LA PRODUZIONE DI FITOCOSMETICI NEL LABORATORIO DI FARMACIA - Natural1
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fitocosmesi LA PRODUZIONE DI FITOCOSMETICI NEL LABORATORIO DI FARMACIA Complementi necessari al benessere e sempre più legati ai concetti di salute, sicurezza ed equilibrio della persona, i cosmetici possono essere un’opportunità di sviluppo della farmacia, in particolare i fitocosmetici, realizzati con formulazioni che privilegiano gli ingredienti naturali e di derivazione vegetale. 34 t natural 1 maggio 2014
* Alessandro Rossi ** Stefania Cagnazzo L a parola cosmetico deriva I cosmetici nell’era aggiunto legato alla natura del dal greco kosm tikos che moderna punto vendita, alla specializza- significa “che ha il potere I cosmetici continuano ad avere zione del personale, al servizio di sistemare” o “abile nel decora- anche nell’era moderna un ruolo professionale di assistenza, alla re”. Da questo derivano le paro- molto importante nella vita quo- sicurezza, efficacia e qualità dei le kosmein (adornare) e kosmos tidiana di tutti noi, l’impiego di prodotti. Il valore del cosmetico (ordine, armonia), a quest’ulti- molti di essi è legato a compor- è ancora maggiore se esso è sta- ma il significato attuale di “uni- tamenti abituali di cui non pos- to allestito nel laboratorio della verso” è stato attribuito dagli siamo fare a meno. farmacia. La cosmetica galenica antichi dall’osservazione del suo Rientrano, infatti, nella defi- rappresenta una grande oppor- perfetto ordine. nizione di cosmetico non solo tunità di sviluppo per la farma- L’utilizzo dei cosmetici da parte i prodotti da trucco, ma anche cia e di recupero professionale dell’uomo nasce con l’uomo stes- quelli destinati all’igiene e de- per il farmacista. so, associato sin dalle sue origini tersione. Le moderne apparecchiature alla lotta, alla caccia, alle super- Oggi i prodotti cosmetici sono di laboratorio e un’adeguata stizioni religiose e, più tardi, alla vissuti come complementi ne- preparazione professionale per- medicina e alla farmacia. cessari al benessere e mag- mettono l’allestimento anche in La prima evidenza archeologica giormente legati ai concetti di farmacia di cosmetici che sod- dell’uso dei cosmetici è stata in- salute, sicurezza ed equilibrio disfano i requisiti di sicurezza, dividuata nell’Antico Egitto at- complessivo della persona. Nella efficacia e qualità imposti dalla torno al 4000 a.C. Gli Egiziani realtà moderna l’essere e l’appa- legislazione. utilizzavano tecniche evolute per rire rappresentano due aspetti Attualmente il settore cosmeti- preparare cosmetici di svariati della stessa unità che tendono a co che sta riscuotendo maggior tipi e colori. In molte sepolture, fondersi e amalgamarsi. successo è quello della “Fitoco- il clima secco del deserto ha pre- La comunicazione tra gli indivi- smesi”, cioè dell’impiego premi- servato fino a oggi reperti che te- dui avviene non solo attraverso nente e preferenziale dei deri- stimoniano l’uso del trucco. le parole ma anche e soprattutto vati vegetali nella preparazioni Si pensa che inizialmente l’u- attraverso l’aspetto del corpo. Il destinate all’igiene e all’esteti- sanza di colorare e decorare il nuovo ruolo dei prodotti di bel- ca della pelle. Questo aspetto si corpo, in particolare palpebre, lezza è quello di facilitare tale ricollega sempre al concetto di labbra, palmo delle mani e pian- linguaggio. Quindi, i cosmetici benessere e salute: il prodotto te dei piedi, avesse funzione di sono da considerare strumenti naturale è ritenuto più salubre difesa: respingeva gli insetti, per- quotidiani del mantenimento e sicuro. metteva all’uomo di mimetizzar- del nostro aspetto e del nostro I “fitocosmetici” si prestano si o incutere terrore nei nemici, benessere. È per questo che, no- molto bene a essere allestiti in animali o uomini che fossero. nostante la crisi, il settore dei farmacia: moltissime e di facile L’abitudine a decorare il proprio cosmetici resiste e continua a reperibilità sono le piante che corpo è stata mantenuta dagli In- essere uno dei comparti più flo- possono soddisfare le diverse diani d’America e da molti popoli ridi