioni interpersonali sul lavoro); - contenuto di lavoro (ambiente di lavoro e attrezzature, carico e ritmo di lavoro, ora- rio di lavoro). Lo stress non è una malattia, ma una situa- zione, ed un'esposizione prolungata può Gli effetti dello stress, inoltre, possono ri- ridurre l'efficienza sul lavoro e deter mina- percuotersi non solo sull'individuo ma an- re un cattivo stato di salute. che sull'organizzazione. I principali effetti Lo stress, se eccessivo e prolungato, può dello stress sull'organizzazione sono: as- avere ripercussioni negative sul lavoratore senze per malattia, aumento del turnover, dal punto di vista psicologico, cognitivo, frequenti problemi disciplinari, riduzione sociale e fisico. della produttività, aumento di errori ed infortuni sul lavoro, riduzione del senso di appartenenza e riduzione di competitività. 25
ASSOLAVORO Corso Vittorio Emanuele II, 287 - 00186 Roma Tel. 06/3244838 Fax 06/77607613 assolavoro@assolavoro.eu www.assolavoro.eu FELSA CISL Via dei Mille, 56 - 00185 Roma Tel. 06/8840867 Fax 06/84080735 felsa@cisl.it www.felsa.cisl.it NIDIL CGIL Via Michelangelo Buonarroti, 51 - 00185 Roma Tel. 06/44340310 - 44340140 - 44340510 - 44340296 Fax 06/44340282 nidil@nidil.cgil.it PEC: nidilcgilnazionale@pec.it www.nidil.cgil.it UIL TEMP Via Po, 162 - 00198 Roma Tel. 06/92594050 info@uiltemp.it uiltemp@pec.it www.uiltemp.it
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