L'Assegno unico universale: effetti distributivi e interazione con la riforma dell'Irpef

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L'Assegno unico universale: effetti distributivi e interazione con la riforma dell'Irpef
FOCUS TEMATICO n° 3 / 31 marzo 2022

 L’Assegno unico universale:
 effetti distributivi e interazione
 con la riforma dell’Irpef

 1. Introduzione e sintesi reddito in famiglia e del Reddito di
 cittadinanza.
 In questo Focus si analizzano gli effetti
 dell’introduzione da marzo 2022 In secondo luogo, con l’ausilio del modello
 dell’Assegno unico e universale per i figli a di microsimulazione tax-benefit dell’Ufficio
 carico e della contestuale abrogazione parlamentare di bilancio, si estende
 degli assegni familiari e delle detrazioni l’analisi all’intera popolazione e si
 fiscali per figli fino a 21 anni. illustrano gli effetti redistributivi derivanti
 dall’introduzione dell’AU (par. 4). Questi
 In primo luogo, dopo una breve descrizione effetti vengono anche valutati tenendo
 del nuovo Assegno unico (AU) e degli effetti congiuntamente conto delle modifiche
 finanziari connessi con la sua introduzione apportate con la legge di bilancio per il 2022
 (par. 2), si fornisce un’analisi per figure tipo alla tassazione dei redditi delle persone
 che consente di illustrare i meccanismi di fisiche (par. 5), già diffusamente descritte e
 funzionamento della nuova misura, anche valutate in una precedente pubblicazione
 in relazione agli strumenti previgenti (par. dell’Ufficio parlamentare di bilancio1.
 3). L’analisi mette in evidenza il ruolo –
 nella determinazione dell’importo dell’AU In base alle stime condotte con il modello
 – del numero e della tipologia di figli, della di microsimulazione tax-benefit dell’UPB
 condizione lavorativa del capofamiglia, del l’onere lordo dell’AU è di 18,2 miliardi, in
 patrimonio, del numero di percettori di linea con le valutazioni ufficiali riportate
 nella Relazione tecnica. Al netto della
 soppressione degli assegni familiari (ANF),

 1 Per una descrizione approfondita sulle modifiche dell’Irpef nella manovra di bilancio”, Flash n. 5,
 apportate all’Irpef e gli effetti distributivi, si veda dicembre.
 Ufficio parlamentare di bilancio (2021), “La revisione

 Il Focus è stato curato da Corrado Pollastri e Francesca Iafrate
L'Assegno unico universale: effetti distributivi e interazione con la riforma dell'Irpef
delle detrazioni per figli a carico (DF) e di principali si segnala l’influenza del
altri istituti di importo minore la riforma patrimonio familiare nella determinazione
distribuisce circa 6,8 miliardi di risorse del livello dell’AU: a parità di altre
aggiuntive alle famiglie con figli a carico. condizioni, infatti, l’AU si riduce – fino al
Circa il 77 per cento dei figli interessati suo livello minimo – all’aumentare del
dalla riforma beneficiano di un aumento patrimonio familiare, se eccedente le
netto dei trasferimenti, che ammonta in franchigie previste nel calcolo dell’ISEE. Il
media a 672 euro. Ciò si traduce in un peso relativamente elevato della
incremento medio del reddito disponibile componente patrimoniale nell’ISEE
familiare dei beneficiari di circa il 3 per potrebbe non riflettere effettive differenze
cento. nella condizione economica della famiglia
 e, inoltre, far emergere nuove
L’AU è uno strumento universale. Le problematiche legate, ad esempio, non
famiglie più avvantaggiate dalla sua solo ai possibili disincentivi al risparmio, ma
introduzione sono quelle che nel regime soprattutto alle ampie distorsioni presenti
previgente non beneficiavano di ANF e/o di nell’attuale struttura delle rendite
DF (autonomi2 e incapienti). Per questa catastali. Si può stimare che a parità di
platea il beneficio medio per figlio è di circa tutte le altre condizioni, due famiglie che si
1.200 euro. Poiché l’AU si riduce più differenziano per un solo euro di rendita
lentamente al crescere del reddito rispetto catastale percepirebbero AU che
agli assegni familiari, i maggiori vantaggi differiscono di 65 centesimi l’uno dall’altro.
per i lavoratori dipendenti si manifestano
per livelli di ISEE superiori a 12.000 euro. Il vantaggio complessivo in termini assoluti
 (euro medi equivalenti) derivante
La riforma comporta vantaggi più elevati dall’introduzione dell’AU e dalla riforma
per le famiglie numerose. Con il nuovo dell’Irpef è maggiore per i decili di reddito
assegno un nucleo monoreddito con familiare più elevati. In termini di incidenza
capofamiglia lavoratore dipendente con sul reddito, invece, il complesso degli
quattro figli e 15.000 euro di ISEE riceve interventi appare nettamente progressivo.
circa 1.700 euro in più a figlio rispetto alla Tale effetto è quasi esclusivamente legato
situazione previgente. Il vantaggio per all’estensione dei trasferimenti per figli a
figlio scende rispettivamente a 1.250, coloro che non beneficiavano di ANF e DF,
1.100 e 1.000 euro per famiglie con tre, due dato che l’impatto della revisione dell’Irpef
e un figlio. risulta tendenzialmente neutrale.

La modifica dell’indicatore di riferimento
per il calcolo dei benefici per figli a carico –
dal reddito (familiare per gli ANF e 2. Le caratteristiche dell’Assegno
individuale per le DF) all’ISEE – assume un unico universale
ruolo rilevante nel determinare gli effetti di
 L’AU è stato introdotto con il decreto
impatto della riforma. Tra gli effetti
 legislativo 21 dicembre 2021 n. 230, in

2 Gli assegni familiari erano riservati ai nuclei con lavoro dipendente. Ciò escludeva i lavoratori
reddito proveniente per almeno il 70 per cento da autonomi e i titolari di impresa individuale.

 2
L'Assegno unico universale: effetti distributivi e interazione con la riforma dell'Irpef
attuazione della legge 1° aprile 2021 n. 46 studenti o disoccupati8 e i figli a carico con
che delegava il Governo a introdurre disabilità senza limiti di età. Esso è
misure volte alla razionalizzazione e costituito da un importo base e da alcune
all’estensione degli allora vigenti istituti di maggiorazioni specifiche legate alla
sostegno delle famiglie con figli a carico e dimensione del nucleo familiare, alla
della natalità. Da marzo 2022 l’AU presenza di figli disabili e di altre
sostituisce gli assegni per il nucleo caratteristiche familiari. Sia l’importo base
familiare, le detrazioni fiscali per figli a sia la maggior parte delle maggiorazioni
carico3 e altre misure minori (il premio alla diminuiscono all’aumentare dell’ISEE.
nascita, l’assegno al terzo figlio e il bonus
bebè) e, grazie alla maggiore dotazione In particolare, l’assegno base massimo è pari a
 2.100 euro annui per figlio minorenne (175 euro
finanziaria (si veda oltre)4, viene esteso mensili) e a 1.020 per figlio maggiorenne (85
anche a famiglie precedentemente escluse euro mensili) (tab. 1). È prevista una
dai benefici. Con l’AU infatti si supera, da maggiorazione di 1.020 euro annui per ogni figlio
 successivo al secondo. Tali importi spettano per
un lato, il carattere categoriale degli ANF
 intero fino a un livello di ISEE pari a 15.000 euro;
(riservati ai soli nuclei con reddito successivamente essi decrescono linearmente
proveniente per almeno il 70 per cento da fino a ISEE pari a 40.000 euro per poi rimanere
lavoro dipendente) e, dall’altro, la mancata costanti e pari, rispettivamente, a 600, 300 e 180
 euro. È inoltre prevista una maggiorazione con
fruizione delle detrazioni da parte dei
 importo fisso pari a 1.020 euro annui per le
soggetti fiscalmente non capienti5. L’AU famiglie con più di quattro figli.
pur essendo universale mantiene, tuttavia,
un carattere selettivo poiché l’importo è Un incremento dell’importo base è previsto
 anche per i nuclei con figli disabili. In questo
più basso per i nuclei familiari che caso la maggiorazione è diversa a seconda
presentano una condizione economica più dell’età del figlio (minorenne, maggiorenne o di
favorevole, così come misurata età superiore a 21 anni). Per i figli minorenni
dall’Indicatore di situazione economica l’importo della maggiorazione è indipendente
 dal livello di ISEE e correlato con il grado di
equivalente (ISEE)6. disabilità, assumendo valori compresi tra 1.020
 e 1.260 euro annui9. Per i figli disabili di età
Il nuovo strumento è diretto a sostenere i compresa tra 18 e 21 anni la maggiorazione è
figli minorenni a carico7, i figli maggiorenni fissa e pari a 600 euro annui, mentre per i figli
fino al compimento del 21° anno di età di età superiore ai 21 anni è compresa tra 300 e
 1.020 euro annui a seconda del livello dell’ISEE.