e importanti tra i beni di esigenze cosmetiche e per le primitivi nostri contemporanei. largo consumo. quali la moderna ricerca scien- Nelle antiche civiltà orientali, i In farmacia, il reparto cosmeti- tifica ha approfondito l’azione e cosmetici oltre che largamente co è sicuramente quello più di- dimostrato la reale efficacia nel diffusi, erano ricchi di significati namico e in continua crescita fornire alla cute sana un ausilio simbolici e molto usati nelle pra- e, d’altra parte, la farmacia rap- per rimanere integra ed esteti- tiche religiose. presenta uno dei canali d’acqui- camente piacevole. In India, Cina ed Egitto alcune di sto preferenziali. Il presupposto fondamentale per queste pratiche sono ancora in Il cosmetico acquistato in far- avviare l’allestimento di cosme- vigore. macia ha per il cliente un valore tici nel laboratorio di farmacia maggio 2014 natural 1 t 35
fitocosmesi è la conoscenza della normativa intende per prodotto cosmetico re la salute delle persone. I re- che ne regolamenta la produzio- e disciplina, in particolare, gli quisiti di sicurezza sono garan- ne e commercializzazione. aspetti relativi alle buone prati- titi essenzialmente attraverso che di fabbricazione, alla com- quattro meccanismi: Normativa sui prodotti posizione e alla presentazione, - il controllo della composizione cosmetici: il alla valutazione della sicurezza, dei cosmetici; Regolamento 1223/2009 alla sperimentazione animale, - la disciplina dell’etichettatura In Italia e in tutti i Paesi mem- agli adempimenti necessari per dei prodotti cosmetici; bri della comunità europea i l’immissione sul mercato de - la valutazione della sicurezza prodotti cosmetici sono disci- prodotti cosmetici e alle infor- dei prodotti cosmetici; plinati dal Regolamento (CE) mazioni sugli effetti indesidera- - la disciplina della presentazione n.1223/2009 del Parlamento bili gravi. alla vendita e della pubblicità. Europeo e del Consiglio, pub- blicato il 30 novembre 2009, Definizioni Composizione dei prodotti entrato in vigore l’11 gennaio Secondo l’articolo 1 del Regola- cosmetici 2010, ma applicato in maniera mento 1223/2009, per prodotto Il Regolamento CE 1223/2009 completa e definitiva dall’11 lu- cosmetico si intende “qualsiasi prevede liste negative, cioè glio 2013. sostanza o miscela destinata ad elenchi di sostanze vietate (Al- Prima di tale data, il settore essere applicata sulle superfici legato II) o ammesse con limita- cosmetico era disciplinato dal- esterne del corpo umano (epi- zioni (Allegato III) nella compo- la Direttiva europea 76/768/ dermide, sistema pilifero e ca- sizione dei prodotti cosmetici, e CEE del 27/7/1976, recepi- pelli, unghie, labbra, organi ge- liste positive, cioè elenchi di so- ta in Italia con la legge n. 713 nitali esterni) oppure sui denti stanze ammesse per specifiche dell’11/10/1986. La Direttiva e sulle mucose della bocca allo funzioni (Allegato IV: coloranti; 76/768/CEE ha subito nel corso scopo, esclusivamente o preva- Allegato V: conservanti; Allega- degli anni oltre cinquanta modi- lentemente di pulirli, profumar- to VI: filtri UV). fiche con lo scopo di adeguarla li, modificarne l’aspetto, proteg- L’articolo 15 del regolamento al progresso tecnico e soprat- gerli, mantenerli in buono stato vieta l’utilizzo nei cosmetici di tutto di rafforzare il livello di o correggere gli odori corporei”. sostanze classificate come Can- tutela e protezione della salute Nello stesso articolo si legge: cerogene, Mutagene e tossiche dei consumatori. “una sostanza destinata ad es- per la Riproduzione (sostanze La legge italiana 713/86 è stata sere ingerita, inalata, iniettata CMR), di categoria 1A, 1B e 2. anch’essa modificata più volte. o impiantata nel corpo umano L’articolo 16 disciplina l’utiliz- Dopo trenta anni dalla sua pub- non è considerata prodotto co- zo dei “nanomateriali”. blicazione, si è ritenuto che la smetico”. Inoltre, al punto 6 del Direttiva non rispettasse più gli considerando al Regolamento si Valutazione della sicurezza standard propri di una buona precisa che lo stesso “riguarda dei cosmetici norma, a livello di chiarezza, soltanto i prodotti cosmetici ad L’articolo 