LA RISPOSTA DEL MONDO VEGETALE: FLORA ALPINA - C. BARONI, S. ARMIRAGLIO, A. GHIANI, M. CACCIANIGA, S. CITTERIO Rodolfo GENTILI

Pagina creata da Manuel Fiori
 
CONTINUA A LEGGERE
LA RISPOSTA DEL MONDO VEGETALE: FLORA ALPINA - C. BARONI, S. ARMIRAGLIO, A. GHIANI, M. CACCIANIGA, S. CITTERIO Rodolfo GENTILI
LA RISPOSTA DEL MONDO VEGETALE:
             FLORA ALPINA
                       Rodolfo GENTILI &
C. BARONI, S. ARMIRAGLIO, A. GHIANI, M. CACCIANIGA, S. CITTERIO
LA RISPOSTA DEL MONDO VEGETALE: FLORA ALPINA - C. BARONI, S. ARMIRAGLIO, A. GHIANI, M. CACCIANIGA, S. CITTERIO Rodolfo GENTILI
«Termofilizzazione» di flora e vegetazione
In varie parti del globo, biologi ed ecologi vegetali osservano un aumento di specie
adatte a climi caldi: tale processo è detto «termofilizzazione»

Primi studi a partire dagli anni ’90 team austriaci e svizzeri
     Ritirio dei ghiacciai

           Risalita delle specie vegetali                        Aumento del numero di specie
                                                                          in quota

                Velocità di migrazione: 4m/10
LA RISPOSTA DEL MONDO VEGETALE: FLORA ALPINA - C. BARONI, S. ARMIRAGLIO, A. GHIANI, M. CACCIANIGA, S. CITTERIO Rodolfo GENTILI
…molteplici studi sulla flora alpina
                     Onde di calore

2001
LA RISPOSTA DEL MONDO VEGETALE: FLORA ALPINA - C. BARONI, S. ARMIRAGLIO, A. GHIANI, M. CACCIANIGA, S. CITTERIO Rodolfo GENTILI
20 anni dopo…
La rete di monitoraggio GLORIA (GLobal Observation Research Initiative in Alpine
            environments) ha confermato le osservazioni degli anni ’90
                  (Gottfried et al. 2012 – Nature Climate Change)

   Zone della rete GLORIA
LA RISPOSTA DEL MONDO VEGETALE: FLORA ALPINA - C. BARONI, S. ARMIRAGLIO, A. GHIANI, M. CACCIANIGA, S. CITTERIO Rodolfo GENTILI
I modelli predittivi (SDM)
Lo sviluppo dei sistemi GIS ha permesso la creazione di Modelli distributivi delle
specie (SDM) che negli ultimi 10 anni sono stati applicati agli effetti del clima sulle
specie
                             Risorse
                        Nutrienti
                        Umidità                                Variabili indirette
                        Luminosità                           Inclinazione
                                                             Esposizione

                     Crescita vegetativa
                   Distribuzione geografica

                                                                                     Disturbo
                                                                             Processi geomorfologici   ?
                                                                             Processi nevosi
                       Variabili dirette
                      / Fattori limitanti
                    Temperatura
                    Reazione (pH)
                    Geologia/Suolo                             Disturbo antropico
                                                              Uso del suolo (pascolo)
                                                              Cambi di copertura del suolo
                               (da Guisan e Thuiller 2005)          (ricolonizzazione)
LA RISPOSTA DEL MONDO VEGETALE: FLORA ALPINA - C. BARONI, S. ARMIRAGLIO, A. GHIANI, M. CACCIANIGA, S. CITTERIO Rodolfo GENTILI
Modello di estinzione al 2080

                                                             + di 1000 citazioni
Secondo Thuiller et. al. 2005 (PNAS) il
“climate change” potrebbe causare
l’estinzione > 60% delle specie vegetali
presenti nelle montagne del S-Europa
(Alpi, Pirenei, Balcani, Appennini)
entro il 2080.

Stima basata su un aumento di
temperature medie in Eurpa di 4.4 C,
secondo previsione IPCC (2001).

