La Previdenza dei liberi professionisti - Dott.ssa Patrizia Gobat Convegno Cup Belluno 18 marzo 2019 - Sede di Belluno
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La Previdenza dei liberi professionisti Dott.ssa Patrizia Gobat Convegno Cup Belluno 18 marzo 2019
Il sistema casse privatizzate La privatizzazione degli Enti di Previdenza ed Assistenza dei Liberi Professionisti avviene nel 1994, in attuazione di un riordino degli istituti e dei regimi previdenziali e assistenziali allora esistenti. Legge 8 agosto 1995, n. 335 - Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare – Decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509 Decreto legislativo 10 febbraio 1996, n.103. Nel 1994 anno nasce l’AdEPP, l’Associazione degli Enti Previdenziali Privati.
Il sistema casse privatizzate Oggi, 18 Casse di previdenza privata (+ 2 Enti di assistenza) hanno aderito all’AdEPP che rappresenta 2 milioni di professionisti. Una realtà complessa, emanazione di professioni anche molto diverse fra loro ma che si configurano unitariamente come un modello innovativo, che coniuga l’autonomia privata degli Enti stessi con la funzione pubblica esercitata.
Il sistema casse privatizzate La Tabella suddivide gli Enti per categoria professionale: 1. Area Economico Sociale (AES) 2. Area Giuridico-Economica (AGE) 3. Area Sanitaria (AS) 4. Rete Professioni Tecniche (RPT)
Il sistema casse privatizzate Le Casse anche se privatizzate: ⁻ perseguono una finalità di pubblico interesse; ⁻ costituiscono un elemento fondamentale del sistema previdenziale obbligatorio e sono vigilate dallo Stato; ⁻ non possono ricevere finanziamenti pubblici diretti o indiretti, ad esclusione di quelli connessi con gli sgravi e la fiscalizzazione degli oneri sociali; ⁻ hanno autonomia gestionale, organizzativa e contabile.
Il sistema casse privatizzate Nell'ultimo decennio norme in materia di previdenza, di investimenti mobiliari ed immobiliari e in materia di finanza pubblica hanno definito un quadro normativo articolato dal quale emerge che il settore Casse di previdenza è uno degli ambiti più normati e controllati. 2004 – Istituzione del «casellario degli iscritti» 2011 – Sostenibilità a 50 anni 2016 – Estensione del Cumulo dei periodi assicurativi
Prestazioni pensionistiche Pensione di vecchiaia Pensione Anticipata Pensione di invalidità Pensione di inabilità Pensione ai superstiti
La pianificazione previdenziale Obiettivo: ridurre il Gap fra reddito percepito in attività e assegno pensionistico. Fare pianificazione previdenziale non è un dovere ma un obbligo di tutela del proprio futuro sereno in pensione, soprattutto per le nuove generazioni.
La pianificazione previdenziale STRUMENTI: SCEGLIERE IL METODO MIGLIORE PER OTTIMIZZARE I PROPRI CONTRIBUTI riscatto ricongiunzione cumulo totalizzazione
Riscatto Periodo di praticantato – periodo minimo previsto per legge Periodo legale per il conseguimento del titolo universitario Servizio militare (max 2 anni) *Solo per periodi non coincidenti con altri già coperti da altra contribuzione
Ricongiunzione: cos’è? I liberi professionisti possono ricongiungere i periodi di contribuzione esistenti presso le varie casse di previdenza loro dedicate con quelli esistenti presso le gestioni obbligatorie di previdenza per i lavoratori dipendenti, pubblici o privati, o per lavoratori autonomi. (legge 5 marzo 1990, n. 45) per l’ottenimento della pensione. Sono ricongiungibili anche i periodi di contribuzione presso diverse gestioni previdenziali per liberi professionisti. La ricongiunzione è sempre onerosa per i liberi professionisti.