4 del Regolamento coerenza e semplicità e si è in- esclusione dei medicinali, dei stabilisce che per ogni prodotto tervenuti per semplificarla non dispositivi medici e dei biocidi”. cosmetico immesso sul mercato solo attraverso integrazioni e La distinzione tra queste cate- è necessario designare una per- aggiornamenti, ma soprattutto gorie di prodotti è resa possibile sona, fisica o giuridica, quale con la rifusione del testo della dalla definizione particolareg- “Persona responsabile” all’in- direttiva con tutti i suoi emen- giata dei prodotti cosmetici che terno della Comunità. Questa damenti in un testo unico, te- ne traccia i limiti in modo pre- deve garantire il rispetto degli nendo conto delle trasposizione ciso su tre punti: la distinzione obblighi di protezione della attuate dalle legislazioni nazio- dai medicinali, la delimitazione salute, di sicurezza e di infor- nali. Lo scopo del Regolamento della sede di applicazione del mazione dei consumatori ed è 1223/2009 è quello di armoniz- prodotto e l’individuazione de- responsabile non solo della si- zare le disposizioni già esistenti gli scopi esclusivi o prevalenti curezza intrinseca del prodotto in materia, al fine di garantire dell’azione cosmetica. connessa a un uso corretto, ma regole uguali in tutto il territo- Lo scopo principale del Regola- anche di quello che potrebbe de- rio comunitario. mento è assicurare la sicurezza rivare da un uso improprio im- Il Regolamento definisce cosa si dei prodotti cosmetici e tutela- putabile alla eventuale carenza 36 t natural 1 maggio 2014
di informazioni. dati e informazioni relativi al Tale documentazione deve es- Infatti, secondo l’articolo 3 del cosmetico (art.11), la cosiddet- sere conservata per un periodo Regolamento, i prodotti cosme- ta “documentazione informativa di dieci anni dalla data in cui è tici messi in commercio devono sul prodotto”, che viene indica- stato commercializzato l’ultimo essere sicuri per la salute uma- ta con l’acronimo PIF (Product lotto del prodotto in questione. na se utilizzati in condizioni Information File) e include: la d’uso normali o ragionevolmen- formula qualitativa e quantitati- Notifica centralizzata dei pro- te prevedibili, tenuto conto in va; le specifiche fisico-chimiche dotti cosmetici particolare della presentazione e microbiologiche delle materie Tra le novità introdotte dal Re- del prodotto, dell’etichettatura, prime e del prodotto finito; il golamento vi è la notifica cen- delle istruzioni per l’uso e l’eli- metodo di fabbricazione; i dati tralizzata a livello europeo dei minazione, nonché di qualsiasi sulla valutazione di sicurezza; prodotti cosmetici prima della altra indicazione o informazione le prove degli effetti vantati e i loro immissione in commercio. da parte della persona responsa- dati esistenti per quanto riguar- Tale notifica avviene per via te- bile. La presenza di avvertenze da gli effetti indesiderabili; i lematica compilando il modulo non dispensa i responsabili dal dati riguardanti la sperimenta- di notifica on line attraverso il rispetto degli altri obblighi pre- zione animale qualora sia stata sistema denominato Cosme- visti dal regolamento. eseguita. tic Product Notification Portal Al fine di verificare e dimostrare la conformità alle specifiche sul- la sicurezza, la persona respon- sabile garantisce che i prodotti cosmetici prima di essere im- messi in commercio siano stati sottoposti alla valutazione della sicurezza e che sia stata elabora- ta una relazione sulla sicurezza dei prodotti cosmetici (art. 10). La valutazione di sicurezza deve OLIO essere eseguita dal “Valutatore di sicurezza”, un esperto qua- lificato incaricato di verificare l’assenza di rischi in un prodot- VEGETALE to cosmetico prima che venga messo sul mercato. La relazione sulla sicurezza del BENESSERE prodotto cosmetico deve esse- re stilata conformemente alle disposizioni dell’Allegato I del Regolamento “Relazione sulla E BELLEZZA sicurezza del prodotto cosmeti- co” che prevede una “PARTE A” con le informazioni sulla sicu- rezza del prodotto e una “PAR- NATURALE TE B” con l’esito della valutazio- ne della sicurezza, le eventuali avvertenze e istruzioni per l’uso da riportare in etichetta, la spie- gazione della motivazione scien- tifica alla base delle conclusioni della valutazione. La Persona Responsabile deve tenere a disposizione delle au- Laboratori Biokyma s.r.l. - Anghiari (AR) - (39) 0575 749989 - www.biokyma.com torità di controllo una serie di maggio 2014 natural 1 t 37