3 Continuano a essere riconosciute le detrazioni per detrazioni) inferiore all’importo delle detrazioni
i figli di età pari o superiore a 21 anni e per gli altri stesse.
carichi familiari che non beneficiano dell’assegno 6 Per una breve descrizione dell’ISEE si rinvia

unico e gli assegni familiari spettanti ai nuclei senza all’Appendice 1.
figli. 7 L’AU spetta anche ai nuovi nati a decorrere dal
4 Le maggiori risorse ammontano a cifre comprese settimo mese di gravidanza.
tra 6 e 7 miliardi annui, finanziate mediante l’utilizzo 8 Ai fini dell’accesso all’AU sono considerati come

delle risorse appostate nel Fondo assegno universale disoccupati anche i figli maggiorenni lavoratori con
e servizi alla famiglia (articolo 1, comma 339, della reddito annuo inferiore a 8.000 euro.
legge 27 dicembre 2019, n. 160). 9 La maggiorazione è pari a 1.260 euro annui per i
5 Si tratta di soggetti con redditi bassi o nulli che soggetti non autosufficienti, a 1.140 euro per i
non beneficiano o beneficiano solo parzialmente soggetti con disabilità grave e 1.020 euro in caso di
delle detrazioni per figli a carico perché già esenti da disabilità media.
Irpef o con un’imposta (al netto delle altre

 3
L'Assegno unico universale: effetti distributivi e interazione con la riforma dell'Irpef
Tab. 1  Importi e maggiorazioni dell’Assegno unico (1)
 (importi annuali)
 Livello di ISEE
 Oltre 40.000
 0 - 15.000 15.001 - 40.000
 (o senza ISEE)
 Assegno unico base
Per figlio minorenne 2.100 € Decresce fino a 600 € 600 €
Per figlio maggiorenne (18 ≤ età < 21) 1.020 € Decresce fino a 300 € 300 €
 Maggiorazioni
Per ciascun figlio successivo al secondo 1.020 € Decresce fino a 180 € 180 €
Nuclei con 4 o più figli 1.200 €
 Non autosufficienza: 1.260 €
 Per ciascun figlio minorenne Disabilità grave: 1.140 €
 Per
 Disabilità media: 1.020 €
 disabilità
 Per ciascun figlio maggiorenne (18 ≤ età < 21) 600 €
 Per ciascun figlio con età ≥ 21 a carico fiscale 1.020 € Decresce fino a 300 € 300 €
Per le madri di età < 21 anni (per ciascun figlio) 240 €
 (2)
Entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro
 360 € Decresce fino ad annullarsi 0€
(per ogni figlio minorenne)
(1) Le soglie ISEE e gli importi degli assegni sono rivalutati ogni anno in base alle variazioni dell’indice del costo
della vita. ̶ (2) La Circolare Inps n. 23 del 9 febbraio 2022 specifica che ai fini della maggiorazione rilevano i
redditi da lavoro dipendente o assimilati, nonché i redditi da pensione e quelli da lavoro autonomo o
d’impresa.

È prevista una maggiorazione di importo pari, rispettivamente, a due terzi e a un
costante pari a 240 euro annui per le madri di terzo di tale importo.
età inferiore a 21 anni. Infine, nel caso di nuclei
con entrambi i genitori titolari di reddito da
lavoro l’importo base può essere aumentato
 Nel caso in cui il nucleo familiare risulti già
fino a un massimo di 360 euro annui. beneficiario di Reddito di cittadinanza
 (RdC), l’AU viene calcolato sottraendo
A queste maggiorazioni si aggiunge una dall’importo teorico spettante la quota di
componente di natura transitoria, prevista RdC relativa ai figli minori e maggiorenni
per i primi tre anni di applicazione dell’AU, fino al 21° anno di età che fanno parte del
che si configura come una clausola di nucleo familiare, fino a concorrenza dello
salvaguardia. Per le famiglie con ISEE fino a stesso AU. La quota è calcolata sulla base
25.000 euro che nel 2021 hanno percepito della scala di equivalenza utilizzata per la
gli ANF per figli minori viene prevista per il determinazione del RdC, ovvero 0,2 punti
2022 l’integrazione dell’AU fino a per ogni minore e 0,4 per ogni
concorrenza degli ANF e delle DF maggiorenne presente in famiglia oltre il
effettivamente fruite di cui hanno primo10.
beneficiato nel 2021. Per il 2023 e per il
2024 l’integrazione diviene solo parziale e L’AU viene erogato a partire da marzo 2022
 in seguito alla presentazione di una
 domanda e della dichiarazione ISEE. I nuclei

10 La norma non specifica se nel calcolo della quota incremento al margine della scala (ad esempio, nel
spettante ai figli si tenga o meno conto del caso del quinto figlio minore di una famiglia con due
massimale della scala di equivalenza utilizzata per il genitori), la quota a essi spettante potrebbe essere
calcolo del RdC (pari a 2,1 punti). Nel caso in cui la considerata pari a zero.
presenza di figli non dovesse comportare un

 4
L'Assegno unico universale: effetti distributivi e interazione con la riforma dell'Irpef
che non presentano la dichiarazione ISEE nuclei con quattro figli minorenni. La
ricevono l’importo minimo spettante ai progressiva riduzione degli importi si
nuclei con ISEE maggiore di 40.000 euro. arresta a 40.000 euro di ISEE oltre i quali si
Per i titolari di RdC l’erogazione è applicano i livelli minimi pari,
automatica e avviene contestualmente rispettivamente, a 300 euro per un figlio
all’accredito di quest’ultimo. maggiorenne e 3.960 euro per quattro figli
 minorenni.
La figura 1 riporta, in maniera
esemplificativa, gli importi dell’AU al Gli effetti finanziari dell’introduzione
variare dell’ISEE e del numero e dell’età dei dell’AU sono stati stimati con l’ausilio del
figli. L’importo base (attribuito ai nuclei modello di microsimulazione tax-benefit
fino a 15.000 euro di ISEE) passa da un
minimo di 1.020 euro per i nuclei con un
figlio maggiorenne a 11.640 euro per i

Fig. 1 – Andamento e importi annui dell’Assegno unico al variare dell’ISEE e del
 numero e dell’età dei figli