Riscatto e ricongiunzione: il costo Il costo è funzione dell’aumento della prestazione e dell’eventuale suo anticipo: PERIODI ANTE 01.01.2013 L’onere è ottenuto calcolando la riserva matematica (valore attuale medio degli oneri dovuti all’aumento e all’anticipo della pensione) PERIODI POST 01.01.2013 L’onere del riscatto è calcolato considerando il contributo minimo vigente nell’anno della domanda x il numero di anni da riscattare, L’onere della ricongiunzione è pari ai contributi versati dalla/e gestione/i interessata/e
Cumulo gratuito pensioni professionisti 2019 cos'è? Il Cumulo gratuito pensioni professionisti è il procedimento che consente di calcolare, ovvero di sommare in modo gratuito, i contributi versati dai professionisti in casse previdenziali diverse, al fine di maturare il diritto alle pensione. Tale possibilità, è stata concessa dopo la sottoscrizione dell'accordo tra INPS e Adepp, l'Associazione delle gestioni previdenziali dei liberi professionisti
Intesa Adepp - Inps La firma di questa importante intesa ha consentito alle 18 casse dei liberi professionisti: - di aderire alla convezione e per l’Inps; - l'implementazione del servizio online INPS per l'invio delle domande; - il pagamento delle pensioni in regime di cumulo.
Cumulo: come funziona? Il professionista ha la possibilità di cumulare - sommare gratuitamente - tutti i contributi accreditati presso casse diverse. Grazie al cumulo dei contributi, i professionisti, possono ottenere i seguenti diritti: - Pensione di vecchiaia: con l'età minima di 67 anni di età + 20 anni di contributi; - Pensione anticipata Inps: se si sono versati 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne; - Pensione d’inabilità e ai superstiti.
Cumulo: la domanda La domanda di cumulo deve essere presentata all’Ente o alla Cassa di ultima iscrizione, cioè all'Ente/Cassa dove l’assicurato risulta iscritto al momento del verificarsi dell'evento. Nel caso in cui l'ultima iscrizione risulti a più forme assicurative, è il professionista a scegliere a quale Ente presentare la domanda. - Ai fini della domanda di pensione in cumulo gratuito o in totalizzazione, l'Inps provvederà a mettere a disposizione degli Enti/Casse una piattaforma informatica ad hoc che ne consenta l'acquisizione, la verifica dei dati contributivi e assicurativi, dei requisiti e dell'importo della pensione, fino all'esito finale.
Cumulo: la domanda - Una volta presentata la domanda di pensione in regime di cumulo/totalizzazione ciascun Ente/Cassa dovrà convalidare tutti i dati, la misura dell'assegno ed i periodi di riferimento, presenti negli archivi del Casellario centrale degli iscritti attivi. - Terminato l'accertamento del diritto, l'Ente, indicherà la decorrenza, la quota di propria competenza e le quote di competenza delle altre forme assicurative interessate alla totalizzazione o al cumulo.
Cumulo: a chi spetta? Possono accedere al cumulo contributivo della pensione: - Lavoratori iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria dei lavoratori dipendenti (FPLD); - Lavoratori autonomi (commercianti, artigiani, coltivatori diretti e mezzadri); - Lavoratori iscritti alla gestione separata Inps; - Lavoratori iscritti alle forme sostitutive ed esclusive dell’AGO (ex Inpdap, ex Enpals, ecc). - Lavoratori iscritti alle Casse professionali private e privatizzate ex D.Lgs. 509/94 e D. Lgs. 103/96.
Cumulo: come si calcola Il Cumulo gratuito pensioni professionisti si calcola sulla base della somma dei pro-quota di ciascuna gestione interessata, a differenza della totalizzazione dei contributi dove è l'INPS a consentire la somma dei contributi presenti nelle diverse gestioni. Ogni Ente coinvolto, effettua il calcolo della sua quota rispetto agli anni di iscrizione maturati, applicando le proprie regole di calcolo, le retribuzioni ed i contributi versati.
Cumulo: come si calcola L'anzianità è un elemento molto importante per la determinazione del sistema di calcolo della pensione: SISTEMA RETRIBUTIVO per quegli Enti/Casse che hanno adottato tale regime di calcolo (ad esempio Inarcassa l'ha adottato fino al 2012); SISTEMA CONTRIBUTIVO il cui calcolo avviene sulla base dei contributi versati.
