La programmazione del cinema Lux, maggio e giugno

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La programmazione del cinema Lux, maggio e giugno
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La programmazione del cinema Lux, maggio e giugno

 VITERBO - Al cinema Lux di viale Trento, dal 4 all'8 maggio con i seguenti orari (16,30-19-21,30) verrà proiettato i "Guardiani
della Galassia, vol.2". Guardiani della Galassia 2 è il sequel dell'originale e scanzonato cinecomic diretto da James Gunn. Già dal
titolo, che ammicca all'Awesome Mixtape #2, si capisce che è tempo di capovolgere la musicassetta vintage e scoprire il lato
nascosto dei protagonisti del film che ha dato inizio al franchise.
Il gruppo di eroi atipici e alieni singolari, più che Guardiani della galassia, svogliate sentinelle dello spazio, si tuffa in una nuova
avventura per scoprire l'identità del padre di Peter Quill/Star-Lord (Chris Pratt), lo spavaldo ladro spaziale incastrato suo malgrado
nel ruolo di leader della sgangherata banda. Al fianco dell'impudente Star-Lord, a ranghi sciolti, tornano la bella e letale Gamora
(Zoe Saldana), lo spietato Drax (Dave Bautista), l'irascibile Rocket (voce originale di Bradley Cooper) e ridotto a dimensioni bonsai
l'indisciplinato, scattante Baby Groot (con la voce originale di Vin Diesel). La storia segue l'evoluzione individuale di ciascun
componente e il faticoso processo di consolidamento come

 gruppo e nucleo familiare, cui si vanno aggiungendo nuovi personaggi, nemici redenti e parenti scomodi saltati fuori dai più remoti
anfratti dell'universo. Tra gli interpreti del film troviamo anche Michael Rooker nel ruolo di Yondu, Karen Gillan in quello di
Nebula, mentre Sean Gunn torna a interpretare Kraglin. Il cast include inoltre Pom Klementieff, Elizabeth Debicki, Chris Sullivan e
Kurt Russell nei panni di Ego, il padre di Peter Quill.
Solo il 9 ed il 10 maggio ci sarà "Il giardino degli artisti, l'Impressionismo americano" con ingresso 10 euro ed i seguenti orari
(17-19-20,45-22,30). Una festa per gli occhi dedicata agli artisti amerciani che sono stati folgorati dal giardino di Monet a Giverny e
sono divenuti a loro volta dei giganti. Con opere di Mary Cassatt, John Singer Sargent, Childe Hassam, Philip Leslie Hale. Quella
tra arte e giardini è una storia d'amore straordinaria.
In epoca moderna tutto inizia in un paesino francese, in quella Giverny che aveva ammaliato Claude Monet trasformandosi in fonte
di ispirazione per decine e decine di pittori del tempo. Non è però solo l'Europa a rimanere stregata dalle ninfee. Quando nel 1886 il
mercante d'arte francese Paul Durand-Ruel porta trecento dipinti impressionisti a New York, infatti, non può probabilmente

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immaginare quanto accadrà di lì a breve, quando moltissimi artisti americani faranno i bagagli e partiranno per un pellegrinaggio
verso lo stagno più famoso di tutto il movimento impressionista.
È da qui che prende il via Il Giardino degli artisti. L'impressionismo americano di Phil Grabsky che sarà nei cinema solo il 9 e 10
maggio come nuovo appuntamento della stagione della Grande Arte al Cinema. Il documentario racconta infatti le vicende
dell'Impressionismo americano e del suo rapporto con il Garden Movement, fiorito tra 1887-1920. Entrambi i movimenti hanno
risposto al rapido cambiamento sociale causato dall'industrializzazione americana. La crescente urbanizzazione stava infatti
spingendo l'emergente classe media a cercare rifugio in periferia, dove nel tempo libero era possibile coltivare piccoli e grandi
giardini privati.
Si apre con la mostra The Artist's Garden: American Impressionism and the Garden Movement, 1887-1920 della Pennsylvania
Academy of the Fine Arts di Philadelphia. Ci accompagna quindi nel Connecticut, ad Old Lyme, città natale dell'impressionismo
USA grazie alla mecenate Miss Florence Griswold, che mise la sua dimora neoclassica a disposizione di artisti come Henry Ward
Ranger (1858-1916) e Willard Metcalf (1858-1925), affascinati da spiagge, luci e paludi di questo angolo di paradiso. Si passa
quindi a visitare Appledore Island, dove la poetessa Celia Thaxter, accolse artisti come Emerson, Nathaniel Hawthorne, Henry
Wadsworth Longfellow, John Whittier e Sarah Orne Jewe trasformando l'isola in un luogo di incontro straordinario che avrebbe
ispirato, tra l'altro, 300 opere dell'incisore, disegnatore, illustratore e pittore tra i più famosi nell'ambito dell'impressionismo
americano: Childe Hassam (1859-1935). Del resto Celia, come moltissime altre donne