 5
L'Assegno unico universale: effetti distributivi e interazione con la riforma dell'Irpef
dell’Ufficio parlamentare di bilancio11. Nel onerosa è quella prevista per i nuclei
complesso l’ammontare dell’AU familiari con entrambi i genitori lavoratori
potenzialmente erogabile è stimato in 19 (1,4 miliardi).
miliardi, al netto degli 0,6 miliardi derivanti
dalla riduzione applicata ai percettori di
RdC. La stima risulta complessivamente
 3. Gli effetti dell’introduzione
coerente con le valutazioni ufficiali
 dell’Assegno unico: un’analisi per
riportate nella Relazione tecnica per il 2023 figure tipo
(18,2 miliardi), applicando un take up per i
lavoratori autonomi pari al 70 per cento e la L’introduzione dell’AU è avvenuta
clausola di salvaguardia parziale (tab. 2)12. contestualmente alla soppressione dei
 previgenti istituti per il sostegno delle
Tale onere è compensato per 11,5 miliardi famiglie con figli: le detrazioni fiscali e gli
dalle risorse derivanti dall’abrogazione di assegni familiari. L’impatto della riforma
precedenti misure di sostegno per i figli a sul reddito disponibile delle famiglie
carico: circa 6 miliardi derivano dal dipende dunque da molteplici fattori. In
recupero del gettito Irpef connesso con la primo luogo, dalla composizione familiare,
cancellazione delle detrazioni per figli a dato che l’importo dell’AU varia in
carico di età inferiore a 21 anni, 4,7 miliardi relazione alle caratteristiche dei figli
dall’abolizione degli ANF e 0,7 miliardi (minorenni, maggiorenni, disabili) e della
dall’eliminazione del premio alla nascita, loro numerosità. In secondo luogo, rileva la
dell’assegno al terzo figlio e del fondo di modifica dell’indicatore di riferimento
natalità. I rimanenti 6,8 miliardi, già utilizzato per la modulazione degli importi:
precedentemente accantonati nel Fondo l’AU è definito sulla base dell’ISEE, mentre
destinato al finanziamento dell’AU, gli istituti soppressi sulla base del solo
rappresentano risorse aggiuntive destinate reddito, considerato su base familiare per
al sostegno dei figli a carico. gli ANF e su base individuale per le DF.

Relativamente alla ripartizione dell’onere L’ISEE è un indicatore composito, che considera
complessivo, l’assegno base (per figli congiuntamente sia il reddito a disposizione
minorenni e maggiorenni di età inferiore a della famiglia, sia una quota pari al 20 per cento
 del patrimonio mobiliare e di quello
21 anni) rappresenta la componente immobiliare in possesso dei suoi membri
predominante assorbendo circa il 90 per opportunamente decurtati di franchigie che
cento della spesa complessiva (16,3 dipendono dal possesso dell’abitazione
miliardi). Il restante 10 per cento è ripartito
tra le maggiorazioni, tra le quali la più

11 Il modello di microsimulazione UPB è basato sulle reddito non tenuti alla presentazione delle
risultanze campionarie dell’Indagine Istat sui redditi dichiarazioni fiscali.
delle famiglie (IT SILC), integrate con informazioni 12 Per take up si intende la percentuale di adesione

amministrative riguardanti le posizioni fiscali dei dei lavoratori autonomi all’AU. Per il 2023 il decreto
contribuenti desunte dall’archivio delle dichiarazioni legislativo che ha introdotto l’AU prevede
dei redditi e dagli estratti conto contributivi. Sulla l’applicazione di una clausola di salvaguardia
base di tali informazioni è ricostruito un campione di parziale: soltanto alle famiglie con ISEE non
basi imponibili e il relativo debito di imposta. Sono superiore a 25.000 euro è riconosciuta la restituzione
inoltre state elaborate stime relative ai percettori di dei due terzi della perdita di benefici rispetto agli
 strumenti previgenti.

 6
L'Assegno unico universale: effetti distributivi e interazione con la riforma dell'Irpef
Tab. 2 – Costi, coperture e utilizzo dell’Assegno unico
 (milioni di euro)
 Importi

 Costi
Assegno unico inclusa maggiorazione per famiglie con più di 3 figli 19.594
Compensazioni RdC -595
Assegno unico al netto delle compensazioni RdC 18.999
Minore take up autonomi -860
Assegno unico al netto delle compensazioni RdC e dell ʼeffetto take up 18.139
Clausola di salvaguardia 110
Totale oneri assegno unico 18.249

 Coperture
Detrazioni per figli carico < 21 anni 6.022
Abrogazione ANF 4.734
Abrograzione premio alla nascita 328
Abrogazione assegno al terzo figlio 384
Abrogazione fondo natalità 6
Maggiori risorse 6.775
Totale coperture 18.249

 Utilizzo
Assegno ai minorenni 15.009
Assegno ai maggiorenni 1.124
Assegno ai figli oltre il secondo 492
Assegno ai disabili minorenni 315
Assegno ai disabili 18-20 anni 27
Assegno ai disabili ≥ 21 299
Assegno alle madri < 21 anni 0
Assegno ai genitori lavoratori 1.366
Assegno alle famiglie numerose 103
Compensazione RdC -595
Clausola di salvaguardia 110
Totale assegno unico 18.249

Fonte: simulazioni condotte con il modello di microsimulazione tax-benefit dell’UPB.

principale e dalla composizione del nucleo reddituale dell’ISEE differenziate); 2)
familiare13. l’entità del patrimonio; 3) la diversa
L’entità del maggiore (o minore) beneficio allocazione tra i coniugi del reddito
derivante dalla sostituzione di ANF e DF percepito dalla famiglia (nuclei mono e bi-
 reddito).
con l’AU dipenderà dunque anche dalle
specificità proprie delle modalità di calcolo
 Per meglio comprendere l’impatto della
dell’ISEE. In particolare, rilevano: 1) la
 riforma sul reddito disponibile delle
tipologia di redditi percepiti (da lavoro
 famiglie, nei prossimi paragrafi si confronta
dipendente, autonomo o pensione, che
 l’AU con i preesistenti ANF e DF per diverse
godono di deduzioni dalla componente
 famiglie tipo, evidenziando di volta in volta

13 Per maggiori dettagli, si rinvia al paragrafo 3.4 e
all’Appendice 1.

 7
L'Assegno unico universale: effetti distributivi e interazione con la riforma dell'Irpef
l’influenza di ciascuno dei fattori sopra Nel caso di figli minorenni (i due pannelli
citati sulla variazione dei benefici. superiori) il vantaggio è maggiore per i nuclei
 con redditi familiari tra 30.000 e 40.000 euro
 circa e raggiunge un massimo di 930 euro in
 corrispondenza di 33.600 euro per i figli tra 3
3.1 Analisi per tipologia di figlio
 e 17 anni, mentre risulta leggermente
La figura 2 evidenzia, per livelli di reddito inferiore per i figli minori di 3 anni, che in
familiare, il diverso impatto della riforma in precedenza godevano di una maggiorazione
funzione delle caratteristiche dei figli. Si delle detrazioni. Questo risultato dipende
confronta l’AU con la somma di ANF e DF14 dalla minore selettività dell’AU rispetto ai
per diverse famiglie tipo che si precedenti strumenti di sostegno. Per la
differenziano esclusivamente per l’età e la tipologia di famiglia considerata, infatti, l’AU
condizione di disabilità del figlio a carico. è pari al suo livello massimo fino a 33.600
L’esempio rappresentato nella figura si euro di reddito familiare, mentre in
riferisce a famiglie con reddito proveniente corrispondenza di questo livello di reddito gli
da lavoro dipendente (che beneficiavano ANF sono circa un terzo del loro valore
dunque di ANF) con un solo figlio a carico e massimo (attribuito solo alle famiglie fino a
senza patrimonio rilevante ai fini 15.000 euro di reddito familiare) e le
dell’ISEE15. detrazioni circa due terzi.