fitocosmesi (CPNP), che è un portale isti- termine “ingredienti”, secondo ampiamente utilizzato che non tuito e gestito dalla Commis- la denominazione comune de- può essere sostituito susciti sione europea. Le informazioni gli ingredienti contenuta in un gravi preoccupazioni, uno Sta- trasmesse attraverso la notifica glossario compilato e aggiorna- to membro può chiedere alla centralizzata sono rese disponi- to dalla Commissione; Commissione di accordare una bili immediatamente a tutte le - il termine “profumo” o “aro- deroga, previa consultazione del autorità competenti. ma” per i composti odoranti e Comitato scientifico della sicu- aromatici; rezza dei consumatori (CSSC). Norme di fabbricazione - la dicitura “nano”, tra paren- L’articolo 8 del Regolamento tesi, seguita dalla sua denomi- Le funzioni cosmetiche stabilisce che, nella fabbricazio- nazione per ogni ingrediente e la “cosmesi funzionale” ne dei cosmetici, devono essere contenuto sotto forma di nano- I prodotti cosmetici possono es- rispettate le pratiche di buona materiali. sere classificati in diversi modi, fabbricazione, in particolare Se lo spazio sul contenitore è ma le suddivisioni maggiormen- precisa che le norme di riferi- insufficiente, tali informazioni te utilizzate sono quelle che fan- mento sono quelle pubblicate possono essere riportate su un no riferimento alla funzione e nella Gazzetta ufficiale dell’U- foglio di istruzioni, una fascetta alla forma cosmetica. nione Europea, cioè le norme o un cartellino allegati. Le funzioni principali dei cosme- UNI EN ISO 22716 “Cosmetici – tici sono essenzialmente tre: Pratiche di buona fabbricazione Presentazione del prodotto igienica, eutrofica ed estetica. (GMP) – Linee guida sulle prati- cosmetico Esse riflettono gli scopi elenca- che di buona fabbricazione”. Nell’etichetta dei cosmetici, e in ti nella definizione di cosmetico ogni altro testo o forma di pre- all’articolo 1 del Regolamento. Etichettatura dei prodotti sentazione che accompagna il Allo scopo di pulire e correggere cosmetici prodotto non si possono impie- gli odori corporei corrisponde I cosmetici possono essere im- gare diciture, denominazioni, la funzione igienico-detergente messi sul mercato soltanto se il marchi, immagini o altri segni propria dei prodotti da toilette contenitore primario e l’imbal- che attribuiscano ai cosmetici per la detersione di viso, corpo laggio secondario riportano in caratteristiche o funzioni diver- e capelli, che hanno come fine caratteri indelebili e nella lin- se da quelle che possiedono (art. basilare quello di eliminare lo gua dello Stato membro in cui 20 Reg. 1223/2009), cioè puli- sporco da superficie cutanea, il prodotto viene messo in com- re, profumare, modificare l’a- denti e capelli, rispettandone al mercio alcune indicazioni obbli- spetto, proteggere, mantenere tempo stesso le caratteristiche gatorie, tra cui: in buono stato superfici esterne fisiologiche e mantenendo intat- - il nome o la ragione sociale e del corpo umano. In particolare to il pH. la sede legale della persona re- i cosmetici non possono vantare Allo scopo di proteggere e man- sponsabile; attività terapeutiche, né riporta- tenere in buono stato corrispon- - il contenuto nominale al mo- re denominazioni correlate con de la funzione eutrofica, cioè mento del confezionamento; patologie. nutriente-protettiva, propria dei - il numero del lotto di fabbri- prodotti appartenenti all’area cazione; Il divieto di sperimentazione dello skin-care che possiedono - la data di durata minima o la animale la proprietà di mantenere, ove validità post-apertura (PAO); L’articolo 18 del Regolamento vengono applicati, nelle migliori - il Paese d’origine; vieta la sperimentazione sugli condizioni fisiologiche e funzio- - la funzione del prodotto; animali all’interno dell’Unio- nali lo stato dei tessuti, senza - le precauzioni particolari per ne Europea, che va sostituita curare nulla. l’impiego; con metodi alternativi, sia per Allo scopo di profumare e mo- - l’elenco degli ingredienti del i prodotti finiti che per gli in- dificare l’aspetto corrisponde prodotto nell’ordine decrescen- gredienti o le combinazioni di la funzione estetico-decorativa te di peso al momento dell’in- ingredienti. In circostanze ecce- propria dei prodotti da make-up, corporazione, preceduto dal zionali, qualora un ingrediente che riguardano l’abbellimento 38 t natural 1 maggio 2014