Cumulo: come si calcola Diverse Casse professionali hanno adottato il ricalcolo contributivo in quei casi in cui vengono meno determinati requisiti. Qualche esempio: Cassa Ragionieri: applica interamente il calcolo contributivo nei casi di pensione anticipata. Cassa Forense: applica il ricalcolo contributivo, per coloro che in regime di cumulo presentano un’anzianità contributiva totale inferiore ai 33 anni.
Cumulo: decorrenza? I professionisti che intendono richiedere il cumulo dei contributi, devono presentare la domanda di pensione all’ente previdenziale al quale risultano versati gli ultimi contributi. Nel caso in cui il professionista risulti iscritto a più gestioni, può scegliere la cassa a cui presentare la domanda. Nel caso in cui il professionista raggiunga il perfezionamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia e non quelli previsti dalla cassa professionale, può presentare la domanda all’Inps, che poi la inoltrerà alla cassa di riferimento per la verifica della sussistenza del diritto alla pensione.
Totalizzazione: cos’è? La totalizzazione consente a tutti i lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti, che hanno versato contributi in diverse casse, gestioni o fondi previdenziali, di acquisire il diritto a un'unica pensione di vecchiaia, anzianità, inabilità e ai superstiti. La totalizzazione è completamente gratuita (come il cumulo).
Totalizzazione: per chi? Possono esercitare la totalizzazione dei periodi assicurativi i lavoratori iscritti a: ⁻ due o più forme di assicurazione obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti; ⁻ forme sostitutive, esclusive ed esonerative dell'Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO); ⁻ forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti previdenziali privatizzati per soggetti iscritti in albi o elenchi professionali; ⁻ Gestione Separata dei lavoratori parasubordinati; ⁻ Fondo di previdenza per il clero secolare e per i ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica; ⁻ Fondo previdenziale e assistenziale degli spedizionieri doganali (soppresso).
Totalizzazione: per chi? Ai fini del raggiungimento dell'anzianità contributiva necessaria per il diritto alla pensione in totalizzazione sono utili anche i periodi contributivi versati all'estero in Paesi comunitari e in Paesi legati all'Italia da convenzioni bilaterali di sicurezza sociale. I periodi contributivi esteri devono rispettare il minimale di contribuzione per l'accesso alla totalizzazione previsto dalla normativa comunitaria (un anno) o dalle singole convenzioni bilaterali.
Totalizzazione: per chi? La totalizzazione può essere richiesta a condizione che il soggetto: ⁻ non sia già titolare di una pensione diretta erogata da una delle gestioni destinatarie della normativa della totalizzazione; ⁻ non abbia richiesto e accettato la ricongiunzione dei periodi assicurativi in data successiva al 3 marzo 2006; ⁻ non è preclusivo il fatto che il soggetto abbia già raggiunto un diritto a pensione in una delle gestioni coinvolte; ⁻ per la pensione di vecchiaia e la pensione di anzianità, con effetto dal 1° gennaio 2012, non è richiesta un'anzianità contributiva minima presso le gestioni coinvolte nella totalizzazione; ⁻ la totalizzazione deve interessare tutte le gestioni nelle quali il lavoratore è stato iscritto e tutti i periodi contributivi versati nella singola gestione; ⁻ non è possibile la totalizzazione parziale.
Totalizzazione: come? Nel determinare l'anzianità contributiva posseduta dall'assicurato, ciascuna gestione tiene conto delle regole del proprio ordinamento vigenti alla data di presentazione della domanda. Devono essere accreditati i contributi figurativi e attribuite, ove spettanti, le maggiorazioni contributive previste dalle specifiche disposizioni legislative (come invalidità superiore al 74%, esposizione all'amianto, ecc.). Ai fini del raggiungimento del diritto, vengono sommati i contributi non coincidenti versati nelle varie gestioni; ai fini della misura vengono considerati tutti i contributi versati, anche quelli coincidenti.