I quattro pannelli superiori della figura Per redditi familiari medio-bassi, compresi
rappresentano le quattro tipologie di tra circa 10.000 e 18.000 euro, l’AU risulta
famiglie considerate: famiglie di tre invece minore della somma di ANF e DF
componenti con un figlio minore di 3 anni, (tale intervallo risulta più ampio nel caso di
con un figlio con età compresa tra 3 e 17 figli minori di 3 anni per effetto delle
anni, con un figlio maggiorenne di età maggiori detrazioni per figli a carico). La
inferiore a 21 anni e con un figlio presenza della clausola di salvaguardia,
minorenne disabile. La linea rossa applicabile solo a nuclei familiari con ISEE
rappresenta il nuovo AU, mentre l’area blu uguale o inferiore a 25.000 euro, garantisce
rappresenta la somma di ANF (in blu comunque, almeno per il 2022 un AU pari
chiaro) e DF (in blu scuro). Il quinto all’importo garantito dal regime
pannello in fondo alla figura riporta l’entità previgente.
della variazione del beneficio (vantaggio o
 I nuclei con reddito molto basso (fino a
svantaggio) dovuta all’introduzione dell’AU
 10.000 euro circa di reddito familiare da
per le tipologie familiari considerate.

14 Detrazioni familiari effettivamente godute. se inferiore alla soglia di 52.500 euro, incrementata
15 Il patrimonio non influisce sul livello dell’ISEE se di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al
non supera le due franchigie previste secondo. La seconda riguarda il patrimonio mobiliare
rispettivamente per il valore della casa di abitazione e prevede una franchigia pari a 6.000 euro,
e del patrimonio mobiliare (DPCM 159/2013). La accresciuta di 2.000 euro per ogni componente del
prima, applicabile per i nuclei familiari residenti in nucleo familiare successivo al primo, fino a un
abitazione di proprietà, prevede che il valore della massimo di 10.000 euro. La predetta soglia è
casa di abitazione, al netto del mutuo residuo, non incrementata di 1.000 euro per ogni figlio successivo
rileva ai fini del calcolo del patrimonio immobiliare al secondo.

 8
L'Assegno unico universale: effetti distributivi e interazione con la riforma dell'Irpef
Fig. 2 – Confronto tra AU e istituti previgenti – Analisi per tipologia di figlio (1)
 (famiglie monoreddito (lavoratore dipendente) senza patrimonio ai fini ISEE)

(1) Le aree in grigio indicano l’intervallo di reddito familiare corrispondente a un ISEE compreso tra 15.000 e
40.000 euro. Date le figure tipo, costituite da un nucleo con tre componenti, Reddito familiare = ISEE x scala
di equivalenza (2,04) + franchigia sul reddito da lavoro dipendente (massimo 3.000 euro). La scala di
equivalenza è più alta di 0,5 in presenza di un figlio disabile.

lavoro dipendente) che, a causa dall’introduzione all’AU pari a circa 455
dell’incapienza, non beneficiavano delle euro l’anno16.
DF, registrano invece un vantaggio

16Si consideri che per le famiglie con reddito molto sovrapposizione è sviluppata più avanti nel testo
basso potrebbe verificarsi una sovrapposizione (par. 3.6).
dell’AU con il RdC. Un’analisi degli effetti di tale

 9
L'Assegno unico universale: effetti distributivi e interazione con la riforma dell'Irpef
Per i redditi più elevati, in corrispondenza quattro o più figli spetta poi una somma
dell’importo minimo dell’AU (che si applica aggiuntiva fissa pari a 1.200 euro.
nell’esempio considerato a partire da
84.600 euro di reddito familiare, La progressione dell’AU al crescere del
corrispondenti a 40.000 euro di ISEE) il numero dei figli è illustrata in dettaglio
vantaggio garantito dal nuovo istituto si nella figura 3 (pannello di sinistra) in cui si
stabilizza a 600 euro, dato che in riporta l’incremento dell’assegno medio
corrispondenza di redditi elevati ANF e DF unitario17 per le famiglie con più figli
si azzeravano progressivamente. rispetto alla famiglia con un figlio, in
 corrispondenza di diversi livelli di ISEE.
Nel caso di figli maggiorenni (pannello in Poiché l’assegno medio unitario è lo stesso
basso a sinistra), per i quali l’AU è per le famiglie con uno e due figli,
praticamente dimezzato rispetto a quello l’incremento percentuale nel passaggio al
spettante ai minorenni, il beneficio è secondo figlio è sempre pari a zero (linea
sempre più elevato rispetto alla situazione più chiara). Per livelli di ISEE fino a 15.000
previgente. Per questi, infatti, non erano euro, in presenza di tre figli l’assegno
previsti gli ANF e l’AU risulta sempre medio unitario aumenta di circa il 16 per
maggiore delle DF, benché il vantaggio cento, mentre con il quarto figlio di circa il
massimo (sempre in corrispondenza dei 40 per cento, sempre rispetto all’assegno
33.600 euro di reddito familiare) sia meno per famiglie con un figlio. Come emerge
della metà di quanto riscontrabile per i dalla figura, l’incremento dell’assegno
minorenni (circa 400 euro). medio unitario al crescere del numero di
 figli dipende dal livello di ISEE e ciò è
Per la famiglia tipo considerata, l’AU risulta dovuto al diverso andamento delle
più generoso anche nel caso di figli maggiorazioni al crescere dello stesso. A
minorenni con disabilità (pannello in basso partire da 40.000 euro di ISEE l’assegno
a destra), grazie all’applicazione delle medio unitario spettante a una famiglia
specifiche maggiorazioni, con un vantaggio con quattro figli è circa il 65 per cento più
massimo di oltre 1.000 euro attorno a elevato di quello che spetta a una famiglia
75.000 euro di reddito familiare. con uno o due figli.

 La progressione dell’assegno al crescere
 del numero dei figli risulta maggiore
3.2 Analisi per numero di figli
 rispetto ai criteri equitativi propri della
La formulazione dell’AU prevede un regime scala ISEE adottata per modulare l’AU in
particolarmente favorevole per le famiglie senso verticale. Applicando i coefficienti di
numerose: per il secondo figlio l’assegno è equivalenza ISEE, infatti, il costo medio per
pari a quello spettante per il primo, mentre figlio in una famiglia con due figli, tre
per ciascuno dei figli successivi al secondo
l’importo è maggiorato. Alle famiglie con

17Rapporto tra AU totale e numero dei figli
beneficiari.