estetico attraverso la modifica La fitocosmesi zionali sono quelle che danno in senso gradevole dell’aspetto Quando si parla di fitocosmesi specificità d’azione al prodotto visivo o di quello olfattivo del si fa riferimento a quella parte (es. i sali d’alluminio in un an- corpo o di parti di esso, come del settore cosmetico che pre- titraspirante). Gli additivi ven- viso e capelli. vede l’impiego quasi totale di gono aggiunti, generalmente in Si tratta di una suddivisione di sostanze vegetali o derivate dai piccola quantità, per migliorare natura pratica ed esistono pro- vegetali. La fitocosmesi, pertan- l’aspetto, la sicurezza o la tec- dotti multifunzione. Ad esempio to, può essere considerata una nica di un prodotto (es. conser- uno shampoo può avere sia fun- specializzazione della cosmesi vanti, antiossidanti, umettanti, zione detergente che nutriente. funzionale ed è caratterizzata acidificanti). I dentifrici sbiancanti sono pro- dall’impiego preferenziale e pre- Questa classificazione è utile dotti sia igienici, sia estetici. valente di derivati ricavati dalle dal punto di vista pratico ma Questa suddivisione però è im- piante officinali in forma di pro- non sempre corretta, in molti portante perché ci permette in- dotti puri, principi attivi selezio- casi la distinzione tra le catego- trodurre il concetto di “Cosmesi nati, estratti, tinture, lipidi, oli rie non è così netta. Esistono, funzionale” e “sostanze funzio- essenziali, proteine, coloranti e infatti, sostanze polifunzionali, nali”. idrocolloidi. È opportuno pre- ad esempio idratanti e conser- La “Cosmesi funzionale” è quel stare molta attenzione a tutti i vanti al tempo stesso (sostanza ramo del settore cosmetico che prodotti presentati come “natu- funzionale e additivo), oppure si pone l’obiettivo di realizzare rali” o fitocosmetici, perché in oli vegetali che sono sia ingre- delle preparazioni in grado di ri- realtà non sempre lo sono. Men- dienti di base, sia sostanze fun- pristinare il normale equilibrio tre un cosmetico non può essere zionali, per il loro contenuto delle barriere protettive cuta- formulato integralmente con so- particolare di sostanze attive. nee, ristabilendo le condizioni stanze vegetali, salvo casi limite, Il regno vegetale costituisce ottimali della pelle, prevenen- purtroppo è diffusa la tendenza una fonte eccellente per il re- do o contrastando l’insorgen- a utilizzare l’aggettivo fitoco- perimento degli ingredienti sia za di eventuali inestetismi. Le smetico per preparati normali a come base che sostanze funzio- “sostanze funzionali” sono gli cui sono state aggiunte piccole nali. ingredienti responsabili delle dosi di estratti o di acque di- proprietà cosmetiche di un de- stillate o di lipidi vegetali. Ma, Ingredienti di base: terminato prodotto, sono il cor- la vera fitocosmesi tiene conto oli e grassi vegetali rispondente dei “principi attivi” delle quantità dei componenti Gli ingredienti di base sono in ambito farmacologico e far- di derivazione vegetale: la mag- quelli che conferiscono la forma maceutico. gior parte degli ingredienti deve cosmetica e sono rappresentati La cosmesi funzionale nasce essere derivazione vegetale, i do- principalmente da lipidi (oli, dall’evidenza che anche i pro- saggi devono essere veramente burri, grassi, cere) e tensioat- dotti cosmetici possono avere efficaci e funzionali. tivi (con azione emulsionante, delle capacità funzionali legate detergente, schiumogena). all’interazione con i processi fi- Composizione generale I tensioattivi sono composti siologici cutanei, pur restando