Totalizzazione: quando? Il diritto alla pensione di vecchiaia in regime di totalizzazione si matura al perfezionamento dei seguenti requisiti: ⁻ raggiungimento di 67 anni di età, sia per gli uomini sia per le donne; ⁻ anzianità contributiva complessiva di almeno 20 anni; ⁻ sussistenza degli ulteriori requisiti, diversi da quelli di età e anzianità contributiva, eventualmente previsti dai singoli ordinamenti per l'accesso alla pensione di vecchiaia (cessazione del rapporto di lavoro, cancellazione dall'albo professionale, ecc.). La pensione di vecchiaia in regime di totalizzazione è riconosciuta con una decorrenza differita di 18 mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti anagrafici e contributivi.
Totalizzazione: quando? Il diritto alla pensione di anzianità in regime di totalizzazione si perfeziona con: ⁻ un'anzianità contributiva di almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne); ⁻ sussistenza degli ulteriori requisiti previsti dai singoli ordinamenti (cessazione del rapporto di lavoro, cancellazione dall'albo professionale,* ecc.). La pensione di anzianità in regime di totalizzazione è riconosciuta con una decorrenza differita di 21 mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti anagrafici e contributivi. E’ possibile totalizzare pensioni di inabilità e reversibilità *Corte di cassazione, sezione lavoro ordinanza n. 2225 del 25.01.2019
Totalizzazione: la pensione L'importo della pensione è determinato in "pro-quota" da ciascuna gestione pensionistica interessata, in rapporto ai periodi di iscrizione maturati. Di norma, le quote di pensione liquidate da enti previdenziali pubblici vengono calcolate con le regole del sistema contributivo. L'importo complessivo del trattamento pensionistico derivante dalla totalizzazione è corrisposto dall'INPS, per conto anche degli altri enti, con i quali sono state stipulate apposite convenzioni. L'INPS provvede al pagamento delle pensioni anche nei casi in cui non vi siano quote a proprio carico.
Welfare professionale WELFARE STRATEGICO Le iniziative di promozione e sostegno dell’attività professionale: CULTURA PREVIDENZIALE VISIBILITÀ E PROMOZIONE DELLA PROFESSIONE BORSE LAVORO WORK-UP PROFESSIONALI SINERGIE ACCESSO AL CREDITO
Welfare professionale WELFARE INNOVATIVO Le nuove azioni di welfare attivo per anticipare e cavalcare i mutamenti del mercato del lavoro sono iniziative volte a: 1. Anticipare l’ingresso nel mercato del lavoro; 2. Favorire la visibilità dei Professionisti e le Start Up; 3. Intercettare prontamente i mutamenti del mercato del lavoro; 4. Favorire l’acquisizione di nuove competenze; 5. Favorire l’aggregazione dei professionisti e l’interdisciplinarietà; 6. Ridurre l’impatto della discontinuità lavorativa sul reddito; 7. Favorire l’ampliamento delle platee
Welfare professionale WELFARE ASSISTENZIALE Le iniziative di sostegno agli stati di bisogno contingenti e assistenziali riguardano: SALUTE FAMIGLIA EROGAZIONI DI FINANZIAMENTO
Welfare professionale SALUTE Rimborso Spese Mediche completamente finanziato dalla Cassa Copertura Long Term Care Copertura per Infortunio
Welfare professionale FAMIGLIA Indennità maternità Borse di studio per i figli degli iscritti Contributi spese funebri e provvidenze straordinarie decesso Prestazioni a neomamme e assegno aborto Rimborso libri scolastici / Università per figli studenti Interventi in favore di figli portatori di handicap Sussidio per le spese dell’asilo nido o la baby sitter Viaggio studio e soggiorno estivo per i figli degli iscritti
Welfare professionale EROGAZIONI DI FINANZIAMENTO Consenso prestito e mutuo per motivi non professionale Sostegno al reddito Sostegno alle esigenze abitative
Conclusioni Il futuro è: Aggregazione Consapevolezza Armonizzazione Collaborazione Monitoraggio
Conclusioni Grazie per l’attenzione e ……… BUONA PREVIDENZA A TUTTI!
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