 10
Fig. 3 – Andamento dell’AU al crescere del numero di figli: incremento dell’assegno
 medio unitario rispetto a quanto percepito per un figlio

figli e quattro figli sarebbe minore, alla nascita di un figlio, se non varia il
rispettivamente, del 5, del 9 e del 13 per reddito familiare, l’assegno medio unitario
cento rispetto a quello con un figlio18. incrementa in misura considerevole, più di
 quanto possa apparire se si considerano le
È tuttavia interessante analizzare sole maggiorazioni esplicitamente dedicate
l’andamento dell’AU in presenza di figli alle famiglie numerose.
aggiuntivi a parità di risorse monetarie
(reddito) a disposizione del nucleo Questo particolare aspetto è esaminato nel
familiare. In questa prospettiva, con un pannello di destra della figura 3, in cui è
figlio aggiuntivo il beneficio complessivo riportato, per dati livelli di reddito familiare
aumenta per due ragioni: l’erogazione di (in luogo dell’ISEE considerato nel pannello
un secondo assegno (eventualmente di sinistra), l’incremento dell’assegno
maggiorato se ne sussistono le condizioni) medio unitario rispetto alla famiglia con un
e l’incremento del primo assegno già figlio. In questo esempio viene esaminato il
goduto per effetto della riduzione dell’ISEE caso di una coppia monoreddito
conseguente alla variazione della scala di (capofamiglia lavoratore dipendente)
equivalenza. La presenza di un membro senza patrimonio rilevante ai fini ISEE. A
aggiuntivo in famiglia comporta infatti un titolo esemplificativo, si ipotizzi una
incremento della scala che a sua volta, a famiglia con un reddito di 80.000 euro
parità di risorse complessive del nucleo, si totali e un figlio minorenne a cui
traduce in un minore ISEE. La
combinazione dei due effetti comporta che

18 La scala di equivalenza ISEE vale 1,57 per una si hanno al crescere della numerosità familiare per la
coppia, a cui si sommano 0,47 per il primo presenza di spese indivisibili. A parità di condizione
componente aggiuntivo, 0,42 per il secondo, 0,39 economica, quindi, secondo il criterio ISEE il costo
per il terzo e 0,35 per ogni ulteriore componente. Il medio per due figli (0,47 + 0,42 = 0,89 / 2 = 0,445) è
coefficiente della scala può essere interpretato come inferiore al costo medio di un figlio di circa il 5 per
il costo derivante dal componente aggiuntivo cento (0,445 / 0,47 - 1 = -0,053).
tenendo conto delle maggiori economie di scala che

 11
corrisponde un ISEE di 37.74519 e un AU di L’andamento della variazione del beneficio
735 euro. La nascita di un secondo medio per figlio dovuto all’introduzione
figlio, a parità di reddito familiare, dell’AU è simile per le tipologie
comporta un peggioramento della considerate, mostrando un andamento a V
condizione economica così come misurata (pannello inferiore). La variazione risulta
dall’ISEE, che passerebbe a 31.301 euro20. più elevata per redditi familiari molto bassi
Al minore ISEE corrisponde un maggiore (per effetto del superamento del problema
importo dell’AU anche per il primo figlio, dell’incapienza delle detrazioni per figli) e
con un beneficio complessivo pari a 2.244 medio-alti, mentre è minore per le fasce di
euro e medio per figlio pari a 1.122 euro, il reddito intermedie in corrispondenza delle
50 per cento in più rispetto a quello che la quali si raggiungeva il picco massimo delle
famiglia percepiva per un solo figlio. Per lo misure previgenti. Per queste fasce di
stesso livello di reddito familiare, la reddito, nel caso di un uno e due figli a
presenza di due figli aggiuntivi rispetto al carico, l’AU può anche risultare inferiore ai
primo comporterebbe un incremento benefici precedenti. Al contrario tale
dell’assegno medio di oltre il 100 per cento. circostanza non si verifica mai per le
In alcuni casi particolari il rapporto tra famiglie più numerose (tre e quattro figli),
assegno medio per famiglie numerose e per le quali l’AU risulta sempre superiore
assegno per un figlio supererebbe, a parità alla somma di ANF e DF.
di reddito familiare, il 200 per cento.
 In generale, quindi, il beneficio tende ad
La figura 4 analizza l’impatto della aumentare con il numero di figli a carico: il
transizione all’AU per famiglie con un vantaggio massimo passa da 1.290 euro
diverso numero di figli a carico, per per figlio (per un livello di reddito familiare
valutare se e in che misura il nuovo sistema di circa 54.000 euro) per le famiglie con
si rivela più o meno generoso del quattro figli a 1.210 euro (per un livello di
precedente al crescere del numero dei figli. reddito familiare pari a circa 46.000 euro)
Nell’esempio si fa riferimento a famiglie per quelle con tre figli, a 1.040 euro (a circa
tipo con caratteristiche comuni (nucleo 40.000 euro di reddito familiare) per quelle
monoreddito, capofamiglia lavoratore con due figli e a 930 euro (a 33.600 euro di
dipendente, senza patrimonio rilevante ai reddito familiare) per quelle con un figlio. Il
fini ISEE) che si differenziano unicamente vantaggio massimo si raggiunge in ogni
per il numero di figli a carico, variabili in caso in corrispondenza della soglia ISEE di
questo caso da uno a quattro. I trattamenti 15.000 euro21, oltre la quale l’AU comincia
sono espressi in termini di importi medi per a decrescere.
figli a carico.

19 L’ISEE è dato dal reddito (80.000 euro) decurtato (3.000) e diviso per la scala di equivalenza (1,57 +
della franchigia per reddito da lavoro dipendente 0,47 + 0,42= 2,46).
(3.000) e diviso per la scala di equivalenza (1,57 + 21 Per le famiglie considerate nell’esempio, il reddito

0,47 = 2,04). familiare è corrispondente all’ISEE moltiplicato per la
20 L’ISEE è dato dal reddito (80.000 euro) decurtato scala di equivalenza più la franchigia applicata sul
della franchigia per reddito da lavoro dipendente reddito da lavoro dipendente.

 12
Fig. 4 – Confronto tra AU e istituti previgenti – Analisi per numero di figli (1)
 (famiglie monoreddito (lavoratore dipendente) senza patrimonio ai fini ISEE)

(1) Le aree in grigio indicano l’intervallo di reddito familiare corrispondente a un ISEE compreso tra 15.000 e
40.000 euro. Date le figure tipo, Reddito familiare = ISEE x scala di equivalenza + franchigia sul reddito da
lavoro dipendente (massimo 3.000 euro). La scala di equivalenza è pari a 2,04 in presenza di 1 figlio, 2,46 in
presenza di 2 figli, 2,85 in presenza di 3 figli e 3,2 in presenza di 4 figli.

3.3 Analisi per condizione lavorativa del dell’ANF, originariamente di natura
 capofamiglia mutualistica, la cui fruizione era riservata ai
 soli lavoratori dipendenti. La figura 5
Come accennato in precedenza, l’AU
 consente di analizzare questo fenomeno,
supera l’impostazione categoriale

 13
Fig. 5 – Confronto tra AU e istituti previgenti – Analisi per condizione professionale (1)
 (Famiglie monoreddito con un figlio a carico 3-17 anni senza patrimonio ai fini ISEE)

(1) Le aree in grigio indicano l’intervallo di reddito familiare corrispondente a un ISEE compreso tra 15.000 e
40.000 euro. Date le figure tipo, costituite da un nucleo con tre componenti, Reddito familiare = ISEE x scala
di equivalenza (2,04) + franchigia sul reddito da lavoro dipendente (massimo 3.000 euro).

confrontando vecchi e nuovi trattamenti in dato che in precedenza non era percepito
funzione della condizione professionale del alcun trattamento (ANF e DF). Va tuttavia
capofamiglia e del livello di reddito osservato che per redditi familiari compresi
familiare. L’analisi prende a riferimento tra 46.000 e 85.000 euro circa sono i
due famiglie tipo monoreddito con un figlio lavoratori dipendenti a godere di un
a carico con età compresa tra 3 e 17 anni vantaggio maggiore (nel pannello inferiore
(tre componenti) e senza patrimonio la linea blu, relativa a questa tipologia di
rilevante ai fini ISEE che si differenziano per lavoratori, passa al disopra di quella
la tipologia di reddito percepito dal celeste, relativa ai lavoratori autonomi).
capofamiglia: da lavoro dipendente Ciò dipende dalle specificità di calcolo
(situazione rappresentata nel pannello di dell’ISEE che, a parità di altre condizioni,
sinistra) e da lavoro autonomo (pannello di differenzia i lavoratori autonomi rispetto ai
destra). dipendenti. Ai fini ISEE, infatti, si prende a
 riferimento il reddito complessivo Irpef,
Il vantaggio più elevato è registrato per i che per i lavoratori autonomi comprende
lavoratori autonomi in corrispondenza anche i contributi previdenziali. Inoltre, in
della loro area di incapienza (redditi fino a analogia a quanto previsto nel sistema
4.800 euro): esso è pari all’importo dell’AU,