dei cosmetici caratterizzati dalla presen- prodotti differenti dai medici- Le sostanze presenti in un pro- za di una parte idrofila e una nali, privi di qualunque finalità dotto cosmetico sono raggrup- parte lipofila. Questa carat- terapeutica e destinati a essere pabili in tre categorie principa- teristica gli consente di agi- applicati su cute sana e integra. li: ingredienti di base, sostanze re alla superficie di contatto I cosmetici non sono prepara- funzionali, additivi. tra fasi diverse, abbassando ti terapeutici, tuttavia poiché Gli ingredienti di base sono la tensione superficiale e la l’ambito della prevenzione e l’insieme delle sostanze che tensione interfacciale. Le pro- quello della cura sono a stretto costituiscono la gran massa di prietà dei tensioattivi sono contatto, possono essere utili un prodotto e definiscono la differenti a seconda che pre- complementi alle cure farmaco- forma cosmetica (es. le cere in valga la parte idrofila o quella logiche di alcune patologie. un rossetto). Le sostanze fun- lipofila: quando la parte idrofi- maggio 2014 natural 1 t 39
fitocosmesi la è preponderante, predomina- stenza del grasso, quelli insatu- grado di sintetizzare autonoma- no le proprietà solubilizzanti o ri ne definiscono la fluidità. mente questi acidi grassi che detergenti; se la parte idrofila Come ingredienti di base, i perciò sono detti “essenziali”, e quella lipofila equivalgono, grassi vegetali influenzano la e devono riceverli dall’esterno, si osserva un effetto emulsio- texture di un prodotto cosmeti- tramite la dieta o tramite appli- nante; quando la parte idrofila co: la presenza di grassi fluidi cazione cutanea locale. è minoritaria, scompaiono le aumenta la stendibilità e mi- proprietà schiumogene. I ten- gliora il tatto dei prodotti che li Ingredienti funzionali: sioattivi sono alla base di due contengono. gli oli essenziali grandi categorie di prodotto, L’attività funzionale dei grassi Gli oli essenziali sono estratti na- detergenti ed emulsioni. Nella vegetali è legata alla frazione turali, caratteristicamente vola- realizzazione di fitocosmetici è insaponificabile. In questa fra- tili, ottenuti per distillazione in opportuno utilizzare tensioatti- zione si ritrovano almeno una corrente di vapore o per spremitu- vi ed emulsionanti di provenien- trentina di sostanze diverse, ra di un unico genere o specie bo- za vegetale. tra cui: tocoferoli (vitamina E), tanica, di cui possiedono le carat- I lipidi sono molto utilizzati idrocarburi ramificati (squale- teristiche organolettiche e di cui nei prodotti da trattamento e ne, karitene), carotenoidi (a e portano generalmente il nome. da trucco con varie funzionali- b-carotene), fitosteroli (cape- In virtù del loro basso peso mole- tà, ma vengono inseriti anche sterolo, b-sitosterolo, stigma- colare, della loro lipofilia e della nei detergenti per apportare sterolo ecc.) e vitamine. L’a- volatilità a temperatura ambiente, i sostanze emollienti a cute e ca- zione di questi componenti a componenti degli oli essenziali pos- pelli. livello dermatologico è princi- sono essere assorbiti dall’organismo Esistono diversi modi di classifi- palmente riepitelizzante, cica- umano per semplice inalazione, per care i grassi. Una prima grande trizzante, emolliente e desensi- ingestione o per assorbimento tran- distinzione deve essere fatta tra bilizzante. scutaneo, come tali oppure sotto- i grassi naturali, ottenuti con L’attività funzionale è legata in forma di ingredienti di creme o altri processi di estrazione, e i grassi certa misura anche al contenu- preparati. sintetici, ottenuti per reazione to in acidi grassi polinsaturi ed Le proprietà biologiche attribuite chimica. A seconda dell’origine, essenziali, tra cui gli acidi lino- agli oli essenziali sono numerose tra i grassi possono essere classifi- leico (serie w-6), a-linolenico cui quella: antibatterica, antivirale, cati in vegetali, animali e mine- (serie w-3) e g-linolenico (serie antifungina e antinfiammatoria. Dal rali. In base alla consistenza a w-6). Nei tessuti animali que- punto di vista cosmetico le attivi- temperatura ambiente sono di- sti acidi grassi sono localizzati