 americane del tempo, intese il giardino non solo come un'oasi di pace ritrovata ma anche come uno spazio politico: mentre la
popolarità di giardinaggio cresceva, infatti, le donne cominciavano ad accedere a nuove professioni, a leggere gli scritti di orticoltori
inglesi come Gertrude Jekyll e William Robinson, ad attivarsi per i diritti civili per diventare sempre più indipendenti. Così, se fino a
pochi anni prima la Hudson River School aveva narrato i paesaggi epici di un America sconfinata e gloriosa, ora gli impressionisti
offrivano una lettura più intima e riservata della natura, curando la poetica del singolo istante, gli effetti atmosferici e tonali, le
sfumature delle siepi e dei gazebi ricoperti di fiori
 Inoltre, dall'11 al 17 maggio sarà proiettato "Baby Boss" (rario 16-18). BABY BOSS è una divertente commedia per grandi e
piccoli, che racconta cosa succede all'interno di una famiglia quando arriva un nuovo bebè. Il tutto raccontato dal punto di vista
fantasioso di un bambino di 7 anni, di nome Tim.
Nella testa di un bambino di sette anni, l'arrivo a casa di un fratellino è infatti un evento misterioso e affascinante, da romanzare e
interpretare con tutti i ghiribizzi e gli slanci dell'immaginazione. Timothy Templeton, ad esempio, se lo vede arrivare in taxi, vestito
di tutto punto in abiti eleganti e cravatta su misura, ventriquattrore alla mano e mocassini lucidi. La vita da figlio unico che
conosceva cambia radicalmente e condividere l'attenzione dei genitori è il sacrificio minore. Il nuovo arrivato non è soltanto molesto
e rumoroso, come tutti i bambini, è un ometto maturo che maschera discorsi da adulto con farfugliamenti adorabili e incomprensibili
"bubu dada". I sospetti di Timothy sono fondati: suo fratello minore è un agente infiltrato della Baby Corp e l'appuntamento giochi è
in realtà una riunione segreta in salotto con un gruppo di suoi pari. Insomma, Baby Boss altri non è che una spia in missione segreta,
e solo Tim potrà aiutarlo. I due piccoli soci saranno catapultati in un'avventura stravagante e, per riuscire a sventare un complotto
ignobile, saranno coinvolti in una battaglia epica fra cuccioli e bambini.
Sempre dall'11 al 17 maggio si potrà vedere "The circle" (orari 19,30-21). The Circle è un thriller moderno, ambientato in un
futuro non distante, in cui la privacy è punita dalla legge e le persone devono costantemente chiedersi quale prezzo siano pronte a
pagare per ottenere la conoscenza. Basato sul bestseller internazionale "Il Cerchio" di Dave Eggers, The Circle è un emozionante
thriller