 14
fiscale in cui le detrazioni da lavoro decresce in funzione dell’ISEE fino a
dipendente sono maggiori di quelle raggiungere il suo importo minimo.
previste per il lavoro autonomo per tenere
conto forfettariamente delle spese di Come è noto, l’ISEE è un indicatore
produzione del reddito (dedotte dal composito volto a determinare la
reddito dei lavoratori autonomi), il reddito condizione economica del nucleo familiare
da lavoro dipendente beneficia nel calcolo che considera congiuntamente sia il
dell’ISEE di una specifica deduzione reddito a disposizione della famiglia, sia
(franchigia) pari al 20 per cento del reddito, una quota – pari al 20 per cento – del
fino a un massimo di 3.000 euro. Ne risulta patrimonio mobiliare e immobiliare in
che, rispetto al reddito familiare possesso dei suoi membri al netto di
imponibile, la curva dall’AU per i lavoratori franchigie che dipendono dal possesso
autonomi è traslata verso sinistra e quindi, dell’abitazione principale e dalla
 22
a parità di reddito (al netto dei contributi), composizione del nucleo familiare . In
il livello dell’AU risulta inferiore rispetto a questo modo si considerano equivalenti, in
quello percepito dai lavoratori dipendenti. termini di apporto di benessere alla
Inoltre, per gli autonomi l’AU comincia a famiglia, un euro di reddito e 20 centesimi
decrescere in corrispondenza di una soglia di patrimonio (al netto delle franchigie). In
inferiore di circa 10.000 euro rispetto a altri termini, ai fini dell’ISEE risultano
quella dei lavoratori dipendenti (23.500 equivalenti in termini di condizione
euro, contro 33.600). Allo stesso modo l’AU economica una famiglia senza reddito e
raggiunge la soglia minima per i lavoratori con 100.000 euro di patrimonio e un’altra
autonomi in corrispondenza di un livello di con 20.000 euro di reddito e patrimonio
reddito di circa 20.000 euro inferiore inferiore alle franchigie e, come tali,
(62.800 euro, contro 84.600). riceverebbero, a parità di altre condizioni,
 lo stesso beneficio commisurato all’ISEE.

 In questo paragrafo si analizza, mediante il
3.4 Analisi del ruolo del patrimonio confronto tra figure tipo, l’influenza del
 patrimonio nella determinazione dell’AU e,
Sugli effetti dell’introduzione dell’AU di conseguenza, sulla variazione del
incide significativamente il cambiamento beneficio rispetto ai trattamenti di
dell’indicatore di riferimento per la sostegno alla famiglia previgenti
determinazione dei benefici per i figli a (indipendenti dal patrimonio).
carico, ossia il passaggio dal reddito
familiare e individuale – utilizzati, La figura 6 illustra il caso di due famiglie
rispettivamente, per gli ANF e le DF – tipo con un figlio a carico (tre componenti)
all’ISEE. Quest’ultimo, a differenza di e un solo reddito da lavoro dipendente che
quanto avviene per altri strumenti di si distinguono per la presenza o meno di
sostegno vigenti, non rappresenta più patrimonio. In particolare, la prima famiglia
soltanto una condizione di accesso al
beneficio ma ne determina l’importo, che

22 Si veda la nota 12 e l’Appendice 1.

 15
Fig. 6 – Confronto tra AU e istituti previgenti – Analisi del ruolo del patrimonio (1)
 (famiglie monoreddito (lavoratore dipendente) con un figlio a carico)

(1) Le aree in grigio indicano l’intervallo di reddito familiare corrispondente a un ISEE compreso tra 15.000 e
40.000 euro. Date le figure tipo, costituite da un nucleo con tre componenti, Reddito familiare = ISEE x scala
di equivalenza (2,04) + franchigia sul reddito da lavoro dipendente (massimo 3.000 euro) + 20 per cento del
patrimonio al netto delle franchigie (52.500 euro per patrimonio immobiliare e 10.000 per quello mobiliare).
Nel caso della famiglia con casa in affitto, nel calcolo del reddito familiare va considerata anche la franchigia
sul canone di locazione, che per la famiglia tipo mostrata nella figura è pari a 7.000 euro.

ha un patrimonio non rilevante ai fini ISEE un massimo di 7.500 euro23 (pannello
(pannello di sinistra) e la seconda ha inferiore a sinistra).
un’abitazione di residenza di proprietà con
rendita catastale di 1.000 euro e un La presenza della componente
patrimonio mobiliare di 20.000 euro patrimoniale rilevante ai fini ISEE comporta
(pannello di destra). Si riporta anche il caso la traslazione verso sinistra della curva che
di una famiglia senza patrimonio rappresenta il livello dell’AU al variare del
immobiliare che risiede in una abitazione in reddito familiare. Se in assenza di
affitto, per evidenziare il ruolo della patrimonio l’importo massimo di AU veniva
relativa franchigia, che viene applicata nel attribuito a famiglie con reddito fino a
calcolo dell’ISEE al reddito familiare fino a 33.600 euro (2.800 euro al mese), per le
 famiglie con la casa di proprietà e 20.000
 euro di attività finanziarie l’importo dell’AU

23La franchigia è aumentata di 500 per ciascun figlio
successivo al secondo.

 16
comincia a diminuire da 16.200 euro di e ciò si riflette su un AU più contenuto negli
reddito familiare (1.350 euro al mese). Allo importi, influendo in modo significativo
stesso modo la soglia oltre la quale si riceve sugli effetti della transizione al nuovo
l’AU minimo passa da 84.600 euro (7.050 regime.
euro mensili) a 67.200 euro (5.600 euro
mensili). La transizione al nuovo regime Finora l’ISEE è stato applicato in prevalenza
risulta dunque decisamente meno per individuare le famiglie in condizione di
vantaggiosa per le famiglie con patrimonio disagio economico, con soglie di accesso ai
(pannello inferiore a destra) per le quali benefici relativamente basse. In questi casi
aumenta il rischio che l’importo dell’AU l’inclusione del patrimonio con un peso
risulti inferiore ai trattamenti previgenti. relativamente elevato potrebbe
 rappresentare un mezzo per meglio
Specularmente al caso della famiglia con misurare lo stato di bisogno e di
patrimonio rilevante ai fini ISEE, per la vulnerabilità24 e un possibile correttivo per
famiglia che risiede in una abitazione in l’evasione nei casi di forte squilibrio fra
locazione la curva dell’AU trasla verso patrimonio e reddito dichiarato. Con
destra implicando benefici più elevati nel l’introduzione dell’AU, l’ISEE viene invece
passaggio al nuovo regime. Nell’esempio applicato universalmente per ordinare su
riportato in figura, in cui il canone di una scala di benessere economico un
locazione ammonta a 7.000 euro l’anno, segmento molto ampio della popolazione
l’AU è pari al suo livello massimo (2.100 (quello delle famiglie con figli) con un
euro) fino a 40.600 euro di reddito adeguamento nel continuo del livello della
familiare, in corrispondenza del quale il prestazione al livello di ISEE. Ciò potrebbe
vantaggio rispetto alla situazione far emergere nuove problematiche legate,
previgente è di 1.040 euro. Per lo stesso ad esempio, non solo ai possibili
livello di reddito familiare, l’importo disincentivi al risparmio, ma soprattutto
dell’AU e il corrispondente vantaggio alle ampie distorsioni presenti nell’attuale
tendono a ridursi per la famiglia non in struttura delle rendite catastali. Si può
locazione e senza patrimonio ISEE (AU di infatti calcolare che con l’applicazione dei
1.894 euro e vantaggio di circa 830 euro) e moltiplicatori Imu e del coefficiente del 20
raggiungono il valore minimo per la per cento al patrimonio complessivo i
famiglia con patrimonio ISEE positivo (AU differenziali al margine delle rendite
di circa 1.160 euro e vantaggio di circa 85 catastali si riflettono in modo significativo
euro). sul livello dell’AU: a parità di tutte
 le altre condizioni, due famiglie che si
Con l’attuale formulazione dell’ISEE, differenziano per un solo euro di
quindi, la presenza di un patrimonio rendita catastale percepirebbero AU che
superiore alle franchigie rende, a parità di differiscono di 65 centesimi l’uno dall’altro.
reddito (comprensivo di quelli da capitale),
il nucleo familiare più ricco ai fini dell’ISEE Sono disponibili diverse evidenze sulle
 distorsioni nell’attuale struttura delle rendite