tà cosmetiche accertate per gli oli stinti in oli (fluidi), burri (semi- prevalentemente nei fosfolipidi essenziali sono essenzialmente di solidi) e cere (solide). di membrana, che fanno loro da quattro tipi: I grassi vegetali estratti dal- serbatoio. Gli acidi linoleico e - attività profumante: sono state le piante, in genere da semi e a-linolenico sono utilizzati per condotte diverse indagini sull’in- frutti oleosi, sono ampiamente la sintesi di acidi grassi a lunga fluenza che gli oli essenziali hanno utilizzati dalla cosmetica con- catena che sono, a loro volta, sulla psiche umana attraverso la via temporanea con il duplice ruolo i precursori degli eicosanoidi, olfattiva; in campo cosmetico è mol- di ingredienti di base e sostanze ormoni locali che modulano va- to importante la gradevolezza delle funzionali. Essi sono costituiti rie funzioni, tra cui reazioni in- profumazioni e il benessere che esse da trigliceridi, esteri, alcoli e fiammatorie e immunologiche. assicurano agli utilizzatori dei pro- acidi grassi e da una particolare Inoltre, nell’epidermide vengo- dotti; frazione detta “insaponificabi- no utilizzati per la sintesi di al- - attività purificante: gli oli essen- le” perché non contenendo aci- cuni tipi particolari di ceramidi, ziali sono antibatterici, soprattutto di grassi non è coinvolta nella il cemento intercellulare dello contro i batteri Gram-positivi, diffu- reazione di saponificazione con strato corneo, e quindi contri- si sulla cute e coinvolti nel processo alcali. buiscono al corretto funziona- della formazione del cattivo odore Gli acidi grassi saturi a lunga mento della barriera cutanea. durante la sudorazione e nelle mani- catena determinano la consi- Le cellule cutanee non sono in festazioni dell’acne giovanile; 40 t natural 1 maggio 2014
- attività rubefacente: alcuni oli ficate per l’attività di produzione di essere distinto da quello destina- essenziali provocano un arrossa- cosmetici in farmacia, perciò questa to alla preparazione dei galenici, e mento della cute e questo tipo d’a- attività, anche se può sembrare di deve essere suddiviso in aree desti- zione può a volte essere richiesta in tipo artigianale rispetto alla produ- nate alle diverse fasi di lavorazione particolari prodotti da massaggio, i zione in un’azienda, deve avvenire (stoccaggio materie prime, produ- cosiddetti revulsivi; nel rispetto delle stesse disposizioni zione e confezionamento). Inoltre, - attività lenitiva: alcuni oli es- di legge e degli stessi divieti a cui il laboratorio cosmetico non deve senziali, come quello di camomilla, sono sottoposte le aziende cosme- essere in diretta comunicazione con hanno dimostrato una certa attività tiche. i locali di vendita. di tipo lenitivo sulla cute. I cosmetici prodotti in farmacia de- vono soddisfare i requisiti di qualità, Il passo successivo consiste nella La produzione sicurezza ed efficacia, devono essere scelta della tipologia di prodotto di cosmetici in farmacia fabbricati, manipolati, confezionati che si vuole realizzare, nella proget- La produzione di cosmetici in far- e venduti in modo tale da non causa- tazione dello schema formulativo e macia è normativamente possibile e re danni alla salute umana se appli- nella realizzazione del prodotto. non necessita di una autorizzazione cati alle normali o ragionevolmente Per ogni prodotto deve essere nomi- preventiva, anche se in alcune regio- prevedibili condizioni d’uso. nata una “Persona Responsabile” e ni o province è richiesto il parere deve essere redatto e conservato, a igienico-sanitario della ASL di com- Per potere avviare la produzione e disposizione delle autorità compe- petenza, ma deve essere comunicata il confezionamento di cosmetici in tenti, il cosiddetto PIF (Product al Ministero della Salute e alla Re- farmacia occorre, prima di tutto, Information File), un dossier con- gione e deve comunque avvenire nel disporre di locali, attrezzature e tenente tutte le informazioni che rispetto della normativa di settore. personale idonei. Il locale destinato servono a stabilire qualità effica- La legge non prevede norme sempli- all’allestimento dei cosmetici deve cia e sicurezza.
