La povertà in Italia prima e dopo la crisi da Covid-19
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La povertà in Italia prima e dopo la crisi da Covid-19 G li s t r ume nt i F ina nzia r i ne l F o nd o So c ia le Eur o p e o . L e zio ni a p p r e s e e p o t e nzia le d i s vilup p o 2 4 g iug no 2 0 2 1 Nunzia De Capite Ufficio Politiche Sociali e Promozione Umana
I profili in crescita Occupati Autonomi Da 5,5% a 7,3% Dal 4% al 6,1% Due e tre componenti e coppie con 1 figlio Nord Rispettivamente 4,3% a 5,7%; Dal 5,8% al 7,6% da 6,1% a 8,5%; da 5,3% a 7,2%
Il ruolo delle misure Recap 2020 La «faglia» Covid La povertà di oggi e di domani… La povertà prima del Covid Processi di lungo corso
1. Il «modello italiano di povertà» Assenza di politiche pubbliche Un fenomeno riconoscibile dedicate • Regioni meridionali • Famiglie numerose • Famiglie con disoccupati • Famiglie con titoli di studio bassi
2. «Gli effetti della crisi del 2008-2012» (2008- 2015) Trasversalizzazione e Aumento povertà assoluta cronicizzazione Assenza di politiche pubbliche Un nuovo modello italiano di Famiglie in povertà assoluta povertà (2005-2015- Gori 2018): (migliaia) • Regioni del Nord (+200%) 2000 6,4% • Occupati (+268%) 1500 • Diplomati e laureati (+388%) 1000 3,6% • Fino a 34 anni (+319%) 500 • Famiglie con due figli minori 0 (+259%) 2007 2015 2006 2009 2013 2008 2011 2017 2005 2016 2019 2014 2018 2010 2012
3. «L’introduzione delle politiche di contrasto alla povertà» (2016-2019) La stabilizzazione della Novità e persistenze La novità delle misure di povertà assoluta contrasto alla povertà • Stabilità fenomeno ma a livelli Profili in crescita (Istat): più alti del 2008-2009 • minori in nuclei poveri SIA (2016) • 18-34 anni • famiglie povere in affitto REI (2017) RdC (2019) Persistenza (Caritas Italiana 2019) • carenza di risorse economiche • problemi di occupazione
La Dal 2012 sotto la soglia della Dal 2006 il reddito delle specificità famiglie più povere è calato più fine anni ‘80. del doppio di quello delle Caduta dei redditi (Banca d’Italia) famiglie più ricche. italiana (Banca d’Italia) 10 milioni degli adulti più Dal 16% del PIL nel 1995 al Riduzione dei 2,5% nel 2018. poveri hanno meno di 2.000 euro per far fronte risparmi (Ocse) all’emergenza. Tasso di disoccupazione Abbandono precoce degli studi Crisi giovanile (15-24 anni) al 32,2% al 14,5%; NEET 20-34 anni al generazionale nel 2019 contro media Ocse 28,9% contro una media 11%. europea del 16,5%. Fonte: S. Morelli, Trent’anni di redditi stagnanti, Il Fatto quotidiano 15 giugno 2020
I dati Caritas Monitoraggi Covid sulle Caritas (4 in 1 anno - da marzo 2020 a febbraio 2021) www.caritas.it Indagine longitudinale sui beneficiari Caritas 2019-2020 di prossima pubblicazione
Incremento • 2018: 195.541 persone (in calo dal 2017) persone • Settembre 2020-marzo 2021: 544.775 persone in 6 mesi Il contesto generale Variazione • Da prevalenza stranieri (56% nel 2018) a prevalenza italiani (57% nel settembre 2020-marzo 2021) profili • Da equilibrio donne-uomini (nel 2018) a leggera prevalenza donne (il 53% nel settembre 2020-marzo 2021) Nuovi • 24% si sono rivolti per la prima volta alle Caritas nel semestre sett. 2020-mar0 2021 (132.717 di cui il 60,4% accolti italiani)
Settembre 2020-marzo 2021 Condizione Con impiego irregolare (fermo) lavorativa (61,1%) (marzo-maggio 2020 92%) Con lavori precari/intermittenti senza aiuti (50%) (marzo-maggio 2020 81%) 2018: 61,2% disoccupati Con lavoro autonomo o stagionale (40,5%) (marzo-maggio 2020 63%) Con lavoro dipendente in attesa della cassa integrazione (35,8%) (marzo-maggio 2020 87%)
Bisogni in forte aumento distanza di un anno
Impatto sulla condizione occupazionale Fonte: Caritas Italiana Tot. 437
Caratteristiche • Nessun membro attivo Condizioni di (52,5%) (stabilità 2019/2020) 63% • Reddito familiare fino a 500 intensa nessun impatto sulla condizione euro (55-59%) (stabilità 2019/2020) deprivazione lavorativa