24Per una analisi dell’impatto del patrimonio sulle poverty”, in Journal of Policy Analysis and
misure di povertà si veda Brandolini, A., Magri, S. e Management, Spring 2010, vol. 29, n. 2.
Smeeding, T. (2010), “Asset based measurement of

 17
catastali. L’Agenzia del territorio25 stima per il L’analisi delle risultanze dei monitoraggi
2014 che fatto 100 il rapporto tra valore di relativi al ricorso sia all’assegno ponte
mercato (dati OMI) e valore catastale medio ai
fini Imu, per il 25 per cento degli immobili tale introdotto temporaneamente per il
rapporto è inferiore a 55 e per un altro 25 per secondo semestre 2021 sia all’AU – in
cento superiore a 131. Sono inoltre rilevanti generale e rispetto alle attese – consentirà
alcune differenze sistematiche di tale rapporto, di migliorare la conoscenza della
sia orizzontale tra territori sia tra centro e
periferia. Rispettivamente, il rapporto medio distribuzione dei patrimoni e di
per area geografica va da un massimo del 110 approfondire il tema delle implicazioni del
per cento riscontrato al Nord Ovest a un possesso di diverse forme di patrimonio
minimo di 86 per cento al Sud. Inoltre, in media
 sull’effettivo benessere delle famiglie.
nazionale, il rapporto va dal 106 per cento nelle
zone centrali al 93 nelle zone suburbane, ma
nelle grandi città il differenziale può essere
molto maggiore26. La sperequazione tende a
favorire i segmenti della popolazione con 3.5 Analisi per numero di percettori:
maggiore ricchezza abitativa, così come famiglie mono e bi-reddito
evidenziato da un’analisi, effettuata sulla base
dati integrata tra dichiarazioni fiscali e L’utilizzo dell’ISEE come criterio di
risultanze catastali27. determinazione dell’importo dell’AU
Alla luce della rilevanza dell’AU quale comporta che l’entità del maggiore (o
strumento unico di sostegno alle famiglie minore) beneficio derivante dall’introduzione
con figli a carico e degli elementi del nuovo assegno rispetto agli strumenti
sopra menzionati, da un lato, sarebbe previgenti dipende anche dalla diversa
opportuna una riflessione sull’adeguatezza allocazione del reddito percepito all’interno
dell’attuale peso del patrimonio nell’ambito della famiglia.
dell’indicatore che determina gli importi
 Come nei precedenti paragrafi, la figura 7
dell’AU e, dall’altro, diviene oltremodo
 riporta il livello degli ANF (area blu chiaro)
necessaria una revisione dei valori catastali –
 e delle DF fruite (area blu scuro) e la curva
prevista peraltro nella legge delega della
 dell’AU in funzione del reddito familiare
riforma fiscale in discussione in Parlamento
 per una famiglia monoreddito (pannello di
– per attenuare il più possibile le attuali
 sinistra) e una famiglia bi-reddito (pannello
distorsioni.
 di destra)28.

25 Osservatorio del Mercato Immobiliare (2015), valori immobiliari, tale differenziale si è
“Rapporto tra valore di mercato e valore catastale: notevolmente ridotto (79 per cento nel centro
iniquità territoriali”, Quaderni dell’Osservatorio, storico e 63 per cento in zona periferica). Si veda
dicembre. Altre evidenze sul rapporto tra valore di Causi, M. e Guerrieri, G. (2015), “Il patrimonio
mercato e valore catastale sono pubblicate in immobiliare abitativo a Roma: evoluzione, divari fra
Agenzia del territorio – Dipartimento delle Finanze centro e periferie, sperequazione tributaria”.
(2010), “Gli immobili in Italia”. 27 Ulteriori analisi sulla distribuzione dello stock
26 A Roma nel 2011 il rapporto tra valore di mercato immobiliare a valori catastali e di mercato sono
e quello catastale rispetto al rapporto medio riportate nella edizione 2019 del sopracitato volume
nazionale variava da un massimo di 176 per cento nel “Gli immobili in Italia”.
centro storico a un minimo di 103 per cento nelle 28 In caso di famiglie bi-reddito si ipotizza che il

zone periferiche. Si consideri, tuttavia, che nel 2013, reddito familiare sia distribuito equamente tra i due
a seguito dell’azione di revisione del classamento ex percettori.
comma 335 della L. 311/2004 e della caduta dei

 18
Fig. 7 – Confronto tra AU e istituti previgenti – Nuclei monoreddito e bi-reddito (1)
 (famiglie di lavoratori dipendenti con un figlio a carico e senza patrimonio ISEE)

(1 Le aree in grigio indicano l’intervallo di reddito familiare corrispondente a un ISEE compreso tra 15.000 e
40.000 euro. Date le figure tipo, costituite da un nucleo con tre componenti, Reddito familiare = ISEE x scala
di equivalenza (2,04 per la famiglia monoreddito e 2,24 per quella bi-reddito) + franchigia sul reddito da lavoro
dipendente (3.000 euro per la famiglia monoreddito e 6.000 euro per quella bi-reddito).

Poiché l’ANF era modulato in base al famiglie monoreddito in corrispondenza di
reddito familiare e quindi non dipendeva redditi familiari medio bassi (fino al livello
dall’allocazione del reddito tra i coniugi, il di reddito familiare che rappresenta la
suo ammontare è lo stesso per le due soglia di incapienza per famiglie bi-reddito)
famiglie tipo. Le detrazioni fiscali per figli a e più elevate per le famiglie bi-reddito in
carico fruite, il cui importo era determinato corrispondenza di redditi familiari medio-
sulla base del reddito individuale e alti29.
dipendeva dalla capienza fiscale dei
beneficiari, sono invece maggiori per le

29 Le famiglie monoreddito cominciano a beneficiare l’area di incapienza in termini di reddito familiare è
delle detrazioni per figli a carico quando il reddito più ampia e termina in corrispondenza di un reddito
familiare (che coincide con il reddito individuale del familiare di circa 16.000 euro. A partire da tale soglia
singolo percettore) supera la soglia di incapienza di le detrazioni per figli a carico, in genere riconosciute
circa 8.000 euro. Tra 8.000 e 11.600 euro le per il 50 per cento a ciascun genitore, aumentano
detrazioni aumentano fino a raggiungere il picco raggiungendo il picco massimo di 852 euro annui a
massimo (834 euro annui) per poi decrescere fino ad 19.600 euro di reddito familiare per poi decrescere
annullarsi in corrispondenza di un reddito familiare lentamente e annullarsi quando il reddito familiare
di 95.000 euro. Per una famiglia bi-reddito (in cui i raggiunge 190.000 euro.
coniugi percepiscono il medesimo reddito), invece,