                                           Perdita di specie vegetali
LA RISPOSTA DEL MONDO VEGETALE: FLORA ALPINA - C. BARONI, S. ARMIRAGLIO, A. GHIANI, M. CACCIANIGA, S. CITTERIO Rodolfo GENTILI
Capacità di dispersione delle piante…
                   Diversi studi negli ultimi anni si sono focalizzati su:
                    A) Modelli di distribuzione delle specie (SDM)
                        B) Presenza di habitat/nicchie ecologiche
                   C) Capacità dispersione delle piante tramite seme

Breve dist. (Sd)                    Media dist. (Md)                   Lunga dist. (Hd)

Barocoria, ballocoria                Anemocore senza            Anemocore con apparati
      (0-10 m)                  apparati idrocore (10-100 m)      Zoocore (100m-Km)

                          Gentili et al, 2013 - – Plant Ecol.

                            Breve             Media            Lunga
LA RISPOSTA DEL MONDO VEGETALE: FLORA ALPINA - C. BARONI, S. ARMIRAGLIO, A. GHIANI, M. CACCIANIGA, S. CITTERIO Rodolfo GENTILI
Modelli validi ma….
                 Tutti i modelli predittivi dei cambiamenti climatici

                          Validi nelle linee generali ma 

                        a)   Sono su vasta scala (contientale)

                             b) Spesso non considerano:

1) Eterogeneità ambientale derivante da processi geomorfologici

2) Fattori micro-topografia

------------------------------------------------
                                                       Adattamento
                                                   (resistenza a breve termine)
3) Capacità intrinseche delle piante
                                                     Fattori evolutivi
                                                       (a lungo termine)
LA RISPOSTA DEL MONDO VEGETALE: FLORA ALPINA - C. BARONI, S. ARMIRAGLIO, A. GHIANI, M. CACCIANIGA, S. CITTERIO Rodolfo GENTILI
Il nostro studio….in Adamello

                                         Massiccio dell’Adamello:
                                         Alpi centro-meridionali

7 valli disposte a raggiera
LA RISPOSTA DEL MONDO VEGETALE: FLORA ALPINA - C. BARONI, S. ARMIRAGLIO, A. GHIANI, M. CACCIANIGA, S. CITTERIO Rodolfo GENTILI
Metodi: Gradienti altitudinali/temperatura
                       N
     Fascia alpina dell’Adamello
                                   Nivale
         2600 m

                                            Alpino
1600 m
                                                     Limite del bosco

                                                                Montano
Fase 1: Unità geomorfologico/vegetazionali
                   Baroni&Gentili et al., 2007 – Geomorphology
1. Geomorfologia                                 3. Unità geromorfologico-
                                                       vegetazionali
                             Malga Caldea

 2. Vegetazione
Fase 2: fattori ecologici guida per le piante alpine
 Rilevati ca 180 rilievi di vegetazione 5x5 m lungo 1000 m di dislivello su 10 fasce
 di 100 metri in Adamello. Rilevati: fattori biotici/abiotici (Gentili et al., 2013 – Plant Ecology)
                                 Fascia alpina superiore
2600 m

2400 m                                                                              Plot
                                                                                    5x5
2200 m
                                                                                  random
2000 m

1800 m
                                                                                           Rhododendron ferrugineum
1600 m
                                             Limite locale degli alberi

                                                                          Abiotici
                                                                          - T°  indice di temperatura
    Biotici                                                               - Inclinazione
    - Copertura specie                                                    - Suolo (spessore e copertura%)
    - Dominanza specie                                                    - pH
    - Forma biologica                                                     - Nutrienti
    - Metodi di dispersione dei semi                                      - Disturbo geomorfologico

                  Analisi multivariata (CCA multipla)
Fattore chiave: disturbo geomorfologico
                                                             DEPOSITI MORENICI

Processi e depositi glaciali
      Morene e aree deglaciate       Luzula alpino-pilosa

Processi e depositi periglaciali                                VALANCHE
      Nicchie di nivazione
      Rock glaciers
                                     Elaborata una scala
Coni alpini complessi                sulla base del grado
                                         di attività dei
       Debris flow                    processi / stabilità
       Depositi detritici (crollo)        dei depositi          DEBRIS FLOW
       Depositi di valanga

Corridoi alpini
       Canali di valanga
       Canali di debris flow
       Corsi d’acqua
       Canali poligenici              Achillea moschata
Forze ecologiche guida per le piante