37% impatti sulla condizione lavorativa Totalità impatti lavorativi Impatti lavorativi Nuclei indi lungo corso cui Tipologi Covid (perdita persiste Incidenza nucleo e sospensione attiva) a di Tipologia di impatto di cui percon tipologia di sospensione nucleo lavorativo minori nel (%) impatto di cui lavorativa (%)con minori Profili emergenti Riduzione orario% single Sospensione lavorativo nucleo 14.91 16,79 lavorativa - 32.92 % 21,13 -nel nucleo 54.72 - monoge Perdita occupazione 8.07 - nitori 21,17 Sospensione lavorativa e 95,6 23,94 76,5 coppie riduzione orario 27.95 44.44 con figli Sospensione 49,64 e perdita 88,2 45,07 87,5 coppie occupazionale 16.15 84.62 no figli 2,92 - 1,41 - multinuc leo 9,49 76,9 8,45 83,3
PROFILI EMERGENTI PROFILI CHE SI CRONICIZZANO Confronto COPPIE CON FIGLI MINORI Giovani COPPIE CON FIGLI MINORI Giovani sinottico Medio-basso livello di istruzione Forte caduta lavoro nero Medio-basso livello di istruzione Forte caduta lavoro nero Uno dei due lavora Nessuno lavora Il 60% ha fino a 1.000 euro Bassi redditi familiari (47% fino a 800 euro) Incremento Forte carenza di risorse economiche Carenza di risorse economiche Occupazione Salute MONOGENITORI CON MINORI MONOGENITORI CON MINORI Alto livello di istruzione Alto livello di istruzione Forte caduta lavoro nero Forte caduta lavoro nero Molto giovani Giovani Lavorano Nessuno lavora Bassi redditi (54% fino a 500 euro) Forte carenza di risorse economiche Problemi di salute SINGLE SINGLE + 55 e meno di 34 Adulti e anziani Medio-alto livello di istruzione Medio-basso livello di istruzione Problemi di occupazione Forte caduta lavoro nero Bassi redditi (fino a 300 euro) Carenza di risorse economiche Problemi di occupazione Problemi di salute e abitativi
Aumento esponenziale del numero di persone che si rivolgono alle Caritas 1 su 4 è una persona che non si è mai rivolta prima alla Caritas Recap Bisogni in aumento legati al precariato lavorativo, occupazione femminile e giovanile Nuovi profili: coppie giovani con figli minori con uno dei due che lavora e redditi fino al 1000 euro; monogenitori con figli minori che lavorano a basso reddito; single +55 e meno di 34 che non lavorano Cronicizzazione intensa deprivazione: coppie con figli minori che non lavorano e a basso reddito; monogenitori giovani con minori a basso reddito; single adulti e anziani
Prime riflessioni Processi di lungo corso Il peso della crisi • Dimensioni nuove e inedite di • Effetti contingenti di un «evento imprevisto e disuguaglianza: dirompente» (perdita/interruzione lavoro, caduta improvvisa del reddito, solitudine, depressione, paura, rinvio cure mediche) • Legate alla tipologia di lavoro (capacità di lavorare a distanza, pendolarità, settori chiusi, • Stabilizzazione effetti contingenti: ruoli sostituibili) • Straordinarietà evento • Verticali (in base alle risorse): disponibilità • Tempi lunghi di ripresa/recupero anche per effetto delle di risparmi e qualità della casa previsioni PNRR • Assenza/inadeguatezza/difetto di focalizzazione o • Disuguaglianze educative con un effetto copertura delle misure di intervento moltiplicatore sulla trasmissione intergenerazionale • Effetto cumulo e stratificazione • Disuguaglianze di salute con effetti di • Emergono: posizioni di debolezza (giovani, famiglie medio-lungo periodo con minori, famiglie povere); insufficienza della rete di Emerge: un effetto aggregato protezione per alcune fasce della popolazione (non occupati, precari, over 50). Fonte: V. Peragine 2021
Scenari Povertà Misure e interventi Prospettiva Programmazione con orizzonte temporale a temporale 5 anni Difficoltà di Oscillazioni Strutture sociali di uscita Riferimenti accompagnamento (informazione, territoriali orientamento, accompagnamento) Coordinamento Metodo di Convergenza interventi all’interno di un Gli esclusi dalle misure Stratificazione lavoro quadro di programmazione condivisa
«Unotsunami talenoncambiasologli atteggiamenti privati, ma haricaduteconsistentianchesulle politiche pubbliche» S. Maffettone2020 2
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