 19
Benché l’AU sia modulato su un indicatore una parte del RdC, quella riferita solo agli
basato sul cumulo dei redditi familiari, e altri membri della famiglia.
perciò teoricamente indipendente dalla
composizione dei redditi in famiglia, la Il vantaggio netto dovuto alla introduzione
normativa dispone specifici vantaggi per le dell’AU per una famiglia che percepisce il
famiglie bi-reddito: nel caso di entrambi i RdC sarà dunque dato dalla differenza tra
genitori lavoratori l’importo base dell’AU è l’AU, da un lato, e la somma di quanto
maggiorato fino a 360 euro e la scala ISEE è percepito in precedenza a titolo di ANF e
più alta di 0,2 punti. Si consideri inoltre che DF e della quota decurtata di RdC riferibile
l’applicazione della deduzione del 20 per ai figli, dall’altro.
cento al reddito da lavoro dipendente fino
 La figura 8 evidenzia gli effetti
a un massimo di 3.000 euro comporta un
 dell’introduzione dell’AU per due coppie di
vantaggio per le famiglie con due
 famiglie tipo con un figlio a carico e senza
percettori dato che in questo caso la
 patrimonio ai fini ISEE che si differenziano
deduzione massima familiare raddoppia a
 perché la prima ha un lavoratore che ha
6.000 euro.
 svolto attività da dipendente per 6 mesi
La combinazione di questi effetti comporta (rappresentata nei pannelli di sinistra) e
un maggiore vantaggio dall’introduzione l’altra un lavoratore autonomo
dell’AU per le famiglie bi-reddito (rappresentata nei pannelli di destra). La
considerate nell’esempio fino a circa curva dell’AU e le aree dei precedenti
70.000 euro di reddito familiare30 (pannello benefici in termini di ANF e DF sono
in basso). mostrate sia per famiglie che non
 percepiscono RdC (pannelli superiori) sia
 per quelle che lo percepiscono (pannelli
 centrali). I due pannelli in basso, invece,
3.6 L’interazione con il Reddito di sintetizzano per i nuclei considerati la
 cittadinanza
 variazione del beneficio derivante
In accordo con il principio enunciato dalla dall’introduzione dell’AU.
legge delega, l’AU è compatibile con il RdC,
 Le famiglie di lavoratori dipendenti, che
ma l’importo erogato viene decurtato della
 percepivano gli ANF, ottengono un
quota della componente del RdC riferibile
 beneficio inferiore dall’introduzione
ai figli a carico. L’erogazione dell’AU per i
 dell’AU, così come evidenziato nelle analisi
percettori di RdC è automatica da parte
 riportate in precedenza. Le famiglie
dell’INPS che accredita contestualmente ai
 beneficiarie di RdC ottengono vantaggi
beneficiari i due trasferimenti. Di fatto
 ancora più ridotti in quanto oltre a
quindi, in presenza di figli a carico, i nuclei
 rinunciare agli ANF (i dipendenti) e alle DF,
beneficiari percepiscono un trasferimento
 rinunciano anche alla quota di RdC
complessivo pari alla somma dell’AU e di
 riferibile al figlio a carico (area in celeste).
 Nell’esempio riportato, la famiglia con il

30 Il tratto negativo della variazione dei benefici che corrispondenza di livelli di ISEE per i quali è prevista
si osserva per le famiglie monoreddito ricade in la clausola di salvaguardia.

 20
lavoratore dipendente che percepisce il familiare. Nel caso di famiglie con
RdC subirebbe una perdita fino a 4.000 lavoratori autonomi vi è sempre un
euro di reddito familiare e sostanzialmente guadagno e questo è maggiore di 1.000
non otterrebbe benefici dall’introduzione euro per redditi familiari superiori a 5.000
dell’AU fino a 8.000 euro di reddito euro.

Fig. 8 – Confronto tra AU e istituti previgenti – Interazione con il Reddito di
 cittadinanza
 (famiglie con un figlio a carico, senza patrimonio ISEE)

 21
4. Gli effetti distributivi dell’Assegno gli strumenti previgenti e il vantaggio
 unico medio è di 1.442 euro a famiglia (901 euro
 a figlio). L’8 per cento dei nuclei (circa
In questo paragrafo si riportano i risultati
 613.000) perdono in media 422 euro annui
delle analisi condotte con l’ausilio del
 a famiglia (circa 300 euro a figlio).
modello di microsimulazione tax-benefit
dell’Ufficio parlamentare di bilancio. Tali La figura 9 mostra la distribuzione
analisi, a differenza di quelle presentate cumulata del beneficio aggiuntivo medio
finora basate esclusivamente su figure per figlio dei nuclei avvantaggiati. Il 50 per
tipo, tenendo conto della struttura cento delle famiglie che guadagnano dalla
effettiva della popolazione, delle riforma ottengono un vantaggio medio per
caratteristiche socio-economiche dei figlio inferiore a 749 euro. Meno del 10 per
nuclei familiari e della loro composizione, cento dei nuclei ha un guadagno medio per
consentono di quantificare l’effettivo figlio superiore a 2.000 euro.
impatto distributivo dell’introduzione
dell’AU. La figura 10 mostra l’impatto della riforma
 in funzione del numero di figli. Le
Nelle simulazioni è stata individuata la simulazioni con il modello confermano le
platea dei soggetti potenzialmente tendenze osservate nelle analisi per figure
interessati dalla misura e ne sono stati tipo. Le maggiorazioni per le famiglie
valutati gli effetti in termini differenziali numerose e l’utilizzo dell’ISEE si riflettono
(vantaggio o svantaggio) rispetto alla sul vantaggio medio per figlio nel passaggio
situazione previgente (tab. 3). Si tratta di all’AU. Il maggiore beneficio medio per
circa 7,3 milioni di nuclei familiari con 11,1 figlio si riscontra per le famiglie con più di
milioni di figli, con un assegno medio per tre figli ed è pari a 1.192 euro, circa il 15,6
nucleo di circa 2.500 euro e di 1.642 euro per cento del reddito. Solo il 5 per cento dei
medi per figlio. Per circa il 74 per cento figli di questo gruppo non ottengono
delle famiglie (5,3 milioni di nuclei a cui vantaggi dalla riforma, risultando
corrisponde il 77 per cento dei figli) l’AU è indifferenti (3 per cento) o svantaggiati (2
maggiore rispetto a quanto percepito con per cento).

Tab. 3 – Effetti dell’introduzione dell’Assegno unico (1)
 Totale Avvantaggiati Indifferenti Svantaggiati

Nuclei (migliaia) 7.269 5.348 1.308 613
Nuclei (%) 100 74 18 8
Figli (migliaia) 11.148 8.558 1.730 860
Figli (%) 100 77 16 8
Assegno medio per nucleo (euro) 2.518 3.014 1.132 1.148
Assegno medio per figlio (euro) 1.642 1.883 856 819
Vantaggio medio per nucleo (euro) 1.031 1.442 31 -422
Vantaggio medio per figlio (euro) 672 901 23 -301

Fonte: simulazioni condotte con il modello di microsimulazione tax-benefit dell’UPB.
(1) Sono considerati indifferenti i nuclei che perdono o guadagnano fino allo 0,5 per cento del reddito
familiare. Includono, pertanto, anche i nuclei che beneficiano della clausola di salvaguardia.

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