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 psicologico, interpretato da Tom Hanks, Emma Watson, John Boyega e Karen Gillan. Appena fa il suo ingresso nella più grande
azienda di tecnologia e social media del mondo, The Circle, Mae (Emma Watson) è incoraggiata dal Fondatore della società
Eamon Bailey (Tom Hanks) a rinunciare alla propria privacy e a vivere la sua vita in un regime di trasparenza assoluta. Ma
nessuno è veramente al sicuro quando tutti hanno la possibilità di guardare.
Infine, "Maurizio Cattelan, Be Right Back", verrà trasmeso solo il 30 e 31 maggio ,biglietto 10 euro, orari: 17-19-20,45-22,30.
Prendete uno degli artisti più irriverenti, provocatori e geniali degli ultimi anni. E provate a immaginarvi cosa accadrebbe se tentaste
di raccontare la sua carriera dirompente.
Nell'impresa si è cimentata la regista Maura Axelrod che in Maurizio Cattelan racconta uno dei personaggi più ironici dell'arte del
nostro tempo, intervistando curatori, collezionisti, luminari del mondo dell'arte (ed ex-fidanzate) su ciò che rende unico l'autore di
opere come La nona ora] (che mostra Papa Giovanni Paolo II colpito da un meteorite) e Him] (che ritrae Hitler in ginocchio, come
uno scolaretto intento a pregare). Dopo un periodo in cui si è specializzato in opere basate sulla tassidermia, Cattelan ha cominciato
infatti a creare statue di cera a grandezza naturale dedicate a personaggi famosi: da qui sono nati alcuni dei suoi pezzi più celebri,
come la sua Untitled], in cui da un buco nel pavimento esce l'autoritratto dell'artista.
Il docu-film sarà nelle sale solo il 30 e il 31 maggio nell'ambito della stagione della Grande Arte al Cinema che ha già visto il
successo dell'appuntamento dedicato all'artista Marina Abramovic. MAURIZIO CATTELAN: BE RIGHT BACK ci accompagna
in un

 viaggio vertiginoso in compagnia dell'uomo che, dalla fine degli anni Ottanta ad oggi, ha scosso il mondo dell'arte contemporanea
con una serie di installazioni dirompenti a partire dalla celebre Torno subito], che prende il nome dal cartello che Cattelan aveva
attaccato al muro della galleria che doveva ospitare la sua esposizione. Per arrivare sino ai manichini di bambini impiccati a un
albero a Milano, a L.O.V.E] (una mano aperta con un solo dito, il medio, che si staglia davanti alla Borsa di Milano) e a Daddy
Daddy], un coloratissimo Pinocchio di Walt Disney affogato in una piscina.
Tra i protagonisti del film anche Massimiliano Gioni, critico d'arte e direttore associato del New Museum of Contemporary Art di
New York. I due diventano amici quando nel 1998 Gioni deve intervistare Cattelan per la rivista Flash Art. Per ogni domanda
Cattelan cerca una risposta online, riciclando frasi altrui. Si divertono così tanto che l'artista propone a Gioni di rilasciare una serie di
interviste al suo posto, diventando in qualche modo la sua controfigura. Cosa che accade in numerose occasioni, divenendo a sua

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volta una performance.
Del resto nel corso della sua carriera ventennale, Maurizio Cattelan ? nato a Padova nel 1960 da una famiglia modesta ? non ha mai
smesso di stupire come ha dimostrato anche Maurizio Cattelan: All], la retrospettiva del 2011 a lui dedicata dal Guggenheim
Museum di New York, che ne ha consacrato definitivamente il successo. Così quello di Maura Axelrod si trasforma in un ritratto
divertente e appassionato per capire chi sia davvero Maurizio Cattelan, dalle origini a oggi. Con tutta l'ironia che lo caratterizza.
A giugno altro grande appuntamento con l'arte con "Michelangelo amore e morte" il 19-20 e 21 giugno, ingresso 10 euro, orari:
17-19-20,45-22,30. Trama: In coincidenza con una mostra alla National Gallery di Londra, si ripercorrono la vita e le opere di
Michelangelo, che al pari di Leonardo Da Vinci è considerato uno dei più grandi artisti del Rinascimento e forse di tutti i tempi.
Nell'esplorare il suo legame con i contemporanei e la sua immensa produzione tra pittura, scultura e architettura, grande attenzione
viene riservata al David esposto a Firenze, alla Cappella Sistina di Roma e alla Madonna di Manchester, dipinto incompiuto
custodito proprio alla National Gallery.

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