Altitudine e disturbo geomorfologico massimi fattori ambientali:
 1) In tutto il range 1600-2599; 2) Nelle singole bande di 100 m

   NB. Temperatura fattore
                                                             Alla microscala
       significativo solo
                                                                 Disturbo
     lungo i 1000 metri di
                                                             influisce di più
     gradiente e non nelle
                                                                  della
   singole bande da 100 m
           (solo al limite del bosco)                          temperatura
Fase: 3 - Biodiversità nei canali alpini
               Gentili et al., 2010 – Flora

  prossimale

    mediale

    distale

                                  TRANSETTI:
               Rilevati ca 300 plot 50x50 cm lungo 20 canali alpini

                                                       plot

                       Rilevati indicatori di biodiversità
                            Alpha – Beta - Gamma
Massima biodiversità sugli argini + in quota
            Biodiversità attesa     Misurata in 20 canaloni differenti in Adamello
              ARGINE (EBL)
                                                                                    = Massima biodiversità

                                                                      α
                                                                          βγ
                                                                      prossimale
               GRETO (CB)
                                                                                          βγ
Ricchezza

                                                                                      α
                                                                                    mediale

                                                                          α
              SPONDE (Bk)
                                                                              βγ
                                                                          distale

                            Zona prossimale coesistono specie di diversi habitat:
                                      pareti, canaloni, coni, praterie
Clima e ruolo dei canali alpini
                                             2700 m
                                                                     ghiacciaio
                                     Global warming e
I Canali:                                               Discesa specie alpine
                                      risalita specie
- Corridoi bio-ecologici: 1)
  ridistribuzione di specie tra                          canali
  piano alpino/montano per:
  gradienti di disturbo; gradienti
  termici.

Molteplicità di microhabitat 
                                            1700 m
- Numerose specie microtereme
(alpino-nivali) si conservano
anche in aree al di sotto del
limite locale del bosco.

                                                    Poa laxa         Oxyra digyna
Flora e vegetazione dei versanti alpini

- Flora molto eterogenea                                   Valanga

- Elevata biodiversità
                                                                                        Salix herbacea
                                            Oxyra digyna
-Rappresentate tutte le
maggiori tipologie di
vegetazione della fasce alpina
e prealpina                            Detrito
                                                             Debris flow
                                                               attivo
                                                                           Epilobium angustifolium

- da vegetazione pioniera delle
                                                                                           Debris Flow
aree proglaciali (Oxyrieti) a                                                              stabilizzato
quella del limite del bosco
                                  Cryptogramma crispa

                                                                                       Debris Flow
                                                                                         antico

                                                  Val Narcanello (BS): 2100 m ca.
I MICRORIFUGI
  Le specie alpine scendono sin sotto il limite del bosco

             - 1600 m

da Rull et al., 2009 – Microrifugi durante glaciazioni  applicati a periodi caldi
Specie alpine in Appennino
    da Favarger, 1984
    Discesa specie alpine
durante ultimo periodo glaciale                                        Senecio incanus

                                                                         Carex foetida

                                                                   Salix herbacea
 LGM in Appennino sett.: da Antonioli e Vai, 2004
                                                    Alpi / Appennino
in trappole
              ECOLOGIA
         Microrifugi             “geomorfologiche”
                            SPECIALIZZATA:

Le stazioni appenniniche delle           M.te Prado - RE (2120 m)
specie artico-alpine ricadono in                        vetta
                                        nivazione
habitat peculiari, legati a
morfologie periglaciali (o glaciali                             canalone
relitte), caratterizzate da una
lunga permanenza nevosa: vette,
canaloni, ghiaioni, morene relitte,
nicchie di nivazione.

  Nicchie di nivazione in cresta

                                        canalone di valanga

                                      Cerastium cerastioides
Salix herbacea
Grazie per
         l’attenzione!!
        Rodolfo GENTILI
              Coautori:

            Carlo BARONI
        Stefano ARMIRAGLIO
         Marco CACCIANIGA
          Alessandra GHIANI
          Sandra CITTERIO

              Ringraziamenti:
             Graziano ROSSI
FINE!        Thomas ABELI
Puoi anche leggere