fitocosmesi A questo punto, si procede con ALCUNI ESEMPI lio di Macadamia. la notifica elettronica alla Com- DI FITOCOSMETICI Preparare la fase acquosa B ag- missione Europea dell’attività di ALLESTIBILI NEL giungendo l’acido citrico all’ac- produzione e confezionamento di LABORATORIO DI FARMACIA qua, solubilizzando e controllando prodotti cosmetici. il pH che deve essere intorno a 5. Per quanto riguarda la scelta dei Aggiungere, quindi, il potassio sor- prodotti da formulare, indirizzarsi bato. Porre la fase grassa A in un verso una linea propria di cosmetici turbo-emulsore, cominciare ad agi- funzionali rappresenta una grande tare unendo a filo la fase acquosa B opportunità di sviluppo per la farma- fino a completa omogenizzazione. cia, che può così crearsi una fetta di Controllare il pH che deve essere mercato di alta qualificazione, sen- pari a 5,5. za nulla togliere al settore cosmeti- co già presente. Inoltre, rappresen- ta anche una grande opportunità di sviluppo professionale, in quanto partendo da formulazioni base di provata efficacia è possibile dare espressione alla propria creatività e Preparazione apportare modifiche sulla base della Pesare le sostanze. propria esperienza personale. Sciogliere la fase grassa A Preparazione (1+2+3+4+5+6) a bagnomaria Pesare le sostanze. La possibilità di personalizzare le 65 °C. Aggiungere l’olio di Macada- formulazioni è importante anche Riscaldare separatamente l’acqua mia al RES CONCEPT SUN, tur- dal punto di vista dei consumatori, a 65 °C, quindi aggiungere l’allan- bo-emulsionare fino a completa in quanto permette di sviluppare toina e solubilizzare, ottenendo la omogenizzazione. cosmetici funzionali non reperibi- fase acquosa B. Controllare il pH che deve esse- li in commercio. Per esempio, un Porre la fase grassa A liquefatta in re intorno a 6. individuo intollerante a una deter- un turbo-emulsore, agitare unen- minata sostanza (colorante, conser- do a filo la fase acquosa B fino a vante, essenza,), potrà disporre di completa omogenizzazione. un preparato cosmetico ad hoc. Ottenuta l’emulsione, lasciare * Farmacista S.I.Fit. Tra i fattori determinanti nella scel- raffreddare ed aggiungere infine ** Farmacista S.I.Fit. ta delle formulazioni cosmetiche da la fase C. allestire, rivestono un ruolo molto Controllare il pH che deve essere Bibliografia importante i “trend cosmetici” del pari a 5,5. - REGOLAMENTO (CE) n. 1223/2009 Del Parlamento Europeo e Del Consi- momento. In particolare, in questi glio del 30 novembre 2009sui prodotti ultimi anni si è assistito alla grande cosmetici riscoperta della cosmetica natura- - Bovero A. Dermocosmetologia. Dall’i- le, cioè di prodotti contenenti in- nestetismo al trattamento cosmetico Ed. Tecniche Nuove, 2011 gredienti vegetali o di derivazione vegetale, più propriamente detti “fitocosmetici”. Il regno vegetale, come già detto, è una fonte eccellente per reperire sia ingredienti base sia sostanze fun- zionali e, spesso, se la base contiene eccipienti vegetali, non si hanno più Preparazione confini e differenze tra gli ingre- Pesare le sostanze. dienti di base e quelli funzionali, Preparare la fase grassa A aggiun- ottenendo una sinergia di effetto. gendo lentamente il Sepigel all’o- 42 t natural 1 maggio 2014
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